Il Salotto Bianconero

[Champions League] Ajax - Juventus

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PAG Posted on 15/3/2019, 12:26     +1   -1
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NEDVED a Sky: "Con l'Ajax due bellissime gare. Atletico? Ero sicuro che stava per accadere qualcosa di grande. Allegri..."
15.03.2019 12:36 di Rosa Doro
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



NEDVED a Sky: "Con l'Ajax due bellissime gare. Atletico? Ero sicuro che stava per accadere qualcosa di grande. Allegri..."
In occasione del sorteggio dei quarti di finale di Champions League, Pavel Nedved è intervenuto ai microfoni di Sky Sport:

Ajax?
"Non sono contento nè scontento, credo che saranno due bellissime gare, l'Ajax ha dimostrato di poterci stare battendo il Real Madrid campione, mi sono piaciuti tantissimo e dovremo stare molto attenti".

Cosa hai capito della squadra e di Cristiano?
"A proposito dei nostri ragazzi che si sono guadagnati altri due partite in Champions, è una cosa bellissima per loro, per i tifosi, dovremmo affrontare queste due gare come abbiamo fatto contro l'Atletico".

Temete una squalifica di Cristiano?
"Non temo la squalifica, perché dovrei, è stato un gesto fatto sul campo e deve rimanere lì. si è sfogato dopo essere stato insultato tantissimo a Madrid, lo capisco e andiamo avanti, non penso che ci sarà una squalifica".

Effetto Stadium?
"C'è, ci troviamo molto bene in casa, si è visto quanto entusiasmo hanno messo, abbiamo messo cuore, è troppo bello vivere queste serate di Champion, per tutta la gente dovrebbe essere una festa in Italia".

Cosa vi hanno insegnato le due gare contro l'Atletico?
"Noi abbiamo fatto una gara normale, non abbiamo fatto molto a Madrid, ma non abbiamo fatto la Juve, invece in casa abbiamo giocato come si deve, i ragazzi erano determinati, concentrati, prima della gara ero tranquillo, si vedeva che stava per accadere qualcosa di grande"

Farete di tutto per trattenere Allegri?
"Noi abbiamo fatto dei passi che abbiamo fatto tutti gli anni, col presidente si sono incontrati a marzo, hanno parlato e hanno spostato la decisione a giugno e mi sembra giusto per tutto il club, quello che stiamo facendo in campionato, è eccezionale, non è mai accaduto, in Champions siamo dove vogliamo essere e non possiamo chiedere di più".
 
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PAG Posted on 15/3/2019, 12:39     +1   -1
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Quarti di finale – uno sguardo all’Ajax di ten Hag

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di Alex Campanelli | marzo 15, 2019



Dopo l’improvvido sorteggio degli ottavi, ecco che l’urna di Nyon ha restituito il maltolto alla Juventus: i bianconeri nei quarti di finale de la vedranno con l’Ajax di ten Hag, avversaria da non sottovalutare ma comunque tra le meno attrezzate del lotto. Andiamo a conoscerlo meglio.

Alzi la mano chi si aspettava di vedere i ragazzini terribili guidati da Erik ten Hag ai quarti di finale, a maggior ragione dopo il sorteggio che li ha abbinati al Real Madrid e ancor più dopo la sfortunatissima sconfitta dell’andata. Invece i giovani lancieri hanno riscritto le leggi della Champions, sbancando con un poker il Bernabeu con quel calcio propositivo che alla Cruyff Arena non aveva pagato e scatenando la 4×100 di cui dispone lì davanti (con Dolberg riserva di lusso per una squadra come gli ajacidi), ben assecondata dal talento poliedrico di Lasse Schone, 32enne che avrebbe meritato ben altri palcoscenici. La prova del fuoco per i vari de Ligt, de Jong e compagnia è stata brillantemente superata, ora arriva la parte difficile, confermarsi una realtà solida che può puntare a traguardi sin qui solo sognati; anche il primo Ajax di Cruyff, che schiantò nella nebbia il potentissimo Liverpool di Shankly, uscì mestamente nel turno successivo. Il valore medio dei calciatori impiegati da ten Hag (geniale nel reinventare Tadic falso centravanti alla Hidegkuti) è sicuramente inferiore a quello di molte delle altre squadre rimaste in corsa, occhio però ai pericolosi strappi e al flusso di gioco costruito dai lancieri.

Come si è qualificato:

Ajax – AEK 3-0 (Tagliafico x2, van de Beek)
Bayern – Ajax 1-1 (Mazraoui)
Ajax – Benfica 1-0 (Mazraoui)
Benfica – Ajax 1-1 (Tadic)
AEK – Ajax 0-2 (Tadic x2)
Ajax – Bayern 3-3 (Tadic x2, Tagliafico)
Ajax – Real 1-2 (Ziyech)
Real – Ajax 1-4 (Ziyech, Neres, Tadic, Schone)
Gol fatti: 16
Gol subiti: 7
Capocannoniere: Tadic (6)
Uomini chiave: de Ligt, Schone, de Jong, Tadic

Formazione tipo (4-2-1-3): Onana; Mazraoui (Veltman), de Ligt, Blind, Tagliafico; de Jong, Schone; van de Beek; Ziyech (Dolberg), Tadic, Neres.
Squalificati: Mazraoui (1)
Diffidati: Blind, de Ligt, Tagliafico, van de Beek, Ziyech.


Juventibus
 
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PAG Posted on 15/3/2019, 13:47     +1   -1
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PAG Posted on 15/3/2019, 14:08     +1   -1

I'm Gonna Be Perfect From Now On

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Non male dai.
Speriamo di chiuderla lì che al ritorno sarò a Taiwan!!
 
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PAG Posted on 19/3/2019, 14:50     +1   -1
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L'ex Endt: «La Juve nel 1996 era un po' dopata, l'Ajax vuole vendicarsi»
In vista dell’andata dei quarti di finale di Champions, l’ambiente si scalda. L'ex Lanciere: «Quella sconfitta brucia ancora, una ferita che resta sempre aperta»

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di Antonio Giordano

martedì 19 marzo 2019 09:38

NAPOLI - Cominciamo bene: e quando Ajax-Juventus è ancora un pensiero da raccogliere e sistemare, la Grande Vigilia inizia con colpi bassi e allusioni assai dirette sul passato che, impietoso, ritorna. C’è stato un tempo in cui la Champions se la sono giocata direttamente loro, non come tra un po’, quando si entrerà in una doppia tappa, e comunque interlocutoria, attraverso la quale cercare di conquistarsi la finale: ma Juventus-Ajax, 22 maggio del 1996, è una data che resta lì, inchiodata nella storia bianconera, perché rimane l’ultima nottata densa di magìa, mentre ad Amsterdam «è ancora una ferita aperta».


