Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 01/10/2021 - 31/12/2021, ..born to run

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PAG Posted on 1/10/2021, 07:53     +1   -1
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CITAZIONE (Cocteau Twins @ 30/9/2021, 22:58) 

eh si, tanto c'è abbondanza davanti... :ghgh:
 
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PAG Posted on 1/10/2021, 08:04     +1   -1
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CITAZIONE
Torino-Juventus, domani ore 18. Formazione GdS: "Sarà 4-4-2 con Kean e Chiesa in avanti, Chiellini tornerà dal 1' in una difesa a tre o al posto di Bonucci"


La Juventus ieri non ha preparato il derby di domani, troppe conseguenze fisiche e di adrenalina di Juve-Chelsea. Tutto si farà oggi, con qualche dubbio e qualche certezza. Le certezze: out Dybala, Morata, Kaio Jorge e Arthur. Gli ultimi due torneranno a metà settimana in amichevole, il dubbio: Ramsey potrà andare in panchina? Più importante le domande di formazione. Chiellini tornerà quasi sicuramente dal primo minuto, in una difesa a tre (difficile) oppure al posto di Bonucci, che non ha riposato mai. La formazione non sarà molto diversa da da quella di mercoledì ma in avanti potrebbe rivedersi Kean dall'inizio, magari insieme a Cuadrado e Chiesa. Tra le alternative occhio a De Sciglio e Kulusevski: dall'inizio oppre a partita in corsa avranno spazio.

Torino 3-4-2-1
Milinkovic
Zima Bremer Rodriguez
Sinco Lukic Mandragora Aina
Linetty Brecalo
Sanabria
_____________________

Juventus 4-4-2
Szczesny
Danilo De Ligt Chiellini Alex Sandro
Cuadrado Bentancur Locatelli Rabiot
Kean Chiesa
________________________________

PANCHINA Perin, Pinsoglio, Bonucci, Rugani, De Sciglio, Pellegrini, Ramsey, Kulusevski, McKennie, Bernardeschi

BALLOTTAGGI De Ligt-Bonucci 60-40%, Kean-Kulusevski -Bernardeschi 50-30-20%

SQUALIFICATI nessuno

DIFF. nessuno

INDISPONIBILI Morata (20 giorni), Dybala (15) Kaio Jorge (7) Ramsey (3)

ALTRI nessuno

ARBITRO Valeri

TV Dazn, PREZZI 40-300 euro



La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
TMW: "La cura Allegri rigenera Alex Sandro: è tornato un porto sicuro. E' sempre stato protagonista delle formazioni disegnate da Max offrendo anche un apporto degno di nota"



Il gol di Chiesa e tutta la serata vissuta nel teatro dell’Allianz Stadium contro il Chelsea è ancora nelle menti e negli occhi di tutti i tifosi della Juventus. Una difesa pressoché perfetta studiata strategicamente per far sbattere contro un muro i blues neutralizzando quasi totalmente ogni punto di forza dei campioni d’Europa in carica. La squadra però ha già voltato pagina mettendo il mirino sull’ultimo appuntamento di questo tour de force di 7 gare giocate in 21 giorni: sabato alle 18 infatti, allo stadio Olimpico Grande Torino, va in scena il derby della Mole contro i cugini granata. Voltare pagina ma ricordando quanto di buono fatto traslandolo con costanza sul campo, come sta facendo, da inizio stagione a questa parte, un giocatore rivitalizzato come Alex Sandro.



