Il Salotto Bianconero

[Champions League] Atletico Madrid - Juventus

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PAG Posted on 17/12/2018, 12:26     +1   -1
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PAG Posted on 17/12/2018, 12:29     +1   -1
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Ottavi di finale – uno sguardo all’Atletico di Simeone

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di Alex Campanelli

Nessuna clemenza da parte dell’urna di Nyon: la Juventus dovrà vedersela con l’Atletico del Cholo Simeone, una delle avversarie più ostiche tra le papabili. Andiamo ad analizzarlo in breve.

Iniziamo col botto, con la mina vagante che nessuno vorrebbe incontrare: chi scrive ha sempre e comunque posto la squadra di Simeone in cima alla lista dei clienti indesiderati, una di quelle squadre brutte e spigolose contro le quali è complicato imbastire un gioco, uno di quegli ostacoli sempre impervi a prescindere dal momento nel quale si cerca di superarli. Quella 2018/19 però è probabilmente la versione meno convincente dell’Atletico allenata dal Cholo; risolto più o meno agevolmente il problema relativo all’eredità di capitan Gabi, con quel Rodri che appartiene alla medesima genia, i colchoneros si sono incartati su altri aspetti che inizialmente preoccupavano molto meno. La condizione e il rendimento precari di Diego Costa, una difesa a più riprese orfana di Godìn e con ricambi non sempre affidabili (addirittura con Saul impiegato a sinistra), un gioco coi falsi esterni Koke e Lemar che non ha ancora convinto appieno e costringe spesso Griezmann, di nuovo orfano di un partner credibile, a cantare e portare la croce. Ciò detto, resta l’impronosticabilità dei biancorossi nelle sfide da dentro o fuori, una fase di non possesso tra le migliori della competizione e tre degli interpreti migliori al mondo nei ruoli chiave, il portiere Oblak e i già citati Godìn e Griezmann.

Come si è qualificato:

Monaco – Atletico 1-2 (Diego Costa, Gimenez)
Atletico – Bruges 3-1 (Griezmann x2, Koke)
Dortmund – Atletico 4-0
Atletico – Dortmund 2-0 (Saul, Griezmann)
Atletico – Monaco 2-0 (Koke, Griezmann)
Bruges – Atletico 0-0

Gol fatti: 9
Gol subiti: 6
Capocannoniere: Griezmann (4)
Uomini chiave: Oblak, Godìn, Koke, Griezmann

Formazione tipo (4-4-2): Oblak; Juanfran, Godìn, Lucas Hernandez, Filipe Luis (Gimenez); Koke, Rodri, Saul, Lemar (Partey); Griezmann, Diego Costa.



Juventibus
 
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PAG Posted on 17/12/2018, 12:43     +1   -1
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NEDVED a Sky: "Atletico squadra difficile da affrontare ma la Juve è forte e può passare. Prevedo due sfide equilibrate. Battuta su Marotta? Solo una conferma"
17.12.2018 12:35 di Rosa Doro
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport


NEDVED a Sky: "Atletico squadra difficile da affrontare ma la Juve è forte e può passare. Prevedo due sfide equilibrate. Battuta su Marotta? Solo una conferma"

Dopo il sorteggio degli ottavi di Champions League, Pavel Nedved è intervenuto ai microfoni di Sky Sport e ha parlato della doppia sfida contro l'Atletico Madrid: "E' la dimostrazione che come dice Allegri è importante arrivarci, primi o secondi non fa differenza, oggi abbiamo preso la seconda più forte ma non c'è nessun problema.

Prenderete le misure dello stadio della finale?
"La finale è troppo lontana, negli ottavi di finale ti serve anche fortuna nei sorteggi, noi non l'abbiamo avuta ma abbiamo una squadra forte che può passare il turno ed è quello che proveremo a fare".

