Il Salotto Bianconero

[Serie A] Lazio - Juventus

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LIVE TJ - Juve a riposo. Martedì la ripresa
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02.12.2019 15:32 di Camillo Demichelis



LIVE TJ - Juve a riposo. Martedì la ripresa
15:32 - JUVE A RIPOSO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Il prossimo impegno dei bianconeri in campionato sarà sabato sera, a Roma, contro la Lazio. Il gruppo inizierà a preparare la gara di campionato a partire da martedì pomeriggio. Mister Sarri ha infatti concesso un giorno di riposo, lunedì, alla squadra, dopo la gara di campionato contro il Sassuolo.", si legge su Juventus.com.
 
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PAG Posted on 4/12/2019, 00:44     +1   -1
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LIVE TJ - Domani, Khedira sarà operato al ginocchio. Allenamento terminato. Rabiot in gruppo
03.12.2019 17:03 di Camillo Demichelis
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



LIVE TJ - Domani, Khedira sarà operato al ginocchio. Allenamento terminato. Rabiot in gruppo

12:31 - OGGI LA RIPRESA - Oggi pomeriggio, la Juventus riprenderà ad allenarsi in vista della gara contro la Lazio. Maurizio Sarri inizierà a fare le prime valutazioni in vista della partita di sabato sera all'Olimpico.

16:09 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo alla Continassa e si sta allenando in vista della gara contro la Lazio.

17:05 - KHEDIRA SARÀ OPERATO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "La Juve ha cominciato oggi pomeriggio la settimana lavorativa che porta alla sfida di sabato sera all’Olimpico di Roma, contro la Lazio. Il gruppo si è ritrovato alla Continassa per lavorare su possesso palla, senza tralasciare l’aspetto atletico (aerobico nel dettaglio) e la consueta partita. Ha lavorato con il gruppo, per tutta la sessione, Adrien Rabiot. Domani la seduta è prevista al mattino. AGGIORNAMENTO: SAMI KHEDIRA. A causa del persistere del fastidio al ginocchio sinistro riscontrato negli ultimi giorni, Sami Khedira domani sarà sottoposto ad intervento di pulizia artroscopica che sarà eseguito dal professor Ulrich Boenisch ad Augsburg in Germania.", si legge su Juventus.com.

17:43 - QUALCHE DUBBIO DI FORMAZIONE IN VISTA DELLA GARA DI SABATO - Oggi, la Juventus ha ripreso ad allenarsi in vista della gara contro la Lazio. Maurizio Sarri ha qualche dubbio di formazione soprattutto in attacco dove resta aperto il ballottaggio fra Higuain e Dybala. Mentre a centrocampo ci sono maggiori certezze visto che giocheranno Bentancur e Pjanic insieme a loro dovrebbe esserci Matuidi. Non sarà, invece, a disposizione Sami Khedira che domani sarà operato al ginocchio.
 
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PAG Posted on 4/12/2019, 09:21     +1   -1
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Khedira si opera, oggi l’intervento in Germania. Il suo 2019 finisce qui, rientrerà dopo la sosta natalizia. Adrien Rabiot torna disponibile già per la partita di sabato



TORINO 04/12/2019 - Il campanello d’allarme era scattato nei giorni scorsi. Sami Khedira aveva dovuto saltare la partita contro il Sassuolo per un problema al ginocchio sinistro. La situazione non è migliorata e a questo punto è necessaria l’operazione. Il centrocampista tedesco oggi verrà sottoposto ad un intervento di pulizia del ginocchio in artroscopia, che sarà eseguito dal professor Ulrich Boenisch ad Augsburg, in Germania. Oggi se ne saprà di più sui tempi di recupero, che dovrebbero aggirarsi sulle 3-4 settimane. Il 2019 di Khedira è dunque finito qui e il campo lo rivedrà dopo la sosta natalizia: la prima uscita della Juve nel nuovo anno è prevista per il 5 gennaio, nella sfida in casa con il Cagliari.

FEDELISSIMO Khedira, che in estate sembrava destinato ad andare altrove, ha invece via via convinto Maurizio Sarri, che fino a questo momento lo ha usato spesso e volentieri. Merito della sua intelligenza calcistica e della brillantezza negli inserimenti. Finora Sami ha giocato 12 delle 14 partite in campionato (9 volte da titolare), mentre in Champions è stato utilizzato cinque volte su cinque (quattro volte partendo dall’inizio).

RABIOT C’E’ Per un centrocampista che esce ce n’è un altro che entra. Adrien Rabiot ieri è tornato a lavorare in gruppo e tornerà tra i disponibili per la partita di sabato sera contro la Lazio: il francese non gioca dal 10 novembre, notte di Juve-Milan

Fonte: Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 5/12/2019, 00:47     +1   -1
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LIVE TJ - Cassani ospite al JTC. Allenamento tattico terminato. Rabiot recuperato
04.12.2019 14:38 di Camillo Demichelis
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LIVE TJ - Cassani ospite al JTC. Allenamento tattico terminato. Rabiot recuperato


12:28 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo e si sta allenando in vista della gara contro la Lazio. Maurizio Sarri per la partita di sabato ha ritrovato Adrien Rabiot, mentre non sarà a disposizione Sami Khedira che oggi sarà operato al ginocchio.

13:03 - CASSANI OSPITE ALLA CONTINASSA - La Juventus, attraverso il suo profilo ufficiale di Twitter, ha rivelato che oggi al JTC c'era un ospite speciale:

14:03 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Martedì mattina in campo per la Juve, che ha lavorato al JTC per continuare la marcia di avvicinamento verso la gara di sabato con la Lazio (fischio d’inizio ore 20:45). Seduta che ha previsto una parte atletica, seguita da esercitazioni tattiche e da conclusioni finali. Allenamento al quale ha assistito anche un ospite d’eccezione, il CT della nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani, in visita oggi in Continassa, dove ha incontrato Maurizio Sarri e i bianconeri. Domani, mercoledì 5 dicembre, la squadra sarà in campo al mattino", si legge su Juventus.com

14:38 - BALLOTTAGGIO DYBALA - HIGUAIN - La Juventus prosegue la preparazionein vista della gara contro la Lazio. Per il match di sabato ci sono due dubbi di formazione e riguardano entrambi l'attacco. Il primo è il solito ballottaggio fra Dybala e Higuain, mentre il secondo riguarda la trequarti dove resta da capire chi giocherà fra Bernardeschi e Ramsey. Per il resto a centrocampo dovrebbero giocare Bentancur, Pjanic e Matuidi. Mentre in difesa dovrebbero essere confermati Cuadrado, De Ligt, Bonucci e Alex Sandro.
 
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PAG Posted on 5/12/2019, 10:16     +1   -1
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Qui Lazio. Luis Alberto torna ad allenarsi: allarme rientrato. Per il match di sabato contro la Juve si va verso i 60mila spettatori. Rambaudi: «La Juve va affrontata senza timori»



ROMA 05/12/2019 Yes, we can. Ovvero sì, possiamo. Esattamente quello che i giocatori della Lazio hanno detto martedì all’inaugurazione del nuovo store ufficiale del club. Ma davvero l’impresa di battere la Juve è possibile? «Nonostante le apparenze non è il momento ideale per affrontare la Juventus - avverte Delio Rossi, ex tecnico biancoceleste -. I bianconeri non sbagliano mai due partite di fila. Al tempo stesso però va detto che la Lazio è nel momento migliore della propria stagione, quindi può assolutamente vincere». Anche Roberto Rambaudi, uno dei pilastri della Lazio di Zeman, invita i biancocelesti a crederci: «Devono giocare senza timore reverenziale. Hanno dimostrato di sapersi adattare bene agli avversari, leggendone i punti deboli a gara in corso. La Lazio al momento è più squadra, la Juventus viene invece trascinata più dai singoli. Bisognerà avere pazienza, coraggio e spirito di sacrificio».









