| CITAZIONE GdS: "Marotta se ne va con la buon uscita, 723 mila euro lordi oltre ai 5,6 milioni di bonus per i fatturati boom. L’Inter lo aspetta, e cresce sempre più il feeling con Zhang"
La Juventus e Beppe Marotta si separano dopo otto anni e contano i successi in serie, più che i soldi della buonuscita riconosciuta al manager varesino. Ieri la trattativa è stata chiusa a Milano all’insegna del fair play, dopo settimane di surplace; finché alle 18 passate da poco il sito juventino non dà l’annuncio della risoluzione consensuale del rapporto a tempo indeterminato. E ora quale sarà il suo destino? Il feeling con l’Inter è concreto e la mossa bianconera di ieri agevola indirettamente i lavori in corso sul versante nerazzurro. Ma la famiglia Zhang non ha in programma cambi immediati e la candidatura di Marotta è nata in vista del nuovo anno. Non prima. Ad ogni modo nei prossimi giorni per l’ormai ex amministratore delegato juventino non mancheranno gli impegni istituzionali, visto che siede sia nel Consiglio di Lega di Serie A che nel neonato Consiglio federale. Anzi, è curioso che abbia ottenuto questa doppia nomina con la casacca bianconera. Quell’elezione ha una valenza nominale e così adesso il suo ruolo diventa a maggior ragione super partes. E si spiega anche il congedo soft, con la reciproca intenzione di mantenere buoni rapporti anche in futuro: anche se su fronti opposti. Nel comunicato del club campione d’Italia si dà notizia anche dell’uscita di scena dell’altro ex amministratore delegato Aldo Mazzia a cui vanno 587 mila euro lordi tra preavviso e buonuscita vera e propria. Invece a Marotta vanno 723.550 euro lordi, sempre sommando le spettanze per il preavviso e per la buonuscita. Nei conti del club della Continassa il manager ha poi maturato emolumenti al lordo per altri 5,6 milioni di euro. La fetta più consistente (già emersa al bilancio del 30 giugno) è riferita ai bonus ottenuti in base al Long Term Incentive Plan riferitoal quadriennio 2014-18: guarda caso coinciso con il boom di introiti che ha permesso di far entrare trionfalmente la società degli Agnelli nella top ten europea. Sulle stesse basi, il totale pagato in lordo a Mazzia è, invece, di circa 2 milioni.
Fonte: La Gazzetta dello Sport CITAZIONE GdS: "Un altro Pallone d’oro: Il mondo vota, CR7 sogna. Lanciata la sfida a Modric, a Mbappé e Griezmann e all’eterno rivale Messi, anche l’inizio con la Juve lo spinge a crederci"
Ha vinto gli ultimi due e potrebbe allungare la serie mettendo il naso avanti nella guerra dei mondi contro Leo Messi. Sarebbe il sesto, uno più dell’arcirivale, e CR7 ritiene di avere i titoli per stare in pole nella contesa. In un’intervista a France Football, la rivista che assegna il premio, è stato più preciso: «Sogno di vincerlo, penso di meritarlo quest’anno, ma non è un’ossessione anche perché so, nel cuore, di essere uno dei migliori della storia: mentirei se dicessi il contrario». Non è mai mancata la schiettezza al ragazzo che ha bisogno di passioni brucianti per migliorarsi all’infinito: l’ennesimo Ballon d’Or non è solo un premio, una massa di metallo prezioso, ma un simbolo potente. È l’orizzonte inseguito da Ronaldo che si sposta sempre più in là. I giurati di tutto il mondo stanno votando in ordine sparso, la data limite è il 9 novembre. A France Football CR7 ha omesso la sua nemesi argentina, ma ha citato perfino Salah e Varane tra i possibili rivali. In realtà, i candidati più accreditati sono noti al mondo: il potente vento da Madrid ora soffia per l’ex compagno Luka Modric, compositore del centrocampo della Croazia trascinata fino a Mosca. E scalpita la coppia di diavoli francesi campioni del Mondo, Antoine Griezmann e Kylian Mbappé. Il primo vincente anche con l’Atletico, il secondo in ascesa verticale dopo la campagna di Russia: entrambi, però,rischiano di rubarsi voti preziosi. Non sarà facile perché raramente c’è stata tanta indecisione. Poi quest’anno il Mondiale peserà più del recente passato: nel 2014, ad esempio, l’uomo vetrina della Germania campione portava i guanti, era il portiere Neuer. Ci sarebbe il precedente del 2010 che in Portogallo ora citano come caso di scuola: nell’anno Mondiale vinse Messi, non un spagnolo, ma ci fu una discreta confusione nel primo voto allargato ad allenatori e giocatori. E Cristiano ha, comunque, motivi legittimi per sperare, anche se per una volta non è il favorito: i due premi già assegnati daUefa e Fifa a Modric come «Best» fanno annusare l’aria che tira. Ma Ronaldo ha cifre da mille e una notte da portare in dibattimento: da tempo ha trasformato la Champions nel suo giardino di caccia e per la sesta volta di fila è stato capocannoniere con 15 reti.
