| CITAZIONE Juventus-Sassuolo, domani alle 15. Formazioni TS: "Sarà 3-5-2. Rugani, Benatia e Chiellini in difesa. Mandzukic più vicino alla porta, con Higuain in attacco"
Tuttosport La Gazzetta dello Sport CITAZIONE GdS: Iachini: "Baba, Politano e un nuovo Berardi: contro la Juve ce la giochiamo, abbiamo qualche chance in più di dargli fastidio"
A proposito di variabilità tattica, cosa insegna la Juve? «Che poter cambiare pelle, anche nella stessa partita, può valere per portarla a casa quanto avere un’identità tattica più precisa e giocare a memoria come fa il Napoli. Che è più bello, sì. Però la Juve è lì anche se non al top del suo rendimento: e quando lo sarà?». Vincerà lo scudetto? «La vedo leggermente favorita perché, il giorno che avrà tutti disponibili, se le servirà potrà cambiare di più mantenendo la stessa qualità». Domani sarà ancora una Juve non al meglio? «La sosta ha restituito squadre diverse, gli unici a rimetterci sono stati gli allenatori: se tieni un’auto ai box per una settimana, ti serve più di una settimana di Mugello per correre un G.P. Comunque sono passate quasi tre settimane dalla ripresa: sarà di nuovo Juve». Che lei non ha mai battuto da allenatore (sei sconfitte e un pareggio), ma solo da giocatore con il Verona di Bagnoli: cosa direbbe l’Osvaldo alla squadra, domani? «Quello che dirò io: serve la partita perfetta nelle due fasi. E se li aspettiamo, abbiamo già perso; se ce la giochiamo, abbiamo qualche chance in più di dargli fastidio». Dopo ilfastidio di averla «rifiutata», può dargli altri fastidi Berardi? «Berardi non ha rifiutato la Juve: ha scelto di essere protagonista nel Sassuolo. E per un motivo o per l’altro l’ha affrontata poche volte: ha le qualità perfare una grande partita, deve solo capire che può essere sempre la volta buona». Otto partite contro Allegri, una vittoria e sette sconfitte: collega scomodo da affrontare? «Allenatore pratico, che ammette il peso di aver allenato Milan e Juve e che sa farsi dare risposte dalla squadra. La sua Juve lavora tutti i palloni, fa un possesso che ti aggira e il capolavoro è stato mettere insieme Dybala, Higuain che torna nella sua metà campo e Mandzukic che fa il quinto difensore. Qualità singole esaltate e mentalità da “provinciale”:se ci riesci, è la bomba che ti fa esplodere la squadra»
Fonte: La Gazzetta dello Sport CITAZIONE TS: "Migliorano le condizioni di Bernardeschi, ma Allegri non vuole rischiarlo. Delicata la situazione di D. Costa e per Dybala, invece, l’obiettivo è Juventus-Tottenham"
Migliorano gradualmente e costantemente, comunque, le condizioni di Federico Bernardeschi. L’ex viola è alle prese con una distorsione a un ginocchio, la cui entità è tuttavia lieve. Dopo gli esercizi mirati di giovedì, ieri il giocatore ha avuto modo di svolgere parte della seduta di allenamenti regolarmente insieme con la squadra, dopo aver iniziato svolgendo lavoro differenziato. Allegri non è tuttavia disposto a correre rischi, medita infatti di lasciare Bernardeschi in panchina domani pomeriggio contro il Sassuolo onde evitare complicanze e peggioramenti. Al limite si può ipotizzare un ingresso a partita in corso, se Bernardeschi se la sentisse. Più delicata invece la situazione di Douglas Costa, alle prese con un fastidio a un polpaccio: nel mirino, al limite, può mettere la Fiorentina venerdì prossimo. Per Dybala, invece, l’obiettivo è Juventus-Tottenham del 13 febbraio.
