Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 06/10/2020 - 31/12/2020

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PAG Posted on 31/10/2020, 19:58     +1   -1
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Per tornare in tema fuorigioco, hanno convalidato il pareggio di Perisic con un braccio oltre la linea del difensore...
 
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PAG Posted on 31/10/2020, 20:01     +1   -1
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Eh, solo con noi guardano al capello di morata..
 
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PAG Posted on 31/10/2020, 20:08     +1   -1
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Ci rendiamo conto la disparità?
 
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PAG Posted on 1/11/2020, 09:50     +1   -1
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CITAZIONE
Spezia-Juventus, oggi ore 15. Formazioni GdS: "Sarà 4-4-2 con Dybala e Morata in attacco. Kulusevski e Chiesa agiranno sulle fasce"

Il ritorno di Ronaldo ovviamente cambia tutto in casa Juve. Anche perché per la prima volta in stagione, finalmente, Pirlo potrà contare su tutti gli attaccanti. È in difesa piuttosto che gli uomini restano contati. Nonostante stia lavorando in gruppo da giovedì, Giorgio Chiellini è rimasto a Torino per continuare ad allenarsi in ottica Champions: mercoledì a Budapest mancherà lo squalificato Demiral. Alla fine De Ligt dovrà aspettare ancora una settimana per ottenere l’ok dell’ortopedico. Dovranno quindi stringere i denti i vari Danilo e, soprattutto, Bonucci. (CT)

___________________________________

Ronaldo sì, Chiellini e De Ligt no. La buona notizia del recupero del portoghese non è stata accompagnata da altri rientri attesi. Così in difesa resta l’emergenza e in attacco anche chi avrebbe avuto bisogno di tirare il fiato dovrà fare gli straordinari. Andrea Pirlo a Cesena cercherà la prima vittoria in trasferta della sua carriera di allenatore in Serie A con più defezioni del previsto. Morata, Dybala e Kulusevski, il tridente schierato contro il Barcellona. Con Ronaldo che partirà dalla panchina, le alternative latitano. Lo stesso discorso vale per la difesa, dove Bonucci stringerà ancora i denti dopo il Barcellona (ha giocato nonostante un affaticamento alla coscia), con Cuadrado, Demiral e Danilo a completare il quartetto difensivo. Di fatto il tecnico può permettersi di ruotare gli uomini solo a centrocampo: giocheranno due tra Arthur, Bentancur, Rabiot e McKennie.(GdS)





JUVENTUS 4-4-2

Szczesny

Cuadrado Demiral Bonucci Danilo

Kulusevski Arthur Rabiot Chiesa

Dybala Morata

___________________________

PANCHINA: 77 Buffon, 31 Pinsoglio, 38 Frabotta, 39 Portanova, 14 McKennie, 30 Bentancur, 8 Ramsey, 33 Bernardeschi, 7 Cristiano Ronaldo

SQUALIFICATI: nessuno

DIFFIDATI: nessuno

INDISPONIBILI: De Ligt, Alex Sandro, Chiellini, Khedira

_________________________________________

ARBITRO Abisso GUARDALINEE Carbone-Cipressa QUARTO UOMO Abbattista VAR Doveri AVAR Preti TV Sky Sport (Canali 202 e 251)

La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
GdS: "Carica Ronaldo, Cristiano ritorna part-time Juve, ora scatta con lo Spezia. Pirlo ritrova il portoghese, serve il suo aiuto per tornare a battere le piccole, dopo i due pari"

Ronaldo ha una specie di allergia alla panchina, di solito sta a casa quando si decide di farlo riposare. Però dopo un’astinenza forzata e inaspettata ci si può accontentare anche di giocare solo uno spezzone di partita. La condizione di panchinaro è quasi una novità assoluta per lui in bianconero: da quando è arrivato a Torino gli è successo solo tre volte, di cui una in Coppa Italia, esempre il primo anno, con Allegri: Atalanta-Juventus della stagione 2018-19, giocata a Santo Stefano, quando CR7 subentrò a Khedira e firmò la rete del pareggio.

