Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 01/04/2018 - 31/05/2018

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PAG Posted on 1/4/2018, 00:38     +1   -1
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Cuadrado vuole vincere lo scudetto


31 marzo 2018

di Jacopo Azzolini



Difficile dire se la priorità fosse quella di limitare Suso o se, più in generale, lo scopo di Allegri fosse quello di fare rotazione sia in vista del Real Madrid, sia considerando lo stop per la Nazionale. Quel che è certo è che il 352 della Juventus ha funzionato ben poco nel primo tempo, proprio come avvenuto nelle ultime volte in cui era stato proposto, risultando piuttosto limitante per quanto riguarda la creazione del gioco.

La principale asimmetria dell’ennesimo ibrido allegriano ha riguardato la posizione di Dybala: se Asamoah faceva chiaramente l’esterno, la Joya partiva da una posizione molto larga per i propri standard, con Lichtsteiner che di contro agiva piuttosto alto. Forse Allegri voleva sfruttare i cambi di campo sul lato debole, visto che Suso non sempre è preciso nel ripiegamento. In realtà si è però visto ben poco di riuscito, con una manovra prevedibile e ingolfata: Pjanic è uno di quelli in difficoltà più evidenti, col bosniaco che forse si trova in uno dei momenti più opachi da quando veste la casacca juventina (va detto che le colpe non sono esclusivamente sue).

E dire che, col gol di Dybala quasi in avvio, la gara pareva essersi messa in binari che, per lo meno contro squadre italiane, rimangono di assoluta comfort zone. La rete, tutt’altro che casuale, riguarda proprio una delle situazioni tattiche che il Milan soffre molto, ossia lo spazio ai lati di Biglia. Con Kessie alzatosi per andare a contrastare Pjanic, si è formato troppo spazio tra l’argentino e Bonaventura: l’ex Lazio si è fatto attrarre da Khedira, liberando così una ricezione pulita per Dybala. Il primo gol di Higuain all’andata, tra l’altro, aveva seguito una dinamica molto simile.





Tuttavia, la reazione rossonera fotografa al meglio la bontà del lavoro compiuto fin qui da Gattuso, col Milan che è tutt’altra squadra rispetto a quella che aveva malamente iniziato la stagione. Gli ospiti non si sono fatti prendere dal panico, dimostrando anzi precisione e lucidità nel controllo del possesso, sia in costruzione bassa che nell’attaccare una difesa schierata. Generoso il lavoro compiuto da ali e terzini, bravi soprattutto ad accompagnare l’azione con rapidità nei frangenti in cui il Milan risaliva il campo.

Dopo il pareggio di Bonucci, il Milan ha potuto attaccare con ancora più facilità, visto che la Juve ha confermato la tendenza ad allungarsi tipica di tutta la stagione: recuperata palla, il Diavolo aveva idee chiare su come contrattaccare sfruttando, soprattutto nella ripresa, il lato sinistro del campo, dove Calhanoglu – approfittando di un Costa alto e di un Khedira fin lì nefasto – ha potuto puntare più volte Barzagli. Pessimo, ancora una volta, lo scaglionamento difensivo del centrocampo bianconero.

Alla fine, però, la classe degli interpreti si è fatta sentire. E ha deciso ancora una volta la gara. Per quanto fin lì il 4231 offensivo non stesse offrendo molto e non riuscisse a servire le ali in situazioni dinamiche, non appena il Milan è calato (significativa, prima del gol di Cuadrado, il modo in cui Calhanoglu ha perso palla) la Juve è riuscita a risolvere l’ennesima gara complicata, sfruttando il talento dei giocatori entrati. Decisivo Douglas Costa in particolare, che in entrambe le reti (partendo da fermo!) ha servito due palloni da stropicciarsi gli occhi. Insomma, i bianconeri sono maestri nel vincere gare di questo tipo.