Campionato poco allenante?
"La dimostrazione dell'Italia è nelle coppe europee, stiamo raccogliendo dei frutti, credo che sia allenante il nostro campionato e anche tanto".

Per CR7 un derby?
"Cristiano è l'uomo della Champions League, lo ha sempre dimostrato, ha fatto un sacco di gol ma non ci affideremo solo a lui, la squadra è forte e possiamo passare il turno".

Sull'Atletico?
"L'Atletico è molto equilibrato, molto difficile da affrontare, ha una difesa forte, giocano bassi, sanno darti fastidio con Griezmann, prevedo due sfide difficile dove non vedo tanti gol ma tanto equilibrio".

Cosa non ti è piaciuto della Juve nelle due sconfitte?
"Non ci piace perdere a prescindere da tutto. Noi avevamo prestabilito di passare il turno e da primi, lo abbiamo fatto non vedo quali critiche possiamo fare a squadra e allenatore. Abbiamo raggiunto gli obiettivi, ci può stare essere sconfitti dalle squadre forti, quindi ci sta".

La battuta su Marotta?
"Non è stata nessuna battuta ma un'affermazione. La Juve c'è stata prima di Marotta e ci sarà dopo, c'è stata prima di Nedved e ci sarà dopo. Nessuna battuta, solo una conferma. Ci sono due tipi di dirigenti e professionisti: alcuni possono andare in tutte le squadre, altri non andrebbero in altre squadre o pensano che non sia giusto andare in altre sponde. L'ho detto solo per quello".
 
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PAG Posted on 17/12/2018, 13:03     +1   -1
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PAG Posted on 17/12/2018, 14:12     +1   -1
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PAG Posted on 18/12/2018, 09:21     +1   -1
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GdS: "Atletico-Juventus. Ad Allegri scegliere se pareggiare il conto sulle fasce del 4-4-2 di Simeone, o cercare la superiorità in mezzo con Dybala nel rombo"

Quasi quasi era meglio arrivare secondi. La Juve non avrà pensato altro quando s’è materializzato l’incubo Atletico. Sarebbe stato lo stesso con il Liverpool, ultimo finalista e altra minaccia di prima fascia precipitata in seconda. Non poteva essere più positivo invece l’orizzonte della Roma: il Porto. Non che la qualificazione sia al sicuro: ma se c’era una squadra da prendere era quella portoghese, per limitare almeno i danni di un sorteggio da «non» teste di serie. Poi a febbraio si vedrà. Atletico e Porto sono guidati da due vecchie conoscenze: Simeone e Sergio Conceiçao. Proprio ieri il madridista non ha nascosto il vecchio sogno di allenare, un giorno, la sua ex Inter: «Succederà» Se serviva un motivo in più, eccolo. Se la Juve ha preso Ronaldo è per vincere la Champions, non per far calcoli dagli ottavi. Ma la partenza è in salita. Il famoso «pullman» di Simeone davanti alla porta? Vedremo. CR7 contro l’altra Madrid, passando per lo stadio che ospita la finale il 1° giugno, è già una grande storia. Senza dubbio il Liverpool che corre ma lascia giocare sarebbe stato altrettanto complicato. Allegri fin qui ha avuto problemi contro squadre schierate, corte e ben organizzate difensivamente: il potenziale enorme si è dispiegato meglio negli spazi. Simeone ha gente top: il portiere Oblak, Godin che sui calci piazzati è un centravanti, Saul simil Iniesta che s’inserisce e segna gol belli e pensanti. In avanti, potenza bruta (Diego Costa, ma a rischio) e classe (Griezmann). Ad Allegri scegliere se pareggiare il conto sulle fasce del 4-4-2 di Simeone, o cercare la superiorità in mezzo con Dybala nel rombo.



