Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 01/03/2019 - 31/5/2019

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PAG Posted on 15/4/2019, 19:27     +1   +1   -1
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Ma solo io ho sentito Allegri dire, dopo la partita d'andata, che questa non è una partita per Mandzukic?
 
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PAG Posted on 15/4/2019, 19:29     +1   -1
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Quello che sta accadendo a Notre-Dame ha dell'assurdo ma al contempo reale, non ci posso credere :(
 
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PAG Posted on 15/4/2019, 19:32     +1   -1
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Una tragedia assurda!
 
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AlessandroVG
PAG Posted on 15/4/2019, 19:43     +1   -1




CITAZIONE (Cocteau Twins @ 15/4/2019, 20:29) 
Quello che sta accadendo a Notre-Dame ha dell'assurdo ma al contempo reale, non ci posso credere :(

Un danno enorme,una tristezza infinita.

Comunque spero che Allegri non si presenti con Ronaldo unica punta con Bernardeschi a supporto,perché è la volta buona che si va a casa.
 
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PAG Posted on 15/4/2019, 21:32     +1   -1

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Che tristezza
 
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PAG Posted on 15/4/2019, 22:02     +1   -1
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CITAZIONE (Cocteau Twins @ 15/4/2019, 20:29) 
Quello che sta accadendo a Notre-Dame ha dell'assurdo ma al contempo reale, non ci posso credere :(

tristezza e sgomento... :(

almeno hanno appena dichiarato che la struttura è salva..
 
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PAG Posted on 15/4/2019, 22:08     +1   -1
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CITAZIONE (GodOfRock @ 15/4/2019, 23:02) 
CITAZIONE (Cocteau Twins @ 15/4/2019, 20:29) 
Quello che sta accadendo a Notre-Dame ha dell'assurdo ma al contempo reale, non ci posso credere :(

tristezza e sgomento... :(

almeno hanno appena dichiarato che la struttura è salva..

Esatto confermato dai pompieri di Parigi, per fortuna!
 
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PAG Posted on 16/4/2019, 00:53     +1   -1
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PAG Posted on 16/4/2019, 07:36     +1   -1
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Zizou si dimette?
 
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PAG Posted on 16/4/2019, 07:41     +1   -1
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CITAZIONE (AlessandroVG @ 15/4/2019, 20:43) 
Comunque spero che Allegri non si presenti con Ronaldo unica punta con Bernardeschi a supporto,perché è la volta buona che si va a casa.

Userà la soluzione più logica con Dybala punta.
Speriamo in Douglas perché potrebbe importantissimo a partita in corso
 
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PAG Posted on 16/4/2019, 08:12     +1   -1
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Una domanda prima di entrare a lavoro: Padovan ha scritto qualcosa? Fatemi stare sereno
 
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PAG Posted on 16/4/2019, 08:35     +1   -1
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CITAZIONE (Alexm88 @ 16/4/2019, 09:12) 
Una domanda prima di entrare a lavoro: Padovan ha scritto qualcosa? Fatemi stare sereno

Questo un estratto delle sue dichiarazioni... ".. perché l'Ajax giocherà così anche a Torino, sia perché gli olandesi sono nettamente più squadra dei bianconeri. Ci vorrà un'altra grande partita, come quella sfoderata con l'Atletico di Madrid. Se la Juve pensa di avere un seppur minimo vantaggio sarà eliminata...." Ci vorrebbe anche una profezia di Pruzzo per stare tranquilli del tutto :woot:

Comunque l'infortunio di Mandzukic è già un bel segno del destino, a meno che Max non rovini tutto, non schierando uno tra Kean e Dybala (non importa chi francamente).
 
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PAG Posted on 16/4/2019, 08:44     +1   -1
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Juventus-Ajax, oggi ore 21. Formazioni GdS: "Sarà 4-3-3 con Dybala, Ronaldo e Bernardeschi in attacco. Sulle fasce, Cancelo favorito su De Sciglio a destra, a sinistra Alex Sandro"

La notizia migliore per Allegri è il recupero di Emre Can: «Sono pronto - ha detto il centrocampista - dove giocherò lo deciderà il mister e comunque se lo sapessi non ve lo direi». Can fu l’ago della bilancia al ritorno con l’Atletico, quando giocò da terzo centrale di difesa. Oggi tornerà a centrocampo, accanto a Pjanic e Matuidi, ma basterà arretrarlo accanto a Bonucci per passare dalla difesa a quattro a quella a tre. Sulle fasce, Cancelo favorito su De Sciglio a destra, a sinistra ci sarà Alex Sandro. Davanti, Dybala in vantaggio su Kean, ma occhio anche al 4-4-2 con Bernardeschi-Cristiano e De Sciglio terzino, con Cancelo che parte esterno di centrocampo ma può alzarsi e diventare il terzo del tridente.