LA CURA ALLEGRI RIGENERA ALEX - Di questa serie di incontri giocati giorno dopo giorno, Alex Sandro è andato in campo dall’inizio quattro volte su sei e, verosimilmente, lo farà per la quinta in sette nell’incontro di domani. L’assenza per il rientro tardivo dagli impegni con la nazionale brasiliana (anche con la Seleção sempre titolare) nella sfida d’inizio ciclo con il Napoli, il riposo (per i primi 45 minuti) al Picco di La Spezia. Per il resto, il numero 12 bianconero è sempre stato protagonista delle formazioni disegnate da Allegri offrendo anche un apporto degno di nota. La cura dell’allenatore livornese sta portando grandi frutti nel rendimento del brasiliano che, nelle annate precedenti, complice anche la presenza ingombrante di Cristiano Ronaldo dal suo lato che spesso e volentieri vedeva il verdeoro “abbandonato al suo destino” in fase di copertura, è stato quantomeno sottotono. Queste prime sette presenze di Alex Sandro invece hanno restituito un giocatore costantemente sul pezzo: mai deconcentrato in marcatura, lucido nelle gestione, spesso molto complicata, del pallone e anche, quando la gara lo permette, più incisivo in fase offensiva (già in rete con il Malmo). Se c’è un giocatore dunque che ha beneficiato della seconda era Allegri, quello è sicuramente Alex Sandro.



TMW

CITAZIONE
TS: "Bernardeschi, la nuova vita. Dopo la Nazionale ritrova la fiducia anche nella Juve, grazie ad Allegri che lo ha sempre tenuto nella lista dei giocatori più affidabili"


Allegri anche nella precedente esperienza ha sempre tenuto Bernardeschi nella lista dei giocatori più affidabili. A pensarla così anche Sarri e un po' meno Pirlo nelle precedenti stagioni alla Juventus mentre Mancini in nazionale lo ha sempre tenuto in grande considerazione. Contro il Chelsea l'esterno ha sbagliato un goal facile ma si è rifatto con l'assist per Chiesa e per la grande applicazione in ogni fase del match tanto è che al momento della sostituzione ha ricevuto una standing ovation cosa rara di questi tempi. La conferma che la sua duttilità se ben guidata potrà essere utilissima alla Juventus

CITAZIONE
GdS: "Chiesa, Allegri nella Juventus vuole trasformare l'ex viola in centravanti". Trezeguet: "Chiesa, il più forte e moderno degli italiani"


"5 uomini d'oro + uno (Chiesa)". Questo il titolo di apertura in prima pagina de La Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna. Kessie, Mbappé, Insigne, Haaland, Brozovic e il bianconero: è già mercato! Il milanista via a gennaio? Sul francese riecco il Real Madrid, mentre il napoletano è in bilico. Il norvegese verso il PSG, l'interista può andar via. Allegri nella Juventus vuole trasformare l'ex viola in centravanti. Trezeguet: "Il più forte e moderno degli italiani".





La Juventus si è trovata dopo l’estate con un “buco” di una trentina di gol da riempire e con un attacco numericamente non abbondante, specie per gli infortuni di Kaio Jorge prima (un ragazzino da cui non ci si aspetta la luna) e di Dybala e Morata poi. I tifosi bianconeri si sono ritrovati con spazio nel “cuore”, senza un vero idolo di riferimento: il legame con Chiellini e Bonucci non si discute, ma qui si parla di giocatori capaci di farti esultare con regolarità. Fede non ha certo lo status che aveva Cristiano, ma proprio per questo ha fatto breccia. Là dove Ronaldo era “più grande” del club, e non nascondeva un certo senso di superiorità, Chiesa, italiano, arrivato a vent’anni come tanti illustri predecessori, è totalmente inserito nei valori storici juventini e sembra di essere particolarmente orgoglioso di essere al “servizio” del club.
 
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PAG Posted on 1/10/2021, 09:39     +1   -1
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PAG Posted on 1/10/2021, 10:47     +1   -1
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Quattro giocatori a mio avviso mercoledi hanno prodotto una prestazione sontuosa, direi perfetta: Bonucci, Alex Sandro, Locatelli, Chiesa.

Molto molto bene Danilo, De Ligt, Benta, bene Bernardeschi meglo dietro Chiesa che al contrario. Rabiot. A ripercorrere la gara a mente fredda c'è il suo zampino nel goal dove fa sponda di testa per Berna e sull'occasione clamorosa di Berna dove fa un clamoroso lancio, una sciabolata come direbbe Piccinini che Cuadrado al volo rimette al centro. Azione fantastica che con un attaccante vero sarebbe stata goal. Berna non ha avuto l'istinto di gettarsi sul pallone con la rapacità della punta. Ma insomma è un rebus, sembra avere delle potenzialità enormi ma si accende e si spegne. Quando si spegne più spesso di quando è acceso diventa svagato, sbaglia passaggi da prenderlo a calci e si trova quasi per caso in giro per il campo come un turista a passeggio per Venezia. Gli manca solo la paglietta in testa. Clisteri di nduja per Rabiot
 
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PAG Posted on 1/10/2021, 12:50     +1   -1

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Daje Berna, io credo in te!

