Il Salotto Bianconero

[Serie A] Napoli - Juventus

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PAG Posted on 24/2/2019, 10:01     +1   -1
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CdS: "Napoli-Juventus, riaperto il settore ospiti del San Paolo ai tifosi bianconeri"



Napoli-Juventus, riaperto il settore ospiti del San Paolo ai tifosi bianconeri
Nella gara d'andata allo Stadium invece fu vietata la trasferta ai supporter partenopei residenti in Campania


sabato 23 febbraio 2019 19:07


NAPOLI - Tornano i tifosi della Juventus allo stadio San Paolo per lo scontro al vertice contro il Napoli. Lo si deduce dal comunicato ufficiale della società partenopea che ha annunciato la messa in vendita dei biglietti del match del 3 marzo comprendendo anche il settore ospiti. Il prezzo dell'ingresso (1000 tagliandi disponibili) sarà di 39,50 euro più più 0,50 di diritti di prevendita, l'inizio della vendita è fissato per il 25 febbraio alle 12.00 mentre la chiusura sarà il 2 marzo alle 19.00. «Per l’acquisto del tagliando e per l’ingresso allo stadio - si legge nel comunicato -. Sarà necessario esibire la tessera di fidelizzazione della Juventus FC ed un valido documento di riconoscimento. Da normativa vigente, il giorno della gara non saranno in vendita i tagliandi del Settore Ospiti».

L'ANDATA - La decisione ha creato malumore nei tifosi del Napoli che hanno sottolineato che nella gara d'andata del 29 settembre (3-1 per la Juventus) la trasferta fu vietata ai supporter ospiti residenti in Campania. Per quanto riguarda i biglietti degli altri settori viene precisato che «come indicato dalla Determinazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive n° 8 del 22 Febbraio 2019, la vendita sarà consentita solo ai residenti nella Regione Campania ed ai sottoscrittori dei programmi di fidelizzazione della SSCNapoli, ovunque residenti».
 
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LIVE CONTINASSA - Juve a riposo. Mercoledì la ripresa
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25.02.2019 15:55 di Camillo Demichelis


LIVE CONTINASSA - Juve a riposo. Mercoledì la ripresa
15:55 - JUVE A RIPOSO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha comunicato che la squadra riposerà fino a mercoledì: "Due giorni di riposo per ricaricarsi e iniziare poi a lavorare in vista delle prossime sfide contro Napoli, Udinese e Atletico Madrid. Dopo il successo contro il Bologna, Massimiliano Allegri ha concesso alla squadra 48 ore libere e ha fissato la ripresa degli allenamenti per mercoledì 27 febbraio, quando è in programma una seduta pomeridiana.", si legge su Juventus.com.
 
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CdS: "In vista di Napoli-Juventus, la squadra tornerà ad allenarsi domani pomeriggio. I fari saranno puntati su Douglas Costa, resta in forte dubbio la sua presenza al San Paolo"

PROGRAMMA Relax per tutti: domani ripresa per il Napoli

TORINO - Juve in vacanza. Massimiliano Allegri ha concesso un po’ di relax al gruppo dopo giorno intensi, culminati nella sfida di Champions League in casa dell’Atletico Madrid. Serve staccare la spina per poi trovarsi freschi domenica prossima contro il Napoli. Così il tecnico ha premiato con due giorni e mezzo di riposo i bianconeri al termine della vittoria di Bologna. Tutti liberi, quindi, per ricaricare mente e fisico. L’appuntamento alla Continassa è per domani pomeriggio, quando i campioni d’Italia torneranno ad allenarsi in vista dello scontro diretto del San Paolo. Alla ripresa, i fari saranno puntati principalmente su Douglas Costa, alle prese con un difficile recupero dall’infortunio al quadricipite della coscia sinistra patito contro il Parma. La sua presenza contro il Napoli resta in forte dubbio e l’evoluzione della guarigione sarà valutata giorno per giorno. L’obiettivo più probabile potrebbe essere tornare a disposizione con l’Atletico.



Il Corriere dello Sport

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GdS- È già Napoli-Juventus, Ancelotti: "Il dato di fatto è che la Juve è lontana. Ciò non significa che il campionato sia finito. Vorrei che l'Atletico vincesse la Champions"



È già Napoli-Juventus e in questa settimana non si parlerà di molto altro, nonostante quei 13 punti di differenza che tolgono un bel po’ di pathos. Carlo Ancelotti comunque accetta la sfida, senza perdere il senso delle cose, perché quando un giornalista osserva che il Napoli, alla luce degli ultimi risultati, arriva allo scontro diretto meglio, la risposta del tecnico emiliano frena semplificazioni: «Ogni partita fa storia a sé e non ha senso paragonare i risultati. Il dato di fatto è che la Juve è lontana. Ciò non significa che il campionato sia finito, noi vogliamo migliorarci e fare il meglio possibile contro la squadra che finora ha dimostrato essere la più forte». Poi evita polemiche dopo che una sua frase nell’intervista al «Napolista» («Mi piacerebbe vedere vincere la Champions a una squadra con la “cazzimma” come l’Atletico Madrid») era stata bollata come avversa alla Juve, e ora afferma: «Tutto il calcio italiano si augura che i bianconeri ce la facciano, tutto è possibile. La partita è complicata, contro un avversario scorbutico, ma il fatto di non avere nulla da perdere può essere un vantaggio». SQUADRA RITROVATA E comunque il Napoli affronta la Juve dopo aver superato il periodo di mal di gol: «La squadra ha nelle corde il fare tanti gol, siamo mancati un po’ solo nell’ultimo periodo. Ma la prestazione contro la Fiorentina o il Torino non era stata peggiore che qui a Parma. Abbiamo ripreso a segnare. Speriamo di essere sulla strada giusta e continuare così».



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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Tuttosport: "Cristiano Ronaldo ha bisogno di riposo?"

Cornacchia (Tuttosport.com ) scrive: "..non è che CR7 abbia bisogno di riposare? Il numero 7 juventino contro il Bologna ha interrotto la striscia di gol consecutivi in campionato (era reduce da 5 reti nelle ultime 4 partite di serie A), ma soprattutto è sembrato poco brillante e più prevedibile del solito in alcune circostanze: palla al piede non ha quasi mai saltato l’uomo, in area non è quasi mai stato pericoloso e in diverse scelte è stato meno lucido del solito. Qualche dato? Appena 2 tiri in porta e 7 palloni persi.."
 
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PAG Posted on 27/2/2019, 00:46     +1   -1
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LIVE CONTINASSA - Secondo giorno di riposo per la Juve. Domani la ripresa. Pjanic è già alla Continassa
26.02.2019 14:51 di Camillo Demichelis
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport



LIVE CONTINASSA - Secondo giorno di riposo per la Juve. Domani la ripresa. Pjanic è già alla Continassa

13:19 - PJANIC È GIÀ ALLA CONTINASSA - Oggi, la Juventus non sarà alla Continassa visto che Massimiliano Allegri ha concesso due giorni di relax ai suoi ragazzi. I bianconeri si ritroveranno al JTC nel pomeriggio di domani, Miralem Pjanic, però, poco fa ha rivelato in una Instagram Stories che è già alla Continassa con un giorno di anticipo.


14:51 - DOMANI LA RIPRESA - La Juventus, attraverso il suo profilo ufficiale di Twitter, ha confermato che domani la squadra riprenderà ad allenarsi.

 
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PAG Posted on 27/2/2019, 08:53     +1   -1
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TS: "Juve, Pjanic anticipa la ripresa: vuole essere al top per il Napoli. Il centrocampista reduce da una forte influenza, oggi è andato alla Continassa ad allenarsi"

Juve, Pjanic anticipa la ripresa: vuole essere al top per il Napoli Il centrocampista bosniaco, reduce da una forte influenza, oggi è andato alla Continassa ad allenarsi con la speranza di recuperare la condizione migliore per il big match di domenica sera al San Paolo.