La gara con cui la Juve (probabilmente) ipoteca il campionato è un bel sunto di pregi, difetti e potenzialità della Vecchia Signora 2017-2018. Essendo Allegri uno che di solito aspetta molto prima di fare modifiche, è rilevante osservare come, in questo momento della stagione, sia passato a quel 4231 già al 60′ (con Costa entrato al 45′). E, in vista del Madrid, è un segnale tutt’altro che secondario. Quasi più di un Khedira risorto nell’attimo più buio e di un Cuadrado rientrato per fare la differenza nella parte più propizia dell’anno.



Juventibus

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Juve-Milan 3-1: ve la siete già sciacquata la bocca?

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31 marzo 2018

di Fabio Giambò



Titolo forse troppo semplice visto quanto successo, anche banale in un certo senso, ma non si può partire da qui stasera per commentare il tris rifilato dalla Juventus al Milan, risultato che permette ai bianconeri di rispedire il Napoli a -4: non è stata una bella serata per lo meno per 70/80 minuti, solito gioco lento, più attenzione che rischio, giocata del singolo che l’aveva anche sbloccata, ma poi appunto la doccia gelata con la faccia di Bonucci che esulta. Un incubo che si stava materializzando, ma che Allegri ha avuto la capacità di digerire per poi osare.

L’ingresso di Douglas Costa nella ripresa spacca la partita ancor più delle giocate che alla fine portano ai gol del 2-1 e del 3-1: l’ex Bayern Monaco, comunque imprendibile per 45 minuti, libera Khedira al cross in occasione del gol di Cuadrado, allarga la difesa creando gli spazi per Dybala ed ancora Khedira, stasera probabilmente l’uomo più decisivo per conquistare questa vittoria.

Accennate le note stonate, non si possono non citare le tante notizie positive della serata: passi la serata di pausa di Higuain, il ritorno di Cuadrado ed il momento di forma di Dybala sono armi che non si possono lucidare in vista della fase caldissima della stagione. Fare risultato col Real Madrid è difficile, difficilissimo, ma questa squadra adesso merita fiducia, la stiamo aspettando da troppi mesi, è l’ora che la svolta arrivi.

Chiusura su Leo: fischiato, incassa, segna, esulta, ma alla fine è una specie di maledizione per il Milan. Come fu per Ronaldo, gol contro l’Inter e poi sconfitta nel derby, stasera gol di Bonucci ma zero punti. Amici rossoneri, prendete appunti, non si sa mai in futuro…


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PAG Posted on 1/4/2018, 01:16     +1   -1
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Ripartiamo da qui!

Aggiunti come sempre video e interviste, domani se riesco vi posto anche il Club (se lo caricano).

Buona Pasqua a tutti ragazzi! :.juve:
 
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PAG Posted on 1/4/2018, 01:43     +1   -1
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CITAZIONE (Cocteau Twins @ 1/4/2018, 02:16) 
Ripartiamo da qui!

Aggiunti come sempre video e interviste, domani se riesco vi posto anche il Club (se lo caricano).

Buona Pasqua a tutti ragazzi! :.juve:

Caressa è in lutto

E Bonucci è un omuncolo


Buona Pasqua a tutti

Edited by Alexm88 - 1/4/2018, 03:41
 
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PAG Posted on 1/4/2018, 08:50     +1   -1
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Dove l'hai trovato intero Ale?
 
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PAG Posted on 1/4/2018, 08:59     +1   -1
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CITAZIONE (Cocteau Twins @ 1/4/2018, 09:50) 
Dove l'hai trovato intero Ale?

Non l'ho visto. Ma ormai è schierato apertamente con i partenopei
 
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PAG Posted on 1/4/2018, 09:14     +1   -1
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Juventus-Milan, le pagelle dei giornali: "Khedira, spunti da campione.Avvio lento, poi decide la partita con assist e gol da maestro D.Costa spacca a sinistra. Dybala, il migliore"


Buffon 7
(Non esce sulla zuccata di Bonucci perché ci stanno pensando (maluccio) i dio scuri Barzagli
e Chiellini. Però, a parte la traversa da baciare su tiro di Calhanoglu, mette i guantoni
su Suso due volte (e una parata è salvifica) e ancora sul turco milanista. Insomma: c’è e combatte. E resiste)