Appena si sblocca svolta la sua carriera.

Daje
 
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PAG Posted on 2/10/2021, 08:42     +1   -1
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Torino-Juventus, oggi ore 18 . Formazioni GdS: "Sarà 4-4-2 con Chiesa e Bernardeschi in avanti, mentre in difesa agiranno De Ligt e Chiellini"


«Ho solo due certezze: Szczesny e Chiellini giocheranno di sicuro, gli altri devo decidere. Chi avrà più energia andrà in campo»: Massimiliano Allegri è enigmatico sulla formazione che affronterà il Torino. La rifinitura di questa mattina sarà decisiva per sciogliere diversi dubbi, soprattutto a centrocampo e in attacco. Intanto Giorgio Chiellini si riprenderà il posto in difesa dopo aver saltato la gara di Champions League con il Chelsea. Stavolta toccherà a Bonucci, il più utilizzato da Allegri (8 partite da titolare), riposare. Accanto a Chiello, che è uno specialista dei derby (13 giocati in Serie A, con un bilancio di 10 vittorie e 3 pareggi e un gol segnato) ci sarà De Ligt, che contro il Toro ha realizzato la sua prima rete italiana nel 2019- 20. Allegri ha pensato anche alla difesa a tre, alla fine però dovrebbe prevalere il solito sistema cangiante con Danilo che va a fare il terzo centrale in fase d’impostazione


Torino 3-5-2
Milinkovic
Zima Bremer Rodriguez
Sinco Lukic Mandragora Pobega Aina
Brekalo Sanabria
_______________________

Juventus 4-4-2

Szczesny

Danilo De Ligt Chiellini Alex Sandro

Cuadrado Bentancur Locatelli Rabiot

Chiesa Bernardeschi

____________________________

PANCHINA 36 Perin, 23 Pinsoglio, 19 Bonucci, 24 Rugani, 2 De Sciglio, 17 Pellegrini, 5 Arthur, 14 McKennie, 44 Kulusevski, 18 Kean, 21 Kaio Jorge

BALLOTTAGGI De Ligt-Bonucci 60-40%, Bernardeschi-Kean-Kulusevski 50-30-20%, Rabiot-McKennie 60-40%

SQUALIFICATI nessuno

DIFFIDATI nessuno

INDISPONIBILI Morata (20 giorni), Dybala (15), Ramsey (3)



ALTRI nessuno

CITAZIONE
La Stampa: "Dopo 49 anni Toro e Juve di fronte in campionato con gli stessi punti. Grandi assenti Belotti-Pjaca e Dybala-Morata. La rimonta scudetto 2015-2016 cominciò con il Toro"

Emozioni classiche, equilibri inediti. Torino e Juventus, dopo 49 anni, si fronteggiano in campionato con gli stessi punti: l’ultima volta il 5 novembre 1972 (5 ciascuna), in panchina sedevano Giagnoni e Vycpalek. Finì 2-1 per i granata, doppietta di Pulici e gol di Anastasi, attaccanti iconografici del più antico derby d’Italia: il primo fu disputato nel 1907, stasera - davanti a 11mila spettatori, capienza massima dopo la riapertura - si giocherà il numero 203. Come allora, le due squadre sono affiancate: quota 8 e identico score, 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Il Toro ha perso le prime due e poi ha sterzato, rimpiange i punti smarriti all’ultimo istante con Atalanta e Lazio. La Juventus nei 270’ iniziali ha racimolato un punticino, agguantata dall’Udinese e punita da Empoli e Napoli. Il pari con il Milan ha dato ossigeno, le vittorie con Spezia e Samp l’hanno un po’ sollevata. La vetta dista 10 gradini ed è chiaro che il problema è bianconero: Juric ha dimostrato di poter pensare in grande ma non può pensare allo scudetto, Allegri aveva calcolato le incognite di un nuovo ciclo, ereditando una squadra approdata all’ultimo istante in Champions (grazie alla sportività di Juric e del suo Verona, combattivi a Napoli benché ormai appagati) e impoverita dall’addio di Ronaldo, mai però avrebbe immaginato un ritardo simile. C’è un precedente che può fargli coraggio: la rimonta scudetto del 2015-2016 cominciò con una vittoria in extremis nel derby.