Ronaldo è un leader, un trascinatore, uno che con il carisma può avere un impatto forte anche dalla panchina. Gli basta un’occasione per decidere una partita e anche giocando pochi minuti può essere prezioso. Soprattutto in un momento come questo, con la squadra intristita dai due pareggi di campionato e dalla sconfitta con il Barcellona in Champions. «Dobbiamo vincere—ha ammesso il tecnico—perché è importante per il nostro cammino in campionato ma anche per portare positività dopo i risultati delle ultime giornate». Con Cristiano è sempre stato tutto un po’ più semplice: con le piccole sa vincere anche da solo, come dimostrano le 17 reti segnate contro squadre di medio bassa caratura nella scorsa stagione. Cristiano però contro lo Spezia non ha mai giocato e conquistare nuovi territori è da sempre una delle sue attività preferite.



La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
GdS: "Morata, la Var e i movimenti: c’è qualcosa da sistemare. Difficile trovare un difetto all’avvio super di Alvaro: uomo già decisivo, ritornato a Torino quasi nel silenzio..."

Morata, la Var e i movimenti: c’è qualcosa da sistemare. Difficile trovare un difetto all’avvio super di Morata: uomo già decisivo, tornato quasi nel “silenzio” in un mercato in cui titoli erano per Kulusevski e Chiesa. Colpi top, giovani. Mentre Alvaro è costato solo 10 milioni per il prestito (c’è un diritto di riscatto a 45). Ha segnato due volte a Kiev, una a Crotone. Sono cinque, invece, i gol annullati per offside: uno allo Scida, un altro con l’Hellas e tre con il Barça. Un caso? «Il lupo perde il pelo, non il vizio», dicono: già al Real segnò un tris (1° marzo 2017, 3-3 con il Las Palmas) reso nullo dalla bandierina. Un “problema”, comunque, superabile: magari studiando un certo Pippo Inzaghi, inimitabile Maestro - seppur agevolato dall’assenza della Var, che rende più difficile il gioco sul “filo” - e aguzzando la vista dando un’occhiata più attenta alla linea (la tecnologia non perdona, se utilizzata bene...).



La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
CorSera: "Nazionali invadenti. Per Pirlo e Marotta il problema esiste e bisogna risolverlo. Oggi si gioca, ma dopo le Coppe sarà di nuovo stop. Il terzo, con 3 partite in 8 giorni"

Sono le 14.10 quando Andrea Pirlo in chiusura di conferenza stampa racconta come il tempo che gli serve sia più di quello disponibile: «Ne parlavamo prima: sono 70 giorni che lavoro qui e ho allenato la squadra per 22-23. Il resto del tempo i giocatori sono stati nelle loro Nazionali. E tante volte non ho comunque potuto lavorare con tutti. Difficile così dare fluidità al gioco, lavorare su alcune posizioni non capite...». La frase sembra casuale, forse lo è, ma prima delle 18, prima di Inter-Parma in tv parla Beppe Marotta. L’ad nerazzurro analizza lo stesso tema: "In agosto si è conclusa una stagione anomala, ora se n’è riaperta un’altra più anomala. Non è un alibi ma un dato di fatto, abbiamo giocato 8 gare ufficiali e tre quarti della nostra rosa hanno fatto 6 partite. Aggiungiamo sette casi di Covid, gli infortuni frutto dello stress, l’allenatore non può mai fare la formazione in anticipo. Dobbiamo limitare la situazione, almeno sulle gare della Nazionale, si fatica a gestire le squadre così. Affronteremo la situazione con molta rigidità, abbiamo tantissimi impegni e mi sembra giusto che le Federazioni rispondano alle nostre esigenze. Serve grande cautela nella risposta alle Nazionali». I club ne parlano, Marotta è chiaro: "È un malumore che serpeggia in tutti i dirigenti dei club con giocatori che devono rispondere a tanti impegni. Abbiamo già un grande impedimento che è il Covid, sta all’intelligenza di tutti applicare il buon senso. La mia non è una polemica, non voglio boicottare le manifestazioni. Dico che quando un giocatore deve rispondere alle convocazioni, deve essere nella condizione psicofisica per farlo. Quando è affaticato, ha problemi muscolari, deve restare a casa. Chiedo che ci sia maggiore rispetto per i club". Tutto «senza polemica», sia chiaro... Parole che si legano alla perfezione a quella frase di Pirlo («ne parlavamo prima»). Oggi si gioca, ma dopo le Coppe sarà di nuovo stop per le Nazionali. Il terzo, con tre partite in otto giorni, dopo quelli di settembre e ottobre.



