Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 01/03/2019 - 31/5/2019

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PAG Posted on 15/5/2019, 06:58     +1   -1
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bianconero a vita

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'giorno, poi facci sapere che intendi catastrofici sulla parte extracalcio :sefz:
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 07:53     +1   -1
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se l'extracalcio riguarda i conti economici a mia sensazione non stiamo messi bene....
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 08:03     +1   -1
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bianconero a vita

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Boh qualche giorno fa ho letto che non eravamo messi benissimo ma non così tanto da parlare di catastrofismo.
Poi non ho idea, non è il mio campo...
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 08:25     +1   -1
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CITAZIONE (simpuk @ 15/5/2019, 08:53) 
se l'extracalcio riguarda i conti economici a mia sensazione non stiamo messi bene....

Assolutamente no. :ok:
Si tratta di altro, ma non di soldi, tranquilli.







Non chiedetemi chi è o perché, ho solo capito che è vicino alla società :ok:
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 08:32     +1   +1   -1

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Per me si tratta di questioni di spogliatoio


Ci sono delle grane sicuramente:

Dybaka
Costa
Mandzu
Cancelo

I rapprti si logorano e si stancano.
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 08:33     +1   -1
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CITAZIONE
La Stampa: "Allegri-Juve, aria di addio, troppi strappi da ricucire: l'eliminazione dalla Champions, le critiche sul gioco e il grande numero di infortuni patiti nel momento clou"

Juve, attesa per il vertice Agnelli-Allegri L’allenatore chiede aumento e rinnovo

Il dubbi del club Non sono piaciute le modalità delle sconfitte in Champions e i troppi infortuni



Rivoluzione Oltre al prolungamento il tecnico chiede di cambiare diversi pezzi Da Cancelo a Dybala a Pjanic e Alex Sandro.



Se resta Allegri: parte Cancelo, arriva un terzino più difensivo. Parte Dybala e al suo posto puó arrivare una mezzala offensiva con le caratteristiche di Zaniolo. Parte Douglas Costa. Arriva un esterno (ipotesi Chiesa).



Se Allegri va via: Via i fedelissimi Mandzukic e Khedira. Douglas Costa resta comunque in bilico, sembra fuori dai piani della società per motivi caratteriali. Arriva un centravanti (ipotesi Icardi)



