Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 01/12/2017 - 31/01/2018

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PAG Posted on 1/12/2017, 00:19     +1   -1
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Edited by Cocteau Twins - 1/1/2018, 13:41
 
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PAG Posted on 1/12/2017, 01:18     +1   -1
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Ripartiamo da qui!
 
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PAG Posted on 1/12/2017, 08:34     +1   -1
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CITAZIONE (Cocteau Twins @ 30/11/2017, 20:57) 
CITAZIONE
Francesco Ceccotti
4 min ·
La Juve arriva all'Hotel Parker su autobus che non é quello ufficiale..che tristezza 😑

"difendiamo la città"... :.ghgh:
 
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PAG Posted on 1/12/2017, 09:26     +1   -1
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CITAZIONE
La Stampa, Barillà: Bivio scudetto. Stasera a Napoli la Juve (con Higuain) non vuole perdere altro terreno. Allegri: “Non sarà decisiva”

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CITAZIONE
Napoli-Juventus, stasera alle 20:45. Formazioni: "Sarà 3-4-2-1 con Higuain, Dybala e Douglas Costa in attacco. Asamoah e De Sciglio sulle fasce"

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Tuttosport

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La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
TS: "Paulo Dybala il trequartista a tutto campo, vuole lasciare il segno 10 anni dopo Del Piero. La Joya ci riprova, con la benedizione di Maradona"


La prima notte da dieci a casa del dieci che non c’è più, anche se a Napoli quelle due cifre hanno lasciato segni indelebili e ricordi indimenticabili. Quando Diego Armando Maradona giocava, incantava e sbaciucchiava trofei sul prato del San Paolo, Paulo Dybala non era ancora venuto al mondo. La maglia azzurra del Pibe è stata ritirata, quella indossata da Sivori, Platini e Del Piero invece no e da questa stagione è sulle spalle di un altro argentino.«Ritirare la numero 10 significa togliere un sogno a tutti i bambini bianconeri», ha sempre detto Pinturicchio; Dybala non ha un pedigree da baby juventino, ma come tutti i giocatori dotati di talento ha sempre avuto quella cifra nel mirino. Ha iniziato con la 21 e in due anni si è guadagnato il diritto di entrare nell’elite degli eletti.«E’ un fenomeno, lo seguo da quando aveva 18 anni ha detto di lui tempo fa Maradona . Diamogli tempo perché migliorerà ancora e sfonderà. Certe volte fa cose troppo veloci per il calcio italiano». Veloce è stato anche il suo inserimento alla Juventus, anche se Massimiliano Allegri lo ha gestito col solito contagocce che usa coi giovani: ne ha dosato le energie all’inizio, quando tutti lo volevano in campo, gli ha cambiato posizione e modo di giocare (da centravanti a trequartista a tutto campo); lo ha riportato sulla terra quando tutti lo osannavano (dopo l’inizio strabiliante di quest’anno in campionato) e l’ha accarezzato e spronato quando il magnifico ingranaggio si è inceppato. Il classico bastone e carota, che però ha sempre la sua efficacia. Dybala è partito a mille, toccando quota 10 (gol) in 6 partite, poi è tornato stanco e acciaccato dalla Seleccion e ha pagato caro lo sprint iniziale. L’obiettivo di Allegri è sempre stato quello di restituirgli equilibrio e serenità. Per Dybala è anche l’occasione di riprendersi la Juventus e per tornare a essere il folletto inafferrabile di inizio stagione. Nel tempio di Maradona e di fronte a Lorenzo Insigne, numero 10 di fatto che però col Napoli non avrà mai il privilegio di indossarlo. E' tantissimo tempo che il popolo bianconero non si scatena per una rete di un suo numero dieci. Non ci sono riusciti né Tevez né Pogba, gli ultimi due ad aver portato quella maglia (in realtà il francese ha fatto centro a Napoli, ma quando era ancora il 6 della Juve), l’ultimo è stato Alessandro Del Piero, dieci anni fa: ottobre 2007.

