Il Salotto Bianconero

[Serie A] SPAL - Juventus

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PAG Posted on 18/2/2020, 00:53     +1   -1
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LIVE TJ - Squadra a riposo. Stop di circa 7 giorni per Pjanic. C'è grande ottimismo per il suo recupero in vista della Champions
17.02.2020 17:25 di Camillo Demichelis
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



LIVE TJ - Squadra a riposo. Stop di circa 7 giorni per Pjanic. C'è grande ottimismo per il suo recupero in vista della Champions

15:48 - OTTIMISMO PER IL RECUPERO DI PJANIC PER LA CHAMPIONS - Secondo Sky Sport, Miralem Pjanic dovrebbe stare fermo per circa 7 giorni. Quindi in casa Juventus ci sarebbe un grande ottimismo per il recupero del numero 5 juventino per il match di Champions contro il Lione.

16:58 - JUVE A RIPOSO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha comunicato che la squadra riprenderà ad allenarsi nella giornata di domani: "Dopo la vittoria contro il Brescia, ieri all'Allianz Stadium, Mister Sarri ha concesso un giorno di riposo al gruppo. I bianconeri sono quindi a riposo oggi, e torneranno ad allenarsi nel pomeriggio di domani", si legge su Juventus.com.

17:25 - BONUCCI SALTERÀ LA GARA CONTRO LA SPAL - Leonardo Bonucci non sarà a disposizione contro la Spal visto che sarà squalificato. Perciò sabato in difesa dovrebbe toccare a De Ligt e Rugani.
 
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PAG Posted on 18/2/2020, 10:20     +1   -1
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Chiellini, lanciata la volata: vuole l’Inter. Il capitano ha chiesto di giocare domani o giovedì in amichevole. Torna dal 1’ con Conte? A marzo atteso anche Khedira



Cercasi squadra per partitella di metà settimana. Giorgio Chiellini domenica è tornato in campo, prima di quanto lui stesso osasse sperare. Il capitano della Juve ha giocato 15 minuti e Sarri ha dato appuntamento a tutti per metà settimana: «Vedremo se riusciremo a fargli fare una partita con l’Under 23 o l’Under 19». Il giorno designato potrebbe essere domani, con giovedì come alternativa ma forse u troppo vicina a sabato, quando Chiellini sarà l’unico centrale in panchina in Spal-Juventus. Rugani-De Ligt sarà la coppia titolare di Ferrara - Bonucci è squalificato -, con il numero 3 comeunica alternativa in mezzo alla difesa. La corsa a tappe verso un rientro da titolare è meno semplice di quanto si possa pensare.



Il quarto d’ora di Juve-Brescia è stato favorito dal doppio vantaggio e dal ritmo basso.Tornare da titolare nelle due partite chiave di questo fine inverno - la trasferta di Lione e lo scontro diretto con l’Inter - comporta un altro sforzo. Aouar non è Bjarnason e Lukaku dà più fastidio di Balotelli. Per questo Chiellini chiede una tappa intermedia, un’amichevole contro una squadra delle serie minori, magari di D, come fatto a metà della scorsa settimana contro il Chisola, club di Eccellenza. «Chiello» giocherebbe con l’Under 23, l’Under 19 o magari con una selezione di giovani. L’U19 infatti mercoledì pomeriggio sarà in campo per il ritorno della semifinale di Coppa Italia Primavera con la Fiorentina. Organizzare non è semplicissimo ma probabilmente è necessario: la Juve ha scoperto di avere bisogno di Chiellini in forma. E una mano potrebbe darla anche Khedira, un po’ in ritardo rispetto al capitano: dovrebbe tornare a inizio marzo, tra Milan, Bologna e Lecce.



Quando torna dal 1’? I pronostici sono aperti. Sarebbe logico immaginarlo contro l’Inter, anche se tutto andrà considerato nei prossimi giorni. I progressi vanno valutati giorno dopo giorno, con pensieri contrastanti. Qualcuno invita alla calma: a 35 anni non è il caso di rischiare e gli altri centrali della Juve sono DeLigt e Bonucci, due titolari di Olanda e Italia. Chiellini però spinge, forza: ha un Europeo da giocare - Mancini lo ha sempre aspettato- euna Champions League in testa.

Guardare indietro fa capire che il tempo non è stato sprecato. Chiellini si è fatto male il 30 agosto, si è operato e ha subito scritto il piano di rientro. È stato vicino alla squadra con la sua presenza, soprattutto nelle partite in casa, se necessario con le stampelle.



Fonte: Gazzetta dello Sport

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Paradosso Juve: primato e fischi. Il gesto di Dybala fa discutere, tanti tifosi stanno con lui: «Sosteniamo la squadra»


Domenica il gesto plateale di Paulo Dybala, che dopo il gol dell’1-0 ha chiesto alla sua gente di non fischiare più, ha riportato d’attualità una vecchia questione, quella dei mugugni dell’Allianz Stadium quando la trama della partita non incontra il gradimento del pubblico.

In realtà durante la gara con il Brescia i fischi sono stati sporadici e circoscritti ad alcuni giocatori. Però si sono uditi chiaramente quando un errore di Bentancur avrebbe potuto spalancare la porta a Zmrhal e anche all’ingresso in campo diMatuidi. Certo è che fa un effetto strano guardare la classifica della Serie A, riflettere sul fatto che la Juventus sia pienamente in corsa su tutti i fronti e allo stesso tempo credere che i tifosi possano avere motivi validi per essere insoddisfatti. Però lo juventino è storicamente così, aggrappato al motto societario (l’unica cosa che conta è vincere) e diventato ancora più incontentabile dopo otto anni di dominio italiano. Il tifoso bianconero di solito non fischia perché la squadra gioca male, ma perché non vede l’impegno e la concentrazione che vorrebbe in campo. . Sono le scorie delle due sconfitte di fila in trasferta in campionato, contro Napoli e Verona, che hanno minato le certezze diuna tifoseria ormai disabituata a vedersi contendere le scudetto.

Dybala si è sentito in dovere di prendere le difese dei compagni, ma anche questa non è una novità nella roccaforte della Signora. Ci furono fischi anche nell’anno del primo tricolore targato Conte, quando la Juventus fece 1-1 con il Chievo e i tifosi se la presero in particolare con Bonucci e Vucinic. Tre stagioni dopo la storia si ripeté: altro 1-1 contro i gialloblù con Allegri in panchina che buona parte dei presenti non gradì. Era la stagione in cui la Juve partì malissimo ma vinse lo stesso grazie a una straordinaria rimonta, e in quell’occasione Bonucci bacchettò i suoi sostenitori.Alla fine i risultati gli diedero ragione. Buffon da capitano fece più o meno lo stesso dopo uno Juve-Milan del 2018 per difendere Khedira.

Sui social i tifosi si sono divisi: c’è chi rivendica il diritto di contestare, perché considera i fischi un invito a migliorare, ma in tanti stanno con Dybala, perché credono che una squadra che ha dato tante gioie in questi anni vada rispettata e sostenuta. Anche perché per ora è in testa alla classifica e i conti si fanno a fine stagione.



Fonte: Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 19/2/2020, 01:17     +1   -1
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LIVE TJ - Allenamento terminato. Bernardeschi e Khedira in gruppo. Fisioterapia per Pjanic. Sabato mancherà Bonucci
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18.02.2020 17:47 di Camillo Demichelis



LIVE TJ - Allenamento terminato. Bernardeschi e Khedira in gruppo. Fisioterapia per Pjanic. Sabato mancherà Bonucci

12:25 - OGGI LA RIPRESA - La Juventus, oggi, riprenderà la preparazione in vista della gara contro la Spal. Sabato, Maurizio Sarri non avrà a disposizione Leonardo Bonucci che sarà squalificato. Perciò contro la Spal è possibile che il tecnico toscano schieri la coppia formata da De Ligt e Rugani.

13:29 - I GIOCATORI DELLA JUVENTUS STANNO ARRIVANDO ALLA CONTINASSA - I giocatori della Juventus stanno arrivando alla Continassa visto che oggi riprenderanno ad allenarsi in vista della gara contro la Spal. Per questo match in attacco si rivedrà Cristiano Ronaldo.

