Il Salotto Bianconero

[Topic Unico] L'estate bianconera 2020

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PAG Posted on 20/8/2020, 08:27     +1   -1
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Corriere Torino: "Raduno in vista per la Juventus del Maestro: lunedì si riparte. Pirlo non vorrebbe mai privarsi di Ronaldo e Dybala, per lui sono incedibili"


Lunedì la Juve riparte. Paradossalmente con più incognite che certezze, nonostante il nono scudetto di fila. Andrea Pirlo però ha le idee chiare su un gruppo che conosce bene, tecnicamente e umanamente. Di fatto, il Maestro ha già individuato lo zoccolo duro attorno a cui costruire la sua Juve. Impossibile non ripartire dalla BBC, anche se una «B» che qualche anno fa voleva dire Barzagli, ora appartiene a Buffon, il capitano aggiunto. Sono loro la base su cui si fonda l’identità della squadra e non a caso anche loro hanno avuto un peso nella scelta sul destino di Sarri. Dall’inizio del ciclo però sono passati dieci anni e dietro alla vecchia BBC crescono anche gli altri punti fermi: Szczesny e De Ligt che non inizierà la stagione con i compagni per via dell’operazione alla spalla che lo terrà fuori fino a novembre. Occhio anche a Romero, che conosce bene la difesa a 3, soluzione che proprio Pirlo vorrebbe riproporre. Là dietro tutti loro appartengono alla schiera degli intoccabili mentre in mezzo al campo la nuova Juve non potrà non ripartire dai neoacquisti Dejan Kulusevski e Arthur. Quest’ultimo vuole subito buttarsi alle spalle gli ultimi burrascosi mesi al Barça: «Fa già parte di un altro club – le parole del presidente catalano Josep Maria Bartomeu -. Non è stato bravo a non tornare dalle vacanze e c’è un procedimento aperto». Il resto della mediana è tutto un work in progress, tra mercato in entrata e in uscita, anche se pure Bentancur dovrebbe essere un altro dei punti fermi. E in avanti nessuno vorrebbe mai privarsi di Ronaldo e Dybala. Non potrebbe non essere altrimenti anche se loro più di altri dipendono da eventuali richieste da sogno. Dal punto di vista tecnico, Pirlo conosce già le sue certezze. Poi ci sarà il mercato, prima di tutto in uscita, dal quale alla Continassa sperano di reperire risorse utili a puntellare, migliorare e ringiovanire una rosa che in molti dei suoi componenti sembra arrivata a fine corsa. E di fronte a offerte irrinunciabili, essere tra i punti fermi di Pirlo non sarà abbastanza per restare



Fonte: Corriere Torino
 
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PAG Posted on 23/8/2020, 08:25     +1   -1
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GdS: "Domani raduno e via all’era Pirlo, Ronaldo è atteso in città e vuole un 9. Il club è a caccia di un centravanti, Dzeko in pole. Alternative: Milik, Morata, Lacazette"

Questo non è il 2018, in cui l’arrivo di Ronaldo a Torino convinceva mezza Italia a sbirciare i suoi movimenti sullo smartphone durante la finale del Mondiale.Questo è il 2020 e, anche se la novità del momento si chiama Andrea Pirlo, il 7 continua a orientare i clic di milioni di follower. Ronaldo nelle prossime ore è atteso a Torino perché domani cominceranno gli allenamenti di tutta la squadra, con piccole eccezioni per chi si prepara da giorni e chi al contrario si dedicherà a un infortunio (vedere alla voce De Ligt). La novità del 2020 per Cristiano è che i prossimi mesi potrebbero portargli un regalo: un nuovo compagno d’attacco. Un centravanti. Dybala in questi mesi è stato fondamentale per lo scudetto. Indipendentemente dal futuro di Paulo, la Juve vorrebbe un 9: Edin Dzeko il primo candidato. Ronaldo, molto probabilmente, gradirebbe. Il bosniaco ha una storia da grande giocatore: ha segnato 16 gol nell’ultima Serie A, sta bene fisicamente (sempre sopra le 30 partite giocate a campionato), ha il fisico per difendere palla e i piedi per liberare i compagni. A 34 anni,deve solo decide re come vivere le ultime stagioni al top. La Roma aspetta – in sostanza, deve essere Edin a dire di voler andare altrove – e un’offerta dalla Juve. Oppure dall’Inter, altra candidata credibile. Le alternative non mancano, da Milik, in calo considerato l’esonero di Sarri e la rigidità del Napoli, a Morata e Lacazette, legato all’Arsenal fino al 2022. In questa corsa al numero 9 però conteranno anche i tempi e gli incroci di mercato. La Roma ad esempio, in caso di partenza di Dzeko, deve cercare un centravanti all’altezza e, allo stesso tempo, c’è da capire che cosa accadrà con Higuain. Tutto in uno strano contesto temporale: la Juve potrebbe aspettare a lungo la soluzione del giallo ma sa che la sua stagione inizia presto, prestissimo. Anzi, domani.