Corriere della Sera
 
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PAG Posted on 1/11/2020, 11:43     +1   -1
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PAG Posted on 1/11/2020, 12:16     +1   -1
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CITAZIONE (GodOfRock @ 1/11/2020, 11:43) 
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Bellissimo :]
 
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PAG Posted on 2/11/2020, 01:28     +1   -1
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Arthur porta razionalità nel centrocampo della Juve
di Alex Campanelli | novembre 1, 2020

spezia-calcio-v-juventus-serie-a-1-750x391


In una partita scorsa via in maniera decisamente meno agevole di quanto il 4-1 finale non racconti, a prendere per mano la Juventus è stato sicuramente l’uomo col numero 7, impressionante per l’impatto sull’atteggiamento della squadra ancor prima che per i gol. C’è però anche un uomo ombra nel successo di Cesena: Arthur Melo, partita dopo partita, si sta ergendo quale direttore di molti dei lavori ancora in corso nella Juve di Pirlo, distinguendosi in maniera netta da tutti gli altri centrocampisti centrali in rosa.

Intendiamoci, Arthur non ha giocato una partita da 8 in pagella, ha commesso errori, soprattutto senza la palla tra i piedi, come in occasione del gol del provvisorio pari siglato da Pobega. Sull’avanzata di Bartolomei e il successivo scarico centrale, il numero 5 dovrebbe mettersi sulla linea di tiro del centrocampista dell’Under 21 oppure in una posizione tale da impedire che gli arrivi la palla, invece Arthur indugia appena fuori dall’area senza marcare nessuno e senza schermare nessuna linea di passaggio, lasciando il giocatore dello Spezia libero di concludere.



Con il pallone, però, l’apporto del brasiliano è stato assolutamente vitale per il raziocinio e la compattezza che ha donato al reparto mediano, fin troppo frenetico in molte occasioni. Nelle 6 precedenti uscite stagionali (sì, la Juve di Pirlo ha giocato 7 partite in tutto, ogni tanto ricordiamolo), i giocatori a toccare più palloni in una singola gara sono stati Danilo nelle prime 3 di campionato, Bonucci con la Dinamo Kiev e Demiral col Barcellona; Arthur è stato il più coinvolto con il Verona, di misura su Bentancur e Cuadrado, e soprattutto stasera, con 105 palloni giocati davanti ai 97 di Bonucci. Quantità ma anche e soprattutto qualità, dato che stasera Arthur ha completato il 95% dei passaggi, 97 su 92, il miglior dato stagionale dietro al 96% di Cuadrado con la Samp e di lui stesso col Verona.

Numeri assimilabili a quelli del miglior Pjanic, anche se il controllo che Arthur esercita sulla partita è differente da quello del bosniaco: l’ex Barcellona non perde mai il possesso della palla, gli è successo una sola volta in 6 partite disputate tra Serie A e Champions League, ed è bravo ad attirare la pressione avversaria e gestire la sfera col suo controllo di altissimo livello portando gli avversari a commettere fallo (oggi 4 falli subiti, migliore in campo) per permettere alla Juve di respirare. Per contro, il brasiliano lancia decisamente poco, sebbene quasi sempre in maniera precisa, e pesca l’uomo in verticale solamente quando è certo che la squadra possa trarne vantaggio, come in occasione del primo gol.


Il corridoio trovato da Arthur, col tempo giusto e la forza giusta, è importante quando l’assist di Morata e il gol di Cristiano.