Corriere dello Sport
 
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PAG Posted on 28/3/2019, 00:43     +1   -1
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La Stampa: "Ronaldo rientra oggi, l'allarme ancora no. C’è una lesione, Champions a rischio Ansia Juve per il recupero. Oggi nuovi accertamenti a Torino"



Ronaldo rientra oggi, l'allarme ancora no. La Juve si interroga sull’infortunio muscolare del suo fuoriclasse, patito lunedì sera con la nazionale portoghese, ma soprattutto aspetta e spera. Perché la presenza di CR7 nei quarti di Champions, con Ajax-Juventus in programma il 10 aprile, resta fortemente in bilico. I primi esami clinici, svolti ieri a Lisbona, hanno confermato il problema e posticipato la prognosi. «Cristiano Ronaldo è stato sottoposto in Portogallo ad accertamenti - specifica il bollettino medico del club - che hanno evidenziato una lesione di apparente modesta entità ai flessori della coscia destra. Le sue condizioni saranno monitorate e verrà sottoposto a nuovi accertamenti per definire la ripresa dell’attività agonistica». Tra timore e prudenza Prudenza, dunque, anche se l’intera Juve è in ansia con il fiato sospeso. Massimiliano Allegri, i compagni di squadra, i dirigenti e i tifosi bianconeri vorrebbero avere la certezza di poter vedere Ronaldo in campo tra due settimane ad Amsterdam. Il rischio di forfait però è concreto, perché il problema esiste e non viene sottovalutato. Anche se il penta Pallone d’Oro farà di tutto per rispondere presente nella sfida di Champions. Tutto ruota attorno alla lesione evidenziata dai medici e riportata dalla Juve con una comunicazione ufficiale: non si tratta di un semplice affaticamento muscolare o di una fastidiosa contrattura, ma di un sospetto stiramento. Anzi di «una lesione di apparente modesta entità ai flessori della coscia destra». Potenzialmente potrebbe essere nulla di grave, quindi, quasi a voler confermare quel che aveva detto lo stesso Ronaldo dopo la partita. «Sono tranquillo - le sue prime parole -: so che starò bene in una o due settimane. Nessun problema perché conosco il mio corpo perfettamente». Riposo e crioterapia Solo che le certezze passano dai nuovi esami medici. Oggi CR7 rientrerà a Torino, anche per ripetere le analisi alla coscia destra: servono almeno 48 ore di riposo dall’infortunio per avere una valutazione più corretta della lesione. Sciolti gli ultimi dubbi, poi, inizierà il lavoro di recupero, compreso l’utilizzo della crioterapia (sedute a -150 gradi). Ronaldo non sembra particolarmente preoccupato ed è rimasto a Lisbona con la sua Georgina: aveva già concordato con Allegri di poter godere di un giorno di riposo dopo la nazionale e l’infortunio non ha cambiato i programmi. Pjanic gol (e rosso) in Bosnia La Juve vuole recuperare Ronaldo nel migliore dei modi per la prima sfida di Champions, ma ha un piano B in caso di quadro clinico più critico: si punterà tutto sulla sfida di ritorno contro l’Ajax (martedì 16 aprile allo Stadium) per riaverlo al top della forma. La squadra ieri è tornata ad allenarsi alla Continassa dopo otto giorni di vacanza: Allegri aspetta il rientro dei 15 nazionali e studia i piani Champions, tra turnover ragionato e le cure per CR7. Nell’attesa ritrova un Mandzukic più riposato, e anche più carico dopo il rinnovo fino al 2021 mentre Dybala ha giocato 79 minuti nell’amichevole contro il Marocco. Cosa riuscita, invece, a Pjanic con una pregevole punizione in Bosnia-Grecia (poi il regista è stato espulso). Senza Ronaldo, i calci piazzati almeno non saranno orfani.



Fonte: La Stampa

Speranza Ronaldo LE RAPIDE RIPRESE DI CR7 DOPO UN CRAC Per tre volte negli ultimi anni CR7 ha recuperato in extremis per una finale dopo un crac ● 1 Nel 2014 con l’Atletico rientrò dopo un fastidio al quadricipite ● 2 Nel 2016, prima di (ri)sfidare l’Atletico, soffriva al bicipite femorale ● 3 Nel ’18 una storta poteva fargli saltare il Liverpool 1 2 3 «Modesta lesione» Cristiano sorride Ma l’Ajax è in bilico 1Prime analisi a Lisbona, da oggi sarà a Torino La Juve proverà a recuperarlo per la Champions



È l’aggettivo «apparente», con il suo carico di mistero, a lasciare i tifosi bianconeri in bilico: la presenza di Cristiano all’Amsterdam Arena il 10 aprile è ancora in dubbio perché al momento è prematuro avventurarsi in diagnosi o azzardare previsioni. Al netto dell’ottimismo ronaldiano, tratto essenziale del brand CR7, troppe variabili sono in gioco. E troppo fresco è il dolorino sentito lunedì sera a Lisbona contro la Serbia, dopo un’accelerazione sprint sulla fascia: di certo, ha portato Cristiano a fermarsi saggiamente. Anche per questo il comunicato diffuso dai bianconeri, dopo ampio consulto con la nazionale portoghese, è un misto di detto e non detto, con l’aggettivo finale caduto non a caso: «Cristiano Ronaldo è stato sottoposto in Portogallo ad accertamenti che hanno evidenziato una lesione di apparente modesta entità ai flessori della coscia destra». Tradotto: quel che «appare» nella primissima risonanza, fatta ieri mattina in una clinica di Lisbona, potrebbe «apparire» in maniera diversa dopo il tempo necessario a rendere il quadro più chiaro. Insomma, meno di 24 ore non sono certo sufficienti per valutare il grado della lesione al muscolo. «Le sue condizioni saranno monitorate e verrà sottoposto a nuovi accertamenti per definire la ripresa dell’attività agonistica», si legge ancora. Da oggi, con ilritorno di Ronaldo a Torino, le nubi inizieranno a essere meno fitte. Lo staff medico dei bianconeri, finora in contatto con i colleghi di Lisbona, prenderà quindi in mano la pratica: nei tempi adeguati, da subito e nei giorni successivi, si faranno ulteriori esami per capire quanto è immaginabile una ricorsa all’Ajax. Per ora non filtra né ottimismo né pessimismo: al massimo, sano realismo. E poi fiducia nella determinazione di CR7, certezza che (senza forzare) farà di tutto per esserci.

OTTIMISMO E REALTÀ Uscendo dal Da Luz, Cristiano ha rassicurato il suo popolo in adorazione: «Tranquilli, due settimane e torno». Il portoghese conosce la macchina perfetta che ha costruito in laboratorio, le sue parole non erano certe un bluff: mai forzerebbe il suo corpo oltre il limite. Anzi, è consapevole dei tempi che storicamente gli servono per recuperare da un problemino muscolare. Ieri, davanti a un piatto di frutta, ha ostentato tranquillità a pranzo con la fidanzata Georgina: era a Lisbona nel «suo» hotel, il PestanaCR7, uno dei tanti business di un impero in espansione. Agli amici più stretti ha confessato di essere sicuro che alla fine contro gli olandesini terribili battaglierà dall’inizio. Eppure al momento questa certezza clinica non esiste, almeno finché non saranno passate 48 o 72 ore dal crac: a quel punto si avrà una idea abbastanza attendibile della reale entità della lesione. Insomma, si capirà se c’è o meno la rottura di fibre muscolariein che entità. Ovviamente, nella peggiore delle ipotesi, le chance da Champions sarebbero assai ridotte: il guaio verrà per questo monitorato con la giusta calma, giorno per giorno.

ZERO RISCHI Oggi di mattina Cristiano tornerà a Torino e poi di pomeriggio dritto alla Continassa. Intanto, potrà sfogliare la margherita e ricordare tutte le volte in cui i suoi muscoli potevano fermarlo prima di un match capitale: nel 2014, a inizio maggio si fermò a Valladolid per un fastidio al quadricipite e 20 giorni dopo riuscì ad alzare la Decima per un soffio. Nel 2016, il bicipite femorale gli fece saltare la semifinale di andata con il City e la sua presenza fu in bilico pure per la nuova finale controicugini dell’Atletico. L’anno scorso una storta nel Clasico aveva messo a rischio l’ennesima finale a Kiev e, quindi, l’ultimo saluto da vincente al Real. In tutti questi casi, quando contava davvero, Cristiano ha accelerato per non lasciare soli i compagni: con l’Ajax è solo un quarto, si potrebbe puntare più agevolmente al ritorno del 16 aprile, ma la Juve non può permettersi rischio alcuno.



