Il Bar dello Sport 01/09/2015 - 31/10/2015

Sul carezzevole Hernanes

(di Luca Momblano)
31/08/2015
@MomblanOfficial

Infine Hernanes, chiaramente una scelta di “recupero” o comunque certamente conservativa, direttamente dall’Inter come in pochi avrebbero auspicato o anche solo pronosticato. Il brasiliano è uno di quei profili che non vanno presentati, vanno piuttosto digeriti (come è logico che sia) e valutati seguendo la logica della relatività. Ovvero sia: è un giocatore funzionale all’idea di gioco che Allegri predica e che in qualche modo, nel tempo, sta cercando di spiegare senza tanti giri di parole ai grandi media? La risposta è piuttosto semplice, soffermandosi sulle parole chiave: tecnica, centrocampista che possa muoversi tra le linee (la meglio definizione livornese dello striminzito concetto di trequartista), la testa, la pazienza, la precisione (unita alla velocità dei passaggi). E si badi bene, appunto, dei passaggi. Perché a un certo punto, con un’organico stravolto per tre quarti lungo l’asse centrale (si è salvato il solo Bonucci guardando per lo meno i nomi portanti dell’ultimo biennio), serviva serrare le fila proprio nel cuore del campo dopo aver lavorato forte, e decisi, sul mercato delle punte apparentemente senza tentennamenti, neppure su Zaza che rappresentava l’invito a uscire a Llorente il quale faceva il prezioso anche con il Siviglia alle calcagna da un mese.

La risposta che cercavamo, dunque, al 31 di agosto e dopo gli abbagli vuoi mediatici e vuoi strategici intorno al nome di Julian Draxler, è un si. Magari un si non proprio a gran voce, ma pensare che la pregiudiziale su Hernanes possa essere il rendimento nell’ultimo anno e mezzo di Inter è francamente sconsiderata. O meglio: se Hernanes sia o meno un calciatore da Juve, adatto a questa Juve, che consegna una sua tacca di qualità a questa Juve, sarebbe da favorire l’analisi del suo percorso alla Lazio. Anzi, neppure il percorso, diciamo pure rendimento e centralità. E qui viene il bello del pensiero assoluto: Hernanes è stato senza dubbio alcuno uno dei migliori piedi (anzi due, visto che possiede il dono raro del calciare indistintamente con entrambi i piedi) del campionato italiano. Non certo una Serie A nei suoi anni migliori, ma pur sempre una Lazio che cercava di affacciarsi nel calcio che conta. Quindi una squadra dal modesto tasso di intraprendenza nonostante le buone gestioni di Reja e Petkovic, due pratici del gioco del calcio. Ebbene, Hernanes è stato il fulcro, non ideatore di gioco ma fine tessitore, un calciatore che ha di base due necessità: che ci sia almeno un compagno (meglio due) che corrano per lui e che dunque goda delle giuste coperture nonché la possibilità di toccare una quantità notevole di palloni. Non è un catallizatore, ma resta pur sempre un buon passeggiatore con quelle caselle speciali che si chiamano precisione e varietà di giocate. Senza dimenticare la balistica eccezionale dalla media distanza e la capacità di calciare in modo insidioso ogni genere di palla inattiva.