La Gazzetta dello Sport

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GdS: "Cristiano, dei campioni in carica è rimasto solo lui. CR7, il Signore di 5 Champions e 5 Palloni d’oro, che oggi lotta per un altro esercito: la Juventus"

Cristiano Juve, attenta a quei ragazzini CR7 attacca l’Ajax con Dybala. Gli olandesi provano a ripetere lo scherzo riuscito al Bernabeu. Cristiano, unico campione in carica in corsa, difende il trono. Fermo Mandzukic, riparte la Joya.



Stanotte Cristiano Ronaldo giocherà per difendere il trono. La sua nobile casata, il Real Madrid, è stata sterminata negli ottavi di finale, proprio dai giovani guerrieri dell’Ajax che affronterà allo Stadium. Dei campioni in carica è rimasto solo lui, CR7, il Signore di 5 Champions e 5 Palloni d’oro, che oggi lotta per un altro esercito: la Juventus. Sette è il suo numero, 7 sono i regni in lotta per il Trono di spade, 7 le finali perse dalla Signora. I personaggi della serie televisiva più popolare del mondo, che in Italia ha appena avviato l’ottava e ultima stagione, ci aiutano a raccontare la vigilia di una sfida di fuoco. Al gioco del trono o si vince o si muore», ricorda Cersei Lannister. Si parte da qui: una partita di ritorno non ha domani e richiede o una concentrazione feroce. Farsi scippare una palla con leggerezza, come fece Cancelo ad Amsterdam, stavolta potrebbe essere fatale. Serve ricordare gli errori commessi anche a Madrid. Ha ragione Jon Snow: «Ogni livido è una lezione e ogni lezione ci rende migliori». Altro errore da evitare: confidare troppo nello 0-0 che pur vorrebbe dire semifinale. Meglio ripetersi ciò che Ramsay Bolton dice a Theon Greyjoy: «Se pensi possa esserci un lieto fine, non hai prestato abbastanza attenzione». Convincersi che non sarà semplice come insinua il risultato d’andata. Cercare il gol. I ragazzi terribili dell’Ajax erano messi peggio negli ottavi quando, sconfitti 2-1 in casa, andarono a saccheggiare spettacolarmente il Bernabeu. Con il loro gioco allegro da oratorio proveranno a ripetersi nella citta di Don Bosco che insegnava: «Quando vedo i giovani impegnati nel gioco so che il demonio, per quanto faccia, non combinerà nulla». È così. Se il giovane Ajax prende campo, velocità e comincia a imporre il suo calcio da corsa, può eliminare anche il diavolo. La prima cosa da fare è togliere il giocattolo ai bambini bianchi e rossi per rattristarli. Pressarli già dalle parti di Onana, impedire la costruzione dal basso in cui sono maestri, limitare il possesso. Prometteva ieri Allegri: «Metteremo più pressione su De Jong». Ecco. Perché dalla grande prestazione del nipotino di Cruijff nacque il secondo tempo spavaldo dell’Ajax. Limitare la regia di De Jong, acciaccato, e i suoi strappi verticali sarebbe un ottimo primo passo per disinnescare la minaccia olandese. ILA SPADA DI CR7 Ma, naturalmente, anche l’Ajax ha la sue paure. Una su tutte: Cristiano Ronaldo, ilre del trono, l’uomo che ha segnato 125 gol in Champions, di cui 64 nelle gare a eliminazione diretta e 41 dai quarti di finale in su. Il sovrano assoluto dalla competizione che più si avvicina alla finale più si sente a suo agio. Tyrion Lannister ha un consiglio per il portoghese: «Rammenta sempre chisei. Gli altri lo faranno. E di questa consapevolezza fanne un’armatura». Vero che i giovani dell’Ajax hanno saccheggiato il tempio del Bernabeu, ma è anche vero che a inizio partita il Real ebbe più di un’occasione per chiudere il conto della qualificazione. Anche l’Allianz Stadium, che è stato un fattore poderoso nella storia recente della Juve, può intimidire, come successo con l’Atletico Madrid, e ancora di più possono intimidire la storia e e il carisma di Ronaldo. Come ha detto ieriAllegri: «Cristiano ha una qualità straordinaria: quando inizia la partita, diventa un altro giocatore». Il popolo juventino attende un’altra notte magica. Ma, come contro l’Atletico, dovrà essere l’impresa di una squadra e non di un uomo solo. Serviranno ancora gli strappi di Bernardeschi, le idee di Pjanic... «Quando la neve cade e il vento gelato soffia - ricorda Sansa Stark -, il lupo solitario muore e il branco sopravvive». L’Ajax di sicuro si muoverà in branco. La Juve non dovrà farsi sorprendere sparpagliata, in attesa che Ronaldo, il Signore sul trono, cali la sua spada.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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GdS: "Gli occhi di tutto il mondo puntati su Juve-Ajax. Il record d’incasso è nel mirino. Da battere i 5,5 milioni con l’Atletico. A Torino sono attesi 2.380 tifosi olandesi"

