| CITAZIONE GdS: "Sarri sceglie Ramsey: via col trequartista e le due punte, chance «Dybaldo». Il 4-3-1-2 verso la conferma: favorisce gioco e turnover. Il duo Dybala-CR7, può vedersi presto"
Il rombo... quadra. Maurizio Sarri due sere fa a Brescia ha provato a giocare per la prima volta con il trequartista ed è probabile che la Juventus del prossimo mese sia quella: tre centrocampisti, un numero 10 e due punte. Dopo mesi di 4-3-3, quando il tridente non sembrava in discussione, potremmo essere a una svolta per la Juve, per il derby d’Italia, per il campionato. L’uomo al centro del nuovo mondo è Aaron Ramsey, il gallese che poteva giocare a rugby ma ha scelto il calcio, l’uomo che chiamano «Rambo»ma si batte per la conservazione dell’ambiente, il numero 8 diventato 10.
Come gioca Rambo Brescia-Juventus nel primo tempo è stata una partita con due trequartisti atipici. Romulo è un tuttofare che corre per due e conosce il tempo degli inserimenti,Ramsey un giocatore superiore, un centrocampista di palleggio bravissimo a trovare la porta. In 90 minuti, si è visto. Ramsey nei primi 70, quelli che gli ha concesso Sarri, si è proposto spesso per lo scambio con i compagni, si è spostato da destra a sinistra, ha crossato tre volte, combinato con Dybala e rischiato di fare gol di testa. Non ha giocato da migliore in campo, ma è stato fedele a se stesso. Nei primi giorni di Juve, aveva detto: «Mi piace fare gol, dare assist, stare vicino all’area». Confermato nell’ultima settimana: AR8 ha segnato al Verona zione dell’ambiente, il numero 8 diventato 10. Come gioca Rambo Brescia-Juventus nel primo tempoèstata una partita con due trequartisti atipici. Romulo è un tuttofare che corre per due e conosce il tempo degli inserimenti,Ramsey un giocatore superiore, un centrocampista di palleggio bravissimo a trovare la porta. In 90 minuti, si è visto. Ramsey nei primi 70, quelli che gliha concesso Sarri, si è proposto spesso per lo scambio con i compagni, si è spostato da destra a sinistra, ha crossato tre volte, combinato con Dybala e rischiato difare gol ditesta. Non ha giocato da migliore in campo, ma è stato fedele a se stesso. Nei primi giorni di Juve, aveva detto: «Mi piace fare gol, dare assist, stare vicino all’area». Confermato nell’ultima settimana: AR8 ha segnato al Verona e a Brescia si è visto spesso nella zona di Joronen. Probabile giochi una partita tra Spal e Bayer. Ramsey nella sua vita all’Arsenal ha portato la sua tecnica in mille zone del campo: ha giocato nei due centrocampisti del 4- 2-3-1, da 10, anche da esterno e da mezzala. Alla Juve, in un mese si è ripreso dall’infortunio e ha completato la progressione tribuna-panchina-campo, dove si è visto da esterno d’attacco, mezzala e ora trequartista. La logica dice che Sarri continuerà su quella strada perché il rombo - se preferite, il 4-3-1-2 - ha più pregi che svantaggi.Pro: aiuta la circolazione della palla, mette tanti palleggiatori nella stessa zona del campo. Contro: complica la copertura dell’ampiezza in fase difensiva, obbligando le mezze ali a fare decine di metri in orizzontale. Pro: semplifica la distribuzione dei compiti quando gli avversari hanno la palla. Contro: toglie Cristiano Ronaldo dalla zona di confort a sinistra. Pro: avvicina CR7 all’area e (importante) facilita le rotazioni. Questo è il punto.
Ronaldo + Dybala La Juve in questo momento ha solo due terzini, Cuadrado e Alex Sandro, e pochi esterni d’attacco: Bernardeschi, Ronaldo, da adattati Dybala e Mandzukic, ammesso che Mario sia ancora da considerare. Con il 4- 3-1-2, tutti i ruoli sono coperti con almeno due giocatori. Ramsey è il «10» titolare ma al suo posto possono giocare Bernardeschi, Rabiot e anche Dybala, come ha detto Sarri. Poi, l’attacco. Ronaldo, Higuain e Dybala sulla carta si dividono le due maglie e il gioco delle coppie si fa interessante. Higuain e Ronaldo sono i titolari, Dybala e Higuain i più in sintonia. I tifosi però impazziscono per la coppia Dybala-Ronaldo, che un anno fa diventò «Dybaldo».