Fonte: Tuttosport

CITAZIONE
Libero, Moggi:"Al San Paolo Napoli-Juve non sarà decisiva ma ci chiarirà molte cose. Inimitabile il carisma degli Agnelli"

libero-01dicembresmog8luz6


Fonte: Libero
 
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PAG Posted on 1/12/2017, 13:28     +1   -1
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Secondo me anche stasera così come visto per Juventus-Barcellona nessuna delle due vuole farsi male. Per entrambe l'infrasettimanale di coppa è più importante di questa partita. La Juve è rimaneggiata, il Napoli deve contare gli uomini per tre partite in una settimana e non sono brillantissimi. Non saprei ma io non vedo una partita pirotecnica stasera. O la gara prende una piega improvvisa da una o dall'altra parte frutto di episodi o una delle due è messa molto peggio di quello che sembra, oppure uno 0-0 o 1-1 mi sembra il risultato più probabile.
 
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PAG Posted on 2/12/2017, 00:13     +1   -1
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PAG Posted on 2/12/2017, 00:25     +1   -1
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Grazie Napoli, per averci fatto tornare Juve

hoh



di Sandro Scarpa

1 dicembre 2017

Grazie Napoli, per averci accolto tra i soliti cori, mortaretti, odio, schieramento militare, pullman anonimo e hotel blindato.

Grazie perché dopo 26 vittorie consecutive in A e col gioco più bello d’Europa ci hai fatto ancora capire cos’è la Juve, come sa difendersi come nessuno in Europa negli ultimi anni, come si vincono gli Scudetti, come si rivincono, con l’umiltà, l’attenzione, la cattiveria, la lucidità mostruosa in non possesso.

Grazie perché questa volta non c’era la scaramanzia, non c’erano gli amuleti e i cornetti, perché eri superiore, come l’anno scorso, come due anni fa, insomma, pompata da tutta la stampa stufa di un dominio Juve di sei anni, questa volta eri più forte. Si è visto, come no, ti abbiamo fatto attaccare per 90 minuti facendoci il solletico e noi siamo usciti 3 volte, con un gol e due miracoli di Reina.

Grazie perché dopo il doloroso sogno Champions ancora una volta morto solo all’ultima delle albe, ci hai rimesso dentro quella voglia matta di rincorrere, di ritornare a mettere la testa bassa e puntare avanti, inseguire chi usurpa un posto che per noi era quasi diventato scontato, troppo facile, quasi noioso, e invece…

Grazie perché ancora adesso, dopo aver battuto la testa contro il muro per la quinta volta di fila, Sarri continua a snocciolare dati sul possesso, sulla supremazia, continuando a non capire che sei il migliore se sai variare, se sai adattarti all’avversario, se sai essere bravissimo sia quando sei martello che quando sei incudine, e non continuando a fare gli stessi identici schemi e poi andare a secco appena un allenatore ti toglie la profondità (Allegri, come Spalletti, ma anche Maran).

Grazie perché ci hai fatto riscoprire il gusto dell’essere rocciosi, compatti, solidi e lì davanti feroci, guizzanti, tecnici e fatali. Averci fatto riscoprire di essere la Juve, anche in giallo contro grigio e non bianconero. Grazie perché è la terza gara che non becchiamo gol, proprio in casa della squadra dal belgioco offensivo, di averci fatto capire come Chiellini&Benatia possono essere implacabili come Chiellini&Bonucci, che Asamoah è un giocatore ritrovato e che De Sciglio comincia a commettere un po’ meno errori rispetto a quelli che temevamo.

Grazie perché hai fatto capire, a molti dei nostri, che Allegri è un mister che ha vinto 2 volte al San Paolo dopo 10 anni in cui non si vinceva, e che è uno dei pochi al mondo che varia a 3, 4, 5, attacco, difesa, che ironizza e smorza in pre-partita, che parla di Napoli come “buon test per l’Olympiacos“. Che a volte non ci fa esaltare. Ma lo fa quasi sempre, alla fine delle gare.