Il quadro, detta così, sembra entusiasmante. Chiaramente di pancia non lo può essere e la testa (anche quella del calciatore, ai tempi del San Paolo miglior talento cristallino del campionato brasiliano) fa fatica a tornare indietro di quasi tre anni. Cioè al miglior Hernanes e poi anche al peggior lato di se stesso, già alla Lazio, panchinato perché totalmente inadatto ad operare da mezzala in un gioco fatto di continui ribaltamenti di fronte. Il fiato era poco ed era anche finito. In quella posizione spesso si gioca uomo su uomo, servono fatica e dedizione tattica, ingredienti da non ricercare nel brasiliano. Conseguenza ne è che in questa Juventus lo si possa incastonare idealmente così, titolare o meno:
4-3-1-2: il modulo sul quale lavora preferibilmente Allegri. Qui Hernanes è vertice alto o basso (interpretando le funzioni del metodista di Allegri più vertice alto che basso, ma non a costo di impiegarlo appunto da intermedio dove il giocatore viene messo alla frusta e limitato nel suo modo naturale di giocare con 360 gradi di campo intorno e un minimo di tempo per ragionare). Da vertice alto può essere un ottimo veicolatore di palloni per gli attaccanti e/o per gli esterni quando è ora di chiamarli sulla corsa o con cambi di gioco siderali. Non è un’acceleratore, anzi. Praticamente l’antitesi di Pereyra, tanto per capirsi. Il che significa che la discriminante può essere quanto vuoi provare a controllare la partita e quanto invece preferiresti aggredirla. Se pensiamo a Sneijder, richiesta esplicita di Allegri a suo tempo, verrebbe da pensare che il tecnico pensi alla prima fattispecie. Lo storico dell’anno passato, anche con Vidal, andava invece nella seconda direzione. A questo punto c’è giusta curiosità.
3-5-2: il sistema di gioco che oggi subisce critiche ma che resterà un’opzione troppo golosa e compatta per metterla nel dimenticatoio (ovviamente sapendo che un centrocampo come quello di Roma difficilmente lo si rivedrà all’opera se non in Coppa Italia e che sugli esterni sono arrivati due giocatori che non si pongono limiti nell’attaccare la metà campo avversaria). Qui Hernanes è una cosa sola, ed è intrigante: regista e fulcro davanti alla difesa. Più qui che nel sistema difensivo a quattro, quindi con le spalle ben coperte e meno necessità di due guardaspalle ai fianchi. Ecco, se proprio lo si dovrà vedere da mezzala allora meglio pensarlo nell'adesso vituperato 3-5-2 con un uomo diretto alle spalle in sostegno e in copertura preventiva grazie alla presenza dell'ultimo difensore (e qui Hernanes potrebbe giocare da molto vicino con uno dei due esterni, puntando sul "corto" che è comunque nelle sue corde).
Con i ragionamenti fatti, si fa presto a diagnosticarlo (secondo i parametri suggeriti sopra) nei vari moduli alternativi. Tutti eccetto il 4-4-2 tanto caldeggiato da parte della tifoseria “social” in cui evidentemente Hernanes non ha posizione che sfiori la natura razionale del calcio. Poi, si sa, vale tutto. Qualcuno con questa Juventus dalla rosa larga e molto variegata, senza salvatori della patria, verrà sacrificato di fronte alla legge del risultato. O del gioco. O, possibilmente, di tutti e due. Ed un Hernanes in più non può che aiutare. Il resto ce lo deve mettere lui per cercare di sfiorare il punto massimo della carriera al quale, da ragazzo, pensava fosse già scritto dovesse arrivare. E invece..


Juventibus

Arrivederci calciomercato, il riepilogo di tutte le trattative di giornata


Felipe Melo - Galatasaray

Redazione01-09-2015 01:49

Fuochi d’artificio per chiudere il mercato. Ultimo giorno ricco di trattative, trasferimenti e colpi di scena clamorosi. Come quello che ha come protagonisti Roberto Soriano ed il Napoli. Contratto non depositato entro le 23, trattativa che sfuma. Azzurri che si consolano con l’arrivo ufficiale di Chalobah, in prestito dal Chelsea. Sorprese, come quelle che ha regalato l’Inter. Sfuma Eder, allora i nerazzurri virano su Adem Ljajic, che arriva dalla Roma. Finita qui? Macché. I nerazzurri si regalano un ultimo giorno da protagonista: con il montenegrino arrivano Felipe Melo e Alex Telles, entrambi dal Galatasaray. Affari in entrata e affari in uscita. Come quello che riguarda Hernanes, ceduto alla Juventus. I bianconeri si rinforzano anche con Lemina, arrivato ufficialmente dal Marsiglia, e cedono il giovane Benancasa al Real Saragozza. Inter e Juventus rilanciano, ma la Roma non sta a guardare: ufficializzato l’arrivo di William Vainqueur dalla Dinamo Mosca e centrocampo rinforzato. In serata definite anche le operazioni per Emerson Palmieri dal Santos ed Ezequiel Ponce dal Newells Old Boys. In attesa di piazzare anche Ibarbo, destinazione Watford. Ma con calma, il calciomercato inglese chiude domani ed allora c’è tempo per perfezionare l’operazione. Dall’altra sponda del Tevere, la Lazio risponde con Alessandro Matri che arriva in prestito dal Milan. Per un attaccante che entra, c’è un difensore che parte: è Lorik Cana, ceduto ufficialmente al Nantes. Chi si attendeva un ultimo acquisto del Milan è, invece, rimasto deluso. Nessun movimento in entrata per i rossoneri, che oltre Matri cedono anche il giovane Mastour al Malaga. Parlavamo di colpi a sorpresa, come quello messo a segno dalla Fiorentina. Kuba Błaszczykowski è l’esterno che serviva a Paulo Sousa per sostituire Joaquin, tornato al Betis Siviglia. Lasciano anche Hegazy (risoluzione del contratto) e Basanta, ceduto al Monterrey. In casa Sampdoria le buone notizie sono le mancate cessioni di Soriano ed Eder ma i blucerchiati, nel frattempo, hanno anche pensato a rinforzare il proprio attacco con Alejandro Rodriguez del Cesena. Ingaggiato anche il giovane Rocca dall’Inter. Sampdoria che, in chiusura di mercato, perfeziona con il Verona lo scambio Wszolek-Christodoulopoulos. Il Genoa, invece, chiude il suo mercato con due acquisti provenienti dall’estero: Cristian Ansaldi dallo Zenit San Pietroburgo e Blerim Dzemaili dal Galatasaray. Il Frosinone ufficializza l’arrivo di Castillo dal Bruges e di Gomis dal Torino mentre l’Udinese cede Neuton in prestito al Granada. I bianconeri salutano anche Giampiero Pinzi, che torna al ChievoVerona. Un movimento in entrata e uno in uscita per il Torino che chiude con il Rennes per Prcic e cede Stevanovic al Partizan Belgrado. Il Bologna vede sfumare il tentativo per Praet, talento dell’Anderlecht, ma si consola con gli arrivi di Taider dall’Inter e di Giaccherini dal Sunderland. Esperienza e qualità per il Carpi, con Zaccardo e Borriello che vanno a rafforzare la difesa e l’attacco dei biancorossi nell’ultimo giorno di mercato. L’Empoli ingaggia Livaja e Cosic mentre l’Atalanta cede Boakye al Roda.

