Il Salotto Bianconero

[TIM Cup] Juventus - Napoli

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LIVE TJ - Allenamento terminato. Seduta di scarico per chi ha giocato ieri
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13.06.2020 17:56 di Camillo Demichelis


LIVE TJ - Allenamento terminato. Seduta di scarico per chi ha giocato ieri

16:29 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Rientrare con il piede giusto. E’ ciò che ha fatto la Juve ieri sera contro il Milan, ottenendo, nella gara che ha sancito il ritorno del calcio in Italia, il pass per la finale di Coppa Italia, senza dover andare oltre i 90’ regolamentari. Mercoledì sera a Roma, i bianconeri affronteranno una tra Napoli e Inter (si scoprirà questa sera, nella semifinale di ritorno, quale tra le due). Ecco perché, questa mattina, gli uomini di Maurizio Sarri erano già al lavoro allo Juventus Training Center Continassa. Seduta di scarico per chi è sceso in campo all’Allianz Stadium ieri sera e lavoro a gruppi per il resto della squadra. Domani domenica 14 giugno, l’allenamento è in programma al mattino", si legge su Juventus.com.

17:56 - DOMANI LA JUVE PROSEGUIRÀ LA PREPARAZIONE - Questa mattina, la Juventus si è già ritrovata alla Continassa per allenarsi in vista della gara di mercoledì. Oggi, però, la squadra ha lavorato divisa in gruppi e quindi allora domani Sarri valuterà le condizioni dei suoi giocatori. Infatti, da domenica, Sarri cercherà di capire come i calciatori stanno recuperando le loro energie anche per la squadra non giocava da tre mesi. Inoltre, nei prossimi giorni si saprà qualcosa in più anche su Higuain, Chiellini e Ramsey.
 
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GdS: "Verso Juventus-Napoli, mercoledì 17 giugno, Ronaldo di nuovo in versione CR9. Con un unico obiettivo: segnare e sbaciucchiare il trofeo mancante"


La buona notizia è che quando Cristiano cade, è capace di rialzarsi alla velocità della luce e soprattutto lo fa con il piglio di chi vuole riprendersi tutto con gli interessi. I precedenti parlano chiaro: l’ultimo rigore sbagliato da Cristiano è datato 21 gennaio 2019, quando in Juventus-Chievo cercò l’angolo alla sinistra del portiere invece del solito incrocio ma trovò le manone di Sorrentino. Fu un errore ininfluente (perché arrivato sul 2-0) così come lo è stato quello con il Milan,ma non per questo più facile da digerire per chi è alla continua ricerca della perfezione. Così Cristiano si è vendicato, nell’ordine, con Strakosha, Sepe, Consigli e Sportiello, per un totale di 5 reti nelle successive 4 gare di campionato. Considerando la scarsa frequenza con cui il penta pallone d’oro si scopre fallibile dal dischetto (2 volte su 16 rigori tirati in bianconero), lo sbaglio del debutto post coronavirus è quasi una garanzia in vista della finale dell’Olimpico, dove uno 0-0 non basterà per la festa finale. Più del rigore semmai preoccupa la versione scolorita del portoghese: impreciso, a tratti anche meno grintoso del solito, ha mostrato più ruggine che prodezze. Ronaldo è lo specialista delle partite decisive, si scatena quando vede un trofeo. La Coppa Italia è l’unico titolo italiano che gli manca, dopo lo scudetto e la Supercoppa italiana conquistati nella sua prima stagione in bianconero.

Cristiano venerdì ha fatto un tuffo nel passato, accettando di fare il centravanti nell’inedito tridente con Dybala a destra e Douglas Costa a sinistra. Non ha segnato e ha sbagliato un rigore, però i numeri parlano di un Ronaldo ancora di più nel vivo del gioco: la media tiri a partita (9) è stata più alta di quella che ha partendo dalla fascia sinistra (5.4), ha creato di più (media a partita 2 contro 1.4) e giocato una quantità maggiore di palloni (media a partita 66 contro 56.1). Cifre che Sarri utilizzerà per convincerlo a ripetere l’esperimento: con Higuain quasi certamente out (ancora a parte come Ramsey e Chiellini) è ipotizzabile un Ronaldo di nuovo in versione CR9. Con un unico obiettivo: segnare e sbaciucchiare il trofeo mancante.



La Gazzetta dello Sport

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GdS: "Juve, ripartenza lenta. Il momento no di Pjanic ha pesato sulla manovra. E i cambi a centrocampo non sono stati all’altezza. A Sarri serve ritrovare il vero Douglas Costa"

Rispetto alla partita contro l’Inter dell’8 marzo, il lavoro di Sarri è come se si fosse azzerato. Il tecnico ha dovuto praticamente ricominciare da capo ed evidentemente i meccanismi sono ancora arrugginiti, come è normale che sia visto che il ritmo partita è difficile trovarlo senza giocare. E' mancato soprattutto l’apporto di un cervello a centrocampo. Pjanic, schierato a sorpresa, come play ha giocato pochi palloni, non è mai stato nel vivo della manovra e soprattutto là in mezzo sono mancate le sue verticalizzazioni. Mercoledì probabile che Bentancur (ottimo anche come mezzala) riprenda il suo posto, come già successo contro l’Inter. Restando al centrocampo, anche le riserve avrebbero potuto fare meglio: Khedira non giocava da novembre e logicamente ha bisogno di mettere minuti nelle gambe, mentre Rabiot ha confermato tutti i dubbi che c’erano su di lui. Di solito gran parte dei problemi li risolve Ronaldo, ma il portoghese evidentemente non è un giocatore da porte chiuse. Contro l’Inter aveva interrotto la striscia di 11 partite di fila in gol, l’altra sera di fronte a Donnarumma ha sbagliato il secondo rigore sui sedici calciati da quando è alla Juve. Ma, al di là di questo, sarà curioso vedere se Sarri riuscirà a convincerlo a giocare ancora da centravanti. Accanto a lui, la Signora deve risolvere un altro problema che trascina ormai da tempo, ovvero ritrovare al più presto il Douglas Costa di un tempo: le sue accelerazioni sono tanto devastanti quanto alternate a momenti di buio. Con un giocatore che crea superiorità come potenzialmente è lui, la vie del gol dovrebbero essere più semplici da trovare. Anche se c’è da dire che i bianconeri hanno festeggiato gli ultimi otto scudetti avendo solo due volte il miglior attacco (nel 2013- 2014 con Conte e nel 2014-2015 con Allegri), segno che quando c’è da colpire la Juve sa come si fa.



La Gazzetta dello Sport

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CT: "Bentancur, la Juve è tua. Rodrigo in questa stagione è un punto fermo.Tranquillo, solido e maturo: top player. Per Rabiot e Pjanic aperte le strade del mercato"


Se il mercato sta sconvolgendo umori ed equilibri già precari di alcuni suoi compagni di reparto, da Pjanic a Rabiot, per Bentancur tutto sembra facile. La prima partita poteva essere difficile per tutti, lo è stata per molti, non per lui. Aspettando nuove prove d’appello, una delle certezze nell’ambiente bianconero è rappresentata dal fatto che Bentancur non deluderà mai. Anche grazie a una serenità che lo rende speciale in questo gruppo. Senza la pressione di un ingaggio troppo pesante per esempio, anzi: dopo il rinnovo di un anno fa, Bentancur continua a essere uno dei giocatori meno pagati della Juve con i suoi 2,5 milioni netti a stagione. Un accordo che presto andrà nuovamente rivisto, per consolidare lo status di titolarissimo dell’uruguaiano, uno dei perni della Juve di oggi e domani. Pure le voci di mercato lo possono sfiorare appena in fondo, l’accordo cervellotico ritarato con il Boca Juniors lo rende praticamente invendibile da un punto di vista economico (agli argentini andrebbe ancora una percentuale compresa tra il 40 e il 45% dell’eventuale rivendita per questa estate), al di là del fatto che pure tecnicamente nessuno vuole privarsi di Bentancur. Che è sempre più uno da Juve, lo ha dimostrato pure durante questi mesi di stop forzato, nonostante il lockdown lui è tranquillamente rimasto a Torino, continuando a lavorare senza sosta e senza stress, risultando già pronto al ritorno in campo. Leader di un centrocampo che cambia forma e cambia uomini ma che ha un punto fermo: proprio lui, don Rodrigo Bentancur. Tre, quattro o cinque sostituzioni che siano, Sarri cambia quasi tutti ma non lui.