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PAG Posted on 23/8/2020, 11:54     +1   -1
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GdS: "La stagione riparte. Occhi su Pirlo, rapporti con le star, varietà tattica e ritorno al DNA bianconero: così si può vincere il decimo scudetto di fila"

Sarri ha centrato l’obiettivo realisticamente alla portata – lo scudetto–ma la sua Juve non ha mai convinto.Il rapporto con lo spogliatoio e i calciatori è stato presto in discussione: con qualcuno è stato buono o discreto, in diversi casi si è guastato in fretta. Per quanto tempo si può allenare la Juventus se Ronaldo e Chiellini non ti stimano? Agosto ha portato la risposta: un anno, non di più. Pirlo ha un vantaggio che allo stesso tempo è un potenziale problema: conosce quasi tutti i leader dello spogliatoio. Ha giocato con Buffon, Bonucci e Chiellini. Non ci saranno problemi di stima. Allo stesso tempo, però, si pone una questione di registro, di distanza. Pirlo, come Conte con Del Piero nel suo primo anno alla Juve, dovrà confrontarsi con un capitano che una volta era compagno, magari discutere con un amico, criticarlo. È meno semplice di quanto sembri.

Lo spogliatoio quindi, prima di tutto. Poi, certo, il campo. Pirlo spiegherà presto pubblicamente che cosa ha in mente ma già da questi giorni si intuiscono le sue idee.Indicazioni arrivate da amici e maestri di Coverciano: un calcio moderno, europeo, sensibile alle innovazioni arrivate negli ultimi anni dalla Germania. Un calcio fatto di variazioni, di funzioni più che di ruoli, in cui il sistema di gioco di partenza non è troppo importante (sì, chi ha pensato che l’ultima frase non è propriamente sarriana ha compagnia). Un uomo vicino alla Juve recentemente ha commentato in privato: «Questa squadra poteva giocare in qualsiasi modo, tranne che col 4-3-3». E’ un’iperbole, ma è significativa. Il 4-3-3 è il sistema di gioco preferito di Pirlo – ipse dixit – ma la Juve non sarà dogmatica: varierà. Probabilmente vedremo la difesa a tre e la linea a quattro, giocatori capaci di cambiare posizione da una partita all’altra, da un momento all’altra della stessa gara. La rosa lo permette: Kulusevski, Arthur, Bentancur, Cuadrado, Ramsey, Alex Sandro, Danilo, Bernardeschi, Dybala sono calciatori capaci di adattarsi a diverse posizioni. Non solo, tutti i difensori non hanno problemi a contare fino a tre o fino a quattro. Resta da capire quanto sarà bravo Pirlo a trasmettere le sue idee

Agnelli e Paratici sanno tutto questo e a breve gli chiederanno un segnale. Che cos’è stata la Juventus fino a un paio di anni fa? Una squadra tosta, forte in tutti i sensi, soprattutto mentalmente. Un club che prende un gol ogni due-tre ore e punisce chi abbassa l’attenzione per pochi minuti. L’ultimo anno di Allegri e la stagione di Sarri hanno eroso queste certezze. Tante volte la Juve è stata misericordiosa, magari distratta, di sicuro non cinica, quasi mai spietata. Il numero dei gol subiti, salito a 43 dopo sette anni tra i 20 e i 27, dice tutto. Nessuno, nemmeno Prandelli, oggi può dire se Pirlo sia il nuovo allenatore. Alla Juve, per cominciare, basterebbe rivedere la vecchia Juve.