Siamo ormai al Lascia o raddoppia, per Massimiliano Allegri che, da stasera in poi, ha in menù l’incontro con Andrea Agnelli. Risolutivo, vorrebbero le parti, anche per il tanto (troppo?) tempo già passato, dopo lo scudetto già messo in cassaforte. L’allenatore bianconero ha ancora un anno di contratto, ma difficilmente il semplice accordo basterà per un futuro ancora alla Juve: il club non ha intenzione di affrontare una stagione con il tecnico in scadenza. L’ultima volta fu con Antonio Conte, e non fu proprio un happy ending. Del resto, «per ripartire», come ha detto l’altro giorno Allegri al Salone del Libro, ci vuole l’autorità, e l’autorevolezza, di un contratto nuovo di zecca. Ritoccato al rialzo anche, perché alla fine, nello sport, lo stipendio rende pure l’idea della forza, dentro lo spogliatoio. Da giorni, se non settimane, tira però aria di separazione, perché le parti sono piuttosto lontane. Riassumendo: l’allenatore campione d’Italia cinque volte consecutive con la Juve, vorrebbe una busta paga maggiorata (sui 10 milioni di euro a stagione) e una discreta rivoluzione della squadra. Con conseguenti compravendite estive: dalle cessioni di Cancelo, Pjanic e Dybala, per dirne tre, all’acquisto di un centrocampista di lotta e governo, davanti alla difesa, a un forte difensore centrale e un centravanti. Al posto del fidato (una volta) Mandzukic. Insomma, questa rosa non basta per vincere la Champions, come da battuta detta al Salone: «Se il migliore di quest’anno, il prossimo non farà uguale, io devo pensare a una soluzione». Poco importa, nel concetto,riconoscere il top in Ronaldo o Chiellini. Allegri gradirebbe anche una diversa «comunicazione», intesa come l’indicazione degli obiettivi: dove inserire lo scudetto, non la Champions, una meta, non un obbligo. Come, va da sé, l’allenatore non ha avvertito nell’ultima stagione. Andrea Agnelli, nella sostanza, è di fronte a un bivio: allungare il contratto o troncarlo, il che comporterebbe però una spesa non insignificante. Sui 15 milioni di euro, lordi. Non un dettaglio, in un bilancio che verrà chiuso in rosso. Il presidente ne ha ovviamente parlato con il vice, PavelNedved e con il boss dell’area tecnica, Fabio Paratici, ma alla fine deciderà lui, come sempre. Riavvolgendo l’annata, divergenze con Allegri ne ha avute, di quelle però che esistono quasi sempre, durante le stagioni. Non fu presa bene l’eliminazione dalla Coppa Italia, 3-0 a casa Atalanta, idem le sconfitte in Champions a Madrid, nell’andata degli ottavi, e nei quarti con l’Ajax. Al di là del risultato, importante ovviamente, non andarono giù le modalità, delle sconfitte. Dal piglio in campo alla forma atletica: entrambi rivedibili, nelle ultime e decisive uscite. Lo stesso Allegri, presentando il suo libro al Salone — «È molto semplice» — aveva citato le sue migliori partite stagionali: a Valencia, con il Manchester in casa, e il rimontone sull’Atletico Madrid. Lui sottolinea sempre di più quella con i Red Devils, dominata, ma persa nel finale: «E per questo nessuno se la ricorda», insiste il tecnico. Ben sapendo che non è vero, per evitare di rispondere all’unica domanda: perché la Juve non giocò più così? Magari, ad Agnelli, lo spiegherà.



Fonte: Il Corriere di Torino





Il momento C’è una idea di Juventus in ballo e non solo un contratto da stralciare, allungareoonorare per il sesto anno. Agnelli ha convocato Allegri per verificare se i pensieri partoriti dal tecnico livornese negli ultimi mesi siano compatibili con i suoi: la mediazione tra le posizioni di partenza è realizzabile anche perché il tecnico toscano, protetto da un ricco stipendio (7,5 milioni) fino al 2020, conosce la ragionevolezza ed evita di impuntarsi dove non serve. Il tecnico ha passato un martedì placido a Livorno: il mare di casa l’ha sempre aiutato a riflettere nella burrasca. Oggi pomeriggio dirigerà l’allenamento:primaodopopotrà esserci il faccia a faccia. Alla base del confronto, l’analisi tecnica di ciò che è stato e di ciò che sarà: Max vorrebbe cambiare, pesare più sul mercato. Nel dettaglio, gradirebbe rivoluzionare la squadra nel profondo, conqualche giocatoredi altissimo livello per cucire meglio un vestito su misura di Ronaldo: almeno una mezzala di qualità e un attaccante, oltre a unprimoricambioindifesa.La società sarebbe più prudente e vorrebbe solo dei puntelli: questo può essere motivo di frizione. In ogni caso, l’alieno tiene a far sapere di non aver pregiudizi contro Allegri: lo stile schietto gli è piaciuto, ma nel futuro si aspetta più qualità attornoepalloni in area. Da parte sua, Agnelli non può che essere un filo deluso dall’involuzione di gioco rispetto ai primi bagliori della stagione. Il tecnico imputa il calo agli infortuni, altro tema sul tavolo: qualcosa non ha funzionato vista la decimazione nel momento caldo. L’aver avvicinato al mercato Cancelo, ormai poco gradito ad Allegri, può essere letto come primo passo di avvicinamento, ma il futuro di Dybala è il cuore della contesa: Max ne farebbe a meno, ma la società non può sottostimare un proprio gioiello.