Fonte:La Stampa
 
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PAG Posted on 30/3/2019, 11:07     +1   -1
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GdS: "Allegri prepara l'attacco per la doppia sfida contro l'Ajax senza Ronaldo. Dal tridente con Dybala, Mandzukic e Bernardeschi alla difesa a tre fino al doppio centravanti"

L’ambizione di Massimiliano Allegri è arrivare il più vicino possibile allo scudetto e superare i quarti di Champions League grazie al Cubo di Max, sofisticato rompicapo che lo aiuterà a trovare tutte le soluzioni d’attacco senza Cristiano Ronaldo. Il tecnico bianconero non ha mai amato la parola emergenza. E’ nelle difficoltà che si aguzza l’ingegno e lui ha sempre saputo trasformare gli imprevisti in una risorsa. Senza CR7 Max potrà sbizzarrirsi alla ricerca di nuove e fantasiose soluzioni, alcune già sperimentate in passato come Cancelo o Alex Sandro esterni alti. Guardando il bicchiere mezzo pieno, possiamo dire che avrà tre partite di Serie A per far ruotare gli uomini e trovare la formula migliore da schierare in Champions, se come pare inevitabile allo stato attuale Cristiano salterà andata e ritorno contro l’Ajax.

TRIDENTE CLASSICO La soluzione più scontata è quella che vedremo in campo l’Empoli: il tridente Dybala e Bernardeschi con Mandzukic punta centrale, non certo un inedito. Senza il suo uomo più importante, Allegri sceglie di affidarsi ai giocatori di maggiore esperienza, che avranno un surplus di motivazioni. In particolare Dybala, sacrificato nella gara di ritorno con l’Atletico.

DIFESA A TRE Dybala può essere l’ago della bilancia anche nelle altre versioni allegriane: il 4-3-3 non è un dogma ed è rapidamente trasformabile in un 3-5-2, con Bernardeschi adattato nel ruolo di mezzala e Dybala in coppia con Mandzukic, più vicino alla porta.

IL DOPPIO CENTRAVANTI L’assenza di Ronaldo cade in uno dei periodi più intensi della stagione, in cui la Juve giocherà tre partite in sette giorni. Lecito aspettarsi anche l’utilizzo di Kean, che è pieno di energie ed entusiasmo, ma dopo la sbornia azzurra ha bisogno di essere normalizzato. Con Moise, Allegri può riproporre il doppio centravanti, sfruttando la fisicità del ragazzino in coppia con Mandzukic e mettendogli la fantasia di Dybala o di Bernardeschi alle spalle. Kean può muoversi anche accanto a Dybala o in un 4-3-3 con Paulo e Bernardeschi ai lati.

QUANTE RISORSE Douglas Costa, che il tecnico spera di recuperare per il Milan o al più tardi per l’andata con l’Ajax, può diventare una risorsa: può fare l’esternoadestra o a sinistra. Cancelo e Alex Sandro nel tridente sono ottime alternative d’emergenza. Il cubo di Max regala un’infinità di soluzioni.





La Gazzetta dello Sport

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TS: La Juventus chiama, Matthijs de Ligt risponde: 'Io alla Juve? Può essere, ma ci sono altri club e decide Raiola. Vedremo al momento giusto, ora sono focalizzato sull'Ajax'


La Juventus (e non solo) chiama, Matthijs de Ligt risponde. Il difensore olandese dell'Ajax, 20 anni il prossimo 12 agosto, ha dichiarato in un'intervista a Tuttosport: "La Juve è una grande squadra (parole pronunciate in italiano prima di proseguire in inglese, ndr), ma non sto studiando la lingua. Crediamo al passaggio del turno in Champions League perché siamo più giovani e con meno pressioni. Cristiano Ronaldo è uno dei migliori al mondo e con lui la Juventus è più forte, però è affascinante sfidarlo e noi abbiamo Tadic, il nostro CR7". BCD - "Chiellini mi piace tantissimo ed è fortissimo, uno dei migliori in assoluto a difendere. Apprezzo anche Bonucci, sono due tra i migliori centrali d'Europa. Per un giovane come me sono entrambi due modelli a cui ispirarsi. Io con loro alla Juve? Potrebbe essere, ma ci sono anche altri club interessati. Vedremo al momento giusto, ora sono focalizzato sull'Ajax e non so ancora il mio futuro, ci pensa il mio agente Raiola. De Jong non mi dice nulla per il Barcellona. Il paragone con Nesta e Stam mi fa piacere, sono stati due top player: io ne devo fare ancora tanta di strada per raggiungerli. Nesta è stato un difensore favoloso, guardo anche i video di Baresi e Maldini: la scuola italiana dei difensori è da sempre la più importante".



Calciomercato.com
 
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PAG Posted on 2/4/2019, 07:46     +1   -1
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GdS-CdS:"Juve, infortunati e tempi di recupero: Ronaldo migliora, ma resta la prudenza. Per Dybala e Mandzukic all’orizzonte ci sono Milan e soprattutto Ajax. Preoccupa Spinazzola"


Andrea Barzagli lesione a un quadricipite, torna per fine stagione, Leonardo Spinazzola, problema al ginocchio, ha almeno 15 giorni ma si temono notizie peggiori dagli esami, Mattia Perin, spalla, 7-10 giorni, Juan Cuadrado, operato al ginocchio sinistro, 7-10 giorni, Sami Khedira, operazione al cuore, 5 giorni, Douglas Costa, quadricipite e polpaccio, 5-7 giorni, Mario Mandzukic, febbre, 3 giorni, Paulo Dybala, polpaccio, 3 giorni, Cristiano Ronaldo, lesione muscolare alla coscia destra, 7 giorni.





Ronaldo migliora ma resta la prudenza: al momento non ci sono certezze, non è detto che salti Amsterdam.

In un’infermeria che pare la metropolitana di Tokyo all’ora di punta, la buona notizia arriva da Cristiano Ronaldo. Non c’è la certezza di averlo in campo ad Amsterdam, ma nemmeno quella di doverne fare a meno. In questo momento nessuno può sapere con certezza se CR7 ci sarà, ma i controlli medici a cui il portoghese si è sottoposto ieri mattina hanno avuto esito incoraggiante. Le giornate di Ronaldo procedono all’insegna di lavori in piscina, terapie specifiche, cyclette e sedute con il laser. L’aspetto positivo è che quando avrà il via libera dei medici potrà subito rimettersi in pista, visto che la sua condizione non scenderà particolarmente dal punto di vista muscolare. Il giocatore non vorrebbe perdersi nemmeno una partita di Champions, ma non verranno corsi inutili rischi. La stagione sta entrando nel vivo e la priorità è rimettere in campo Ronaldo quando sarà ragionevolmente esclusa la possibilità di ricadute. Nei prossimi giorni proseguirà il monitoraggio dell’infortunio, pressoché quotidiano. E ovviamente niente Milan.