Lichtsteiner 5



Barzagli 5,5



Benatia 5,5



Chiellini 6



Asamoah 6



Matuidi 5



Pjanic 5,5



Khedira 7



Dybala 7
(L’unico neon acceso in un primo tempo da fari fulminati, l’unico che prima dell’ingresso
delle due ali cementa i reparti e macina qualcosa. Ora: facile dire che il gol dell’1-0 e l’assist
«cieco» per Khedira sono messaggi chiari per Sampaoli, però è così. Trattasi di due
colpi da «maestrino», che danno senso a Juve e volendo Argentina)



Higuain 6



Douglas Costa 6,5



Cuadrado 7



Bentancur 6



Allegri 6,5
(Francamente imbevibile il cocktail (vintage, 3-5-2) che propone nel primo tempo: squadra sottovuoto,

con Dybala che deve rientrare fin da Benatia per portare su palloni. Poi, capisce: dentro
Costa, Cuadrado, e la Juve beve Red Bull. Ali da scudetto)



La Gazzetta dello Sport



Buffon 6



Lichtsteiner 4,5



Barzagli 6



Benatia 6



Chiellini 6
( Chiellini cade nel blocco di Silva, lui perde il tempo su Bonucci che inzucca in gol.
Rimane l'unica sbavatura del match)



Asamoah 6



Matuidi 6



Pjanic 6



Khedira 7
( A chi lo critica per il passo, risponde col senso della posizione.

Da mandare a memoria il modo in cui annulla l'opposizione di Calabria e pesca
Cuadrado sul fronte opposto per il 2-1. Si regala la settima re- te di stagione facendosi trovare
libero in area: non segnava così dal 2009, a Stoccarda)



Dybala 7



Higuain 6,5
(La partita in attacco si risolve nella conclusione iniziale sventata da Donnarumma,
quindi si sacrifica in un lavoro di interdizione iniziale sulla manovra milanista)



Douglas Costa 6,5



Cuadrado 7



Bentancur 6



Allegri 7



Tuttosport



La Stampa






Il Corriere della Sera






La Repubblica








Libero

CITAZIONE
CorSport: "Da Cuadrado a Politano, la corsa scudetto è ieri passata dal mercato di gennaio. La Juve si porta a più quattro, con la forza dei suoi campioni e di una brava dirigenza"





La corsa scudetto è ieri passata dal mercato di gennaio. Politano, l’uomo dei desideri del Napoli, il giocatore su cui si era concentrato Sarri dopo il no di Verdi, è stato decisivo nel pareggio del Sassuolo. Cuadrado, il giocatore richiesto da Arsenal e Psg, bloccato però da Allegri ancora prima dei problemi fisici, è stato decisivo nella vittoria della Juve contro il Milan. Il suo gol ha ridato slancio ai bianconeri, che poi hanno chiuso la pratica con Khedira. È così che, nella giornata in cui sulla carta poteva essere il Napoli ad avere una tappa di avvicinamento più comoda allo scontro diretto del 22 aprile, è stata invece la Juve a riportarsi a più quattro, con la forza dei suoi campioni e di una dirigenza - da Agnelli a Marotta, da Paratici a Nedved - che sa bene come far fronte comune con il proprio tecnico e stoppare una cessione eccellente che in certi momenti vale come un grandissimo acquisto. In una corsa scudetto che comunque resta aperta, perché da una parte e dall’altra gli impegni veri non mancano. Nella lotta Champions si è invece fermata la Roma che, come ha detto onestamente Di Francesco, ha molte cose su cui riflettere. (...)



Fonte: Il Corriere dello Sport

CITAZIONE
CorSport: "Pulmino Milan danneggiato fuori lo stadio, i colpevoli subito arrestati grazie alle telecamere dell'Allianz Stadium"

Grave episodio prima di Juventus- Milan: Il pulmino dello staff rossonero è stato preso a sprangate nel pomeriggio da un gruppo di ultrà bianconeri a Torino all’altezza di Corso Scirea all’angolo con Corso Vercelli. È stato frantumato un finestrino; all’interno erano presenti l’autista e due membri dello staff del Milan, rimasti illesi. Gli aggressori sono stati ripresi dalle telecamere dello stadio, le immagini sono state subito messe a disposizione della Digos da parte della Juventus. Due tifosi sono stati arrestati.