Fonte: La Gazzetta dello sport







Rispetto a un anno fa, quando non riuscì a battere il Qarabag e retrocesse in Europa League (vincendola) l’Atletico ha migliorato diverse cose. Su tutte la rosa. In difesa Simeone può scegliere tra Arias e Juanfran, due tra Gimenez, Godin, Savic e Lucas Hernandez, lo stesso francese e Filipe Luis a sinistra. In mezzo lottano per 4 maglie Koke, Saul, Lemar, Rodrigo, l’utilissimo Partey e l’utilizzatissimo Correa, con Gelson Martins e Vitolo come alternative di qualità. Davanti bisognerà vedere se recupererà Diego Costa che il 5 dicembre è stato operato in Brasile per i problemi al piede sinistro, prognosi di due mesi: al momento ci sono Griezmann e Kalinic, che ha appena iniziato ad ambientarsi, ma possono dare una mano anche i già citati Correa, Vitolo e Martins. Per il settore offensivo non sono escluse manovre di mercatoagennaio. A tutto questo va aggiunto Jan Oblak, oggi tra i tre migliori portieri del mondo. Una squadra solida, miglior difesa della Liga (12 gol subiti in 16 gare) colGetafe del cholista Bordalas, sconfitta solo dal Celta (2-0) e dal Borussia Dormtund (4-0), e capace di non prendere gol in 12 delle 25 partite disputate in questa stagione, quasi la metà.




La Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 2/1/2019, 09:05     +1   -1
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Cerezo Pres. Atletico a Tuttosport: "Juve, chi passa va in finale. Mi piace molto Dybala, CR7 non ci fa paura. Rispetto Chiellini e Bonucci, ma Godin non lo cambierei con nessuno"

Enrique Cerezo, presidente dell'Atletico Madrid, ha parlato a Tuttosport in vista degli ottavi di finale di Champions League contro la Juventus: "Atletico peggior rivale per la Juve? In Spagna si dice che la Juventus è l’avversario più duro per l’Atletico Madrid. La Juventus è una delle squadre più forti, ma noi abbiamo fiducia e proveremo a eliminarla. C’è un grandissimo rispetto reciproco tra Atletico e Juventus, Andrea Agnelli è un presidente che stimo molto, abbiamo un buon rapporto. Chi passa arriva in finale? Penso proprio di sì. Chi tra noi e la Juve si qualificherà per i quarti avrà grandi chance di arrivare fino in fondo. Speriamo di essere noi...".

SU RONALDO - "Abbiamo giocato contro Cristiano tante volte e lo conosciamo bene. Lo rispettiamo, però non abbiamo paura. È un giocatore magnifico, meraviglioso e lo sta dimostrando anche alla Juventus. Se è il migliore? Cristiano è uno dei primi cinque al mondo con Messi, Griezmann, Neymar e Mbappé. Più altruista ora? A me sembra lo stesso di sempre. Ronaldo è un giocatore che ha talento e cuore. Delle sue squadre, tanto al Manchester United come al Real Madrid, è sempre stato un leader, un trascinatore".



SU DYBALA - "Il mio preferito nella Juve? Mi piace molto Dybala. Non pensiamo al mercato, l’unico pensiero è recuperare al meglio Diego Costa per la doppia sfida contro la Juventus. Diego è importantissimo per noi e in queste partite si esalta".

SU GRIEZMANN E GODIN - "È arrivato da noi come un giovane talento e all’Atletico è diventato uno dei migliori al mondo. Adesso mi aspetto che faccia due partite memorabili contro la Juventus. Rispetto Chiellini e Bonucci, ma Godin non lo cambierei con nessuno. È il nostro leader".






Cm.com
 
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AlessandroVG
PAG Posted on 28/1/2019, 21:58     +1   -1




Al momento confermata la sola assenza di Koke, Saul era già in campo sabato contro il Getafe, in dubbio però Godin che sabato sempre contro il Getafe ha accusato un problema alla coscia, previste 3 settimane di stop. Disponibile sicuramente Diego Costa, in via di recupero per l'infortunio al piede, Simeone conta di averlo disponibile già il 9 febbraio per il derby.
E Morata in più,annunciato oggi.
 