L’integrazione di Arthur nel gioco della Juve e, viceversa, l’adattamento dei compagni alle giocate del 5 verdeoro, non hanno logicamente ancora raggiunto un livello ottimale: già detto dei problemi del giocatore in fase di copertura, a volte sorge qualche incomprensione anche nel dialogo con l’altro centrocampista, che non si aspetta ripetuti passaggi ravvicinati o quando viene pescato in mezzo a molti avversari non ha la lucidità per ridarla di prima ad Arthur, problemi che il giocatore non incontrava nel Barcellona.

In un momento nel quale la Juventus ha bisogno di certezze alle quali aggrapparsi per costruire un nuovo impianto di gioco efficace e allo stesso tempo solido, rifugiarsi nelle geometrie e nei ritmi di Arthur potrebbe rivelarsi un’ottima arma per Pirlo; aspettiamoci sempre più spazio per il centrocampista brasiliano, anche al fine di risolvere i problemi sopra elencati e renderlo un ingranaggio fondamentale di questa squadra.


Juventibus
 
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PAG Posted on 2/11/2020, 06:59     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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buon giorno..

come avrete visto, da giorni, non passo da qui.

Non riesco a commentare la juve.
non riesco.
Quel che vedo e leggo in giro mi ha creato un senso di nausea mai visto.
e non vado su altri forum.
mi limito a giornali, tv o web, e twitter.

Non mi viene e se leggo 3 o 4 post mi viene la nausea.

io penso che abbiamo una buona squadra. non è quella di allegri con tevez e llorente in attacco ma è molto buona.
ci mancano come il pane DeLigt e AlexSandro in difesa.
Potessimo panchina alcuni che per ora le stanno giocando tutte sarei già soddisfatto.

Alcune note negative, altre positive.

Ma non riesco a fare altro dopo aver guardato la partita. no interviste, no altri gol, no domenica full di calcio.
non riesco.

Non so perchè
 
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PAG Posted on 2/11/2020, 08:32     +1   -1
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CITAZIONE (1979 @ 2/11/2020, 06:59) 
buon giorno..

come avrete visto, da giorni, non passo da qui.

Non riesco a commentare la juve.
non riesco.
Quel che vedo e leggo in giro mi ha creato un senso di nausea mai visto.
e non vado su altri forum.
mi limito a giornali, tv o web, e twitter.

Non mi viene e se leggo 3 o 4 post mi viene la nausea.

io penso che abbiamo una buona squadra. non è quella di allegri con tevez e llorente in attacco ma è molto buona.
ci mancano come il pane DeLigt e AlexSandro in difesa.
Potessimo panchina alcuni che per ora le stanno giocando tutte sarei già soddisfatto.

Alcune note negative, altre positive.

Ma non riesco a fare altro dopo aver guardato la partita. no interviste, no altri gol, no domenica full di calcio.
non riesco.

Non so perchè

è pure morto Gigi Proietti, che anno di merda.
 
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PAG Posted on 2/11/2020, 08:41     +1   -1

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CITAZIONE (1979 @ 2/11/2020, 06:59) 
buon giorno..

come avrete visto, da giorni, non passo da qui.

Non riesco a commentare la juve.
non riesco.
Quel che vedo e leggo in giro mi ha creato un senso di nausea mai visto.
e non vado su altri forum.
mi limito a giornali, tv o web, e twitter.

Non mi viene e se leggo 3 o 4 post mi viene la nausea.

io penso che abbiamo una buona squadra. non è quella di allegri con tevez e llorente in attacco ma è molto buona.
ci mancano come il pane DeLigt e AlexSandro in difesa.
Potessimo panchina alcuni che per ora le stanno giocando tutte sarei già soddisfatto.

Alcune note negative, altre positive.

Ma non riesco a fare altro dopo aver guardato la partita. no interviste, no altri gol, no domenica full di calcio.
non riesco.