Corriere di Torino
 
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LIVE TJ - Higuain, Ramsey e Chiellini ancora a parte. Allenamento basato sul possesso palla e partitella. Presente Paratici
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14.06.2020 19:32 di Camillo Demichelis


LIVE TJ - Higuain, Ramsey e Chiellini ancora a parte. Allenamento basato sul possesso palla e partitella. Presente Paratici

11:31 - ALLENAMENTO MATTUTINO PER LA JUVE - La Juventus, questa mattina, si allenerà in vista della finale di Coppa Italia. I bianconeri, da oggi, inizieranno ad entrare nei dettagli tattici della sfida contro il Napoli anche perché ieri chi ha giocato contro il Milan ha fatto un lavoro di scarico. Quindi da stamani il gruppo sarà nuovamente al completo. Per la gara di mercoledì resta da capire chi recupererà tra Chiellini, Ramsey e Higuain. Per quanto riguarda il Pipita probabilmente se ne saprà qualcosa di più nei prossimi giorni.

12:02 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo e si sta allenando in vista della gara contro il Napoli. Per questa partita la speranza è quella di recuperare Higuain, ma la sua situazione sarà monitorata di giorno in giorno.

13:14 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus ha terminato l'allenamento mattutino in vista della finale di Coppa Italia. Alcuni giocatori hanno già lasciato il JTC. Il primo ad uscire dalla Continassa è stato Miralem Pjanic. Oggi, ad assistere alla seduta dei bianconeri era presente Fabio Paratici. Per la gara di mercoledì, c'è qualche dubbio di formazione. Infatti, Sarri ripartirà dal 4-3-3, ma ancora qualche modo da sciogliere soprattutto in difesa e a centrocampo. Nella retroguardia bianconera resta da capire se sulla destra agirà Danilo oppure se toccherà a Cuadrado. Mentre a centrocampo la certezza di Sarri sarà Bentancur, insieme a lui potrebbe esserci ancora Pjanic, anche perché Khedira sembra ancora un po' indietro a livello di condizione fisica. In attacco, invece, spazio a Douglas Costa, Dybala e Cristiano Ronaldo.

14:04 - POSSESSO PALLA E PARTITA PER I BIANCONERI - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Meno tre. E’ iniziato il conto alla rovescia alla finale di Coppa Italia di mercoledì sera. All’Olimpico di Roma, i bianconeri affronteranno il Napoli, che ieri sera ha eliminato l’Inter al San Paolo. Per prepararsi alla sfida, gli uomini di Maurizio Sarri si sono allenati questa mattina al JTC Continassa. Il menu di giornata ha previsto lavoro defaticante per chi ha giocato venerdì con il Milan, mentre lavoro tecnico con possesso palla e partita per gli altri. Domani la seduta è in programma al mattino.", si legge su Juventus.com.

19:32 - HIGUAIN ANCORA A PARTE - Quest'oggi, - riferisce Sky Sport, Gonzalo Higuain, Giorgio Chiellini e Aaron Ramsey hanno lavorato ancora a parte.
 
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Juventus-Napoli, mercoledi 17 giugno ore 21. GdS-CT: "Sarà ancora 4-3-3 con Dybala, Ronaldo e Douglas Costa. Unica novità potrebbe essere Khedira al posto di Pjanic"

Sarri è un perfezionista, le sconfitte gli restano dentro più delle vittorie e quella non la dimenticherà facilmente, perché era la prima volta a Napoli da ex. «Se proprio si doveva perdere, meglio che sia contro ragazzi cui sarò sempre legato», disse con sincerità a fine gara, mettendo ancor più di cattivo umore molti tifosi bianconeri. Una volta si può sbagliare, due diventa peccato, anche perché in palio all’Olimpico c’è molto più di tre punti: la Coppa Italia, un trofeo che per il tecnico toscano diventerebbe il primo da juventino ma anche il primo in Italia. Fondamentale in questo momento sarà il recupero delle energie: rigiocare a 4 giorni di di stanza dopo 3 mesi di inattività non è la cosa più normale del mondo, per questo la squadra ieri ha fatto nuovamente lavoro di scarico e solo oggi il tecnico comincerà a provare la formazione anti Napoli. Se ci saranno novità rispetto all’undici messo in campo contro il Milan dipenderà molto dalle condizioni fisiche dei giocatori. A Sarri la Juve del primo tempo è piaciuta e potrebbe riproporla. In attacco il tecnico punta molto sulla imprevedibilità del tridente: con due centrali come Koulibaly e Maksimovic servirà un grande movimento delle punte, che non devono dare punti di riferimento. L’ultima volta c’era Higuain titolare, che stavolta al massimo andrà in panchina (fermo da più di una settimana per un risentimento muscolare alla coscia, ieri ha ricominciato a lavorare da solo e oggi potrebbe aggregarsi in parte al gruppo), e Douglas Costa entrò nella ripresa. Ronaldo segnò, ma a partita già decisa. Servirà un’altra Juventus per sorprendere il Napoli feroce dei Gattuso Boys.

La Gazzetta dello Sport



Buffon

Danilo De Ligt Bonucci Alex Sandro

Bentancur Pjanic (o Khedira) Matuidi

Dybala Ronaldo Douglas Costa





Le uniche novità nella finale di Coppa Italia di mercoledì all’Olimpico romano contro il Napoli potrebbero essere Khedira e Cuadrado al posto di Pjanic e di uno tra Danilo o Douglas Costa. A meno di sorprese, Bernardeschi e Rabiot avranno spazio nella ripresa come era già accaduto nella sfida di campionato (persa) contro la squadra di Gattuso. Ma nel successivo trittico contro le non irresistibili Bologna, Lecce e Genoa entrambi avranno l’occasione per entrare nell’undici titolare. Il calendario liofilizzato in due mesi obbligherà Sarri a sfruttare al massimo le rotazioni. E la novità delle cinque sostituzioni moltiplicherà le occasioni per mettersi in mostra. L’appuntamento al centro sportivo della Continassa è fissato per questa mattina. Domani l’ultimo allenamento agli ordini di Sarri e la successiva partenza alla volta della Capitale. Sicuro assente il lungodegente Demiral, sono invece a rischio Chiellini, Ramsey e Higuain, che ieri si sono limitati a proseguire il loro programma di lavoro personalizzato. Il Pipita sta smaltendo il risentimento muscolare patito il 4 giugno, ma la presenza del grande ex tra i convocati resta in dubbio



Corriere di Torino

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Buffon a caccia di un nuovo record: in caso di successo in Coppa Italia raggiungerà Mancini a quota 6 in vetta alla classifica dei più vincenti del trofeo

Una partita da spettatore o poco più. Il ritorno in campo dopo oltre tre mesi è stato tutt'altro che impegnativo per Gigi Buffon, chiamato in causa solo al 75' da un debole tiro di Calhanoglu. All'orizzonte, ora, c'è però la finale di Coppa Italia, in programma mercoledì sera all'Olimpico contro il Napoli. E Gigi ci sarà. Maurizio Sarri era stato chiaro ad inizio stagione: Buffon sarà il portiere di Coppa. Spazio a lui, dunque, anche nella gara più importante e delicata. A 42 anni gli spetterà il compito di difendere la porta della Juve.



