Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 06/10/2020 - 31/12/2020

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PAG Posted on 5/11/2020, 22:29     +1   -1
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ciaone Aaron... :cry:
 
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PAG Posted on 5/11/2020, 23:32     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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peccato. sembra un giocatore quasi recuperato almeno nello spirito in campo. l'anno scorso sembrava proprio spaesato ed impacciato.
quest'anno meglio.
ma alla fine se sei fracico sei fracico
 
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PAG Posted on 6/11/2020, 08:47     +1   -1
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CITAZIONE
GdS: "La Juve ha trovato il suo Benzema: la coppia Morata-Ronaldo è quella giusta. Due gare e mezza assieme, il duo ha firmato 7 gol"


L’intuizione principale di Zinedine Zidane, subentrante e debuttante in panchina (su quella piuttosto nobile del Real Madrid) fu inserire Casemiro, dargli un ruolo centrale, equilibrare una squadra squilibrata. Ma Zizou, che per Andrea Pirlo dovrebbe essere un modello assoluto (stesso salto triplo, stessa impossibilità di fare prove o precampionato, successo immediato) costruì il resto delle sue fortune sul rapporto e feeling con Cristiano Ronaldo. Lo convinse a dosarsi, opzione rifiutata con i predecessori, e gli consolidò intorno un supporting cast d’attacco fisso, subordinato alle sue esigenze, approvato dal portoghese. Benzema sarebbe diventato il modello di centravanti “che esalta Ronaldo”. In una squadra con CR7, è inevitabile che l’attacco gli venga costruito intorno, è necessario che il marziano veda un habitat favorevole. Ronaldo è un acceleratore: può far saltare i passaggi della costruzione di una squadra, o di una carriera in panchina. Trovargli un partner d’attacco tatticamente compatibile, con cui senta di poter inseguire traguardi personali e di squadra è spesso il primo passo verso il successo. Morata, questo Morata, può essere la soluzione giusta? Molti segnali, in queste prime settimane (al netto dello stopper coronavirus di Cristiano) tendono verso il sì. Non era scontato, perché la primavolta fra i due, a Madrid, non andò benissimo e Alvaro finì a fare la controfigura, nelle poche gare in cui l’altro decideva di riposare. Morata e Ronaldo hanno giocato insieme due gare e mezza (Roma, Spezia, Ferencvaros): la Juve ha fatto 10 gol, loro ne hanno firmati 7 (4 a 3 per CR7), in due casi si sono serviti direttamente l’assist, in altri i movimenti di uno hanno aiutato l’altro (più Morata che Ronaldo, come è normale che sia). Hanno cifre clamorose. Gol, umiltà e numeri a parte, convince nelle ultime uscite la naturale divisione di palloni, spazi e corsie fra due giocatori che da soli tenderebbero a pestare le stesse zolle del centro-sinistra.



Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
GdS: "Pirlo perde Ramsey: stop di 15-20 giorni. Per De Ligt ci siamo quasi: la spalla risponde, rientra dopo la sosta. Anche A.Sandro aspetta la pausa"



Venti giorni, magari anche 15 per provare ad averlo a disposizione il 21 novembre per il match interno contro il Cagliari. Aaron Ramsey è ai box, ieri la Juventus ha ufficializzato l’infortunio del centrocampista gallese. Pirlo può parzialmente sorridere per un’infermeria che a breve sarà finalmente vuota. Per De Ligt ci siamo quasi: la spalla risponde, le chance di includerlo nell’elenco dei convocati per la Lazio sono basse, ma con la sosta l’obiettivo sarà rivederlo per Juventus-Cagliari del giorno 21. Si conta di recuperare anche Alex Sandro, sempre dopo la pausa per le nazionali.



Fonte: Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
GdS: "La ASL inguaia la Lazio: nessuna comunicazione formale sui positivi. Stoccata dal Cts «I debolmente positivi per noi sono positivi». Immobile ci sarà contro la Juve?"