La Stampa

CITAZIONE
De Ligt: "Sto imparando molto da Allegri. Bonucci e Chiellini sono dei punti di riferimento per me. E' normale ricevere critiche, so che devo migliorare"

Matthijs De Ligt ha parlato apertamente ai microfoni di DAZN. Il difensore olandese ha parlato del suo rapporto con mister Allegri e di cosa ha imparato da due mostri sacri della difesa come Bonucci e Chiellini.



"Allegri è un allenatore con grande esperienza che sa di calcio, che ha vinto tanto con Juventus e Milan. Sono contento che lui sia il mio allenatore adesso, questo è molto importante per migliorare. Tatticamente mi aiuta tantissimo, lui ha quest'idea di giocare per tutti i novanta minuti con la giusta mentalità, per vincere la partita. Non è importante se giochiamo un calcio bello o brutto, l'unica cosa che conta è vincere".



Sui compagni di reparto: "Ho parlato tantissimo con Bonucci e Chiellini, loro sono un riferimento molto grande per le vittorie che hanno ottenuto con la Juventus e l'Italia. Io ho tanta forza fisica e ho un buon feeling con la palla, ma mi hanno consigliato di stare concentrato e tranquillo per tutta la partita: questo lo sente anche la squadra, con la tranquillità tutte le squadre giocano meglio".



Sulle critiche: “Secondo me nel calcio la critica è normale, io sono colui che critica di più la mia persona. E' importante avere questa idea su cosa bisogna fare per migliorare, poi è normale che ognuno preferisca ricevere dei complimenti. La critica però è normale, tutti dobbiamo imparare e a volte può essere anche costruttiva. Se non avessi fatto il calciatore sarei diventato un pallavolista (ride, ndr). Tutti sottolineavano, soprattutto il primo anno, i miei interventi con la mano. A dire la verità non lo so, ho sempre pensato di fare il calciatore, ho fatto tutto per diventarlo e sono contento di com'è andata"



I miei genitori tennisti? Sì, ho giocato a tennis per sei-sette anni: mi piaceva ma non come il calcio, il mio amore. Mi è sempre piaciuto giocare con gli amici. Il tennis è uno sport troppo individuale, mi piace di più giocare con la squadra. Con il padre della mia fidanzata parliamo tanto di calcio, lui ha giocato e sa come funziona questo mondo. E' sempre bello parlare con lui che ha più esperienza di me nella vita e nel calcio, questo mi fa sentire più tranquillo. Poi naturalmente discutiamo anche di altre cose".



L'avversario che vorresti affrontare in carriera: "Affrontare un attaccante come Lewandowski è difficile perché lui ha tanta esperienza e non ha bisogno di giocare sempre bene con il senso del goal che si ritrova: questo è molto complicato per un difensore".



L'idolo da bambino: “Era Christian Eriksen, perché lui ha giocato all'Ajax da centrocampista e io lo sono stato in passato".



La partita migliore: “Quella contro il Real Madrid”.



I luoghi più belli di Torino da visitare? “Parco del Valentino o Piazza San Carlo"

CITAZIONE
Danilo: "In estate mi voleva il Bayern ma non ho accettato. E per fortuna non l'ha fatto neanche la Juve"


Danilo, difensore della Juventus, ha parlato a La Repubblica, partendo dal successo in Champions League contro il Chelsea: "Ci è servito per capire dove possiamo arrivare. Abbiamo battuto i campioni d’Europa in carica, no? L’obiettivo comunque è vincere lo scudetto. È vero che siamo partiti male, ma ho imparato che la Juve sa risorgere. Come si dice qui, la Juve non molla mai".