A CACCIA DI RECORD - All'orizzonte, infatti, c'è il primo dei due grandi record da conquistare. In caso di successo, Buffon alzerebbe al cielo la sua sesta Coppa Italia, raggiungendo Mancini nella classifica dei più vincenti nel trofeo nazionale. Si tratterebbe di un bis, visto che Gigi guida già la classifica dei più vincenti in campionato (9 scudetti). La conferma è arrivata dallo stesso estremo difensore, che venerdì aveva dichiarato: "Quando si continua a giocare è normale cercare di fare incetta di tutto il possibile". Alla ripresa del campionato, poi, gli basterà scendere in campo una volta per staccare Paolo Maldini nella classifica delle presenze in Serie A. Traguardi importanti per un 42enne ancora ambizioso: e all'orizzonte la Juve ha pronto il rinnovo. Buffon resterà bianconero anche nel 2020-2021. L'obiettivo è più chiaro che mai: tentare l'ultimo assalto alla Champions League.



calciomercato.com
 
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LIVE TJ - Ramsey ha lavorato in parte con i compagni. Differenziato per Higuain e Chiellini. Allenamento tattico terminato. Sarri ha qualche dubbio di formazione
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15.06.2020 14:34 di Camillo Demichelis


LIVE TJ - Ramsey ha lavorato in parte con i compagni. Differenziato per Higuain e Chiellini. Allenamento tattico terminato. Sarri ha qualche dubbio di formazione

12:21 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo alla Continassa e si sta allenando in vista della gara contro il Napoli. Maurizio Sarri, oggi, lavorerà con il gruppo al completo anche perché ieri chi ha giocato contro il Milan ha ancora svolto un lavoro di scarico. In questi istanti, il tecnico sta facendo le prime prove di formazione e aspetta di capire se potrà recuperare Higuain oppure no. Sarri ha ancora qualche dubbio di formazione e in modo particolarmente deve decidere chi affiancare a Bentancur. Il numero 30 juventino è il punto fermo della mediana bianconera, insieme a lui dovrebbe esserci certamente Matuidi, mentre la terza maglia da titolare potrebbero contendersela Pjanic e Khedira.

14:08 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Si entra nel vivo: mercoledì sera la Juve si gioca la possibilità di vincere la quattordicesima Coppa Italia. A due giorni dall’appuntamento dell’Olimpico di Roma, i bianconeri sono scesi in campo questa mattina al JTC per preparare la sfida con il Napoli. Seduta iniziata con un torello, proseguita con fase tattica di preparazione alla gara, e conclusa da una partita al centro d’allenamento bianconero. Domani, vigilia di finale, l’allenamento è in programma al pomeriggio, seguito poi dalla partenza per la capitale" si legge su Juventus.com.

14:34 - RAMSEY IN PARTE IN GRUPPO - Questa mattina, Higuain e Chiellini hanno lavorato ancora a parte. Mentre, Aaron Ramsey ha proseguito il suo programma personalizzato. Il gallese, però, stando a quanto afferma Sky Sport, ha anche svolto una parte dell'allenamento con i compagni. Quindi, non è da escludere che Ramsey possa recuperare per la gara di mercoledì. Higuain, invece, resta in dubbio così come Chiellini. Sarri, stamani, ha fatto diverse prove tattiche, ma deve sciogliere ancora qualche dubbio di formazione. Infatti, in difesa è aperto il ballottaggio tra Danilo e Cuadrado. A centrocampo, invece, resta da capire se verrà confermato Pjanic oppure se toccherà a Khedira. In attacco non ci sono dubbi e ci saranno Douglas Costa, Dybala e Cristiano Ronaldo.
 
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Juventus-Napoli, domani ore 21.GdS-CT: "Dybala, Ronaldo e Douglas Costa in avanti. Probabile Bentancur giocherà da play con Khedira e Matuidi al suo fianco"

La Juve cambia poco rispetto alla partita di venerdì con il Milan. La formazione bianconera sarà per almeno nove undicesimi identica a quella che ha eliminato il Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Se le presenze a centrocampo di Matuidi e Bentancur sembrano scontate, per l’ultima maglia disponibile è sfida tra Pjanic e Khedira. L’altro ballottaggio è sulla corsia destra, con il jolly Cuadrado che insidia più Danilo di Douglas Costa. Nessun dubbio infine sull’impiego di Bonucci, De Ligt e Alex Sandro davanti al portiere di coppa Buffon, mentre in attacco ci saranno sicuramente Dybala e Cristiano Ronaldo, che nella Capitale ha già segnato 5 gol in 8 apparizioni

Corriere di Torino





Buffon

Danilo De Ligt Bonucci Alex Sandro

Khedira Bentancur Matuidi

Dybala Ronaldo Douglas Costa



Ramsey ieri è ritornato a lavorare in parte con il gruppo e Sarri spera di portarlo almeno in panchina per la finale di domani a Roma. Il gallese, che nelle ultime due uscite di campionato prima dello stop (contro Spal e Inter) aveva segnato e convinto, farebbe molto comodo ai bianconeri, ma con lui è sempre meglio andare con i piedi di piombo visti gli infortuni che ha subito in carriera e il calendario fittissimo da qui a fine stagione o Higuain e Chiellini, gli altri due che hanno saltato la sfida con il Milan (oltre a Demiral, fuori da gennaio), stanno invece svolgendo un programma personalizzato e hanno poche possibilità di sedersi in panchina, anche se potrebbero essere convocati. Il resto della squadra invece ieri ha svolto una seduta tattica seguita da una partitella. I dubbi per Sarri sono soprattutto a centrocampo. Il punto fermo è Bentancur, che partirà titolare e qui arriva il dilemma: in che posizione? E con chi al suo fianco? Se Sarri sceglierà di dare ancora fiducia a Pjanic, deludente contro il Milan, l’uruguaiano si sposterà mezzala. Altrimenti Bentancur giocherà da play con Khedira al suo fianco a destra e Matuidi a sinistra. In avanti spazio al tridente, come contro il Milan.