Grazie soprattutto perché hai esultato alla mano rotta di Higuain. Hai esultato perché sapevi che non avresti affrontato il tuo incubo peggiore. E poi lo hai sbeffeggiato a quel punto, dicendo che era un vigliacco, che aveva paura del San Paolo (ma in realtà ti aveva già zittito). Grazie perché hai scritto in modo buffonesco “Peccato non ci sia, avrei voluto fargli 4 gol“. Grazie perché quando hai saputo che avrebbe giocato, con una voglia matta, anche dopo 3 giorni da un intervento, anche col dolore, hai provato un brivido di angoscia, ma hai continuato a dire “meglio così, Mandzukic era più in forma“.

Grazie perché hai fischiato il nostro 9, in 60.000, in modo assordante, dal primo istante, nel riscaldamento e hai continuato in modo incessante, finché non è accaduto quello che sapevamo già tutti, tu in primi:

col il numero 9, ha segnato…Gonzalo Higuain, GONZALO HIGUAIN!!

Infine, grazie perché al fischio finale, quando abbiamo vinto in casa della squadra che continua ad essere la capolista, il nostro capitano, con parole naturalissime ha detto: “No, non gioisco tanto perché siamo solo 2°, anzi, domani probabilmente saremo 3°. Ecco…”

Ecco. Grazie per averci rimesso dentro quella voglia di essere famelica e vincente.

Grazie perché adesso, siamo tornati. E’ tornata la Juve!



Juventibus
 
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PAG Posted on 2/12/2017, 00:57     +1   -1
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Allegri si reinventa nonostante il classico 442

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di Luca Momblano

1 dicembre 2017


Allegri si reinventa e se la inventa, la Juve diventa il Milan di Massaro, per una notte, la notte, quella notte. A proposito di Capello: la sua Juve aveva una presenza in mezzo, questa no, non ancora. Ecchissenefrega, se non fosse che la mutazione genetica verso il nuovo lido è ancora a metà strada proprio lì, all’altezza del cuore.

I denti sono però quelli del classico, vecchio, sporco, fottutissimo 4-4-2 in cui le abbiamo viste tutte, già viste, pesanti come un b-movie di maniera proposto sulle tv locali. I denti del marpione che non sopporta le grandi produzioni, che sa che le pay-TV non può ancora permettersele. Una squadra bavosa, odiosa, che mette la propria ombra sul campionato.

Tutte quelle cose, con quel risultato, secondo successo al San Paolo dal 2000 a oggi, entrambi firmati Allegri, stadio con una storia avversa e controversa. Cose così: dalla zampata di Higuain alla sparizione di Higuain, Asamoah che non supera il centrocampo, De Sciglio che ne sbaglia una sola ma è grossa, Pjanic inibito e stordito, Buffon c’è ma non trattiene, Khedira che è Tutankhamon, Douglas follia pura ma nel bene in quella che è la vittoria del male.

Male: il cosiddetto gioco, la ferita sul campionato, i però che si leggeranno, i nervi degli italiani fino all’Inter. Il male è anche questo: spegnere la luce all’avversario che va a caccia, sedersi in un angolo, vederlo brancolare, esaurirsi. Poi uscire, tornare a casa, rivalutare tutto dal giorno dopo.

Intendiamoci: la casa sono gli ottavi di Champions e lo Stadium, dove ci saranno le prossime due di un male collettivo pronto a trasformarsi ancora. E nessuno immagina in cosa.



Juventibus
 
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PAG Posted on 2/12/2017, 12:54     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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state tutti bene?
 
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PAG Posted on 2/12/2017, 13:32     +1   -1

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Goduria totale
 
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PAG Posted on 2/12/2017, 13:43     +1   -1
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Due minuti e vi posto la rassegna!

Scusate ragazzi ma oggi la giornata è stata a dir poco caotica.
 
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PAG Posted on 2/12/2017, 14:27     +1   -1
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La Stampa: "La Juve sbanca Napoli e si porta a -1 dalla vetta dopo una partita solida e di grande attenzione tattica. Neutralizzato il tridente"
lastampa-02dicembrejuw7uz9
Fonte: La Stampa

CITAZIONE
GdS: "Higuain segna, abbatte il Napoli ed esulta alla Luca Toni con la mano attorno all’orecchio. Il quinto gol in cinque partite alla sua ex squadra"
lastampa-02dicembrehim6u22