L’ atmosfera allo stadio non si discute: sarà bellissima. Fuori, attenzione. Un gruppo di tifosi dell’Ajax, addirittura 54, saranno espulsi per motivi di ordine pubblico in queste ore. Il primo episodio, nella mattinata di ieri, con cinque ultrà fermati al casello di Settimo Torinese: la Polizia nel loro minivan ha trovato guanti rinforzati con sabbia, paradenti e altri oggetti da guerriglia da stadio. Il Daspo, ma non l’arresto, è stato sostanzialmente immediato. Tutto ovviamente va ricondotto alle tensioni dell’andata, quando la polizia olandese e i tifosi dell’Ajax si sono scontrati per diversi minuti, con cariche, poliziotti a cavallo e lancio di oggetti. Per le strade di Amsterdam sono stati fermati 120 tifosi juventini ma allo stadio gli italiani non sono stati coinvolti nella violenza. La speranza è che stasera vada meglio. Il clima in città ieri non era ancora da grande partita. A Torino sono attesi 2.380 tifosi olandesi e in centro se ne sono visti alcuni, con bandierine biancorosse. IL RECORD Il mondo guarderà da vicino. La Juve ha accreditato giornalisti da Spagna, Germania, Gran Bretagna, Francia, Polonia, Giappone, Cina, Austria, Belgio, Norvegia, Svizzera, Svezia, Danimarca, Corea del Sud, Qatar, più qualche rappresentanza da Africa e Sudamerica. La Juve punta al maxi incasso, magari in grado di battere il record di Juve-Atletico: 5,5 milioni, hospitality compresa. Allegri spera ci sia lo stesso rumore di un mese fa: anche in conferenza, come per il 12 marzo, ha chiesto allo Stadium di spingere la Juve. Ascoltato: contro Simeone, lo stadio giocò una grande partita.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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GdS: "Rugani scalpita per un’altra notte da leone. Dopo la prova convincente dell’andata, il difensore vuole togliersi di dosso l’etichetta di «eterna promessa»"

