Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 01/06/2020 - 05/10/2020

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PAG Posted on 31/5/2020, 23:14     +1   -1
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Ripartiamo da qui! :ok:



Sul cds di domani

Edited by Cocteau Twins - 5/10/2020, 19:30
 
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PAG Posted on 1/6/2020, 07:35     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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io Tonali lo prenderei ma
1. la valutazione non è superiore ai 45 mln. pensate a bernerdeschi.. era già nel giro della nazionale, si era distinto con la viola e Buffon l'aveva già più volte battezzato. Cos'ha fatto tonali per valere 65 mln ?
2. in una juve come la ns mancano i titolari, a mio avviso che ovviamente non sono il mister, mentre lui giovane e senza esperienza è palesemente una riserva. per una riserva paghi più di 40 mln ? ovviamente no
 
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PAG Posted on 1/6/2020, 09:56     +1   -1
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CITAZIONE
GdS: Il nuovo calendario: oltre mezza Serie A si giocherà in notturna


Il nuovo calendario: oltre mezza Serie A si giocherà in notturna


Oggi, salvo altri nuovi intoppi tecnici, verrà ufficializzato il calendario del campionato, comprensivo di anticipi e posticipi fino alla quart’ultima giornata compresa


Si giocherà sette giorni su sette, dal pomeriggio fino quasi alla notte. La Serie A che ripartirà il 20 giugno deve contenere 124 partite in 43 giorni, comprensivi di 6 sabati e 7 domeniche, per chiudere il 2 agosto. La Coppa Italia ha invece una storia tutta sua: inizierà in anticipo e già il 17 giugno eleggerà il proprio vincitore.

ANTICIPI E POSTICIPI
Oggi, salvo altri nuovi intoppi tecnici, verrà ufficializzato il calendario del campionato, comprensivo di anticipi e posticipi fino alla quart’ultima giornata compresa. Le ultime tre sono infatti soggette alla contemporaneità per le squadre in lotta per gli stessi obiettivi: dovranno essere articolate più avanti. Sarà Torino-Parma alle 19 e 30 di sabato 20 a segnare la ripartenza, seguirà Verona-Cagliari alle 21 e 45. Domenica 21 il quadro dei recuperi del venticinquesimo turno si completerà con Atalanta-Sassuolo alle 19 e 30 e Inter-Sampdoria a chiudere alle 21 e 45. Juventus-Lazio, big match scudetto della trentaquattresima giornata, sarà probabilmente il posticipo di lunedì 20 luglio. Altre indiscrezioni riguardano Bologna-Juventus il 22 giugno alle 21 e 45; Inter-Sassuolo il 24 giugno alle 19 e 30; Atalanta-Lazio il 24 giugno alle 21 e 45; Milan-Roma il 28 giugno alle 17 e 15; Lazio-Milan il 4 luglio alle 21 e 45; Milan-Juve il 7 luglio alle 21 e 45; Juve-Atalanta l’11 luglio alle 21 e 45; Napoli-Milan il 12 luglio alle 21 e 45; Roma-Inter il 19 luglio alle 21 e 45. In generale verranno sfruttati alcuni lunedì e alcuni venerdì, si giocherà sempre nel week-end e in cinque infrasettimanali con la distribuzione delle partite tra martedì, mercoledì e giovedì. L’ottava di ritorno con il primo turno completo, inizierà già da lunedì 22.

CITAZIONE
CT: "Juve-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Si riparte dalla rovesciata di Ronaldo. Dopo aver fallito l’assalto al primo trofeo stagionale, Sarri non può sbagliare"