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PAG Posted on 24/8/2020, 19:48     +1   -1
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GdS: "Pirlo e CR7, un patto tra campioni per vincere il decimo scudetto. Ieri entusiasmo alle stelle per il battesimo alla Continassa del nuovo tecnico dei bianconeri"

Il patto per la stella. Pirlo e Cristiano fino a ieri si erano incontrati solo da avversari e stranamente per il portoghese non sono ricordi felici: Ronaldo è stato eliminato tre volte da Andrea nella sua competizione preferita. I campioni sono fatti della stessa materia, l’odore del talento genera ammirazione anche in chi ne ha almeno quanto te e soprattutto induce al rispetto reciproco. I due si sono sentiti al telefono in questi giorni e ieri si sono incontrati per la prima volta con ruoli diversi. Un incrocio di sguardi, un saluto, poi qualche parola scambiata in disparte: ci sarà tempo per approfondire obiettivi e schemi, però è bastato poco per capirsi, per stringere quel patto silenzioso ma solido su cui poggerà la nuova Juventus. Pirlo ha un curriculum mostruoso da giocatore ma non ha ancora fatto l’allenatore e avrà bisogno dell’aiuto di tutti, in particolare dell’uomo più illustre della Signora, per portare a termine la sua missione: arrivare a 10 scudetti di fila, aggiungendo ai 4 da giocatore quello da conquistare in panchina. Non sarà semplice, perché l’Inter diventa sempre più agguerrita e il mercato rischia di non regalare grosse gioie (le cessioni necessarie per ora bloccano gli acquisti), ma la squadra che ha dettato legge in Italia nell’ultimo decennio pensa che non sia ancora arrivato il momento di abdicare.

La Juve ieri si è stretta attorno a Pirlo, per lanciare un chiaro segnale di fiducia: Andrea Agnelli (che ha gli uffici alla Continassa) era presente fin dal mattino e al centro sportivo si sono visti anche Pavel Nedved, Fabio Paratici e Federico Cherubini. L’altro messaggio forte è arrivato da Ronaldo. Cristiano si sente ancora competitivo ai massimi livelli, altrimenti avrebbe già scelto soluzioni più comode e redditizie (come la Cina o gli States): se è ancora qui significa che crede nel nuovo tecnico e con lui è convinto di poter vincere a Torino. A segnare il destino di Sarri è stato anche il feeling mancato con Ronaldo e Pirlo ripartirà proprio da lì, con un’arma in più, importantissima: la condivisione del talento.

Il battesimo di Andrea allenatore è stato lungo e denso di emozioni: «Il primo giorno è andato alla grande. Abbiamo cominciato bene e speriamo di proseguire ancora meglio» ha detto in un breve messaggio sui social bianconeri. Pirlo ha ritrovato Buffon, Chiellini e Bonucci, che sono stati suoi compagni e adesso dovranno chiamarlo “mister”. Ha conosciuto gli altri (tra cui i nuovi Arthur e Dejan Kulusevski) e poi ha diretto il primo allenamento.





Ieri all’appello mancavano solo i convalescenti De Ligt e Dybala: l’olandese, operato alla spalla, starà fuori tre mesi, anche l’argentino (lesione all’adduttore: ricaduta col Lione in Champions) è rimasto a curarsi in vacanza col permesso della società: continuerà il lavoro di recupero con un fisioterapista del club.



La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
CT: "Assenti gli infortunati Dybala e De Ligt. L’argentino lavorerà in Spagna, a Ibiza. Nel fine settimana scatterà l’esodo per le nazionali. Il 9 settembre in programma l'adunata"



È ufficialmente cominciata l’era Pirlo. Tutti presenti alla prima seduta della stagione, nel tardo pomeriggio di ieri alla Continassa, ad eccezione degli infortunati De Ligt e Dybala (foto). L’olandese è alle prese con la riabilitazione alla spalla operata lo scorso 12 agosto, mentre l’argentino in questi giorni proseguirà in vacanza a Ibiza le terapie al retto femorale della coscia sinistra, dopo la ricaduta subita in Champions contro il Lione. Proprio come l’anno scorso, la stragrande maggioranza dei calciatori bianconeri ha scelto di dormire nelle rispettive abitazioni e non al J Hotel (la scelta è libera). Nel fine settimana scatterà l’esodo per le nazionali. Intorno al 9 settembre è in programma l’adunata per preparare il debutto in campionato del 19-20 settembre.



