LIVE TJ - BONUCCI: “Sogniamo l’impresa” PIRLO: “Domani potrebbe giocare Buffon. Non credo alla crisi del Barcellona, sono una grande squadra”
07.12.2020 19:40 di Camillo Demichelis
LIVE TJ - BONUCCI: “Sogniamo l’impresa” PIRLO: “Domani potrebbe giocare Buffon. Non credo alla crisi del Barcellona, sono una grande squadra”
Andrea Pirlo e Leonardo Bonucci hanno parlato in conferenza stampa. TuttoJuve.com riporterà le loro parole in diretta:
Inizia a parlare Leonardo Bonucci
Che gara e atteggiamento vorresti vedere domani
"Sicuramente un atteggiamento che ci ha portato alla vittoria nel derby, soprattutto quello del secondo tempo, una squadra aggressiva e che sapeva quello che c'era da mettere in campo per arrivare alla vittoria. Mi auguro che il secondo tempo del derby sia l'inizio di un nuovo percorso. Le gare difficili come domani devono essere un stimolo affrontarlo e devono esser un stimolo vincerle".
Fare tre gol è una missione impossibile?
"La Champions League ha dimostrato negli anni che è un campo di grandi imprese. Quello che ci aspetta domani sera sarà una partita difficile dove in alcuni momenti dovremmo sacrificarci come squadra, ma sappiamo anche che possiamo far male al Barcellona. All'andata fu questione di centimetri con i fuorigiochi di Alvaro, però se noi mettiamo in campo i nostri valori sicuramente faremo una grande partita e sognare di fare l'impresa non è così brutto".
Hai visto una reazione in questi ultimi giorni?
"Quello che più conta è aver visto la reazione nel secondo tempo del derby. Significa che è una cosa che abbiamo dentro e che dobbiamo mettere in campo ogni partita, poi in questi giorni abbiamo avuto poco tempo per allenarci. Abbiamo parlato di tutto e ci sono tutti gli ingredienti giusti per fare una grande partita e una grande impresa. Un risultato positivo accelererebbe molto il percorso di crescita della squadra".
Affrontate in maniera diversa le sfide di Champions?
"Io penso che non sia soltanto questa squadra. La Champions ti da stimoli e vibrazioni diverse, poi domani sera abbiamo la possibilità di vincere una partita importante contro una grandissima squadra e far crescere dentro di noi l'autostima e la voglia di migliorarsi. Io sono sicuro che domani sera rivedremo la vera Juventus".
Come si ferma Messi? Come hai visto Ronaldo?
"Fa piacere far parte di questa partita che fa la storia del calcio. Domani sera si affronteranno due grandi squadra che hanno nella loro rosa due tra i migliori giocatori della storia del calcio in generale, quindi sarà una grande partita con i riflettori accesi su questi alieni che si contendono da anni qualsiasi premio individuale. Messi si ferma con un grande lavoro di squadra essendo un fuoriclasse da solo può vincere le partite, ma con un grande lavoro di squadra in fase difensiva possiamo arginare le qualità di Messi e mettere in risalto le qualità del nostro fuoriclasse. Ho visto Cristiano carico con la voglia di vincere, di far gol e di esser fondamentale e di esser un valore aggiunto ma non lo scopriamo oggi o domani. Da quando è arrivato un esempio e ognuno cerca di rubargli con gli occhi un minimo di quello che lui fa quotidianamente per essere sempre il migliore".
È più difficile fare tre gol o non subirne uno?
"Se ne facciamo tre e ne subiamo uno a noi va bene, perché significa che siamo primi nel girone. Sarà difficile, nonostante il momento del Barcellona, sarà una partita dura e dovremo affrontare le difficoltà da squadra, ma come ho detto prima con i nostri valori possiamo fare del male al Barcellona, perché un minimo concede e dovremo esser cinici per concretizzarle".
Il peso specifico di questa partita?
"Ha un peso importante, perché arriva dopo il secondo tempo del derby. Un secondo tempo che a tutti è rimasto negli occhi per un atteggiamento diverso della squadra e la voglia di aggredire che un po' si era vista con il Cagliari, ma era una situazione in cui eravamo andati in vantaggio e non avevamo subito niente. Contro il Torino si sono rivisti i valori che avevano contraddistinto la Juventus in questi ultimi nove anni, con questi valori domani sera possiamo dare la svolta della stagione portando molta consapevolezza e stima e accelererebbe il percorso di crescita che stiamo facendo. Abbiamo cambiato tanto e con tanti giovani in rosa che dovranno mettere esperienza e in un periodo di tempo diverso avrebbero avuto più tempo, ma giocando ogni tre giorni il tempo si è accorciato sempre di più. Queste partite segnano dentro di noi un livello di crescita e giocando nella maniera giusta possono portarti a grandi imprese".
Termina qui la conferenza di Bonucci
Inizia a parlare Andrea Pirlo
Gioca Buffon? Credi alla crisi del Barcellona?
"Gigi si è allenato con noi negli ultimi due giorni e sta meglio ha recuperato dal suo infortunio, potrebbe esser la sua serata domani sera, perché si merita di giocare in un palcoscenico così importante con una grande sfida da affrontare. Non credo alla crisi del Barcellona, perché abbiamo visto le partite hanno giocatori forti e un allenatore nuovo che sta dando le sue idee, avrà bisogno di tempo come noi alla Juventus, quindi non pensiamo che siano in crisi, sono un grande squadra".
La Juve può fare l'impresa?