La Gazzetta dello Sport



L’attesa è finita, la suspense non ancora. C’è tutta la Juve a trattenere il fiato in questo giorno del giudizio, che in ogni caso cambierà il futuro dei bianconeri. Oggi Agnelli e Allegri si incontreranno a Torino, come da pubblico annuncio dell’allenatore livornese, per l’atteso vertice che farà da spartiacque ad un ciclo tanto d’oro quanto quasi irripetibile. Roba da dentro o fuori, sospesi tra un contratto da rinnovare o un divorzio da concordare, ma solo il faccia a faccia tra il presidente e il suo tecnico indirizzerà il percorso e di conseguenza la storia della Juve. «Allegri rimane, ma poi dipende da lui…», ha detto Andrea Agnelli ieri sera a Stresa, sul Lago Maggiore, durante l’evento benefico “Cuore Bianconero”. Una frase emblematica su come è cambiato l’umore nella Juve dopo la conferma granitica post-Ajax. Da giorni, poi, tira sempre più aria di addio tra il club campione d’Italia e l’uomo capace di vincere gli ultimi 5 scudetti: non mancano gli indizi, le quote dei bookmakers e le voci sui possibili sostituti, così come sono tanti i nodi da sciogliere dopo una stagione agrodolce per la Juve. Alternative complicate L’eliminazione in Champions è la ferita che brucia ancora in un ambiente sempre più diviso e il confronto partirà proprio da quel ko, dove le critiche sul gioco si accompagnano al notevole numero di infortuni patiti nel momento clou. Il tecnico, invece, farà pesare il senso di solitudine patito dopo la sconfitta di Madrid e anche in questo ultimo mese. I dubbi reciproci, dunque, sono il primo scoglio da superare. Il resto dovrà arrivare dalle motivazioni: Allegri ha già detto di voler continuare e di essere pronto a ripartire, anche perché ha ancora un anno di contratto da 7,5 milioni netti, ma qualcosa potrebbe essere cambiato in questo periodo. E la Juve, invece, quanto è motivata a confermare il suo allenatore? Allegri resterebbe per una mancanza di alternative, dopo che Agnelli ha bocciato il ritorno di Conte e Pochettino chiede 20 milioni di ingaggio all’anno, oppure c’è veramente un nuovo progetto da affidargli? L’accordo scade nel 2020 Le risposte devono maturare nel vertice, coinvolgendo contratto e mercato. La Juve non ha mai iniziato una stagione con un allenatore in scadenza, l’ultima volta fu Conte nel 2014 e si è visto come è andata con la fuga dal ritiro estivo, mentre senza prolungamento lo stesso Allegri (che non chiede più soldi alla Juve) partirebbe in una posizione di debolezza agli occhi di tutti. Il resto, poi, passa dal progetto tecnico: chi tenere e chi comprare? Dybala piace all’Atletico Madrid, che deve sostituire Griezmann, ma anche Alex Sandro, Douglas Costa e Cancelo possono finire sul mercato se resta Allegri. «Ho le idee chiare da sei mesi su cosa fare - aveva specificato il tecnico -, poi non posso piacere a tutti». Parole che vanno in conflitto con quel che ha detto il vice presidente Nedved prima di Roma-Juve: «Abbiamo una rosa di valore assoluto, è difficile migliorare. Allegri resta? Chi vivrà vedrà». Siamo alla resa dei conti, ma il futuro della Juve è adesso.