Corriere Torino

CITAZIONE
GdS- Lichtsteiner: "Pirlo vincerà come Zidane. La Juve è meravigliosa, 7 anni lì ne valgono venti in un altro club. L'Inter mi voleva, ma io non ho tradito la Juve"

Estratto intervista a Lichtsteiner della Gazzetta dello Sport.



(...)"Il Lichtsteiner migliore è stato quello delle prime 5 stagioni juventine, soprattutto il terzo e quarto anno. Cosa ha di speciale la Juve? 7 anni lì ne valgono 20 in un altro club. La pressione é altissima ed è la stessa società a crearla facendoti capire quanto sia importante vincere. Devi essere molto forte mentalmente per resistere, ma se ce la fai migliori in modo esponenziale. E la Juve ti entra dentro giorno dopo giorno: non ti parlano spesso, ma ti trasmettono la juventinità con l’esempio. Del Piero, Buffon, Chiellini, Pirlo: li guardavo e imparavo. Giocare nella Juve è meraviglioso, ma impegnativo. Servono professionalità, sacrificio. Uno dei miei gol più belli, il lancio di Pirlo, stop di destro e gol di sinistro. Pirlo allenatore della Juve... la notizia mi ha sorpreso, ma solo per un paio di secondi, un’ottima scelta visto che Andrea ha enorme credibilità. Riuscirà a gestire il gruppo: è calmo, simpatico, conosce l’ambiente. Mi ricorda Zidane, certo non Conte o Simeone. Urlerà quando servirà. Importa solo che abbia un buon impatto sul gruppo. L’Inter cercò di prendermi ma io non ho tradito la Juve. Ero detestato dai tifosi avversari? Fuori dal campo sono diverso,a volte mi riguardavo e non mi riconoscevo quindi ero dispiaciuto per certi comportamenti. Capitava però che lo facessi apposta: io scaricavo la tensione, gli avversari la pativano. Sa cosa mi diceva sempre Conte? “Se vuoi vincere devi essere un figlio di putt...” (...)

CITAZIONE
GdS: "Juve, ora come comincia? Da tre colonne: la BBC. Possibili addii. Incognite Rugani, Douglas e Bernardeschi. Kastanos verso l’Aek Atene"

Antonio Conte all’inizio della stagione 2011-12 parlò alla squadra e chiarì un paio di concetti. Primo: di arrivare ancora settimi, non se ne parla. Secondo: è il caso di tornare ai valori della tradizione juventina. Tutto espresso con parole meno dolci di queste. Andrea Pirlo ha raccontato che quel discorso lo colpì molto e forse ci ha pensato ieri pomeriggio, quando per la prima volta ha parlato alla squadra. Quella squadra inevitabilmente gli cambierà davanti agli occhi, un po’ per effetto delle sue decisioni, un po’ per il mercato. Higuain, ad esempio. La risoluzione del contratto con il Pipita è sempre più probabile: con lui non è mai semplice avere certezze, ma le percentuali dell’addio alla Juve sono salite anche nelle ultime ore. La Juventus accetterebbe di mettere a bilancio una svalutazione di 18 milioni – la somma dell’ammortamento residuo per il cartellino acquistato nel 2016 – e verserebbe a Gonzalo una parte dello stipendio da 7,5 milioni netti per l’ultimo anno di contratto. Restano da decidere alcuni aspetti, oltre all’accordo economico. Primo: i tempi. Difficile che la Juve lo liberi prima di aver acquisito un altro 9. Secondo: il futuro di Higuain, che potrebbe andare a chiudere la carriera altrove (Mls favorita) oppure smettere con il calcio. Insomma, i giocatori con più possibilità di non essere a Torino nel terzo weekend di settembre per la prima di campionato sono Gonzalo e Khedira, che sembra avere molta meno intenzione di fare un passo verso la società. La Juve con lui approverebbe un’operazione alla Matuidi e intanto si prepara a salutare Kastanos, nel 2019-20 al Pescara: è vicino all’Aek Atene.