TORINO - Miralem Pjanic anticipa la ripresa degli allenamenti della Juventus, fissata per domani. Il centrocampista bosniaco ha annunciato con una 'storia' pubblicata su Instagram il suo ritorno alla Continassa. Pjanic, reduce da una forte influenza che ne ha condizionato le prestazioni in Champions contro l'Atletico Madrid e nello sprazzo di partita giocato in campionato a Bologna, spera di rientrare nel big match di domenica sera a Napoli.



Tuttosport.com

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GdS: "Galleria fuoriclasse. A pochi giorni dalla sfida di Napoli e 13 dall'Atletico, Paolo Condò ripercorre i momenti principali di Dybala, la punta che fa anche il centrocampista"



GALLERIA DI FUORICLASSE A pochi giorni dalla sfida di Napoli e soprattutto a meno di due settimane dal ritorno contro l’Atletico, Paolo Condò ripercorre i momenti principali della vita e della carriera di Paulo Dybala, la punta che fa anche il centrocampista



È possibile che nelle prossime settimane filtri la notizia che Paulo Dybala voglia abbandonare il suo bell’appartamento nei pressi di piazza San Carlo, e che la cosa porti a immaginare uno scenario di mercato che lo veda lontano da Torino. La consecutio sarebbe logica, ma in questo caso sbagliata: si può aver voglia di cambiare casa anche restando nella stessa città, e al momento Paulo si tiene stretta la sua maglia bianconera numero 10. Per mantenerla ha accettato quest’anno un cambio di ruolo, o meglio di compiti, tutt’altro che leggero. Un cambio raro per un giocatore arrivato 25enne dunque ancora giovane al suo status internazionale. Non sarà una partitaccia, per quanto importante come quella di Madrid, a convincerlo di avere soltanto sprecato del tempo. Quel manifesto per Paulo a Laguna Larga Del resto il cambio è una dinamica che non ha mai spaventato Dybala. È così da quando praticamente bambino lasciò Laguna Larga, il paesino in mezzo alla pampa scelto da nonno Boleslaw, per reinventarsi una vita dopo la seconda guerra mondiale. Due anni fa i vecchi amici gli hanno dedicato un grande cartellone stradale all’ingresso del paese: «Questa è la città di Paulo Dybala». Viene in mente “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”, ma virato al gioioso anziché al drammatico. L’addio al papà che lo fa crescere in fretta Laguna Larga dista 55 chilometri da Cordoba, e quando fu chiaro che in quel ragazzino dalla faccia pulita c’era un ineludibile talento calcistico papà Adolfo cominciò a fare la spola quotidiana con il capoluogo per consentirgli di crescere in una squadra vera. [...] Tanti gol per meritarsi Palermo L’anno della grande magia è la stagione 2011-12. Aggregato alla prima squadra nel ritiro estivo, Paulo impressiona subito il tecnico Dario Franco scuola bielsista. . Ricordo una chiacchierata con Roberto Mancini, al suo secondo passaggio all’Inter, dopo la partita col Palermo a San Siro che pure era stata vinta 3-0: «Dybala dal vivo mi ha impressionato, è un campione, ho chiesto ai dirigenti di fare qualsiasi sforzo per prenderlo. In coppia con Icardi ci garantirebbe un salto di qualità immediato, speriamo solo che la Juve non abbia ancora chiuso l’operazione». Speranza vana, era già tutto fatto. Subito a suo agio nella Juve di Allegri L’estate del 2015 porta grandi cambiamenti a Vinovo. Max Allegri ha appena vinto il suo primo scudetto bianconero aggiungendo la finale di Champions persa a Berlino dal Barcellona: risultati eccellenti che segnano però la fine di un ciclo per tre pilastri della rinascita juventina. Andrea Pirlo vola a New York per chiudere lì la carriera, Carlos Tevez chiede e ottiene il rimpatrio al Boca, Arturo Vidal - il cui fuori campo è sempre più complicato da gestire - viene ceduto al Bayern. Consapevole che quella sarà con ogni probabilità anche l’ultima stagione bianconera di Paul Pogba, sempre più pressato da offerte milionarie, Allegri fa due nomi a Marotta e Paratici: Gonzalo Higuain, centravanti che ha sempre apprezzato, e Radja Nainggolan, da lui lanciato giovanissimo a Cagliari. E inizialmente Dybala lo lascia perplesso: talento sconfinato sì, ma qual è il suo vero ruolo? La Juve parte malissimo - dopo dieci giornate è undicesima, con quattro sconfitte - ma dal momento in cui Allegri tira una riga sulla confusione tattica dell’avvio per concentrarsi sulla solidità del vecchio 3-5-2, non c’è più campionato: 26 vittorie, 1 pari, 1 sconfitta (a scudetto già assegnato, contro il Verona ormai retrocesso). Dybala cancella qualsiasi residua perplessità con 19 reti e 9 assist, e soprattutto una convincente rielaborazione del ruolo che fu di Tevez, perché è lui l’attaccante che esce dalla linea risucchiando almeno un uomo, e grazie a un controllo orientato subito dinamico riesce a girarsi prima di subire il tackle sulle caviglie (grazie Gattuso!). Attaccante ma non solo: la mutazione tattica. Lasciando Mandzukic o Morata al centro dell’area di rigore, Dybala compie così il primo passo verso un’altra mutazione: diventa l’attaccante di raccordo con il resto della squadra. Non un trequartista, Paulo è sempre una punta. Ma attraverso i suoi piedi i reparti della Juve dialogano, e l’effetto diventa ancor più evidente l’anno successivo, quando l’arrivo di Higuain ispira ad Allegri il 4- 2-3-1 dell’all-in. Considerato che a spolmonarsi nella fase di non possesso sono soprattutto i due esterni Cuadrado e Mandzukic, Dybala si trova nella posizione ideale per dirigere il gioco offensivo entrando in collegamento diretto con Pjanic. Magistrale, in questo senso, la prestazione che manda k.o. il Barcellona allo Stadium. Dire che valga Messi è una boutade sulla quale si è discusso anche troppo, nessuno può avvicinarsi alla stella blaugrana; ma dire che la Juve abbia trovato il proprio giocatore-franchigia si può e forse si deve, considerata anche la fase iniziale del torneo successivo, nella quale Paulo oscura chiunque (compreso Higuain) nella combo gol+assist. A fine stagione sono 22+5. Regista offensivo nella Juve di Cristiano. Ha senso che a questo punto la Juve si sveni per prendere Cristiano Ronaldo? La risposta è un doppio sì: dal punto di vista economico è il modo per aumentare in prospettiva il fatturato, da quello sportivo è l’aggiunta di un campione contro il quale sei quasi sempre andato a sbattere. Operazione giusta, quindi, ma ricca di effetti collaterali. Il primo è la gestione di Higuain, che dopo la sentenza Uefa anti-Chelsea fra qualche mese tornerà a essere un problema. La seconda è l’utilizzo di Dybala, che per giocargli accanto ha dovuto accentuare gli arretramenti del primo anno diventando una sorta di centauro: corpo da attaccante ma testa da centrocampista, cosa che non gli viene difficile visto l’alto tasso di comprensione del gioco. Molti pensano che Paulo viva l’ennesimo cambiamento come una diminutio, ma non è così. Il resto è desiderio di restare alla Juve, ma resistendo alle pressioni dell’ambiente perché si trovi un procuratore. L’anno scorso ci fu una spinta per mandarlo da Raiola, quest’anno l’agente più vicino al club è Mendes, e lo stesso sostegno di Ronaldo (il gesto della maschera dopo un gol) fa venire qualche pensiero. Ma quello di Paulo, ricordando un vecchio film, è «io sono mio». [...]



4 ● le triplette di Dybala con la maglia della Juve: 3 nella scorsa stagione, e 1 in questa (allo Young Boys in Champions)

26 ● il record stagionale di gol di Paulo Dybala, che raggiunse quella cifra nel 2017-18: 22 in campionato, 1 in Champions, 1 in Coppa Italia, 2 in Supercoppa italiana. Nelle altre due stagioni bianconere Dybala è arrivato a quota 23 (2015-16) e 19 (2016- 17). Nel 2018-19 per adesso è fermo a 9 gol.