15:55 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo e si sta allenando in vista della gara contro la Spal. Nel corso di questa settimana, Maurizio Sarri spera di ritrovare in gruppo Bernardeschi e Khedira. Ovviamente il tedesco dovrà ritrovare la forma fisica e spera di poter essere a disposizione contro il Lione o contro l'Inter.

17:19 - ALLENAMENTO TERMINATO- La Juventus ha terminato l'allenamento pomeridiano in vista della gara contro la Spal.

17:47 - BERNARDESCHI E KHEDIRA IN GRUPPO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "La Juventus giocherà la prossima sfida di campionato sabato, alle 18, a Ferrara contro la SPAL: dopo il giorno di riposo di ieri, i bianconeri sono tornati in campo oggi nel pomeriggio per cominciare a preparare la gara di campionato. Nel menu della sessione odierna, ripresa con focus sulla parte atletica, lavoro di possesso palla, e partitella. Pjanic si è sottoposto a seduta fisioterapica come da programma; Bernardeschi e Khedira hanno svolto l’intera seduta in gruppo. Domani l’appuntamento è fissato al mattino", si legge su Juventus.com.
 
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PAG Posted on 20/2/2020, 00:50     +1   -1
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Verso Spal-Juventus. Sabato sarà l’ultimo crash-test prima delle fondamentali sfide contro Lione e Inter. Ronaldo gioca la partita numero 1.000 e Buffon può fare 648 in Serie A


BONUCCI OUT. Per la sfida con la Spal, Sarri ritrova Ronaldo e potrebbe dare seguito al tridente con Dybala e Cuadrado. A centrocampo mancherà Pjanic, che ieri ha effettuato un lavoro di fisioterapia per l’affaticamento all’adduttore destro: al suo posto toccherà a Bentancur. In difesa, non ci sarà lo squalificato Bonucci: probabile una nuova chance per Rugani accanto a De Ligt.



Corriere dello Sport







Sarà una Juventus grandi numeri, quella che sabato (ore 18) sul campo della Spal farà l’ultimo crash-test prima delle fondamentali sfide contro il Lione e l’Inter. Dopo una domenica trascorsa in pantofole e in famiglia a Lisbona, Cristiano Ronaldo è pronto a tagliare il sontuoso traguardo delle mille partite ufficiali da professionista sul prato, da lui mai calcato, di Ferrara. La cifra tonda comprende 164 match con la Nazionale maggiore portoghese e, contando la presenza al «Paolo Mazza», 836 gettoni con i club, con all’attivo ben 724 gol. Cristiano insegue quota 100, che non è la pensione ma il centesimo gol con il Portogallo (è a 99). Cristiano Ronaldo vuole eguagliare il primato personale di undici partite consecutive in gol, nella Liga spagnola, con il Real Madrid, da agosto a novembre 2014. E visto che un record tira spesso l’altro, come capitava all’astista Sergey Bubka e come sta capitando al suo erede Armand Duplantis, un gol permetterebbe a CR7 di entrare nella storia della Serie A. Il portoghese ha una serie aperta di dieci giornate consecutive a segno. Dietro l’angolo c’è il traguardo epocale di 11 in un singolo campionato tagliato soltanto da Batistuta e Quagliarella (con la Sam nella scorsa stagione, senza giocare una giornata proprio come CR7). Corsi e ricorsi. Nel successivo turno di Serie A, domenica 1o marzo allo Stadium, CR7 incrocerà l’Inter, la prima rivale affrontata in carriera, il 29 settembre 2002 con la maglia dello Sporting nei preliminari di Champions League. Ha messo nel mirino la sua presenza da professionista numero 1.088 invece Buffon, pronto a diventare primatista in Serie A timbrando il cartellino numero 648. Le apparizioni di SuperGigi, proprio come le sparizioni di CR7, sono concordate con Sarri, che sembrava già possibilista in merito a un impiego di Buffon domenica scorsa contro il Brescia. A Ferrara la Juve farà pochissimo turnover, ma potrebbe dare un turno di stop a Szczesny per averlo al meglio quattro giorni dopo nell’andata degli ottavi di Champions. Assente lo squalificato Bonucci, al centro della trincea ci saranno De Ligt (diffidato) e di nuovo Rugani, mentre il recuperato Chiellini ha già messo nel mirino il Lione. Idem un altro big appena uscito dall’infermeria, Khedira, ieri tornato a lavorare in gruppo: il tedesco non vuole perdersi l’andata degli ottavi di Champions, che cadrà tre mesi esatti dopo la sua ultima apparizione contro l’Atletico Madrid. Ma il primatista Buffon sta già puntando altre vette inesplorate.



Corriere di Torino

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Svolta sarrista, dentro Chiellini, niente trequartista, Dybala con CR7. Il progetto si evolve e Higuain ora rischia il posto. Nuovo tridente davanti, l’importanza di Cuadrado

La Juve prende forma. Sarri sta solidificando il suo pensiero. Si va verso una squadra definitiva con la quale affrontare le sfide capitali dei prossimi mesi La sanguinosa sconfitta di Verona ha portato a galla una serie di problematiche, che sono state analizzate con cura dallo staff, e possono diventare finalmente il punto di svolta per una Juventus sarriana. Dai colloqui nascono sempre delle idee e nella settimana forse più difficile della sua gestione, l’allenatore ha capito quale è la strada giusta, anche a costo di rimettere in discussione alcuni capisaldi del suo credo calcistico. Dal modulo ai ruoli, da Chiellini alla libertà concessa ai solisti, porterà esperienza e un valore aggiunto in marcatura e permetterà a De Ligt e Bonucci di rifiatare ogni tanto. Sulle fasce basta adattamenti visto il recupero di Danilo, il titolare a destra sarà lui con De Sciglio alternativa.Ecco come Sarri ha ridisegnato la sua Signora per l’accelerata finale. Sarri si è preoccupato vedendo Pjanic disperarsi in mezzo al campo contro il Brescia. Mire, nonostante il periodo ombroso, è decisivo nello scacchiere bianconero: non toccherà mai i 150 palloni richiesti dal tecnico, ma senza di lui la luce si fa più fioca. Sul centrodestra Bentancur, uno dei migliori in stagione, deve battagliare con Ramsey, dirottato dalla trequarti al centrocampo,senza scordare Khedira . Sul centrosinistra, invece, il ballottaggio è tutto francese: Rabiot è in risalita, ma in certe battaglie quanto servono le corse di Matuidi.





Modulo finale Alla Juve c’è stata un’improvvisa crisi di vocazioni: tutti i giocatori sul soglio della trequarti hanno fatto un passo indietro. E di colpo la Signora si è ritrovata sprovvista di trequartisti: con le “diserzioni” di Ramsey e Bernardeschi, è venuta meno l’opzione tattica battuta per larga parte della stagione. Sarri ha usato a lungo il 4-3-1-2, ma dietro le punte ha dovuto lavorare di fantasia: né il gallese né Berna sono a loro. Dopo averci provato, lo hanno detto al tecnico che ha capito: basta trequartista, via al piano B, che poi sarebbe il piano A. È il tridente vero e proprio che aveva in testa dal primo momento in cui è entrato alla Continassa. Il ritorno al 4- 3-3 era arrivato contestualmente alla crescita di Douglas Costa prima che iniziassero i problemi fisici. E l’equilibratore decisivo là davanti è diventato Cuadrado che si è spesso vestito da laterale difensivo ma è sempre più titolare come esterno alto. Anche perché possiede una dote decisiva per bilanciare il nuovo modulo: sa correre alle spalle degli attaccanti. In questo schema ”mobile” Dybala sfuma come un fantasma: è un po’ centravanti, un po’ esterno con Cr7 che va ad occupare gli altri spazi. La parola d’ordine è libertà. Vale per il dieci, che è un attaccante che viene molto incontro, ma anche per Ronaldo, che è un centravanti ma ama partire da sinistra. Nell’ultima partita, Dybala ha giocato in stile Hazard nel Chelsea sarriano, muovendosi senza paletti, e Cuadrado aveva il compito di adeguarsi E visto il buon momento dell’argentino più giovane,e adatto anche a fare il falso nove,il meno sicuro del posto in questo momento sembra essere Higuain.