L’ allarme è rientrato, Inzaghi può tirare un bel sospiro di sollievo. Luis Alberto è tornato a lavorare in gruppo ieri a Formello, fugando quindi i dubbi che erano sorti sul suo conto dopo che aveva saltato gli allenamenti di lunedì e martedì. Lo spagnolo era stato precauzionalmente tenuto a riposo per via di un affaticamentomuscolare accusato dopo il match con l’Udinese.

Verso quota 60mila Intanto cresce l’attesa per la sfida di sabato. Le presenze sicure sono già oltre le 50 mila unità. Perché agli oltre 20 mila abbonati vanno aggiunti più di 30 mila spettatori che hanno già acquistato il biglietto. La vendita dei tagliandi continuerà a buon ritmo nei prossimi giorni, così la previsione più realistica è che sugli spalti dell’Olimpico ci saranno almeno 57-58 mila spettatori sabato sera. Forse si arriverà alle 60 mila presenze. Folta, in ogni caso, sarà la rappresentanza di tifosi juventini (ce ne dovrebbero essere tra i 10 e i 15 mila).



Fonte: Gazzetta dello Sport

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Una Juve senza Khedira. Bentancur è un muro portante e diventerà ancor più titolare. Emre Can non ha cambiato umore, per Sarri è lontano dal suo modello ideale di centrocampista


Una Juve senza il Khe è una Juve più rivoluzionaria. Paradossi della storia, ma Maurizio Sarri ha perso per tre mesi una sicurezza borghese. Una coperta calda ereditata dal passato: Sami Khedira è stato operato ieri nella sua Germania, dovrà stare fuori più di quanto si pensasse. Tornerà a inizio marzo, quando la Champions sarà bollente, e questo ha un effetto sulla rivoluzione in atto. Cambia lo scenario attorno a Sarri, comandante in trincea a Torino: c’è chi acquisisce più alti gradi (Bentancur), chi torna in prima linea (Emre Can) e chi deve mostrare finalmente coraggio (Rabiot). Senza scordare che tra unmese si apre ilmercato: in caso di partenze, la casella andrebbe riempita, magari contendendo subito alcuni obiettivi all’Inter (Kulusevski?). Sarri ha materiale per consolarsi: Bentancur, mezzala modernissima, è un muro portante e diventerà ancor più titolare. Anche Rabiot dovrà salire nello status: i bianconeri si aspettano di più, ma sapevano che l’adattamento sarebbe stato laborioso.

Posto in lista Le notizie in arrivo dalla Germania non hanno cambiato molto l’umore dell’altro tedesco. Un po’ perché Emre Can è legato a Khedira da amicizia,un po’ perché è ancora bruciante la delusione di questi mesi. Contro il Sassuolo Emre è partito per la seconda volta dall’inizio, ma quei 54’ sono stati unmezzo disastro: Can, giù di corda, pareva già un ex, quasi rassegnato al trasloco di gennaio. In linea generale i bianconeri non vorrebbero cambiare in corsa le carte in mano a Sarri. Il tecnico, però, considera il tedesco assai lontano dal suo modello di centrocampista: questi mesi non sono serviti ad “adattarlo”. Da parte sua, Can ha sofferto e soffre ancora il taglio dalla Champions, anzi non si è mai morso la lingua quando ha potuto lamentarsi pubblicamente. Adesso, però, sa che senza il Khe potrebbe essere arruolato nella guerriglia: a gennaio, infatti, può liberarsi un posto nell’agognata lista.



Fonte: Gazzetta dello Sport

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Ramsey e Bernardeschi in discesa: chi dietro le punte? Sarri ha provato 5 soluzioni dietro le punte, ma nessuna convince



TORINO 05/12/2019 - Il centrocampo che perde Khedira dovrà trovare in tempi stretti nuovi equilibri e di riflesso si porterà dietro anche l’enigma del trequartista. Sarri, per esempio, difficilmente riproverà l’esperimento di piazzare dietro le punte Rodrigo Bentancur, già visto scorrazzare in quelle zone contro l’Inter (nel momento in cui è uscito Dybala) e la Lokomotiv a Torino. Il tecnico bianconero, che ha cominciato ad utilizzare il 4-3-1-2 dalla trasferta di Brescia (24 settembre), non ha ancora trovato una soluzione definitiva alle spalle degli attaccanti. Fino a questo momento, sono state utilizzate cinque soluzioni diverse, praticamente tutte quelle a disposizione nella super rosa della Signora. Scavando a fondo, Sarri non ha trovato particolari criticità, ma il fatto di continuare a fare esperimenti dimostra che l’uomo specifico per quel ruolo la Juve non ce l’ha.

Incertezza Quelli impiegati di più sono stati Bernardeschi e Ramsey, ma entrambi, per un motivo o per l’altro, non convincono fino in fondo in una posizione fondamentale per innescare Ronaldo e Higuain (o Dybala). L’ex viola finora ha quasi sempre deluso e domenica scorsa, contro il Sassuolo, è stato preso di mira dai tifosi. La sensazione che quella non sia la sua posizione ideale è netta, anche se Sarri probabilmente insisterà. Il gallese, invece, vista l’abilità in entrambe le fasi, sembrava l’uomo giusto. E nella prima parte della stagione le luci erano state superiori alle ombre. Ma il suo problema è la continuità, anche a causa di un fisico che spesso fa le bizze. Gli infortuni lo hanno sempre limitato e anche quando è arrivato a Torino si portava dietro i postumi del grave incidente di aprile. Ramsey, arrivato dall’Arsenal a parametro zero, sta andando avanti tra alti e bassi e questo sembra un momento di down.

Douglas out A complicare le cose ci si è messo anche l’ennesimo stop di Douglas Costa, provato trequartista (ma con licenza di svariare)a Mosca, dove aveva risolto la partita con una magia nel recupero. «Ho giocato dietro le punte un paio di volte cinque anni fa nello Shakhtar, ora mi devo riadattare a questo ruolo» disse quella notte. Ma non ha avuto neanche il tempo di provarci: contro l’Atalanta si è fatto di nuovo male. E in tutto questo, sullo sfondo, c’è la sagoma di Paulo Dybala, che il 10 sulle spalle ce l’ha per davvero. Ma Sarri ha ribadito che quello con Ronaldo e Higuain è un «tridente da bar»: resterà sempre di questa idea?



Fonte: Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 6/12/2019, 00:39     +1   -1
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LIVE TJ - BONUCCI: "Con Sarri abbiamo cambiato tutto. La scelta di andare al Milan mi ha cambiato, qui riesco a dare il 100%"
05.12.2019 19:20 di Edoardo Siddi
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Fonte: inviato all'Allianz Stadium
© foto di Daniele Buffa/Image Sport



LIVE TJ - BONUCCI: "Con Sarri abbiamo cambiato tutto. La scelta di andare al Milan mi ha cambiato, qui riesco a dare il 100%"
PARLA BONUCCI

"Sono uscito dalla mia comfort zone e questo per me ha fatto la differenza. Nel mio percorso ho conosciuto persone che mi hanno fatto crescere e nei momenti di cambiamento ho avuto dentro di me risposte e anche la condivisione con persone importanti. Anche al di là del campo. Mia moglie mi ha fatto crescere sotto tanti punti di vista, anche tanti allenatori che si sono presi cura di me nelle giovanili dell'Inter. Sono arrivato all'Inter con 10 partite da difensore e questo era tutto nuovo, ma sapere come pensavano gli attaccanti mi ha aiutato. Chiaro che poi devi sapere che il mondo è sempre in evoluzione e devi essere sempre pronto a migliorarti e metterti in discussione. Devi essere sempre bravo a restare ad altissimi livelli, perché dietro di te c'è sempre qualcuno pronto a prendere il tuo posto. E' una sfida quotidiana con te stesso, con i compagni, che ti spingono a migliorare, e gli avversari. Certi cambiamenti vanno capiti, devi capire se certe cose sono giuste per te o se sono imposte. Devi avere un carattere forte, essere responsabile e fidarti degli altri. Io nella mia vita sono molto diffidente, ma ho la fortuna di capire le persone vere che mi dicono qualcosa per il mio bene. Io ho avuto mister Perrone che per me è stato la svolta".