"Si può farlo. Dobbiamo crederci sappiamo che sarà una partita difficile, perché ci sarà da soffrire, però sappiamo che avremo le nostre occasioni da sfruttare e non abbiamo nulla da perdere, quindi è giusto giocarci la partita a viso aperto sapendo gli errori fatti all'andata, ma sapendo le cose fatte bene di qualche settimana fa. Siamo sereni e convinti che tutto possa succedere".
Domani può giocare Ramsey?
"Si può esser molto utile. Sta meglio, però partita dopo partita sta mettendo minuti e forza nelle gambe. È un giocatore intelligente e non pensavo fosse così intelligente all'interno del campo e bravo a trovarsi gli spazi. In una partita come quella di domani può tornare utile".
Quanto è importante vincere il girone? Quanto conta questa partita per voi?
"È importante soprattutto per la nostra crescita e aumentare la nostra autostima. Queste sono le partite da giocare per far crescere quello che abbiamo dentro e stiamo migliorando. La classifica è importante perché arrivare primi o secondi ti da qualcosa diverso a livello di sorteggio, però è più importante quello che mettiamo in campo domani e se faremo un'ottima gara".
Cosa non deve rifare la Juve rispetto alla gara di andata? È una prova di maturità per la squadra?
"La partita dell'andata l'abbiamo vista e rivista. Le sconfitte migliorano le partite che devi giocare e possono essere di aiuto per il futuro. Dobbiamo migliorare la fase di non possesso e dobbiamo esser molto stretti con le linee di centrocampo e difesa, non dobbiamo farci trovare scoperti tra le linee per farli giocare lateralmente così avremo più tempo per aggredirli. Non credo si possa parlare di svolta, ma di cambiare atteggiamento. Abbiamo avuto un atteggiamento completamente diverso tra il primo e il secondo tempo, quando porti in campo questo atteggiamento, quello da Juve che non deve mai mancare. Quando hai quello e abbini un gioco migliore allora i risultati possono dare fiducia e continuità. Il dna Juve non deve mai mancare".
Che difetto della tua Juve cancelleresti?
"Non mi piace soprattutto quando qualche giocatore approccia alla partita non al 100%. Quello è dato dalle tante partite giocate e dalla stanchezza mentale, a volte ci vuole una scintilla per farli rendere al 100%. Non dovrebbe accadere, però è normale, perché siamo in un periodo particolare ci sono tanti viaggi e fanno fatica a recuperare e ogni tanto può capitare che qualche giocatore non sia tanto concentrato. Nelle partite come domani sera questo non capiterà sicuramente".
Come vede la crescita di Rabiot?
"Sono molto soddisfatto di Adrien. Sta disputando una buona stagione, è cresciuto molto non lo conoscevo tanto come ragazzo e me l'avevano descritto come un giocatore completamente diverso, invece incontrandolo e lavorando con lui ho visto un bravo ragazzo, ma soprattutto un grande lavoratore con grandi margini di miglioramento, si deve mettere in testa che è ancora al 70% delle sue potenzialità e deve tirar fuori ancora di più perché può diventare un grandissimo centrocampista a livello mondiale".
Secondo lei chi è meglio fra Ronaldo e Messi? Sulle voci di Messi al Psg?
"Ha ragione Koeman non è giusto dire chi è meglio. Hanno dato spettacolo e lo stanno dando da 15 anni, si sono divisi i Palloni d'Oro degli ultimi 15 anni. È un peccato dire se è meglio uno o l'altro. Sono fenomeni che fanno gioire milioni di tifosi ogni volta che scendono in campo, non è giusto dire chi è più bravo. Bisogna ringraziarli perché fanno bene al calcio. Bisogna parlarne con il Barcellona e il Psg, non sono cose che fortunatamente dipendono da me. Lascio il problema agli altri".
La pandemia ha messo tutte le squadre alla pari? Le grandi squadre torneranno a essere superiori?
"Abbiamo visto e constatato anche noi che è un periodo particolare dove tante grandi fanno fatica soprattutto nei propri campionati. Credo sia normale, i campionati sono finiti d’estate e i giocatori hanno avuto poco tempo per riposare giocando anche con le rispettive nazionali. È normale che ci sia stanchezza e che ad avere questi problemi siano di più le grandi squadre che hanno più giocatori in giro per il mondo. Si regolarizzerà forse dopo Natale quando ci saranno meno partite e ci sarà più tempo per lavorare. In tutti i campionati c'è maggiore equilibrio, magari anche nelle partite tra grandi e cosiddette piccole. Spero che anche per noi ci possa essere un cambiamento e che le squadre ritornino a giocare per quello che sono".
La sorprende la differenza del Barcellona in campionato rispetto alla Champions?
"Sicuramente è un po' strano ma è normale. Hanno cambiato allenatore senza aver lavorato ma andando sempre in campo a giocare. Devono trovare le migliori soluzioni e mettere i giocatori nelle migliori condizioni per rendere al meglio. Si gioca ogni tre giorni ed è difficile anche per loro. Ma sono una grande squadra, si riprenderanno anche in campionato".
Come sta attualmente Messi?
"È un momento particolare della sua vita, non della sua carriera. Ha avuto qualche problema quest'estate nel voler rimanere a Barcellona. Nelle partite ha sempre dimostrato il suo valore quindi più che a livello tecnico credo sia un problema mentale. Noi non vogliamo entrarci però nei suoi problemi quindi lasciamo al Barcellona e a Messi parlare di queste cose. In campo è un fenomeno e l'ha dimostrato anche in questo scorcio sia in campionato e sia in Champions League".
Com'è possibile che Ronaldo stia tirando meno in porta ma stia facendo più gol?
"Vuol dire che si trova nella posizione giusta al momento giusto e gli portiamo la palla quando deve fare gol. Quindi questa può essere una cosa positiva per noi".
Termina la conferenza di Pirlo