Juve-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia destinata ad andare in scena venerdì 12 allo Stadium a porte chiuse e non più sabato 13, per allargare la distanza tra le semifinali e la finale in agenda mercoledì 17 all’Olimpico di Roma, davanti al presidente Mattarella. Per la Juventus è vietato mancare l’appuntamento con la Coppa Italia, dopo aver fallito l’assalto al primo trofeo stagionale, quella Supercoppa italiana persa contro la Lazio. Inutile girarci intorno, Sarri non può sbagliare: «Il prossimo viaggio che voglio fare? A Roma, per la finale di Coppa Italia», disse il Comandante in piena fase 1. Alla sua prima stagione in panchina Conte centrò la finale di quella Coppa Italia che poi Allegri conquistò addirittura per quattro volte consecutive. A undici giorni dal nuovo via la Juventus ha tante incognite e una certezza, Cristiano Ronaldo, autore nella semifinale di andata al Meazza rossonero di una doppia giocata che valse l’1-1 sulla sirena: all’88’ si CR7 si guadagnò un rigore con una spettacolare mezza girata respinta da un tocco di mano di Calabria, al 91’ punì Donnarumma dagli undici metri. Una rete pesantissima, che obbligherà il Milan a vincere o pareggiare da 2-2 in su nel ritorno a Torino. Dove eravamo rimasti? Proprio alla voglia matta di Cristiano, anche quando la Coppa non ha le grandi orecchie. Se la Juve si aggrappa al solito CR7 e al portiere di coppa Gigi Buffon, l’alfa e l’omega della formazione che sta preparando Sarri, il Milan deve invece rinunciare alla sua stella più brillante. Tra i ben tre rossoneri squalificati c’è infatti l’anti-Ronaldo per antonomasia, Ibrahimovic, per altro pure infortunato. Ma a Pioli mancheranno anche Theo Hernandez e Castillejo. Sempre meglio non fidarsi, comunque: «Se si parla di giocatori assenti nell’arco dell’anno, la Juve è campione del mondo — disse allora Sarri —. Il Milan ci ha messo in difficoltà all’andata, l’1-1 non dà garanzie, dobbiamo guadagnarci la finale sul campo». Un campo da sempre più che ostico per il Diavolo, chiamato a esorcizzare la cabala. Allo Stadium i rossoneri hanno perso 11 volte su 12, con 24 gol al passivo (a 10).



Corriere di Torino

CITAZIONE
Il Giornale: "Il calcio già nella fase 3 con i tifosi negli stadi. Ma c’è chi dice ancora no. I club per la riapertura. Gli ultrà fanno muro"

Da oggi il calcio italiano ha aperto un nuovo dossier: riaprire, parzialmente, gli stadi al pubblico, con una scadenza non immediata, a luglio. Parole e idee di Andrea Agnelli, presidente della Juve, cui ha fatto da sponda Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo. Ha detto il primo: «Altrove lo faranno con la percentuale del 10 o 25%». Ha aggiunto il secondo: «È un argomento da affrontare velocemente, servono programmazione e piani, non dobbiamo arrivare sempre in ritardo rispetto alla concorrenza». Probabilmente servirà anche a mettere il silenziatore ai malumori degli ultrà che si sono schierati contro la riapertura e hanno intenzione addirittura di manifestare il 6 giugno. Con le porte chiuse negli stadi, si sa, il mercato dei biglietti delle curve in particolare, è saltato. Dinanzi agli striscioni dei giorni scorsi inneggianti alla chiusura, ha alzato la voce e si è schierato Gasperini, reduce dalla terribile esperienza del Covid-19. «Giocheremo la Champions per Bergamo» ha promesso a un certo punto dopo aver raccontato il suo calvario. Evidente che questa è materia, ancora una volta, del Governo che ha inserito la materia in un decreto. Ed è da palazzo Chigi che si attendono le risposte in merito. L’altro pomo della discordia calcistica è quello sollevato dal sindacato calciatori a proposito degli orari. Damiano Tommasi, il presidente a fine mandato, è tornato alla carica ieri. «Mi auguro che si giochi in tarda serata» ha ripetuto ignorando gli aspetti contrattuali televisivi. Gli ha fatto da contro canto una firma autorevole, quella di Tardelli, candidato alla carica, con una dichiarazione molto asciutta e pungente. «Saranno 12 partite al massimo sulle 124 da giocare alle 17.15: vogliamo discutere di questo? Non facciamoci ridere dietro» la stroncatura. E d’altro canto nel piano preparato dagli uffici della Lega addirittura le partite da giocare alle 17.15 sono diventate soltanto 10, mai da disputare negli stadi più a Sud, cioè Lecce e Napoli per evitare le temperature più calde, e solo nel fine settimana. Il blocco più consistente di partite, 114 quindi, si giocheranno quindi tra le 19.15 e le 21.30. Quanto alle date, è prevista la conclusione del torneo tra sabato 1 agosto e domenica 2 agosto, il termine fissato dall’Uefa. Altra curiosità: la sfida forse decisiva per l’assegnazione dello scudetto, tra Juve e Lazio, andrà in onda lunedì 20 luglio in notturna quindi, come posticipo della giornata.