Fonte: La Stampa





Allegri-Agnelli prove d’addio di mezzo il Psg Oggi l’incontro, la Juve pronta alla rivoluzione Per i bookmaker prende quota Guardiola





TORINO — Nasce oggi la nuova Juve perché forse “muore” quella vecchia (l’addio di Allegri, l’ipotesi più probabile anche se non certa), e in ogni caso anche con Allegri per un altro anno a Torino la squadra cambierebbe molto: vorrebbe dire che la società bianconera ha accolto le richieste innovative del tecnico. Più o meno il contrario di quanto ha appena dichiarato il vicepresidente Nedved: «La rosa è forte, non credo ci saranno rivoluzioni». Oggi è dunque il giorno dell’incontro tra l’allenatore e il presidente Agnelli. Accadrà alla Continassa, nell’antica cascina che la Juventus ha trasformato nella sua piccola città, attorno solo prati, la sagoma dello Stadium e quelle un po’ più sinistre del carcere delle Vallette e del mattatoio. Quanto i due si diranno è abbastanza chiaro: Allegri chiederà un progetto per ripartire, qualche giocatore nuovo nei ruoli-chiave e forse un aumento, anche se non è davvero un problema di soldi; la risposta di Agnelli sarà invece più conservativa. Non può ignorare, il presidente, né i risultati di Allegri, né la pessima eliminazione dall’ultima Champions e il crescente malumore di una parte non esigua della tifoseria. Argomento: il bel gioco. Allegri pensa che l’unico bel gioco sia vincere, Agnelli (ma soprattutto Nedved e Paratici) ora lo pensano un po’ meno. La soluzione dell’enigma dipende anche dall’incrocio delle alternative. Si è fatta più alta l’offerta del Psg ad Allegri, e sarebbe un bizzarro matrimonio tra un club e un alle natore che in fondo si somigliano, perché la Champions non riescono mai a vincerla. E ci sarebbero probabili sviluppi francesi anche a Torino, con Didier Deschamps pronto a un clamoroso ritorno dopo avere guidato i bianconeri in Serie B e poi, senza essere riconfermato, avere vinto qualche anno dopo en passant una coppa del mondo. Ma la svolta che non pochi juventini invece attendono è sull’idea stessa del gioco, dunque con la suggestione di un tecnico come Guardiola, Klopp o Pochettino, naturalmente più il primo degli altri due. E mentre i bookmaker londinesi abbassano proprio la quota di Guardiola juventino, il Manchester City potrebbe incorrere in guai amministrativi e relativa squalifica Uefa: chissà che il Pep non ci stia pensando, chiedendosi se.



Fonte: La Repubblica

CITAZIONE
CdS: "Gli scenari in caso di rottura con Allegri, le alternative: Deschamps e due "sogni". E Conte? Solo un colpo di scena clamoroso potrebbe farlo tornare d’attualità"