La Gazzetta dello Sport

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GdS: "Sarri, l'occasione Coppa Italia per entrare nel cuore bianconero. La sua Juve comanda, e questo potrebbe bastare, ma non domina"


Domani sera, il primo possibile trofeo italiano, guarderà l’allenatore da un piedistallo a metà fra le due panchine: sarà un altro crocevia con la gloria (tricolore); andare oltre, senza nulla raccogliere, sarebbe un ulteriore graffio al progetto. E quanto profondo, lo si vedrà nel resto del percorso. Per questo motivo lo show silenziato dell’Olimpico conta più dell’iscrizione a referto della quattordicesima coppa nazionale. Può essere convinzione o dubbio, fiume o argine. La Juve di Sarri comanda, e questo potrebbe bastare, ma non domina. Ha un punto di vantaggio sulla Lazio in campionato; ha perso l’andata degli ottavi di Champions League contro il Lione; è arrivata all’appuntamento di domani con due pareggi in semifinale.Semina mugugni anche fra i suoi tifosi. La Juve di Sarri spesso non va a un tocco, non fa frullare la palla, per spiegare nel gergo del comandante. Non manda a memoria tutte le lettere dell’alfabeto, nel linguaggio calcistico dell’allenatore. Pensa se lo facesse, rimbeccano gli adepti. No, se lo facesse avrebbe addosso anche l’ammirazione che esula dal tifo, come era per il suo Napoli. La sosta non può aver aiutato il lato estetico collettivo, che va sempre sostenuto dal profilo fisico. E ha anche interrotto il flusso della fiducia che era stato notato battendo l’Inter l’otto marzo, alla vigilia della chiusura. Quando si riprende il cammino, di solito ci si gioca la coppa del gran mogol nel lontano est asiatico, per il marketing globalizzato, non il secondo trofeo nazionale. Sarri ha ottenuto la licenza Uefa Pro con una tesi dal titolo: preparazione settimanale della partita. In questo caso, il gruppo è tornato unito il 22 maggio, riammettendo a bordo anche ex positivi e “quarantenati”. Quasi un mese, ma riprendendo praticamente da zero. Potrebbe bastare come giustificazione? Sarri sa che non esistono troppe scusanti alla Juventus. Banalmente, ogni giorno è un esame, ma questo sembra molto più profondo. Perché quando si riavvia una stagione ci si dondola anche nell’incognito, tra squadre diverse, estati che hanno rimodellato abiti e sistemi. Adesso invece ci si trova davanti a una ripartenza in cui si conosce già tutto: giocatori adatti o meno, metodi digeriti, rebus tattici, posizioni indovinate o ancora da ricercare. Tre mesi, Champions inclusa, per farsi piacere. Non è molto tempo.



La Gazzetta dello Sport

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GdS: "L’uomo delle finali: Ronaldo a quota 31 cerca con la Juve il pezzo mancante. CR7 non fallisce mai due volte di fila. Ha segnato 19 gol in 19 finali vinte con 3 club diversi"

Cristiano è nato per segnare nelle finali. Realizza la sua missione nel momento più difficile della partita più difficile. Nessuno come lui incarna il concetto di decisività: 19 reti in 19 finali vinte con tre club diversi; 8 gol nelle ultime 8 giocate con Real Madrid e Juventus; unico ad aver segnato in tre finali di Champions; unico con Pelè ad aver segnato una tripletta in una finale di Coppa Intercontinentale/Mondiale per club. Nel suo primo anno in bianconero ha giocato una sola finale, la Supercoppa italiana contro il Milan, e l’ha decisa lui. Cristiano nelle gare decisive raggiunge livelli chirurgici di inesorabilità e non fallisce mai due volte di fila: in carriera non gli è mai capitato di perdere due finali consecutive con i club. Ronaldo si nutre di trionfi e trofei, ogni passaggio a vuoto è vissuto come un’onta, da cancellare in fretta con un altro titolo. Dopo la Supercoppa spagnola ceduta all’Atletico Madrid nel 2014, si prese il Mondiale per club. L’approccio sarà lo stesso anche questa volta, perché gli anni e i successi non hanno affievolito la sua voglia di arrampicarsi sempre più in alto di tutti. Cristiano ha vinto la Coppa d’Inghilterra con lo United (1 volta) e quella di Spagna con il Real (2). Con la Juventus ha conquistato scudetto e Supercoppa italiana al primo colpo, ma in Coppa Italia fu stoppato ai quarti dall’Atalanta. E’ l’unico trofeo italiano che gli manca, un’antiestetica casella vuota che conta di riempire già domani sera, magari dopo aver festeggiato il suo ritorno al gol.



La Gazzetta dello Sport

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Goal: "Juventus, Ramsey in parte in gruppo: ora mette nel mirino il Napoli. Mentre è quasi impossibile vedere Higuain, anche solo nella lista dei convocati di Sarri"

Aaron Ramsey spera in una convocazione in extremis per la finale. Quasi impossibile vedere Higuain e Chiellini: ancora personalizzato per i due.



Meno due. Il countdown prosegue. Napoli-Juventus si avvicina a passi da gigante, e se in generale è una bella notizia, non lo è particolarmente per Aaron Ramsey, Giorgio Chiellini e Gonzalo Higuain. Tre per i quali la corsa contro il tempo in vista della finalissima di Coppa Italia è ufficialmente cominciata.

Praticamente impossibile vedere Higuain, vittima di un risentimento a una coscia, anche solo nella lista dei convocati di Sarri. Così come sono ridotte al lumicino le speranze bianconere di poter contare su Chiellini, che dopo il grave infortunio al ginocchio di inizio stagione è alle prese con guai muscolari che già lo hanno escluso dalla semifinale di ritorno contro il Milan.



La conferma di tutto ciò arriva dalla Continassa: ancora una volta Higuain e Chiellini hanno effettuato un allenamento personalizzato, senza partecipare dunque alla seduta collettiva assieme al resto della rosa di Sarri. La finale dell'Olimpico, per i due, è insomma sempre lontana.



Discorso leggermente diverso per Ramsey, anche lui assente dai convocati per la sfida di venerdì sera contro il Milan. Personalizzato pure per l'ex Arsenal, che però ha svolto una parte dell'allenamento in gruppo e ora spera nella convocazione in extremis. Tutt'altro che scontata, però.

Questo, a tal proposito, il quadro offerto dalla Juventus per quanto riguarda l'allenamento odierno:



"Si entra nel vivo: mercoledì sera la Juve si gioca la possibilità di vincere la quattordicesima Coppa Italia. A due giorni dall’appuntamento dell’Olimpico di Roma, i bianconeri sono scesi in campo questa mattina al JTC per preparare la sfida con il Napoli. Seduta iniziata con un torello, proseguita con fase tattica di preparazione alla gara, e conclusa da una partita al centro d’allenamento bianconero. Domani, vigilia di finale, l’allenamento è in programma al pomeriggio, seguito poi dalla partenza per la capitale".



Goal.com

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GdS: "Koulibaly è l’anti-Juve: segna ai bianconeri, vuole la Coppa a Napoli. Decisivo dal dischetto nella Supercoppa 2014. E quel colpo di testa da sogno scudetto"



"Ricordo ancora il rumore dell’impatto del pallone sulla mia fronte. Poi quell’attimo di silenzio...". Così Kalidou Koulibaly ricorda il gol alla Juventus del 22 aprile 2018, quello che al 90’ regalò una vittoria al Napoli che sapeva di scudetto e fece sognare una intera città. E mercoledì quel silenzio, all’Olimpico, non durerà un attimo ma bisognerà conviverci per caricarsi e giocarsi una finale che vale tanto. Questa Coppa la vuole alzare il Napoli e la vuole soprattutto Kalidou che finora ha vinto solo una Supercoppa in azzurro. E il precedente è di quelli bene auguranti. Sì perché a Doha quel 22 dicembre del 2014, nell’interminabile serie dal dischetto fu proprio il senegalese a segnare (col brivido del palo interno, e Buffon spiazzato) il gol decisivo dell’8-7 prima che Padoin si facesse parare l’ultimo tiro dall’eroe della serata, il portiere Rafael. Come dire che il nostro gigante sa come si fa a mettere sotto la Juventus. Ma siccome KK non ha mai perso il senso della vita ricorda anche: «Con la Juve ho fatto un autogol clamoroso a inizio stagione. Uno stimolo in più per far bene domani». Ben sapendo che contro un avversario così forte, ogni presunzione sarebbe pagata a caro prezzo.