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PAG Posted on 29/1/2019, 09:45     +1   -1
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GdS: "Sollievo Bonucci, non c'è frattura. Leo e Juve puntano l’Atletico in Coppa, l’obiettivo è esserci a Madrid il 20 febbraio per l’andata degli ottavi"

Leonardo Bonucci era già in palestra a lavorare, perché come ha spiegato in un post ha già chiaro in mente l’obiettivo. Non lo scrive ma è evidente che la data cerchiata in rosso sul calendario è il 20 febbraio, andata degli ottavi di finale che la Juventus giocherà a Madrid contro l’Atletico. Il tempo è poco, ma il difensore proverà ad esserci, accorciando il mese di stop previsto per un infortunio come il suo. Gli esami svolti ieri mattina hanno evidenziato un «trauma distorsivo alla caviglia destra con interessamento capsulo-legamentoso», si legge nel comunicato: sospiro di sollievo perché non c’è frattura, però da un infortunio di questo genere si guarisce in 30 giorni circa. CONTRO IL TEMPO Al primo round del Wanda Metropolitano mancano 22 giorni: pochi, per questo Bonucci non ha voluto perdere un istante. «Obietivo già individuato, terapie e palestra per tornare il prima possibile a godermi sul campo vittorie come quelle di ieri insieme a questa immensa squadra», ha scritto LB19. La Juventus nel comunicato non ha indicato i tempi di recupero, anche perché molto dipenderà da come il centrale reagirà alle cure: Bonucci è integro e se non ci saranno complicazioni la forza di volontà unita alla smania di guarire in fretta possono diventare un incentivo non indifferente. Leo è tornato alla Juve anche perché sentiva la nostalgia della Champions e finché ci sarà un raggio di luce non si rassegnerà all’idea di perdere un match così. GUAI ATLETICO: GODIN Guai in difesa anche in casa Atletico, dove però preoccupa meno l’infortunio di Diego Godin. Il difensore si è fermato sabato contro il Getafe, facendo temere il peggio a Simeone: gli esami hanno evidenziato un’elongazione all’adduttore della coscia destra, che non mette a rischio il suo utilizzo contro i bianconeri. Se la caverà in 10 giorni.



Fonte: La Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 30/1/2019, 09:31     +1   -1
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Morata si presenta all'Atletico: "Se esulto contro la Juve? Vedremo. Non dico oggi quello che penso della Juventus o dei suoi calciatori. Ho parlato con loro ma non di calcio"



TORINO - Alvaro Morata torna in Spagna. Lo accoglie l'Atletico Madrid, vecchio rivale ai tempi dei derby con la maglia del Real, e lo abbraccia Diego Simeone, pronto a metterlo al centro dell'attacco. Oggi è andata in scena la presentazione del nuovo acquisto dei colchoneros e Morata ha espresso tutta la sua contentezza per la riuscita della trattativa col Chelsea: «Sono molto contento di essere qui ed orgoglioso dello sforzo che il club ha fatto per me. È uscita fuori la possibilità di venire all'Atletico e ne sono stato felice. Ho voglia di allenarmi e giocare. Sono arrivato ieri ed ho firmato, ma mi sento parte di questo gruppo già da due settimane. Non mi sento nuovo. Non voglio aspettare oltre per iniziare ad allenarmi coi compagni e col Cholo».



JUVE E REAL - Le prime due partite che Morata affronterà saranno contro le sue due ex squadre, Real Madrid e Juventus: «Se segno esulto? Benedetto problema. Magari tutti i problemi fossero quello di esultare ad un gol. Non ci penso, le cose accadranno da sole». Poi sulla Juve: «Non dico oggi quello che penso della Juventus o dei suoi calciatori. È un grande club, un nostro rivale. Ho parlato con loro ma non di calcio, parlo della quotidianità con i miei ex compagni. Da oggi sono concentrato solo sul campo».