MANCANZA DI AUTOSTIMA - "Era il nostro problema? Secondo me no. Il punto è che quando ci sono cambiamenti, non sempre le cose vanno come vuoi. Al primo anno al City, Guardiola prese 20 punti dal Chelsea di Conte. Nei cambiamenti serve pazienza, bisogna aspettare la maturazione del gioco e delle idee. Ci vuole tempo perché nella testa dei giocatori entrino le cose che all’allenatore piacciono".



MAESTRI ALLENATORI - "Sono stato molto ho fortunato: ho lavorato con allenatori completamente diversi uno dall’altro ma tutti vincenti, e non che hanno vinto per caso una volta sola. Ho cercato di imparare da tutti. Lo studio dei loro dettagli mi serve e mi servirà. Quando è scattata la molla? È con Guardiola che ho cambiato il mio modo di vedere le cose. Giocato poco con Pep? La colpa è stata anche di un infortunio nella seconda stagione, perché il primo anno in metteva quasi sempre, ma è vero che non è facile avere un rapporto lui: non è mai rilassato, pensa al calcio tutto il giorno. Secondo me a casa la sera posiziona la moglie e il divano come fossero giocatori in campo".



IDEA DI GIOCO - "Mi piace avere la palla, fare una costruzione di gioco pulita. Calcio brasiliano? Sì ma più serio, se posso dire così. La mia idea è fare due tocchi e spostarsi, occupare bene le spazio. Quello che chiedeva Pirlo? Un po' sì".



DA GUARDIOLA AD ALLEGRI - "Da Allegri tento di imparare qualcosa che ancora non mi avevano insegnato, lui vuole un calcio totalmente diverso. Sono sicuro che mi farà diventare più sicuro, più forte".



PROBLEMI CON L'ITALIANO - "In verità pensavo sarebbe stato più facile impararlo, invece all’inizio facevo tanta fatica a capire Sarri e allora mi sono rivolto a un insegnante. Solo che dopo sei o sette lezioni è arrivata la pandemia e abbiamo dovuto interrompere, però durante il lockdown ho cominciato a leggere libri e giornali in italiano, a guardare i vostri programmi e così ho imparato. E se qualche volta ho un dubbio o mi manca la parola, chiedo a Miguel: lui sa tutto. Poi comunque parlo altre tre lingue e questo mi crea degli schemi mentali che mi aiutano".



NOMADE VINCENTE - "Ne parlo spesso con Alex Sandro, che conosco da tanti anni, visto che eravamo insieme già al Santos e poi al Porto: da giovani pensavamo che il massimo sarebbe stato giocare a lungo nella stessa squadra, come sta succedendo a lui. Ma quando la vita cambia strada devi avere il coraggio di seguirla. Oggi sono contento della vita e delle esperienze che ho fatto, mi sono serviti per arrivare qui con la mentalità giusta e adesso posso pensare di rimanerci a lungo, anche se mi sento di sicuro più inglese. È difficile che mi troviate dove c’è tanta gente. Manchester per me era perfetta, ma Torino è stata una bella sorpresa".



DERBY CON IL TORINO - "I derby senza pubblico sono stati strani, ma adesso l’atmosfera si respira, questa partita la senti nell’aria. Sarà bello".



BAYERN MONACO - "Mi voleva? Sì, ma non volevo io. E per fortuna non lo ha voluto neanche la Juve. Questo è il posto giusto per me"

CITAZIONE
Ufficiale: "Dopo la valutazione del suo staff medico, l'Argentina esclude Dybala dalla lista dei convocati. L'argentino rimarrà a Torino per recuperare dall'infortunio"


Con una nota sul proprio profilo Twitter, l'Argentina ha comnicato che Paulo Dybala non farà parte dell'elenco dei convocati del CT Scaloni. L'argentino, dunque, rimarrà a Torino per recuperare dall'infortunio subito contro la Sampdoria.