Fonte: Il Corriere dello Sport

CITAZIONE
"A meno 2 da Juventus-Real Madrid, Mandzukic si scalda. Contro gli spagnoli il croato rientra. Verso il si anche Alex Sandro. Salgono le quotazioni di Bentancur"



Allegri martedì dovrà rinunciare agli squalificati Pjanic e Benatia, ma tra oggi e domani conta di riavere Mandzukic e Alex Sandro. Entrambi recuperabili per l’andata dei quarti di Champions. Trattandosi di una botta, e non di un problema muscolare, juventini filtra ottimismo. Mandzukic è un giocatore abituato a stringere i denti e per un quarto di Champions contro il Real seppur non al cento per cento, darà la propria disponibilità per scendere in campo. Recuperare Mandzukic è molto più che un dettaglio per Allegri. A prescindere dal sistema di gioco, la presenza del numero 17 garintirebbe forza, centimetri e quell’abitudine a sacrificarsi che in una sfida come quella di martedì sarà fondamentale nell’arco dei novanta minuti. Alex Sandro, che è invece alle prese con i postumi di un problema muscolare patito nei primi allenamenti con la Nazionale brasiliana durante la sosta. L’ex Porto si è fermato il 20 marzo per una distrazione alla coscia destra. Fin da subito il terzino della Juve ha fissato la partita contro il Real Madrid come data del possibile rientro. I segnali sono positivi, però soltanto in extremis Allegri capirà se potrà schierarlo dal primo minuto all’Allianz Stadium. Oltre ai rientri dall’infermeria, tra oggi e domani Allegri si concentrerà sulla formula migliore per far sentire meno forte la nostalgia dello squalificato Pjanic. Due le opzioni più probabili: rinunciare a un mediano (e puntare sul 4-2-3-1 con Mandzukic largo a sinistra) o sostituire il bosniaco con un altro centrocampista e da questo punto di vista salgono le quotazioni di Bentancur.



Fonte: Tuttosport

CITAZIONE
TS, Marotta: "Asamoah all'Inter? Non tratteniamo nessuno per forza. La cena Dybala-Simeone? Mi fa sorridere che si parli di una cosa del genere"




Asamoah ha già comprato casa a Milano? Quando un giocatore manifesta di andare via noi cerchiamo di accontentarlo: a me non risulta, ma se avesse deciso di trasferirsi rientra in questa logica. Adesso non c'è nulla di ufficiale, lui non ha ancora deciso, ma se decidesse di andare ne prenderemo atto e glielo lasceremo fare" Concetti chiari, come sempre. Beppe Marotta, prima del calcio d'inizio di Juventus-Milan, ha voluto ribadire un dogma della gestione del mercato bianconero. Il mirino dell'ad bianconero si è poi spostato su Bonucci, il grande ex del big-match dello Stadium: «Nel calcio possono andare in scena cose che bisogna saper accettare con serenità. I rapporti con lui rimangono ottimi»."La cena Dybala-Simeone? Mi fa sorridere che si parli di una cosa del genere, non mi sorprendo che in un ristorante di Madrid possa succedere che ci sia seduto da una parte il nostro attaccante e da un'altra l'allenatore della squadra locale: sono cosa che succedono anche a Milano, a Torino o a Roma.



Fonte: Tuttosport
 
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PAG Posted on 1/4/2018, 10:35     +1   -1

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Come puoi essere un milionario, sposato con una modella, con due bei bambini, ed essere accecato da odio e rabbia in questo modo?
Alcune persone vivono la loro esistenza accecati dai sentimenti più biechi che ci siano: ecco perché, quando mi chiedono se invidio qualcuno, in genere rispondo di no.