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LIVE TJ - SARRI: "Mi girano i c******i quando si dice che in Italia non ho vinto niente. Sono miglior debuttante sulla panchina della Juve negli ultimi 50 anni. Napoli? Non me ne importa, concentrato su di noi. Higuain e Ramsey..."
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16.06.2020 14:02 di Simone Dinoi



LIVE TJ - SARRI: "Mi girano i c******i quando si dice che in Italia non ho vinto niente. Sono miglior debuttante sulla panchina della Juve negli ultimi 50 anni. Napoli? Non me ne importa, concentrato su di noi. Higuain e Ramsey..."
Maurizio Sarri presenta la finale di Coppa Italia fra Juventus e Napoli in programma domani sera alle 21 allo stadio Olimpico di Roma. Tuttojuve.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero in diretta.

Alla luce della sfida col Milan, che partita si aspetta domani?

“Dal punto di vista dell’intensità non è che può cambiare molto in cinque giorni. È una partita particolare, difficilissima ed è complicata anche l’interpretazione dal punto di vista fisico. Ma fa parte dell’anormalità della gare di questo periodo”.

Che Napoli si aspetta dal punto di vista tattica? E che gara ha visto con l'Inter?

“Ho visto volontà di andare inizialmente a prendere alti gli avversari e poi ha cercatori spettrali più bassi. Vediamo che tipo di atteggiamento avranno domani, sono difficili da affrontare perché sono solidi quando si chiudono e veloci quando ripartono. Sanno esprimersi su alti livelli in certe partite”.

È inverosimile pensare a Dybala punta?

“Non è che con l’altra soluzione abbiamo grandi punti di riferimento. Le posizioni sono perlopiù dal punto di vista difensivo, poi offensivamente i ragazzi sono liberi. In questo momento non avendo una prima punta non possiamo interpretare il ruolo da attaccante centrale tipico. Stiamo provando sia Ronaldo che Dybala, domani vedremo ma non è detto che il modo in cui partiamo sarà lo stesso con cui finiamo”.

Qual è il suo stato d'animo? Potrebbe arrivare il primo trofeo in Italia proprio contro il Napoli, è emozionato?

“Mi girano leggermente i coglioni quando dicono che in Italia non abbia vinto niente. Ho fatto 8 promozioni da una categoria all'altra e le ho fatte tutte sul campo. Non ho saltato una categoria. È un percorso difficile, sono contento di quello che ho fatto. Il sentimento prevalente è quello di aiutare i ragazzi a vincere un trofeo, di vincere per la società e per i tifosi. Non ho retropensieri su avversari o altre cose. Sono proiettato su di noi”.

Questa è la finale che avrebbe sognato?

"No è la finale che avrei voluto perché sono in finale. Del resto non me ne importa niente, nemmeno del Napoli. Sono concentrato solo su di noi e spero con la giusta determinazione e cattiveria che mi sembra di avere".

La prestazione opaca di Ronaldo da cosa è dovuta?

“Penso che lui abbia fatto come il resto della squadra. Bene per i primi 30 minuti poi si è po’ affievolito, ma credo faccia parte del momento e della condizione fisica. Il ragazzo è stato generoso, a livello quantitativo ha fatto una buona prestazione gli manca un po’ a livello qualificativo ma penso che riguardi tutti. Il talento è cristallino non credo cambi qualcosa se gioca 5 metri più avanti o più indietro”.

Cosa dirà ai suoi ragazzi per spronarli?

“Che abbiamo giocato 7 mesi, poi 3 mesi di lockdown, per arrivare a disputare queste partite. Quindi è il momento di tirare fuori tutto quello che abbiamo. Giochiamo tutta la stagione per arrivare in questa fase in corsa per tutto. Ci siamo, quindi è già un merito. Pero dobbiamo trovare qualcosa in più per vincere più trofei che possiamo”.

In questo periodo hai lavorato su qualcosa in particolare? Pensi di aver risolto i difetti che c’erano?

“In stagione al di là di qualche partita sbagliata i percorso è stato buono. I risultati per un allentare al primo anno di Juventus sono i migliori degli ultimi 50 anni anche se nessuno se lo ricorda. Bisogna anche essere soddisfatti poi lavorando in un’ambiente in cui la vittoria è diventata quasi un’abitudine diventa più difficile però dagli addetti ai lavori ai tifosi bisogna sperma ricordarsi che la vittoria è sempre un evento eccezionale. Ora vogliamo trasformare questo percorso in qualcosa di concreto. Non c'è possibilità di cambiare qualcosa dal punto di vista tattico, non abbiamo fatto 100 allenamenti collettivi. E poi da qui in avanti non ci sarà più occasione di lavorare dato il calendario: dal punto di vista mentale abbiamo passato un periodo difficile. Dipende dalla sensibilità di ognuno quanto difficile. Sono quei periodi inaspettati dalla vita in cui ti trovi davanti a qualcosa di mostruoso e inatteso. Non ne esci come prima. Hai la possibilità di diventare migliore o anche la probabilità di uscirne peggiori. Ho trovato ragazzi migliori, più aperti, più sorridenti, più disposti al dialogo. Ho fatto anch'io un percorso perché mi accorto di essere molto più paziente con loro, meno intransigente. Credo sia dovuto al percorso fatto negli ultimi mesi”.

C’è qualcosa di diverso che hai riscontrato rispetto al calcio che conosciamo?

“Abbiamo fatto la prima mezz'ora con aggressività rara. Avevamo l'80% di supremazia territoriale in parità numerica. La partita poi è stata condizionata da mille altri fattori che hanno condizionato la nostra prestazione. Gli avversari non ci hanno attaccato come pensavamo”.

Higuain può essere recuperato?

“Vediamo... penso di no, fino a ieri ha fatto lavoro completamente differenziato. Aspettiamo i verdetti per oggi ma non penso ci siano novità. Abbiamo avuto il rientro di Ramsey per 20 minuti coi compagni, ma ieri era il primo giorno. Vediamo se c'è disponibilità per un piccolo spezzone di partita, dipenderà dalla discussione di stasera col ragazzo e con i medici”.

Cos’è rimasto dalla partita di Napoli di campionato?

Da Napoli brutte sensazioni, abbiamo fatto una brutta partita con errori che con una squadra di palleggiatori come il Napoli non possiamo commettere. Ci siamo allungati e allargati, senza compattezza e concedendo contropiedi troppo facili. Preso gol da un contropiede nostro. Sotto la linea della palla non eravamo messi nella maniera giusta. A queste squadre non si può concedere”.

Che effetto le fa vedere Mertens nella storia del Napoli per numero di gol visto che l’ha inventato lei come punta?

“Mertens è un grande giocatore, era chiaro che sarebbe arrivato a questo obiettivo. Prima lo aveva Hamsik, ed entrambi sono giocatori entrati di diritto nella storia del Napoli. Mertens ha avuto la capacità di trasformarsi in un giocatore diverso rispetto a prima ed è esploso definitivamente con le qualità che ha”.

Si aspettava questa conferma di Gattuso? E le piace come persona?

“È una persona che mi piace molto, è schietto e solitamente parla bello diretto. Viste le mie caratteristiche mentali, mi piace parecchio. Non sono sorpreso di quello che sta facendo, secondo me aveva fatto bene anche al Milan".
 