C'è un atteggiamento diverso verso il cambiamento?

"I vecchi sono diciamo più responsabili. Più esterni. Io ora comincio ad andare dalla parte dei vecchi, se penso al Leonardo di due o tre anni fa, non rifarei alcune scelte. Non le rifarei perché un cambiamento mi ha portato a ragionare in maniera diversa. I giovani quindi devono accettare i consigli dei vecchi e i vecchi devono, tra virgolette, rubare l'entusiasmo dei giovani. Per noi il cambiamento è continuo e non puoi mai permetterti di fermarti e guardare a quello che hai fatto, perché se no arriva quello dietro e prende il tuo posto".

C'è un modo per riuscire ad adeguarsi al cambiamento? C'è un consiglio che puoi dare?

"Io quando si tratta di un cambiamento prima capisco, accetto le sue basi, le elaboro nel quotidiano, e poi mi applico. Perché se non ti applichi, se non hai la voglia di capire dove ti porta il cambiamento, sei perso. Ed è quello che quest'anno è successo con l'arrivo di Sarri. Un cambiamento totale rispetto al modo di giocare di prima. Devi capire e applicarti per resettare quello che hai fatto perché adesso il modo è differente. Prima, però, lo devi accettare, perché se hai la presunzione di dire che non vuoi cambiare quello di prima non cambi. Devi capire che quello che hai fatto nella comfort zone non è l'unico modo".

Quando hai capito che stavi invecchiando?

"Tanti di quelli con cui ho cominciato hanno iniziato a smettere, quindi mi guardo allo specchio. Poi comincio a vedere i '99, i 2000. Fortunatamente ora è tornato Gigi e mi sento giovane (ride,ndr)".

Se non siamo consapevoli di avere una necessità facciamo fatica a cambiare. Quando ti è stato detto che per crescere avresti dovuto cambiare ruolo, tu l'hai accettato. Ti ha fatto soffrire in qualche modo chiudere una strada?

"Sì, è stato difficile. Sono sempre cresciuto nel calcio per essere d'aiuto agli altri. L'assista da centrocampista, l'assist da attaccante, il gol... Ho dovuto resettare questo mio modo di pensare e ho capito che anche da difensore potevo essere importante per la squadra. Quello ha acceso la consapevolezza in me stesso di essere importante in un sistema di gioco. Questa consapevolezza mi ha aiutato a vivere il cambiamento e portarlo sul campo. Il saper fare assist, mi definiscono un po' un difensore atipico, arriva da quel mio passato, ma con il cambiamento ho capito che posso essere importante anche salvando un gol. A 14-15 anni vuoi essere un attaccante (sorride, ndr).. Io con mister Perrone ho avuto la fortuna perché anche lui era stato un difensore di Serie A quindi ho accettato il consiglio. Avevo guardato video di Nesta, che secondo me era quello cui potevo avvicinarmi per caratteristiche, mi sono messo lì, ho guardato e mi sono applicato".

Quanto spesso ti capita di notare tue mancanze dopo una partita? O hai bisogno di qualcuno che te lo faccia notare?

"Io sono abbastanza autocritico, mi rendo conto di quando sbaglio subito nelle partite. Anche questo modo di sentire questo errore che ti fa migliorare durante la partita. Se sbagli sei consapevole di aver fatto un errore e non lo ripeti. Per tanti anni mi veniva criticata la Bonucciata, è stato anche coniato il termine, perché mi piaceva giocare da dietro e qualche volta esagerando abbiamo preso gol per miei errori. Però sono testardo e nell'arco della carriera ho capito dove dovevo cambiare. Ci sono momenti in cui puoi tentare la giocata e altri in cui se la palla va fuori dallo stadio hai fatto il tuo. Acquisisci consapevolezza di cosa ti fa crescere e attraverso le esperienze trai il positivo. Anche quelle negative".

Essere un calciatore è una responsabilità mediatica. Quando ti sposti la gente ti ferma, come vivi questa cosa? Quando vai in giro per Torino pensi a dove vai? Quando ti fermano sei felice o ti dà noia?

"Giro normalmente. Cinema, ristorante, bar, a fare la spesa. Sono andato ieri sera. Sono andato a prendere i bimbi a scuola, abbiamo fatto la spesa e siamo tornati a casa. Cerco di fare quanta più vita normale si possa fare. C'è gente che ti chiede la foto o l'autografo, io cerco di essere disponibile con tutti, però a volte anche noi abbiamo le giornate no. Magari sei con i bimbi e cerco di fare più velocemente possibile. Loro ci sono abituati. Mi fanno sorridere perché quando le persone si avvicinano per una foto loro fanno già due passi indietro perché sanno già che si avvicinano per quello".

Sei sempre stato noto per un carattere impetuoso. Molti ti amano per questo, altri no. Certe parti del proprio con gli anni si imparano a gestire, tu hai imparato?

"In campo esiste un Leonardo diverso da quello che è fuori. Poi nel corso degli anni fai esperienza, commetti alcuni errori che ti portan oa fare alcune domande e capire che alcune cose devono cambiare. Oggi diverse cose di pancia che ho fatto non le farei. Sono focoso, orgoglioso, a 32 anni, con tre figli e una carriera alle spalle, scelte giuste e sbagliate, se avessi avuto tutto questo in quel tempo non avrei fatto alcune cose. Alcune risposte magari o alcuni comportamenti. Oggi diciamo che sono un po' più saggio rispetto a qualche anno fa. Le esperienze ti portano a crescere. La scelta di essere andato al Milan, lo sanno tutti, mi ha fatto maturare come uomo. E' stato un cambiamento importante, però come ho sempre detto qui so che posso dare il mio massimo perché quel cambiamento lì forse era troppo per quello che ero in quel momento. Oggi qui mi sento di poter dare il 100% perché è cambiato il Leonardo, ho trovato una famiglia e una casa molto accoglienti e riesco a calarmi al 100% in questa dimensione".

Il giovane Bonucci avrebbe gradito i consigli del Bonucci di oggi?

"Il giovane Bonucci era un po' troppo focoso. Quando incontri una persona che ti dà consigli per il tuo bene bisogna avere l'umiltà e l'accortezza di prenderli, di far tuo quel consiglio e poi magari porsi delle domande. Ho avuto tanti compagni più grandi, allenatore che mi hanno consigliato, io elaboravo il cambiamento che mi proponevano e cercavo di farlo mio. Tante cose che ho fatto non le rinnego perché mi hanno fatto diventare quello che sono oggi. Bisogna accettare quello che ci viene proposto, però analizzandolo nella maniera giusta".

Quando è che qualcosa deve essere ascoltata?