La Gazzetta dello Sport





Emergenza totale. La Juve arriva al turno infrasettimanale e alla trasferta di Cagliari con l’infermeria piena: ben 9 infortunati, praticamente una intera squadra (e che squadra) indisponibile. La situazione è decisamente complessa, specie in attacco dove gli unici disponibili sono Kean e Bernardeschi. Il resto del reparto avanzato è rimasto a casa: i lungodegenti Cuadrado e Douglas Costa, oltre che Ronaldo, erano assenze previste. A loro si aggiungono Dybala, che non ha recuperato dal problema al polpaccio che gli ha fatto saltare l’Empoli, e l’attacco febbrile che ha messo ko Mandzukic. Non è tutto perché anche Khedira lavora per tornare tra i convocati sabato prossimo contro il Milan ma la vigilia ha portato altri due imprevisti. Perin si è fermato per una botta ad una spalla e Spinazzola ha rimediato una distorsione al ginocchio sinistro. Se il portiere punta al rientro con l’Ajax, la questione più seria appare quella dell’esterno, che stava vivendo un grande momento di forma. Per fortuna dell’ex atalantino, il ginocchio interessato è il sinistro, quindi non quello operato circa un anno fa e che lo ha costretto ad un lunghissimo stop di otto mesi. Entro fine settimana, Leonardo farà ulteriori controlli ma ne avrà almeno per 10-15 giorni, in attesa della verifica dei nuovi esami. Emergenza totale, dunque. Allegri non ha voluto rischiare e per questo non ha convocato Dyabala: il fastidio al soleo sinistro non permette di giocare con la sorte e di forzare il recupero. All’orizzonte ci sono Milan e soprattutto Ajax: Paulo dovrebbe tornare a disposizione sabato contro i rossoneri. Come Mandzukic, che per fine settimana avrà smaltito l’influenza. Per Douglas Costa, invece, l’orizzonte è la Champions: gli esami di controllo sono stati soddisfacenti ma, dopo due mesi di assenza, deve ritrovare la condizione. Pure Cuadrado, dopo l’operazione al ginocchio sinistro di fine dicembre, si avvicina al rientro (sarà utile solo in campionato visto che non è in lista Uefa) ma ci vorranno ancora «7- 10 giorni».



Il Corriere dello Sport
 
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PAG Posted on 5/4/2019, 12:15     +1   -1
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GdS: "Champions, ritorna il re. La Juve ci crede, CR7 verso il miracolo, il campione bionico mette l’Ajax nel mirino. A cinque giorni dal match cresce l’ottimismo dei medici"



«Io ci sarò». Il titolo di un vecchio brano degli 883 è diventato lo slogan della corsa contro il tempo di Cristiano Ronaldo. L’attaccante della Juventus ha pronunciato questa frase la prima volta il 25 marzo, nella zona mista dello stadio di Lisbona, dopo essersi fatto sostituire alla mezz’ora del primo tempo di Portogallo-Serbia per un problema muscolare alla coscia destra. «Non sono preoccupato - disse a caldo -, conosco bene il mio corpo e credo che in una, due settimane sarò a posto». Sono trascorsi 11 giorni da quella serata e con il tempo è cresciuto cautamente anche l’ottimismo, non tanto del diretto interessato (che è sempre stato convinto di farcela) quanto di chi gli sta attorno, dai medici all’allenatore. Adesso, a meno cinque dall’andata dei quarti contro gli olandesi, CR7 si sente vicinissimo al traguardo, ovvero esserci all’Amsterdam Arena mercoledì prossimo. Il Re di Coppa ha già perso una partita per squalifica in Champions e vuole onorare la sua competizione. «Io ci sarò» è stata la certezza granitica con cui Cristiano ha risposto, appena rientrato a Torino, alla preoccupazione dell’allenatore. «Lesione di apparente modesta entità ai flessori della coscia destra», recitava il primo verdetto dopo gli esami fatti in Portogallo. Forse Ronaldo aveva capito prima degli altri, e meglio di qualsiasi. apparecchio, che l’infortunio non era grave. Restava però l’incognita di quell’aggettivo usato nel comunicato bianconero, «apparente», che andava confermato da un secondo esame strumentale, da eseguire a qualche giorno di distanza, affinché l’ematoma potesse riassorbirsi e l’entità della lesione diventasse chiara. Il consulto di lunedì scorso è stato decisivo e ha convinto anche il resto della truppa bianconera a spostarsi verso l’ottimismo ronaldiano: dai controlli non è emersa rottura delle fibre muscolari, condizione indispensabile per accorciare i tempi di recupero. Così dal timore di uno stop di almeno 3 settimane si è passati al sollievo di un massimo di 15 giorni, con la consapevolezza che Ronaldo non è uno normale, ma ha un fisico costruito per stupire e per spingersi sempre un pochino più in là del limite. I grandi campioni amano le sfide. Paolo Maldini da ragazzino scendeva una fermata prima di casa sua e si metteva a correre più veloce che poteva per arrivare prima del tram. Ronaldo corre contro il tempo e la biochimica, per dimostrare di essere unico anche in questo. Ha deciso fin dal primo istante che avrebbe fatto ogni genere di sacrificio pur di non perdersi la Champions. Nel clan di Cristiano nessuno nutre dubbi sul suo impiego contro l’Ajax, ma lo staff medico è cauto perché non si vogliono correre rischi. Cristiano si sente bene e ha ancora una piccolissima speranza di essere convocato già per il Milan, ma questo è più difficile.



Fonte: La Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 7/4/2019, 23:53     +1   -1
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LIVE CONTINASSA - CR7 ha lavorato in parte con i compagni. Emre Can a rischio per mercoledì. Allenamento terminato. Lavoro di scarico per chi ha giocato ieri
07.04.2019 13:36 di Camillo Demichelis
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



11:14 - ALLENAMENTO IN MATTINATA - La Juventus, in mattinata, sarà in campo alla Continassa per preparare la gara contro l'Ajax. Chi ha giocato ieri svolgerà un lavoro di scarico. Per il match di mercoledì rientrerà Cristiano Ronaldo, mentre sarà da valutare Emre Can per capire se potrà farcela oppure no.

13:26 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus ha terminato l'allenamento mattutino in vista del match contro l'Ajax. Mercoledì in attacco si rivedrà Cristiano Ronaldo che dovrebbe giocare con Mandzukic e Bernardeschi. Infatti, Dybala a parte il rigore realizzato, ieri, non è apparso in grande forma, mentre Kean potrebbe entrare a gara in corso.

13:36 - CR7 HA LAVORATO IN PARTE CON I COMPAGNI - Oggi, Cristiano Ronaldo- riferisce Sky Sport - ha lavorato in parte con i compagni. Perciò tutto lascia intendere che mercoledì CR7 ci sarà. Mentre per quanto riguarda Emre Can c'è un po' di preoccupazione è verrà valutato nei prossimi giorni. Il tedesco è a rischio per mercoledì.

13:39 - LAVORO DI SCARICO PER CHI HA GIOCATO IERI - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Non può esserci sosta, in un momento così decisivo della stagione, come quello che stanno vivendo i giocatori della Juventus. Ecco perché non ci si concede nemmeno il tempo di festeggiare un successo, quello di ieri, che avvicina ulteriormente la Signora allo Scudetto consecutivo numero 8, e si torna subito al lavoro: c’è un match fondamentale alle porte, quello di mercoledì sera ad Amsterdam, contro l’Ajax in Champions League. Squadra dunque al lavoro, questa mattina al JTC: scarico per i giocatori maggiormente sollecitati ieri sera, campo (lavoro fisico e tecnico con la palla) per il resto del gruppo. Anche domani la Juventus si allenerà al mattino.", si legge su Juventus.com.
 