Non so perchè

Ciao boss, ti dico la mia:siamo nauseati da tante cose, questa stagione non è competitiva come le altre, non è sport è spettacolo e intrattenimento.. Almeno io la vivo così

Lo sport è un altra cosa

Per ora questo abbiamo
 
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PAG Posted on 2/11/2020, 09:22     +1   -1
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GdS: "Prima vittoria in trasferta. La Juventus non vinceva con tre gol di scarto in trasferta in Serie A dal febbraio 2019 e non ne segnava quattro fuori casa dall’aprile 2018"

A Cesena ieri il debuttante Andrea ha festeggiato i 123 anni della sua Signora conquistando i primi tre punti in trasferta da allenatore e rimettendo la squadra sul sentiero giusto verso il decimo titolo di fila. Il cammino è ancora lungo e lastricato d’incognite, però CR7 a parte, i segnali sono incoraggianti dopo il doppio pareggio con Crotone e Verona e la batosta in Champions League contro il Barcellona

La Juventus non vinceva con tre gol di scarto in trasferta in Serie A dal febbraio 2019 e non ne segnava quattro fuori casa dal l’aprile 2018. A voler essere pignoli, l’unico neo del pomeriggio romagnolo è quella rete subita, la quinta in cinque turni di campionato. Un aspetto su cui il tecnico e il suo staff stanno lavorando: «Sto semplificando la fase difensiva facendo due linee da quattro - ha spiegato Pirlo -, belle strette, per cercare di far correre di meno i ragazzi e soprattutto cercare di farli correre in avanti. Dobbiamo migliorare nella riaggressione, la palla va recuperata subito in avanti quando si perde, perché fare 70 metri di rincorsa è più faticoso». Pirlo avrebbe gradito anche meno sofferenza e più precisione sotto porta Intanto contro lo Spezia abbiamo visto McKennie in una posizione inedita: «Abbiamo cambiato per l’atteggiamento dello Spezia, abbassando Arthur perché loro giocavano con tre centrocampisti e sapevamo che avrebbe avuto un po’ più di libertà. McKennie ha giocato più avanzato, sulla trequarti. Lo abbiamo preso perché lo consideravamo un giocatore utile, di prospettiva, se è alla Juventus è perché lo merita. Lui e Arthur sono in crescita». Come tutta la Juventus.

La Gazzetta dello Sport





Ronaldo cambia volto a una squadra prigioniera di difetti noti, a tratti fluida nel gioco ma povera di cinismo e cattiveria. Migliorata, va detto, sul piano dell’equilibrio con la rinuncia alle due ali: escluso Kulusevski tocca a McKennie, validissimo, mentre Arthur s’abbassa in regia e Chiesa pendola tra centrocampo e attacco. Italiano non snatura lo Spezia, chiede a Verde e Farias di spalleggiare Nzola nel tridente, attinge ai guastatori ma privilegia lo sviluppo. Il filo di spavalderia non basta per legare la Juventus, abile in avvio a corroborare il maggior talento con la voglia, ripagata dal gol di Morata ispirato da Danilo e rifinito dal texano. Oltre a conciliare il centravanti con la Var, che stavolta smentisce la bandierina sollevata, il guizzo illude però i bianconeri che pensano d’essere in carrozza: ricascano, invece, in peccati di mollezza e precisione, imprecando pure per un salvataggio straordinario di Chabot, e al 32’, dopo aver rischiato grosso su incursione di Nzola, scivolato in area sul più bello, incassano il pari di Pobega, complice una deviazione di Demiral.

La Stampa





Il tecnico rinuncia alle due ali, sceglie McKennie e mette Arthur in regia

Nella ripresa, Italiano innesta Agudelo, subito protagonista di una discesa straordinaria, ma Pirlo ribatte avvicendando Dybala, in ritardo di condizione, e CR7, godendo subito dell’immensità del portoghese. Il pallone che appoggia in rete, aggirando il portiere su assist di Morata, è il secondo che tocca 4-4-2, trova l’ispirazione: prima innesca Rabiot che s’insinua in area e chiude iil conto, poi procaccia il rigore che Ronaldo trasforma con un cucchiaio. Si chiude con l’attacco rinfrescato da Ramsey e Kulusevski, con Danilo centrale e Frabotta esterno, mentre lo Spezia riflette su una buona prova ma anche su fragilità che non sembrano casuali: già con Sassuolo e Milan aveva incassato tre gol nella ripresa. Pirlo insiste: «Siamo in fase di costruzione, sessanta-settanta per cento». Ma con il ritorno di Ronaldo, di sicuro, è più tranquillo.