Tanti movimenti in quest’ultimo giorno di mercato. Società attive, in serie A come in serie B. Salernitana scatenata, sia in entrata che in uscita: attacco puntellato con l’arrivo di Donnarumma dal Teramo, dal Catania arrivano Frison e Odjer. Percorso inverso per Liverani, Russotto e Calil che si trasferiscono nella squadra siciliana, in Lega Pro. Partenza sempre da Catania ma arrivo previsto a Bari: protagonisti del viaggio Riccardo Maniero e Alessandro Rosina, pronti a vestire il biancorosso. Acquisti che aprono alla cessione di Francesco Caputo, pronto a far coppia nell’attacco della Virtus Entella con l’ex catanese Petkovic. Il Cagliari completa una campagna acquisti da protagonista con l’arrivo di Salamon della Sampdoria mentre il Pescara si regala l’esperienza di Campagnaro in difesa e i gol di Cocco per l’attacco. La Ternana chiude per Signorelli dell’Empoli mentre allo Spezia arriva Errasti dall’Eibar. Tris di acquisti per il Livorno, che accoglie Cazzola, Antonini e Pasquato mentre il Novara rinforza la propria fascia destra con Faraoni dell’Udinese. Sowe e Bentivoglio lasciano il ChievoVerona per accasarsi al Modena, che invece cede l’attaccante Ferrari alla Virtus Lanciano. Galano passa dal Bari al Vicenza mentre il Crotone accoglie Budimir, arrivato in prestito dal St Pauli. Doppio acquisto dalla Serie A per il Como, che prende Bentivegna dal Palermo e Sbaffo dal ChievoVerona. Il Cesena, invece, si rinforza con l’arrivo di De Col dallo Spezia.

In Lega Pro, il Catania prende Agazzi dall’Atalanta. Freddi passa dal Novara al Lecce mentre il Melfi chiude per il prestito di Lescano dal Torino. Stessa formula anche per il passaggio di Gyasi dai granata alla Carrarese. Triplo acquisto per il Pisa, che regala a Gennaro Gattuso gli attaccanti Lupoli, Edgar Cani e Lores.

Mercato ricco di sorprese e trattative anche all’estero. Partiamo dall’Inghilterra, dove il Manchester United spende 60 milioni per il 20enne Anthony Martial del Monaco. Marsiglia scatenato, con una spesa tutta ‘italiana’: da Rolando, ex Napoli e Inter, a Lamela, ex Roma, passando per De Ceglie e Isla che arrivano dalla Juventus. Il Chelsea prende Djilobodji dal Nantes mentre il Rennes chiude per il prestito di Quintero dal Porto. Due grandi acquisti anche in Germania: il Bayer Leverkusen prende il ‘Chicharito’ Hernandez mentre il Wolfsburg ufficializza l’arrivo di Julian Draxler. E buonanotte, con la raffica...