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PAG Posted on 8/4/2019, 07:59     +1   -1
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CdS: "Allegri non vuole rischiare un recupero affrettato, però Ronaldo corre e vede l'Ajax. Ieri ha svolto parte dell’allenamento con la squadra"

La buona notizia che i tifosi bianconeri aspettavano e che per certi versi era nell’aria dopo le dichiarazioni improntate alla À ducia di sabato di Nedved e Allegri è arrivata: Cristiano Ronaldo si è allenato parzialmente con i compagni nella seduta di ieri mattina alla Continassa e le sue possibilità di essere a disposizione nel match d’andata dei quarti di finale di Champions contro l’Ajax sono ulteriormente in crescita. Non siamo ancora al 100% perché la seduta di ieri con i non titolari del match con il Milan non è stata caratterizzata da un’intensità pazzesca (e lui per giunta ne ha svolta solo una parte), ma nell'aria ci sono un cauto ottimismo e la convinzione che, a meno di una sorpresa clamorosa, il portoghese sarà almeno inserito nell’elenco di coloro che domani pomeriggio partiranno per Amsterdam. Oggi è in programma il penultimo test e il fuoriclasse di Funchal dovrebbe aumentare ulteriormente i carichi di lavoro nella speranza che i flessori della coscia destra infortunata lo scorso 25 marzo durante Portogallo-Serbia continuino a dare risposte positive. Lui non ha nessuna intenzione di mancare la sÀ da contro i Lancieri e vuole rispettare la previsione fatta dopo l’infortunio quando, a caldo, aveva assicurato che in Olanda ci sarebbe stato. Allegri naturalmente spera che nelle prossime 48 ore l’ex Real Madrid gli fornisca le rassicurazioni necessarie per mandarlo in campo dal 1’. Il tecnico livornese non vuole assolutamente rischiare di perdere Cristiano fino al termine della stagione, ma al tempo stesso per un match tanto importante non vorrebbe rinunciare alla sua capacità di essere decisivo. La Juventus ha dimostrato di saper vincere anche senza di lui (lo ha fatto in 5 delle 6 partite nelle quali il portoghese non ha messo piede in campo), ma la sua esperienza, la sua classe e la sua leadership nei quarti di Champions sarebbero importantissime per la squadra. A rendere ancora più “necessaria” la presenza di Ronaldo mercoledì contro l’Ajax ci sono i numeri: nella sua carriera ha raggiunto 11 volte i quarti di finale di Champions League e in tutte e 11 le occasioni ha conquistato l’accesso alle semifinali. Per la sua squadra CR7 è una specie di garanzia anche perché, quando sente che l’ultimo atto della competizione si avvicina e che il profumo della Coppa è più intenso, diventa ancora più spietato. Qualche numero per spiegare meglio il concetto: delle 22 gare dei quarti ne ha disputate 20 (2 volte è rimasto in panchina perché il risultato era stato ipotecato all’andata) e in 16 occasioni è riuscito a battere il portiere avversario almeno una volta (solo 4 digiuni). Insomma, con lui in campo la sua formazione è quasi sempre partita... in vantaggio. In totale le sue reti nei quarti sono 26 e tra queste spiccano 2 triplette e 6 doppiette. Spietato come solo i campioni sanno essere.



Fonte: Il Corriere dello Sport

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CdS-GdS: "Emre Can in forte dubbio per Amsterdam, la caviglia fa ancora male. La distorsione subita sabato preoccupa: Khedira e Bentancur si scaldano"


Quella caviglia, non così gonfia come si temeva, e il dolore, quello sì davvero pungente, sono un punto interrogativo grosso così: Emre Can alzerà il suo scudo anche ad Amsterdam? Il tedescone, soldato della mediana Juve, è al momento seriamente in dubbio per l’andata dei quarti di Champions di mercoledì: la storta rimediata sabato fa piuttosto male e questa è una notizia pessima per la Signora, che proprio in Emre aveva trovato un efficace equilibratore. L’ex Liverpool è riuscito a prendersi un pezzo alla volta la prima linea e la sua crescita nella considerazione di Allegri è andata di pari passo alla condizione fisica. Proprio adesso, raggiunto il picco di esplosività, ecco il guaio fisico che per Max proprio non ci voleva: Emre ha tenuto a riposo la caviglia, che non è gonfiata oltre misura, ma la notte di sabato non ha ridotto il male dovuto alla brutta distorsione. Ieri i primi controlli non hanno, comunque, destato particolari allarmi aggiuntivi: il problema può essere risolto in cinque-sei giorni, ma proprio la tempistica stretta frena l’ottimismo in vista della Champions. Insomma, il recupero non è facilissimo, ma neanche impossibile: più che dal gonfiore, dipenderà molto dal dolore dei prossimi giorni e, di certo, non si forzerà il rientro. In fondo, molto probabilmente sarà ilritorno allo Stadium del 16 aprile a decidere la battaglia: per mercoledì sia Khedira, appena tornato, che Bentancur sono pronti a partire dall’inizio. Ma il ricordo recente della notte incantata con l’Atletico dà il senso dell’importanza di Can: il tedesco ha una innata capacità di sdoppiarsi all’interno della stessa partita. Un giocatore, due ruoli: Emre occupa lo spazio tradizionale della mezzala destra, ma poi scivola vorticosamente in difesa a fare il terzo centrale di difesa. Così aiuta la Juve a proteggersi dai rivali e a ripartire all’assalto: caviglia permettendo, un pendolo che farebbe comodo in terra olandese.



Fonte: La Gazzetta dello Sport



Emre Can è in forte dubbio a causa della distorsione alla caviglia destra che lo ha costretto ad abbandonare dopo venticinque minuti la sfida con il Milan. Oggi il tedesco effettuerà gli esami che chiariranno meglio la situazione. Sarebbe una perdita importante, visto il grande momento di forma e la duttilità tattica dell’ex Liverpool. In caso di forfait, pronto Khedira, che l’ha già sostituito in corsa contro i rossoneri, mostrando una buona condizione ad un mese e mezzo dall’intervento al cuore. Difficile, invece, il recupero di Perin, alle prese con problemi ad una spalla.



Il Corriere dello Sport

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CdS-GdS: "Assente da due mesi, Douglas Costa prepara il suo rientro. Nel momento decisivo della cavalcata, alla vigilia della Champions League vuole tornare a fare la differenza"


Riecco Douglas Costa. Dopo 64 giorni di assenza, il brasiliano è pronto a riprendersi la Juve. Nel momento decisivo della cavalcata, alla vigilia della Champions League, vuole tornare a fare la differenza, cosa che non ha praticamente mai fatto in questa tormentatissima stagione, iniziata con la squalifica ca di quattro giornate per lo sputo a Di Francesco nella gara con il Sassuolo. L’ex Bayern Monaco è assente dal 2 febbraio, per un infortunio muscolare al quadricipite sinistro subìto nella gara contro il Parma. Sembrava un danno non gravissimo e invece la situazione si è via via complicata con un ulteriore problema al polpaccio e con una ricaduta alla coscia proprio quando tutto sembrava vicino al rientro, alla vigilia della gara di ritorno con l’Atletico Madrid. Tutto questo senza contare i problemi extra campo dell’attaccante, protagonista nel periodo di assenza di un serio incidente stradale e, poche ore dopo, di un viaggio a Parigi alla festa di compleanno di Neymar, che ha fatto storcere il naso (eufemismo) alla società. Ora è tempo di resettare tutto: Douglas ieri si allenato con la squadra, come ormai da qualche giorno a questa parte, e tornerà tra i convocati per il primo round contro l’Ajax. Allegri ritrova così un’alternativa preziosa in attacco, uno in grado di spaccare le partite con accelerazioni e dribbling, armi letali nel rush finale della scorsa stagione e che invece non si sono praticamente mai viste quest’anno.