PS=La moglie di Bonucci non la trovo una ragazza particolarmente bella e mi sembra pure mezza scema da quando vedevo i tipi di post che si faceva su Instagram o su questi social media.

Poi invece senti le parole di Gattuso, ti ricordi il tipo di giocatore che era Gattuso, ti ricordi che è uno che si è fatto gavetta anche da allenatore, e ti viene da dire "Oh, sai cosa, questo qua merita rispetto".

PPS=Cakir per Juve-Real, non solo il lurido cane che regalò la Coppa al Barca nel 2015, ma anche quello, se non sbaglio, che fece passare proprio il Real contro il Bayern.
Speriamo la vogliano indirizzare verso di noi la partita almeno.
Però ecco, rigore per il Real direi scommessa sicura.
 
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PAG Posted on 1/4/2018, 11:57     +1   -1
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Juve-Milan senza titolo. Almeno fino a martedì…

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1 aprile 2018


di Luca Momblano



Lo ammetto candidamente: per un attimo ho sperato, e pensato, che a concludere l’azione del 3-1 fosse stato Rodrigo Bentancur. Perché sono un romantico, attaccato ai simbolismi assoluti del calcio, affamato di titoli che facciano da spartiacque nella carriera di una squadra o di un calciatore. Meglio se riguardano la Juventus, visto che è il vertice della piramide di un percorso, ben allenato sul lavoro da centinaia di dimenticate, e per me indimenticabili, pillole di calcio del sottobosco a.C. (avanti Conte).

Sul lato squadra però lo spirito di cui sopra si è gradualmente perso, ci si appende unicamente più ai record, a far la punta ai missili circa le differenze dall’anno prima e dall’anno fatidico 2011, da una Juve di Allegri all’altra. Ma è proprio il tecnico delle agrodolci divisioni interne tra juventini, puntualmente rappresentate dentro ogni micromondo dialettico (il marciapiede, la televisione, il bar, i social, le tavolate), a illuminarci ogni volta: non sul campo, quello “tira” per definizione perché ogni partita che finisce bene è una scatola sessuale a sé stante, ma nella comunicazione a chi come noi sta dalla parte del pubblico. C’è sempre la prima persona plurale, ci sono sempre i 7 anni, la banda della BBC quando serve per la memoria, le buone parole per tutti, le rarissime smorfie, le zero esitazioni. Illuminazione perché Allegri aveva fatto intendere già prima di questo Juventus-Milan, e del prossimo Juventus-Real, quanto fosse inutile confidare in un titolo di rottura, ovvero della necessità (al 30 marzo) di un nuovo inizio come concetto di squadra. Deluso non più io, delusi una volta e più i calciofili. Pari e patta.

Ed ecco allora che avevo visto Bentancur strozzarla dentro, e invece non era lui. Aveva perso un pallone maldestro là in avanti dove non lo si era ancora mai visto, aveva inseguito il primo avversario, retrocedeva ancora, lucido, inseguendo il secondo. “E’ il tuo dovere, cacchio, è così che la perdiamo…”. Palla al terzo avversario, ancora in verticale, che per l’uruguagio vuol dire riavvolgere il nastro per 60 metri di campo, tagliarlo da sinistra a destra, sapendo che se ci vai e la chiudi con un calcione allora per Allegri hai quasi peggiorato la situazione. E invece un altro no, non è ciò che ti aspetti: palla rubata, senza tackle, come piace al mister e per far pace con il mister con una azione profonda e caparbia che quest’anno non fa neppure più Mandzukic (la prima sì, quella di accartocciarsi con la palla nei piedi ai 25 metri, accade un po’ a tutti a turno, senza figli e figliastri).

Non era però lui a chiudere quel destro nell’azione del ribaltamento. Nessun titolo in prima pagina. Nessun astro nascente. E’ Khedira, l’emblema della normalità, uomo dei titoli che non puoi fare, esponente in campo di ciò che Allegri assume come responsabile unico del secondo straripante volume (costellato di un’incredibile serie di colpi di scena individuali) della saga iniziata in uno strano pomeriggio estivo nella sconsolata Bardonecchia. Da giornalista devi quindi sospendere lo slancio, riavvolgere come è stato capace di fare quel Bentancur là, ripescare Cuadrado e la storia che ancora una volta nessuno avrebbe saputo scrivere prima.