Nel calcio possono bastare 90 minuti per modificare l’opinione di milioni di persone. Una settimana fa, quando la lista dei partenti per l’Olanda certificò il forfeit di Giorgio Chiellini nella gara d’andata contro l’Ajax, i tifosi bianconeri riversarono la loro disperazione sui social. Ieri, l’assenza di capitan Chiello prima nella rifinitura e poi nella lista dei convocati non ha generato la stessa disperazione, perché tutti hanno ancora negli occhi l’ottima prestazione di Daniele Rugani a casa degli olandesi. Rugani ha santificato l’ottava presenza in Champions League (con un gol, segnato alla Dinamo Zagabria) con una serata da veterano. Anticipi e attenzione ai massimi livelli, ad Amsterdam è stato uno dei migliori. Accanto a Leonardo Bonucci, che in Coppa ha giocato giusto qualche volta in più di lui (57 gettoni), ha tenuto testa agli olandesini terribili. Un biondo in mezzo ai biondi, che ha lasciato a Torino l’innata timidezza per staccarsi di dosso l’etichetta di eterna promessa. In questi anni di lui si è sempre detto: «Sarà il futuro della Signora». Una frase che non gli è mai piaciuta. A 24 anni è pronto a prendersi il presente e sa che una sola partita non basta per entrare nell’Olimpo bianconero. Quando hai davanti il top dei difensori italiani, l’unica possibilità che ti resta per farti notare è essere pronti quando serve. Daniele l’ha fatto già una volta, ora però vuole portare a termine il lavoro. Bucare la gara di ritorno vanificherebbe tutto il bene fatto all’andata. Rugani ha imparato alla Juventus che la partita più importante è sempre quella che deve ancora arrivare. Per questo ha stretto i denti, nonostante il brutto livido sulla coscia (residuo della battaglia olandese) e i «dolori fin sopra le orecchie» (Allegri) che hanno spinto il tecnico a risparmiarlo nell’ultima di campionato contro la Spal. La pacatezza nei modi e la faccia gentile non devono ingannare: Rugani è pronto a trasformarsi in un diavolo biondo per impedire all’Ajax di segnare all’Allianz Stadium. Stavolta infatti la difesa può essere più importante dell’attacco, perché chiudere la gara senza subire, anche senza fare gol, significherebbe prenotare il volo per la semifinale.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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GdS: "Dybala è l’ora? Paulo è a caccia della Joya perduta. Il numero 10 della Juventus, rinfrancato da Barzagli, ha ritrovato il sorriso e può essere capitano"

Il professore se la cava bene anche come motivatore. Per conferma, chiedere a Paulo Dybala, che in questi giorni vissuti in altalena ha trovato conforto nelle lunghe chiacchierate con Andrea Barzagli. Barza, come lo chiama affettuosamente il 10 bianconero, è il compagno che più gli è stato vicino, e a giudicare dal volto finalmente sorridente dell’argentino, ha saputo toccare le corde giuste. La metamorfosi è avvenuta in poche ore e potrebbe aver convinto Massimiliano Allegri a restituire a Dybala quella casacca da titolare che in Champions gli ha dato per l’ultima volta il 20 febbraio a Madrid, nell'andata degli ottavi con l’Atletico. «Mandzukic non è convocato perché ha un problema al ginocchio - ha annunciato il tecnico -. Se lo trascina dalla partita con il Milan, non è riuscito ad allenarsi bene, oggi ha provato e si è fermato. In queste partite devono essere tutti sani e andare in campo come delle iene. La sua assenza però non mi sconvolge, perché c’erano molte probabilità che Mario restasse fuori. Comunque in mattinata deciderò la formazione. Ho un’idea, ma nella notte potrei cambiarla». L’idea (non l’unica) che ieri Max ha provato in allenamento, dopo aver invitato i giornalisti a lasciare la Continassa («Su, andate-ha scherzato alla fine del quarto d’ora aperto alla stampa -, sennò non posso provare la tattica») è Paulo falso nove nel tridente, con Cristiano a sinistra e Bernardeschi a destra. Allegri deve aver visto un cambiamento negli occhi di Dybala, non più spenti come a Ferrara, da agnellino timido e inoffensivo, ma aggressivi, come quelli di un leone che aspetta il momento giusto per lasciare senza scampo la preda. Il tecnico vuole solo iene in campo e Dybala ha recepito al volo l’indicazione: ieri è entrato in campo per la rifinitura mimando una scazzottata con Barzagli. Forse era un messaggio per Allegri, un modo per fargli capire che è pronto per mettersi i guantoni e combattere sul ring, prendendo in prestito la faccia feroce del connazionale Carlos Monzon, uno dei più grandi pugili di sempre. La lezione privata di Barzagli riguardava principalmente questo aspetto: Dybala negli ultimi giorni aveva smesso di lottare, Andrea, che per una questione di ruolo, è più uomo da spada che di fioretto, lo ha preso da parte per fargli capire che non era quello l’atteggiamento giusto. Se giocherà stasera, Paulo lo farà da capitano: «La fascia toccherà a Dybala se sarà titolare - ha chiarito Allegri -, altrimenti a Bonucci». La fascia è un onore ma anche una responsabilità, come la maglia numero 10. Dybala ha vissuto una serata magica in Champions due anni fa, quando nell’andata dei quarti di finale rubò la scena a Messi schiantando il Barcellona con una doppietta. Paulo ha bisogno di una notte simile. Dybala però è carico ed è convinto di giocare: stamattina, nell’ultima sgambata, avrà l’ultima occasione per convincere Allegri.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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GdS: "João Felix stuzzica la Signora. Mendes oggi a Torino: vedrà Paratici. La Juve per il baby fuoriclasse dovrebbe sacrificare Douglas Costa, e vira su Chiesa"

