[Serie A] Milan - Juventus

LIVE TJ - Allenamento terminato. Lavoro di scarico per chi ha giocato ieri. Chiellini e Alex Sandro in gruppo
05.07.2020 14:04 di Camillo Demichelis

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

LIVE TJ - Allenamento terminato. Lavoro di scarico per chi ha giocato ieri. Chiellini e Alex Sandro in gruppo

12:35 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Day-after Derby della Mole in campo per la Juve. I bianconeri, reduci dallo splendido poker con il Torino all’Allianz Stadium, si sono ritrovati questa mattina al JTC Continassa.Nel mirino c’è la sfida di martedì sera a San Siro con il Milan. Lavoro di recupero per chi ha giocato ieri pomeriggio e lavoro tecnico con possessi palla e partita per il resto del gruppo. Gruppo al quale si sono aggiunti anche Alex Sandro e Giorgio Chiellini. Domani i bianconeri sono in campo nel pomeriggio", si legge su Juventus.com.

14:04 - CONTRO IL MILAN MANCHERANNO DE LIGT E DYBALA - Sarri, contro il Milan, non avrà a disposizione De Ligt e Dybala. Al loro posto dovrebbero giocare Rugani e Higuain. Infatti, la Juventus ha recuperato Chiellini ma l'impressione è che il numero 3 bianconero contro il Milan possa partire dalla panchina. Per il match di martedì, Sarri ritroverà anche Alex Sandro. Per il brasiliano non si correranno rischi e se sarà al top non è da escludere che possa essere in campo dal primo minuto, altrimenti verrà confermato Danilo. L'impressione è che però contro il Milan possa esserci ancora il numero 13 juventino.

Milan-Juventus, domani ore 21,45. Formazione GdS: "Sarà 4-3-3 con in attacco Bernardeschi, Higuain e Ronaldo. Centrali in difesa Bonucci e Rugani"






Con De Ligt e Dybala squalificati Sarri è costretto a modificare la coppia difensiva: con Bonucci torna Rugani. E Higuain al posto di Dybala per l'attacco.



La Juventus dovrà fare a meno di due pedine molto importanti per il match di domani sera contro il Milan a San Siro. Dopo i tre anticipi di sabato, il giudice sportivo ha infatti fermato per una giornata Paulo Dybala e Matthijs De Ligt, entrambi ammoniti nel derby contro il Torino. L’attaccante argentino e il giovane difensore olandese, tra l’altro, sono tra gli uomini più in forma della squadra di Maurizio Sarri, che in campionato, nel post covid, ha sempre vinto.

Szczesny 

Cuadrado Bonucci Rugani Danilo

Bentancur Pjanic Rabiot

Bernardeschi Higuain Ronaldo

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DOMANI al Meazza ore 21.45 TV Dazn Designazioni arbitrali da definire

La Gazzetta dello Sport

GdS: "Bonucci, 4 vite in 400 gare. È già la storia bianconera. Leo è stato giovane, uomo della BBC e figliol prodigo. Ora, capitano come a Milano"

Bonucci ha appena giocato la partita 400 in bianconero e domani farà 401 contro il Milan. Sembra una storia di karma e luoghi simbolo: a San Siro, dove lo fischiavano, dove provò a essere leader senza riuscirci, entrerà in campo con la fascia e il compito di guidare Rugani. Un capitano ha vissuto quattro vite juventine. Nel 2010-11 è stato un ragazzo con tanti problemi di ambientamento. Nella seconda vita, la più lunga,infatti è diventato una colonna della BBC, un libero moderno con uno scudetto sempre sul petto. Poi la storia moderna. La terza vita, dopo l’anno al Milan, è stato il 2018-19 da figliol prodigo, con le difficoltà nelle prime partite e la fascia che gli ha dato sicurezza, esattamente il contrario di quanto successo al Milan, schiacciato da una gestione societaria non all’altezza. La quarta vita è quella attuale e bisogna chiamare in causa Sarri, perché Bonucci ha in mano i codici per pilotare Rugani e la Juve contro Ibra. Sarri ha cambiato la Juve e i difensori con lui hanno smesso di difendere sull’uomo. Ora si difende di reparto e si prova a tenere la linea alta. Per Leonardo, un’insidia: in velocità può faticare e, con molti metri di campo alle spalle, in teoria rischia. Al contrario,ha guadagnato. La Juve, più forte di tutti o quasi, concede poco ma LB19 non sbaglia, spesso risolve situazioni complicate e con il suo tocco è parte della macchina di palleggio di Sarri.