Fonte: Il Corriere dello Sport

Il brasiliano, assente dal 2 febbraio, potrà giocare uno spezzone in Olanda

O Il brasiliano, vero trascinatore nella seconda parte della scorsa stagione, ha affrontato la classica annata no, dove paghi i tuoi demeriti ma ci si mette anche la cattiva sorte. Douglas è partito con lo sputo a Federico Di Francesco del Sassuolo, che gli è costato 4 giornate. Da quel momento è stato difficile trovare continuità, tra infortuni e vicende extra-campo. L’ultima partita l’ha giocata con il Parma il 2 febbraio, poi due giorni dopo l’incidente sulla A4, seguito da una rapida puntata a Parigi per festeggiare il compleanno di Neymar assai poco gradita dalla Juventus. Da quel momento, il brasiliano non è più riuscito a tornare in campo per via di due infortuni, il primo alla coscia sinistra, il secondo al polpaccio. A un certo punto Allegri era parso quasi rassegnato in conferenza: «Ne ha sempre una, quando potrò lo rimetterò in campo, cosa devo fare?» Ora è arrivato il semaforo verde: Douglas è pronto al rientro nel momento chiave della stagione. Allegri dovrebbe convocarlo per la partita di dopodomani con l’Ajax. Chiaramente il brasiliano non può essere al meglio della condizione: difficile pensare che abbia nelle gambe più di una ventina di minuti. Poco importa: Allegri ritrova il suo formidabile spaccapartite.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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Bernardeschi: "Contro l'Ajax sarà una vera sfida, sono giovani e molto forti. Contro l'Atletico serata indimenticabile e vogliamo riviverla a partire dai quarti"

Sugli avversari della Juventus nei quarti di finale...


L'Ajax è una squadra giovane, piena di talento e che gioca a calcio. Sono molto forti e dei grandi atleti quindi dovremo fare attenzione a tutte queste loro qualità. È la Champions League; nessuna squadra concede niente quindi dovremo fare due grandi partite per ottenere il risultato che vogliamo. Quello che hanno fatto a Madrid ha sorpreso tutti ma questa è la Champions League e tutti possono battere tutti. Non ci sono regole. Ogni partita è una battaglia.

Sarebbe fantastico per tutti [se dovessimo vincere la competizione] ma innanzitutto è molto bello, un onore e un orgoglio essere ai quarti di finale. Dopo di ciò chi lo sa... potremmo anche arrivare fino in fondo ma credo che sia importante pensare partita dopo partita. Non si deve guardare troppo in avanti.



Sulla rimonta dopo il 2-0 dell'andata negli ottavi contro l'Atlético...

Abbiamo alzato l'asticella ogni giorno in termini di tensione e consapevolezza. Ci siamo guardati dentro. Sapevamo che avremmo potuto ribaltare quel risultato e in campo si è visto. Ciò che ha spiccato è stata la compattezza mostrata in campo. È stata incredibile quella sera. Tutti e dico tutti hanno dato il massimo. È stata davvero una serata perfetta, semplicemente straordinaria. Sono orgoglioso di averne fatto parte e di aver scritto un piccolo pezzo di storia della Juventus quella sera, ma penso che abbiamo ancora molta più storia da scrivere.

Adesso ai quarti ce la vedremo con l'Ajax e sarà una vera sfida. Siamo consapevoli che sia fattibile quindi proveremo a vivere un'altra serata come quella [contro l'Atlético] per i tifosi e per il club. Sono queste le serate indimenticabili.



Su cosa significhi giocare per la Juventus...

È una cosa davvero meravigliosa ed entusiasmante. C'è indubbiamente pressione, ma è una pressione positiva che aiuta a tirare fuori il meglio da se stessi. Essere parte di un club così grande, di una squadra così importante, che ha avuto tanti grandi giocatori nel corso degli anni, è un privilegio, un onore e un qualcosa di cui essere orgogliosi.

Ho sempre detto che il mio vero punto di forza è la mia forza mentale, più delle mie caratteristiche tecniche o fisiche. Mi dà un piccolo vantaggio quando si tratta di raggiungere degli obiettivi. Ho molti anni di carriera davanti a me, e quindi ci sono molte cose che spero di vincere, ma di sicuro voglio vincere la Champions League.



Uefa.com

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Rep. Beltrame: "Juve superiore, ma l’Ajax gioca senza pensieri. De Jong, De Ligt, Ziyech e Tadic sono di profilo altissimo. Vanno ad alta velocità e non hanno paura di niente"

Un mesetto fa Stefano Beltrame, attaccante juventino in prestito al Den Bosch, ha segnato una doppietta all’Ajax. Peccato solo che non fosse la Champions ma la Eerste Divisie, la serie B olandese dove Beltrame sta ormai da tre anni, e che la partita non si giocasse nella Cruyff Arena ma appena qualche metro più in là, nel campo principale del centro sportivo degli olandesi, il De Toekmost. E l’avversario era lo Jong Ajax, allenato dall’ex milanista Reiziger, la squadra da cui passano i talenti da lanciare. «Sono fortissimi anche nei ragazzi, Gravenberch ha 16 anni e ha già esordito in A, e c’è un centravanti, Traoré, che mi ricorda Kean. Due anni fa, invece, ho giocato contro De Jong e De Ligt» Ligt», Campioni veri? «De Jong soprattutto. Allora stava dietro le punte, adesso gioca dieci metri più indietro e quella è la sua posizione ideale. Al primo sguardo si capiva che era di un altro livello», Quale livello? «Quello del club in cui andrà, il Barcellona». E De Ligt? «È cresciuto quando è passato in prima squadra, affermandosi subito. Due anni fa gli ho anche fatto gol, anche se lui nell’azione non c’entrava». Le hanno chiesto qualche dritta, da Torino? «No, ancora no». Ne dà qualcuna a noi? «L’Ajax è il top in un campionato meno tattico dove però tutti pensano ad attaccare. Il livello tecnico è alto, chiaramente il limite è l’età media molto bassa. De Jong, De Ligt, Ziyech e Tadic, che pure non è più giovane, sono di profilo altissimo. È chiaro che pagano qualcosa a livello di continuità: infatti negli ultimi anni il campionato l’ha vinto il Psv, che ha meno qualità ma più esperienza, anche se stavolta secondo me ce la fa l’Ajax. La Juve non deve dare nulla per scontato». È comunque superiore all’Ajax? «Quest’anno la vedo superiore a tutti, non solo all’Ajax». Di cosa deve preoccuparsi Allegri? «Della loro spensieratezza. Vanno ad alta velocità, non hanno paura di niente e sono spinti da un pubblico impressionante». Frequenta spesIl suo futuro sarà ancora in Olanda? «Finalmente sto facendo una stagione importante: a maggio abbiamo i play-off e in prima divisione rimarrei volentieri, anche se sogno sempre di tornare in Italia e il sogno assoluto resta quello di tornare alla Juve». Mercoledì sarà allo stadio? «Speriamo, sto aspettando una risposta per i biglietti».



