LIVE TJ - ALLEGRI in conferenza: "L'assenza di Pogba ci ha penalizzati. L'Europa League è un'opportunità. Di Maria e Bremer rientreranno con l'Inter". CUADRADO: "La Juventus per me è una famiglia"
01.11.2022 14:47 di Camillo Demichelis
Fonte: Dall''inviato all'Allianz Stadium
LIVE TJ - ALLEGRI in conferenza: "L'assenza di Pogba ci ha penalizzati. L'Europa League è un'opportunità. Di Maria e Bremer rientreranno con l'Inter". CUADRADO: "La Juventus per me è una famiglia"
Juan Cuadrado e Massimiliano Allegri hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Paris Saint-Germain. TuttoJuve.com seguirà l'evento in diretta:
Che partita deve fare domani la Juventus?
"Noi come una grande squadra che siamo. Dobbiamo entrare in campo con grande determinazione e voglia. Dobbiamo centrare l'obiettivo Europa League che è importante per noi".
Quanto sono importanti i giovani in questo periodo?
"Cercano di dare il meglio per la squadra e i giovani aiutano sempre. Nell'ultima partita sono stati molto importanti e hanno dato una grande mano. Spero tengano sempre i piedi per terra continuando a lavorare e che possano fare il meglio per tutta la squadra".
Cosa serve per ritrovare la vera Juve?
"Stiamo facendo tante belle partite, ma in alcune c'è mancato qualcosa e ora lavoriamo in campo. Dobbiamo lavorare in campo e migliorare e avere quella voglia e determinazione che abbiamo sempre avuto. A volte cerchi di dare il 100% ma le cose non vengono. Noi diamo il massimo in ogni gara. Stiamo cercando di lavorare e dare il nostro meglio in allenamento e partita. Ritroveremo lo spirito della Juventus di lottare fino alla fine. È già positivo che nelle ultime due di campionato i risultati sono stati buoni questo è il cammino".
In che ruolo preferisci giocare?
"Io mi metto a disposizione del mister per stare a disposizione della squadra. Il mister sa dove mi piace giocare, ma ora con tanti infortunati devo mettermi a disposizione. Devo mettere quello che mi piace da una parte e cerco di fare il meglio".
Come giudichi la tua stagione?
"Mi sento un giocatore importante e sento la responsabilità. Quando le cose non vanno bene a volte si dimentica quello che hai fatto. Io mi metto a disposizione della squadra e voglio fare sempre meglio".
Sei in scadenza di contratto. Ti vedi alla Juve il prossimo anno?
"Sono contento di essere qui. Questa squadra è come la mia famiglia. Ho fatto quasi tutta la mia carriera da professionista, Sono grato alla Juventus. Voglio fare il meglio della squadra e per il futuro si vedrà".
Il gruppo come vive queste assenze?
"Sappiamo che i giocatori che sono fuori sono importantissimi per noi. Conosciamo tutti le loro qualità. Se tutti stessero bene ci potrebbero dare una mano e speriamo di averli presto con noi. Dobbiamo darci una mano per portare la Juventus al suo livello".
Come mai in campionato avete ottenuto dei risultati e Champions no?
"Con la Roma abbiamo fatto una bella partita e anche con il Benfica in casa dove abbiamo avuto occasioni che non abbiamo concretizzato. Quando giochi bene e non vinci non se ne parla, però c'è tempo per migliorare e per tornare nei primi posti. Normalmente quando succedono queste cose è difficile dormire: non dobbiamo restare lì ma avere la forza della grande squadra. Domani è una partita importante per noi perchè ci giochiamo l'Europa League e daremo il 200% per la qualificazione".
Inizia a parlare Massimiliano Allegri
Recupererà qualcuno per domani?
