| CITAZIONE GdS: "Higuain e Koulibaly: la partita sottosopra degli amici-nemici. Il Pipita si riscatta giocando una grande gara. Nel 2018, il difensore aveva segnato... ma nella porta giusta"
Il 4-3 allora non è solo gioia estrema, riscatto per la vita, Rivera piccolo e sfinito che la mette nell’angolo e poi quasi cade, con le gambe piegate dal peso della storia. Il 4-3 può anche essere il momento più crudele di una carriera: un gigante alla fine di una partita negativa che, forse per questo, va sulla palla con troppa foga e la mette vicino all’incrocio. Solo che l’incrocio è alle sue spalle e la porta è la sua. Il calcio è crudele e bellissimo allo stesso tempo anche perché certe sere diventa così, un gomitolo di storie che si mischiano fino a confondersi. Prendete Gonzalo Higuain e Kalidou Koulibaly, finiti nella stessa scena nell’azione del secondo gol della Juve: il Pipita riceve spalle alla porta, lascia KK a guardareecalcia forte, sotto la traversa. In quell’azione – e in questa partita – c’è un intreccio da film. Higuain che in carriera ha segnato per il Napoli di Sarri contro la Juve, poi per la Juve contro il Napoli di Sarri, ora per la Juve di Sarri contro il Napoli. La vita è uno scioglilingua. E nello stesso film Koulibaly, che in questo stadio nel 2016 ha visto segnare Simone Zaza, nel 2018 ha fatto gol di testa oltre il novantesimo e nel 2019, ancora oltre il novantesimo, rovina una rimonta epica con un autogol. Sono tre scontri diretti, tre partite decisive nello stesso stadio, e hanno tre finali con lo stesso giocatore protagonista. La precisazione, a questo punto,è banale ma obbligatoria: comunque sia andata ieri sera qui si parla di due campioni. Su Koulibaly, nessuno dubita da anni(e ovviamente è vietato dubitare anche oggi). «E’ un autogol che mi fa male – ha scritto su Instagram -. Devo e dobbiamo accettarlo: siamo forti. L’abbiamo dimostrato». Per Higuain nell’ultimo anno si è fatta largo più di qualche considerazione sul suo calo di rendimento, ma il Pipita ha respinto tutto e tutti. Ha giocato una partita commovente per chi ama i grandi centravanti, i 9 tecnici che giocano con la squadra. Gonzalo è stato decisivo anche in area e ha stoppato un pallone che arrivava dalla luna con la naturalezza di chi ha il 21 sulla schiena. Glielo hanno dato come segnale di mercato –poche settimane fa, sembra una vita–ma ieri è sembrato un omaggio a Pirlo e Zidane. Il Pipa ha messo Khedira davanti alla porta con una giocata di intelligenza superiore e, quando ha sbagliato un passaggio, è stato paradossalmente applaudito dallo Stadium. Quando è uscito, altri applausi e una considerazione generale: la Juventus in 180 minuti ha trovato il suo centravanti titolare.
Fonte: La Gazzetta dello Sport CITAZIONE GdS: "La rivincita di Higuain: si è ripreso la Juve, ora Dybala gli fa da vice"
L’incredibile gara contro il Napoli ha esaltato le doti di Gonzalo che ora ha come alternativa Paulo, in bianconero almeno fino a gennaio. Mandzukic al momento è ai margini
Luca Bianchin
1 settembre - 8:37 - MILANO
La giostra dei centravanti somiglia al gioco delle tre carte: non sai mai in che posizione si trovano. Gonzalo Higuain, Paulo Dybala e Mario Mandzukic si sono scambiati i ruoli più volte in queste settimane ma le gerarchie non sono mai state chiare come dopo questo Juventus-Napoli. La partita che ha esaltato Higuain come titolare, confermato Dybala come calciatore della Juve e lasciato Mandzukic nella sua condizione di riserva.