La Gazzetta dello Sport
 
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LIVE CONTINASSA - Cristiano Ronaldo e Douglas a parte. Tra oggi e domani CR7 sarà sottoposto ad accertamenti, filtra ottimismo

27.02.2019 18:46 di Camillo Demichelis
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport



13:46 - ALLENAMENTO NEL POMERIGGIO - La Juventus, questo pomeriggio, riprenderà ad allenarsi in vista del match contro il Napoli. È possibile che domenica, Massimiliano Allegri confermi il 4-3-3 con Cancelo titolare in difesa. A centrocampo potrebbe toccare ad Emre Can. Mentre in attacco si va verso il tridente Dybala, Mandzukic e Cristiano Ronaldo.

15:44 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo alla Continassa per allenarsi in vista del match contro il Napoli. Il club bianconero, attraverso il suo profilo ufficiale di Twitter, ha condiviso le immagini che ritraggono la squadra in campo:



17:46 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus ha terminato l'allenamento pomeridiano in vista della partita di domenica.

18:03 - RONALDO E DOUGLAS A PARTE - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Dopo due giorni di riposo, di ritorno da Bologna, la Juve ha ripreso oggi ad allenarsi: la squadra ha iniziato ad affrontare i giorni che la separano dalla sfida di domenica sera a Napoli (ore 20.30). I bianconeri si sono ritrovati nel pomeriggio e, sotto un sole primaverile, hanno affrontato prima una fase atletica, per poi cominciare a lavorare con il pallone. Circolazione, sponde, gestione del possesso, conclusioni, ma anche gestione degli spazi e movimento: questi alcuni degli elementi sui quali la squadra ha focalizzato la sua attenzione, in una sessione molto intensa. Hanno lavorato a parte Douglas Costa e Cristiano Ronaldo. Per CR7 sono previsti controlli fra oggi e domani per una botta alla caviglia sinistra, rimediata nella gara di Bologna. Domani si torna in campo al mattino.", si legge su Juventus.com.

18:39 - NULLA DI GRAVE PER CR7 - Cristiano Ronaldo ha un problema alla caviglia che verrà valutato tra stasera e domani. Secondo Sky Sport, per CR7 non si tratterebbe di nulla di grave, mentre per quanto riguarda Douglas Costa resterebbe in dubbio per il match contro il Napoli.
 
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GdS: "Carletto contro Max: Ancelotti re d’Europa, Allegri trionfa in Italia. Ma Napoli e Juve li hanno resi simili. Aziendalisti, senza dogmi tattici, uniti da pesca e cavalli"




Dovessero formare un governo, non ci sarebbero imbarazzi. Carlo agli Esteri: ha vinto in Inghilterra, in Francia, in Spagna e in Germania. Ovunque. Max agli Interni: vincerà il suo sesto scudetto e a quel punto avrà davanti il solo Trap con 7. In questo sono diversissimi, come nella forma. Coccolato dalla cucina emiliana, Ancelotti non ricorderà mai un'Acciughina. Allegri è spigoloso come uno scoglio livornese. Ma per il resto sono più simili di quanto possa sembrare. Perfino Sacchi, punto di massima divergenza tra i due, non è poi così divisivo. Carlo è legato ad Arrigo da stima, amicizia e gratitudine. Max lo guarda come Pinocchio guardava il Grillo Parlante con il martello in mano. Certo. Però poi, strada facendo, Carlo e Max sono arrivati a conclusioni tattiche analoghe. ILGIOCO Ancelotti ha imparato da Sacchi che il gioco esalta il giocatore elo protegge. Nello storico Milan-Real Madrid 5-0 dell’89 giocò sulla fascia sinistra anche se non era Gento e aveva il 20% di invalidità alle gambe. La squadra corta, sincronizzata, gli consentì di gestire spazi minimi, di segnare il primo gol e difare un partitone. In nome del gioco, Carlo, da tecnico del Parma, esiliò Zola e non volle Baggio. Alla Juve, davanti a Zidane, gli venne una crisi di coscienza. L’abiura clamorosa avvenne al Milan con tutti quei trequartisti appesi all’“albero di Natale” (4-3-2-1): Pirlo, Seedordf, Kakà... Anche a Napoli, Carlo ha smussato i dogmi sarriani e il socialismo del palleggio portando un turnover dal volto umano. Allegri, ex numero 10 di estro, ha sempre predicato contro il calcio ridotto a scienza,rivendicando la sua natura poetica. La Juve delle 5 stelle è stata il suo manifesto: più giocate che gioco. Mandzukic esterno di sacrificio ed equilibrio è stato un dei suoi brevetti più felici. Che fa eco al Pirlo play basso inventato da Carlo. Ma la Juve più sua è l’ultima, trasformista, che rinnega il modulo fisso e si pone come ideale unico il risultato. «Per il divertimento andate al circo». In fondo, anche Ancelotti ha reso più concreto e meno bello il Napoli. E anche il suo Real, che il Bernabeu contestava spesso, incantava di rado. Ci pensava sempre CR7. Che oggi è la prima speranza di Max. AZIENDALISTI Altra parola che li affratella. Ancelotti è stato l’ombrello perfetto per De Laurentiis. Persa la musica di Sarri e il direttore Jorginho, il popolo si aspettava almeno un paio di grossi acquisti per rilanciare un ciclo stanco e agganciare finalmente la Juve che sembrava a tiro.Invece è arrivato il solo Ancelotti che non ha preteso nulla, anzi: «Conosco i fatturati, il Napoli non è il Real o il Bayern. EMPATIA Difficilmente qualche giocatore prenderà la faccia di Allegri tra le mani come fece Gattuso con Ancelotti. Ci fosse bisogno di buttarsi nel fuoco per Carlo, molti suoi giocatori si metterebbero in fila: Pirlo, Inzaghi, Insigne... Ha guadagnato amicizia e fiducia ovunque con la sua umanità, la sua serenità, la sua onestà nei rapporti. Quali sono o sono stati i fedelissimi di Allegri? Boh... Altro carattere. Max si attiene a una gelida professionalità. Non accorcia le distanze. Ricorda Capello che infatti apprezza molto lo juventino, specie quando si scontra con Sacchi. Ma, attenzione, non vinci 4 (quasi 5) scudetti di fila, non alimenti la fame di una squadra con la pancia piena, se non sai comunicare, se non arrivi al cuore dei tuoi giocatori.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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GdS: "Napoli-Juventus, ordine pubblico: consiglio della Questura «Tifosi, meglio evitare simboli bianconeri» Lo stadio sarà esaurito, 800 agenti saranno operativi già da sabato"

Si va verso il tutto esaurito. Fino a ieri sera, sono stati venduti 35 mila biglietti e la proiezione parla di 50 mila spettatori previsti per domenica sera. Dopo le ultime domeniche di magra, dunque, il San Paolo ritornerà a riempirsi per quello che da queste parti è considerato il vero evento stagionale. E come tale sarà sotto stretta osservazione da parte della Questura che ha predisposto un servizio d’ordine schierando ben 800 agenti che agiranno già da sabato pomeriggio. Il rischio più concreto è legato alla presenza di tanti tifosi della Juventus, residenti in Campania, che potranno accedere in tutti i settori dello stadio, se provvisti del tagliando necessario. Per questo motivo, dalla Questura è partito l’invito ai sostenitori bianconeri di non esporre alcun simbolo che possa ricondurre alla loro passione calcistica. BELARDINELLI Intanto va avanti l’inchiesta sulla morte di Daniele Belardinelli, avvenuta durante gli scontri, a Milano, la sera di Santo Stefano. Due tifosi del Napoli, che erano alla guida delle vetture coinvolte negli incidenti, sono stati convocati per un interrogatorio dalla Questura di Milano. Entrambi fanno parte della lista di indagati dalla Procura di Milano per omicidio volontario, rissa e porto e detenzione di oggetti atti ad offendere.I due tifosi si recheranno a Milano accompagnati dall’avvocato Emilio Coppola, che difende una decina di tifosi del Napoli.