"Per domani a parte Locatelli non recuperiamo nessuno. Domani sarà un buon test anche per i ragazzi. Oggi è una conferenza strana anche per me perchè è la prima in cui non mi gioco il passaggio del turno in Champions. Noi dobbiamo qualificarci in Europa League, è una competizione dove dobbiamo andare. È una competizione bella ed importante. Dobbiamo fare una partita giusta perchè giochiamo contro una delle squadre più forti in Europa".
Come si affronta una partita con tutti questi infortunati?
"Serve sempre la fortuna. I giocatori che abbiamo a disposizioni bastano. Possiamo fare una bella partita, valida a livello tecnico e fare una buona fase difensiva, perchè a Parigi abbiamo regalato due gol. Dobbiamo essere fiduciosi su quello che andiamo a fare domani sera".
L'Europa League è un'opportunità o un peso?
"Tutte le cose sono un'opportunità. È inutile parlarne adesso, vediamo se saremo stati bravi, se no lo accetteremo anche se a malincuore. Pensiamo solo alla partita di domani e a dare il massimo".
Come sta Locatelli?
"Locatelli sta meglio, domani mancherà McKennie che ha un'edema e non si capisce se è causato da una botta oppure se è uno stiramento. A centrocampo abbiamo Rabiot, Locatelli, Fagioli e Miretti".
Ha parlato con Pogba?
"Con Paul non ho parlato, ma avevo parlato con lui prima. Una volta presa la decisioni di non operarsi subito le speranze per la Juventus ed i Mondiali erano ridotte al lumicino. Paul era dispiaciuto. Noi siamo stati penalizzati a non avere un giocatore come lui".
Un giudizio su Rabiot?
"Rabiot sta facendo cose importanti. È passato da fare partite con due gol ad una partita molto intelligente a Lecce. Sta migliorando a livello tecnico e tattico. È un bene per noi e per la nazionale francese".
Messi è tornato sui suoi livelli?
"È sempre stato il migliore al Mondo. Per lui è un anno importante per il PSG e per il Mondiale. Ha 35 anni e sono i suoi ultimi anni di questa straordinaria carriera".
Quanto è infastidito per questa situazione in Champions?
"Sono arrabbiato e dispiaciuto. Non confrontarci da marzo in poi con i migliori al mondo deve farci arrabbiare. Deve darci stimoli e farci avere una reazione, ma al campionato penseremo più avanti per le gare con Inter, Verona e Lazio. È normale che le gare in Champions, come i risultati, sono bruttissimi e questo fa vedere i risultati anche in campionato più negativi. Al campionato penseremo da giovedì".
Come mai tutti questi infortuni?
"La media degli infortuni di questa stagione è aumentata per via delle tante partite compresse. Quando parti in un campionato con tre giocatori fuori dalle competizioni e devi fare 21 partite con giocatori che devono farne di più. McKennie ne ha giocate 15 di seguito più quelle della nazionale, poi Iling ha subito un'entrata che fortunatamente è stata meno grave del previsto perché se gli fosse rimasta sotto la caviglia rischiava tibia e perone. Abbiamo avuto infortuni non solo muscolari, ma avremo sbagliato anche qualcosa e poi ci sono stati infortuni traumatici. Detto questo parliamo solo dei presenti. Lunedì con l'Inter torneranno Di Maria e Bremer. Per il Verona anche Paredes se tutto procede per il meglio. Con gli altri ci vediamo a gennaio".
Come sta Vlahovic?
"Domani non è a disposizione, sono tre giorni che non si allena, ma speriamo di averlo per l'Inter. Scusate mi sono dimenticato non è che Vlahovic rientrerà a gennaio. Ogni tanto me li dimentico,forse è l'etá".
Chi può giocare dei giovani?