Il Pipita ha giocato la miglior partita dell’ultimo anno: reattivo, concreto, elegante. Alla prima di campionato pochi lo aspettavano come titolare, alla seconda la scelta è stata più naturale, alla terza nessuno si porrà il problema: il numero 9 della Juve – anche con una maglia con il numero 21 – al momento è lui. Dybala invece è entrato nel secondo tempo, applaudito dallo stadio anche durante il riscaldamento. Al momento è la seconda scelta, l’alternativa a Higuain, ma resta importante per la Juventus, con l’ambizione di farsi largo a poco a poco. La novità di giornata infatti è arrivata dalle parole di Paratici: “Possiamo escludere che Dybala vada via in questa sessione”. È una conferma: altri quattro mesi insieme, almeno. Mandzukic invece non si è visto e i tifosi della Juve si sono già abituati: andrà spesso così. Mario un anno fa è stato probabilmente il miglior juventino nel girone d’andata ma il passaggio da Allegri a Sarri gli ha cambiato la vita. MS lo ha apprezzato in ritiro, però nelle ultime settimane gli ha sempre preferito Higuain e Dybala. Al punto che Mandzukic è il candidato principale all’esclusione dalla lista Champions.
Tutto in evoluzione, come si vede. Tutto nuovo. L’attacco della Juve infatti negli ultimi anni è stato il regno delle certezze. Tevez, Dybala, Higuain, Cristiano Ronaldo, Mandzukic. Gerarchie chiare, campioni con un posto garantito. Negli ultimi mesi, invece, il ribaltone. In primavera Higuain era in bilico tra la permanenza al Chelsea e una nuova cessione, mentre Dybala e Mandzukic sembravano legati per motivi opposti al destino di Allegri. In pochi mesi tutti hanno rischiato di lasciare la Juventus. Dybala e Mandzukic nella prima settimana di agosto sono stati vicini – davvero vicini – al Manchester United e Paulo è stato anche in cima ai pensieri del Tottenham. Il primo a garantirsi una maglia in bianconero, quindi, è stato paradossalmente il Pipita. Meno di un mese dopo, è un uomo nuovo, un attaccante ritrovato, un 9 titolare. CITAZIONE Juve-Napoli, la moviola dei giornali. GdS: "Callejon-CR7: non c’è rigore". TS: "Sei ammonizioni, ma Orsato esagera".CdS: "Orsato, macchia grave: Matuidi era da doppio giallo"
Daniele Orsato fa la sua partita, con il piglio che gli è stato sempre riconosciuto, con la consapevolezza di essere un arbitro di un livello superiore (non ci vuole molto, ma lui lo è comunque). Commette, però, un errore tecnicamente grave, prima ancora di parlare delle ricadute che avrebbe potuto avere sulla partita: l’intervento di Matuidi (sul 3-0, in pieno controllo della partita, che senso ha?) è quantomeno da giallo. Sarebbe stato il secondo. MACCHIA Perché Matuidi arriva col sinistro sul collo del piede di Allan. L’intervento è bruttino (e lo stesso bianconero se ne accorge subito), il giallo era elementare e il francese era già stato sanzionato da Orsato. Nell’occasione, il VAR (Irrati) non è giustamente intervenuto, non essendo un fallo da rosso diretto. REGOLARI Bravi gli assistenti, in particolare il n. 1, Manganelli: ok i tre gol del Napoli. Sul primo, c’è Emre Can a tenere in gioco Manolas, sul secondo Lozano è dietro la linea del pallone (ci sarebbe anche Bonucci), sul terzo Di Lorenzo arriva da dietro e c’è addirittura Ronaldo ultimo difendente. Riavvolgiamo il nastro, parlando di gol regolari: è buono anche l’1-0, sul tiro di Insigne, il pallone colpisce Bonucci (sulla spalla, anche se il difensore si tiene la faccia), bene fa Orsato a far proseguire (non c’è emergenza di soccorrere un giocatore). C’è la punizione che porta al 4-3: Elmas tocca il pallone ma poi prende fra le sue gambe il piede sinistro di Dybala.