"Quando uno ti porta i fatti devi ascoltarlo, se ti porta solo le parole diventa difficile essere credibile. Se io parlo con un giovane portandogli i fatti che sono accaduti nella mia carriera magari lui un'analisi la fa. Se porto solo chiacchiere senza motivazione faccio fatica a entrare nella sua testa. La fortuna del calcio è che ti mette in sfida anche con i giovani, che ti spingono a migliorare con il loro entusiasmo. In squadra abbiamo tanti 20enni, li vedi carichi, che giocherebbero anche il giorno dopo. La concorrenza ti stimola a non tralasciare mai nessun dettaglio. Il loro entusiasmo per noi è vita. Dopo l'anno vedi i giovani che ti sfidano e per noi è il motivo che ci stimola. A seguire la dieta, ad andare in palestra, a fare la criosauna. Tutto quello che serve".

Prendiamo la tua giornata. Ci sono un sacco di false credenze secondo me su di voi. Come funziona la tua giornata tipo? A che ora ti alzi, cosa fai, dove vai? Giochi a calcio coi tuoi figli, fai i compiti con loro?

"Sveglia la mattina sette o sette e un quarto. Due vanno a scuole a una prende il latte. Lo facciamo anche noi. Facciamo colazione, se poi ho allenamento la mattina li accompagno a scuola, arrivo alle 8:45 qui, faccio terapie e allenamento, palestra, poi dopo quattro ore e mezza o cinque pranzo e intorno alle 3 torno a casa. Mi riposo una mezz'oretta e comincia il vero allenamento perché bisogna andare a prendere i bambini a scuola, dividerci con mia moglie tra il piccolo che va a tennis e il grande a calcio, poi si cena, qualche volta si esce, si va al cinema. Poi capitano eventi come questo, che portano via tempo e anche energia mentale, perché non siamo abituati a stare sul palco e parlare. Infatti sto sudando un po' (ride, ndr). Questa è la mia giornata tipo, poi ci sono le volte in cui si viaggia. La sera prima della partita in casa c'è il ritiro che per non saper né leggere né scrivere io eseguo, poi ci sono gli eventi pubblicitari, eventi... Riusciamo a fare tutto".

Quanto ti sei trovato alla Juve con compagni tanto più giovani di te, vi capite? Usate lo stesso linguaggio? Andate in sintonia? O ci sono discrepanze difficili da riempire?

"No, quello no. Sul campo no. Poi fuori dal campo, nei momenti liberi, si creano dei gruppetti. La parte più vecchia della squadra magari si trova più a suo agio a parlare. Magari i più giovani vanno a giocare alla Playstation, noi più grandi magari facciamo un discorso a parlare di cosa possiamo fare o migliorare. I giovani quasi sempre si dilettano di più rispetto a noi vecchi anche in ritiro. Cerchi anche tu di far capire loro le responsabilità che hanno rappresentando una società, una maglia o come succede in Nazionale, una nazione. Devi essere d'esempio sempre".

Terminato l'intervento di Leonardo Bonucci al workshop Randstad, intervistato da Rudy Bandiera.

___

Oggi l'Allianz Stadium è teatro del workshop Randstad "Comprendere e trasferire il cambiamento", sul confronto fra generazioni come vantaggio competitivo per le persone e le aziende.

L'allungamento dell'età pensionabile e l'avvento delle tecnologie digitali hanno reso sempre più frequente la coesistenza sul posto di lavoro di persone appartenenti a generazioni anche molto distanti fra loro, per età e competenze. La sfida per le imprese è creare un ambiente di lavoro che promuova una collaborazione positiva fra generazioni e che metta ogni lavoratore nelle condizioni di esprimere al meglio il suo potenziale. Rudy Bandiera (divulgatore e TEDx speaker) e Sara Portolano (Delivery Manager Career Management Randstad) rifletteranno su come valorizzare le differenze di età e facilitare il dialogo mettendo sempre al centro la persona e le sue esigenze.

Ospite speciale della serata il difensore della Juventus e della nazionale italiana di calcio Leonardo Bonucci, intervistato da Rudy Bandiera. Tuttojuve.com vi riporta le sue parole.
 
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LIVE TJ - Allenamento terminato. Problema al flessore per Ramsey. Sabato contro la Lazio dovrebbe rivedersi Dybala
05.12.2019 19:25 di Camillo Demichelis
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport


LIVE TJ - Allenamento terminato. Problema al flessore per Ramsey. Sabato contro la Lazio dovrebbe rivedersi Dybala

12:22 - ALLENAMENTO IN CORSO- La Juventus è in campo alla Continassa e si sta allenando in vista della gara contro la Lazio. Sabato è possibile che un attacco, accanto a Cristiano Ronaldo, torni Paulo Dybala.

14:03 - ALLENAMENTO TERMINATO- La Juventus ha terminato l'allenamento mattutino in vista della gara contro la Lazio.

14:29 - SI FERMA RAMSEY - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Entra davvero nel vivo la missione Olimpico di Roma, dove sabato sera i bianconeri giocheranno contro la Lazio. Oggi, a meno due dalla gara, la Juve si è allenata, come accaduto ieri, al mattino: nel menu di giornata, attenzione particolare alla tattica e alla preparazione del match. Domani la Juve partirà per Roma, dopo l’allenamento. Al termine della seduta odierna, è stato rilevato un sovraccarico ai flessori della coscia sinistra di Aaron Ramsey. Il giocatore sarà valutato giorno per giorno. Domani la Juve partirà per Roma, dopo l’allenamento. Sempre domani, consueta conferenza stampa di Mister Sarri all’Allianz Stampa. Diretta su Juventus Tv, a partire dalle 13.00", si legge su Juventus.com.

14:57 - RRAMSEY SALTERÀ LA GARA DI SABATO - Aaron Ramsey - riferisce Sky Sport - salterà la gara contro la Lazio. Perciò sulla trequarti è possibile che giochi Bernardeschi anche se ci sarebbe l'opzione Bentancur. Ma l'uruguaiano probabilmente giocherà sulla linea di Pjanic e Matuidi. Per il resto non dovrebbero esserci grandi cambi e in difesa agiranno Cuadrado, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro. Mentre in attacco, accanto a CR7, dovrebbe esserci Dybala.

19:25 - DOMANI ALLE 13 PARLERÀ SARRI - La Juventus, domani, si allenerà alla Continassa e poi partirà per Roma. Nella giornata di venerdì, inoltre, ci sarà la conferenza stampa di Maurizio Sarri che si terrà alle ore 13. Il tecnico juventino, sabato, confermerà il 4-3-1-2: in porta ci sarà Szczesny. In difesa sulla destra toccherà a Cuadrado, in mezzo spazio a Bonucci e De Ligt, mentre a sinistra agirà Alex Sandro. A centrocampo ci saranno Bentancur, Pjanic e Matuidi. Bernardeschi, invece, dovrebbe agire alle spalle di Cristiano Ronaldo e Dybala.
 
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Lazio-Juventus, domani ore 20,45. Formazioni: "Sara 4-3-1-2 con Dybala e Ronaldo in attacco con alle spalle Bernardeschi. Cuadrado e Alex Sandro sulle fasce"

Dopo Sami Khedira, Aaron Ramsey. Non è un momento fortunato per i centrocampisti della Juventus. Ieri il gallese è stato fermato da un sovraccarico ai flessori della coscia sinistra. Niente di grave, ma salterà la partita di domani sera contro la Lazio e, probabilmente, in via precauzionale, anche la gara con il Bayer Leverkusen di mercoledì in Champions. La Juve è già agli ottavi e prima nel girone: difficile che forzi la mano. Aaron Ramsey, arrivato a parametro zero dall’Arsenal, finora è stato limitato dagli infortuni. Ha giocato solo cinque partite da titolare: tre in campionato (contro Spal, Brescia e Verona) e due in Champions (a Mosca con la Lokomotiv e in casa con l’Atletico). Mentre tra i convocati torna il recuperato Rabiot. A questo punto, domani sera, Sarri dovrebbe proporre Bernardeschi come trequartista. Oggi, dopo l’allenamento, la squadra partirà per Roma.