La Gazzetta dello Sport

CT: "Rugani, in cerca di una rivincita. Bersaglio facile dei tanti scettici dal palato troppo fino che lo hanno sempre criticato oltre i suoi demeriti"

È sempre in cerca di una rivincita Daniele Rugani, bersaglio facile dei tanti scettici dal palato troppo fino che lo hanno sempre criticato oltre i suoi demeriti. Dalla sua ha il pieno appoggio di Maurizio Sarri che, pur avendogli dato in generale pochissimo minutaggio (7 presenze complessive come il lungodegente Demiral), lo stima da quando lo fece esplodere a Empoli. Le sue ultime notizie sono finite in cronaca rosa: il futuro papà Daniele ha infatti annunciato che il fiocco che lui e Michela Persico appenderanno presto alla porta di casa sarà di colore azzurro. Adesso è tempo di riprendersi un posto al sole nella Juventus, approfittando della squalifica di De Ligt, prima del probabilissimo addio. Per Rugani, si tratterà della prima uscita dopo il Covid-19. Dybala ha dimostrato che si può battere il virus e tornare più forti di prima.



Corriere di Torino

GdS: "Higuain, adesso tocca a te. Sfida al passato e al fisico. Senza i 90’ nelle gambe deve sostituire super Dybala. In rossonero fu un flop: pronto a rifarsi al fianco di CR7"

La squalifica di Dybala priva la Juve del suo uomo più in forma, del partner ideale per Ronaldo, così Sarri è obbligato a tirare fuori dal cassetto una soluzione sì conosciuta, ma anche piena di incognite. Higuain nel post Covid ha visto il campo solo per scampoli di gara e mai da titolare. Del resto, lui era tra i più scettici alla ripresa dell’attività e non ha fatto i salti di gioia quando era il momento di rientrare dall’Argentina, dove era andato per stare vicino alla mamma malata e alla figlia, e in più, una volta alla Continassa, è stato frenato da un problema muscolare. Sapere quanti minuti abbia nelle gambe il Pipita è un mistero un po’ per tutti, anche per Sarri, con il quale ha un rapporto speciale e con cui a Napoli fece il record di gol (36) in A, nel 2015-2016. Il tecnico bianconero lo ha sempre difeso, forte di un rapporto quasi da padre a figlio, e anche al momento di fare la formazione Gonzalo è sempre stato piuttosto avanti nelle gerarchie, pur avendo come concorrente un Dybala al top. Domani sera il Pipita avrà di fronte il compito più difficile: sostituire un Dybala stellare in uno stadio in cui ha scritto una sorta di romanzo, tra alti e bassi. Per restare agli ultimi anni, è stato fischiato (quando c’era il pubblico) dai tifosi rossoneri, scottati dalla breve quanto brutta esperienze al Milan nel 2018. Ma è anche riuscito a segnare il gol scudetto contro l’Inter due anni fa e, a ottobre, ha affondato sempre i nerazzurri da subentrato. Stavolta per lui è una sorta di nuovo inizio, perché non gioca da titolare da quattro mesi e perché non si sa quanto possa durare («Non credo 90’» ha detto Sarri). Ma è anche un giorno importante per far capire alla Juve quanto sia importante, in attesa di capire gli sviluppi di mercato che ogni estate lo vedono protagonista.



La Gazzetta dello Sport

LIVE TJ - SARRI: "Col Milan partita complicata. I risultati di Lazio e Inter? Nessun rilassamento. Higuain è l'unico con cui litigo. Chiellini e Alex Sandro..."

06.07.2020 16:55 di Simone Dinoi

LIVE TJ - SARRI: "Col Milan partita complicata. I risultati di Lazio e Inter? Nessun rilassamento. Higuain è l'unico con cui litigo. Chiellini e Alex Sandro..."
Maurizio Sarri presenta Milan-Juventus, gara valida per la 31ª giornata di Serie A, in programma domani sera alle 21:45 allo stadio San Siro. Tuttojuve.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero in diretta.

Il Milan è stato un avversario difficile quando l’avete affrontato: che partita si aspetta anche alla luce delle assenze che avrete?

“A noi il Milan ha creato per tutta la stagione difficoltà e in più in questo momento è in grandissima condizione fisica e mentale. In più ha fatto le ultime partite su grandi livelli con due vittorie importantissime contro Roma e Lazio. Affrontare il Milan in questo momento è una partita complicata”

Si aspettava dopo sole 4 partite di raddoppiare vantaggio sull’Inter e di allungare sulla Lazio? Questi risultati servono per farvi stare con le antenne dritte o creano rilassatezza?