Il Corriere dello Sport
Sei ammoniti, al 39’ c’è il primo: Douglas Costa va via a Ghoulam che lo sgambetta, il cartellino giallo è giusto. Quattro minuti dopo l’ammonizione tocca a Di Lorenzo, falloso su Alex Sandro. Nel finale, Cristiano Ronaldo prova a saltare Callejon in area: leggera ostruzione dello spagnolo, Orsato fa proseguire. Secondo tempo: Matuidi commette fallo su Callejon e anche in questo caso il giallo comminato al francese ci sta. Minuto 80: anche Alex Sandro viene ammonito dopo un’entrata pericolosa su Lozano. All’82’ giallo per Douglas Costa in ritardo su Mario Rui, quindi la sanzione tocca a Elmas falloso su Dybala.
TuttoSport
Designazione felice, Orsato tiene in pugno la partita dall’inizio alla fine. Fischia molto, quasi sempre a proposito. Al 22’ potrebbe punire il braccio largo di Koulibaly su Bonucci, che perde sangue da una ferita sopra l’occhio, con un giallo. Al 24’ è bravo l’assistente Costanzo a segnalare il fuorigioco di Mertens. Al 31’ il belga simula goffamente un fallo di Khedira a centrocampo. Al 39’ è giusta l’ammonizione per Ghoulam che si disinteressa del pallone e abbatte Douglas Costa. Al 43’ Ronaldo in area sbatte su Callejon che non può togliersi di mezzo: niente rigore, giusto così. Al 62’ Ronaldo segna e mima il gesto della Var, ma è ironico. Nel finale, assai concitato, Orsato fischia molto e tira fuori un altro paio di gialli (Douglas Costa ed Elmas), anche questi ineccepibili.
La Gazzetta dello Sport CITAZIONE TS: "Le ore di Emre Can, il tedesco resta in uscita. Psg, Bayern e Barcellona ci sono stati diversi sondaggi negli ultimi giorni e gli indizi portano a una volata a tre"
TORINO. Meno di due giorni alla fine del mercato. Finale tutto da vivere per Emre Can, che resta uno dei maggiori indiziati a salutare la Juventus prima del gong. Il centrocampista jolly, arrivato a Torino nel 2018 a parametro zero, anche ieri è stato escluso dall’undici titolare e nelle ultime settimane ha capito chiaramente di essere retrocesso nelle gerarchie di Maurizio Sarri. Motivo valido per guardarsi intorno visto che a fine stagione ci sarà l’Europeo e l’ex Liverpool vorrebbe viverlo da protagonista con la Germania. Per Emre Can ci sono stati diversi sondaggi negli ultimi giorni e gli indizi portano a una volata a tre tra Paris Saint Germain, Bayern e Barcellona. Con i catalani, operazione Neymar permettendo, la Juventus ha parlato più volte di uno scambio con Ivan Rakitic.
Fonte: TuttoSport CITAZIONE TS: "Mandzukic, il Qatar ci proverà ancora. Lui ancora spera di ritagliarsi uno spazio alla Juve e aspetta la lista Champions, che non dovrebbe vederlo presente"
Mario Mandzukic resta alla Juventus. Nel senso che nelle prossime 48 ore non cambierà squadra e non lascerà il club bianconero. Poi si vedrà. Il croato spera ancora di ritagliarsi uno spazio, nonostante l'affollamento del reparto, e aspetta di vedere la lista Champions che, tuttavia, non dovrebbe vederlo presente. Dopodiché valuterà eventuali offerte da campionati in cui il mercato è ancora aperto, per esempio quelle del Qatar che sono giunte nelle ultime ore. Ma non è da escludere che aspetti gennaio, mettendosi a disposizione di Maurizio Sarri solamente nelle partite di campionato. Nelle ultime settimane non sono andate a buon fine le trattative con Barcellona, Paris Saint-Germain e Bayern Monaco, anche perché l’attaccante si è sempre mostrato coerente: vietato scegliere in fretta, al punto che il trasferimento al Manchester United saltò ai primi di agosto perché gli inglesi s’erano fatti vivi all’ultimo istante. Mandzukic, peraltro, non ha mai spinto per lasciare la Juve.