Si complica ancora la posizione della Lazio nel caso tamponi. Ad aggiungere un nuovo pesante elemento alla vicenda è ora la Asl Roma 1, l’autorità sanitaria competente per i calciatori biancocelesti e già oggetto di indagine della Procura federale, che nell’ambito della sua inchiesta vuole comprenderne i rapporti con i biancocelesti. Da quanto emerge, la Asl in questione ha avuto con la Lazio soltanto interlocuzioni telefoniche. Alle telefonate non ha fatto però seguito alcuna comunicazione formale relativa ai casi di positività. La Asl a quel punto non ha potuto disporre alcun tipo di mappatura dei contatti del positivo così come previsto dalla legge e dal protocollo Figc. In Italia c’è infatti l’obbligo di comunicare qualsiasi caso di Covid alle autorità sanitarie locali. Nel calcio il compito spetta ai club, in modo da permettere, tra le altre cose, «all’operatore di sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente di provvedere, nei confronti dei contatti stretti, alla prescrizione della quarantena», come da protocollo Figc. Caso Immobile: l’attaccante a una settimana di distanza viene trovato due volte positivo da Synlab (il 26 ottobre e il 2 novembre), che lo ferma. In mezzo però gioca la partita contro il Torino, entrando nel secondo tempo. Il club si è infatti sentito autorizzato a “liberarlo” per il doppio tampone negativo del 30 e del 31 ottobre riscontrato dal laboratorio di Avellino di cui si serve la Lazio, forte anche del fatto che la positività emersa fosse “debole”. Interpellata proprio per fare chiarezza su questo punto, la professoressa Giovannella Baggio, membro del Cts e titolare della prima cattedra di Medicina di genere in Italia, ha dichiarato: «Nelle nostre linee guida non c’è distinzione tra debolmente positivo e positivo. Se da un tampone molecolare emerge una positività, di qualsiasi livello, il paziente è positivo e va isolato per 10 giorni». Per giocare, uscendo dunque dall’isolamento, Immobile avrebbe avuto bisogno di un validazione della propria negatività da parte dell’autorità sanitaria competente, che pare proprio non ci sia stata. Qual è lo scenario che si sta delineando in vista della sfida di domenica all’Olimpico contro la Juventus? Prima del match di Champions con lo Zenit San Pietroburgo, il d.s. biancoceleste Tare, ha detto: «Pensiamo che Immobile possa giocare contro i bianconeri ». Alla Lazio c’è ancora chi pensa di poter ripetere la procedura vista per il Torino e averlo domenica in campo. Ma rispetto ad allora il club ha gli occhi di tutto il calcio, e non solo addosso.



Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 6/11/2020, 10:31     +1   -1
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La Juventus non è molto fortunata, capita spesso e volentieri, ultimamente che quando ci sia da affrontare i bianconeri l'avversario viva un momento di totale confusione.

E' capitato con il Napoli, poco astuto nell'ascoltare il suggerimento di non partenza e rimanere in Campania e sconfitto per 3-0, con giudizio che dovrà essere confermato ma che risulta inevitabile regole alla mano e visto che nessuna altra gara è stata successivamente rinviata per un aspetto simile.

Una confusione che si poteva gestire, ma che alla fine ha portato gli azzurri a non presentarsi con tutti i problemi del caso.

Situazione diversa, ma allo stesso tempo ricca di confusione, invece, quella che riguarda oggi come oggi, la Lazio che non sa ancora quali calciatori sono positivi e quali negativi al covid. Il medico della Lazio ha provato a spiegare la situazione. Ivo Pulcini, in un lungo post ha provato a spiegare: “Cosa si cerca in un tampone? Tre geni. Il gene Rd Rp, che è specifico del Covid-19, il gene E e il gene N, che sono meno sensibili, spesso aspecifici e instabili. In particolare chi presenta tracce del gene N viene considerato debolmente positivo. Ma che senso ha? Se ripeto il tampone dopo un'ora posso trovarlo negativo. In un soggetto asintomatico e definito perfettamente sano dal clinico, anche attraverso sofisticati esami strumentali ed ematochimici, la presenza del gene N non ha alcun significato patognomonico o eziopatogenetico, cioè di malattia o di contagiosità, anzi può significare che il soggetto è entrato in contatto con un coronavirus, non necessariamente il Covid-19, e lo ha reso totalmente inoffensivo. Il gene N in questo caso rileva tracce di acido nucleico aspecifico, inerte e 'ballerino. (...) Casi come Hakimi ed Immobile? Ridicolo che Immobile venga indicato come un untore. Abbiamo avuto altri due casi debolmente positivi e poi riconosciuti negativi. Ho chiesto alla Uefa di uniformare i test e come si fa nel doping di avere delle contro-analisi, per avere una sicurezza".