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LIVE TJ - La Juventus è atterrata a Roma. Ora il trasferimento in albergo
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16.06.2020 20:26 di Camillo Demichelis


Fonte: Dal nostro inviato Simone Dinoi
LIVE TJ - La Juventus è atterrata a Roma. Ora il trasferimento in albergo

12:16 - ALLENAMENTO NEL POMERIGGIO - Questo pomeriggio, la Juventus sarà in campo per allenarsi in vista della finale di Coppa Italia contro il Napoli. Al termine della seduta, i bianconeri partiranno alla volta di Roma. Ma la giornata bianconera inizierà alle 13:30 con la conferenza stampa di Maurizio Sarri. Domani, il tecnico confermerà il 4-3-3 e in attacco si affiderà al tridente formato da Douglas Costa, Dybala e Cristiano Ronaldo. In giornata, si capirà anche qualcosa in più sui recuperi di Higuain e Ramsey, mentre Chiellini dovrebbe essere out.

12:39 - HIGUAIN, RAMSEY E CHIELLINI DOVREBBERO PARTIRE PER ROMA - Questo pomeriggio, Higuain, Ramsey e Chiellini dovrebbero regolarmente partire alla volta di Roma. Poi bisognerà capire chi di loro sarà effettivamente a disposizione di Sarri e chi no.

16:06 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo e si sta allenando in vista della gara contro il Napoli. Tra circa un'ora e mezza la squadra lascerà il JTC per andare all'aeroporto di Caselle. Verso le 14, invece, Chiellini ha lasciato la Continassa, ma non è da escludere che venga convocato per stare insieme ai compagni, ma ovviamente non sarà a disposizione di Sarri. Per il resto c'è ancora qualche dubbio di formazione e nelle ultime ore si è aperto un ballottaggio sulla sinistra tra Alex Sandro e Danilo.

17:14 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus ha terminato l'allenamento pomeridiano in vista della finale di Coppa Italia. A breve la squadra partirà alla volta di Roma.

17:21 - RAMSEY IN CAMPO CON I COMPAGNI - Aaron Ramsey, questo pomeriggio, ha lavorato insieme ai suoi compagni, ma resta da capire se ha svolto tutta la seduta in gruppo o se si è allenato solo in parte con la squadra. Intanto, la Juventus, attraverso il suo profilo ufficiale di Twitter, ha condiviso le immagini della seduta odierna:


17:45 - NESSUN TIFOSO A CASELLE - A breve la Juventus sarà a Caselle dove si imbarcherà sul volo che la porterà a Roma. Ad attendere la squadra non ci sono tifosi ma solo cronisti. Le forze dell'ordine stanno presidiando lo scalo in attesa dell'arrivo della Juventus.

18:01 - LA JUVE HA LASCIATO LA CONTINASSA - La Juventus, poco fa, ha lasciato la Continassa e tra circa un quarto d'ora sarà a Caselle.

18:09 - I CONVOCATI - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha diramato l'elenco dei convocati per la gara contro il Napoli: "E' terminata al Training Center la seduta di rifinitura dei bianconeri, in vista della Finale di Coppa Italia di domani, alle 21, all'Olimpico. Ecco l'elenco dei giocatori a disposizione di Mister Sarri:

1. Szczesny

2. De Sciglio

3. Chiellini

4. De Ligt

5. Pjanic

6. Khedira

7. Ronaldo

8. Ramsey

10. Dybala

11. Douglas Costa

12. Alex Sandro

13. Danilo

14. Matuidi

16. Cuadrado

19. Bonucci

21. Higuain

24. Rugani

25. Rabiot

28. Demiral

30. Bentancur

31. Pinsoglio

33. Bernardeschi

35. Olivieri

38. Muratore

44. Vrioni

46. Zanimacchia

77. Buffon

18:12 - JUVE ARRIVATA A CASELLE - La Juventus è appena arrivata a Caselle. I bianconeri sono arrivati a bordo di due pullman per mantenere le distanze di sicurezza. Il primo a scendere dal pullman è stato Leonardo Bonucci subito dopo di lui è sceso CR7. Insieme alla squadra c'è anche Nedved. A Caselle non si sono visti Higuain, Chiellini e Demiral, quindi sono stati convocati solo per stare accanto ai compagni e probabilmente raggiungeranno Roma nelle prossime ore. Ramsey, invece, è regolarmente aggregato alla Juventus.

18:35 - HIGUAIN E CHIELLINI DOMANI SI ALLENERANNO AL JTC - Higuain, Chiellini e Demiral domani si alleneranno alla Continassa e poi partiranno per Roma.

19:35 - DOMANI SPAZIO AL 4-3-3 - La Juventus, tra poco, atterrerà a Roma dove domani sera sarà in campo all'Olimpico per sfidare il Napoli. Per la trasferta nella Capitale sono tutti convocati ma Higuain, Chiellini e Demiral non saranno a disposizione e raggiungeranno la squadra solo domani. Contro il Napoli, Sarri si affiderà al 4-3-3: in porta ci sarà Buffon. In difesa spazio a Cuadrado, De Ligt, Bonucci e Alex Sandro. Il numero 16 bianconero, però, si sta contendendo una maglia da titolare con Danilo. A centrocampo toccherà a Bentancur, Pjanic e Matuidi. Infatti, al momento sembra difficile che Khedira possa essere in campo dal primo minuto. Il tedesco, in ogni caso, si contenderebbe il posto con Pjanic. In attacco, invece, agiranno Douglas Costa, Dybala e Cristiano Ronaldo. Non è del tutto da escludere che al posto del numero 11 juventino possa esserci Cuadrado e a quel punto in difesa toccherebbe a Danilo. Al momento, però, è molto probabile che Sarri confermi la formazione vista lo scorso venerdì contro il Milan.

Juventus (4-3-3): Buffon; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo.

20.25 - La Juventus è a Roma. Come riportato mediante i propri canali ufficiali, la squadra bianconera è appena approdata nella capitale. Ora gli uomini di Sarri raggiungeranno l'albergo che li ospiterà nel ritiro pre-finale.

 
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Juventus-Napoli, oggi ore 21. Formazioni GdS: "Sarà 4-3-3 con D.Costa, Dybala e Ronaldo in attacco. In mezzo Bentancur in vantaggio su Pjanic in regia, con Khedira mezzala destra"


È ormai universalmente riconosciuta la mania dell’allenatore della Juve nel curare la fase difensiva e i movimenti del reparto arretrato: contro il Milan, De Ligt ha ripreso da dove aveva terminato, con una prestazione senza sbavature, come quella di tre mesi prima contro l’Inter. Sarà una sfida a distanza anche quella tra gli attaccanti: Mertens contro Dybala e Ronaldo. In comune hanno il loro essere atipici, non riempire l’area, essere «falsi nueve» dai cui piedi e dai cui gol passerà un bel pezzo della finale. Si incontreranno faccia a faccia, invece, Bentancur e Zielinski, altri due calciatori «costruiti» da Sarri, al pari di Allan che però sembra con un piede fuori dal progetto di Gattuso. Si prevedono scontri anche tra i due capitani: Bonucci da una parte, Insigne dall’altra. Il bianconero è l’unico reduce della finale del 2012, la prima del ciclo vincente della Juventus. In panchina c’era Antonio Conte ma quella finale la vinse il Napoli, allora invece di Mazzarri.

Corriere di Torino





Ramsey andrà in panchina. La prima novità riguarda il centrocampo, dove Bentancur è in vantaggio su Pjanic per il ruolo di regista, con Khedira favorito per fare la mezzala destra. In attacco il tecnico ieri nella rifinitura ha insistito con il tridente formato da Douglas Costa, Dybala e Ronaldo. Il piano B è Bernardeschi a destra con Douglas pronto a subentrare: l’ex viola è stato testato con insistenza nei giorni scorsi.