La Gazzetta dello Sport

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CT: "La curiosità. Puntualissimi i «casi» Khedira e Higuain. I primi giocatori che la Juve deve cedere sono stati anche i primi a presentarsi alla Continassa"


I primi giocatori che la Juve deve cedere sono stati anche i primi a presentarsi alla Continassa. Khedira e Higuain poco dopo le 14 hanno varcato i cancelli del Training Center, rispettivamente al volante di una Porsche e di una Bentley. L’ultimo è stato invece Arthur, arrivato alle 17.03 a bordo di una Jeep guidata da un addetto alla sicurezza (il brasiliano ha la patente ritirata). Khedira e Higuain sono i casi più spinosi che dovrà risolvere Paratici, per sbloccare un mercato che attende di decollare. Entrambi hanno qualche estimatore in patria (Germania e Argentina) e in MLS. Entrambi hanno ancora un anno di contratto, ma sono fuori dal progetto bianconero. Un po’ per l’esigenza di ringiovanire uno degli organici più vecchi d’Europa, come ha riconosciuto il presidente Agnelli; Un po’ per alleggerire il monte ingaggi di due maxi stipendi. Il centrocampista tedesco, che sta smaltendo una lesione muscolare rimediata a giugno, guadagna 6 milioni a stagione. L’attaccante argentino, invece, ha un ingaggio da 7,5 milioni e un valore residuo a bilancio di 18,2 milioni che comporterà una minusvalenza. «Vedremo cosa accadrà con il nuovo allenatore», aveva detto il Pipita: il momento della verità è arrivato. Khedira e Higuain vorrebbero restare e incassare almeno due delle tre mensilità congelate durante il lockdown. La Juve punta alla risoluzione dei loro contratti.



Corriere di Torino
 
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PAG Posted on 25/8/2020, 11:55     +1   -1
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PAG Posted on 25/8/2020, 14:31     +1   -1
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LIVE TJ - PIRLO: "Voglio riportare entusiasmo. Ho detto due cose ai ragazzi ieri. Ho parlato con Higuain: è fuori dal progetto"
25.08.2020 15:25 di Simone Dinoi
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Fonte: inviato all'Allianz Stadium
© foto di Daniele Buffa/Image Sport



LIVE TJ - PIRLO: "Voglio riportare entusiasmo. Ho detto due cose ai ragazzi ieri. Ho parlato con Higuain: è fuori dal progetto"
Andrea Pirlo si presenta come allenatore della prima squadra della Juventus. Il nuovo tecnico bianconero incontra i giornalisti all'Allianz Stadium: Tuttojuve.com vi riporta la conferenza stampa in diretta. Appuntamento fissato per le ore 15.

Qual è la peculiarità che porti tu?

"Voglio riportare un po’ di entusiasmo che magari è mancato nell’ultimo periodo. Voglio portare calcio propositivo con padronanza del gioco. Ai ragazzi ho detto che voglio che non si perda il pallone e quando si perde di recuperarlo velocemente. Queste sono le cose di tattica. Abbiamo tanti giocatori, campioni che andranno utilizzati per le loro caratteristiche".

Hai già pensato al ruolo di Arthur?

“Arthur è un bravo giocatore, l’abbiamo ammirato al Barcellona e in nazionale. È un centrocampista di costruzione che può ricoprire più ruoli. I giocatori di qualità possono ricopre più ruoli”.

Hai riflettuto sul passaggio dall’Under 23?

"Non ho neanche avuto il tempo di pensare al passaggio dall’Under 23. Appena mi hanno detto della prima squadra mi sono gettato a capofitto. Penso di essere al posto giusto nel momento giusto. Il modello non è fisso, mi piace il calcio di rotazioni con gente che abbia voglia di attaccare e la gioia di riconquistare il pallone. Potremmo magari giocare a quattro così come a tre. Il modello di gioco potrà variare di partita in partita”.