Fonte: La Gazzetta dello Sport
Juve, Ramsey può salvare Dybala Con il gallese trequartista Sarri vara il modulo «affascinante» che rilancia l’argentino in zona gol.. Dybala ha risposto molto bene alla novità, Higuain un po’ meno.
Va di corsa Aaron Ramsey, l’uomo che può cambiare la Juve, non solo come mezzala ma anche come trequartista di lotta e di governo, come ha dimostrato a Brescia: con lui Sarri ha varato per la prima volta l’esperimento del trequartista, riproponendo il modulo che lo ha portato nel grande calcio alla guida dell’Empoli. Dybala ha risposto molto bene alla novità, Higuain un po’ meno. Ma la domanda è solo una: questo modulo può essere utilizzato anche al rientro del Ronaldo furioso (con la Fifa che ha premiato Messi, ignorandolo? «Io penso che anche con Cristiano si possa tranquillamente giocare così — risponde l’allenatore — . Lui è uno a cui piace partire leggermente decentrato e il modulo prevede questo, perché non è che i due attaccanti siano due attaccanti prettamente centrali, ma dovrebbero viaggiare tra il difensore esterno e il difensore centrale degli avversari. Quindi penso che si possa replicare tranquillamente. Ci siamo creati una bella alterna tiva, un modulo bellissimo, affascinante, difficile nella fase difensiva, ma molto interessante». Il fatto che non sia un modulo semplice per la difesa fa pensare alla necessità di altri collaudi, magari con squadre non di prima fascia, come la Spal che arriva a Torino sabato pomeriggio. Ma l’importanza di avere un piano B per questa Juve può essere fondamentale. Il motivo? Con il piano A — il tridente con Ronaldo esterno a sinistra e un riferimento centrale che si scambia spesso con lui — Dybala ha dimostrato di non rendere al meglio, anche perché costretto a giocare troppo lontano dall’area. Con il 3-4-1-2 potenzialmente si può recuperare in pieno l’argentino, prima scaricato sul mercato e ora alle prese con un recupero necessario, per lui ma ovviamente anche perla Juve. Tutto questo grazie a Ramsey e alla sua voglia di essere dentro il gioco, di metterci la gamba, ma anche il tocco intelligente. Di soffrire, certo. Con qualità.
Il Corriere della Sera CITAZIONE TS: "Emergenza Juve.Terzini: c'è solo Cuadrado. Alex Sandro in dubbio con la Spal per motivi personali. Danilo, fermo fino a metà ottobre, come De Sciglio. Pronto Beruatto?"
Magari non proprio d’ospedale, ma d’emergenza sì. Le corsie bianconere. Esterni e terzini sono infatti per lo più infortunati, indisponibili, acciaccati. L’ultimo della truppa degli infortunati è Danilo, che ha dovuto lasciare il campo al 19’ di Brescia-Juventus per un problema muscolare. Gli esami strumentali effettuati ieri al J Medcal hanno chiarito che nello specifico Danilo ha accusato una “lesione di grado lieve a carico del muscolo bicipite femorale della coscia sinistra”. Ciò significa che l’ex Citizen non potrà tornare abile e arruolato prima di metà ottobre: appuntamento, nel migliore dei casi, a sabato 19 in occasione di Juventus-Bologna (ore 20.45). Si aggiunge insomma, Danilo, ad un gruppo con analoga tabella di (non)marcia già composto da Mattia De Sciglio e Douglas Costa. Anche l’ex rossonero ieri è stato sottoposto ad accertamenti, e gli esiti non sono appunto stati dei più rosei: per una completa guarigione dalla lesione al bicipite femorale della coscia sinistra rimediata il 31 agosto contro il Napoli, occorrerà pazientare fino alla seconda metà di ottobre. Stesso periodo in cui Sarri spera di riavere a disposizione anche Douglas Costa Insomma, calendario alla mano: Danilo, De Sciglio e Douglas Costa salteranno, oltre al match di sabato contro la Spal (ore 15), i delicatissimi impegni contro il Bayer Leverkusen di martedì 1 ottobre - seconda partita del girone di Champions League - e in casa dell’Inter, domenica 6 alle 20.45. A tutto questo, in vista di Juventus-Spal, si aggiunge la probabile assenza di Alex Sandro, purtroppo alle prese con un permesso ottenuto per motivi personali. Il giocatore, colpito da un grave lutto, è già partito per il Brasile: non è escluso che torni in tempo e si metta a disposizione di Sarri, ma non è neanche scontato. Valuteranno insieme, il giocatore e la società, considerando anche l’aspetto emotivo, ovviamente, oltre che quello prettamente atletico e logistico. Insomma, potenzialmente Sarri rischia di dover preparare Juventus-Spal avendo a disposizione il solo Cuadrado, come terzino di ruolo. Ben difficile pensare che il tecnico possa derogare rispetto a una difesa schierata a quattro: le opzioni al vaglio, nel caso, coinvolgono la promozione di Pietro Beruatto (classe 1998) dall’Under 23 oppure il riadattamento di Demiral o Emre Can o Matuidi.