Mercato, i voti della GdS: "Inter-Roma (7,5) regine, Juve (7) senza lode per Draxler. Marotta ha speso più di 120 mln". Libero: "Inter "salva" Juve"

Fonte: GdS


Fonte: Libero

Fonte: Corsera

Juve-Hernanes, GdS: "Colpo di qualità, inseguito da 1 mese. Oggi visite mediche". TS: "Non è Oscar, ma non è un brocco. Costerà 13 mln. Tifosi delusi"

Sarà Hernanes l’uomo-qualità. Non è Draxler ma sa calciare le punizioni

Spesi 11 milioni per il brasiliano: riecco un affare con l’Inter dopo il caso Guarin- Vucinic. Isla e De Ceglie al Marsiglia

FIRENZE, 1 settembre 2015 - Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima è l’ultimo colpo targato Juventus di questo mercato. Saltato Julian Draxler, coperto di milioni dal Wolfsburg, l’a.d. Marotta è andato diretto sul 30enne jolly brasiliano, e in poche ore ha trovato l’accordo con un’Inter a sua volta scatenata, in entrata e appunto in uscita. Va detto che Hernanes non è una carta a sorpresa, pescata in fretta e furia per mettere una toppa: già un mesetto fa Marotta aveva bussato alla porta dei vertici nerazzurri, sondando in quell’occasione anche la situazione di Fredy Guarin. Insomma, Juve e Inter, i due grandi nemici del cacio italiano, tornano a concludere affari insieme dopo la bufera Guarin-Vucinic, scambio saltato a firme praticamente già messe.

IN CIFRE Hernanes è una scelta intelligente, considerata l’attuale impossibilità di avvicinare profili più giovani e quotati. Acquisto a titolo definitivo: all’Inter vanno complessivamente 11 milioni. Il ragazzo guadagnerà 2,7 milioni a stagione fino a giugno del 2018. Tecnicamente, Beppe Marotta consegna a Massimiliano Allegri un elemento di grandissima qualità, un’alternativa di lusso a centrocampo, un giocatore capace di adattarsi ad alti livelli a più sistemi di gioco. Oltretutto, Hernanes è un ottimo interprete del calci piazzati, e alla Juventus ce n’è bisogno eccome dopo le partenze di Andrea Pirlo e Carlos Tevez. Sia chiaro, il popolo bianconero ha a lungo sognato grossi calibri come appunto Draxler, Gundogan, Isco, Pastore e magari Felipe Anderson, normale quel pizzico di delusione che sta attraversando il web in queste ore, ma sarebbe un sottovalutare il 29enne giocatore di Recife, cresciuto nel San Paolo e protagonista in Italia dal 2010 con Lazio e Inter. Parliamo pur sempre di chi ha già vestito per 28 volte (2 gol) la maglia della Seleçao, vincendo anche l’ultima Confederations Cup. Un primo dribbling serve subito però. Via internet è stata infatti rilanciata una frase che Hernanes pronunciò al momento della firma con l’Inter. Disse: «Ho scelto l’Inter perché è l’unico club rimasto immune dagli scandali e non è mai retrocesso in Serie B». Vabbé, anche Mihajlovic ai tempi sembrava allergico al Milan...

VISITE MEDICHE Oggi a Torino potrebbero essere programmate le visite mediche del brasiliano, ieri è toccato invece a Mario Lemina, 21enne centrocampista francese che i bianconeri hanno acquistato dal Marsiglia: operazione da 12 milioni di euro circa (formula del prestito oneroso e diritto di riscatto) per il guerrierino originario del Gabon. I due si metteranno a disposizione di Allegri già domani, e contano di strappare almeno un posto in panchina per la gara interna contro il Chievo, in programma sabato 12 settembre. Intanto, proprio a Marsiglia vanno Mauricio Isla e Paolo De Ceglie. Il cileno aveva subito detto sì alla Ligue 1, il 28enne terzino italiano si è invece convinto solo nelle ultimissime ore di mercato.

Fonte: GdS (M. Graziano)

Fonte: Tuttosport


Fonte: CorSport

Juve, tutto su Lemina. E' una mezz'ala che ama gli inserimenti. Esploso grazie a Bielsa. Mario già maturo, non ama vita mondana. TS: "E' vice Khedira"

Fonte: CorSport


Fonte: GdS

Fonte: Tuttosport

TS: "Hernanes ora ripassi Calciopoli". La lettera di Evelina Christillin: "La sua una ruffianata, ci ha dato dei cialtroni. S'informi su Palazzi e..."