Tuttosport
 
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PAG Posted on 1/2/2019, 19:21     +1   -1
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PAG Posted on 6/2/2019, 09:49     +1   -1
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GdS:"Verso Atletico-Juventus. La sfida al Cholo tra15 giorni: difesa, testa e condizione. Dal recupero di Chiellini e Bonucci ai carichi da smaltire. Allegri prepara la ripartenza"

Finora il Cholo è stato democratico con la Juve: le ha dato e tolto scudetti. Ha iniziato a togliere quello del 2000, con una testata al Delle Alpi che avviò la rimonta scudetto laziale; ha finito di dare quello del 2002, con un’altra testata biancoceleste tra le isterie del 5 maggio. Ma quella che si intravede laggiù è la Champions 2019: tutt’altra vita, tutt’altra epoca. Mancano due settimane all’andata degli ottavi al Wanda di Madrid, l’evento su cui i bianconeri concentrano ogni pensiero, ogni grammo di energia. Insomma, ci siamo e la Juve si prepara con un record invidiabile: è l’unica imbattuta nei grandi campionati. Nella giornata in cui Gervinho faceva i dispetti, il Psg cadeva in casa del Lione, lasciando alla Juve il primato. Insomma, non c’è nessuno che domini così, anche se i bianconeri hanno perso due delle ultime tre di Champions. In più, la tempistica degli ottavi non è felice, per nessuno: hanno vissuto momenti migliori sia l’Atletico sia la Signora. In questo momento la radiografia a Torino sarebbe scoraggiante: condizione affannata, difesa ai minimi, centrocampo fuori giri. Quei 14 giorni che separano dal 20 febbraio potrebbero, però, cambiare l’orizzonte: la Juve vuole usare il vestito buono quella sera, e pazienza se prima sarà costretta a uscire con le toppe. A patto che, alla brillantezza nelle gambe, si aggiunga presto quella mentale: sia nella mancata reazione di Bergamo che nel black out col Parma si è spenta la luce, sensazione a cui Madama non è abituata. Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci sono l’ossigeno mancato ad Allegri negli ultimi giorni: Max è abbastanza tranquillo, il respiro sta tornando regolare. Contro i diavoli di Simeone la Juve non potrebbe prescindere della coppia di centrali, entrambi verso l’uscita dall’infermeria: serve la capacità del Chiello di chiudere ogni spiffero e quella di Leo nel far sgorgare il gioco. In ogni caso, autorevolezza, coraggio, tutto ciò di cui difetta ora la difesa bianconera. Le timidezze di Rugani, unite allo spaesamento del Caceres III dimostrano quanto sia provvidenziale il recupero dei titolari. E altrettanto opportuno è il rientro di Sami Khedira come mezzala assaltatrice, professionista dell’inserimento. Anche se a ritmi contenuti, nella notte-beffa contro il Parma ha preso due pali, uno ditesta e uno di piede: l’esperienza risulterà preziosa contro l’Atleti. Nel complesso, dopo un mese pessimo, tutta la mediana Juve ha ripreso a correre, con Matuidi che sta ritrovando l’argento vivo. Da qua a due settimane c’è l’ultimo pezzo del centrocampo da riportare ai vecchi standard: Pjanic è il macchinista che gira le chiave, quando c’è lui il pallone si muove alla velocità che piace a Max. Per ora, però, non viaggia la palla e non viaggiano gli uomini: il calo fisico era previsto, i carichi pesanti servivano a spiccare il volo da fine febbraio. A completare il trio di attacco assieme a Ronaldo e a Mandzukic, ci sarebbe Paulo Dybala.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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GdS: "Gli avversari. Rebus a Madrid: i dubbi del Cholo e l’infermeria che si svuota. Morale basso, forma discreta: contro la Juve tornano Koke, Saul e Godin. Diego Costa out"