CHE AVVERSARIO ? - la Juventus non sa ancora con chi giocherà, così come la Lazio che si trova in una situazione totale di incertezza, con giocatori prima positivi che diventano negativi, test fatti in un modo e poi in un altro, un clima di totale caos e confusione.

Aspettiamoci, ancora un volta polemiche, non vogliamo pensare cosa si sarebbe detto se fosse successo alla Juventus.

Tutto Juve

Forse Ronaldo non aveva torto e magari la metodologia impostata per questi tamponi non è corretta
 
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PAG Posted on 6/11/2020, 14:05     +1   -1

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CITAZIONE (ificse decentocelle @ 6/11/2020, 10:31) 
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La Juventus non è molto fortunata, capita spesso e volentieri, ultimamente che quando ci sia da affrontare i bianconeri l'avversario viva un momento di totale confusione.

E' capitato con il Napoli, poco astuto nell'ascoltare il suggerimento di non partenza e rimanere in Campania e sconfitto per 3-0, con giudizio che dovrà essere confermato ma che risulta inevitabile regole alla mano e visto che nessuna altra gara è stata successivamente rinviata per un aspetto simile.

Una confusione che si poteva gestire, ma che alla fine ha portato gli azzurri a non presentarsi con tutti i problemi del caso.

Situazione diversa, ma allo stesso tempo ricca di confusione, invece, quella che riguarda oggi come oggi, la Lazio che non sa ancora quali calciatori sono positivi e quali negativi al covid. Il medico della Lazio ha provato a spiegare la situazione. Ivo Pulcini, in un lungo post ha provato a spiegare: “Cosa si cerca in un tampone? Tre geni. Il gene Rd Rp, che è specifico del Covid-19, il gene E e il gene N, che sono meno sensibili, spesso aspecifici e instabili. In particolare chi presenta tracce del gene N viene considerato debolmente positivo. Ma che senso ha? Se ripeto il tampone dopo un'ora posso trovarlo negativo. In un soggetto asintomatico e definito perfettamente sano dal clinico, anche attraverso sofisticati esami strumentali ed ematochimici, la presenza del gene N non ha alcun significato patognomonico o eziopatogenetico, cioè di malattia o di contagiosità, anzi può significare che il soggetto è entrato in contatto con un coronavirus, non necessariamente il Covid-19, e lo ha reso totalmente inoffensivo. Il gene N in questo caso rileva tracce di acido nucleico aspecifico, inerte e 'ballerino. (...) Casi come Hakimi ed Immobile? Ridicolo che Immobile venga indicato come un untore. Abbiamo avuto altri due casi debolmente positivi e poi riconosciuti negativi. Ho chiesto alla Uefa di uniformare i test e come si fa nel doping di avere delle contro-analisi, per avere una sicurezza".

CHE AVVERSARIO ? - la Juventus non sa ancora con chi giocherà, così come la Lazio che si trova in una situazione totale di incertezza, con giocatori prima positivi che diventano negativi, test fatti in un modo e poi in un altro, un clima di totale caos e confusione.

Aspettiamoci, ancora un volta polemiche, non vogliamo pensare cosa si sarebbe detto se fosse successo alla Juventus.

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Forse Ronaldo non aveva torto e magari la metodologia impostata per questi tamponi non è corretta

Ronaldo pensi a fare il calciatore.. Il suo era solo uno sfogo sportivo e francamente poteva risparmiarselo, infatti ha subito cancellato
 
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PAG Posted on 6/11/2020, 20:40     +1   -1
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PAG Posted on 6/11/2020, 21:26     +1   -1
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PAG Posted on 6/11/2020, 23:00     +1   -1
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PAG Posted on 6/11/2020, 23:15     +1   -1
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PAG Posted on 7/11/2020, 08:38     +1   -1
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posso dire una cosa?