La Gazzetta dello Sport

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CT: "Douglas Costa, tra infortuni e squalifiche sono ben 10 le partite saltate dal brasiliano in questa stagione in cui si è visto in campo solo per 939 minuti"

Douglas Costa altro rinvio Ora l’obiettivo è l’Atletico Douglas Costa non recupera. Anche ieri l’esterno brasiliano si è allenato a parte alla «Continassa». L’ex Bayern Monaco è fuori dallo scorso 2 febbraio, quando non rientrò dal tunnel degli spogliatoi dell’ «Allianz Stadium» dopo l’intervallo di Juve-Parma. Colpa di un problema muscolare al polpaccio destro che sarebbe dovuto guarire in pochi giorni. Così non è stato. Prima dell’andata di Champions contro l’Atletico, Douglas si era allenato parzialmente in gruppo senza però riuscire a recuperare per la sfida di Madrid, nonostante le sensazioni positive. Adesso non ci sono più neanche quelle. Allegri ora spera di avere il brasiliano a disposizione almeno per il ritorno contro l’Atletico Madrid, quando la sua imprevedibilità e velocità serviranno per cercare di mettere in difficoltà i terzini di Diego Simeone, uno dei pochi punti deboli della formazione spagnola. Quella del brasiliano è stata una stagione tartassata dagli infortuni e segnata dalla discontinuità. Douglas era partito bene, poi lo sputo a Federico Di Francesco in Juve-Sassuolo, le quattro giornate di squalifica (coincise con l’infortunio a caviglia e adduttore rimediato a Valencia) e poi ancora le polemiche per l’incidente in auto e la festa di Neymar a Parigi. Tra infortuni e squalifiche sono ben 10 le partite saltate dal brasiliano in questa stagione in cui si è visto in campo solo per 939 minuti nei quali ha segnato appena un gol.



Fonte: Corriere di Torino

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CT: "Tutto su Dybala, dalla notte fonda del «Wanda» alle luci di Napoli a caccia del riscatto. CR7, problemi a una caviglia: in dubbio per domenica"

A Napoli tutti gli occhi saranno su di lui. Con Cristiano Ronaldo in dubbio per il big match del San Paolo, sarà Paulo Dybala a dover vestire l’abito elegante e accompagnare la Signora attraverso 90 minuti che saranno probanti per la tenuta atletica e nervosa della Juve: perché la testa di tutti, Dybala compreso, è rivolta alla Champions, anche se il 12 marzo Paulo non è certo di scendere in campo. I bianconeri sono tornati ad allenarsi ieri, ma Allegri sta già pensando a come recuperare lo svantaggio accumulato al Wanda Metropolitano e una delle opzioni che prendono quota è quella di un 4-3-3 «puro» con Dybala lasciato in panchina. Un anno fa di questi tempi le cose erano molto diverse. I bianconeri erano in lotta con il Napoli per lo scudetto, arrivavano dal 2-2 casalingo contro il Tottenham negli ottavi di Champions e l’argentino (al rientro da un infortunio) aveva all’attivo 14 gol in campionato. Quest’anno la serie A sembra quasi una formalità grazie a 22 vittorie in 25 partite (un record) ma la salita di Champions è decisamente più ripida, mentre Paulo ha messo a segno appena quattro gol in campionato, 10 in meno. Il paradosso è che l’acquisto di uno dei calciatori più forti della storia abbia limitato uno di quelli che studia per entrare nell’Olimpo del pallone. Paulo parte da lontano e deve sempre dannarsi l’anima per infilarsi nei pochi pertugi lasciati da Ronaldo e Mandzukic. Non è un caso che l’argentino sia andato in gol solo una volta nella stessa partita in cui anche CR7 è finito sul tabellino dei marcatori. L’intesa è ottima, come dimostra anche l’esultanza combinata, la «Siuu Mask». Ma tra i due quello che deve adattarsi è Dybala. Anche per questo le sirene del mercato (comprese le battute di Marotta, che nell’estate del 2015 l’ha portato alla Juve e ora farebbe carte false per vestirlo di nerazzurro) non si placano. Gli estimatori in Europa sono tanti. Intanto l’argentino si concentra sugli obiettivi con la maglia della Juve. Il prossimo, è vincere a Napoli per dare la botta finale alla corsa per il titolo di campioni d’Italia. Domenica sera, tornare al passato potrebbe non fargli poi così male. CR7 è in dubbio per una botta alla caviglia ricevuta con il Bologna. Nessuna lesione, ma fino a quando il dolore non passerà, Allegri non sarà certo di avere a disposizione il portoghese. In caso di forfait, Paulo è pronto a tornare al passato, avanzando la sua posizione e giocando accanto a quel Mandzukic con il quale ha messo a segno 19 gol in A nella sua prima stagione in bianconero. Quello della gara col Napoli è già segnato, Paulo ci sarà e dovrà essere protagonista. Il 12 marzo contro l’Atletico, invece, l’argentino non è così certo di un posto da titolare. Allegri spera di recuperare Douglas Costa e, in generale, il tecnico bianconero si sta orientando verso un 4-3-3 che potrebbe costare il posto da titolare allo stesso attaccante argentino. Max vuole puntare sul gioco sulle fasce perché al centro i Colchoneros sono blindati. Successe lo stesso poco meno di un anno fa quando la Juve si ritrovò a dover rimontare i tre gol segnati dal Real allo Stadium. Nel ritorno del Bernabeu Dybala era squalificato e il 4-3-3 di Allegri funzionò per 89 minuti, prima del rigore di Ronaldo segnato nel finale. Nonostante l’epilogo, quella fu unanimemente riconosciuta come una delle migliori partite della gestione Allegri. Dybala non c’era e forse in vista del secondo round degli ottavi, Max ha già preso la sua decisione. A Napoli, Dybala vuol fargliela cambiare.



Fonte: Corriere dello Sport
 
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CHIELLINI: "Spogliatoio unito. Trasferte Champions pesano nella testa e nelle gambe. Al San Paolo sarà grande partita, vinto solo due volte. Ottimo rapporto con Insigne"
28.02.2019 16:38 di Giovanni Spinazzola
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© foto di Federico Gaetano



CHIELLINI: "Spogliatoio unito. Trasferte Champions pesano nella testa e nelle gambe. Al San Paolo sarà grande partita, vinto solo due volte. Ottimo rapporto con Insigne"
Giorgio Chiellini, difensore e capitano della Juventus, nonché della nazionale, ha parlato ai microfoni di Sky Sport.

"Nella testa e nelle gambe le trasferte di Champions si fanno sentire. Avevamo avuto anche un'altra gara fuori casa e non è stato semplice. Non siamo stati spumeggianti ma al Dall'Ara abbiamo fatto altri tre punti importanti. La sconfitta a Madrid è stata pesante ma ci siamo ripresi. Contro il Napoli sarà una grande partita, negli ultimi anni gli azzurri ci hanno fatto sudare. Ci deve essere un piccolo pensiero all'Atletico ogni giorno ma ci concentreremo su quella sfida dopo le prossime gare. Vogliamo chiudere il campionato e dimostrare di essere primi e con questo distacco con merito. Con tutto il rispetto, un gap tra le due squadre c’è. Sarà una partita aperte rispetto agli ultimi anni perché le squadre avranno tante voglie di fare".

I ricordi relativi a Napoli-Juve.

"C'è l'imbarazzo della scelta. Purtroppo ho vinto solo due volte al San Paolo ma quello stadio e quella squadra mi hanno sempre portato bene, visto che ho anche segnato un gol importante. Scelgo quell'1-1 ma anche quella dell'anno scorso quando vincemmo una partita brutta e ci avvicinammo agli azzurri in classifica. Resta sempre una sfida da tripla, serve anche un pizzico di fortuna".