A due settimane dalla partita con la Juve, l’Atletico Madrid s’interroga e non è che le risposte siano granché positive. L’inattesa e improvvida caduta di sabato col Betis ha riaperto vecchie ferite. Cicatrizzazione che sembra saltare ogni volta che la posta si alza. Come a Bruges, l’11 dicembre: invece di assalire l’ultima gara di Champions per vincere e mantenere il primo posto nel girone l’Atletico ha fatto 0-0. E al sorteggio è toccata la Juventus. Sabato è successo di nuovo: Betis distratto, Atletico che con una vittoria si sarebbe portato a -3 dal Barça e invece sconfitto quasi casualmente, dopo aver buttato via il primo tempo e fatto pochissimo nella ripresa. Simeone al Metropolitano è un totem, però il Cholo ha questo limite: il gioco è quello che è, quel comandamento imparato a memoria dai suoi del «primo non prenderle» condiziona terribilmente e se non ci pensa Griezmann per l’Atletico è un problema grosso. I tifosi ci sono rimasti male. Si sono appellati al rigore non dato a Morata ma è un appiglio fragile. A parziale discolpa il fatto che la lista degli infortunati è di rilievo. Sabato Simeone ha recuperato Vitolo e Filipe Luis, usati nella ripresa. Chi farà più fatica a tornare in tempo per la Juve è Diego Costa. Il brasiliano di Spagna, fermo dal 2 dicembre, migliora ma sembra lecito pensare a un suo impiego solo nel ritorno. Savic lavora ancora in palestra ma potrebbe farcela. Certo invece il recupero di Godin, Koke e Saul, che potrebbe rientrare già sabato nel derby. La presenza del capitano e dei due canterani cambia parecchio la situazione. Così come quella di Savic perché permetteaLucas Hernandez di scalare sulla fascia al posto del frastornato Filipe Luis, mentre a destra se la giocano Arias e Juanfran, costretto ultimamente a fare il terzino sinistro, cosa toccata anche al polivalente Saul. L’infermeria dovrebbe svuotarsi, Simeone dovrà fare lo stesso con la testa dei giocatori, al momento ingombrata da cattivi pensieri. Il derby in questo senso è un’arma a doppio taglio: esaltazione o depressione?



Fonte: La Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 7/2/2019, 19:37     +1   -1
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Vieri su Juve-Atletico, Ronaldo e Dybala

L’ex attaccante di Juventus, Milan e Inter parla in una lunga intervista. Tante le tematiche bianconere: ecco le parole di Christian Vieri
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Christian Vieri ha toccato molti temi legati all’universo Juventus. Ecco alcuni stralci delle sue dichiarazioni.


JUVE-ATLETICO – «Ho grande affetto per entrambi i miei ex club. In bianconero sono rimasto un solo anno ma lì è nato il vero Vieri. Mi hanno introdotto nel grande calcio, ho appreso da campioni eccezionali, mi hanno fatto capire cosa servisse concretamente per affermarsi e confermarsi a certi livelli. Arrivai all’Atletico subito dopo la Juve. Gil spese 34 miliardi di lire per me, e a quei tempi erano tanti soldi davvero. E’ stato il campionato dove mi sono divertito di più da calciatore. Una delle potenziali finali anticipate. Di fronte ci saranno squadre da top five in Europa. Negli ultimi cinque anni sia la Juve sia l’Atletico hanno disputato due finali di Champions…».



RONALDO – «Ha dato tutto: professionalità, continuità, voglia di mettersi in gioco sempre, di continua a stupire il mondo. Quando un marziano simile sceglie te, vuol dire che il club sta facendo le cose nel modo migliore. E’ una dimostrazione di forza. Il Fenomeno? Cristiano è più completo, un professionista spettacolare, uno che ha vinto cinque palloni d’Oro».