Fonte: Tuttosport CITAZIONE TS: "La recompra sarà una riforma: sarà Beppe Marotta, amministratore delegato del club più titolato d’Italia, ad avanzare la proposta a Roma in Federcalcio"
Era l’estate 2016 quando il Real si riprese Alvaro Morata la punta spagnola sborsando 30 milioni rispetto ai 20 incassati nel 2014 e con la Juventus consapevole del fatto che al termine di quella stagione i blancos avrebbero esercitato il diritto di recompra. Oggi, al tramonto di una sessione di mercato fra le più povere di denaro, le idee le ha messe in campo il club bianconero, forte di rapporti consolidati con determinate società e di un appeal incomparabile a livello nazionale. E siccome il diritto di riacquisto non è contemplato nella normativa che regola i trasferimenti in Italia (però in futuro magari si potrà) le società “riparano” approfondendo i rapporti, cementando le amicizie e cedendo calciatori sui quali si mantengono in corsia di sorpasso in prospettiva. E controllandoli da una postazione privilegiata, senza l’uso di droni o altri artifizi. E’ cosi che la Juventus ha messo su un gruzzolo da oltre 20 milioni nelle operazioni chiuse a gennaio. Nessuna new entry in prima squadra, più uscite legate ad elementi comunque “pedinati” dai bianconeri perché sul loro cartellino pende una sorta di gentlemen’s agreement, diversamente esplicabile con una formuletta da due parole: effetto Morata. Nessuna carta scritta, dunque, giacché non ci si può accordare su un’eventuale recompra di un giocatore già venduto. Piuttosto una sorta di corsia preferenziale per il futuro (di durata biennale/triennale) in virtù della quale un determinato elemento potrebbe rincasare a Torino in caso di nuova intesa fra le parti.
Fonte: Tuttosport
Secondo le norme che regola- Buoni rapporti con il Perugia. E all’estero occhio all’Olanda no i trasferimenti tra club italiani, un’operazione come quella che portò Alvaro Morata alla Juventus nell’estate 2014 e poi ricondusse lo spagnolo a Madrid nel 2016 non è possibile. Ma non è detto che la regola non possa essere cambiata. In un mercato di casa nostra in cui da anni sono sparite le comproprietà (e chi vuole posticipare un investimento consistente si rifugia nel prestito con obbligo di riscatto anziché acquistare un calciatore a titolo definitivo) la novità potrebbe non essere così lontana nel tempo. E sarà Beppe Marotta, amministratore delegato del club più titolato d’Italia, ad avanzare la proposta a Roma in Federcalcio. Sarebbe una garanzia in più per i giovani nonché un invito a investire sui calciatori italiani. Peraltro la Juventus, da anni, s’è fatta promotrice del progetto seconde squadre e il fatto che i talenti bianconeri debbano spesso e volentieri crescere altrove, in luoghi lontani dal proprio habitat, non può andare a genio. «Le seconde squadre rappresentano una necessità - ha spiegato Marotta più volte - perché sono propedeutiche all’ingresso in prima squadra. Penso ai modelli come la Spagna, dove le seconde squadre ci sono.
Fonte: Tuttosport CITAZIONE GdS, De Laurentiis attacca la Juve: "Agnelli potenti, si può condizionare anche in silenzio. Lo scudetto non sarà deciso dallo scontro diretto, ma dagli infortuni e dagli arbitri"
Vi state giocando lo scudetto e l’opinione comune è che i bianconeri siano più attrezzati, mentre voi avete il gioco e Sarri come armi in più… «Non sono d’accordo. Abbiamo grandi giocatori in rosa e siamo l’unico club in Serie A senza debiti con le banche. Siamo cresciuti tanto da quando ho preso la società su di un pezzo di carta in tribunale. Oggi il Napoli fattura un terzo della Juve, ma i nostri conti sono migliori dei loro. La Juventus però appartiene alla famiglia più potente d’Italia da 100 anni. Non è una questione di soldi, ma di rapporti che possono anche silentemente creare condizionamenti. A tutti i livelli. Un esempio? Con Sportfive loro hanno avuto in regalo due terzi dello Stadium. A me sono serviti 7 anni per transare dei finanziamenti che ho dato al Comune, altrimenti non avrei potuto giocare al San Paolo» Gira voce fosse proprio la Juve a volervi mettervi i bastoni tra le ruote. «Non sono io a dirlo. Il giro l’ho capito, ma non faccio dietrologia. Sono fatalista e allora meglio così. Stimo Politano, che era entusiasta di venire al Napoli, ma non vale tutti quei soldi. E se qualcuno mi ha fatto risparmiare 29 milioni, mi ha fatto un favore, non un torto». Vince il Napoli, ma vince sempre anche la Juve: per lo scudetto sarà decisivo lo scontro diretto a Torino? «Per me no. Saranno molto più decisivi infortuni e sviste arbitrali o “varriane”, se mi consentite il termine...» Che è successo invece con Younes? «Per gravi problemi famigliari ha scelto di ritardare l’arrivo a Napoli. Lo aspettiamo, a luglio sarà dei nostri, il contratto è già depositato in Lega, come per Ciciretti. Anche se c’è stata una triangolazione con i tedeschi amici degli amici...». Si riferisce al Bayern, società «alleata» in Europa della Juve? Allora era vera l’interferenza bavarese sull’affare NapoliYounes. «Lo ha detto lei, non io. Però ci pensi bene: Juve, Bayern, Eca (European club association ndr), Uefa. Ha capito il film?».
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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