La Gazzetta dello Sport

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Khedira e Bernardeschi, i nuovi rinforzi. Sarri ritrova due pedine preziose per il rush finale della stagione. Il tedesco in anticipo alle previsioni, ha nel mirino il Lione

Bernardeschi e Khedira di nuovo in gruppo. Sorrisi alla Continassa: Maurizio Sarri ritrova due pedine preziose per il rush finale della stagione. L’ex viola ha superato il problema al muscolo soleo della gamba destra che lo ha fermato due settimane fa in allenamento, facendogli saltare Verona, Milan e Brescia. Sì, perchè con l’intenzione di puntare sempre più con continuità sul tridente e con Douglas Costa ancora ai box, Bernardeschi può tornare nel suo ruolo naturale di esterno d’attacco, in cui ha sempre fatto bene in Nazionale e in cui è stato riportato nelle ultime due partite Cuadrado. Ma Federico può anche ritagliarsi uno spazio da mezzala, dove Sarri lo ha già provato. Capitolo Khedira: il tedesco si rivede addirittura in anticipo rispetto alle previsioni che lo volevano di nuovo a disposizione per i primi di marzo, dopo l’intervento al ginocchio sinistro di inizio dicembre. Sami ora sta lavorando per tornare al top come condizione fisica. Logico pensare che per lui il mirino sia puntato sulla gara di Lione.



Il Corriere dello Sport

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Da Bernardeschi a Ramsey: quanti big sotto esame in casa Juve. Fede e Aaron devono tenersi il bianconero. Riflessione su D.Costa e Higuain che deve ritrovare presto la via del gol

A gennaio se ne sono andati Mandzukic, Emre Can, Perin e Pjaca e una prima sforbiciata è stata data. Ma il grosso probabilmente ci sarà a fine stagione e ovviamente molto dipenderà dai risultati. Un discorso che riguarderà tutto lo staff bianconero, ma in modo particolare i giocatori visto che già la scorsa estate la Juventus aveva messo sul mercato (senza successo) tanti big, soprattutto per snellire il monte ingaggi. Al momento, sono parecchie le pedine sotto esame. In primis Bernardeschi, ormai sceso parecchio nelle gerarchie sarriane. In campionato non è titolare dalla sfida alla Lazio del 7 dicembre e più in generale, sempre in Serie A, negli ultimi due mesi ha giocato solo 25 minuti, tra panchine e un infortunio da cui ora ha recuperato. Per lui una parentesi positiva in coppa Italia contro la Roma da mezzala destra, posizione in cui si è trovato più a suo agio rispetto al ruolo di trequartista. Da qui a fine maggio Fede deve mettere minuti nelle gambe anche per farsi trovare pronto per l’Europeo. E la Juve, a sua volta, avrebbe piacere di notare un’inversione di tendenza nel suo rendimento anche per proteggere l’investimento fatto nel 2017, quando lo pagò 40 milioni più bonus. Altri due che verranno valutati con la lente di ingrandimento sono i centrocampisti arrivati a parametro zero. Ramsey e Rabiot hanno avuto un inserimento complicato. In realtà il francese sta lentamente entrando nei meccanismi del gioco bianconero, anche se Sarri lo vorrebbe più incisivo negli ultimi metri. Discorso diverso per Ramsey, che era partito discretamente ma che poi si è eclissato. Come noto già al suo arrivo, il problema per lui è il fisico fragile, anche se adesso si è aggiunto anche quello del ruolo: il gallese non vuole più fare il trequartista e Sarri lo ha già accontentato: ma contro il Brescia da interno non ha particolarmente brillato. E poi c’è Douglas Costa, giocatore in possesso di fiammate tanto impressionanti quanto di breve durata per via degli infortuni. Il contratto del brasiliano scade nel 2022, ma se l’andazzo è questo la Juve farà in estate farà più di una riflessione. Come la farà su Higuain, che deve ritrovare al più presto la via del gol.



La Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 20/2/2020, 01:09     +1   -1
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LIVE TJ - Allenamento davanti ai tifosi. Lombalgia per Higuain. Personalizzato per Rabiot. Fisioterapia per Pjanic. Pinsoglio influenzato
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19.02.2020 18:43 di Camillo Demichelis



LIVE TJ - Allenamento davanti ai tifosi. Lombalgia per Higuain. Personalizzato per Rabiot. Fisioterapia per Pjanic. Pinsoglio influenzato

12:14 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo e si sta allenando davanti ai suoi tifosi. I ragazzi di Sarri si stanno preparando in vista della gara contro la Spal. Il club bianconero, attraverso il suo profilo ufficiale di Twitter, ha condiviso le immagini della seduta in corso.



14:35 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus ha terminato l'allenamento mattutino. Oggi, ad assistere alla seduta c'erano molti tifosi bianconeri. Maurizio Sarri sta entrando nei dettagli della preparazione in vista della gara contro la Spal. Sabato, il tecnico neon avrà a disposizione Bonucci che sarà squalificato. Il numero 19 juventino tornerà in campo contro il Lione.

15:59 - LOMBALGIA PER HIGUAIN - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "La Juventus abbraccia i tifosi al JTC e continua la sua marcia di avvicinamento alla gara esterna contro la SPAL, in programma sabato 22 febbraio alle 18:00, allo stadio “Paolo Mazza” di Ferrara. Spalti gremiti e tanta voglia di Juve, dunque: oltre ai 500 tifosi tra Official Fan Club,Juventus Member e ospiti del club, erano presenti anche, dalla Silicon Valley, i partecipanti alla Juventus Academy Training Experience e i tecnici che, questa settimana, sono a Torino per la Coaches Clinic. Dopo una prima fase di riscaldamento e consueta fase atletica, i ragazzi di Mister Sarri hanno effettuato una lunga e intensa sessione con la palla, dedicata alla tecnica. Pjanic continua il suo percorso fisioterapico prestabilito; Higuain non ha preso parte all’allenamento a causa di una lieve lombalgia e le sue condizioni verranno monitorate di giorno in giorno. Pinsoglio è rimasto a casa a causa di una leggera sindrome influenzale e Rabiot ha svolto seduta personalizzata come da programma. Anche domani, giovedì 20 febbraio, l’allenamento è in programma al mattino", si legge su Juventus.com.

18:43 - HIGUAIN POTREBBE SALTARE LA GARA DI SABATO - Gonzalo Higuain potrebbe non essere a disposizione per la gara contro la Spal. Infatti, secondo Sky Sport, l'obiettivo sarebbe quello di recuperare il Pipita per la partita contro il Lione. Al momento, la presenza di Higuain per la gara di sabato va più verso il no che verso il sì.
 
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PAG Posted on 21/2/2020, 00:52     +1   -1
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Cuadrado, il jolly colombiano risolve i problemi tattici e riporta la Juve al 4-3-3. È lui il Number Juan, per capacità di adattamento è diventato indispensabile per Sarri