DYBALA – «Lo voglio vedere più vicino alla porta, è un uomo da almeno 20 gol a stagione, un attaccante di grandissima qualità».
 
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PAG Posted on 9/2/2019, 13:07     +1   -1
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GdS: "Buone notizie dall’infermeria: Bonucci sta bene e Allegri potrebbe addirittura convocarlo col Sassuolo. Contro il Frosinone dovrebbe rientrare anche Chiellini"

TORINO (f.d.v.) Buone notizie dall’infermeria: Leonardo Bonucci sta recuperando in fretta dalla distorsione alla caviglia e a meno di intoppo rientrerà prima della Champions. Il suo ritorno in gruppo è previsto all’inizio della prossima settimana e il programma di avvicinamento alla Champions prevede la prova generale venerdì 15 contro il Frosinone (quando dovrebbe esserci anche Giorgio Chiellini), cinque giorni prima dell’andata degli ottavi con l’Atletico. Il difensore sta bene, ieri ha già svolto una parte del lavoro con la squadra e Allegri potrebbe addirittura convocarlo col Sassuolo, magari non per farlo giocare ma per supportare il gruppo dalla panchina, come è già capitato a Chiellini.



Fonte: la Gazzetta dello Sport


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La Stampa: "Juve, tutto passa da Madrid. Champions, conto alla rovescia: osservatori bianconeri al derby. Non ci sarà Isco, per un sospetto mal di schiena"

Tutto a Madrid. Il centro di gravità permanente della Juve è nella capitale spagnola, dove Champions e mercato si mischiano di continuo e oggi pomeriggio coincideranno nell’atteso derby tra Atletico e Real (ore 16,15 su Dazn). Da una parte c’è la prossima rivale dei bianconeri, che verrà analizzata e studiata anche dagli osservatori juventini presenti al Wanda Metropolitano, dall’altra il club sempre più supermarket dei campioni d’Italia. Dopo Cristiano Ronaldo, infatti, a Torino studiano un altro colpo “Blancos”: nel mirino c’è Isco, in rotta di collisione con il tecnico Solari, mentre l’attaccante colombiano James Rodriguez (che rientrerà dal prestito biennale al Bayern Monaco) e il terzino brasiliano Marcelo sono obiettivi sensibili anche perché animati dalla voglia di tornare a giocare con CR7, amico di mille battaglie e vera calamita di campioni. Dybala al centro di tutto, Isco, però, è il caso più delicato per il Real e l’opportunità migliore per la Juve. Il fantasista spagnolo è ormai ai margini della squadra campione d’Europa e non giocherà neanche contro l’Atletico per un sospetto mal di schiena. Sospetto per la tempistica dell’infortunio, ma soprattutto per il botta e risposta pubblico tra Isco e il suo allenatore. «È vero che il Real non aspetta nessuno - ha scritto il giocatore su Twitter per replicare all’ex madridista De La Red -, però quando non hai le stesse opportunità dei tuoi compagni la situazione cambia... Comunque continuo a lavorare in attesa di un’occasione». L’ultima sua presenza da titolare nella Liga risale al disastroso 5-0 nel Clasico, al Camp Nou lo scorso 28 ottobre, mentre adesso per la terza volta stagionale non verrà convocato dal Real. «Un calciatore professionista - così risponde Santiago Solari a precisa domanda su Isco - deve allenarsi sempre al 100% per essere a disposizione della squadra, che è sempre più importante di ogni singolo». Il divorzio è nell’aria, anche se il presidente Perez cerca una soluzione e potrebbe chiedere di inserire Dybala (seguito anche dall’Atletico) nel potenziale affare. Nedved: « Paulo ce lo teniamo stretto. Paulino ha segnato meno rispetto alla scorsa stagione, ma ha giocato meglio: sono molto contento di lui». Parole dolci dopo la reprimenda dei giorni scorsi.



