[Serie A] Torino - Juventus

Torino-Juventus, domani ore 18. Probabili formazioni GdS: "Verso il 3-5-2, Allegri dietro pensa alla retroguardia a tre, in attacco Kean e uno tra Vlahovic e Milik"




Milik dovrebbe partire dalla panchina, Moise Kean nell’undici titolare. L’altra opzione, però, prevede un turno di iniziale riposo per Dusan Vlahovic. Bonucci in panchina, al suo posto, Bremer da centrale, con Danilo e Alex Sandro “braccetti”. A centrocampo, torna Kostic a sinistra.



TORINO (3-4-2-1)
Milinkovic
Schuurs Buongiorno Rodriguez
Singo Lukic Ricci Vojdova
Radonjic Vlasic
Sanabria
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JUVENTUS (3-5-2)

Szczesny
Danilo Bremer Alex Sandro
Cuadrado McKennie Locatelli Rabiot Kostic
Vlahovic Kean
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PANCHINA Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Bonucci, Paredes, Fagioli, Miretti, Soulé, Milik
BALLOTTAGGI Vlahovic-Milik 60-40%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI nessuno
INDISPONIBILI Kaio Jorge (80 giorni), Aké (40),De Sciglio e Di Maria (20), Pogba (15), Chiesa (10)
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ARBITRO Mariani ASSISTENTI Baccini-Colarossi IV UOMO Ghersini VAR Di Paolo AVAR Carbone
TV Dazn, Sky (con opzione Dazn)

GdS: "E' gelo tra Allegri e la squadra, i giocatori volevano tornare a casa. Nel mirino anche la gestione di Max e la preparazione fisica, per molti vecchia e superata dai tempi"

Durante l'allenamento di ieri non c'è stato un confronto diretto tra Allegri e i giocatori. Ma questa è proprio una delle dinamiche che non piace alla squadra: il tecnico parlerebbe troppo poco con i suoi calciatori. Con conseguenze di vario tipo. La prima e più importante: confusione in campo. I difensori sembrano non saper cosa fare in impostazione, i centrocampisti tendono a nascondersi per non assumersi responsabilità in un canovaccio senza un filo conduttore egli attaccanti lamentano la scarsità di palloni puliti da sfruttare. Nel mirino dei calciatori ci sono gli allenamenti e, in particolare, la preparazione fisica, giudicata da molti vecchia e superata dai tempi. Non è tanto il carico di lavoro, tutt’altro che leggero, ma la qualità delle sessioni, in cui spesso si correrebbe molto, ma a bassa intensità, con il risultato che poi in partita la squadra fatica a tenere i ritmi alti per 90’. Secondo i giocatori non sarebbe con il ritiro che si risolvono i problemi, ma con un cambio radicale nell’approccio e nel lavoro quotidiano.