La Juventus riscopre il jolly Cuadrado. È lui il Number Juan per capacità di adattamento. Il fedelissimo di Allegri, nonché fervente cattolico, è diventato in fretta un discepolo della dottrina calcistica di Sarri. Rintuzzate le ricche proposte arrivate in estate soprattutto dai cinesi dello Shanghai Shenhua, il colombiano si è confermato indispensabile. E lo sarà anche nei due big match contro Olympique Lione e Inter, in calendario dopo la trasferta di sabato in casa della Spal, dove Cuadrado potrebbe giocare soltanto part time. Alla Continassa, intanto, prosegue il recupero di Pjanic, mentre si è fermato Higuain a causa di una lieve lombalgia. Nella prima metà della stagione gli infortuni di Danilo e De Sciglio avevano riportato Cuadrado al vecchio mestiere di terzino destro, svolto con dedizione sostituendo la baionetta con lo scudo. «È arrivato alla Juve da attaccante esterno e ora si sta affermando da terzino dirompente. Juan Cuadrado è una gioia per gli occhi, ovunque si piazzi in campo», l’endorsement pubblicato dalla Juve a fine novembre, quando il trentunenne di Neco prolungò il suo contratto fino al 2022, con nuovo ingaggio da 5 milioni. «Ho imparato tanto — disse il jolly multiuso —, ma devo lavorare tantissimo sulla tattica per essere ancora più completo». I soliti problemi fisici di Douglas Costa, nonché la voglia di archiviare il 4-3-1-2 per tornare al 4-3-3, hanno spinto Sarri prima a bloccare la cessione di De Sciglio sul gong del mercato di gennaio e quindi ad avanzare Cuadrado nelle ultime due uscite di Coppa Italia e campionato tra centrocampo e attacco. È questa la sua comfort zone, se entrambi i gol della sua stagione sono arrivati nelle appena sei partite in cui ha giocato da esterno alto. L’ultimo centro domenica contro il Brescia, quando si è esibito anche sulla corsia sinistra — novità assoluta — e in alcune puntate offensive alla Douglas Costa, del quale è la migliore controfigura nel cast bianconero. A Cuadrado il compito dirifornire di palloni gli attaccanti spesso un po’ abbandonati a loro stessi, come ha sottolineato Sarri. Cuadrado è il quinto bianconero più impiegato dal suo vicino di casa Sarri — vivono nello stesso condominio della Crocetta, a pochi passi dalla vecchia sede della Juve—dopo Bonucci (2853), Ronaldo (2566), Pjanic (2545) e Alex Sandro (2444). Nessuno come Juan sa seminare oppure rincorrere gli avversari. Nessuno come lui può agire su tutta la corsia, da terzino, mezzala o attaccante esterno.



Corriere di Torino

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Higuain, momento difficile il suo: poco produttivo e pure un po’ nervosetto sotto porta, con CR7 che là davanti prende anche le briciole e con Dybala che ha messo la freccia

Non è certo il momento più felice della vita in bianco e nero di Higuain: poco produttivo e pure un po’ nervosetto sotto porta, con Ronaldo che là davanti fagocita anche le briciole, con Dybala che ha messo la freccia e ora sembra stargli davanti nelle gerarchie d’attacco. In più, non bastasse, il Pipita ha pure il mal di schiena: ieri non ha preso parte all’allenamento aperto a circa 500 tifosi a causa di una lieve lombalgia e all’inizio c’è stata un po’ di preoccupazione. Anche se adesso ha il 21 sulla schiena, non c’è altro nove puro alla Continassa: per questo Gonzalo è un’opzione tattica irrinunciabile, anche a partita in corso. Per fortuna di Sarri, suo primo maestro, la lombalgia non preoccupa per i prossimi impegni, quelli più caldi da cui passerà il futuro della Signora. Le condizioni di Higuain verranno monitorate di giorno in giorno, ma non c’è motivo per dubitare della presenza in Champions mercoledì prossimo a Lione: si lavora per quell’obiettivo senza escludere del tutto la possibilità di schierarlo anche sabato a Ferrara. Non un orizzonte troppo diverso da quello di Pjanic, che continua il suo percorso fisioterapico prestabilito. Per il resto, ieri Pinsoglio è rimasto a casa a causa di una leggera influenzata e Rabiot ha svolto una seduta personalizzata come da programma.



La Gazzetta dello Sport

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Dybala cambia,da falso 9 per rilanciare la Juve: avrà libertà di muoversi per tutto l’attacco a cui serve il suo estro. Sarri, a differenza di Allegri, l’ha sempre visto attaccante


E' arrivato il momento di mettere la Joya al centro della fase offensiva, per sfruttare al meglio la sua fantasia, il suo estro, ma anche per ritrovare l’efficacia sotto porta di un tempo. Per Paulo inizia una nuova vita. Non più attaccante nel 4-3-1-2 e non più esterno nel tridente nobile definito “da bar” da Sarri: il suo posto nel nuovo scacchiere che ha in testa il tecnico bianconero è quello da falso nove. Una sorta di centravanti “agile”, dinamico, estroso. Perché alla Juve questo è il tempo delle scelte definitive, la stagione sta entrando nella fase calda e rinunciare al potenziale di Dybala sarebbe sbagliato. Già domenica scorsa contro il Brescia, con Ronaldo assente, Paulo ha avuto molta più libertà di movimento: è partito a sinistra nel tridente, ma spesso svariava su tutto il fronte d’attacco. E altrettanto di frequente arretrava per prendersi la palla: non è un caso che sia entrato in tutte le azioni più pericolose dei bianconeri, ritrovando tra l’altro la via del gol. E anche dal punto di vista della personalità si è fatto sentire visto che ha cercato di zittire sul nascere i fischi dei tifosi, infastiditi per una manovra poco efficace. Con Sarri, Dybala è tornato a fare l’attaccante, non più il centrocampista aggiunto come succedeva gli ultimi tempi con Allegri, con cui l’anno scorso era di fatto passato allo status di seconda linea, deprimendosi per un ruolo, quello di mezzala, non suo. «E’ un grandissimo giocatore - disse un paio di anni fa Max - ma poteva fare il centravanti quando era a Palermo, perché era una squadra che giocava a 50 metri dalla porta. Con la Juventus, che gioca a 20 metri dalla porta, è un ruolo che non può fare». Eppure anche con Sarri l’inizio non è stato facile visto che il tecnico toscano è partito con il tridente Ronaldo-Higuain-Douglas Costa. Poi, tra un esperimento e l’altro, in breve tempo i piani sono cambiati e il tecnico ora non vuole più rinunciare alla classe (e adesso anche alla forma) di Dybala. Sostenibilità tattica E in questo senso il prossimo rientro di Khedira potrebbe aiutare vista l’abilità del tedesco negli inserimenti in area, utilissimi quando la Joya viene a prendersi la palla sulla trequarti, lasciando il centro del l’area sguarnito. L’ultima versione di Dybala è stata quella dei giorni belli, probabilmente perché si sente di nuovo libero di seguire istinto e ispirazione. E’ sempre nel vivo del gioco, si diverte. Sarri, a differenza di Allegri, l’ha sempre visto attaccante e lui in questa stagione là davanti ha coperto tutti i ruoli, trequartista compreso. Ora, per il dieci, è arrivato il momento della libertà tattica.



La Gazzetta dello Sport

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Solo 11 gli juventini fin qui andati a segno: un anno fa erano già 15. Segnano quasi sempre gli attaccanti, con il supporto dei difensori. Mancano i gol dei centrocampisti


Cercasi goleador. Può sembrare paradossale questo appello se arriva dalla Continassa, dove abitano un fenomeno di nome Ronaldo e gente che ha un innato feeling con il gol, come Dybala e Higuain. Si possono avere problemi a far gol? Infatti il trio delle meraviglie sta facendo il proprio dovere. Cristiano è a quota 24 gol stagionali (20 in A), la Joya a 12 (6 in campionato), il Pipita è un po’ più sotto media, ma ha comunque fatto centro 8 volte (5 in A), diverse decisive. Non è qui il problema, in definitiva. Semmai fa specie notare come la “cooperativa del gol” bianconera sia composta da un numero ridotto di elementi rispetto al recente passato. Nonostante la filosofia iper offensiva portata da Sarri, sono 11 i bianconeri andati finora in gol in campionato. Sono quattro in meno della scorsa stagione quando, a quest’epoca, erano 15. In generale, un numero così basso non si riscontrava dal 2007-08: allora furono 10 ma era una Juve di un’epoca e di una caratura completamente differente rispetto a quella attuale. Da tredici stagioni a questa parte, i bianconeri hanno avuto cannonieri in numero compreso tra i 12 (2010-11, 2012-13, 2014- 15, 2015-16), i 13 (2011-12, 2016-17, 2017-18), i 14 (2008- 09, 2009-10, 2013-14) e il massimo appunto di 15 dell’ultimo anno del quinquennio di Allegri. Adesso siamo a 11 e questo è un altro specchio della difficoltà della transizione verso il “sarrismo”. Segnano quasi sempre gli attaccanti, con il supporto dei difensori; hanno già fatto centro Chellini, De Ligt, Bonucci, Demiral e Danilo. All’appello mancano i gol dei centrocampisti, a parte Pjanic (3) e Ramsey (una). Bentancur è andato a segno in Coppa Italia; Matuidi in Champions, come lo stesso Ramsey e Bernardeschi. Rabiot e Khedira sono ancora a quota zero in tutte le competizioni.