Fonte: La Repubblica
 
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LIVE CONTINASSA - Segnali positivi da CR7, mercoledì dovrebbe giocare. Emre Can non si è allenato, recupero difficili. Domani alle 18:40 parlerà Allegri
08.04.2019 19:44 di Camillo Demichelis
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport



LIVE CONTINASSA - Segnali positivi da CR7, mercoledì dovrebbe giocare. Emre Can non si è allenato, recupero difficili. Domani alle 18:40 parlerà Allegri

12:14 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus si sta allenando alla Continassa in vista della gara contro l'Ajax. In campo con i compagni c'è anche Cristiano Ronaldo. Mentre Emre Can - riferisce Sky Sport - è a forte rischio per il match di mercoledì.

12:37 - CR7 NON VEDE L'ORA DI SCENDERE IN CAMPO - Cristiano Ronaldo è in campo alla Continassa e sta lavorando con i compagni. CR7 ha completamente smaltito il problema ai flessori ed è carichi stimo in vista della gara di mercoledì. Ronaldo non vede l'ora di scendere in campo.

14:11 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus ha terminato l'allenamento mattutino in vista della gara contro l'Ajax.

14:57 - DOMANI ALLE 18:40 PARLERÀ ALLEGRI - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "La Juventus si appresta a vivere la trasferta olandese, valida per i quarti di finale di andata di Champions League. Oggi, antivigilia della partita, i bianconeri si sono ritrovati al mattino al Training Center, e hanno lavorato sulla tattica in vista della gara. Domani sarà vigilia, e come sempre, la vigilia di Champions è densa di appuntamenti. Intanto, l’allenamento di rifinitura dei bianconeri, che si terrà alle 12.15 al Training Center (diretta dei primi minuti della sessione su Juventus Tv). Poi, la Juve partirà per l’Olanda: alle 18.20 è previsto il “Walk around” sul prato della Johan Cruijff Arena, e 20 minuti dopo microfoni accesi per la conferenza stampa dei bianconeri. L’Ajax invece svolgerà la sua rifinitura alle 16; alle 15.15, invece, è prevista la conferenza stampa che, come ovviamente quella della Juventus, sarà trasmessa in diretta dalla piattaforma ufficiale bianconera.", si legge su Juventus.com.

15:38 - CR7 E DOUGLAS COSTA VERSO LA CONVOCAZIONE - Domani Cristiano Ronaldo e Douglas Costa - riferisce Sky Sport - saranno convocati per la gara contro l'Ajax. CR7 anche oggi ha lavorato in parte in gruppo. Mentre è ancora da valutare Emre Can che è a rischio per mercoledì.

16:12 - SEGNALI POSITIVI DA CR7 - Questa mattina - riferisce Sky Sport - Cristiano Ronaldo h svolto gran parte dell'allenamento con i compagni e sono arrivati segnali sempre più positivi. Quindi CR7 va verso la convocazione per la gara di Champions. Mercoledì Cristiano Ronaldo ci sarà poi spererà ad Allegri decidere se schierarlo dal primo minuto o a partita in corso.

19:44 - EMRE CAN NON SI È ALLENATO - Oggi - riferisce Sky Sport - Emre Can non si è allenato e difficilmente sarà convocato per la gara di mercoledì. Mentre per quanto riguarda Cristiano Ronaldo i segnali sono positivi e sarà convocato. Se CR7 starà bene molto probabilmente sarà titolare. Insieme a lui ci sarà Mandzukic e probabilmente Bernardeschi. Il numero 33 juventino è possibile che giochi tra attacco e centrocampo visto anche l'assenza di Emre Can. La Juventus, domani mattina, si allenerà alla Continassa poi pranzerà e nel primo pomeriggio partirà per Amsterdam. Alle 18:20 i bianconeri faranno il walkaround e poi alle 18:40 parlerà Massimiliano Allegri.
 
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PAG Posted on 9/4/2019, 08:31     +1   -1
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Ajax-Juventus, domani ore 21. Formazioni GdS-CdS: "Tridente Mandzukic, Bernardeschi con in ballottaggio Ronaldo/Dybala in attacco. Bonucci, Chiellini/Rugani in difesa"

Cristiano Ronaldo sarà almeno convocato. Il paradosso è che dall’emergenza in attacco adesso si è passati all’opulenza, perché oltre a CR7, che anche ieri si è allenato per una buona parte con il resto della squadra, è tornato disponibile anche Douglas Costa, latitante da più di due mesi per diversi infortuni. Morale della favola: Allegri disporrà di tutti gli uomini del reparto offensivo, eccetto Cuadrado che non è in lista Uefa. Ma se la coperta è lunga davanti, in mezzo e in difesa potrebbe esserci qualche problemino, visto il difficile recupero di Emre Can e il problema di Giorgio Chiellini al polpaccio, suo punto debole.Il difensore ieri ha lasciato prima l’allenamento perché ha sentito un fastidio: oggi verranno verificate le condizioni, ma la sua assenza sarebbe molto grave. Emre Can rischia seriamente di rimanere a terra per colpa della brutta distorsione alla caviglia rimediata contro il Milan. Stati d’animo diametralmente agli antipodi: Ronaldo ieri ha intensificato i carichi e ha partecipato a una fetta importante della seduta di gruppo Can invece ieri non si è allenato: la caviglia fa ancora molto male, perciò è difficile che possa giocare domani sera ad Amsterdam. Così Allegri dovrà ridisegnare il centrocampo: Khedira, che col Milan è tornato dopo l’intervento al cuore, potrebbe giocare titolare con Pjanic e Matuidi. L’alternativa al tedesco (che non ha i 90 minuti nelle gambe, ma a cui Max non rinuncia nelle gare cruciali) è Bentancur, che però non ha entusiasmato nelle ultime uscite. Oppure Bernardeschi, già utilizzato come mezzala. Con Ronaldo titolare, il tecnico potrebbe affidarsi al classico 4-3-3, con Bernardeschi e Mandzukic a completare il tridente. Occhio però alla variabile Kean, che potrebbe sostituire il croato al centro dell’attacco. Senza CR7, salgono le quotazioni di Dybala e di Cancelo (che può fare anche l’esterno alto). Nel caso probabile in cui Chiellini non ce la facesse, il suo sostituto naturale sarebbe Rugani e si ridurrebbero notevolmente le possibilità di schierare una difesa a tre. Douglas Costa, fermo da troppo tempo per poter giocare dall’inizio, sarà l’uomo che può rompere gli equilibri a gara in corso: le sue accelerazioni possono sempre essere letali. La notte, forse, porterà consiglio ad Allegri.




La Gazzetta dello Sport




Sei frecce anti-Ajax. La Juve ritrova tutti i suoi moschettieri per il primo assalto ai Lancieri e Massimiliano Allegri può sbizzarrirsi nel trovare il mix migliore per sbancare la Johan Cruijff Arena un tridente in campo, a meno di opzioni a sorpresa, e uno pronto a subentrare dalla panchina, con il ritorno del Re della Champions che regala tranquillità e fa sognare. E che è pronto anche a farsi un altro regalo: battezzare con il suo brand, CR7, lo stadio José Alvalade, l’impianto dello Sporting Lisbona, il suo primo club. Ronaldo ci sarà, la rincorsa ai quarti è arrivata al traguardo: Cristiano si è allenato anche ieri con i compagni e di fatto ha mantenuto la promessa di recuperare in tempo dall’infortunio patito in Nazionale che aveva fatto tremare il mondo bianconero. Allegri sembra intenzionato a confermare il reparto che ha schiantato i Colchoneros. Accanto a Cristiano, quindi, dovrebbero agire Mandzukic e Bernardeschi. A meno, appunto, di soluzioni inattese. Contro il Milan, SuperMario ha mostrato qualche progresso nella condizione Dietro di loro scalpita Moise Kean. Il baby fenomeno non sbaglia un colpo (va in gol ogni 42 minuti) e potrebbe diventare il jolly di coppa. Allegri sembra intenzionato a sfruttarlo a gara in corso, come faceva con Douglas Costa la scorsa stagione. Ma Quest’anno, invece, non si è mai dimostrato un valore aggiunto. Ora torna a disposizione dopo due mesi di assenza, intenzionato a cambiare il corso della storia recente. Dybala: la Joya sorride poco negli ultimi tempi, neanche il gol al Milan gli ha fatto ritrovare completamente il buonumore, stando alla reazione nervosa alla sostituzione. Anche per lui la Champions può diventare la medicina migliore.