Fonte: Tuttosport




Ecco la lettera completa di Evelina Christillin (datata febbraio 2014):

"Caro signor Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima (un nome un po' più corto, no?!) detto Hernanes, sono una delle tante tifose di squadre italiane che non siano l'Inter, e vorrei, a nome di altri milioni di colleghi e colleghe sparsi sul territorio nazionale, farle sommessamente presenti alcune cosette. Infatti, signor Hernanes, lei arriva in maglia nerazzurra dopo quattro anni alla Lazio, non proprio una toccata e fuga, e non trova di meglio, nella sua prima conferenza stampa fighetta al Flagship Store Pirelli anzichè nella più proletaria Appiano Gentile, di mettersi in ginocchio di fronte alla divinità indonesiana proclamando "quel che mi piace all'Inter ? Che è stato l'unico dei club in Italia mai sceso in serie B, e questo vuol dire che è una società seria che sa come ottenere risultati. Poi è sempre stata lontana dagli scandali, anche da quelli di qualche anno fa, e questo mi piace. Voglio vivere in pace, facendo le cose corrette, ed essere in una società così rinforza questo attaccamento".

Ecco, signor Hernanes, pur essendo brasiliano e quindi non familiare alla cultura farisaica, lei ha esordito con questa straordinaria ruffianata degna di un doroteo della prima ora per piaggeria nei confronti di pochi, senza rendersi conto che, così facendo, provocava invece il giustificato risentimento di moltissimi, ovvero di tutti gli altri a cui ha implicitamente dato dei cialtroni. Vediamo un po': ha mai sentito parlare della famosa relazione Palazzi, con annessa prescrizione, che è ancora lì a fare testo (le cito uno stralcio: "questo Ufficio ritiene che le condotte fossero certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale FC...")? E dello scandalo legato alle intercettazioni Telecom? E della vicenda Vieri?

Ancora, del passaporto di Recoba, mai avuta eco? Poi, le hanno spiegato che non ha potuto giocare la prima partita in magli nerazzurra, cioè quella contro la Juventus, perché Thohir aveva "dimenticato" di pagare la fideiussione del suo sontuoso acquisto a quel poveraccio di Lotito? Dico poveraccio non perché io lo pensi, signor Hernanes, ma perché lei, di fatto, affermando che l'Inter è l'unica società professionale e perbene, dà, appunto, dei peracottari a tutti gli altri, Lotito compreso. Eppure, se alla Lazio ci ha passato quattro anni, tanto male non dev'essersi trovato... ma lasciamo andare, perché effettivamente la correttissima dirigenza interista la paga il doppio dei suddetti peracottari, il che val bene qualche sviolinata in più. Insomma, egregio signore, se posso darle un cortese consiglio, a nome anche di tutte quei milioni di tifosi non interisti che seguono il calcio con passione e fiducia, lasci perdere i voli pindarici in favore del nuovo padrone, e stia un po' più coi piedi per terra.

Legga, s'informi, dimostri sul campo cosa sa fare e, soprattutto eviti di dare giudizi sugli altri, limitandosi a una sana autocoscienza sui fatti di casa sua; vedrà che si troverà meglio, che la smetteremo di sghignazzare sulla sua disinformata cortigianeria, e che magari riuscirà perfino a rialzare la sua squadra dallo sconforto tecnico e psicologico in cui è sprofondata, perché se l'avesse vista ieri sera giocare contro il Sassuolo anche quel peracottaro di Lotito si sarebbe fregato le mani per la sòla milionaria rifilata al bauscia orientale. Cordiali saluti, Evelina Christillin".

Ecco come cambia la Juve dopo il mercato. GdS: "Possibile 4-4-2 con Sandro-Cuadrado a centrocampo". TS: "Col Profeta più sistemi, Max deve scegliere"

Fonte: GdS


Fonte: Tuttosport

CorSport: "Ciclo Juve finito? Aspettiamo. I due k.o. non sono segnale di ridimensionamento, resta squadra fortissima. Troppo pessimismo su Hernanes"

Fonte: CorSport

Repubblica: "Crisi Juve? Colpa di mercato e infortuni. Perchè 40 mln per Dybala quando hai già Coman-Morata-Berardi?". La Stampa: "Si può risalire"
Fonte: La Repubblica