E se il futuro non fosse con Max? L'eventualità di un addio di Allegri alla Juve esiste, non si può escludere al cento per cento la possibilità che le strade dell'allenatore più vincente dell'ultimo quinquennio e del club bianconero si separino. Tutto dipenderà dall'esito del faccia a faccia tra tecnico e società che andrà in scena oggi e che chiarirà gli scenari su ciò che sarà della panchina dei campioni d'Italia. Il sesto anno di regno di Max resta, in ogni caso, l'ipotesi più gettonata, ma bisogna sempre mantenere il dubbio perché l’attualità in casa bianconera è decisamente fluida e aperta ad ogni epilogo. Ma a chi potrebbe rivolgersi la Juve in caso di rottura? La margherita in mano ad Andrea Agnelli ha tanti petali, che portano nomi intriganti, di assoluta caratura internazionale, alcuni più facili da raggiungere, altri che sfiorano la categoria sogni ma che potrebbero clamorosamente diventare fattibili. Il borsino dei possibili successori di Allegri rivela oscillazioni continue e quotazioni in crescita per Didier Deschamps. Il Ct della Francia potrebbe diventare la pista più agevole da percorrere, un approdo romantico oltre che di qualità visto che è stato giocatore bianconero prima e allenatore poi, nell’anno della B. Didì è legato alla Nazionale francese fino al 2020, con un ingaggio da 3,5 milioni. Entrambe le cifre favoriscono un eventuale matrimonio, perché il contratto in essere non è di lunga durata e il compenso è la metà di quello di Allegri. Deschamps ha fatto sapere recentemente di voler proseguire l’avventura da commissario tecnico, puntando a vincere l’Europeo del prossimo anno, per un altro exploit dopo quello al Mondiale di Russia, conquistato con una marcia trionfale. Chissà però come risponderebbe ad una chiamata da Torino: la prospettiva di riprendere il timone della «sua» Juve potrebbe modificare alcune certezze e portarlo a riflettere sull’idea di tornare a lavorare sul campo quotidianamente. I sogni conducono, invece, in Inghilterra. Pep Guardiola è l’identikit principale che si nasconde in questa categoria: ha appena conquistato il titolo di Premier League e non sembra per nulla intenzionato ad abbandonare la corazzata Manchester City. C’è una novità, però, che potrebbe scompaginare le certezze di oggi: l’inchiesta della Uefa sulle possibili violazioni del fair play finanziario da parte del club inglese, tanto che il New York Times ha rivelato che i Citizens potrebbero essere esclusi per un anno dalla Champions League. Un’indiscrezione che, se confermata, potrebbe mutare le prospettive. Certo, Guardiola ha un ingaggio da oltre 20 milioni a stagione e richiederebbe investimenti sul mercato che la Juve non può in questo momento permettersi ma non si possono escludere sorprese. Altro nome forte proveniente da Oltremanica è quello di Mauricio Pochettino. L’argentino artefice del miracolo Tottenham è già stato contattato: non ha chiuso le porte ma ha avanzato una richiesta di ingaggio stile-Guardiola, 20 milioni all’anno. A giocare a favore dei bianconeri c’è la dichiarata volontà del tecnico di origini piemontesi si capire i progetti degli Spurs prima di dire sì a continuare l’avventura londinese. La Juve attende e non è sola perchè alla finestra ci sono pure Barcellona e Manchester United. Come ulteriori opzioni, sullo sfondo si intravvedono anche Mihajlovic e Simone Inzaghi. E Conte? Sembra ormai definitivamente sfumato, per il veto del presidente Agnelli e l’avvicinamento sempre più forte all’Inter: soltanto un colpo di scena clamoroso potrebbe farlo tornare d’attualità.



Fonte: Il Corriere dello Sport

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TS, Claudio Marchisio: "Juve, prendi Klopp e Pogba". L'ex juventino consiglia alla dirigenza Juventina di affidarsi al tecnico del Liverpool e di riportare il Polpo a Torino


L'edizione odierna di Tuttosport apre con un'intervista ad un grande ex bianconero come Claudio Marchisio, e titola: "Juve, prendi Klopp e Pogba". Il centrocampista, prodotto del vivaio bianconero ed ora in forza allo Zenit San Pietroburgo consiglia alla dirigenza Juventina di affidarsi al tecnico attualmente al Liverpool e di riportare a Torino Paul Pogba, ora al Manchester United.

CITAZIONE
CdS: "Verso Juventus-Atalanta, oggi la ripresa alla Continassa. Allegri ritrova Bernardeschi, dubbio Bonucci, Kean ok, Rugani vicino al rientro"


TORINO - Juve di nuovo in campo. I bianconeri tornano oggi ad allenarsi in vista delle ultime due giornate di serie A: il calendario dice Atalanta e Sampdoria prima di chiudere la stagione e la squadra di Allegri intende tornare alla vittoria che manca da un mese, dal giorno dello scudetto quando arrivò il successo sulla Fiorentina. I campioni d’Italia hanno staccato un po’ la spina della concentrazione dopo aver tagliato il traguardo tricolore e ma domenica sera contro la Dea cercheranno l’acuto per congedarsi nel migliore dei modi dal pubblico dello Stadium, per poi festeggiare lo scudetto con un show nel post partita con la consegna della coppa da parte della Lega Calcio e le celebrazioni che coinvolgeranno anche la Juventus Women. Oggi, intanto, tutti alla Continassa, con Cristiano Ronaldo di rientro dal relax a Lisbona insieme alla compagna Georgina, come testimoniato dai post sui social. Per la sfida con l’Atalanta, Allegri ritroverà Bernardeschi, squalificato contro la Roma, e Kean, bloccato dalla febbre prima della trasferta romana. Il baby fenomeno era già ieri al lavoro alla Continassa. Da verificare sono invece le condizioni di Bonucci, fermatosi alla vigilia del match dell’Olimpico per una distorsione ad una caviglia, e di Rugani, che non sembra lontano dal rientro.