Fonte: Il Corriere dello Sport

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GdS: "Federico l’olandese: tecnica e duttilità. Bernardeschi è l’italiano più simile allo stile Ajax. Massimo Drago: Federico ricorda Johan Cruijff"

Frederik torna a casa. Federico Bernardeschi è nato a due passi dalla cave – Carrara, non Maastricht – ma probabilmente è il giocatore italiano più olandese che esista. In fondo, che cosa ha insegnato l’Olanda al mondo? Il calcio totale, quel giocare insieme scambiandosi le posizioni, quell’inno alla fluidità per cui un calciatore gioca in due, tre, quattro ruoli nello spazio di 10 minuti. Il concetto viene ricondotto a Rinus Michels, l’allenatore dell’Ajax e della migliore Olanda di sempre, ma è stato Cruijff a portare le sue idee lontano, a Barcellona, dove la pianta è germogliata di nuovo. Bernardeschi è un buon allievo di quella grande scuola, un universale con classe: è diventato famoso come attaccante esterno, poi si è trasformato in centrocampista a tutta fascia, è migliorato (tanto) nella fase difensiva e alla Juve ha studiato addirittura da mezzala. Quanti altri italiani sanno essere utili in così tanti ruoli? Massimo Drago, l’allenatore che a Crotone lo ha introdotto al calcio degli adulti, vede oltre: «Con le dovute proporzioni, a me Federico per movenze ricorda Johan Cruijff. Ha la stessa eleganza, la stessa prepotenza palla al piede. Potrebbe essere cresciuto nell’Ajax, ha quella forza nei primi passi con cui spesso salta l’uomo. Poi è vero, ormai gioca in diverse zone del campo. Con me era un esterno d’attacco, ma qualche volta faceva la seconda punta. Faticava a calciare perché non era nella sua mentalità fosse stato per lui, avrebbe cercato sempre solo l’assist. Ora invece vedo che parte da più lontano e mi piace, così fa più male». Il discorso sulla finalizzazione resta d’attualità. Bernardeschi in campionato ha segnato solo due volte, in trasferta con Chievo e Frosinone, le ultime due della classifica. Drago direbbe che i gol sono pochi e ha ragione: Federico ci è andato vicino tante altre volte, ha preso pali e traverse, ha sprecato qualche occasione. Federico ha un altro impatto fisico, è più utile in fase difensiva e attacca in due direzioni, oltre alla giocata verso il centro ha la fuga in fascia. E I suoi ex allenatori raccontano che Federico ha sempre avuto una grande voglia di stare col pallone, di palleggiare, di giocare. Anche questo è molto olandese. Il suo primo allenatore alla Fiorentina è stato Simone Sarti, che lo ha avuto per un anno quando Federico ne aveva 12. La formazione è anche merito suo: «Quando lo guardo in televisione, lo rivedo com’era da ragazzino. Sereno, a suo agio palla al piede, con una naturalezza nel gesto non comune». Se gli si chiede un paragone con la scuola olandese, fa sì con la testa: «Sono d’accordo, Federico ha quel passo, quel modo di giocare a testa alta. Per me i calciatori del futuro sono lui e Sané, che si somigliano parecchio: alti, tecnici, rapidi». L’Europa ha apprezzato presto. «Berna» ha giocato presto in Europa League con la Fiorentina, nel 2014. Ha segnato otto volte in tre edizioni, facendo gol anche al Tottenham, che potrebbe ritrovare in un paio di serate di maggio. Prima, però, c’è l’Ajax. Prima, c’è l’Olanda, non una nazione qualsiasi.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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GdS, Jordi Cruijff: "Mio padre ci ha insegnato a rendere felici chi ci guarda. Cristiano è immortale come lui. E anche questa Juve pratica sa essere bella"

Jordi, cosa c’è di papà Johan nella squadra di Ten Hag? «Lo stadio, intanto, che porta il suo nome. E poi una filosofia, di gioco e di vita, ormai nel Dna del club: questo Ajax gioca il calcio che sarebbe piaciutoamio padre. Giovane, felice, audace, di attacco. Ad Amsterdam non è mai cambiato: questa generazione ha più talento di altre e controlla sempre la palla.Un piacere per gli occhi vederli giocare. Sorprenderà la Juve? «Ormai non è più una sorpresa: dopo l’impresa contro il Real, è una realtà. Per questo la Juve arriverà ad Amsterdam preparata: ha giocatori di esperienza più Cristiano... Ma l’Ajax non cambierà se stesso, quindi ci sarà da divertirsi». La Juve, pratica e cinica, all’opposto dell’estetica dell’Ajax: è una realtà o una stortura? «Io il calcio italiano non lo vedo più così: ora si segna e si gioca molto di più. Lo specchio è Buffon: negli anni ha dovuto usare i piedi molto di più. Certo, alla Juve c’è sempre una buona organizzazione difensiva, ma sanno anche costruire. Lì trovi il gioco, trovi il calcio». «Vincere è l’unica cosa che conta» è il motto bianconero: sarebbe piaciuto a Cruijff? «Ma cosa deve fare un calciatore? Io non conosco nessuno felice se ha perso, anche se ha dato spettacolo. Di sicuro non puoi giocar sempre bene: per questo serve una organizzazione capace di farti vincere anche quando le cose vanno male. Ma attenti: se giochi un buon calcio, hai più opzioni di farcela. Chi vuole stare in vetta, deve controllare la palla». Cristiano, campione bionico, pare così diverso dalla leggerezza di papà. Si possono accostare in qualche modo? «Nel calcio ci sono tantissimi mortali e pochissimi immortali: posso dire, che come mio padre, anche Cristiano sarà ricordato per sempre. Lui assieme a Messi, senza bisogno di dire chi sia il più bravo: tanti hanno avuto un grande anno, solo loro ne hanno avuti 15 grandissimi. E per misurare la grandezza di Cristiano basta guardare al Real di adesso...». Il cognome di un immortale può essere pesante e lei lo sa. Finale 1973, Ajax-Juve 1-0, suo padre alza la Coppa in bianconero. quella foto ha fatto storia, lo sa? «Di sicuro ai tifosi della Juve non piace... Io la trovo splendida. Vorrei sapere con chi ha scambiato la maglia e, magari, ritrovarla da qualche parte: purtroppo papà, che dopo quella finale andò a Barcellona, non ne ha tenuto una...». Come vedrebbe una semifinale della Juve con Pep, guardiano dell’ortodossia di famiglia? «Guardiola è l’ambasciatore più grande nel mondo di Cruijff: è capace di modernizzare una idea e declinarla in vari Paesi.



Fonte: La Gazzetta dello Sport
 
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