João non ha mai avuto un piano B nella vita. Calcio, solo il calcio». La mamma di João Felix, quando parlava così, non immaginava che il figlio, poco considerato da bambino, non convocato nelle nazionali da ragazzino, sarebbe diventato il piano A per tanti grandi club. Il mondo del calcio in questi giorni parla sempre più spesso di lui e della Juventus. La prima parte se l’è guadagnata: João ha segnato tre volte in Benfica-Eintracht 4-2, andata dei quarti di Europa League di giovedì,enel weekend ha aggiunto un gol al Vitoria Setubal. Qualche allenatore così comincia a dire che João, per tanti un piccolo Rui Costa di 19 anni, addirittura ricorda Cruijff. La seconda non dipende da lui ma gli fa piacere. Addirittura As, quotidiano spagnolo, ha lanciato un allarme per il Real Madrid, che segue João Felix e non è abituato ad arrivare secondo sul mercato: la Juventus fa sul serio. A un mese e mezzo dalla fine della stagione, si può chiarire: la Juve è molto interessata a João, ha già parlato di lui con Jorge Mendes ma il momento dell’affondo, se ci sarà, non è questo. Mendes oggi sarà a Torino per la partita e parlerà con Paratici, ma il giorno di un quarto di finale non è fatto per il mercato. Il futuro di João Felix però è interessante per appassionati romantici e venali. I romantici vedono il suo talento crescere, crescere forte. Quando l’Under 21 lo ha convocato, João era meno considerato di altri talenti del 1999. Addirittura, aveva solo un paio di presenze con l’Under 19, nonostante fosse stato il più giovane esordiente nella squadra B del Benfica. La sua esplosione è un raggio di luce per chi ama il calcio, la tecnica al potere.I venali allo stesso tempo fanno notare che João ha una clausola di 120 milioni, trattabili ma non troppo. Mendes, che resta l’agente più potente del mondo e con il Benfica fa affari da lustri, potrebbe ridurre la cifra ma è improbabile che si scenda sotto i 100. Anzi, sono probabili un’asta o un colpo di mano: non è escluso che un club metta sul piatto il maxi assegno. Il Benfica, di fronte alla cifra giusta, è pronto a cedere. CHIESA, DIAS E… Ronaldo ovviamente può essere un fattore. João esulta come Mbappé ma appena gli chiedono di Cristiano allarga il sorriso. È logico, è cresciuto col 7, lo ha conosciuto (anche) in nazionale e non fatica a dire che giocherebbe con lui. Allora, occhio agli incastri, aitavoli paralleli.Uno, italiano. La Juve per prenderlo dovrebbe cedere un attaccante, probabilmente Douglas Costa, e mettere alla prova i conti. Per questo, al momento, è più probabile che in bianconero arrivi Federico Chiesa. L’altro, portoghese. La Juve a casa Benfica segue anche Ruben Dias, difensore centrale del ’97 con lo stesso problema: il prezzo. Dias costa e allora anche qui potrebbe farsi largo un’alternativa: la Juve segue con attenzione Demiral, difensore del ’98 del Sassuolo, primo nome sul famoso pizzino di Paratici. E se alla fine arrivasse lui?



Fonte: La Gazzetta dello Sport
 
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PAG Posted on 16/4/2019, 09:31     +1   -1
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Emre Can secondo quanto riporta 'Sport Mediaset' non è salito sul pullman della Juventus per l'allenamento di rifinitura ma ha lasciato il ritiro poco prima dei compagni in auto.

Da Goal.com

 
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PAG Posted on 16/4/2019, 11:31     +1   -1
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