 
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PAG Posted on 2/10/2021, 08:53     +1   -1
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Ah be' e me pareva strano, convocato pure da infortunato.
 
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PAG Posted on 2/10/2021, 10:13     +1   -1
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E' una cosa che fanno di rito le federazioni sudamericane
 
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PAG Posted on 2/10/2021, 21:19     +1   -1
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Gran ladrata dell'Inter!

Questo per dire che nessuna delle "big" sta facendo chissachè.
Stiano calmi e iniziamo a fare i tifosi con un po di fiducia e ottimismo!
 
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PAG Posted on 2/10/2021, 21:58     +1   -1
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CITAZIONE (Alexm88 @ 2/10/2021, 22:19) 
Gran ladrata dell'Inter!

Questo per dire che nessuna delle "big" sta facendo chissachè.
Stiano calmi e iniziamo a fare i tifosi con un po di fiducia e ottimismo!

Concordo con te.

Calma perchè un pezzo alla volta stiamo sistemandoci. Gli altri non stabnno facendo faville e hanno avuto calendario più facile, Napoli compreso che contro una Juventus modesta ha arrancato. Il Milan quando ancora eravamo mezzi mezzi ha pareggiato facendo un tiro in porta, avrebbe potuto anche vincere ma anche no. Se allora avessimo avuto la quadratura che abbiamo trovato in questa settimana finiva 0-1, 1-0. Non avrebbero mai segnato se non gli avessmo regalato due goalal Napoli e uno al Milan.
Stiamo li e gli avversari non sono niente di esoterico. Ora cominciano le gare più complesse anche per chi sta davanti. Tanto per cominciare Juventus Roma e Inter Juventus, le prossime due, ci diranno qualcosa di più su chi siamo.

E comunque questo campionato è ancora lungo per tutti.
 
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PAG Posted on 2/10/2021, 22:03     +1   -1
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Aggiungo che la scelta di giocare da provinciale è saggia. Inutili tocchetti quando non hai palleggio sono un inutile rischio. Quindi giusti gli spazzoni, giusti i lanci lunghi a saltare il centrocampo. Serviva un reset partito Ronaldo e ricominciare da zero, da dove abbiamo cominciato nel 2011, giocando da provinciale, con cattiveria e difendendo bene.
Sto seguendo le partite su ESPN Argentina con due commentatori molto molto bravi. La giusta osservazione di uno dei due è che Allegri ha giustamenta agito come farebbe un medico con un malato. I sintom più evidenti della nostra malattia sin dallo scorso anno erano legati al fatto che si prendeva almeno un goal ogni partita. Mai un clean sheet. Troppi troppi goal subiti. Quindi primo non prenderle, secondo organizzare un centrocampo roccioso. Il terzo step sarà quello di trovare la quadratura della fase offensiva. Sfruttare meglio le occasioni.

Sapete che vi dico, in questo momento ho una moderata fiducia. Si gioca con lo spirito giusto dati i giocatori che abbiamo. Allegri sta piano piano sistemandoli uno ad uno. In ogni gara ce n'è uno che fa dei progressi.
 
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PAG Posted on 3/10/2021, 06:54     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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se fosse entrato il gol di kulusevski penso crollava lo stadium

AlexSandro sempre più fondamentale..
eppure lui ha giocato alcuni anni con il mister e poi sarri+pirlo ...
quest'anno sembra tornato quello del primo anno..
pauroso

chissà che cavolo gli è successo negli anni precedenti
 
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PAG Posted on 3/10/2021, 07:18     +1   -1

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CITAZIONE (ificse decentocelle @ 2/10/2021, 23:03) 
Aggiungo che la scelta di giocare da provinciale è saggia. Inutili tocchetti quando non hai palleggio sono un inutile rischio. Quindi giusti gli spazzoni, giusti i lanci lunghi a saltare il centrocampo. Serviva un reset partito Ronaldo e ricominciare da zero, da dove abbiamo cominciato nel 2011, giocando da provinciale, con cattiveria e difendendo bene.
Sto seguendo le partite su ESPN Argentina con due commentatori molto molto bravi. La giusta osservazione di uno dei due è che Allegri ha giustamenta agito come farebbe un medico con un malato. I sintom più evidenti della nostra malattia sin dallo scorso anno erano legati al fatto che si prendeva almeno un goal ogni partita. Mai un clean sheet. Troppi troppi goal subiti. Quindi primo non prenderle, secondo organizzare un centrocampo roccioso. Il terzo step sarà quello di trovare la quadratura della fase offensiva. Sfruttare meglio le occasioni.