Fonte: La Stampa


Higuain esce dal San Paolo ancora una volta con un gol decisivo: un anno fa ne fece due, conosce la situazione, anche quella «esplosiva» che lo ha avvolto ancora una volta per una partita intera. Gonzalo Higuain ha fatto tutto con la mano senza frattura: dopo l’imbucata sul primo palo per l’1-0 definitivo ha fatto il gesto alla Luca Toni, roteandola attorno all’orecchio. Come dire: «Non vi sento». Poi ha abbracciato Dybala e un attimo dopo si è messo sempre quella mano ad altezza sopracciglia, come una tettoia: e ha guardato De Laurentiis in tribuna, impassibile ma livido di adrenalina rabbiosa. Voci di corridoio raccontano anche questo aneddoto: che in un pomeriggio in palestra a pedalare sulla cyclette, Pipita abbia deciso con sempre più vigore di partecipare al Grande Ritorno dopo aver letto la frase di Edoardo De Laurentiis. «Se l’assenza di Higuain mi rincuora – aveva detto EDL –? No, era meglio affrontarlo sul campo per dargli quattro gol». Pipita avrebbe reagito moltiplicando gli sforzi. Tipo: voglio esserci a tutti i costi. La Notte del Pipita è cominciata come iniziò quella dell’aprile scorso: lui che entra per il riscaldamento, fischi, fischietti e ad ogni scatto il San Paolo che lo insulta e gli grida «m...» mentre lui tira dritto e a volte sorride. Un piccolo movimento con le braccia, quasi a voler accompagnare i fischi nel prepartita, non è piaciuto a Sarri: «È un campione, ma poteva evitare di rispondere al pubblico», ha detto il tecnico napoletano a fine partita. Ogni suo tocco di palla del Pipita, poi, ha un concerto personale: lo stadio di Fuorigrotta non gli risparmia nulla. Poi arriva il gol. E quell’esultanza. E a seguire, prima della battuta di un calcio d’angolo, lo avvicina Insigne che gli dice di non fare del «cinema» dopo che Pipita ha scagliato il pallone con rabbia contro un tabellone pubblicitario. Pipita non la prende bene, chiede a Lorenzo cosa voglia dire, poi si avvicinano gli juventini e lo calmano e quindi Pipita e Mertens si dicono qualcosa. Animi da barricate. Fiammiferi nell’anima. Musi duri. E La partita Gonzalo la vive con la voglia di uscire come un gladiatore dal teatro che gli tifa contro per il tradimento: ma più lo buttano giù e lo insultano, più Higuain si tira su.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
Napoli-Juventus, le pagelle dei giornali: "Benatia è un muro, zero distrazioni per Asamoah, Dybala dà qualità. Higuain il migliore"

Buffon 6,5

De Sciglio 7

Benatia 7 (Schierato contro Barça e Napoli,
lascia zero gol. E pure zero occasioni.
Impeccabile per senso della
posizione e concentrazione. Come se
non gli bastasse, cerca anche gloria
in area avversaria: destro di poco
alto)

Chiellini 7

Asamoah 7

Matuidi 7

Pjanic 6,5

Khedira 6,5

Douglas Costa 7

Dybala 7

Higuain 8 (Chiamato in modi irripetibili
dal San Paolo, ma l’unica parola
giusta la inventò Brera: tripallico.
Se Valentino Rossi corre con una
gamba rotta, lui può giocare
con una mano operata. Sempre
fenomeno è)


Marchisio 6

Cuadrado s,v

Barzagli s.v

Allegri 7,5 (La sua Signora in giallo risolve
il caso in 13 minuti. Si dimostra più
abile del celebrato Sarri perché
la sua Juve «mutaforma» si
modella all’avversario: colpisce
con Higuain e poi non fa passare
più nulla)

La Gazzetta dello Sport


Buffon 6,5

De Sciglio 6,5

Benatia 7,5

Chiellini 6,5

Asamoah 6,5

Matuidi 7

Pjanic 6,5

Khedira 6

Douglas Costa 7

Dybala 7

Higuain 8

Marchisio 6,5

Cuadrado s,v

Barzagli s.v

Allegri 7,5

Tuttosport



ilcorrieredellasera-p03ubb


Corriere della Sera


larepubblica-02dpagel1iulr

Repubblica

lastampa-pagelleffn0ug4
La Stampa

ilgiornale-02dicembre5pukc


Il Giornale

CITAZIONE
La Stampa: "Il Napoli conosce un solo genere di calcio. La Juve può scegliere tra tante soluzioni. Ieri un segnale che lascerà traccia"
lastampa-garanzinitru4c

