LIVE TJ - PIRLO: "Voglio riportare entusiasmo. Ho detto due cose ai ragazzi ieri. Ho parlato con Higuain: è fuori dal progetto"
25.08.2020 15:25 di Simone Dinoi
Fonte: inviato all'Allianz Stadium
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
LIVE TJ - PIRLO: "Voglio riportare entusiasmo. Ho detto due cose ai ragazzi ieri. Ho parlato con Higuain: è fuori dal progetto"
Andrea Pirlo si presenta come allenatore della prima squadra della Juventus. Il nuovo tecnico bianconero incontra i giornalisti all'Allianz Stadium: Tuttojuve.com vi riporta la conferenza stampa in diretta. Appuntamento fissato per le ore 15.
Qual è la peculiarità che porti tu?
"Voglio riportare un po’ di entusiasmo che magari è mancato nell’ultimo periodo. Voglio portare calcio propositivo con padronanza del gioco. Ai ragazzi ho detto che voglio che non si perda il pallone e quando si perde di recuperarlo velocemente. Queste sono le cose di tattica. Abbiamo tanti giocatori, campioni che andranno utilizzati per le loro caratteristiche".
Hai già pensato al ruolo di Arthur?
“Arthur è un bravo giocatore, l’abbiamo ammirato al Barcellona e in nazionale. È un centrocampista di costruzione che può ricoprire più ruoli. I giocatori di qualità possono ricopre più ruoli”.
Hai riflettuto sul passaggio dall’Under 23?
"Non ho neanche avuto il tempo di pensare al passaggio dall’Under 23. Appena mi hanno detto della prima squadra mi sono gettato a capofitto. Penso di essere al posto giusto nel momento giusto. Il modello non è fisso, mi piace il calcio di rotazioni con gente che abbia voglia di attaccare e la gioia di riconquistare il pallone. Potremmo magari giocare a quattro così come a tre. Il modello di gioco potrà variare di partita in partita”.
Com’è andata con Ronaldo? Di Dybala cosa ne pensa?
"Con Ronaldo ci eravamo sentiti qualche giorno fa per salutarci e per dare gli orari degli allenamenti. Poi abbiamo fatto una chiacchierata ieri parlando del passato e del presente, avremo tempo nelle prossime settimane per andare sugli aspetti tattici. Dybala è un giocatore importante come gli altri, non è mai stato sul mercato".
L’Inter è avanti come molti dicono?
"Si parte tutti da 0 punti, i punti vanno conquistati e le gare giocate. questo è stato un anno difficile perché il covid ha fatto saltare tutti i piani, bisognerà programmare bene però abbiamo persone adatte a questo e ci stiamo preparando per far sì che vada tutto bene".
Che effetto le ha fatto ieri?
“Era un po’ strano per loro vedermi qua, non per me, io mi sentivo bene perché conoscevo tante persone soprattutto all’esterno della squadra che hanno lavorato con me e per me”.
Hai pensato a come far convivere Dybala e Ronaldo?
“Non sono a disposizione tutti i ragazzi perché stiamo facendo lavori a gruppetti. Appena avremo tempo ci metteremo in campo, i giocatori possono giocare tutti insieme basta che ci sia sacrificio da parte di tutti. Più giocatori di qualità ci sono e più possibilità di vincere ci sono. Il sacrificio però è sempre parte integrante”
Come si trasmette l’entusiasmo?
“Bisogna lavorare e parlare tanto con i giocatori, renderli partecipi negli allenamenti ma soprattutto far entrare in testa il nostro modo di giocare. Importante parlare e fargli capire cosa vogliamo. Lavoro sul campo ma anche rapporti umani. Gli obiettivi della Juve sono sempre quelli di vincere. Non è facile ma siamo lì per quello”.
Ha parlato con Paratici per il mercato?
“È normale che voglia certi tipi di giocatore, sono l'allenatore. Abbiamo degli obiettivi, sono l'allenatore ed è giusto che abbia certi giocatori in testa e non li dico a voi. Molto da cambiare? No, vedremo".
Avete poco tempo, lavorate anche sullo spirito da ritrovare?
"In effetti c’è pochissimo tempo perché già in questo fine settimana andranno in Nazionale. Dovremo sfruttare tutti i momenti per arrivare preparati. Magari raggiungere lo spirito di coesione della Juventus di Conte, mi piacerebbe riportare questo dna del lavoro del sacrificio e del lavorare l’uno per l’altro perché solo così si possono arrivare agli obiettivi”.
La scelta di Tudor? Ha parlato con Higuain e Khedira?
"La scelta di Tudor è stata una mia scelta, mi serviva qualcuno che avesse già fatto esperienza e che fosse già stato un ex calciatore e un ex difensore e soprattutto che avete un certo tipo di personalità. In più era anche un ex juventino quindi era una persona perfetta per entrare nel mio staff. Con Higuain ho parlato, lo ammiro tantissimo ha fatto un ciclo importante qui però parlando anche con il ragazzo abbiamo deciso che le strade si devono separare. I cicli finiscono, lui è stato messo da parte ma da persone serie abbiamo deciso così. Khedira è infortunato e vedremo quando starà meglio”.
Hai fatto un patto con i tuoi ex compagni? Cosa ha lasciato la Champions?
“Non c’è bisogno di fare un patto con gli ex compagni ma di squadra. Non c’è bisogno di parlare con i vecchi compagni, si parla con il più giovane e con il più vecchio. Per raggiungere un obiettivo bisogna parlare con tutti. Abbiamo visto in Champions che il Bayern era la squadra più forte, calcio propositivo con gente che si vuole buttare agli spazi. Questo è il calcio europeo, se non corri, se non aggredisci gli spazi fai fatica”.
Cosa vuol dire essere un predestinato in panchina?
“In panchina dipenderà dai risultati, solo quella può essere la cosa da allenatore. Credo nelle mie possibilità e sono sicuro di poterli raggiungere anche da allenatore”.