Fonte: La Stampa

GdS: "Crisi Juve, gruppo spiazzato dalle scelte di Allegri. Squadra troppo prudente, a Roma k.o. tattico". TS: "Alla ripresa 7 gare in 23 giorni"


Fonte: GdS

Fonte: Tuttosport

Deschamps: "La Juve soffre e Pogba è rimasto solo. Paul non s'è imbrocchito all'improvviso: senza Pirlo-Vidal-Tevez, mancano equilibri e automatismi"

Fonte: Tuttosport

GdS: "Juve, Khedira rientra tra 30 gg. Sami potenzialmente è il colpo del mercato, uno dei mediani più forti al mondo. Suo recupero decisivo per Max"

Juve, il rilancio passa anche da Khedira

Il recupero del tedesco è ancora più decisivo

FIRENZE, 1 settembre 2015 - SAMI HA FRETTA Tutti sistemi, quelli appena analizzati, che si sposerebbero fra l’altro con le caratteristiche di Sami Khedira, fermo ancora per una trentina di giorni, ma potenzialmente affare dell’anno, sia dal punto di vista economico sia sotto il profilo tecnico. Il tedesco è stato «scippato» al Real Madrid in scadenza di contratto, e in condizioni fisiche buone resta sicuramente uno dei centrocampisti più forti, esperti e affidabili del panorama internazionale. Parliamo di un campione del mondo, cresciuto nello Stoccarda, cinque stagioni al Real Madrid e 56 presenze (cinque gol) con la nazionale tedesca. Interno nel 3-5-2, quindi centrale nel 4-4-2 e 4-2-3-1: Khedira ha ora una motivazione in più per affrettare i tempi di recupero, la nuova Juve sembra davvero fatta su misura per lui.

Fonte: GdS (M. Graziano)

Il Messaggero: "La Juve ha provato a prendere Keita, no secco di Lotito. Marotta ha fatto sondaggi anche per Biglia"


Fonte: Il Messaggero

Pallotta punge: "Agnelli lo sa: noi siamo una minaccia seria per la sua Juventus. Domenica abbiamo dominato i bianconeri"

Fonte: GdS

Roma-Juve: da Totti a Digne, lo sfottò diventa mito. Nel 2004 Francesco provocò Tudor, ora Lucas ha risposto a Pereyra. I due video spopolano sul web


Fonte: Il Messaggero

Moggi: "La Roma è diventata grande: la Juve sarebbe inferiore anche con gli infortunati in campo. Bianconeri solo gruppo di buoni giocatori"

Fonte: Libero

[ES] As: "Mercato, solo il City (203,8 mln) ha speso più della Juve in Europa. Bianconeri (128,4 mln) davanti a PSG-Liverpool-United-Bayern-Chelsea"

Fonte: As (N.B.: dalla classifica sono escluse le squadre spagnole)




Ecco i dati delle squadre della Liga:

Fonte: As

Conte, avviso a Zaza: "Juve sfida importante per lui, ma se non gioca è un problema. Stavolta ho puntato sul mio gruppo, in futuro vedremo"

Fonte: GdS
Fonte: CorSport

Fonte: Corsera

Fonte: Tuttosport

e cambia tra le due?

Draxler: "La Juve? Ho scelto il Wolfsburg perchè penso che in Germania posso crescere di più rispetto all'Italia, in un ambiente che non conoscevo"

Draxler: "Wolfsburg meglio della Juve"

01 settembre 2015 (14:10) - Julian Draxler è stato ufficialmente presentato dal suo nuovo club, il Wolfsburg, che lo ha rilevato dallo Schalke 04 per 36 milioni beffando la Juventus, da tempo sulle tracce del gioiellino tedesco classe '93: il trequartista ha parlato anche del club bianconero, non riservando proprio parole lusinghiere al club detentore del titolo di campione d'Italia.

IL COMMENTO - Queste alcune battute dell'ex obiettivo di mercato della Juventus: "Penso che in Germania io possa sviluppare meglio le mie attitudini, rispetto all'Italia. Lo Schalke rimarrà sempre la mia casa, ma qualcosa è cambiato, sono in una fase di stallo e cambiare aria può farmi bene. Mi dispiace solo di non aver trovato qui Kevin De Bruyne, sarebbe stato bello giocare con lui. Devo ancora adattarmi, improvvisamente è tutto verde invece che blu. La Juventus? Ho scelto il Wolfsburg perché penso che in Germania posso crescere di più rispetto all'Italia, in un ambiente che non conoscevo".

Fonte: calciomercato.com