Il Corriere dello Sport

CITAZIONE
De Ligt pericolo giallo, difesa allarme rosso. L'olandese a rischio Inter. Reparto con un rendimento negativo, la squadra ha già incassato 23 gol


De Ligt, dovrà affrontare la Spal sotto diffida, con il rischio di squalifica per la supersfida con l'Inter da dover gestire. Un ulteriore esame di maturità per il centrale olandese, in netta crescita sotto il punto di vista del rendimento individuale da quando si è ripreso il posto da titolare, che ritroverà sabato in campionato al fianco di Rugani, a meno di nuove accelerate da parte di Chiellini. Rischio che De Ligt condivide anche con Cuadrado e Dybala, pure loro giocatori non facilmente sostituibili nello scacchiere tattico di Sarri. Detto del rischio giallo di De Ligt, c'è intanto un allarme rosso su cui si sta lavorando alla Continassa, ed è quello di una fase difensiva che prende gol come mai prima d'ora. Per quanto contro il Brescia la porta di Szczensy sia rimasta inviolata, anche solo guardando alla voce gol subiti del campionato viene fuori infatti come il conto della Juve sia assolutamente in rosso: già 23 reti incassate, praticamente quanto solitamente da queste parti si subiva in un intero campionato considerando come la media degli ultimi otto anni è di 24 gol subiti. Un problema affrontato e commentato così negli scorsi giorni dallo stesso Sarri: «Il problema della passività si risolve con più aggressività, non c'è un sistema difensivo che funziona senza attenzione e aggressività». Insomma, non è colpa della difesa o dei difensori, ma di tutta la squadra che in fase di non possesso non è ancora riuscita ad assimilare le richieste del Comandante, che proprio sotto questo aspetto ha provato (e sta provando) a mettere in atto la reale rivoluzione della sua gestione, considerando come negli ultimi trenta metri poi tutto passi letteralmente dai piedi dei suoi tenori. Ecco che la nuova e forse ultima svolta tattica arriva proprio per dar manforte a una difesa che a tratti è stata lasciata in balia di se stessa, con quel 4-3-3 dal sapor di 4-4-2 schiacciato in fase di non possesso confermato anche dopo l'infortunio di Douglas Costa con il rilancio di Cuadrado all'antico ruolo di attaccante esterno se necessario e un utilizzo più continuo di terzini di ruolo, magari più bloccati, come De Sciglio o Danilo insieme ad Alex Sandro. Il resto poi lo potrà fare il ritorno a tutti gli effetti di un leader come Chiellini. Intanto qualcosa andava cambiato, perché l'allarme rosso era scattato. E qualcosa anche o soprattutto in fase di non possesso, Sarri sta cambiando.



Il Corriere dello Sport

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Il retroscena: Haaland sognava la Juventus, ma 3,8 milioni erano troppi. I bianconeri giudicarono troppo alto il prezzo del Molde


La stagione 2019/20 verrà ricordata, tra le altre cose, per essere stata quella dell'esplosione di Erling Haaland, mattatore assoluto in Champions League e in Bundesliga, tra Salisburgo e Borussia Dortmund. Un'esplosione che diversi club possono guardare con rimpianto, Juventus compresa. Visto che un paio d'anni fa ha avuto il giocatore in pugno.

A raccontare il retroscena è 'Tuttosport', che ha spiegato come i bianconeri fossero davvero ad un passo dall'acquisto del classe 2000 norvegese. Bisogna tornare alla fine del 2017, quando il giocatore è stato anche allo Juventus Stadium insieme a suo padre e ai suoi agenti Pedersen e Spinosi. Il logo dei bianconeri però Haaland lo ha portato soltanto sul copricapo acquistato allo Stadium. Perché poi il trasferimento non è andato a buon fine. Nonostante il giocatore sia anche stato a Vinovo a conoscere Paratici e Nedved, è mancato l'accordo economico con il Molde. I norvegesi chiedevano 3,8 milioni all'anno, una cifra ritenuta eccessiva dalla Juventus. E così non se n'è fatto più nulla. Nei mesi precedenti il classe 2000 norvegese era stato offerto anche all'Inter, quando Walter Sabatini era in procinto di salutare Suning. Anche in quel caso il trasferimento non si concretizzò. Un anno dopo, ecco il Salisburgo. Il trasferirmento che ha cambiato la storia di Haaland. Nonostante abbia trascorso una serata da juventino.



Goal.com
 
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LIVE TJ - RUGANI: "La squadra sente il brivido e l'emozione per la fase finale della stagione. Andiamo a Ferrara per vincere"
20.02.2020 17:31 di Camillo Demichelis
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



LIVE TJ - RUGANI: "La squadra sente il brivido e l'emozione per la fase finale della stagione. Andiamo a Ferrara per vincere"

Daniele Rugani ha parlato ai microfoni di Francesco Cosatti di Sky Sport. Ecco le sue parole riportate da TuttoJuve.com: "Tutta la squadra comincia a sentire l'emozione e il brivido della fase finale, della fase in cui si decideranno tante cose. Siamo entusiasti e carichi per questa fase che sta arrivando. Qualunque giocatore spererebbe di giocare un po' di più. È innegabile. Ma io cerco di fare del mio meglio e cerco di farmi trovare pronto quando la squadra ha bisogno di me e quando il mister mi manda in campo. Perché comunque sia voglio dare il mio contributo alla squadra, perché entriamo in un momento molto importante e spero di farlo da qui alla fine. La Spal? Sicuramente è una partita importante ed è una partita difficile perché negli ultimi due anni è sempre stata una trasferta complicata a Ferrara. Però noi abbiamo bisogno di punti. Sono tutte partite troppo importanti che valgono appunto tre punti come ogni altra partita. Per noi sarà fondamentale portarla a casa. La Champions? L’Atalanta è quella che spicca di più ma per me non è una sorpresa. La conosciamo e ci ha abituato a queste imprese ma tutto è aperto in vista del ritorno. Non vediamo l’ora di affrontare il Lione, è una sfida importante e andremo là per fare la partita e segnare. Sarà un match bello e difficile, ma siamo pronti perché è uno dei principali obiettivi che abbiamo”.
 
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LIVE TJ - Allenamento terminato. Terapie per Higuain. Differenziato in campo per Pjanic. Rabiot in gruppo. Dybala si aggiudica la sfida in famiglia. Domani alle 13:15 parlerà Sarri
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20.02.2020 19:27 di Camillo Demichelis



LIVE TJ - Allenamento terminato. Terapie per Higuain. Differenziato in campo per Pjanic. Rabiot in gruppo. Dybala si aggiudica la sfida in famiglia. Domani alle 13:15 parlerà Sarri

12:42 - ALLENAMENTO MATTUTINO PER LA JUVE - La Juventus, in mattinata, si allenerà in vista della gara contro la Spal. Per questa partita, Maurizio Sarri potrebbe non avere a disposizione Gonzalo Higuain che è alle prese con una lieve lombalgia. Inoltre, sabato mancherà lo squalificato Bonucci e in difesa toccherà a De Ligt e Rugani.

14:29 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus ha terminato l'allenamento mattutino in vista della gara contro la Spal. Juan Cuadrado, al termine della seduta, ha rivelato che Paulo Dybala ha vinto la classica sfida in famiglia.


15:19 - TERAPIE PER HIGUAIN - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Manca un giorno alla partenza per Ferrara, e al JTC la Juventus continua a lavorare per preparare al meglio la gara esterna di sabato alle 18:00 contro la SPAL. Oggi la squadra ha lavorato sulla velocità in preparazione alla partita. Pjanic ha svolto allenamento differenziato in campo, mentre Higuain ha proseguito le terapie per la lieve lombalgia. Rabiot, invece, ha preso parte regolarmente all'allenamento. La vigilia di SPAL-Juve prevede la conferenza stampa di Maurizio Sarri (appuntamento per le 13:15, come sempre Live su Juventus TV), seguita da una seduta di allenamento pomeridiano al JTC e la partenza per Ferrara.", si legge su Juventus.com.