La BBC

"Per tanti anni abbiamo sfruttato al massimo le nostre caratteristiche, si è creata un'alchimia perfetta. Sono contento che Barzagli sia rientrato in gruppo e negli ultimi mesi potrà darci tanto aiuto. Parliamo di una persona importante sia dentro che fuori dal campo, è uno dei migliori difensori che abbia mai visto".

Passaggio su Hamsik.

"Ha vissuto una vita a Napoli, ha fatto la storia del club battendo tutti i record e ho grande stima di lui. Ha fatto una scelta importante, non mi aspettavo che la facesse a gennaio ma quando arrivano offerte del genere vanno valutate. Ancelotti sa gestire al meglio l'ambiente e la squadra, l'ho sempre stimato e piano piano sta raccogliendo i frutti anche a Napoli, con giocatori simili a quelli che aveva Sarri. Nonostante questo è riuscito a fare grandi cose, siamo noi che stiamo facendo cose straordinarie. Una vittoria al San Paolo sarebbe un ko definitivo per gli azzurri. La prestazione conterà più della vittoria in vista della gara contro l'Atletico, abbiamo bisogno di questo e sicuramente la squadra tirerà fuori qualcosa di importante. Il risultato poi dipenderà dagli episodi. Il Napoli è una squadra completa, abbiamo 13 punti di vantaggio ed è veramente tanto. Abbiamo perso punti con Parma e Genoa in casa che erano due gare sulla carta abbordabili. Il vantaggio che abbiamo sul Napoli dipende più dai nostri meriti che dai loro demeriti. Vogliamo dimostrare di essere i migliori. Serve attenzione e un pizzico di attenzione in più con la fascia al braccio ma io sono solo un ingranaggio di questo gruppo, ci sono molti capitani in squadra e non potrò mai avere il carattere di Buffon o di Barzagli. Il nostro spogliatoio è molto unito, forse mai come quest'anno".

Sfida tra capitani: il rapporto con Insigne.

"Abbiamo un bel rapporto, a prescindere da quello che succede in campo ma in Nazionale siamo tutti molto bravi a lasciar fuori le rivalità che abbiamo nei club. Lorenzo è cresciuto molto dal punto di vista mentale, è diventato un giocatore più decisivo e completo rispetto a quello che ha messo piede per la prima volta in Nazionale. Il futuro azzurro è suo, di Verratti e dei giovani che stanno crescendo adesso. Speriamo che ci facciano tornare a gioire davvero".
 
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PAG Posted on 1/3/2019, 00:33     +1   -1
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LIVE CONTINASSA - Allenamento terminato. Cristiano Ronaldo ha lavorato regolarmente con i compagni. Pessimismo per Douglas Costa
28.02.2019 19:47 di Camillo Demichelis
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport



LIVE CONTINASSA - Allenamento terminato. Cristiano Ronaldo ha lavorato regolarmente con i compagni. Pessimismo per Douglas Costa

12:05 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo e si sta allenando in vista della gara contro il Napoli. Non si sa ancora se Cristiano Ronaldo è in campo con i compagni oppure se sta lavorando a parte. In giornata potrebbero esserci nuovi aggiornamenti sulle sue condizioni ma per fortuna sono escluse lesioni. CR7 resta in dubbio per la partita di domenica. Per quanto riguarda Douglas Costa - riferisce Sky Sport - c'è un po' di pessimismo e molto probabilmente contro il Napoli non ci sarà si spera possa tornare per la Champions.

14:01 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juve ha terminato l'allenamento mattutino in vista del match contro il Napoli. Per la partita di domenica è possibile che ci sia qualche cambio e a centrocampo dal primo minuto si rivedrà Pjanic, insieme a lui potrebbe agire Emre Can. In attacco, invece, le certezze sembrano essere Dybala e Mandzukic. Poi bisognerà capire se CR7 recupererà oppure no. In caso di forfait di Cristiano Ronaldo al suo posto potrebbe esserci Bernardeschi.

14:47 - RONALDO SI È ALLENATO IN GRUPPO - Oggi Cristiano Ronaldo - riferisce Sky Sport - ha lavorato regolarmente con i compagni. Quindi CR7 ha superato il problema alla caviglia. Mentre per quanto riguarda Douglas Costa ancora non ci sono aggiornamenti ma quasi certamente non sarà a disposizione per domenica.

19:47 - DOMANI ALLENAMENTO MATTUTINO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Entra nel vivo la preparazione per la sfida di domenica. La Juventus continua il lavoro di avvicinamento alla trasferta di Napoli, contro la squadra che occupa la seconda posizione in Serie A. Dopo l’intensa seduta di ieri, i giocatori sono dunque tornati in campo, questa mattina al JTC; si è allenato regolarmente insieme al gruppo anche Cristiano Ronaldo, che ieri aveva svolto lavoro a parte. L’appuntamento per l’allenamento di domani è fissato per il mattino.", si legge su Juventus.com.
 
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PAG Posted on 1/3/2019, 08:56     +1   -1
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CdS: "Mandzukic e quello strano digiuno, a secco nel 2019. Contro quell’Atletico che è stato casa sua è venuto meno il suo apporto. Mario vuol tornare Super già al San Paolo"



TORINO - E’ l’ora dei giganti. Per confezionare la rimonta sull’Atletico Madrid servono gol e forza d’urto per superare il muro dei Colchoneros, alto quanto il 2-0 maturato all’andata. E allora come non affidarsi al gigante per eccellenza, Mario Mandzukic, uno dei fedelissimi di Massimiliano Allegri, colui che risolve i problemi, che dà le spallate decisive al momento giusto. C’è bisogno del suo impatto - fisico, tecnico, realizzativo, difensivo, di personalità - nella notte senza ritorno di Champions League. Contro quell’Atletico che è stato casa sua nella stagione 2014-15, prima del passaggio in bianconero. Per il 12 marzo, il croato dovrà tornare SuperMario, il risolutore, l’uomo in più: oggi è un po’ sottotono, come hanno dimostrato le più recenti prestazioni. Sopratutto a Madrid il suo apporto è venuto meno ed è stata una sorpresa. Niente di allarmante, però. Mandzukic non è il tipo che si arrende facilmente, anzi. Con un primo passaggio importantissimo, che riguarda la cosa scudetto: lo scontro diretto di domenica a Napoli. Mario vuol tornare Super già al San Paolo. Mandzukic vuole ripercorrere la stessa strada dell'andata anche al ritorno: ha saltato la trasferta in casa della Lazio all’Olimpico a fine gennaio per infortunio ma ora si presenta al San Paolo intenzionato a mettere il punto esclamativo sulla corsa di vertice della Juve. Obiettivo: blindare il vantaggio in classifica, già di 13 punti, sulla squadra di Ancelotti con un gol che manca ancora nel 2019. L’ultima gioia di «Mandzo» risale al 22 dicembre contro la Roma: il digiuno dura da 5 partite e 664 minuti, dopo aver perso per intero gennaio a causa di un infortunio muscolare. Napoli è l’occasione giusta per riprendere la marcia, anche perché c’è una particolarità: proprio nella gara di andata contro gli azzurri è nato lo «schema-Mandzukic», ovvero il gol che nasce da un cross sulla fascia con Mario pronto sul secondo palo a raccogliere il suggerimento, anticipando il terzino avversario, e a concretizzarlo in rete.



Fonte: Il Corriere dello Sport
 
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LIVE CONTINASSA - Domani alle 12 parlerà Allegri. Cristiano Ronaldo verso l'ok. A centrocampo si rivedrà Pjanic. Ballottaggio Emre Can - Bentancur
01.03.2019 19:16 di Camillo Demichelis
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport



LIVE CONTINASSA - Domani alle 12 parlerà Allegri. Cristiano Ronaldo verso l'ok. A centrocampo si rivedrà Pjanic. Ballottaggio Emre Can - Bentancur

12:06 - ALLENAMENTO IN CORSO - La Juventus è in campo in vista della sfida contro il Napoli. Arrivano buone notizie sul fronte Cristiano Ronaldo che domenica sarà titolare con Mario Mandzukic e Paulo Dybala. Contro il Napoli Massimiliano Allegri si affiderà ai suoi titolarissimi e a centrocampo si rivedrà Miralem Pjanic che ha smaltito l'influenza. In mezzo al campo c'è un dubbio legato a Bentancur e Emre Can.