CITAZIONE
CdS :"Pirlo ha capovolto l’idea originale, Arthur ha bisogno di spazio. Attenti al Milan, può vincere lo scudetto, la loro forza è il gioco, come lo è per il Sassuolo"

Non c’è più nessuna ragione per cui il Milan non possa vincere il campionato. Può darsi non ci riesca, ma non ci sono più motivi tecnici a impedirlo. È vero che dipende molto da Ibrahimovic, ma è anche vero che la Juve dipende da Ronaldo, l’Inter da Lukaku, la Roma da Dzeko. Chi non dipende da nessuno è il Sassuolo che infatti ha vinto a Napoli senza l’intero attacco titolare, due nazionali, Berardi e Caputo, più Djuricic, la mezza punta più interessante d’Italia. Milan e Sassuolo sono l’effetto di un campionato diverso di cui sembrano le sole a saper approfittare. Il Milan ha 10 punti più di un anno fa, il Sassuolo 7. L’Inter ne ha 7 in meno, un anno fa le aveva vinte tutte. La Juve 4 in meno, le altre sono sullo stesso piano. Sono le squadre che giocano meglio e cercano sempre l’idea migliore. Hanno imparato anche a gestire le partite, è questo che rende soprattutto il Milan una squadra pronta. A Udine non era facile, l’Udinese vale molto più di quel che mostra la classifica, è difficile prenderla sul gioco o sul fisico. Infatti il Milan ha dovuto vincere due volte, una non bastava. Ed era necessario battere l’Udinese sulla forza, la vera dote tecnica di Ibrahimovic. Il secondo gol in rovesciata è un gesto quasi maldestro, deve tradire il senso originale del tempo anticipandolo, ma è il massimo del calcio puro. Queste forti sorprese non dipendono solo dal calcio del virus. Dipendono dall’usura degli avversari partita già la scorsa stagione e passata indisturbata attraverso il mercato. Nessun giocatore decisivo è stato acquistato, quindi nessuna imperfezione è stata colmata. Così sono andati avanti i due progetti di gioco più evidenti. Intanto Pirlo ha rovesciato l’idea originale, è passato da Ramsey mezzala di attacco ad Arthur mezzala davanti alla difesa, cioè come invertire un imbuto. Arthur è un regista che ha bisogno di spazio per avere idee. Se parte da dietro può trovarlo. Questo ferma il progetto originale, la squadra acquista equilibrio. Non visto troppo con lo Spezia, ma questo rientra nel regalo di avere giocatori come Ronaldo. Non ci si può meravigliare se decidono le partite. Il compito di Pirlo in fondo è agevolare lui e pochi altri.



Corriere della Sera

CITAZIONE
GdS: "Due gol da sostituto, CR7 si ripete dopo 14 anni. Non è abituato a entrare a match in corso: sin dai tempi dello Sporting Lisbona. Fa notizia la doppietta allo Spezia"


Non è abituato a entrare a match in corso: sin dai tempi dello Sporting Lisbona la sua maglia si è vista subito, dal 1’. Così capita raramente che Cristiano Ronaldo riesca a segnare sostituendo un compagno, come accaduto ieri a Cesena entrando all’11’ della ripresa al posto di Dybala. Fa quindi notizia la doppietta allo Spezia, anche se non è una prima volta in assoluto: già il 26 dicembre 2006, infatti, segnò due gol nel 3-1 finale di Manchester United-Wigan di Premier League (entrò in avvio di secondo tempo al posto di Darren Fletcher.



La Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 2/11/2020, 10:41     +1   -1
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Sulla nausea, beh! diciamo che è difficile non essere nauseati da qualsiasi lato si guardi tutto ciò che succede e poi si a volte sembra di stare ad ascoltare l'orchestrina del Titanic a commentare giocate, questioni tattiche, di rosa, è anche difficile parlare in prospettiva di ciò che potrebbe o non potrebbe essere perché l'orizzonte è indistinto. E ha ragione Nina sempre meno sport e sempre più intrattenimento per alleviare l'IORESTOACASA.
C'è da dire che almeno per quanto mi riguarda sempre meglio di niente. Per quanto fasullo e artificiale possa sembrare. Al momento se parliamo di intrattenimento è l'unica cosa che ci è rimasta, il mondo sembra essersi fermato al 2019.