Fonte: TuttoSport CITAZIONE CdS, Paratici: "Dybala non si muove. Ci dispiace per Chiellini per la persona che è, per la sua importanza, ma siamo attrezzati, abbiamo giocatori e persone preposte a sostituirlo"
«Possiamo escludere categoricamente che Dybala vada via». Fabio Paratici mette il punto definitivo sul futuro della Joya. «La foto postata da Paulo sui social testimonia che la Juve è un grande gruppo di persone e questo ci fa molto piacere». Possibile sorprese da qui al gong delle trattative? Il direttore dell’area tecnica juventina lascia la porta aperta: «Per tutte le squadre il mercato non è solo programmazione ma anche opportunità, in entrata ed in uscita. Vediamo che cosa succede, siamo tranquilli. Le opportunità ci sono sempre, ma se non ci saranno rimarremo così». Non è tempo di nomi, ma Icardi resta una pista da tenere, eccome, in considerazione. Sul fronte difesa, dopo il grave infortunio di Chiellini, sembrano invece esserci più certezze, anche se non si possono escludere novità. «Ci dispiace per Giorgio per la persona che è, per la sua importanza nel club, ma siamo attrezzati, abbiamo giocatori e persone preposte a sostituirlo». La Juve al momento conta quattro centra li e, stando a Paratici, non ci saranno nuovi innesti. Sarri andrà avanti quindi con Bonucci, De Ligt, Demiral e Rugani. L’olandese sarà il nuovo titolare accanto a Leo ma minuti e spazio importanti nelle rotazioni avranno Demiral e Rugani. Il turco, che ha stupito tutti nel precampionato, sarà verosimilmente il primo cambio mentre l’azzurro, dopo essere rimasto a lungo sul mercato, avrà nuove opportunità.
Fonte: Il Corriere dello Sport CITAZIONE TS: "Benatia e Boateng guidano i last minute. La Juve valuta la cessione di Rugani e l'arrivo di un difensore over 30 e dai costi limitati"
La Juventus si lancia negli ultimi due giorni di mercato con uno slogan preciso: «Vediamo cosa succede, le opportunità in entrata e in uscita ci sono sempre». Parola del ds juventino Fabio Paratici, intervenuto a SkySport prima di Juventus-Napoli e segnalato ancora in prima linea su diversi fronti. Già, può succedere ancora (quasi) di tutto, compreso un nuovo cambio di programma sul fronte difensore. Sono ore di valutazioni per i dirigenti bianconeri che, nonostante il brutto infortunio ai legamenti del ginocchio di Giorgio Chiellini e il conseguente stop (i dettagli sulla situazione del capitano a pagina 9), continuano a non escludere a priori il sacrificio di Daniele Rugani in nome del bilancio (l’addio dell’ex Empoli garantirebbe una bella plusvalenza alla società). La scelta non è stata ancora presa, ma il tempo stringe - domani alle 22 suona la sirena - e il fatto che dalla Continassa siano partiti diversi sondaggi per centrali Over 30 e dai costi limitati lascia pensare che il reparto arretrato potrebbe subire ancora cambiamenti dopo la rivoluzione estiva e gli arrivi di Matthijs De Ligt e Merih Demiral. Colpi giovani e di grandissima qualità, non a caso i ben informati raccontano di sondaggi recentissimi per profili più esperti.
BENATIA&C Alla Continassa hanno riattivato diverse piste in difesa. Dal ritorno di Medhi Benatia, ora in Qatar e già sondato a giugno prima dell’affondo per De Ligt, fino a Jerome Boateng, il fratello del trequartista della Fiorentina. Il centrale tedesco è retrocesso nelle gerarchie del Bayern (anche ieri è stato in panchina per 90 minuti), tanto che i bavaresi valutano anche una cessione in saldo o in prestito. Valutazioni anche su Samuel Umtiti del Barcellona e su Ezequiel Garay del Valencia, difensori di due club con cui i bianconeri vantano rapporti eccellenti. ATTESA RUGANI Già, in questi ultimi due giorni il mercato della Juventus sarà gestito su altrettanti piani non necessariamente distinti: quello della logica e quello, appunto, delle opportunità. Rugani è legato ad entrambi, visto che l’infortunio di Chiellini potrebbe far sì che la mancata cessione del lucchese sia l’inevitabile consguenza. Ma non basta, perché Paratici non s’è mai lasciato scappare il gusto di provarci quando un nuovo obiettivo è alla sua portata. E qualora nella difesa bianconera fosse innestata una novità a stretto giro di posta, sarà anche perché l’ex Empoli avrà trovato la sua giusta collocazione altrove. In un modo o nell’altro, insomma, le ultime tessere del puzzle saranno sistemate.