Com’è andata con Ronaldo? Di Dybala cosa ne pensa?

"Con Ronaldo ci eravamo sentiti qualche giorno fa per salutarci e per dare gli orari degli allenamenti. Poi abbiamo fatto una chiacchierata ieri parlando del passato e del presente, avremo tempo nelle prossime settimane per andare sugli aspetti tattici. Dybala è un giocatore importante come gli altri, non è mai stato sul mercato".

L’Inter è avanti come molti dicono?

"Si parte tutti da 0 punti, i punti vanno conquistati e le gare giocate. questo è stato un anno difficile perché il covid ha fatto saltare tutti i piani, bisognerà programmare bene però abbiamo persone adatte a questo e ci stiamo preparando per far sì che vada tutto bene".

Che effetto le ha fatto ieri?

“Era un po’ strano per loro vedermi qua, non per me, io mi sentivo bene perché conoscevo tante persone soprattutto all’esterno della squadra che hanno lavorato con me e per me”.

Hai pensato a come far convivere Dybala e Ronaldo?

“Non sono a disposizione tutti i ragazzi perché stiamo facendo lavori a gruppetti. Appena avremo tempo ci metteremo in campo, i giocatori possono giocare tutti insieme basta che ci sia sacrificio da parte di tutti. Più giocatori di qualità ci sono e più possibilità di vincere ci sono. Il sacrificio però è sempre parte integrante”

Come si trasmette l’entusiasmo?

“Bisogna lavorare e parlare tanto con i giocatori, renderli partecipi negli allenamenti ma soprattutto far entrare in testa il nostro modo di giocare. Importante parlare e fargli capire cosa vogliamo. Lavoro sul campo ma anche rapporti umani. Gli obiettivi della Juve sono sempre quelli di vincere. Non è facile ma siamo lì per quello”.

Ha parlato con Paratici per il mercato?

“È normale che voglia certi tipi di giocatore, sono l'allenatore. Abbiamo degli obiettivi, sono l'allenatore ed è giusto che abbia certi giocatori in testa e non li dico a voi. Molto da cambiare? No, vedremo".

Avete poco tempo, lavorate anche sullo spirito da ritrovare?

"In effetti c’è pochissimo tempo perché già in questo fine settimana andranno in Nazionale. Dovremo sfruttare tutti i momenti per arrivare preparati. Magari raggiungere lo spirito di coesione della Juventus di Conte, mi piacerebbe riportare questo dna del lavoro del sacrificio e del lavorare l’uno per l’altro perché solo così si possono arrivare agli obiettivi”.

La scelta di Tudor? Ha parlato con Higuain e Khedira?

"La scelta di Tudor è stata una mia scelta, mi serviva qualcuno che avesse già fatto esperienza e che fosse già stato un ex calciatore e un ex difensore e soprattutto che avete un certo tipo di personalità. In più era anche un ex juventino quindi era una persona perfetta per entrare nel mio staff. Con Higuain ho parlato, lo ammiro tantissimo ha fatto un ciclo importante qui però parlando anche con il ragazzo abbiamo deciso che le strade si devono separare. I cicli finiscono, lui è stato messo da parte ma da persone serie abbiamo deciso così. Khedira è infortunato e vedremo quando starà meglio”.

Hai fatto un patto con i tuoi ex compagni? Cosa ha lasciato la Champions?

“Non c’è bisogno di fare un patto con gli ex compagni ma di squadra. Non c’è bisogno di parlare con i vecchi compagni, si parla con il più giovane e con il più vecchio. Per raggiungere un obiettivo bisogna parlare con tutti. Abbiamo visto in Champions che il Bayern era la squadra più forte, calcio propositivo con gente che si vuole buttare agli spazi. Questo è il calcio europeo, se non corri, se non aggredisci gli spazi fai fatica”.

Cosa vuol dire essere un predestinato in panchina?

“In panchina dipenderà dai risultati, solo quella può essere la cosa da allenatore. Credo nelle mie possibilità e sono sicuro di poterli raggiungere anche da allenatore”.
 
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PAG Posted on 25/8/2020, 14:35     +1   -1
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Edited by Cocteau Twins - 25/8/2020, 17:40
 
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