"Infatti dopo Lecce la mia preoccupazione è stata quella di fargli mantenere i piedi per terra. Da un lato c'è il fatto negativo, che c'è troppa esaltazione di un ragazzo di vent'anni. Poi c'è il lato positivo: nella Juventus ci sono una quindicina di giocatori classe 2000 in poi. È normale che non possiamo pensare e credere che un ragazzo che non ha esperienza di partite internazionali e nazionali con la maglia della Juventus possa, oltre che portare entusiasmo e energie, risolvere i problemi della Juventus. Devono avere un percorso normale e rimanere sereni e tranquilli. Se giocano nella Juventus è perchè hanno qualità, non sono matto. Tutti quelli che hanno giocato fino ad adesso hanno giocato con me a partire da Kean. Sono ragazzi molto bravi ma ci vuole un percorso. All'interno della rosa della Juventus ci sono 10-12 giocatori. Poi Rovella, De Winter, Ranocchia, che stanno giocando in Serie A. Ma come in tutte le cose ci vuole equilibrio, ci sono giocatori d'esperienza e di valore a cui si aggiungono ragazzi con freschezza ed energie e che vengono inseriti pian piano, già che loro sono qui vuol dire che hanno valore. Noi dobbiamo essere bravi, io come allenatore e la società che lo sta già facendo bisogna cercare di mantenere un equilibrio. Alla Juve, la prima partita, la seconda, il primo mese e il primo anno: giocano tutti. Ma al secondo anno, quando bisogna confermarsi, diventa più difficile. Per giocare tanti anni alla Juve devi avere una forza mentale, oltre che tecnica, che va al di là delle disquisizioni tecniche. Però non possiamo pensare che ragazzi del 2003 possano portare la Juventus a vincere. La Juventus è unica a livello di pressioni e ci vuole pazienza. Quello che è stato fatto con il Lecce domani verrà dimenticato e va messo subito tutto in discussione. Miretti che è un giocatore straordinario non può sbagliare cinque passaggi finali come non può sbagliare cinque gol davanti al portiere. Io dico sempre: che su 1km tutti corrono 900 metri ma gli ultimi 100 sono per pochi".
C'è il problema stanchezza?
"Menomale che giochiamo domenica se no ci davano la partita persa. Non c'è il problema stanchezza perché giochiamo domani e abbiamo tempo per recuperare poi da giovedì penseremo all'Inter".
Europa League può far crescere i ragazzi?
"Quando sei alla Juventus non hai la possibilità di dare ai ragazzi spazi perché rappresentiamo una società nata per vincere. La Juventus deve cercare di andare in Europa e recuperare in campionato. Concentriamoci su quelli che abbiamo che sono molto bravi e hanno giocato una partita difficile a Lecce. Gli anziani hanno sostenuto i ragazzi e loro hanno messo energie mentali e fisiche".
È il suo periodo più difficile da allenatore?
"Cosa è successo in questi mesi? Per quanto riguarda gli infortuni potevamo fare meglio, poi c'è anche casualità. Io lo dico anche per sorridere: Locatelli non c'è per un problema personale, McKennie alla fine del primo tempo è morto, metto Fagioli e fa gol. Ci sono cose che vanno oltre allo studio di una partita. Sono arrabbiato per essere fuori dalla Champions, noi dobbiamo esserci per competere con i migliori a marzo in poi. Deve farci riflettere sull'occasione buttata, nel campionato vedremo cosa succede alla fine di queste tre gare".
Chiesa come sta?
"Facciamo una roba anche se a scuola sono andato poco, allora lo scrivo. Chiesa momentaneamente non è nelle condizioni di giocare una partita. Ha fatto una partita dopo Lisbona e sono andato a vederlo. Poi ha avuto bisogno di quattro giorni di recupero e ieri ha ripreso parzialmente ad allenarsi. Non è in condizione ottimale, speravo di averlo il più presto possibile e magari nell'ultima settimana come lo speravo per Pogba e tanti altri. Sono tutti importanti affinchè la Juventus centri i suoi obiettivi. Se non ci sono devi trovare delle soluzioni per ovviare a questi imprevisti".
Termina la conferenza di Massimiliano Allegri