ACADEMY. La Juventus intanto sbarca in Uzbekistan, inaugurando la nuova Academy di Tashkent. E’ la numero 56 nel mondo e la diciassettesima operativa in Asia, un continente in cui il club è già presente in Cina (5 centri), Giappone, Vietnam e nel Middle East con nove progetti attivi in sei Paesi.



LUTTO. La società bianconera, intanto, è in lutto per la scomparsa di Gianluigi Gabetti, 94 anni, storico braccio destro dell’Avvocato Agnelli e consigliere della famiglia Agnelli, capace di traghettare la Fiat nel nuovo millennio.



Il Corriere dello Sport
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 08:39     +1   -1

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CITAZIONE (makpuc @ 15/5/2019, 07:55) 
Grazie Bro...non avevo dubbi che Allegri fosse sulla rampa di lancio....tra Gullit, Van Basten e Sacchi Berlusconi cacciò Sacchi. Oggi si ripropone uno scontro tra Cancelo, Dybala, Costa e Allegri.Mi sembra logico cacciare Allegri.

I nostri 3 non si avvicinano minimamente al talentodi gullit e van Basten.


Allegri per me non ha più il polso della squadra.

A me sarri intriga, sono sincera


O ma lo sapete che mi è capitato di vedere gullit e galliani insieme, facevano spaccare dal ridere, sembravano due amiconi che non si vedavno da un po' e che scherzavanondi brutto
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 08:58     +1   -1
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GodOfRock auguri Andrè!! :)
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 08:59     +1   -1




Auguri God :rules:
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 09:01     +1   -1
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PAG Posted on 15/5/2019, 09:03     +1   -1
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Intanto il Barça si appresta a prendere oltre De Jong pure De Light e Griezmann...
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 09:08     +1   -1
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Auguri God!!!

Real e Barca si rafforzeranno. Vediamo quanto dura il predominio del calcio di corsa all'inglese.
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 09:08     +1   -1
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PAG Posted on 15/5/2019, 09:19     +1   -1
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Mi accodo, auguri God :)

CITAZIONE (ificse decentocelle @ 15/5/2019, 10:08)
Auguri God!!!

Real e Barca si rafforzeranno. Vediamo quanto dura il predominio del calcio di corsa all'inglese.

Non dura, quest'anno è stata una serie di allineamenti astrali.
Temo che nell'arco di un paio d'anni le due spagnole faranno il vuoto più di quanto fatto in questi anni.
 
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PAG Posted on 15/5/2019, 09:31     +1   -1
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CITAZIONE (toflux @ 15/5/2019, 10:19) 
Mi accodo, auguri God :)

CITAZIONE (ificse decentocelle @ 15/5/2019, 10:08)
Auguri God!!!

Real e Barca si rafforzeranno. Vediamo quanto dura il predominio del calcio di corsa all'inglese.

Non dura, quest'anno è stata una serie di allineamenti astrali.
Temo che nell'arco di un paio d'anni le due spagnole faranno il vuoto più di quanto fatto in questi anni.

Dipende da come si evolveranno, non so dire con altrettanta sicurezza che potranno creare un vuoto ancora maggiore. Vediamo. Sicuramente si stanno rafforzando.
 
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