Sapete che vi dico, in questo momento ho una moderata fiducia. Si gioca con lo spirito giusto dati i giocatori che abbiamo. Allegri sta piano piano sistemandoli uno ad uno. In ogni gara ce n'è uno che fa dei progressi.

A me allegri fa impazzire, ho un debole per lui .
Trovo che sia davvero intelligente, quel tipo di intelligenza che quando serve ti fa fare un passo in dietro o di lato, che ti fa essere un signore quando tutti si aspettano che sbrocchi, che ti fa fare cose semplici e senza fretta (la halma è una grandissima virtù).

Ora la sfida si fa interessante.

Allegri sta anche creando un piccolo nucleo di italiani sul quale creare il prossimo ciclo.

Ottimo.

Il massimo sarebbe prendere Pessina Donnarumma e Verratti.
 
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PAG Posted on 3/10/2021, 08:57     +1   -1
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Le pagelle dei giornali: "Cuadrado decisivo, cambia faccia alla squadra. Bernardeschi corre con diligenza, Locatelli il migliore, Kean il peggiore, davvero incomprensibile"


6,5 Szczesny Riecco il solido guardiano che avevamo conosciuto in altri tempi. Quando viene sollecitato da Mandragora e Pobega, si fa trovare pronto. Ha scelto la serata giusta.

6 Danilo In versione difensore puro, lui che continua a dimostrare che si sa districare in altre posizioni. Fa il suo dovere, anche se si capisce che vorrebbe ogni tanto staccarsi più in avanti.

6,5 De Ligt Onesta partita, all’insegna della massima attenzione. L’olandese non è ritornato volante del tutto, però sfrutta simili occasioni per riprendersi la credibilità persa per strada.

7 Chiellini Tiranneggia in area non solo con mestiere, ma anche con piede chirurgico: si concede un sombrero sulla linea del corner, chiude alla grande su Lukic in piena area. Capitanissimo.

6 Alex Sandro Svanga con umiltà e non si lascia irretire dall’insidioso Singo, un bell’osso duro. Nella ripresa riscopre la bellezza della proiezione in avanti ed è tutt’altra musica.

6,5 Bernardeschi Corre con diligenza, pulisce palloni difficili da gestire sia in mezzo sia nella corsia. E se proprio c’è bisogno, si prende anche la briga di andare in soccorso in ripiego.

5 McKennie Un casinista a tutto campo. Conclusioni sballate, inserimenti a caso, a volte fuori tema. Ma dove è finito il texano che aveva bene impressionato agli inizi in Italia?

6,5 Rabiot Ritrova gamba e tendenza all’inserimento, doti che lo fanno emergere nelle giornate di grazia. Il francese è uno dei primi a picconare il fortino granata. È in crescendo.

6 Chiesa È facile che abbia pagato la faticaccia della serata indimenticabile contro il Chelsea. Ma non gli si può rinfacciare di non aver speso tutto. E l’assist per Locatelli arriva dal suo piede.

7 Cuadrado Merito suo se la Juve tenta di proiettarsi più in avanti: è l’asso nella manica di Allegri, nemmeno tanto nascosto. Quasi fosse un bottone d’emergenza: premere per accendere.

7 Locatelli Ha iniziato in sordina, con Juric che aveva architettato una gabbia in mezzo. Poi è salito di tono, ha preso di petto la gara quando ha capito che non sarebbe stato arginato molto. E ci ha messo la firma, la prima nel derby.

5 Kean Davvero incomprensibile, con i mezzi tecnici e fisici di cui dispone, come mai ogni tanto gli capiti di girare così a vuoto. Un paio di sponde, qualche tentativo in zona area, finché Allegri non si è rassegnato a sostituirlo.