Buffon

Danilo De Ligt Bonucci Alex Sandro

Khedira Bentancur Matuidi

Douglas Costa Dybala Ronaldo

GdS





PANCHINA 1 Szczesny, 31 Pinsoglio, 2 De Sciglio, 24 Rugani, 5 Pjanic, 25 Rabiot,

8 Ramsey, 33 Bernardeschi, 38 Muratore, 16 Cuadrado, 46 Zanimacchia, 35 Olivieri.

SQUALIFICATI Nessuno.

DIFFIDATI Pjanic, Khedira, Ramsey, Matuidi, Higuain.

CITAZIONE
GdS: "Ronaldo e Mertens, decisivi pure da fermi. La loro interpretazione sarà fondamentale. Dries appare più in gamba e vuole fare felice la sua gente"

Dries e Cristiano sanno che le maggiori speranze dei propri tifosi sono riversate su di loro. E questo li stimola e li esalta, perché doti tecniche e personalità non si discutono, ma c’è una curiosità che li rende diversi. Il belga si è esaltato trasformandosi in centravanti con Sarri, operazione più complicata col portoghese che a quella posizione vuole arrivarci, ma partendo dall’esterno. La loro interpretazione sarà fondamentale. Dries appare più in gamba, avendo già rotto il ghiaccio contro l’Inter: gol n. 122 (67 li ha realizzati con Sarri allenatore) e record assoluto del Napoli. Cristiano col Milan non ha giocato come voleva, ma lo avete mai visto sbagliare due gare di fila? Specie quando in palio c’è un trofeo (è alla sua trentunesima finale) e l’adrenalina indubbiamente sale, perché quando il gioco si fa duro emergono i fuoriclasse. Parliamo di due che possono decidere la sfida anche da fermo. Ma il miglior repertorio lo offrono con scatti e finte capaci di disorientare anche il più esperto difensore. Ciro il napoletano poi - in attesa di firmare l’agognato rinnovo di contratto - vorrebbe ripetere allo stimato Sarri la domanda provocatoria lanciata dopo l’approdo a Torino: «Mister, ma è meglio vincere a Napoli o alla Juve?». Lui la risposta la sa già e spera di rendere felice la sua gente.



La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
GdS: "Paulo Dybala vs Insigne: quando il talento sale al potere. I due hanno i piedi e l’inventiva dei geni. Il 10 della Juve cerca il trofeo numero dieci con la maglia bianconera"

Non sono dei giganti dal punto di vista fisico, ma hanno i piedi e l’inventiva dei geni. Insigne e Paulo Dybala: quando il talento sale al potere. Con l’azzurro che ha davanti a sé un’occasione unica: da napoletano e capitano ha la grande chance di vincere un trofeo con la squadra della sua città. E’ da più di un anno che Insigne si è messo la fascia al braccio, ma solo negli ultimi mesi, da quando in panchina è arrivato Rino Gattuso, si è sentito pienamente coinvolto nel ruolo e lo ha fatto suo con la piena maturità, mentre durante il famoso ammutinamento la situazione gli era un po’ scappata di mano. Tra l’altro, l’ultimo ricordo che Insigne ha con la Juve è dolce, visto nell’ultimo incrocio di fine gennaio segnò un gol decisivo per la vittoria del Napoli.

Dybala sta bene e ha dalla sua la forza dei numeri: il numero 10 della Juve cerca il trofeo numero...dieci con la maglia bianconera. Se ci riuscisse, avrebbe già pronta una dedica speciale: il primo pensiero andrebbe alle vittime del coronavirus e a medici e infermieri. Dybala, che vanta tre vittorie in Coppa Italia, dall’altra parte in panchina troverà Gattuso, l’allenatore che incrociò brevemente al Palermo in Serie B e che lo riempiva di calci in partitella per abituarlo a reggere i contrasti. Come lo ringrazierà stasera?



La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
Gattuso pre Napoli-Juve: "La Juve è vincente nel DNA e la rispettiamo, ma abbiamo le nostre armi. Sarri mi piace tanto"

“Non c’è un momento migliore per affrontare la Juve. Del resto, vincere fa parte del loro Dna”. Così Rino Gattuso alla vigilia della finale di Coppa Italia, ai microfoni di Raisport. “Noi dobbiamo essere molto bravi e portargli rispetto, a usare bene le nostre armi. Perché loro hanno una grande mentalità e tanti giocatori esperti. Sarà comunque dura”.



LA STIMA PER SARRI Il tecnico del Napoli non nasconde l’ammirazione per il collega della Juve: “A me Sarri piace tanto, non ho mai negato di aver fatto tanti copia-incolla di come gioca. Mi piace come tiene la linea della difesa, è stato fra i primi a palleggiare in Serie A. Mi piace tutto. Da quelli bravi hai sempre da apprendere”.



LOZANO IMPARI A proposito del comportamento non irreprensibile dell’attaccante messicano, Gattuso ribadisce un concetto a lui chiaro: “Chi è stanco, chi non è lucido di testa, può stare nello spogliatoio e per me non succede niente se perde un giorno. Sanno che quando fischio l’inizio dell’allenamento voglio gente che va a mille all’ora. Perché non permetto a nessuno di rovinare una seduta”. Ma Rino perdona, non serba rancore.



Gazzetta

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GdS: "Medaglie e coppa senza consegna. I giocatori le troveranno su un tavolo, Mattarella non ci sarà. Sugli spalti coreografie digitali.La sfida sarà trasmessa in oltre 200 paesi"

Non ci sarà alcun rappresentante delle istituzioni a omaggiare i vincitori e a consegnare loro il trofeo. Lo stesso per le medaglie: i calciatori delle due squadre saliranno sul palco (attraverso un percorso distanziato) e qui troveranno il ricordo da prendere e appendere al collo. Rigorosamente da soli e senza contatti con altre persone. Un unico assembramento concesso: quando il capitano della squadra vincitrice solleverà la Coppa, gli altri compagni potranno unirsi nei festeggiamenti. Il classico protocollo della festa verrà dunque stravolto in base alle nuove norme.Tutto,ovviamente, succederà in uno stadio vuoto. Accesso consentito solo alle circa 300 persone a disposizione dell’evento sportivo (dai giocatori a tutto il resto del personale: aumentano da 10 a 40 i giornalisti, da 10 a 20 i fotografi) nessun altro potrà entrare. Non i tifosi, nemmeno quelli di eccezione come il Presidente della Repubblica Mattarella: ha preferito non godere di un privilegio quando a migliaia di fan non resta che seguire la partita in tv. E quelle collegate saranno moltissime, a livello mondiale. Oltre 40 broadcaster trasmetteranno la sfida in oltre 200 paesi differenti. Guarderanno dall’America, Cina, Giappone e dagli stati africani di Angola, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Kenia, Guinea. Mauritius, UgandaeZanzibar. E quello che si vedrà dalla televisione sarà certamente qualcosa di inedito: una finale senza spettatori ma con gli spalti dell’Olimpico che saranno riempiti con coreografie digitali. La Coppa Italia-Coca Cola, dal nome dello sponsor della finale, potrà essere vissuta sui social (lo sponsor ha coinvolto Vieri e i suoi ospiti in dirette Instagram) e sulla console gaming. L’’esecuzione dell’inno di Mameli spetterà a Sergio Sylvestre. La app della Lega sarà aggiornata live con statistiche Opta.