Fonte: La Stampa

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Libero: "Paratici e Agnelli pretendono la vittoria in Champions, la squadra è stata assemblata per questo. A giugno Allegri potrebbe non esserci più, al suo posto Zidane o Conte"

Tra José Mourinho e l’Inter c’è di mezzo Conte, e tra Conte e l’Inter c’è di mezzo la Juventus. La strada che porta alla prossima estate può risultare lunga a chi è impegnato a lavorare per rendere la stagione un successo ancora maggiore (leggasi Allegri con la Champions), e chi deve raggiungere obiettivi che a inizio anno parevano ampiamente alla portata (Spalletti tra cammino europeo e la certezza di tornare a percorrerlo). Però, per chi sta ragionando già sul 2019/20, il termine del medesimo tratto potrebbe arrivare prima del previsto, se non si riesce a incastrare tutti i pezzetti del puzzle. INGAGGIO DA 10 MILIONI Certo, in casa nerazzurra Spalletti ha la fiducia della società ma la stessa non può aspettare un eventuale fallimento e restare fino a maggio con le mani in mano: motivo principale per cui Marotta ha incontrato un mese fa Jorge Mendes per parlare di Mourinho, con la promessa di rimanere aggiornati. José vuole tornare, come abbiamo anticipato, ed accetterebbe un contratto biennale, al contrario di Conte (che però ad oggi resta ancora la prima scelta di Suning) che chiede un triennale da 8-10 milioni netti e pieni poteri. Dall’altra parte, a Torino, Paratici e Agnelli dopo aver visto sfumare il sogno Triplete, pretendono la vittoria in Champions: la squadra è stata assemblata per questo. Al più tardi, l’ambito trofeo europeo dovrà arrivare l’anno prossimo, non oltre. Ma a quel “al più tardi”, Allegri potrebbe non esserci: la Juve non vuole perdere altro tempo ed in cerca di un allenatore al top se Max dovesse ancora fallire. E qui torna in gioco Conte (che intanto aspetta offerte concrete da Manchester United e Psg, perché l’estero resta la sua prima scelta): il prestigioso ex accetterebbe più di buon grado il clamoroso ritorno a Torino per puntare - con i favori del pronostico - alla Champions, rispetto all’essere condottiero di una rinascita interista non assicurata. Ma cosa capiterebbe se Conte dovesse accettare le lusinghe di Suning, o si accasasse in uno dei più ricchi e grandi club del mondo fuori dall’Italia? Agnelli e Paratici avrebbero l’alternativa, che poi tanto alternativa non è, perché non c’è un candidato in vantaggio sull’altro: Zinedine Zidane, il mago della Champions. Dopo averne vinte tre in fila a Madrid col Real, il francese è a spasso in attesa di un nuovo incarico e nuovi stimoli: ripartire da un ambiente a lui tanto caro quanto familiare sarebbe un’altra sfida interessante, dopo quella spagnola. ASSO CRISTIANO L’asso nella manica del duo dirigenziale bianconero, manco a dirlo, sarebbe Cristiano Ronaldo: il portoghese sarebbe l’intermediario perfetto in un’ipotetica trattativa. Ricomporre la coppia più vincente della nuova epoca della Coppa Campioni significherebbe garanzia di successo. Tutto, o quasi, gira dunque intorno a Conte: l’ambito obiettivo di Inter e Juventus sarà l’ago della bilancia del futuro di entrambe che si svilupperà dalla prossima primavera e promette scintille. Il resto è nelle mani di Spalletti e Allegri, che in sei mesi possono spazzare via chiacchiere e timori e rimanere al timone delle rispettive flotte. Al massimo, male che andasse, e in attesa di nuovi profili da seguire per le due panchine, nerazzurri e bianconeri avrebbero poco di cui temere. Con due alternative di lusso del calibro di Mourinho e Zidane come potrebbero d’altronde?



Fonte: Libero
 
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89 replies since 17/12/2018, 12:26   448 views
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