“Non dovrebbero creare alcun tipo di rilassamento. Questo è un periodo in cui tutte le partite sono difficilissime e sbagliare una partita può esser estremamente facile perché nessuna squadra sembra in grandissima condizione fisica e quindi l’aspetto mentale è quello determinante. Questo è un periodo in cui i risultati non scontati possono venire fuori con grande facilità. Io ai ragazzi ho sempre detto che sarà un mese durissimo in cui a volte ci sembrerà più facile ma non sarà così o ci sembrerà più difficile ma non sarà impossibile. Quindi dobbiamo procedere come fatto finora: la partita è domani e non ci interessa neanche contro chi giochiamo la prossima”.

Possiamo aspettarci qualche sorpresa per le sue assenze di domani? Giocano Higuain e Rugani?

“In questo momento non abbiamo deciso niente. Le soluzione più scontate sembrerebbero queste ma vediamo. Tutti parlano della nostra rosa larghissima ma nell’ultima partita che avevamo fatto i convocati erano 21 con 3 portieri e 3 ragazzi dell’Under 23 che giocano stabilmente in Serie C. Quindi in questo momento la nostra rosa è fatta da 15 giocatori di campo, contiamo di recuperarne però è chiaro che Chiellini e Alex Sandro ieri hanno fatto una prima bella fetta di allenamento insieme agli altri. Ma da questo a essere in condizione per fare una partita ce ne passa. Alex Sandro ha avuto un periodo di stop relativamente breve ma Giorgio lunghissimo inquietante questa stagione. Vedremo oggi le reazioni e poi decidiamo”.

Come sta Ramsey? Può esser un’opzione per domani?

“Ramsey è sempre un’opzione, è un giocatore che ci dà palleggio e soluzioni offensive anche come centrocampista. Lui è quello più di di inserimento fra i centrocampisti che abbiamo, è quello che potenzialmente ha più gol addosso. Per noi è sempre un opzione, anche lui viene da un periodo abbastanza complicato. Nell’ultima partita non è entrato solo perché la sensazione dalla panchina è che avevamo più bisogno di uno stabilizzatore come Matuidi”.

Ci puoi fare un aggiornamento sulle condizioni di Higuain e poi com’è il vostro rapporto personale?

"Durante la stagione ho letto che ho litigato un po’ con tutti, in realtà l’unico con cui litigo è Higuain. Non so perché ma è sempre stato cosi. Forse anche perché lui necessita di avere un contraltare aggressivo per tirare fuori il meglio da se stesso. Mentalmente sta meglio, fisicamente non so che tipo di tenuta possa avere in questo momento. Negli ultimi giorni si è allenato con più continuità, per quanto riguarda il piccolo infortunio sembra stare bene in questo momento. Ma anche lui ha avuto poca continuità di allenamenti in questo mese quindi sicuramente ci lascerà qualcosa dal punto di vista fisico ma a livello mentale sta meglio”.

Qual è il difetto principale di questa squadra al momento?

“Abbiamo margini di miglioramento come tutte le squadre. Nell’ultima partita abbiamo perso le distanze, non erano quelle giuste. Abbiamo avuto difficoltà nell'inseguimento della palla sia in orizzontale che in verticale quindi le palle perse non erano subito riconquistate ma si concedeva spazio agli avversari per le ripartenza. Quindi i margini di miglioramento ci sono indubbiamente. Sono contento di quello che ho visto fare alla squadra, sia dal punto di vista sportivo che umano. Siamo consapevoli che possiamo migliorare ancora, questo periodo è duro, è un periodo atipico in cui è difficile giocare con questa frequenza. Come vediamo dai risultati di tutti è difficile dare continuità a risultato e prestazione”.

Avete cominciato a subire di meno: la squadra ha trovato l'equilibrio che cercava?

“La sensazione è che in questo momento non concediamo tantissimo però bisogna fare attenzione. Mentre la fase offensiva può dipendere da 2000 fattori e può essere fortemente condizionata dal talento dei giocatori, in quella difensiva ci va un'applicazione mentale, un'attenzione, che vengono fuori solitamente da grandi motivazioni. Io sono sempre della convinzione che una fase difensiva fatta con ottimi movimenti difensivi ma di scadente aggressività sia peggio di una fase difensiva confusionaria ma fatta con un grande livello di aggressività e applicazione. Quindi lì si va veramente a scavare nelle motivazioni dei giocatori: per avere una fase difensiva ottimale per 90 minuti, alla base occorre energia mentale e grande motivazione"

Avete messo la testa sulla preparazione per le prossime settimane, anche in chiave agosto?