Dybala abbiamo sempre detto, in molti, se non tutti, che solo Sarri lo ha fatto veramente giocare come falso nueve (perché prima punta non lo è) ed è stata forse la sua migliore stagione a livello di convinzione. Non tanto di gol perchè in questo caso ha segnato di più il suo primo e terzo anno qui con 20 gol circa in Campionato.
Eppure Allegri, che tutti noi, prima della follia, abbiamo detto essere uno che di calcio ci capisce, lo vedeva tuttocampista.

Ora..

Una volta lo giustifichiamo perchè s'è mollato con la tipa, infondo ha 22 anni, e ci sta la depressione adolescenziale.
Una volta i problemi finanziari tra gli impicci fatti dal fratello e le sue firme messe chissà dove.
Una volta il rinnovo che non si concretizza e lui non si sete apprezzato.
Ecc....ecc....ecc....

Però, sei il n.10 della JUVE e dovresti essere al settimo cielo!

Alessandro DelPiero, prima dell'infortunio, non è mai stato un vero striker, e solo una volta sfiorò la classifica cannonieri in coppia con David che fecero 45 gol nell'arco dell'anno.. poi solo anni dopo tornò ad essere uno che la buttava dentro.. soprattutto dalla B in poi..
Di lui ci ricordiamo il fatto che 2 partite favolose e poi un paio in cui si nascondeva, ma ti faceva comunque quel trick che ti faceva sempre credere in lui.
Prestazioni da 5 me ne ricordo diverse. Ma lo abbiamo sempre osannato perchè lui era ed è la Juventus sotto moltissimi aspetti.
Paulo Dybala, di fondo è una roba molto simile.
Il problema è che mitizzare DelPiero ci ha fatto dimenticare alcune annate mediocri dove ha fatto 8 gol e solo su rigore.. per dire.
Per cui il punto è che questa tipologia di giocatori, magari, è proprio così ed è inutile chiedere quel rendimento alla Vidal prima maniera, o Nedved..

Allora, come Ancelotti ebbe l'intuizione di spostare Pirlo play che prima si pestava i piedi con tutti gli altri 10 delle squadre in cui ha giocato, Roby Baggio compreso, perchè invece di Ramsey largo a sinistra, che si infila, che gestisce ecc... non ci mettiamo Paolino?

Non dico alla Camoranesi sull'altra fascia...

ma qualcosa più "fantasista esterno" alla Hazard..

che ne pensate?
 
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PAG Posted on 7/11/2020, 09:10     +1   -1
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Lazio-Juventus, domani ore 12,30. Formazioni GdS: "Sarà 3-4-1-2 con Morata e Ronaldo in avanti, McKennie sulla trequarti. Arthur e Rabiot a centrocampo"

Pirlo perde Ramsey infortunatosi in Champions e non toccherà la coppia formata da Morata e Ronaldo. Esperimento 3-4-1-2 in vista con Bonucci, Chiellini e Danilo dietro e McKennie sulla trequarti. Chiesa favorito su Kulusevski. De Ligt e Alex Sandro pronti dopo la sosta.



LAZIO (3-5-2)

Reina

Patric Hoedt Acerbi

Marusic Milinkovic Parolo L. Alberto Fares

Caicedo Correa

_________________________

JUVENTUS (3-4-1-2)

Szczesny

Bonucci Chiellini Danilo

Cuadrado Arthur Rabiot Chiesa

McKennie

Morata Ronaldo

______________________________

INDISPONIBILI Immobile, Leiva e Strakosha (da valutare), Escalante e Radu (15 giorni),

Lulic (30), Vavro (10)