Sai quanti luoghi comuni? Sai quanti gol decisivi? Sai che sembrava non rientrare mai più? Sai che i sudamericani hanno soltanto in testa il mondiale? Sai che è sudamericano anche Douglas Costa? Sai che ha cambiato la partita? Sai che a Cuadrado l’ha proprio data Khedira? Sai che…
No. Non so niente.
Dall’andata contro il Real Madrid in avanti bisogna viverle cambiando registro.
Loro sanno.
Noi no.
Non più.
A meno che non abbiano sadicamente rinviato il mio titolo su Bentancur di 72 ore…


Juventibus
 
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PAG Posted on 1/4/2018, 19:01     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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buona pasqua 🐣
 
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PAG Posted on 1/4/2018, 19:44     +1   -1
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PAG Posted on 1/4/2018, 19:59     +1   -1
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Atletico Madrid, Simeone: "Ho detto a Dybala che è un grande"
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Il tecnico chiude il caso di mercato: "Ho letto troppe falsità"



Prima l'anticipazione a sorpresa, poi la smentita ufficiosa ed ora anche quella ufficiale: Paulo Dybala e Diego Pablo Simeone non hanno mai parlato di un futuro assieme, che sia all'Atletico Madrid, alla Juventus o addirittura al Paris Saint Germain. "Sì, è vero: ho incontrato Dybala, era a cena con altri amici nel mio stesso ristorante. Gli ho solo detto quello che penso e cioè che è un calciatore eccellente, non si è però parlato di calciomercato" ha detto il Cholo in conferenza, un normale scambio di battute tra due personaggi del mondo del calcio, oltretutto connazionali.

Simeone se l'é presa poi con chi ha fatto circolare la voce in Spagna: "Qualche giornalista ha cercato di cambiare la realtà dei fatti, purtroppo i professionisti che fanno bene il loro mestiere vengono penalizzati da coloro che sbagliano. Ma ormai abbiamo imparato a conviverci con queste cose". Lato juventino, invece, il presunto scoop era stato accolto con una risata da Giuseppe Marotta, proprio ai nostri microfoni.


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PAG Posted on 1/4/2018, 23:23     +1   -1
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Altro giro altro pagliaccio:
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Pogba: “Mai fatta tanta panchina. Lasciare lo United? La situazione può cambiare”
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01/04/18 16:20 | News calcio | Autore: Redazione
Paul Pogba non esclude la possibilità di lasciare il Manchester United e a svelarlo è lo stesso centrocampista francese nel corso di un’intervista rilasciata aTelefoot. “Non mi era mai capitato di stare così tanto in panchina nella mia carriera, ma è una cosa che mi può rafforzare. Lasciare lo United? La situazione può cambiare, è ancora troppo presto per parlarne”, ha ammesso Pogba. Che ha poi parlato così del rapporto con José Mourinho, allenatore dei Red Devils: “Non ho problemi con lui, rispetto le sue scelte”. Pensiero finale sul Mondiale che lo vedrà tra i protagonisti con la sua Francia: "Abbiamo una squadra molto forte, un gruppo unito, abbiamo il potenziale e i giocatori per vincere il Mondiale. Ci sarà da lavorare, perché sarà una competizione dura”, ha concluso il centrocampista ex Juventus.


GDM
 
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PAG Posted on 1/4/2018, 23:53     +1   -1
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PAG Posted on 2/4/2018, 08:23     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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erano in lutto... :lol:
 
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PAG Posted on 2/4/2018, 08:41     +1   -1

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Io Pogba lo riprenderei pure, se accettasse di tornare a uno stipendio dimezzato vorrebbe dire che con la testa ci starebbe pure, ma dubito sia questo il caso.
 
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