“Quello che è stato fatto è stato fatto nella preparazione. Non ci sono margini per intervenire nel calendario se non fermando il giocatore per qualche partita. Al momento attuale non lo possiamo fare. In questo momento per noi è impossibile intervenire per quanto riguarda l'aspetto fisico facendo preparazioni mirate. Se poi fra 15 giorni recuperiamo qualcuno possiamo far allenare 2-3 giocatori per volta, lasciandoli fuori per qualche partita dedicandogli qualche allenamento individuale per tenerli in condizione il più possibile”.

Higuain non va coccolato?

“Higuain va coccolato un giorno e battuto nel muro quello dopo. Lui è uno che quando va in depressione ha bisogno di grande aiuto e grande accompagnamento dal punto di vista affettivo perché moralmente è un ragazzo sensibile che si può abbattere. Ma se va in esaltazione è uno che va battuto nel muro perché si può accontentare”.

LIVE TJ - Allenamento terminato. Domani in mattinata la partenza per Milano
06.07.2020 20:06 di Camillo Demichelis

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

LIVE TJ - Allenamento terminato. Domani in mattinata la partenza per Milano

12:38 - ALLE 16:15 PARLERÀ SARRI - Questo pomeriggio, la Juventus sarà in campo per allenarsi in vista della gara contro il Milan. La seduta odierna sarà preceduta dalla conferenza stampa di Sarri che si terrà alle ore 16:15. Il tecnico toscano, domani, dovrà fare a meno di De Ligt e Dybala che saranno squalificati. Al posto del difensore olandese ci sarà Rugani, mentre al posto del numero 10 juventino dovrebbe toccare a Higuain. Il Pipita, però, non ha nelle gambe i novanta minuti, per questo motivo, Sarri sta pensando ad una soluzione alternativa che prevederebbe un tridente formato da Bernardeschi, Cristiano Ronaldo e Douglas Costa. Per la gara di domani, la Juventus ritroverà Alex Sandro e Chiellini. Entrambi dovrebbero rientrare trai convocati, anche se per il numero 3 bianconero non si vorranno correre rischi e quindi ogni decisione verrà presa nella giornata di oggi.

17:35 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo alla Continassa e si sta allenando in vista della gara contro il Milan. Maurizio Sarri, domani, confermerà il 4-3-3 e al posto di De Ligt e Dybala che saranno squalificati giocheranno Rugani e Higuain.

19:21 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus ha terminato l'allenamento in vista della gara contro il Milan. Domani sera, Maurizio Sarri si affiderà al 4-3-3: in porta ci sarà Szczesny. In difesa da destra verso sinistra toccherà a Cuadrado, Bonucci, Rugani e Danilo. A centrocampo non è da escludere un turno di riposo per Pjanic e Sarri potrebbe affidarsi al trio formato da Rabiot, Bentancur e Matuidi. In attacco, vista l'assenza di Dybala, dovrebbe toccare a Bernardeschi, Higuain e Cristiano Ronaldo.

Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Rugani, Danilo; Rabiot, Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Higuain, Cristiano Ronaldo.

19:58 - DOMANI LA PARTENZA PER MILANO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Prosegue pressoché a ciclo continuo il lavoro della Juventus, per preparare, una dopo l’altra, le gare che la attendono in campionato. Dal Derby Al Milan, in attesa dell’Atalanta: la settimana è di quelle importanti, e la Juve si allena per farsi trovare pronta. Oggi la squadra è scesa in campo al Training Center Continassa, nel tardo pomeriggio, focalizzando ovviamente l’attenzione sui dettagli della preparazione alla gara di domani sera (kick-off ore 21.45) E a proposito di Milan-Juve, il programma di domani prevede la partenza dai bianconeri da Torino nella mattinata.", si legge su Juventus.com.

20.02 - IL COMUNICATO DELLA JUVENTUS - Mediante il proprio sito ufficiale, la Juventus ha fornito tutte le indicazioni relative alla seduta di allenamento odierna, con in allegato il programma per la giornata di domani:

"Prosegue pressoché a ciclo continuo il lavoro della Juventus, per preparare, una dopo l’altra, le gare che la attendono in campionato.

Dal Derby Al Milan, in attesa dell’Atalanta: la settimana è di quelle importanti, e la Juve si allena per farsi trovare pronta. Oggi la squadra è scesa in campo al Training Center Continassa, nel tardo pomeriggio, focalizzando ovviamente l’attenzione sui dettagli della preparazione alla gara di domani sera (kick-off ore 21.45)

E a proposito di Milan-Juve, il programma di domani prevede la partenza dai bianconeri da Torino nella mattinata".