Fonte: La Gazzetta dello Sport CITAZIONE GdS: "Ora c’è l’Inter con il Napoli. Juve, occhio a quelle due. Nei 7 scudetti di fila sempre una sola rivale. E Allegri vuol blindare la difesa. Handanovic imbattuto da 5 partite"
Siccome questa Juventus è troppo forte, per provare a sbarrarle la strada che porta dritta all’ottavo scudetto consecutivo, perché non proviamo in due? Difficile immaginare un dialogo surreale di questo tipo tra Inter e Napoli, che più verosimilmente si giocheranno il secondo posto, visto che una Juve già tendenzialmente ingiocabile in Italia ha aggiunto Cristiano Ronaldo al motore. Quindi nessun allarme particolare in vista a Torino, ma è un dato di fatto che per la prima volta in questa striscia bianconera di scudetti, la Signora ha due avversarie designate. Nelle sette stagioni precedenti, le rivali sono state complessivamente tre. Tutto cominciò contro il Milan, tra l’altro allenato proprio da Massimiliano Allegri, nel 2010/11. L’anno del miracolo tricolore di Antonio Conte. Poi, con la crisi delle milanesi, Napoli e Roma si sono date il cambio: azzurri in corsa nel 2011/12, nel 2015/16 e nel 2017/18, i giallorossi tra il 2013 e il 2015 e nel 2016/17. La partenza stagionale della Juventus è stata impressionante tra campionato e Champions, con 12 vittorie su 13 partite. In serie A finora, l’unico ostacolo di spessore è stato il Napoli allo Stadium, peraltro spazzato via come il Valencia al Mestalla e il Manchester United a Old Trafford. Più l’avversaria è pericolosa, più la Juventus si dimostra in grado di alzare il livello delle prestazioni. L’obiettivo di Inter e Napoli è evitare che la Juve, che ha sostanzialmente sistemato la questione girone di Champions, si presenti agli ottavi di Coppa a febbraio con un margine talmente rassicurante da permetterle di assorbire eventuali passi falsi. I nerazzurri, in particolare, andranno allo Stadium il 7 dicembre: prima di allora la Juventus affronterà Cagliari, Milan, Spal e Fiorentina, mentre nel menu nerazzurro ci sono Genoa, Atalanta, Frosinone e Roma all’Olimpico. La Juventus ha il miglior attacco con 21 gol realizzati e il maggior numero di tiri indirizzati nello specchio (69, nettamente davanti ai 52 della squadra di Ancelotti e ai 45 dell’Inter). La maggiore qualità della manovra offensiva bianconera è certificata anche dall’88,76% di passaggi completati e dal dato sul possesso palla, pari al 61,69% complessivo. Quando si raggiungono le vette toccate dalla Juventus, diventa complicato capire come migliorare ulteriormente la squadra.Di sicuro Allegri si aspetta una crescita della fase difensiva. Il tecnico dopo il 2-0 di Udine aveva auspicato un filotto di partite senza prendere gol. Ma se il fortino regge alla grande in Champions dove non ha ancora incassato reti, la Juventus dopo la vittoria in Friuli ha preso gol nelle due partite successive contro Genoa ed Empoli. 4 le partite di campionato in cui la porta della Juve è rimasta inviolata. Ha fatto meglio l’Inter di Spalletti, con 5 partite da imbattuto per Handanovic. [..]
Fonte: La Gazzetta dello Sport CITAZIONE TS: "Paul Pogba freme, c'è l'asse con Raiola. Se James Rodriguez, sponsorizzato da Jorge Mendes, può diventare un'opportunità, la priorità per la Juventus resta il Polpo"
Se James Rodriguez, sponsorizzato da Jorge Mendes, può diventare un'opportunità, la priorità per la Juventus resta Paul Pogba. I dirigenti bianconeri, in costante contatto con l'agente del francese Mino Raiola, sono in attesa di capire se il Manchester United cederà il campione del mondo a gennaio o a giugno, La Juventus è molto più che vigile: il piano per l'immediato sarebbe quello di spuntare un prestito con ricco riscatto estivo. Pogba tornerebbe al volo a Torino, ma su di lui sono sempre in agguato anche Barcellona , Real Madrid e PSG.
Fonte: Tuttosport
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