6,5 Allegri Presenta una Juve più spavalda, probabilmente si aspettava che Kean desse maggiore apporto sulle ripartenze. L’inserimento di Cuadrado ha di fatto sospinto la squadra più avanti. E lui incassa i tre punti.

6,5 Kulusevski Un paio di fiammate, grazie al suo piedino sofisticato. Porta un po’ troppo la palla ma comunque va vicino al possibile 2-0: palo di sinistro. s.v. Kaio Jorge Entra nel finale per il debutto stagionale: riesce a rimediare una punizione.

6,5 Allegri Presenta una Juve più spavalda, probabilmente si aspettava che Kean desse maggiore apporto sulle ripartenze. L’inserimento di Cuadrado ha di fatto sospinto la squadra più avanti. E lui incassa i tre punti.



La Gazzetta dello Sport







6.5 Szczesny Ritrovato. Reattivo su Mandragora, preciso in uscita.

5.5 Danilo Brekalo lo punta e lo salta, partita di sofferenza. 6.5 De Ligt Alto in difesa, ringhioso e insuperabile di testa.

6.5 Chiellini Il solito muro, provvidenziale su Lukic. 6 Alex Sandro Singo è un cliente scomodo. Lui cresce e sfiora il gol.

5.5 Bernardeschi Unico lampo la palla per Locatelli nel primo tempo. Dal 35’ st Kulusevski 6.5 Entra e fa la differenza, colpendo anche un palo.

7 Locatelli Ci prova due volte, alla terza trova il gol che decide il derby. 5.5 McKennie Sbaglia un gol in avvio: sarà il copione della sua partita.

6 Rabiot Impreciso in zona gol.

5.5 Kean L’errore dopo 3’ lo incupisce. Dal 1’ st Cuadrado 6.5 Cambia faccia alla squadra.

6 Chiesa Le fatiche di Champions pesano ma trova l’assist del gol. Dal 44’ st Kaio Jorge sv.

6.5 Allegri Aggiusta la squadra e si prende un altro derby.



Repubblica

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La moviola dei giornali: "Il contatto tra Pobega e Cuadrado viene ritenuto da Valeri non punibile, e ci può stare, ma soprattutto vede la propria genesi fuori dall’area"



Lo «zoom» mira immediatamente il minuto 14 della ripresa: Cuadrado scappa sull’out di destra, Pobega lo segue. Il contatto che ne scaturisce (col colombiano che frena quasi in cerca del tamponamento) viene ritenuto da Valeri non punibile, e ci può stare, ma soprattutto vede la propria genesi fuori dall’area. La partita - che nel primo tempo non è animata da scorrettezze gravi e che il direttore di gara decide di far scorrere (unico dubbio: Rabiot agisce su Lukic in procinto di scappare al 18’) - nella ripresa prende altri ritmi, anche per la tensione emergente: e qui Valeri la padroneggia meno. Se tre delle quattro ammonizioni sono corrette (Sanabria al 10’ s.t. mette mano e gomito su De Ligt; Chiellini colpisce Baselli; Lukic), ecco che l’intervento di Mandragora su Locatelli è al limite.



La Gazzetta dello Sport

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Nedved: "Puntiamo molto su Kean. Se non fosse italiano sarebbe considerato un fenomeno. Lo abbiamo scelto come attaccante per il presente e il futuro. Lo merita..."




Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, a pochi minuti dalla sfida contro il Torino ha parlato di Moise Kean, lanciato questa sera titolare nel derby. Ecco le sue parole a DAZN: Su Kean: "Puntiamo molto su di lui, lo abbiamo scelto come attaccante per il presente e il futuro. Lo merita, conosce il mondo Juve e da quando è tornato è cresciuto tantissimo. Ha fatto 17 gol al PSG e un giocatore con un bagaglio così sarebbe considerato un fenomeno se non fosse che è italiano. Puntiamo molto sui giovani, quelli che prendiamo sono tutti dal 2000 in poi, se guardate bene. E credo che la Juve ha un grandissimo futuro".
 
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