| CITAZIONE GdS: "Infermeria piena: c’è ansia per Vlahovic, ha ancora fastidio. Ai 9 infortunati si aggiungono McKennie e Iling-Junior.Niente sfortuna ma cronicità che dura da inizio stagione"
La Juve con il Psg rischia di toccare il record stagionale, dopo i nuovi stop di McKennie e Iling-Junior. La particolarità è che non si tratta di un momento sfortunato, ma di una cronicità che dura praticamente da inizio stagione. A luglio, quando la squadra si è ritrovata agli ordini di Allegri alla Continassa, c’erano già due giocatori alle prese con infortuni seri: Chiesa e Kaio Jorge. Fede già da giorni lavora almeno parzialmente in gruppo, ma la Juve usa tutta la prudenza del caso, dopo che il recupero è stato più complicato del previsto. Non banali, poi, gli infortuni occorsi a Pogba e Aké , prima ancora che la stagione fosse iniziata. Il problema della Juve è nella quantità e nella ripetitività degli infortuni. Un esempio su tutti: Di Maria, tra adduttore e flessore, è già al terzo stop per un guaio muscolare e vedremo se sarà a disposizione contro l’Inter. Problemi simili sono capitati anche a Szczesny, Bonucci, Locatelli, Alex Sandro, De Sciglio, Bremer, Paredes e ora McKennie, per cui si parla di una lesione al retto femorale tale da tenerlo lontano dal campo da qui alla sosta per il Mondiale. Vlahovic, aveva chiuso la scorsa stagione dando forfeit alla propria nazionale a causa della pubalgia, sabato, ha dovuto fermarsi. Il timore che sia un riacutizzarsi della pubalgia c’è e contro il Psg la sua presenza è più che in dubbio e chissà se Dusan starà bene per l’Inter. CITAZIONE Juventus-PSG, mercoledì ore 21. CdS: "Missione Europa League con i baby terribili. Allegri dovrà schierare di nuovo Fagioli, Miretti, Soulé e Kean per bloccare Messi e Mbappé"
La situazione è complessa, decisamente, perchè senza dodici giocatori sarebbe difficile contro qualsiasi avversario, figurarsi contro Messi e Mbappè. Eppure un motivo di speranza c’è ed è legato ai giovani bianconeri che sono sbocciati e che Allegri dovrà per forza impiegare nelle rotazioni. E allora avanti con Miretti, Fagioli, Soulé e lo stesso Kean, che non fa quasi più notizia tra i grandi, perchè frequenta da tempo ormai il gruppo della prima squadra, ma è pur sempre un classe 2000. Fari, in particolare, a centrocampo dove la coperta è corta e dove Miretti e Fagioli potranno recitare un ruolo da protagonisti. Il primo ha vissuto il suo momento migliore ad inizio stagione poi, dopo il Milan, è stato un po’ accantonato fino ad essere rispolverato nelle ultime uscite. A Lecce, Fabio è tornato titolare dopo oltre un mese e ha confermato che la personalità non gli manca di certo. Più difficile è stato il percorso di Fagioli, che fino a Lecce aveva avuto a disposizione solo briciole di partita: mai titolare finora, i 45 minuti di sabato sono stati il minutaggio maggiore che ha avuto a disposizione. CITAZIONE TS: "Fagioli, passaggi giusti: 80 per cento! Entrato nella ripresa, oltre a segnare un gol da favola ha saputo ispirare la manovra innescando esterni e attaccanti"
Sarebbe poco rispettoso e sbagliato dire che per Fagioli si apre una strada solo perchè in molti sono out. La Juve crede in lui e come si sa, alla fine del mercato tra lui e Rovella ha scelto di mandare in prestito il secondo. Fagioli la prima vera occasione non se l’è fatta sfuggire. Perchè sino alla gara di Lecce aveva totalizzato appena 59 minuti nelle 4 partite in cui era entrato. Un’attesa enorme che ha sfogato al meglio nella ripresa quando ha dimostrato sin dai primi palloni calciati di essere entrato subito in partita. Un lancio a scavalcare centrocampo e linea difensiva pescando sulla destra Cuadrado nell’area di rigore e in posizione pericolosa, un paio di dribbling alla Pirlo, in scioltezza, a liberarsi di un paio di centrocampisti del Lecce andati a vuoto nel tentativo di rubargli il pallone ma il ragazzo da del tu alla palla sia di destro che di sinistro per cui arginarlo non è facile, e poi quel gol alla Del Piero che ha lasciato tutti a bocca aperta.
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