ALTRI Moro

________________________________

PANCHINA 77 Buffon, 31 Pinsoglio, 28 Demiral, 38 Frabotta, 30 Bentancur,

33 Bernardeschi, 39 Portanova, 44 Kulusevski, 10 Dybala, 40 Vrioni

ALLENATORE Pirlo

BALLOTTAGGI Chiellini-Demiral 55-45%, Arthur-Kulusevski-Bentancur 50-30-20%,

Chiesa-Kulusevski 65-35%, Morata-Dybala 70-30%

SQUALIFICATI nessuno

DIFFIDATI nessuno

INDISPONIBILI De Ligt (5 giorni), Alex Sandro (10 giorni), Ramsey (15 giorni)

ALTRI Khedira

____________________

ARBITRO Doveri ASSISTENTI Longo-Del Giovane IV UOMO Ghersini VAR Mariani AVAR Bindoni

TV Sky Sport 202, 252



La Gazzetta dello Sport

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Il Giornale: "Immobile, Leiva e Strakosha ancora positivi". GdS: "Zero notifiche ufficiali alla Asl: c’è violazione pure per la Figc. No comment, ma la Juve è infastidita..."

Le violazioni del protocollo su cui si indaga iniziano ad essere diverse e la posizione del club sembra aggravarsi giorno dopo giorno. Oltre al caso Immobile e alla violazione dell’isolamento per la gara con il Torino, l’attenzione degli ispettori è in gran parte sulla mancata comunicazione alla Asl competente dei casi positivi. Il protocollo Figc infatti esprime chiaramente la necessità del coinvolgimento delle aziende sanitarie locali, chiamate prima di tutto a mappare i contatti stretti dei contagiati. Fino a giovedì invece il club non aveva fatto alcuna comunicazione formale, limitandosi a telefonare alla Asl Roma 1 senza poi produrre alcuna documentazione. Una circostanza che limitava di fatto la possibilità di vigilare anche sul rispetto della bolla in cui la squadra è chiamata a vivere quando si riscontra un caso.





Un mese fa, la Juve aspettava la partita con il Napoli con un teso distacco: non alzò i toni della polemica, sottolineò l’importanza del rispetto del protocollo Figc e attese la decisione di De Laurentiis di non mandare la squadra allo Stadium. Nella serata del 4 ottobre, poi, furono Agnelli e il responsabile medico Stefanini a spiegare la posizione del club. Siamo a inizio novembre e un altro scontro diretto ha un antipasto polemico. Curiosamente, accade contro la Lazio, l’altro club con cui la Juve ha i rapporti più delicati. Coinvolta... a margine. La scelta della Juve, quindi, è simile a quella di ottobre: nessun comunicato e il protocollo della Federcalcio come documento a cui attenersi. La Juve insomma in giornata viaggerà verso Roma e domani sarà in campo. Impossibile ora immaginare scenari di ricorsi e polemiche con Claudio Lotito: i commenti dei bianconeri, se ci saranno, saranno successivi alla partita. Al momento la Juve non si sente coinvolta direttamente da una vicenda che riguarda in primis la Lazio e le autorità del calcio. Questo però non significa che la Juve non sia infastidita. Logico si faccia un confronto tra comportamenti. La Juve, quando ha avuto calciatori positivi, li ha messi in isolamento e per il resto della squadra (come per le persone che lavorano a contatto con i giocatori) ha scelto la strada della bolla, come da accordi con l’Asl di Torino. Chi ha avuto contatti con i positivi si è chiuso al J Hotel: così i calciatori hanno potuto continuare ad allenarsi e giocare le partite ufficiali dopo i controlli di rito. Un procedimento certo differente da quello adottato dalla Lazio con Immobile.