14:14 - ALLENAMENTO TERMINATO - La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: "Mancano due giorni a una delle partite più attese della stagione. Napoli-Juve è una sfida da “tripla”, come l’ha definita capitan Giorgio Chiellini, ed è un appuntamento per il quale i bianconeri si stanno preparando nel migliore dei modi. Oggi, venerdì 1° marzo, gli uomini di Allegri hanno continuato la propria marcia di preparazione alla sfida del San Paolo sotto il sole mattutino del JTC. Lavoro focalizzato sulla tattica, con esercitazioni di costruzione di gioco e finalizzazione. Per domani è una prevista una seduta pomeridiana. L’allenamento sarà preceduto dalla conferenza stampa di Massimiliano Allegri (alle ore 12:00), che sarà in diretta su Juventus TV.", si legge su Juventus.com.

16:39 - RONALDO PRONTO PER DOMENICA - Arrivano notizie confortanti dall'allenamento di questa mattina della Juventus. Infatti - riferisce Sky Sport - Cristiano Ronaldo ha definitivamente superato il problema alla caviglia e scalpita in vista del match contro il Napoli. CR7 è pronto e vuole giocare anche per arrivare al top alla sfida di Champions contro l'Atletico Madrid. Anche Pjanic sta bene e domenica giocherà probabilmente insieme a Emre Can e Matuidi. In difesa, invece, dovrebbe toccare a Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro.

17:16 - DOMANI ALLE 12 PARLERÀ ALLEGRI - La Juventus, domani si allenerà nel pomeriggio prima di partire alla volta di Napoli. Prima della seduta ci sarà la conferenza stampa di Massimiliano Allegri che sarà alle ore 12. Per quanto riguarda la formazione si va verso il 4-3-3 e in attacco ci sarà certamente Cristiano Ronaldo. Insieme a CR7 dovrebbe toccare a Dybala e Mandzukic. Il numero 10 juventino, però, è in ballottaggio con Bernardeschi. L'altro piccolo dubbio riguarda il centrocampo dove si contendono un posto da titolare Emre Can e Bentancur. In difesa, invece, si va verso il quartetto formato da Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro.
 
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PAG Posted on 2/3/2019, 09:40     +1   -1
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Napoli-Juventus, domani ore 20,30. Formazioni GdS-CdS: "Sarà 4-3-3 con Mandzukic, Ronaldo e Dybala in attacco. Per il centrocampo, ballottaggio tra Emre Can e Bentancur"

Vai, Emre. Può essere il tedesco l’uomo “nuovo” del centrocampo anti-Napoli. Can è al rientro dalla squalifica e si candida a dare un turno di riposo a Bentancur: per lui si tratta di una chance importante nello scontro diretto del San Paolo, anche in previsione Atletico. Una prova significativa potrebbe convincere Allegri ad affidarsi a lui anche nella sfida di Champions, nella quale mancherà Khedira. L’innesto dell’ex Liverpool darà energia e fisicità. Un aiuto arriverà anche dal ritorno da titolare di Pjanic, che ha smaltito la febbre che lo ha fortemente debilitato nelle ultime due uscite. La regìa di qualità del bosniaco consentirà di ritrovare ritmo e geometrie e fluidità alla manovra. Il reparto mediano sarà completato da Matuidi come mezzala sinistra. In attacco, dando per scontati il rientro di Ronaldo e la presenza di Mandzukic, il ballottaggio riguarda Dybala e Bernardeschi. Con la Joya favorito sull’ex viola per completare il tridente. In difesa due rientri: Szczesny e Chiellini nell’undici di partenza, dopo il turno di riposo a Bologna. Sulle fasce Cancelo e Alex Sandro.

CdS


La Gazzetta dello Sport





Il Corriere dello Sport

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CdS: "CR7 è pronto per il Napoli. Impossibile, se non per cause di forza maggiore, rinunciare al più forte di tutti, specie nei grandi match. Ronaldo non soffre le pressioni"

Il dubbio sulla sua presenza domani al San Paolo sta così man mano svanendo e il conforto arriva anche dalla foto postata su Instagram in cui Cris annuncia di aver concluso la sessione quotidiana di lavoro accanto a una fiammante fuoriserie bianca, ultimo ingresso in ordine di tempo del suo già fornitissimo garage. Ronaldo sarà convocato e, verosimilmente, sarà titolare quindi nello scontro diretto che segna la sua prima volta in casa del Napoli con la maglia della Juve. SANGUE FREDDO. Impossibile, se non per cause di forza maggiore, rinunciare al più forte di tutti, specie nei grandi match. Anche perché Cris è uno che sa mantenere il sangue freddo, uno che non soffre la pressione. Così hanno stabilito infatti gli scienziati dell’Università Ku Leuven, di Lovanio in Belgio, in uno studio confezionato con la società SciSports, presentato alla conferenza «Sloan Sports Analytics» del Mit di Boston. Stando ai risultati, CR7 sembra essere «immune» alla pressione, come Aguero, al contrario di Neymar e Suarez, le cui performances sarebbero peggiori sotto il peso della tensione. La ricerca parte proprio dall’assunto che i calciatori spesso devono affrontare una enorme pressione mentale e ogni azione compiuta può avere ricadute significative e valere milioni. I ricercatori hanno analizzato quasi 7.000 partite in 7 competizioni per vedere come i giocatori si comportano sotto stress. «Abbiamo sviluppato un modello - rileva Jesse Davis della Ku Leuven - che utilizza l'apprendimento automatico per stimare la quantità di pressione mentale provata dal giocatore in possesso della palla. Il modello analizza come l’atleta agisce. Supponiamo che la partita sia bloccata all'89’ e un giocatore decida di provare a segnare invece di passare la palla. Il modello analizzerà se è stata una buona decisione, se il tiro è stato eseguito bene e come ha influito sul risultato finale». «Lo scenario ideale - sottolinea Jan Van Haaren, ricercatore di SciSports - è che i calciatori abbiano una prestazione stabile, indipendentemente dalla pressione. Le analisi mostrano che Cristiano Ronaldo non si accorge delle pressioni, le sue prestazioni sono costanti. Al contrario di Neymar, che prende decisioni peggiori»



Fonte: Il Corriere dello Sport

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CdS: "Dybala, Napoli trampolino di lancio verso l’Atletico Madrid. L’argentino spera di esserci e “pesare”, vuole recitare un ruolo decisivo nella notte senza ritorno del 12 marzo"