GdS

JUVENTUS 4-3-1-2

Szczesny

Cuadrado Bonucci De Ligt Alex Sandro

Bentancur Pjanic Matuidi

Bernardeschi

Dybala CR7

PANCH. 77 Buffon, 31 Pinsoglio, 2 De Sciglio, 28 Demiral, 13 Danilo, 24 Rugani, 23 Emre Can, 25 Rabiot, 21 Higuain ALLENATORE Sarri

BALLOTTAGGI Dybala-Higuain 60-40%

SQUALIFICATI nessuno

DIFFIDATI Bentancur, Pjanic

INDISP. Chiellini e Khedira (90 giorni), D. Costa (10), Ramsey (da valutare)

ALTRI Mandzukic, Pjaca, Perin, Han

DRITTE SÌ Dybala NO Bernardeschi

ARBITRO Fabbri

ASSISTENTI Meli-Passeri

IV UOMO Massa

VAR Irrati AVAR Tolfo

PREZZI 40-150 euro

TV Dazn e Dazn1 (Sky 209)

LAZIO (3-5-2):

Strakosha

Bastos Acerbi Radu

Lazzari Milinkovic-Savic Leiva Luis Alberto Lulic

Correa Immobile

La Gazzetta dello Sport





Il Corriere dello Sport

CITAZIONE
Dybala e basta. In 4 stagioni e mezza, il bilancio è decisamente in attivo. All’Olimpico 200ª in bianconero. È l’attaccante della Juve più in forma: domani Sarri si affida a lui

Duecento presenze in bianconero per Paulo, che si prepara a scrivere un’altra pagina di storia nella sua carriera. Il gioiello di Laguna Larga sta diventando grande: sono passati quattro anni e mezzo dal suo sbarco a Torino di fine maggio 2015 per il primo contatto con il nuovo mondo e, pochi giorni dopo, per il viaggio da neo juventino a Berlino per la finale di Champions e l’argentino è di nuovo, e sempre più, al centro della Juve. In quattro stagioni e mezza, il bilancio è decisamente in attivo: 199 presenze, 85 gol e 9 titoli conquistati (4 scudetti, 3 coppe Italia e due Supercoppe italiane). La scorsa stagione è stata in altalena; l’estate ha portato un tourbillon di mercato che l’ha messo nel frullatore. Dybala ha voluto tenersi stretta la maglia numero 10, ha detto no a Manchester United e Tottenham, si è conquistato la stima di Sarri e ha avuto ragione. VAI PAULO. Ora il tecnico è pronto a scatenare nuovamente tutta la sua classe, regalandogli una maglia da titolare contro i biancocelesti per ridare l’assalto al primo posto in classifica. La Joya sta vivendo un momento in versione Re Mida: ogni cosa che tocca diventa in pratica oro. E’ il più in forma del super attacco dei campioni d’Italia, anche se fi nora ha dovuto dividere con Higuain il posto accanto a Ronaldo, nonostante il fenomeno non sia al meglio. E stavolta, nell’alternanza con il Pipita, toccherà a lui, che ha vissuto un novembre da protagonista.





E’ stato Dybala il valore aggiunto dei bianconeri: gol da tre punti al Milan, rete della sicurezza all’Atalanta e magìa su punizione all’Atletico Madrid per certificare il primo posto nel girone europeo. Prodezze che sono arrivate dopo il gol all’Inter, dopo la doppietta decisiva alla Lokomotiv Mosca e dopo il rigore al Lecce. E adesso, la Lazio, la squadra da cui tutto è iniziato. Sì, perchè la prima uscita in bianconero della Joya, all’alba della stagione 2015-16, fu proprio contro i biancocelesti, in Supercoppa a Shanghai. Paulo si presentò subito alla sua maniera, con un gol. La squadra di Simone Inzaghi è la sua vittima preferita: 10 reti in 11 partite (8 con la Juve, 2 con il Palermo). In campionato sono 7 (5 con in bianconeri, 2 con i rosanero): contro nessun avversario ha fatto meglio. L’ultimo è stato la perla in pieno recupero il 3 marzo 2018 che è valsa un pezzo del settimo scudetto consecutivo dell’allora formazione di Allegri. Con Max, Paulo si era un po’ allontanato dalla porta, diventando un «tuttocampista». Sarri gli ha restituito fiducia e lo ha riavvicinato all’area avversaria, dove sa essere letale. 200 volte Dybala, e non è assolutamente finita.



Il Corriere dello Sport

CITAZIONE
Di chi è questa Juve? La gestione Allegri si sta allontanando più lentamente del previsto. Mentalità già diversa, ma finora il Sarrismo si vede di più in Europa

Sarri c’è, ma non sempre si vede. Sarri al momento è un’idea, un progetto che affascina osservatori, tifosi e giocatori. Ma questa non è ancora la sua Juve e non è più quella di Allegri. Con tutta probabilità è qui l’equivoco da cui discendono i problemi più estetici che concreti: parliamo sempre della squadra 2ª in campionato e agli ottavi di Champions con 180’ d’anticipo. Ma la stagione vera comincia a febbraio. E quel «vorrei ma non riesco» che si percepisce in campo lascia qualche preoccupazione. Se Allegri doveva «solo» vincere, Sarri deve vincere bene. Mentalità Che il passato si stia allontanando, anche se più lentamente del previsto, non lo dicono soltanto le statistiche. La mentalità non si quantifica, si vede: ed è la differenza macroscopica. Questa Juve gioca sempre per imporsi. Nel decalogo sarriano ci sono: più possesso, tocchi, passaggi brevi per uno sviluppo collettivo della manovra, pressing alto, baricentro alto, difesa e fuorigioco alti. La sua Juve è verticale, quella di Allegri orizzontale. Sarri è meno concentrato dietro, ma più imprevedibile e preparato davanti. Allegri leggeva come pochi le partite dalla panchina, e spesso i cambi erano vincenti, dimostrandosi più tattico di quanto si pensi. Lo studio dei rivali era cruciale: ricordate la difesa a tre a sorpresa contro il Monaco? Ma spesso sceglieva la soluzione più speculativa, sia nel sistema (la difesa a cinque nel finale dopo il vantaggio) sia nella manovra (il «calma c’è tempo» che rallentava il gioco). Sarri ha più fretta. Dalle tavole della legge all’applicazione pratica, però, il passo è fin qui più lungo del previsto. Sarebbe un falso dire che Sarri sia prigioniero di CR7. Allegri ha avuto il Ronaldo e mai messo in discussione. Sarri ha un fenomeno con un anno in più, in un sistema più scientifico, nel quale il peso specifico del singolo è un po’ ridotto. La mossa intelligente è stata spingerlo verso il centro in modo quasi surrettizio. Nella testa di Sarri doveva esserci CR9. Vista l’impossibilità di convincerlo, il 4-3-3 è diventato 4-3-1-2 nel quale Ronaldo è il più avanzato in un virtuale centrosinistra. Il CR7 dell’anno scorso avrebbe segnato il doppio. Per convincerlo a riposare — c’era riuscito Zidane — servirà la società. Sarri ha recuperato Dybala, che Allegri aveva depresso da mezzala, riportandolo fantasista d’attacco. Però non ha scelto il centrocampo e forse cerca di convincere più se stesso sull’adattabilità di Bernardeschi a 10, situazione che crea inferiorità.