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LIVE TJ - NAPOLI-JUVENTUS - Formazioni ufficiali: Cuadrado e Pjanic titolari
17.06.2020 20:02 di Giuseppe Giannone
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



LIVE TJ - NAPOLI-JUVENTUS - Formazioni ufficiali: Cuadrado e Pjanic titolari

11:48 - SARRI PUNTERÁ SUL 4-3-3 - La Juventus, questa mattina, svolgerà il classico risveglio muscolare in hotel in vista della finale di Coppa Italia. Stasera, Maurizio Sarri si affiderà al 4-3-3: in porta spazio a Buffon. In difesa sulla destra ci sará Danilo, in mezzo spazio a Bonucci e De Ligt, mentre a sinistra toccherà ad Alex Sandro. Il numero 13 juventino, però, è in ballottaggio con Cuadrado e Sarri risolverà il dubbio solo dopo la riunione tecnica. A centrocampo, invece, si rivedranno Bentancur, Pjanic e Matuidi. Anche in questo caso c'è un piccolo dubbio visto che il numero 5 juventino è in lotta per una maglia da titolare con Khedira. In attacco, invece, ci saranno Douglas Costa, Dybala e Cristiano Ronaldo.

Juventus (4-3-3): Buffon; Danilo, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo.

12:39 - RISVEGLIO MUSCOLARE TERMINATO - La Juventus ha terminato il risveglio muscolare in palestra. I giocatori sono rientrati poco tabelle loro camere d'albergo. All'esterno dell'hotel ci sono solo tre tifosi anche perché i bianconeri hanno scelto una zona molto tranquilla di Roma. Inoltre, questa mattina, Higuain, Chiellini e Demiral hanno lavorato al JTC e in giornata si trasferiranno nella Capitale per raggiungere i compagni di squadra.

13:39 - JUVE A PRANZO - In questo momento la Juventus sta pranzando, al termine del pasto i giocatori raggiungeranno le loro stanze per il riposo pomeridiano. Poi a seguire ci sarà la merenda che dovrebbe tenersi verso le 17. La riunione tecnica sarà dopo le 18:30 mentre la partenza per lo stadio è prevista per le 19:20.

14:58 - RIPOSO POMERIDIANO PER LA JUVE - In questi istanti i giocatori della Juventus stanno riposando in vista della finale di questa sera. Per la gara contro il Napoli. Sarri ha ancora alcuni dubbi di formazione e non è da escludere che il tecnico schieri un 4-4-2. A quel punto Cuadrado giocherebbe a centrocampo con Bentancur, Khedira e Matuidi. Mentre in attacco toccherebbe a Dybala e Cristiano Ronaldo e Douglas Costa partirebbe dalla panchina.

15:51 - I TIFOSI DELLA JUVE STANNO ARRIVANDO SOTTO L'ALBERGO DEI BIANCONERI - I tifosi della Juventus stanno raggiungendo l'hotel l'hotel che sta ospitando la Juventus a Roma.

17:06 - IERI SARRI HA PROVATO IL 4-4-2 - Maurizio Sarri ha ancora alcuni dubbi di formazione in vista della finale di questa sera. Nella rifinitura di ieri il tecnico bianconero ha provato anche un 4-4-2, quindi ogni dubbio verrà risolto solo nella riunione tecnica. Intanto, davanti all'hotel che ospita la Juventus a Roma ci sono molti tifosi che sono in attesa di poter vedere i giocatori. Inoltre, questa mattina, la squadra ha svolto il risveglio muscolare sotto gli occhi di Andrea Agnelli e di Pavel Nedved. Quando i giocatori hanno terminato il lavoro mattutino sono stati a colloquio con il Presidente. Questa sera, al termine della finale, la Juventus non rientrerà a Torino ma resterà a Roma. La partenza dei bianconeri alla volta del Piemonte è prevista domani mattina intorno alle 12:30.

17:43 - DUBBIO PJANIC - KHEDIRA - Maurizio Sarri ha ancora alcuni dubbi di formazione e li risolverà tra circa un'ora. Il tecnico deve decidere se affidarsi al 4-3-3 o al 4-4-2. Nel caso in cui optasse per la seconda opzione a centrocampo giocherebbero Cuadrado, Bentancur, Khedira e Matuidi, con Pjanic che partirebbe dalla panchina.

18:04 - DYBALA E CR7 LE CERTEZZE IN ATTACCO - Tra circa mezz'ora Maurizio Sarri risolverà gli ultimi dubbi di formazione. Al momento le ipotesi al vaglio sono due il 4-3-3 o il 4-4-2. A prescindere da quale sarà il sistema di gioco scelto dal tecnico toscano, in attacco giocheranno Dybala e Cristiano Ronaldo. In caso di tridente insieme al numero 10 juventino e a CR7 ci sarà anche Douglas Costa.

18:20 - Il pullman della Juventus partirà alla volta dello stadio attorno alle 19:20-19:30.

18:30 - Nel pomeriggio Chiellini, Higuain e Demiral sono arrivati nel ritiro bianconero per stare vicini ai compagni.
18:40 - Il Napoli si muoverà verso l'Olimpico alle 19:05.

18:45 -


18:50 - Sta terminando la riunione tecnica di Gattuso e la squadra.

19:04 - Il pullman del Napoli ha lasciato l'hotel tra i cori dei tifosi azzurri.

19:16 - I giocatori della Juventus stanno salendo sul pullman alla spicciolata.

19:25 - I due pullman della Juventus sono appena partiti alla volta dell'Olimpico, acclamati dai tifosi presenti all'esterno dell'hotel.

19:26 - Napoli all'Olimpico. Tra poco arriverà anche la Juventus.

19:37 - E' arrivata anche la Juventus.

19:45 - Bianconeri in campo per il sopralluogo pre-match

19:46 - Agnelli è salito in tribuna per salutare il presidente federale Gabriele Gravina.

19:50 - Le immagini dell'arrivo dei bianconeri all'Olimpico.


19:55 - Anche gli arbitri in campo.

19:57 - Ufficializzata la formazione del Napoli

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian, Demme, Zielinski; Callejon, Mertens, Insigne. All. Gattuso

20:02 - La formazione ufficiale della Juventus: c'è Cuadrado.

20:02 - FORMAZIONI UFFICIALI:


Napoli (4-3-3) - Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian, Demme, Zielinski; Callejon, Mertens, Insigne.

Juventus (4-3-3) - Buffon; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo.

20:05 - Maurizio Sarri sceglie di schierare sin dall'inizio tutti i suoi big: una squadra molto tecnica quella scelta dall'allenatore bianconero.

20:23 - Squadre in campo per il riscaldamento.

20:45 - Finite le operazioni di riscaldamento, manca ormai poco all'inizio della sfida.

20:53 - Sarà certamente importante la condizione fisica delle 2 squadre. La Juve, in particolare, non è sembrata brillantissima in semifinale contro il Milan.

20:54 - Entra in campo l'arbitro Doveri con i guardalinee. Per effetto delle misure anti-Covid, gli ingressi in campo saranno separati.

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PAG Posted on 17/6/2020, 20:52     +1   -1
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Ma quando riusciremo a fare un tiro in porta???
 
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Boh è vero che fanno una densità pazzesco, però abbiamo tirato zero in porta e neanche da fuori. Non cambierebbe nulla neanche con Higuain secondo me, forse porterebbe via un difensore al Napoli ma boh difendono e giocano in 11 nella loro metà campo. È dura così, anche perché puntano sul contropiede e vogliono prenderci di sorpresa. A me sto possesso palla fine a sé stesso non mi convince boh, speriamo di buttarla dentro nel secondo tempo anche perché non vedo cambi decisivi dalla panchina. Speriamo bene, forza ragazzi!!!
 
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