19:27 - DOMANI ALLE 13:15 PARLERÀ SARRI - Domani la Juventus si allenerà nel pomeriggio in vista della gara contro la Spal. La seduta sarà preceduta dalla conferenza stampa di Sarri che sarà alle 13:15. Sabato, il tecnico farà alcuni cambi di formazione e in attacco si affiderà sicuramente a Dybala e Cristiano Ronaldo. Il tridente bianconero sarà completato da uno fra Cuadrado e Bernardeschi. Mentre Higuain non dovrebbe essere a disposizione per la gara contro la Spal a causa di una lieve lombalgia.
 
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Spal-Juventus, domani ore 18. Formazioni: "Sarà 4-3-3 con Cuadrado, Dybala e Ronaldo in attacco. Sulle fasce agiranno Danilo e Alex Sandro"

La Juve si prepara alla sfida di domani contro la Spal a Ferrara. Sarri dovrà valutare le condizioni di Pjanic e Higuain. Ieri il bosniaco ha svolto allenamento differenziato mentre il Pipita ha proseguito le terapie per la lieve lombalgia che l’ha colpito in questi giorni. Difficile che siano della partita contro la squadra di Gigi Di Biagio, l’obiettivo dello staff medico bianconero è averli per Lione, andata degli ottavi di finale di Champions League, mercoledì prossimo. È tornato invece in gruppo Rabiot che sarà a disposizione di Sarri per la gara di domani. A Ferrara non ci sarà lo squalificato Bonucci mentre Matthijs de Ligt, Dybala e Cuadrado dovranno stare attenti ai cartellini visto che sono tutti diffidati e un giallo li costringerebbe a saltare il big match del 1 o marzo contro l’Inter allo Stadium. Oggi pomeriggio ultimo allenamento prima della partenza per Ferrara.

Corriere di Torino





Il punto di partenza è il 4-3-3, preferito, come soluzione base, al modulo con il trequartista. Tridente, quindi, che domani sarà imperniato su Ronaldo, Dybala in versione “falso nove” e un’ala classica. Senza Douglas Costa e con Bernardeschi appena rientrato dall’infortunio, toccherà ancora a Cuadrado, completare il terzetto. Il colombiano, dopo essere stato reinventato terzino, nelle ultime due partite è stato riportato nella sua posizione naturale di attaccante esterno ed è l’equilibratore ideale tra i reparti. Dybala, dal canto suo, godrà di una libertà di movimento atipica per i giocatori di Sarri ma che il tecnico ha deciso di concedergli per permettergli di esprimere la sua qualità anche da regista offensivo. L’interrogativo ora riguarda Higuain: che ne sarà del Pipita? Il bomber è in dubbio per la Spal, a causa di una lombalgia che pure ieri lo ha costretto a proseguire con le terapie. Al massimo partirà dalla panchina mentre la sua presenza a Lione non sembra in dubbio. In generale, Gonzalo appare come l’alternativa a Dybala.

CdS



JUVENTUS 4-3-3

Szczesny

Danilo De Ligt Rugani Alex Sandro
Ramsey Bentancur Matuidi
Cuadrado Dybala Ronaldo

GdS

PANCHINA. 77 Buffon, 31 Pinsoglio, 3 Chiellini, 2 De Sciglio, 41 Coccolo, 25 Rabiot, 35 Olivieri, 42 Wesley, 33 Bernardeschi ALLENATORE Sarri

BALLOTTAGGI Matuidi-Rabiot 70-30%

SQUALIFICATI Bonucci (1)

DIFFIDATI Cuadrado, De Ligt, Dybala

INDISPONIBILI Khedira e Douglas Costa (10 giorni), Demiral (stagione finita), Pjanic e Higuain (da valutare)

ALTRI nessuno
 
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LIVE TJ - SARRI: "Devo valutare Chiellini, gli servirebbe giocare dal primo minuto. Pjanic sta meglio di Higuain. Su Khedira e Bernardeschi..."
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21.02.2020 13:20 di Simone Dinoi



Fonte: inviato all'Allianz Stadium

LIVE TJ - SARRI: "Devo valutare Chiellini, gli servirebbe giocare dal primo minuto. Pjanic sta meglio di Higuain. Su Khedira e Bernardeschi..."
Maurizio Sarri presenta Spal-Juventus in programma domani alle 18 allo stadio Paolo Mazza di Ferrara, gara valida per la 25° giornata di Serie A. Tuttojuve.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero in diretta.

Chiellini le metterà po’ più di pressione per fare un numero maggiori di minuti o giocherà dall’inizio? Buffon partirà dal primo minuto?

Al momento non lo so, Giorgio sta piuttosto bene: gli manca l’ultimo passo che può fare più in partita che in allenamento. Quindi c'è questa doppia necessità: da una parte mettere la migliore formazione possibile dall'altra permettere a Giorgio di fare questo ulteriore passo in avanti. Valuteremo insieme dopo l’allenamento di oggi in base a quello che vedo e quello che sente lui. Per Buffon non so, parleremo dopo l’allenamento e valuteremo solo per domani perché l’unica partita che conta è quella di domani, da domenica mattina quella di Lione e da giovedì quella con l'Inter.

Ha parlato di caratteristiche dei giocatori a cui sta adattando il suo gioco…

Sono le stesse cose che ho detto a giugno nella conferenza di presentazione. Non sta stravolgendo la mia filosofia calcistica che rimane la stessa. Ci sono da tenere in considerazione cose diverse, bisogna fare in modo che ci sono giocatori con caratteristiche individualiste rendano al meglio cercando però di innescare una filosofia di gioco. Ma ci va rispetto per le caratteristiche dei giocatori che fanno la differenza, se facessi il contrario sarei tacciato, forse anche giustamente, di integralismo.

La stagione di Cuadrado?

Ha fatto una fetta do stagione da difensore e per necessità in questo periodo fa l’esterno più offensivo.

Khedira a che punto è?

È più indietro di Chiellini, devo valutare se portarlo con noi oppure no. Parleemeo con la staff per capire la soluzione migliore.

Bernardeschi come sta?

È in condizioni per giocare, valuteremo anche per lui. È stato sballottato i diverse posizioni del campo, senza Douglas è chiaramente un’alternativa anche nel ruolo d’esterno.

Come state in vista di questa serie di partite?

In questo momento della serie di partite non ci interessa nulla, ma la sensazioni è che arriviamo in crescita.

Come stanno Pjanic e Higuain? Penserà ai diffidati?

Valuteremo solo in base alla partita di Ferrara, sono calcoli che non facciamo. Pjanic sta piuttosto bene, ieri ha svolto un buon allenamento. Gonzalo ha ancora un po’ di mal di schiena, Pjanic sembra un po’ più avanti.

Inserire un individualista è un passo avanti o un passo indietro?

È un passo di chi sta facendo il proprio lavoro cercando di trarre il meglio. Sarrismo e sacchismo sono tutte etichette che voi cercate di mettere alla gente ma che alla fine valgono zero. Nel Milan di Sacchi all’interno di un grande collettivo c’erano dentro un paio di individualisti che poi erano quelli che facevano la differenza.

Questo è il mese decisivo?

Noi pensiamo alla partita di Ferrara, sappiamo che è un periodo importante ma la filosofia deve essere quella di attaccare partita dopo partita senza pensare a un complesso di gare. Dobbiamo pensare a Ferrara e stop.

Considera la Lazio favorita visto che non ha altri pensieri?

Sono pensieri sulla carta, ma poi bisogna vedere come si sta ogni gara.

Che partita si aspetta?

Sotto DI Biagio è stata fatta una sola partita quindi è difficile. È cambiato qualcosa a livello di modulo, è una partita difficile. La Juve lo sa bene perché negli ultimi anni la partita di Ferrara è stata complicata.

Il ritorno al 4-3-3 è una scelta definitiva?