Milan-Juventus, oggi ore 21,45. Formazione GdS: "Sarà 4-3-3 con Bernadeschi, Higuain e Ronaldo in avanti. Centrale in difesa accanto a Bonucci ci sarà Rugani, titolare dopo 5 mesi"

I recuperi arrivano ma con calma, oggi potrebbe essere disponibile, almeno per la panchina ma pronto, Alex Sandro, mentre a Chiellini serve ancora tempo. La Juventus cambia, quindi, oggi. In difesa, con Rugani per De Ligt (squalificato) a centrocampo dove Bentancur dovrebbe piazzarsi in regia, facendo riposare Pjanic, con Rabiot e Matuidi ai fianchi. In attacco Higuain per Dybala con Bernardeschi confermato dal 1’ e Douglas Costa a frustare la difesa rossonera nel secondo tempo.

Senza Dybala, l’apriscatole che ha rotto l’equilibrio in otto partite, consecutivamente nelle ultime quattro, è più complesso. Sarri, senza il suo Dybala, attaccherà il Milan di Pioli, uno degli ultimi scogli che lo separa dal suo primo scudetto.

CT





Szczesny 

Cuadrado Bonucci Rugani Danilo

Bentancur Pjanic Rabiot

Bernardeschi Higuain Ronaldo

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PANCHINA: 77 Buffon, 31 Pinsoglio, 3 Chiellini, 41 Coccolo, 12 Alex Sandro, 14 Matuidi,

8 Ramsey, 42 Wesley, 38 Muratore, 11 Douglas Costa, 35 Olivieri

ALLENATORE Sarri

BALLOTTAGGI. Bernardeschi-Douglas Costa 70-30%, Pjanic-Matuidi 70-30%, Rabiot-Ramsey 70-30% SQUALIFICATI. De Ligt e Dybala (1)

DIFFIDATI. Cuadrado, Bentancur

INDISPONIBILI. Demiral e De Sciglio (15 giorni), Khedira (stagione finita)

La Gazzetta dello Sport

GdS: "Ibrahimovic vs Ronaldo. Grandi per ego e grandissimi in campo.Per Zlatan è la grande partita finale della carriera, CR7 insegue ancora i record"


Ibra contro Ronaldo è un duello senza tempo, e in effetti sembra passata una vita dalla sfida d’andata: a Torino il Milan attaccava con Piatek, stasera invece si rinnova la gara tra star. Zlatan e Cristiano si sono trovati di fronte in tanti palcoscenici differenti: contro in Portogallo-Svezia, Inter-United, Barcellona-Real Madrid, Psg Real e ora, per la prima volta, anche in Milan-Juve di campionato (l’altro precedente è l’andata delle semifinali di Coppa Italia). Anche i loro numeri sono senza tempo, consegnati alla storia dei rispettivi club e nazionali: due icone simili o si piacciono o si detestano. In questo caso, la seconda. L’antipatia condivisa non nasce da un rapporto di spogliatoio: i due non si sono mai frequentati. «Non lo conosco, grande professionista lui, grande professionista io» ha sentenziato Ibra a febbraio scorso. Il massimo complimento che ha concesso al rivale è stato riconoscerne lo status di «professionista», non molto, e ricordando subito di valere almeno altrettanto. In molte altre occasioni aveva speso parole decisamente meno gentili: anche queste resteranno per sempre negli archivi sconfinati della rete. Fosse per Zlatan il duello personale a distanza, in realtà, nemmeno esisterebbe: Cristiano non rappresenta una grande minaccia se per Ibra il «vero Ronaldo è solo quello brasiliano». Concetto ripetuto in più occasioni, caso mai non fosse stato abbastanza perentorio. E se c’è bisogno di argomentare, lo svedese ha espresso più volte la sua preferenza anche per un altro goleador sudamericano: «Quello di Cristiano non è un talento naturale, ma il frutto di applicazione. Non come Messi: con lui anche in campo sembra di giocare alla playstation».

Ibra ha portato a Milano il suo istinto per la leadership: ovunque vada, si sente il dio di un popolo. Sceglie i suoi uomini di fiducia e si propone come capo tribù.Ronaldo si sente divinità come e più di Zlatan ma abbraccia il mondo sui social e in campo è concentrato su se stesso, arriva alla vittoria di squadra attraverso i gol. Poco ma sicuro, è stato molto più vincente di Ibra, uomo inseguito da uno strano destino:ha lasciato l’Inter per vincere la Champions e l’ha vista alzare a Eto’o e Mourinho, ha smesso con la Svezia e i suoi compagni senza di lui sono arrivati nei quarti al Mondiale.



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