Il Giornale

CITAZIONE
Douglas Costa diventa una pedina di scambio: su di lui irrompe l'Atletico Madrid


Da uomo in più, capace come pochi altri di spaccare in due le partite anche a gara in corso con le sue impressionanti accelerazioni, a pedina di scambio. Sembra essere questo il destino a cui andrà incontro Douglas Costa, arrivato nell'estate 2017 dal Bayern Monaco per 40 milioni di euro (più bonus) e considerato oggi uno dei sacrificabili dalla Juventus nella prossima finestra di mercato. Una finestra nella quale nessuno potrà pensare di muoversi con la consueta disinvoltura e nella quale gli scambi possono diventare la normalità.



IL JOLLY DI SARRI - Non fa eccezione l'esterno brasiliano, che per il club bianconero rappresenta anche una nota dolente alla voce ingaggi, considerando il suo stipendio da 6 milioni di euro netti a stagione fino al 2022. Un investimento importante quello sostenuto tre estati fa e che non ha ripagato pienamente le aspettative, complice una serie di infortuni che - Douglas Costa dixit - a un certo punto aveva spinto l'ex Gremio e Shakhtar Donetsk a valutare l'ipotesi del ritiro. Ora il giocatore sta bene e si candida, alla ripartenza del campionato e poi della Champions League, al ruolo di jolly di lusso per Maurizio Sarri: per provare ad essere una risorsa importante per la conquista di tutti i trofei per cui la Juve è ancora in corsa e per (ri)scrivere il proprio futuro.



CI PENSA IL CHOLO - Dopo le piste Manchester United, Chelsea e Paris Saint Germain, club che vantano nei rispettivi organici calciatori molto graditi alla Juve, l'ultima opzione sul tavolo di Paratici risulta essere quella dell'Atletico Madrid. La squadra allenata da Simeone è alla ricerca di un sostituto del deludente Lemar, altro esterno offensivo in cerca di rilancio. Prima andrà trovato un compratore per l'ex Monaco e successivamente si potranno valutare tutte le candidature in entrata, tra cui quella di Douglas Costa che, al netto di tutte le sue problematiche, continua ad avere una valutazione considerevole, di circa 50 milioni per la Juve. Cifre rivedibili e ritoccabili, magari pensando a ipotetici operazioni allargate con i colchoneros. Se i profili di Saul e Joao Felix rientrano nella categoria dei sogni, quelli di Thomas - accostato recentemente anche all'Arsenal - e di un vecchio pallino come Savic risultano invece più spendibili in ottica bianconera.

Da uomo in più a pedina di scambio: sembra essere questa la parabola juventina di Douglas Costa.



calciomercato.com

CITAZIONE
TS: "Juventus, c’è ancora speranza per Arthur a Torino. Mentre i vari Rakitic e Vidal non piacciono ai bianconeri, il Barca studia il piano B. Alla finestra c’è sempre De Sciglio"



C’è ancora speranza per Arthur in bianconero. Come riportato da Tuttosport, tolti Marc-André ter Stegen, Frenkie de Jong e Leo Messi, nel gruppo di Quique Setien non si contano i calciatori considerati cedibili. Tra questi c’è di sicuro il brasiliano che potrebbe essere la chiave per arrivare a Miralem Pjanic, a sua volta nell’attesa che l’operazione vada in porto. Lo stallo non è totale né definitivo, però al momento si fatica a convincere il calciatore. A meno che d’un tratto Arthur non si decida ad accettare la Juventus, dove guadagnerebbe di più e godrebbe di una prospettiva differente, ora il Barca conta su un solo fattore. Toccherà a Setien far capire al brasiliano come stanno le cose. Le quattro sole partite da titolare (su 11 complessive) giocate con il nuovo tecnico non sono bastate a far capire la situazione al calciatore L’affare per ora è bloccato alla sua volontà, per i blaugrana non sarà possibile inserire altre contropartite se non un giovane, ma solo in prestito. Non il 2002 Ansu Fati, mentre i vari Ivan Rakitic, Arturo Vidal e compagnia non piacciono alla Juventus. Alla finestra c’è sempre Mattia De Sciglio: il terzino piace molto ai catalani, ma pure al Paris Saint-Germain, meno al Chelsea. Il Barça, intanto, pensa anche a Fabian Ruiz del Napoli se l’altare saltasse.

CITAZIONE
GdS: "Juve, Pedro intriga. Sarri e Higuain stravedono per lui. Però pesa una lite con Ronaldo. Nel 2010 disse a Cristiano: «Sono un campione del mondo, e tu?»"