No si adatterà in base ai giocatori a disposizione. In questo momento buttiamo dentro un attaccante esterno e non un trequartista, si pensa in base ai giocatori in questo momento Cuadrado ci dà più ampiezza. A livello difensivo non cambia molto.
 
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LIVE TJ - Juve in viaggio. 21 convocati. Out Pjanic, Higuain e Khedira. Contro la Spal si va verso il 4-3-3. Rugani favorito per una maglia da titolare, ma attenzione a Chiellini
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21.02.2020 18:52 di Camillo Demichelis



LIVE TJ - Juve in viaggio. 21 convocati. Out Pjanic, Higuain e Khedira. Contro la Spal si va verso il 4-3-3. Rugani favorito per una maglia da titolare, ma attenzione a Chiellini

12:25 - ALLE 13:15 PARLERÀ SARRI - Alle 13:15 Maurizio Sarri parlerà in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Spal. Nel primo pomeriggio, invece, il tecnico sarà in campo per allenarsi in vista della sfida di domani alle 18. Sarri, per questa partita, sembra intenzionato a puntare ancora sul 4-3-3 e in attacco dovrebbe puntare sul tridente formato da Cuadrado, Dybala e Cristiano Ronaldo.

15:37 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo e si sta allenando in vista della gara contro la Spal. Al termine della seduta la sua andrà partirà per Ferrara e Maurizio Sarri diramerà la lista dei convocati nella quale non dovrebbero figurare i nomi di Khedira e Higuain, mentre resta da capire se ci sarà Pjanic. Domani il tecnico confermerà il 4-3-3 e in attacco Bernardeschi sembra favorito su Cuadrado.

17:16 - 21 CONVOCATI - La Juventus, tramite il suo sito internet, ha fornito l'elenco dei convocati per la sfida contro la Spal: "Terminata la rifinitura della vigilia, la Juve è in partenza per Ferrara: domani, ore 18, fischio d'inizio della partita contro la SPAL.

Ecco i convocati di Mister Sarri.

1. Szczesny
2. De Sciglio
3. Chiellini
4. De Ligt
7. Ronaldo
8. Ramsey
10. Dybala
12. Alex Sandro
13. Danilo
14. Matuidi
16. Cuadrado
24. Rugani
25. Rabiot
30. Bentancur
31. Pinsoglio
33. Bernardeschi
35. Olivieri
41. Coccolo
42. Wesley
43. Peeters
77. Buffon

18:04 - JUVE IN VIAGGIO- La Juventus è arrivata a Caselle e a breve partirà per Ferrara.




18:52 - DOMANI SPAZIO AL 4-3-3 - La Juventus a breve farà il suo arrivo a Ferrara. Domani, contro la Spal, Maurizio Sarri confermerà il 4-3-3: in porta ci sarà Szczesny. In difesa da destra verso sinistra toccherà a Danilo, De Ligt, Rugani e Alex Sandro. Non è da escludere, però, che al posto del numero 24 juventino possa giocare Chiellini. Il Capitano bianconero scalpita e vorrebbe essere in campo dal 1' minuto. A centrocampo, invece, ci saranno Ramsey, Bentancur e Rabiot. Il numero 25 juventino sembra favorito su Matuidi. In attacco si va verso il tridente formato da Bernardeschi, Dybala, e Cristiano Ronaldo.
Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, De Ligt, Rugani, Alex Sandro; Ramsey, Bentancur, Rabiot; Bernardeschi, Dybala, Cristiano Ronaldo.
 
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Spal-Juventus, oggi ore 18. Formazioni: "Sarà 4-3-3 con Bernardeschi, Dybala e Ronaldo in attacco. Chiellini e uno tra Rugani e De Ligt in difesa"

Oggi a Ferrara al posto di Cuadrado ci sarà probabilmente Bernardeschi, recuperato dopo l’infortunio, a completare il tridente con Dybala e Ronaldo. «Non farò la formazione in base ai cartellini», ha detto Sarri, ma il colombiano, diffidato, potrebbe essere risparmiato in chiave Inter. La novità più importante però potrebbe essere in difesa, dove Chiellini scalpita per una maglia da titolare. «Deciderò in base alle sue sensazioni e a come lo vedrò», ha detto Sarri. Sarà difficile, con tutti gli arretrati che ha, convincere il capitano ad accomodarsi in panchina.

GdS





Pjanic, Higuain e Khedira non convocati. Tre forfait, abbastanza pronosticabili, per la Juve oggi a Ferrara, che si aggiungono alla squalifica di Bonucci. Tutti però dovrebbero recuperare per la Champions. L’unico dubbio riguarda il Pipita, ancora alle prese con la lombalgia. Gonzalo farà terapie alla Continassa e il punto interrogativo resta. Pjanic e Khedira che sono rimasti a casa per mettere a punto la condizione. Contro la Spal potrebbe esserci il ritorno di Chiellini da titolare. Al suo fianco uno tra Rugani e De Ligt (diffidato). A centrocampo, in regìa ci sarà Bentancur con Ramsey e Rabiot (favorito su Matuidi) mezzali. In attacco spicca il probabile rientro dal primo minuto di Bernardeschi, in ballottaggio con Cuadrado, a completare il tridente con Dybala e Ronaldo.

Il Corriere dello Sport



SPAL 4-3-3

Berisha

Cionek Zukanovic Bonifazi Reca

Castro Valdifiori Missiroli

Strefezza Petagna Di Francesco

JUVENTUS 4-3-3

Szczesny

Danilo De Ligt Chiellini Alex Sandro
Ramsey Bentancur Rabiot
Bernardeschi Dybala Ronaldo

GdS





PANCHINA 77 Buffon, 31 Pinsoglio, 24 Rugani, 2 De Sciglio, 43 Peeters, 41 Coccolo, 14 Matuidi, 35 Olivieri,

42 Wesley, 16 Cuadrado

ALLENATORE. Sarri

BALLOTTAGGIO. De Ligt-Rugani 70-30%, Bernardeschi-Cuadrado 70-30%, Rabiot-Matuidi 70-30%, Danilo-De Sciglio 70-30% SQUALLFICATI. Bonucci (1)

DIFFIDATI. Cuadrado, De Ligt, Dybala

INDISPONIBILI. Douglas Costa (10 giorni), Khedira (3); Pjanic e Higuain (da valutare); Demiral (stagione finita)

ALTRI nessuno

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La Juventus e Ronaldo probabilmente festeggeranno la partita numero 1.000 di CR7 tra due gare: domenica prossima per Juve-Inter. Calcoli da interpretare

Cristiano Ronaldo oggi pomeriggio a Ferrara festeggerà la partita numero 1.000 tra club e nazionale e chi avesse strane idee farebbe bene a informarsi: CR7, da buon maniaco della preparazione fisica, non beve.

Inter-Spal solo andata Anche qui, conta il pensiero. Questo: siamo invecchiati vedendo Ronaldo giocare. Il numero mille è simbolico e invita a guardare indietro. La sua prima partita da professionista è del 2002 e tanti, qui in Italia, l’hanno vista: il preliminare di Champions tra Sporting Lisbona e Inter. CR7 aveva 17 anni e 190 giorni. È cambiato infinitamente lui - da ala pura a centravanti mascherato, da sprinter a killer - e gli è cambiato il mondo intorno. È diventato il personaggio più conosciuto del pianeta e uno dei più vincenti. Un numero per capire: ha vinto esattamente due partite su tre.. Aver giocato con United, Real e Juve aiuta, ma anche lui ha dato una discreta mano ai suoi club

La Juventus e Ronaldo probabilmente festeggeranno la partita numero 1.000 tra due gare: se non ci saranno sorprese, domenica prossima per Juve-Inter. La questione è di interpretazione. Bisogna decidere se considerare le due partite giocate da CR7 con la seconda squadra dello Sporting Lisbona nel 2002-03, curiosamente entrambe contro il Lusitânia, club delle Azzorre. Era la terza serie portoghese, un campionato nazionale assoluto (non giovanile), e Cristiano giocava per una squadra professionista. Altre fonti potrebbero considerare anche tre partite giocate all’Olimpiade di Atene con il Portogallo. Dettagli che non cancellano la sostanza: la longevità di Ronaldo, uno dei 20 fenomeni in quadrupla cifra nella storia. Cristiano, con altre tre stagioni ad alto livello, ragionevolmente arriverebbe «solo» a 1.150 partite... Rogerio Ceni è secondo a 1.227, Ray Clemence terzo con 1.114. Tre portieri. Il primo dei giocatori di movimento (parecchio movimento, dentro e fuori dal campo...) è Roberto Carlos, quarto davanti a Zanetti. Tra i millenari ci sono Maldini e Giggs, Djalma Santos e Casillas,Raul e Seaman. Totale: 19 giocatori, con Ronaldo candidato ventesimo. I millenari C’è solo un uomo in attività con oltre 1.000 gare al mondo: Buffon, a 1.088.