Da Champions Un dato però emerge. Mentre tra campionato e Champions la Juve di Allegri aveva indicatori quasi uguali, quella di Sarri sembra più sarriana in Europa: più possesso, tocchi, passaggi, verticalizzazioni, percentuale realizzativa. Quasi scenario e atteggiamento dei rivali aumentassero intensità e offensivismo. Sarri non s’è mai visto per 90’: ma con Napoli, Inter, Atletico, Atalanta (finale), le più forti, ci sono stati momenti di sarrismo. Allora «calma, c’è tempo», direbbe forse Allegri.



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LIVE TJ - SARRI: "Bernardeschi importante. Mi aspetto una Lazio violenta. Inter davanti spero ci da motivazionii"
06.12.2019 13:45 di Edoardo Siddi
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Fonte: inviato all'Allianz Stadium



LIVE TJ - SARRI: "Bernardeschi importante. Mi aspetto una Lazio violenta. Inter davanti spero ci da motivazionii"

Maurizio Sarri presenta Lazio-Juventus. Alla vigilia, Tuttojuve.com vi riporta le parole del tecnico in conferenza stampa.

Dal punto di vista delle motivazioni e dell'approccio si sente più confortato rispetto a una settimana fa?

Noi s'è messo come ipotesi, visto che nelle partite post Champions abbiamo più difficoltà, che ci sia a livello inconscio un calo di motivazioni dopo le partite di Champions nell'approcciare poi a quelle di campionato. E' un'ipotesi, non una certezza, magari è solo un calo di energie mentali e nervose. Vedendo gli allenamenti sono fiducioso, poi come sempre il campo dà le risposte.

Considera quello di domani un turno importante nell'economia del campionato visto le partite importanti e difficili che avrete sia voi che l'Inter?

I punti sono tutti importanti, perché quando tiri le somme alla fine i punti sono punti. Le partite hanno lo stesso livello di importanza, poi che a livello giornalistico sia producente enfatizzare certe partite lo comprendo benissimo, ma a livello razionale siamo in un punto in cui niente può essere deciso. Come detto, però, i punti sono tutti importanti, alla fine quelli che mancano mancano, ma è un turno importante come gli altri, con un livello di difficoltà elevato per le squadre di alta classifica. Sono punti pesanti.

Domenica aveva detto che era servito il gol del vantaggio del Sassuolo per sbloccarvi, il sorpasso in classifica dell'Inter può avere un effetto simile a livello generale?

Spero di sì. Spero che sia un grande stimolo per noi per fare tanti punti avere una squadra davanti. Spero sia un forte motivo di motivazione.

Lei piu volte ha spiegato l'importanza di Bernardeschi, ma come sta vivendo il ragazzo questa ostilità e questi fischi che ci sono allo Stadium? In un momento come questo preferisce insistere con lui o farlo staccare un po'?

Lui è un ragazzo estremamente sensibile e questo si nota dalla differenza di sicurezza che mostra nelle partite in trasferta e in quelle in casa. Il rendimento è diverso e questa cosa gli sta pesando. Lui per me è un giocatore importante, non bisogna farsi influenzare da niente e da nessuno, penso che il mio compito ora sia più aiutarlo e accompagnarlo che non farlo riposare.

Khedira out tre mesi e per lei era un giocatore molto importante. Ora come recupererà Emre Can e domani può essere la sua partita?

Emre ultimamente ha fatto apparizioni, quindi non è rimasto escluso totalmente. E' rimasto escluso dalla Champions e per lui è stato qualcosa di pesante dal punto di vista mentale. Sa che se fa bene in campionato verrà tenuto sempre in considerazione. Sami è una perdita pesante, ma la situazione è questa. La situazione del suo ginocchio stava peggiorando e la decisione è arrivata perché nel giro di 10 giorni era peggiorata in maniera non normale perché questo tipo di problematiche normalmente peggiorano nel corso degli anni, non in una settimana. Non ci resta che far crescere e salire il rendimento degli altri.

Come si affronta una squadra come la Lazio? Ci sarà da studiare qualche accorgimento?

La Lazio è una squadra forte. Al di là dell'aspetto tattico ha grande qualità. Quando riesce a portare squadra a ridosso dell'area avversaria, è la migliore in Italia nei passaggi filtranti negli ultimi 25 metri ed è una delle migliori anche in Europa. E' una squadra pericolosa e se possibile va tenuta lontano dalla nostra area. Gli accorgimenti sono i soliti, prepariamo la partita per cercare di limitare tutti i grandi pregi che hanno gli avversari, e in questo caso sono molti, e cercare di sfruttare i difetti. E' una partita palesemente difficile.

Khedira prima, poi si è fermato anche Ramsey. Gli infortuni ora la preoccupano?

Sicuramente non sono contento, ma in una stagione momenti come questo ci sono. Rabiot sta meglio, ha fatto gli ultimi due o tre allenamenti con la squadra e sembra stia uscendo dalla situazione che l'aveva coinvolto negli ultimi tempi. Chiarmaente è un ragazzo che è stato fermo gli ultimi 15 giorni e deve ritrovare il top della condizione, ma dal punto di vista medico è risolto.

Che approccio si aspetta?

Mi aspetto un approccio violento da parte loro, perché vengono da sei vittorie di fila, hanno una media di tre gol fatto in casa, vivono un momento molto positivo. Da parte loro mi aspetto un impatto violento e di grande livello di determinazione. Ci sarà da reggere questo impatto, poi venire fuori e prendere in mano la partita e come dicevo prima cercando di tenerli non vicini alla nostra area di rigore.

Che differenza c'è tra giocare con il tridente e con il trequartista? E come mai non vediamo più il tridente dall'inizio?

Senza la presenza di Douglas è più difficile pensare a questa situazione. Il momento di grazia di Dybala è un'altra delle motivazioni per cui abbiamo scelto l'1+2 in avanti, quindi in questo momento ci risulta difficile giocare con i tre attaccanti per le caratteristiche di chi sta bene e di chi ora sta facendo la differenza.

Le chiedo se nella crescita di Bentancur manchi solo il gol.

Questo è un dato statistico costante per Rodrigo. Sta diventando un giocatore importante, negli ultimi mesi ha dei numeri dal punto di vista fisica impressionanti. Ha buona tecnica, dà la sensazione di poter crescere ancora e secondo me è destinato a una carriera importantissima. Se riesce a sopperire a questa carenza degli ultimi anni, ossia segnare poco, il futuro diventerebbe più che molto importante.

Vista la grande partenza di Juve e Inter, la Lazio è comunque a ridosso. Può essere la terza incomoda?

In questo momento lascia questa sensazione. Squadra forte, che ha fatto 18 punti nelle ultime 6, lascia ora la sensazione di essere una squadra capace di inserirsi.

È possibile qualche innesto a centrocampo a gennaio?

Sì, proveremo a farci giocare Benrardeschi, contando poi sul recupero di Douglas Costa e quello di Ramsey, proveremo a farci giocare anche lui. Questo è il compito di un allenatore, poi c'è la società che farà le sue valutazioni. Aspetto il rientro di Ramsey e Douglas Csota per proare altre soluzioni.

Quando giocate con Dybala e Ronaldo avete problemi a riempire l'area di rigore. Hai lavorato su questo aspetto con loro due?

Stiamo lavorando giornalmente. Un po' c'è da tenere conto delle loro caratteristiche. Non puoi vietare a Dybala di venire a prendere palla vicino ai centrocampisti perché gli toglieresti i grandi pregi che è capace di tirare fuori da queste situazioni, così come non puoi togliere a Ronaldo la possibilità di partire decentrato perché è qualcosa su cui ha costruito una carriera formidabile. Bisogna studiare qualche accorgimento e riempire l'area, deve essere anche bravo il trequartista nello sfruttare gli spazi che loro due sono bravi ad aprire.

Conferenza terminata.
 