Fonte: La Stampa

CITAZIONE
Il Giornale, Damascelli: "Non ha perso solo il Napoli, ma il sarrismo. Gioco lento e scontato. Juventus cinica, che torna ad essere compatta"
ilgiornale-02dicembre1cu0z

CITAZIONE
GdS, Cabrini si esalta: «Una Juve d'acciaio». L'ex bianconero applaude Allegri: «Vincente la scelta della difesa a 4, il Napoli è rimasto sorpreso»

«Ma guarda Higuain dov'è… guardate Higuain dov'è!» È il 12' della ripresa e Antonio Cabrini ha un sussulto all'ennesimo recupero al limite della propria area di rigore di Gonzalo Higuain. È la fotografia della partita del San Paolo, dove la Juventus ha dimostrato di avere ancora la fame e la personalità per confermarsi come squadra da battere per chi vuole puntare davvero allo scudetto.E l'errore più grave commesso dal Napoli sembra essere ancora una volta la troppa attenzione prestata al ritorno del «traditore Higuain». Cabrini sente nell'aria che sarà proprio l'argentino l'uomo del match. Nella tribuna Gazzetta lo dice subito: «Tutti questi fischi lo caricano…». E al minuto 4 solo Reina lo stoppa proprio a un passo dal gol: «Se gli segna subito, li ammazza tutti moralmente». La rete arriverà più tardi, come da pronostico dell'ex terzino campione del mondo nel 1982, ex storico della Juventus. Cabrini sin dall’inizio applaude la scelta di Allegri di optare per la difesa a 4: «Contro questo tridente del Napoli è la soluzione più sicura. Gli azzurri giocano molto in verticale, ma qui con le due linee da quattro davanti a Buffon fanno fatica a trovare varchi. Ecco, Mario Rui e Hysajsono gli unici ad avere un po’ di spazio, ma in fascia e lontano dalla porta. Così non sono mai pericolosi. Credo proprio che il Napoli possa recuperarla solo su palla da fermo». E qui la profezia viene soltanto sfiorata, perché appena finisce la frase, gli azzurri battono un angolo e Insigne di testa quasi pesca il pari. È un Napoli comunque in difficoltà sul piano del palleggio, sua arma migliore: «Il merito però è della Juve, guardate che pressione, che compattezza. Hanno chiuso ogni varco centrale, è quasi impossibile segnarle in questo momento. È una difesa d’acciaio»Nella ripresa il Napoli gira meglio, ma l'occasione ce l'ha la Juve. Un messaggio chiaro al campionato per Cabrini: «Il Napoli è abituato a fare un certo tipo di gioco, fatto di fraseggio nello stretto. Ma solo quando ha campo da attaccare riesce a fare male. Credo che il Napoli sia rimasto sorpreso dall'atteggiamento della Juve: attenta, compatta, cinica: per lo scudetto ci sarà da lottare fino alla fine».

Fonte: La Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 2/12/2017, 14:55     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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e adesso il sarrismo nn è più vangelo..
che ipocriti
 
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PAG Posted on 2/12/2017, 15:01     +1   -1
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E che non lo sapevi? :D


A parte ciò vi consiglio il video lì sopra con un Auriemma che ripete sempre "Ha segnato il numero 9 per la Juve" :rofl: :rofl: :rofl:
 
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PAG Posted on 2/12/2017, 17:52     +1   -1
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Ieri, strano ma vero, l'intervista post partita di Sarri è stata degna di nota. Una cosa in particolare la detta su Higuain e fa: "se avessimo avuto Gonzalo, probabilmente sarebbe finita diversamente". In pratica ha smontato tutti quei giornalisti che lo inneggiano a grande profeta del calcio, con il suo bel gioco e con il concetto che la squadra vale più dei singoli.
 
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