Per lo scudetto. Per la Champions League. Per la Juve e per sé stesso. Napoli deve essere necessariamente un trampolino di lancio verso l’Atletico Madrid per Paulo Dybala. Come tutto il gruppo, anche il numero 10 è rimasto scottato dalla scoppola dell'andata Metropolitano e, come tutto il gruppo, adesso ha una gran voglia di capovolgere il corso della storia. La Joya vuole fortemente tagliare il traguardo europeo, ancora di più dopo aver fatto una fase a gironi da protagonista con 5 gol in sei partite, tra cui l’acuto che ha zittito l’Old Trafford. Vuol far diventare la Champions la sua casa, sfruttando la possibilità di giocare accanto al Re di coppa, Cristiano Ronaldo, che ormai da tempo abita ai piani altissimi del continente. Il primo round con i Colchoneros non è andato secondo le attese e ora Dybala vuole recitare un ruolo decisivo nella notte senza ritorno del 12 marzo. RIMONTA. La Juve dovrà compiere la rimonta per continuare a cullare il sogno Champions. E, al momento, anche Paulo deve rimontare per potersi conquistare il palcoscenico. Non parte da una posizione di vantaggio, nel senso che non è sicura la sua presenza da titolare tra dieci giorni è tutt’altro che scontata. Gli interrogativi sulla sostenibilità - in termini di equilibri di squadra, copertura del campo, movimenti - del tridente con Ronaldo e Mandzukic, già presenti prima del match di Madrid e acuiti dalla sconffitta, sono ancora sul tavolo e quindi ora tocca anche alla Joya convincere Allegri di potersi affidare pure a lui contro la squadra di Simeone. In questo senso, lo scontro diretto di domani è un test importante. Anche per la sfida del San Paolo, Dybala è in ballottaggio (ma in vantaggio) con Bernardeschi per completare il tridente che ritroverà verosimilmente Ronaldo e Mandzukic. Più fantasia, più gioco a tutto campo con il numero 10 in campo. Più presenza fisica, più lavoro in copertura sugli esterni da unire alla qualità con l’ex viola. Paulo sta bene, è in crescita di condizione e a Bologna è stato decisivo entrando dalla panchina con la zampata da tre punti. E ora cerca continuità nelle due partite che mancano alla grande sfida. ZERO. Continuità di prestazione e di gol. Già, proprio l’aspetto realizzativo è stato fin qui un punto controverso della sua stagione. Cinque reti in Champions in 6 presenze, l'argentino è capocannoniere, ma solo 4 in serie A. In campionato è mancato il Paulo bomber della scorsa stagione, quando a quest’epoca era già a quota 14 centri. (A sfavore anche la posizione che lo ha visto più lontano dalla porta). Una motivazione in più per tornare a fare la differenza nella fase decisiva della stagione. Già da domani sera. Perché c’è uno zero da cancellare: la Joya non ha ancora colpito gli azzurri in campionato da quando è in Italia. Tra Palermo e Juve, 9 incroci con il Napoli e zero gol (ma 4 assist). Mentre in coppa Italia ha messo a segno una doppietta nella semifinale di andata del 2016-17. E anche il San Paolo deve diventare ancora suo terreno di caccia. La rincorsa di Dybala è iniziata a Bologna e ora prosegue: conquistare Napoli per conquistarsi l’Atletico Madrid. Prove di remuntada in corso.



Fonte: Il Corriere dello Sport
 
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PAG Posted on 2/3/2019, 14:47     +1   -1
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LIVE TJ - ALLEGRI: "I social non sono per tutti. Ci giochiamo due terzi di scudetto, Ronaldo gioca. Il mio futuro? Parlerò col presidente"

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02.03.2019 12:35 di Edoardo Sidd



LIVE TJ - ALLEGRI: "I social non sono per tutti. Ci giochiamo due terzi di scudetto, Ronaldo gioca. Il mio futuro? Parlerò col presidente"
Vigilia di Napoli-Juve. Sebbene la testa dei tifosi sia già alla sfida di Champions League, i bianconeri devono prima pensare al faccia a faccia con quella che resta l'unica inseguitrice in campionato e Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, presenta la gara. Tuttojuve.com vi riporta le sue parole in diretta.

Fa molto rumore questo suo silenzio social, ce lo può spiegare?

Questo è un problema. Uno perché scrivevo un messaggio dopo la partita, non sono mai stato un grande seguace di questi social e la ritrovo una cosa normale. normale come sono entrato e normale come sono uscito. Ero a cena, parlavo non ricordo di cosa e ho deciso di chiudere i social. La trovo una cosa normale, un essere umano che esce dai social. Poi che succede a cena o che l'ispirazione di giocare con due centrocampisti mi viene la mattina mi sorprende. Mi ha sorpreso questo clamore, chissà cosa c'è dietro, la strategia mondiale. Solo uno che è uscito dai social. Poi se qualcuno la sua preoccupazione era che scrivevo -20, -16 e non sa contare all'indietro dico che oggi mancano dieci giorni alla partita con l'Atletico.

Le chiedo un'altra risposta umana, che si scollega da questa prima...

Ma infatti se non torniamo alla normalità diventa tutto un problema. Invece la normalità e una cosa semplice. Capisco che le cose semplici destabilizzino, ma la normalità deve essere all'ordine del giorno per quanto mi riguarda.

Normale chiedersi se sta facendo qualche riflessione sul suo futuro? Viste anche le voci di un possibile approdo all'Inter...

Tutte (Ride, ndr). Semplice, ho visto il presidente l'altro giorno, che vedo quasi sempre quando è qui a Torino. E come tutti gli anni, visto che siamo in un momento in cui abbiamo domani una bellissima partita, l'Udinese e il ritorno con l'Atletico Madrid, ci vedremo per parlare di come sta andando l'annata e di quale può essere il futuro ma senza nessun problema. Io sono legato alla Juventus, in quattro anni ci siamo tolti tante soddisfazioni. Quest'anno siamo ancora in corsa per il campionato e per la Champions, dispiace per la Coppa Italia, ne avevamo vinte quattro una volta può andare male. In Champions siamo lì, capita di perdere 2-0 all'andata, am dispiace per le reazioni che ci sono state perché si erano create aspettative che la Juve dovesse andare con l'Atletico e vincere 3-0. Questo è da persone poco intelligenti e scollegate dalla realtà. Non scordiamo che nella mai gestione la Juve ha perso 11 volte. Una a Berna e Siviglia con il turno già passato, poi una col Manchester in casa e avete visto come, un'altra l'abbiamo persa a Monaco, che poi avevamo pareggiato, e tutte le altre partite le abbiamo perse con Barcellona, Real e Atletico. Due, due e due. Io non sono amante dei dati, ma questo è un dato. E sono le tre squadre che nel Ranking europeo sono sopra la Juventus. Però chiudiamo questo argomento che se no lunedì prossimo di cosa parliamo? Invece parliamo del Napoli che sta facendo un grande campionato. Domani sarà una bella serata di sport in primis e troveremo un sacco di gente e uno stadio che spingerà il Napoli. Noi dovremo farci trovare pronti facendo una grande partita lucida, tecnica e di intensità sapendo che a Napoli el partite non finiscono mai.

Ti hanno fatto male tutte le critiche che dopo la sconfitta di Madrid ti sono piovute sui social? Ti ha portato a fare riflessioni sul futuro più che sui social?

Riflessioni le faccio sempre. Nell'immediato futuro e nel futuro più lungo. Io poi i social non li leggo. Ho sentito in giro queste cose. Poi io sono cascato dal pero perché abbiamo giocato contro l'Atletico, abbiamo fatto un brutto secondo tempo, ma nel calcio è semplice. Una palla fa la differenza, questione di centimetri. Poi che le critiche ci siano è giusto, perché quando si perde ci devono essere critiche. Però sono critiche dettate da un'aspettativa che va al di là di ogni realtà perché la Champions è una competizione in cui può succedere di tutto, perché se lunedì l'Atletico ne ha tre con l'influenza ha difficoltà. A noi lì ci mancavano sei giocatori. La Champions è così, non è il campionato che puoi recuperare, in Champions se perdi sei bello che andato. Io le critiche le accetto, se costruttive fanno bene, ma se si parte da un presupposto in cui si perde di vista la realtà non è un problema mio. Perché vincere non è facile, anzi è straordinario e lo dimostra la Juventus in tutti questi anni, perché nessuno regala niente, e non è semplice perché il Napoli sta facendo un grande campionato e in Champions può succedere di tutto. Il Real ci ha messo undici anni a vincere la Decima. Vero che ne ha vinte poi quattro, ma per undici anni non ne ha vinte. E si parla del Real Madrid.

A livello personale avverti un po' di ingratitudine nei tuoi confronti?