La Gazzetta dello Sport





Immobile, Leiva e Strakosha ancora positivi, anche ai tamponi effettuati da un laboratorio diverso (il Campus Biomedico di Roma) da quello consueto. Ovvero quello di Avellino che invece, a detta della Lazio, ha riscontrato ieri - nei test previsti dal protocollo per il gruppo squadra a 48 ore da ogni partita di campionato - la negatività dei tre. È una situazione ormai grottesca quella legata alla vicenda tamponi che riguarda la Lazio: tolto qualsiasi dubbio sull’impiego del bomber, del centrocampista brasiliano e del portiere albanese nella gara di domani contro la Juventus (ma la Lazio precisa che faranno un altro test oggi anche se è già stato attivato di fatto il periodo di isolamento), crescono le perplessità sull’utilizzo di Immobile e Leiva - quest’ultimo non aveva però effettuato alcun test il 26 ottobre prima del Bruges - nella gara di domenica scorsa contro il Torino dopo gli stop ricevuti dall’Uefa per le sfide di Champions. Il responso positivo dei test di ieri (confermato anche dalle controverifiche dei tamponi) ha obbligato il laboratorio romano a comunicare gli esiti alla Asl competente, in modo da poter subito tracciare i contatti dei giocatori in questione





E intanto la Procura Figc prosegue la sua inchiesta sui tamponi variabili e sulle troppe zone d’ombra anche nella comunicazione con le autorità sanitarie. Secondo alcuni si potrebbe arrivare a una penalizzazione del club biancoceleste, secondo altri a una semplice ammenda, anche se i tempi per una decisione definitiva potrebbero essere lunghi. Al momento i giocatori fermi ai box sono, oltre a Immobile, Leiva e Strakosha, Djavan Anderson e Lazzari, fuori dalla circolazione (anche se mai formalmente dichiarati positivi) dal 26 ottobre, prima della gara europea con il Bruges. Luis Alberto ha invece comunicato giovedì di essere tornato negativo e sarà disponibile, anche se non al meglio, per la partita con la Juve. E mentre i fari restano puntati sulla Lazio (Lotito parla apertamente di «complotto» verso la sua squadra e ieri in Consiglio di Lega ha provato a spiegare la posizione della Lazio, ma il presidente Dal Pino ha riportato la discussione su temi più generali), la Confindustria del pallone pensa a un laboratorio unico dove poter effettuare i tamponi, quindi a un sistema di controlli centralizzato con le stesse procedure di analisi, dal prelievo alle sequenze genetiche da processare, fino alla conservazione dei test.



Il Giornale

CITAZIONE
La Stampa: "La Spagna richiama Morata in nazionale dopo un anno. Il ct: «Da quando è tornato alla Juve si vede un giocatore molto differente e più fiducioso in se stesso»"



Domani all'Olimpico di Roma ci sarà la prova della verità, all'ora di pranzo contro la Lazio, in quello stadio che quaranta giorni fa aveva tenuto a battesimo la ritrovata coppia. Nei 58’ ci fu poco dialogo e un solo gol di CR7 (su rigore), finì poi 2-2 con la Roma, mentre adesso è tutta un'altra musica. In Spagna l'exploit di Morata, miglior bomber di Champions insieme a Haaland, Rashford e Diogo Jota con 4 reti, non è passato inosservato. Anche per questo è stato richiamato in nazionale dopo un anno di assenza. «Da quando è tornato alla Juve si vede un giocatore molto differente e più fiducioso in se stesso», ha detto ieri Luis Enrique. Morata è l'attaccante che mancava alla Juve, soprattutto dopo la partenza di Mandzukic su cui Allegri aveva poggiato l'attacco bianconero per far rendere Ronaldo al massimo. Nel 2018/19 il croato e CR7 hanno fatto coppia per 11 volte, mentre il tridente con Dybala si è visto in 13 occasioni. Diverso, invece, il discorso con Sarri nella scorsa stagione: il trio Dybala-Higuain-Ronaldo è andato in scena solo in 4 partite, mentre la Joya e CR7 con un esterno a sostegno è stata la più gettonata nella squadra titolare (24).



La Stampa
 
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PAG Posted on 7/11/2020, 10:11     +1   -1
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PAG Posted on 7/11/2020, 11:28     +1   -1
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che vergogna, anche se non sorprende che dopo la farsa di Dela arrivi pure quest'altro.
 
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PAG Posted on 7/11/2020, 15:31     +1   -1
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PAG Posted on 7/11/2020, 16:03     +1   -1
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Chiellini di nuovo rotto, ACB dice che bisogna comprare un centrale a gennaio e francamente concordo
 
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