La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
Sarri, contro il sarrismo. La gestione dei singoli modera la filosofia di gioco dell’allenatore bianconero. Troppi passi falsi ha commesso la Juve per permettersi altro

In campo la filosofia di gioco non cambia, in conferenza stampa alza la pressione e riparte all'attacco, facendo chiarezza su quello che è il suo credo e il modo di gestire il gruppo bianconero. Il Sarrismo non esiste e non esiste nemmeno alcuna resa da parte sua nell'applicare la propria idea di calcio, questi i messaggi che lancia. E poi si pensa una partita alla volta, quindi testa alla Spal e solo poi al Lione: l'Inter in tal senso è lontanissima. Sarri spazza subito via la palla quando si torna a parlare di organizzazione di gioco e libertà concessa al tridente: "Sono le stesse cose che ho detto a giugno in sede di presentazione come allenatore della Juventus. La mia filosofia calcistica è la stessa, bisogna considerare cose diverse, ci sono giocatori che fanno la differenza e che per caratteristiche sono individualisti. Quindi si va a fare in modo che questi calciatori con caratteristiche spiccatamente individualiste rimangano forti, facciano la differenza lo stesso. Il resto della squadra si sta adeguando a certe situazioni cercando di innescare una filosofia di gioco. Ci va il rispetto delle caratteristiche dei giocatori che fanno la differenza. Se io facessi il contrario sarei tacciato di integralismo, forse anche giustamente, perché non metterei i giocatori che fanno la differenza nelle condizioni di farlo". Nessun palleggio in questo caso, Sarri contrasta e va subito all'attacco puntando la porta. Lo fa anche a proposito del concetto di Sarrismo e di tutto ciò che vive come forma, quando al tecnico bianconero interessa solo la sostanza: «Sono tutte etichette che mettete voi (giornalisti) addosso alla gente. Il Sarrismo o il Sacchismo sono etichette messe dall'esterno ma che hanno valenza quasi zero, anche perché poi pure nel Milan di Sacchi che era un grande collettivo c'erano un paio di giocatori individualisti che facevano la differenza». Bada al sodo Sarri, è diretto. E non va più in là di 90 minuti nell'analisi del calendario, troppi passi falsi ha commesso la Juve per permettersi altro. Con la Juve che ora insisterà sul 4-3-3, ma anche questa non è una novità.



Il Corriere dello Sport
 
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LIVE TJ - SPAL-JUVENTUS - I bianconeri: "Bentornato Chiello"
22.02.2020 17:42 di Luca Cavallero
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport


LIVE TJ - SPAL-JUVENTUS - I bianconeri: "Bentornato Chiello"

11:10 - SARRI CONFERMERÀ IL 4-3-3 - La Juventus si sta preparando in vista della gara contro la Spal. Maurizio Sarri, oggi, confermerà il 4-3-3: in porta ci sarà Szczesny. In difesa da destra verso sinistra dovrebbe toccare a Danilo, De Ligt, Chiellini e Alex Sandro. Anche se il numero 4 juventino è in ballottaggio con Rugani. A centrocampo spazio a Ramsey, Bentancur e Rabiot. Mentre in attacco dovrebbe toccare a Bernardeschi, Dybala e Cristiano Ronaldo.
Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Ramsey, Bentancur, Rabiot; Bernardeschi, Dybala, Cristiano Ronaldo.

13:08 - JUVE A PRANZO - La Juventus, in questo momento, sta pranzando in vista della gara contro la Spal. Poi i giocatori riposeranno un po’ e a seguire ci sarà riunione tecnica nella quale Sarri scioglierà i dubbi di formazione.

14:16 - CHIELLINI TITOLARE - Giorgio Chiellini, contro la Spal, dovrebbe guidare la difesa della Juventus. Accanto al numero 3 juventino dovrebbe esserci De Ligt.

14:36 - BENTANCUR AL POSTO DI PJANIC - Oggi, Sarri dovrà rinunciare a Pjanic e Higuain che sono rimasti a Torino per ristabilirsi da alcuni acciacchi fisici. Il Pipita e il numero 5 juventino sperano di recuperare in vista della gara contro il Lione. Oggi, al posto di Pjanic in cabina di regia ci sarà Bentancur.

15:04 - TRA POCO CI SARÀ LA RIUNIONE TECNICA - Tra circa mezz'ora la Juventus farà la riunione tecnica e Maurizio Sarri comunicherà le sue scelte di formazione ai giocatori bianconeri. Al momento si va verso il 4-3-3 e in attacco dovrebbero giocare Bernardeschi, Dybala e Cristiano Ronaldo.

15:25 - 25esima giornata di Serie A e Juventus di Maurizio Sarri in trasferta a Ferrara, al cospetto della Spal guidata dall'ex ct della Nazionale Under 21 (e maggiore), Luigi Di Biagio. I bianconeri sono chiamati a consolidare il primato in classifica a discapito di Lazio e Inter (57 punti, con biancocelesti ad appena una distanza di lunghezza - 56 - e nerazzurri invece a quota 54), oltre ad invertire il trend negativo in trasferta (nelle ultime due sfide lontane dall'Allianz Stadium la Juventus ha rimediato una sconfitta, contro il Verona, e un pareggio in Coppa Italia con il Milan).

15:40 -


15:56 - Squadre attese allo stadio tra una ventina di minuti.

16:05 - Juventus in campo con la maglia azzurra oggi pomeriggio.

16:20 - Lo spogliatoio bianconero:


16:30 - Le squadre allo stadio.

16:33 - Secondo Sky, non si esclude nemmeno l'impiego di Rugani dal primo minuto al posto del diffidato de Ligt.

16:40 - L'arrivo dei bianconeri:


17:05 - FORMAZIONI UFFICIALI

SPAL (4-3-3): Berisha; Cionek, Zukanovic, Bonifazi, Reca; Missiroli, Valdifiori, Castro; Strefezza, Petagna, Valoti. All. Di Biagio


JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Danilo, Chiellini, Rugani, Alex Sandro; Ramsey, Bentancur, Matuidi; Cuadrado, Dybala, Ronaldo. All. Sarri17:20 - Comincia il riscaldamento per le due squadre.

17.25 - "Forza ragazzi!". La Juventus dirama le prime immagini del riscaldamento:


17.33 - Nel post partita di Bologna-Udinese, il tecnico friulano Luca Gotti si esprime così sull'andamento della Juve di Sarri in campionato: "Non ne ho idea, sono troppo concentrato sul mio lavoro".

17.35 - Attraverso Instagram, la Juventus rende omaggio a Giorgio Chiellini: "Bentornato capitano", con tanto di maglia numero 3 già confezionata in spogliatoio.

17.43 - Paratici a Sky: "Non ci preoccupiamo; sappiamo perfettamente in che periodo della stagione siamo. Ce lo stiamo vivendo a pieno".

17.46 - Pallonata involontaria in faccia da parte di Chiellini a CR7; portoghese per qualche secondo a terra. Nulla di grave per lui.

17.48 - Bentancur a Sky: "Conosciamo difficoltà della partita: nostro obiettivo portare a casa i tre punti".

17.53 - Le telecamere di Sky Sport inquadrano l'ex ct della Nazionale Arrigo Sacchi, a colloquio con Gianluca Pessotto.

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