Io mi rendo conto che magari... Io sono così. Chi mi piglia sono così. Lavoro con grande passione ed entusiasmo, i tifosi mi hanno fatto sentire il loro apporto in modo straordinario e non posso che ringraziarli, poi se a fine partita appena fischia vado dentro gli spogliatoi o magari non manifesto con salti capriole e cose la gioia non posso farci niente. Faccio l'allenatore e devo dare il buon esempio. Perché in panchina siamo degli esempi. Devo essere accettato per quello che sono. Io mi sono infastidito per come abbiamo perso il secondo tempo, ma me la sono preso con me stesso, poi le critiche fanno parte del gioco. L'importante è che io sia lucido in quello che vedo e in quello che sarà.

Parlando di domani le chiedo un punto sui possibili recuperi e soprattutto come sta Ronaldo, se giocherà sicuramente o riposerà.

Sta bene, si è allenato con la squadra e domani giocherà. Per quanto riguarda gli infortunati, Khedira farà controlli e non ci sono date di rientri. Douglas speriamo di recuperarlo per l'Atletico. Gli altri non rientrano. L'unico che possiamo recuperare è Douglas Costa.

Poco fa ha detto dell'ispirazione di giocare con due centrocampisti, è un'idea o gioca come al solito?

Dipende. La possibilità di giocare con due, due e mezzo, dipende da quanti giocatori offensivi metto davanti, dai cambi che ho, da come mi immagino la partita. In questo momento se giocano Dybala e Bernardeschi con Mandzukic e Ronaldo in panca abbiamo solo Kean, altrimenti uno tra Dybala e Berna starà fuori e sarà un cambio importante, Questi però sono quelli che abbiamo e dobbiamo fare bene. E sono convinto che domani la Juve farà una grande partita.

Dopo Madrid aveva parlato di quella bottiglia d'acqua da riempire goccia a goccia, le chiedo com'è la bottiglia in questo momento? Come sta la squadra?

Goccia a a goccia no perché se no non facciamo in tempo a riempirla. La squadra arriverà alla partita con l'Atletico in ottime condizioni. Questa settimana e la prossima e i giorni prima di Madrid saranno giorni che sfrutteremo per migliorare la condizione atletica. Le condizioni di Bonucci e Chiellini miglioreranno sicuramente, Douglas speriamo di recuperarlo e Pjanic come tutta la squadra andrà avanti di condizione. Poi se passeremo non lo so, ma sicuramente saremo pronti per la partita.

Marzo è ogni anno il periodo con le voci sull'addio di Allegri. Quest'anno rispetto agli ultimi due si sente nella stessa situazione o c'è qualcosa di diverso in positivo o negativo?

Ci hanno dato per morti prima di essere eliminati, quindi sono venute fuori voci che Allegri va via per una seria di motivi che non sono veri. Io mi vedrò col presidente, parleremo come tutti gli anni e decideremo se continuare o se ognuno andrà per la sua strada. Dopo aver parlato deciderò, deciderà e decideremo cosa fare l'anno prossimo senza nessun problema. Ma dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo ora, abbiamo partite da giocare, un campionato da vincere e poi penseremo a questa partita del 12 dove ci sarà bisogno di tutti e di uno stadio che per 95 minuti dovrà spingere la squadra a fare l'impresa. Questo è importante, uno stadio intero che spinge la squadra, non uno stadio intero che spinge la partita.

Domani può essere una partita utile per preparare quella con l'Atletico, visto che sono due squadre simili o sono due partite completamente diverse?

Sono diverse. Domani è una partita che vale molto per lo scudetto perché in caso di risultato positivo le nostre possibilità aumenterebbero tanto. Poi è una grande sfida perché loro vogliono batterci per dimostrare che sono più bravi di noi, ce l'hanno dentro, è una settimana o forse più che preparano questa partita. Noi dovremo fare una partita di grande livello perché si affrontano due squadre che negli ultimi anni hanno lottato per lo scudetto. Io credo che domani non sarà una partita bloccata, il Napoli gioca in modo diretto e troveremo quindi qualche spazio.

Il fatto che Mandzukic nel nuovo anno non è ancora riuscito a segnare è legato al post infortunio o è un momento così?

Momento così come capita a tutte le punte. Nelle prime partite ci si preoccupava che Ronaldo non segnasse, Dybala è tornato al gol domenica. Mandzukic ritorverà il gol, sono sereno. Bisogna ritrovare gol da parte dei centrocampisti, Bernardeschi deve fare qualche gol e sfruttare meglio anche le palle inattive.

L'Atletico è secondo il Liga, il Napoli è secondo in Serie A, si può dire quindi che la A è meno probande della Liga?

Discorso difficili. La Liga è un campionato diverso da quello italiano. Il Napoli ha 59 punti, la proiezione alla fine è che arrivino a 85 punti, magari anche 90 al momento. E' che la Juventus finora ha fatto un campionato importante. L'anno scorso il Napoli a questo momento aveva 10 punti in più, la Juve 4 in meno. Vincere i campionati non è semplice, a Bologna abbiamo trovato difficoltà, poi al ritorno è più difficile perché non c'è più tempo da perdere. Fino a tre domeniche fa era una lotta per il quarto posto ora la lotta sembra per il terzo e il quarto. Devi dare continuità, finché la matematica non dà certezza. Le vittorie dei campionati passano dalla quotidianità la Champions è un'altra roba.

Gli anni scorsi a marzo eri sempre arrivato con una squadra con un'identità precisa, quest'anno non sembra così. Valore aggiunto o limite?

Valore aggiunto. Ora devo sfruttare al meglio i giocatori che ho a disposizione a da qui alla fine l'unico da ritrovare è Douglas Costa, a parte Khedira che speriamo di riabbracciarlo sia come uomo, che vorrà dire che starà bene, che come calciatore. Cuadrado è molto difficile. Quelli sono i giocatori e tutto sta nell'arrivare in fondo nel migliore dei modi, ma conta quello che uno ha dentro, la voglia, l'entusiasmo. Dopo Madrid la partita di Bologna è stata uno strascico perché c'erano tante aspettative che tutti, anche i giocatori, ne abbiamo risentito. E in un ambiente di alto livello come la Juve non può succedere. Anche perché non siamo fuori, c'è da giocare il ritorno.

A proposito dello strascico di Bologna, cosa può dare una vittoria nella partita di domani? E a livelli di classifica quanto scudetto vi giocate domani?

Domani ci giochiamo due terzi di scudetto. Questione di matematica. Domani è una partita dove noi ci giochiamo tantissimo dello scudetto. A livello mentale sarebbe una soddisfazione andare a battere la seconda e confermare quello che stai facendo, perché il campionato alla fine lo vince la più forte, quella che è stata più regolare e ha dato continuità perché devi arrivare a un tot di punti facendo gol e subendone pochi.

Domani possiamo vedere Emre Can dall'inizio, visto che è il più fresco?

Domani uno tra Emre Can e Bentancur sarà in campo.

Le dà più fastidio sentire le speculazioni intorno al suo futuro o lo scetticismo imperante in una tifoseria che è più attiva in un processo che nel pensare che c'è un ritorno?

Non penso nessuna delle due cose. Come dico, dentro lo stadio non avverto questa cosa. Poi credo che i risultati fino a questo momento siano ottimi, poi la negatività io cerco di scacciarla, di dire che bisogna guardare positivo, ma contro quelli che sono negativi non ci possono fare niente. Invece lì bisognerebbe fare un salto in avanti, ma io posso dirlo, ma se si perde una partita e si vede tutto nero vuol dire che c'è qualcosa che non torna, che vanno cambiate un po' di cose. Io do il mio apporto e cerco di cambiarle, di dare cose giuste, poi però di quello che fanno el altre persone sono problemi loro. D'altra parte ci lamentiamo quando dopo, tornando ai discorsi dei social, si leggono cose e succedono dei fatti che sono gravi. Però purtroppo i social sono uno strumento valido ma non per tutti. Questa è la verità, perché quando poi si legge pedofilia, stalking, viene tutto dai social perché la ente si nasconde. Ma questo non è un problema che Allegri non capisce niente, che ci sta pure. È un problema sociale e non è per tutti, come tante cose della vita non sono per tutti.
 
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