Dopo una spintarella di CR7 a Guardiola, nacque una rissa memorabile. Arrivò Ramos da una parte e dall’altra Dani Alves e pure Pedro, che in quella partita segnò e non sembrava certo intimorito dal carisma del portoghese. Il battibecco è tornato di attualità oggi che lo spagnolo è diventato una interessante suggestione per la Signora: dieci anni dopo i vecchi nemici potrebbero incredibilmente riunirsi a Torino. Tra l’altro, il tempo medica ogni cosa, cambia la prospettiva e Cristiano nel frattempo ha pure i titoli per controbattere: «Chi sono io? Un campione d’Europa». Il pensiero è embrionale, non è detto che diventi pista concreta, eppure esiste: Pedro rappresenta una pepita da pescare nel fiume dei parametri zero. Potrebbe passare in primo piano se la Signora perdesse la pazienza con Douglas Costa e se anche Bernardeschi uscisse dal suo cono d’ombra e lasciasse Torino. A quel punto, nonostante l’arrivo di Kulusevski, la batteria degli esterni avrebbe bisogno di un’ulteriore aggiunta di valore. E quale migliore dell’ex Barça, il cui contratto col Chelsea scade alla fine di questa stagione? Avrà pure 32 anni, quasi 33, ma è un cannibale di vittorie, con un curriculum spaventoso e una abitudine rara a decidere quando conta: ha segnato in ogni competizione frequentata, dalle finali di Champions a quelle di Europa League, dalle Supercoppe europee ai mondiali per club. Ma ancor di più, forse, pesa il filo teso con un pezzo di Juve: Sarri è l’allenatore più apprezzato da Pedro dopo papà Guardiola. C’è un altro sponsor inatteso in bianconero: Higuain non è solo un ex compagno in Blues, ma pure un caro amico del canario. Il Pipita appartiene alla ristretta categoria di eletti che hanno diviso il campo sia con Messi che con Cristiano, ma il suo giocatore preferito dopo i due alieni è curiosamente proprio Pedrito: «Ho giocato poco con lui, ma mi è piaciuto molto. Per me è un top. Ha vinto tutte le competizioni che ci sono state e mi sembra un calciatore di altissimo livello», ha detto recentemente alla tv argentina Tyc.



La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
GdS: "Chiesa-Juve, Commisso non scende da 70 mln. Paratici ha proposto Bernardeschi in due trattative, una quella che porterebbe a Torino Jorginho. La Roma fa muro per Zaniolo"


La Juve lavora su un paio di piste importanti. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport. Paratici ha deciso di liberare Bernardeschi. Difficile trovare un club disposto a mettere sul piatto 40 milioni in contanti, ma l’attaccante ha un mercato interessante, in Italia e in Premier. La Juve ha proposto Bernardeschi in due trattative. Quella che potrebbe svilupparsi in maniera più rapida è con il Chelsea per l’azzurro Jorginho. Sarri lo riprenderebbe volentieri nel caso in cui la società bianconera fosse costretta a rinunciare a Pjanic. Bernardeschi piace ai Blues quindi, la strada è percorribile. Nei piani della Juve, Federico potrebbe essere l’alternativa giusta per abbassare in maniera sensibile il prezzo del cartellino di Zaniolo. Che è da sempre l’oggetto del desiderio di Paratici. La società giallorossa non vorrebbe cedere i suoi gioielli Zaniolo e Lorenzo Pellegrini. Il secondo quasi sicuramente resterà. Su Zaniolo, che garantirebbe una fantastica plusvalenza, molto dipenderà dalle indicazioni del presidente Pallotta, ancora indeciso se tenere o vendere la società. La Roma non si è accesa per l’ipotesi Bernardeschi. Questo rende l’assalto della Juve tutto in salita per Zaniolo. Ma Paratici non è il tipo che si arrende. La volontà della Juve di non fare acquisti solo in contanti frena anche la trattativa per Chiesa. La Fiorentina ha spiegato che non vuole contropartite tecniche. Accettando di fare un piccolo sconto, rispetto ai 70 milioni fissati a suo tempo da Commisso. La società bianconera, invece, continua a proporre giocatori. L’ultimo è Rugani. Sperando, strada facendo, che anche Chiesa spinga per l’opzione bianconera. Chiesa piace a Conte perché può fare sia l’attaccante esterno che la seconda punta. Marotta, però, prima di pensare al gioiello della Fiorentina vuole chiudere un’altra operazione per il nazionale Tonali. Ormai i nerazzurri hanno pista libera visto che la Juve non considera più il regista del Brescia uno degli obiettivi. Resta da limare l’accordo con Cellino. Il presidente del Brescia vuole 50 milioni.



La Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 1/6/2020, 13:10     +1   -1
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non possiamo lasciare Tonali alle merdacce.
 
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PAG Posted on 1/6/2020, 17:09     +1   -1
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Una domanda senza polemica a cui faccio fatica a dare una risposta. Ma se ad un certo punto il severissimo comitato scientifico sulla base del calo costante dei contagi fra un mese desse la possibilità di tornare allo stadio perchè gli ultras dovrebbero fare muro? del resto se consenti i concerti dal vivo e i cinema perchè no gli stadi. E comunque ma se l'ultras medio ha timore del contagio se ne stesse a casa. Chi ha paura si vede la partita in TV e chi si sente più sicuro se ne va allo Stadio.
Non si capisce perchè in questa situazione non possa mai un cazzo essere lasciato alla libera scelta individuale come se fossimo tutti dei poppanti bisognosi di bavaglino, pannolino e passeggino. Che palle!!!
 
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PAG Posted on 1/6/2020, 17:25     +1   -1
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I protocolli per il calcio sono più rigidi di tutti gli altri. Quello più assurdo riguarda la quarantena di squadra. Il più ridicolo la conferenza stampa con le domande lette dall'addetto stampa. Immagino che quando riapriranno i cinema questa delle conferenze cade. E a quel punto se duecento persone possono stare in una sala al chiuso potrebbe tornare anche il pubblico.
 
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PAG Posted on 1/6/2020, 19:43     +1   -1
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CITAZIONE (ificse decentocelle @ 1/6/2020, 18:09) 
Una domanda senza polemica a cui faccio fatica a dare una risposta. Ma se ad un certo punto il severissimo comitato scientifico sulla base del calo costante dei contagi fra un mese desse la possibilità di tornare allo stadio perchè gli ultras dovrebbero fare muro? del resto se consenti i concerti dal vivo e i cinema perchè no gli stadi. E comunque ma se l'ultras medio ha timore del contagio se ne stesse a casa. Chi ha paura si vede la partita in TV e chi si sente più sicuro se ne va allo Stadio.
Non si capisce perchè in questa situazione non possa mai un cazzo essere lasciato alla libera scelta individuale come se fossimo tutti dei poppanti bisognosi di bavaglino, pannolino e passeggino. Che palle!!!

le merde sono contro perchè in caso di apertura in sicurezza non potrebbero fare il cazzo che vogliono come sempre. La curva sarebbe controllata come gli altri settori, e questo, unito ai motivi di scontro dei mesi scorsi li rende delle merde senza possibilità di sbagliare.
 
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PAG Posted on 1/6/2020, 21:25     +1   -1
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PAG Posted on 1/6/2020, 22:00     +1   -1
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Vi erano mancati eh? 😂
 
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PAG Posted on 1/6/2020, 23:30     +1   -1
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PAG Posted on 2/6/2020, 07:28     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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CITAZIONE (ificse decentocelle @ 1/6/2020, 18:09) 
Una domanda senza polemica a cui faccio fatica a dare una risposta. Ma se ad un certo punto il severissimo comitato scientifico sulla base del calo costante dei contagi fra un mese desse la possibilità di tornare allo stadio perchè gli ultras dovrebbero fare muro? del resto se consenti i concerti dal vivo e i cinema perchè no gli stadi. E comunque ma se l'ultras medio ha timore del contagio se ne stesse a casa. Chi ha paura si vede la partita in TV e chi si sente più sicuro se ne va allo Stadio.
Non si capisce perchè in questa situazione non possa mai un cazzo essere lasciato alla libera scelta individuale come se fossimo tutti dei poppanti bisognosi di bavaglino, pannolino e passeggino. Che palle!!!

mauri.. hanno paura di mollare.
si andrebbe a confutare tutto quanto instillato nella mente delle persone negli ultimi 3 mesi..
qui la situazione si era placata già a metà aprile. eppure la verità è questa.. se mollano da una sola parte fanno cadere il castello costruito..

la serie A ci sta marciando su questa cosa come l'Italia politica l'ha usata per fare la pulizia di cui abbiamo parlato a marzo..

vedi che alla fine i diritti Tv l'anno prossimo non andranno a sky...

CITAZIONE (Cocteau Twins @ 1/6/2020, 23:00) 
Vi erano mancati eh? 😂

no. affatto.
 
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