Comunque lo spartito dell'orchestrina del Titanic almeno al sottoscritto ha regalato alcuni momenti di musichine simpatiche. Già nel primo tempo l'azione del goal e quella dell'occasione clamorosa ciccata da Chiesa sembravamo il miglior Liverpool. Se devo fare un raffronto piuttosto fresco di Spal-Juve ricordo il faticato 1-2 del sabato fatidico in cui tutta questa morchia è venuta a galla ieri con maggiore fluidità e si è visto lo stesso film di Crotone e Verona e come dicevo nel post Barcellona la differenza con o senza CR7 non può non pesare. Rimarco che CR7 lo scorso campionato lo ha vinto da solo, non si può non attribuire un peso specifico fondamentale e non trovo corretto immaginare una Juve che debba essere dominante senza CR7. E non dipende dal valore intrinseco del resto della rosa. L'Argentina senza Maradona non vince i mondiali 86 e quasi quelli del 90 e forse anche 94, il Brescia senza Baggio era da retrocessione con Baggio da Coppa UEFA.
Nel primo tempo dove comunque prima del pari si sono viste le migliori giocate di stagione ha continuato ad aleggiare una certa fragilità, un po' da Fantozzi con una certa sfiga che viene e va. Ronaldo è la Juve. Ma è normale un giocatore così fa la squadra in cui gioca, anche il Real senza Ronaldo sarebbe stata un'altra squadra. Inoltre Ronaldo ha una tale carica positiva, di voglia e cattiveria agonistica che tira su il livello competitivo. Sull'1-3 in una fase di lieve forcing della Spal a centrocampo chiamava a gran gesti la squadra perché alzasse la linea. Lo fa spesso e sovente quando c'è da recuperare.
La difesa come è stato fatto notare difficilmente prescinde da De Ligt e pure da Alex Sandro che in questo assetto secondo me può esaltarsi.

Molto bravo l'americano che compensa qualche pasticcetto con un perfetto senso della posizione. Sembra il più bravo dei nostri di centrocampo ad inserirsi senza palla. Arthur diventerà sempre più padrone del centrocampo, male Benta e in miglioramento Rabiot.
Le due note veramente degne di...nota sono Danilo e Morata. Monumentali.

Non condivido le critiche a Bonucci che da difensore ha fatto due o tre chiusure compensando un Demiral abbastanza impacciato e irriconoscibile rispetto al mastino che era pre infortunio e che non mi pare ieri abbia rallentato il gioco che scorreva fluido e preciso nelle uscite, molto male la conduzione di Dybala e Chiesa che hanno vanificato due o tre uscite dal pressing alto molto brillanti con scelte da scapoli contro ammogliati. E nemmeno quelle a Buffon incolpevole sul goal con solita deviazione e autore di una parata clamorosa su incornata a colpo sicuro di Chabot in occasione del goal in fuorigioco loro. Poi si qualche rinvio leggero ma le giocate di piede non sono il suo forte. Semmai se parliamo di reparto qualche dormita c'è stata ma più di rilassatezza che altro. Ma la difesa rocciosa e impenetrabile non si vede più da due anni e giustamente Pirlo punta a fare tanti goal perché è chiaro che puntare sul primo non prenderle non è per ora nelle corde di questa squadra. E comunque l'anno scorso ne prendevamo a chili quindi per quanto svagati siamo in miglioramento.
Vediamo contro il Ferencvaros e Lazio e peccato per l'ennesima tediosa e inutile pausa nazionali che si spera non porti danni di cui proprio non si sente il bisogno. In questo momento difficile non sarebbe strano sospendere le gare che non siano di qualificazione ai mondiali: amichevoli e nations League.
 
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PAG Posted on 2/11/2020, 14:47     +1   -1
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