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LIVE TJ - 23 convocati. Ci sono Rabiot e Pjaca. Juve in viaggio. Sarri confermerà il 4-3-1-2. In attacco spazio a Dybala
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06.12.2019 19:57 di Camillo Demichelis



LIVE TJ - 23 convocati. Ci sono Rabiot e Pjaca. Juve in viaggio. Sarri confermerà il 4-3-1-2. In attacco spazio a Dybala


12:38 - ALLE 13 PARLERÀ SARRI - Tra poco ci sarà la conferenza stampa, di Maurizio Sarri che magari darà qualche indicazione in merito alle possibili scelte di formazione per la gara di domani. Nel primo pomeriggio, invece, ci sarà l'allenamento dei bianconeri che poi lasceranno la Continassa per andare all'aeroporto e imbarcarsi sul volo che li porterà a Roma. Per quanto riguarda la formazione di domani restano alcuni dubbi. Infatti, sulla trequarti è aperto il ballottaggio fra Bernardeschi e Bentancur. Qualora dovesse spuntarla l'uruguaiano a quel punto a centrocampo potrebbe essere inserito uno fra Emre Can o Rabiot. In attacco, invece, ci sarà spazio per Dybala che affiancherà Cristiano Ronaldo.

15:34 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo e si sta allenando in vista della gara contro la Lazio. Al termine della seduta la squadra partita alla volta di Roma.

17:14 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus ha terminato l'allenamento pomeridiano in vista della gara contro la Lazio. La squadra ha lasciato la Continassa e sta andando all'aeroporto.

17:23 - I CONVOCATI - La Juventus, tramite il suo sito internet, ha fornito l'elenco dei convocati per la sfida contro la Lazio: "I bianconeri stanno per decollare alla volta di Roma dove domani (ore 20.45) affrontano la Lazio.

Ecco i convocati.

1. Szczesny
2. De Sciglio
4. De Ligt
5. Pjanic
7. Ronaldo
10. Dybala
12. Alex Sandro
13. Danilo
14. Matuidi
16. Cuadrado
19. Bonucci
20. Pjaca
21. Higuain
23. Emre Can
24. Rugani
25 Rabiot
28. Demiral
30. Bentancur
31. Pinsoglio
33. Bernardeschi
38 Muratore
39 Portanova
77. Buffon

17:47 - JUVE ARRIVATA A CASELLE -.ls Juventus e appena arrivata a caselle e si sta per imbarcare alla volta di Roma. Maurizio Sarri, domani, si affiderà al 4-3-1-2: in porta ci sarà Szczesny. In difesa da destra verso sinistra agiranno Cuadrado, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro. A centrocampo spazio a Bentancur, Pjanic e Matuidi. Mentre Bernardeschi agirà alle spalle di Dybala e Cristiano Ronaldo.


19:57 - SARRI CONFERMERÀ IL 4-3-1-2 - Domani, Maurizio Sarri, contro la Lazio, confermerà il 4-3-1-2.

Juventus: (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi; Cristiano Ronaldo, Dybala.
 
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Lazio-Juventus, oggi ore 20,45. Formazioni: "Sarà 4-3-1-2 con Dybala e Ronaldo in avanti, Bernardeschi sulla trequarti. Sulla fascia destra De Sciglio favorito a Cuadrado"




Un dubbio in mezzo al campo e un altro sulla fascia destra: ieri Sarri nella rifinitura alla Continassa ha provato De Sciglio in alternativa a Cuadrado e l’ex milanista, che garantisce più copertura in fase difensiva, pare favorito. Come mezzala destra il ballottaggio è tra Bentancur ed Emre Can, mentre Pjanic, che giovedì aveva la febbre, ieri stava meglio e dovrebbe essere regolarmente al suo posto in cabina di regia. A sinistra rientrerà Matuidi dall’inizio, sulla trequarti ci sarà Bernardeschi.

GdS



LAZIO (3-5-2):

Strakosha

Luiz Felipe Acerbi Radu

Lazzari Milinkovic-Savic Leiva Luis Alberto Lulic

Immobile Correa

JUVENTUS 4-3-1-2

Szczesny

De Sciglio Bonucci De Ligt Alex Sandro

Bentancur Pjanic Matuidi

Bernardeschi

Dybala CR7

PANCHINA 77 Buffon, 31 Pinsoglio, 28 Demiral, 13 Danilo, 24 RuganI, 23 Emre Can, 25 Rabiot, 39 Portanova, 38 Muratore, 16 Cuadrado 21 Higuain, 20 Pjaca

ALLENATORE Sarri

BALLOTTAGGI Dybala-Higuain 60-40%, De Sciglio-Cuadrado 60-40%, Bentancur-Emre Can 70-30%

SQUALIFICATI nessuno

DIFFIDATI Bentancur e Pjanic

INDISPONIBILI Douglas Costa (10 giorni), Chiellini e Khedira (90 giorni), Ramsey (da valutare)

ARBITRO Fabbri

ASSISTENTI Meli-Passeri IV UOMO Massa

VAR Irrati AVAR Tolfo

PREZZI 40-150 euro TV Dazn, Dazn1 (canale 209 Sky)

CITAZIONE
La Juve ha sempre Fede. Criticato all’Allianz, confermato a Roma Bernardeschi ha la totale fiducia di Sarri. I numeri lo inchiodano: un gol in 15 presenze stagionali

Un’altra occasione dal primo minuto per dimostrare che quella vista fino a ora è solo la brutta copia di se stesso. Federico Bernardeschi parte titolare questa sera all’Olimpico contro la Lazio e Maurizio Sarri spera che lontano da casa, da quell’Allianz Stadium che ultimamente è stato troppo ostile nei suoi confronti, il 33 riesca a rigenerarsi. I numeri lo inchiodano: un gol in 15 presenze stagionali, 12 delle quali in campionato dove è stato sostituito ben sei volte delle otto in cui è partito titolare. Sarri ne ha sempre sottolineato l’importanza tattica ma adesso si aspetta anche qualcosa negli ultimi trenta metri: «Per noi è un giocatore importante, non bisogna farsi influenzare da niente e da nessuno. E il mio compito in questo momento è più accompagnarlo che non farlo riposare». Ci sarà ancora spazio per lui dietro Cristiano Ronaldo e, con ogni probabilità, Paulo Dybala. Bernardeschi dovrà essere bravo nel riempire il vuoto al centro creato dai movimenti dei due attaccanti ma nelle prossime settimane potrebbe iniziare una nuova stagione perché Sarri, con Khedira fuori causa per tre mesi, pensa anche a lui per il ruolo di mezzala. L’aveva già annunciato a inizio stagione ma ora i tempi sembrano maturi: «Proveremo a farci giocare lui e Ramsey, contando sul recupero di Douglas Costa». Bernardeschi mezzala non è un’idea nuova, già Max Allegri lo aveva provato lì e pure Roberto Mancini lo vede in quella posizione anche se all’Europeo l’ex Fiorentina sarà inserito nella batteria degli attaccanti e giocherà esterno. Il paradosso è che per ora ha convinto più in nazionale che non con il club, al contrario di Ciro Immobile: macchina da gol con la Lazio ma a corrente alternata in Nazionale, al netto della doppietta contro l’Armenia. Questa sera il compito di Sarri sarà (anche) quello di limitare l’attaccante biancoceleste che finora in campionato ha segnato 17 reti. Una macchina da gol capace di finalizzare alla perfezione tutta la mole di gioco della squadra di Simone Inzaghi che trova l’esaltazione del suo essere nelle imbucate che fino oggi hanno fatto sempre male alla Juve, come contro il Sassuolo. La ricetta non cambia, anche così Sarri spera di disinnescare Immobile che tra casa e trasferta non sente differenza: 9 gol all’Olimpico e 8 fuori. Lui è già in formato Europeo, Bernardeschi è sicuro del pass per Euro 2020 ma deve ancora convincere la Juve. Stasera un’altra opportunità.