I CONTATTI In questo momento dall’entourage del classe ’94 non giungono segnali che facciano pensare a un pronto addio del ragazzo. Non appena il ko del capitano juventino è diventato ufficiale, il club avrebbe fatto sapere che l’intenzione sarebbe stata quella di togliere Rugani dal mercato: visti i tempi strettissimi, ingaggiare un nuovo difensore non sarebbe stato semplice. Ma qui subentra un’altra considerazione: il ragazzo ha avuto molte offerte nel corso della sessione estiva ora agli sgoccioli e non si può escludere che in extremis un club di fascia medio-alta entri nell’incastro ideale, fermo restando che nel contempo la Juventus dovrebbe avere in mano un altro difensore. E siccome i rapporti fra il club della Continassa con Bayern Monaco, Barcellona e non solo restano caldi, può ancora accadere di tutto.
Fonte: TuttoSport CITAZIONE La Stampa: "Icardi, uscito allo scoperto con la mossa della «disperazione»: far causa all’Inter per raggiunge la Juventus, ma la conferma di Dybala è un altro colpo per Maurito"
Con una causa pendente, quella intentata da Icardi, e alla ricerca della conferma: così l’Inter si presenta a Cagliari. Lo fa dopo il 4-0 sul Lecce, ma soprattutto senza dimenticare la goffa sconfitta della scorsa stagione per 2-1 in Sardegna. Almeno per il momento il passato è alle spalle. Il presente dice che è tutto nuovo in casa Inter tecnico compreso, così come ci sono tante novità nel Cagliari, dove è iniziata una stagione ricca di ricorrenze storiche: i 100 anni del club e i 50 dall’ultimo scudetto. Per l’occasione il presidente Giulini ha scelto di investire sul mercato per costruire una squadra improntata al successo con un centrocampo invidiabile da tanti club di A con Nandez, Rog e Nainggolan. Quindi, attenzione. «Sarà una gara tosta e su un campo difficile. Il Cagliari con il mercato ha alzato di molto la qualità della rosa», avverte Conte rimarcando «solo dopo la partita sarà tutto più chiaro», perché «da ciò che faremo verrà fuori il nostro futuro». Un domani dove resta incerta la presenza di Icardi, uscito allo scoperto venerdì con la mossa della «disperazione»: far causa all’Inter per raggiunge la Juventus. Ma in questi ultimi istanti di mercato pare che la Juve stia pensando ad altro. «Lavoriamo sui nostri giocatori e il mercato complessivo, tutti hanno bisogno di muoversi in entrata e uscita», aveva detto giovedì il vice presidente della Juve, Nedved. E ieri il ds Paratici ha aggiunto: «Dybala via da qui? Lo escludo». Porte chiuse, quindi? Forse sì. Al di là dei pensieri bianconeri, però, ci sono quelli dell’ex capitano nerazzurro, che accusa l’Inter – chiedendo il reintegro e 1,5 milioni come risarcimento – di avergli proibito di prendere parte alle sedute tattiche, di averlo scippato della fascia di capitano e del numero 9 finito a Lukaku, di averlo escluso dagli shooting fotografici. Considerando che per i servizi fotografici la scelta è discrezionale, nelle immagini citate da Icardi ci sono Skriniar e Lautaro in uno, nell’altro D’Ambrosio, Politano, Skriniar e Lautaro. Non certo tutti attori protagonisti. Il conto alla rovescia è iniziato, domani ultimo giorno di mercato tutto sarà chiaro: la roulette russa a cui giocano gli «Icardis» potrebbe avere in canna il colpo del ko.
Fonte: La Stampa
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