Fonte: TuttoSport CITAZIONE TS: "Douglas Costa rientra tra un mese. Il brasiliano si è lesionato un muscolo a Firenze: i medici non vogliono correre rischi inutili. L’esterno torna dopo la pausa di ottobre"
TORINO - Niente Spal e Inter in campionato, ma neppure Bayer Leverkusen in Champions League, il rientro di Douglas Costa dall’infermeria bianconera è ancora lontano. Se ne riparla a dopo la pausa del campionato, quando la Juventus affronterà all’Allianz Stadium il Bologna (il 19 ottobre, fischio d’inizio alle 20.45): per quella partita il brasiliano dovrebbe tornare nella lista dei convocati per la gioia di Maurizio Sarri, che sente l’assenza dell’attaccante e non perde occasione per sottolinearlo. «Aveva iniziato bene, conto molto su di lui e speravo non s’infortunasse perché avrebbe potuto continuare a crescere, ma adesso sarà costretto a saltare qualche partita» ha detto il tecnico appena qualche giorno fa.
Douglas Costa, l'infortunio contro la Fiorentina
Douglas Costa ha subito un infortunio muscolare a Firenze, il 14 settembre: la sua gara è durata appena otto minuti poi ha dovuto alzare bandiera bianca. Gli esami hanno evidenziato una lesione muscolare di medio grado alla coscia destra e, fin da subito, la prognosi è stata di un mese. Tempi rispettati: la prossima settimana il brasiliano sarà sottoposto a nuovi controlli per valutare come procede la guarigione, ma i medici non vogliono correre rischi inutili e non intendono anticipare la data del rientro anche se il brasiliano sembra rispondere bene alle cure e alle terapie, lavorando anche nei giorni in cui il resto dei compagni sono a riposo proprio per accelerare i tempi. Alla luce dei tanti infortuni della scorsa stagione, lo staff sanitario preferisce procedere con una guarigione graduale affinché il giocatore non abbia ricadute.
TuttoSport.com CITAZIONE TS: "Juve, tra campo e mercato. Juan Cuadrado alza il tiro: dopo Sarri vuole convincere Paratici «Pronto a giocare dove serve». Contratto in scadenza a giugno"
TORINO. Certo, visto il contesto e gli ultimi sviluppi, stridono un po’ le recenti - sia pure genuine - parole di Cuadrado: «Tutti i giorni mi alleno con voglia perché abbiamo una sana competizione. Io cerco in ogni allenamento, in ogni partita, di sfruttare al meglio le opportunità che mi concede l’allenatore. Il mio compito è quello di rendere le sue scelte più difficili, quindi cerco sempre di allenarmi per avere una possibilità». Per un po’, ovviamente, non dovrà guardarsi da chissà quali insidie per un posto da titolare, il colombiano. Ciò non toglie, però, che come ormai gli capita da anni di militanza in bianconero, si stia dimostrando elemento preziosissimo per qualità, sacrificio, attaccamento alla maglia, duttilità. Proprio quest’ultima sua caratteristica risulterà nodale ora che l’ex viola dovrà - in maniera più continuativa del solito - arretrare il raggio d‘azione: «Ormai è da dieci anni che faccio l’esterno, è la posizione che mi piace di più e mi permette di sfruttare le mie qualità: saltare l’uomo, crossare, fare degli assist. Però sono sempre a disposizione dell’allenatore, pronto a giocare quando ci sono situazioni come l’infortunio di Danilo contro il Brescia e dare sempre il massimo per la squadra. Sono contento della mia prestazione contro il Brescia e, in generale, sono contento della prestazione della squadra: stiamo migliorando. Poi, è chiaro, è normale soffrire un po’ e avere delle difficoltà ora, ma piano piano cercheremo di fare le cose per bene e arrivare al 100 per cento di quello che vuole Sarri». Notazione a margine. Dal punto di vista personale, oltre che a scalare anche in prospettiva le gerarchie e provare a convincere Sarri, Cuadrado punterà a convincere la società. Il 31enne - alla Juventus dal 2015 - ha il contratto in scadenza a giugno. Spera di continuare l’avventura in bianconero.
Fonte: TuttoSport
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