Corriere di Torino

CITAZIONE
Immobile-Ronaldo, Correa-Dybala sulla strada del gol. Lazio e Juve hanno raccolto insieme 66 punti: nessuna partita nel weekend europeo “vale” tanto. Sarri può tornare in vetta


La Lazio ha 30 punti, la Juve 36. Nessuna partita del weekend, prima del fischio d’inizio, somma 66 punti. La Lazio vince da sei partite, corre col pilota automatico, ha Immobile capocannoniere d’Europa, mentre la Juve... è la Juve, soprattutto se ferita da un pareggino col Sassuolo. In questa partita da Route 66, quindi, occhio al sorpasso sul rettilineo: l’Inter ha rallentato, la Juve ha già il braccio fuori dal finestrino. Progetta di mettere la freccia. Immobile-Ronaldo Immobile-Cristiano Ronaldo è la sfida sui cartelloni pubblicitari.Ainizio stagione erano i due capocannonieri designati, tre mesi dopo Ciro prende la calcolatrice e conta. Ha segnato 17 volte, più di Lewandowski e tutti i giocatori dei cinque grandi campionati. Ha fatto più gol di Ronaldo (6), Dybala (4) e Higuain (4) sommati, evento che non era considerato possibile. Ciro è stato un ragazzo della Juve e Massimiliano Maddaloni, il suo allenatore nella Primavera, oggi racconta: «All’inizio, faticò. Lo chiamaiinuno stanzino e gli dissi “Ciro, vuoi diventare giocatore o tornare al Sorrento?”. Dimostrò di saper imparare come una spugna». La spugna oggi è il miglior attaccante italiano e la Lazio sogna possa vincere il duello con questo Ronaldo inquieto. CR7 sta meglio rispetto alle ultime uscite, chi lo ha visto in settimana dice che si è allenato bene e gioca per la prima volta dopo il Pallone d’oro a Messi. Mai sottovalutare la reazione di un campione. Correa-Dybala Vicino a Ciro e Cristiano, vamos vamos Argentina, come dicono a Buenos Aires. Joaquin Correa e Paulo Dybala sono le sorprese (relative) nella stagione di Lazio e Juve. Correa è sempre stato un talento ma mai era stato così continuo, mai aveva segnato 6 gol in un campionato (figurarsi in tre mesi e mezzo). Dybala è un fenomeno ma in estate sembrava smarrito, quasi ceduto, forse senza ruolo. A due settimane da Natale, possiamo farla semplice: è un attaccante (ed è fortissimo). Stasera, a meno di grosse sorprese, sarà vicino a Ronaldo, con Higuain dalla panchina. Paulo giocherà la partita 200 con la Juve e avrà di fronte una delle squadre a cui ha fatto più gol in A, quella contro cui esordì: era uno Juve-Lazio di Supercoppa, Paulo segnò e alzò un trofeo. Come primo giorno di scuola, non male.



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LIVE TJ - LAZIO-JUVENTUS - Formazione ufficiali: alla fine la spunta Cuadrado
07.12.2019 19:40 di Giovanni Spinazzola
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport


LIVE TJ - LAZIO-JUVENTUS - Formazione ufficiali: alla fine la spunta Cuadrado

11:10 - SARRI PUNTERÀ SUL 4-3-1-2 - In mattinata, la Juventus farà il classico risveglio muscolare pre gara. Maurizio Sarri, contro la Lazio, si affiderà al 4-3-1-2: in porta ci sarà Szczesny. In difesa toccherà a Cuadrado, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro. A centrocampo spazio a Bentancur, Pjanic e Matuidi. Mentre Bernardeschi agirà alle spalle di Dybala e Cristiano Ronaldo.

Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi; Dybala, Cristiano Ronaldo.


13:38 - JUVE A PRANZO - La Juventus, in questo momento, è a pranzo. I bianconeri hanno terminato il risveglio muscolare in vista della gara contro la Lazio e ora stanno mangiando. A breve i giocatori riposeranno e poi si ritroveranno a metà pomeriggio per fare la merenda.

14:43 - TIFOSI BIANCONERI GIÀ A ROMA - Molti tifosi della Juve, che questa sera saranno all'Olimpico, sono già a Roma e ne stanno approfittando per visitare le bellezze della Capitale.

15:49 - BALLOTTAGGIO DE SCIGLIO - CUADRADO - Nelle ultime ore, in difesa, si è aperto il ballottaggio fra De Sciglio e Cuadrado. Il numero 2 juventino sarebbe leggermente in vantaggio sul colombiano.

17:12 - SARRI HA ANCORA QUALCHE PICCOLO DUBBIO - Maurizio Sarri ha ancora qualche piccolo dubbio di formazione in vista della gara contro la Lazio. Infatti, sulla corsia di destra è aperto il ballottaggio fra Cuadrado e De Sciglio, con il numero 2 juventino che sembra leggermente in vantaggio sul colombiano. Mentre a centrocampo Bentancur è favorito su Emre Can che comunque ha ancora qualche piccola chance di giocare dal primo minuto.

17:37 - DYBALA FAVORITO SU HIGUAIN - La Juventus ha terminato il riposo pomeridiano e la squadra sta effettuando la merenda. Ci vorrà ancora un'oretta prima che Maurizio Sarri faccia la riunione tecnica nella quale annuncerà la formazione titolare. Al momento Dybala è favorito su Higuain, per affiancare CR7.

18:09 - IN PORTA TORNA SZCZESNY- La Juventus a breve farà la riunione tecnica in vista della gara contro la Lazio. Maurizio Sarri, stasera, si affiderà al 4-3-1-2: in porta ci sarà il ritorno di Szczesny. In difesa sulla destra potrebbe toccare a De Sciglio, mentre in mezzo giocheranno Bonucci e De Ligt, a sinistra invece ci sarà Alex Sandro. A centrocampo spazio a Bentancur, Pjanic e Matuidi. In avanti si muoveranno Dybala e Cristiano Ronaldo e alle loro spalle toccherà a Bernardeschi.

18:20 -



18:40 - Tra poco le squadre lasceranno i rispettivi ritiri.

18:45 - Secondo Sky Sport, Simone Inzaghi dovrebbe puntare sui titolarissimi:

LAZIO (3-5-2) probabile formazione: Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile.

18:58 - Lo staff di Maurizio Sarri ha preceduto il pullman bianconero ed è già arrivato all'Olimpico.

19:05 - Lazio oggi in campo con la maglia biancoceleste.

19:33 - Le immagini dell'arrivo della Juventus:



19.43 - FORMAZIONI UFFICIALI:

Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile.
Allenatore: Simone Inzaghi.

Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi; Dybala, Cristiano Ronaldo. Allenatore: Maurizio Sarri.

19:55 - Tantissimi tifosi bianconeri all'Olimpico, sono 10.000!

20:06 - Le squadre sono in campo. Inizia il riscaldamento.

20:28 - Bianconeri e biancocelesti impegnati nei tiri in porta, fase finale del riscaldamento.

20:32 - Le squadre sono rientrate negli spogliatoi.

20:35 - Vola "Olympia", l'Aquila mascotte della Lazio.

LWsbmsA

 
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PAG Posted on 7/12/2019, 21:35     +1   -1

I'm Gonna Be Perfect From Now On

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Un primo tempo con alcune cose migliori e altre peggiori.
La squadra ha dei problemi, ma fa vedere belle cose.
Peccato l'ingenuità del pareggio.
 
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32 replies since 3/12/2019, 00:36   209 views
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