LIVE - CONTE: "In campo con orgoglio e senza paura". BUFFON: "Vogliamo far vedere alla Nazione che la Nazionale italiana c'è ancora"
15.11.2014 20:00 di Redazione TuttoJuve
© foto di Federico De Luca
Antonio Conte e Gigi Buffon incontrano i giornalisti alla vigilia della sfida con la Croazia, in programma domani sera a San Siro. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti:
Antonio, come sta Balotelli? Cosa è successo?
CONTE: "Non si tratta di un risentimento muscolare, bensì di un'infiammazione nella zona pubica. Ieri non si è allenato, anche oggi lamentava fastidio, non poteva allenarsi, quindi è inutile tenere gente che non può allenarsi e ho preferito mandarlo a casa".
Ti è piaciuto in questi 5 giorni Balotelli?
CONTE: "Alla fine parliamo sempre dello stesso argomento. L'ho valutato, così come ho valutato i nuovi: Soriano, Bertolacci, Bonaventura, Moretti, Rugani stesso".
Kovac ha detto che non si è mai favoriti contro l'Italia a San Siro. Vi sentiti favoriti Gigi?
BUFFON: "Io penso che se ha detto questo, lo ritengo una persona intelligente, nel senso che è difficile trovar e allenatori che prima di una gara così importante in trasferta, soprattutto in Italia, si dichiarino favoriti. Kovac essendo stato un ex calciatore, penso abbia tanta esperienza da vendere. Io da parte mia, posso solo dire che una squadra come la nostra, che affronta una Nazionale gravida di talenti come quella di croata e come lo sono in genere le squadre dell'ex Jugoslavia, penso che quelle partite siano sempre partite da prendere con le molle, nelle quali il risultato assicurato non esiste. Prima di una gara simile ci possono stare tutti e tre i risultati".
Contro Azerbaigian e Malta c'è stata l'impressione che non ci fosse l'aggressività mostrata contro Norvegia e Olanda. Durante questa settimana avete ritrovato le sensazioni giuste?
CONTE: "Io le sensazioni giuste le ho avute anche contro l'Azerbaigian e contro Malta. Ribadisco il concetto che spesso e volentieri le partite per essere belle bisogna giocarle in due. Ho rivisto anche la partita della Croazia contro Malta, che è stata molto simile alla nostra, perchè al 30' hanno espulso un calciatore alla squadra di Malta e solo all'80' hanno fatto il 2-0. Quindi le difficoltà ci sono per tutti quando incontri squadre molto chiuse. Lo spirito è stato buono in queste 4 partite e sono sicuro che sarà buono anche domani".
Quanto ti preoccupano le condizione meteo?
CONTE: "Ci auguriamo che il tempo possa migliorare, noi e la Croazia siamo squadre che giocano a calcio e per offrire spettacolo sicuramente speriamo che il campo sia nelle migliori condizioni, sia per noi che per loro".
Bisogna mettere in campo aggressività e ritmo...
CONTE: "Io ho allenato squadre che potevano essere più forti e altri che potevano essere meno forti, ma alla fine ho vinto lo stesso. La squadra è preparata, mi auguro che faremo una grande partita a prescindere da chi scendere in campo. La nostra priorità è la squadra e non il singolo. Abbiamo tante defezioni, ma non ci dobbiamo preoccupare. Lavoriamo ad un'idea di gioco e la voglia dei ragazzi mi lascia sereno. Domani dovremo scendere in campo con voglia ed orgoglio".
Questa può essere la partita che può dare la misura di quanto sia forte l'Italia?
BUFFON: "Non è sicuramente una partita come le altre perchè questi gironi che vengono composti con pseudo cenerentole, squadre materasso e squadre più blasonate, è chiaro che la sfida Italia-Croazia è quella che accende maggiormente l'entusiasmo e la fantasia perchè alla fine ci sono dei giocatori, dei protagonisti in campo di livello internazionale. Chiaro che noi l'affrontiamo con una certa curiosità, perchè sicuramente nel nostro bagaglio c'è molta umiltà perchè è l'unico ingrediente che ti può far conseguire dei risultati importanti, insieme anche all'ambizione, che non deve mai mancare, soprattutto se ti chiami Italia e rappresenti una storia calcistica come la nostra. Sarebbe superfluo negare che teniamo molto alla sfida che ci sarà domani e ci teniamo perchè vogliamo fare bella figura, vogliamo convincere i nostri tifosi e la nostra Nazione che la Nazionale italiana c'è ancora".
Quali talenti croati mi spaventano?
CONTE: "Non dobbiamo avere paura di nessuno, ma rispetto di tutti gli avversari. La Croazia ha elementi bravi nell'uno contro uno e noi dovremo essere bravi nella fase di non possesso e in quella di non possesso nel rimanere compatti cercando di sviluppare quello che abbiamo provato il allenamento".
Cosa pensate del cambio Mazzarri-Mancini?
CONTE: "Innanzitutto dispiace comunque per Mazzarri. A livello umano dispiace quando ci sono questi esoneri. Bentornato a Roberto Mancini, che sicuramente è un ottimo allenatore, ha già fatto bene all'Inter, dimostrando e vincendo. Un grande in bocca al lupo e un grande in bocca al lupo anche a Walter Mazzarri".
BUFFON: "Sicuramente questo avvicendamento è stato un po' un fulmine a ciel sereno, però è un qualcosa di ineluttabile viste le ultime settimane un po' burrascose in casa Inter, almeno da quello che si leggeva sui giornali. L'avvento di un allenatore col curriculum di Mancini penso possa solo far bene al nostro calcio, al nostro movimento, anche perchè spesso è un allenatore che col carisma che ha riesce a portare anche dei giocatori di livello internazionale importanti. Questo sarebbe una specie di volano per far ripartire anche il nostro calcio, oltre alle idee".
Che effetto ti fa vedere Genova devastata, dove giocherete tra 48 ore...
BUFFON: "Le premesse della gara con l'Albania erano positive, per portare un aiuto alla città oltre che ad un po' di svago e di sporto. C'è Genova in questa situazione, ma anche Carrara e tanti altri piccoli centri di cui si parla meno. Siamo tutti italiani e 'stringiamoci a coorte".
Cosa manca all'Italia delle qualità della Croazia e viceversa?
CONTE: "Dico semplicemente che l'abbiamo studiata e ne conosciamo gli aspetti positivi e negativi. Domani dovremo cercare di portare in campo le nostre qualità e quello che abbiamo provato".
L'obiettivo è la vittoria dell'Europeo?
CONTE: "Dobbiamo muoverci con i piedi di piombo perché arriviamo da una delusione cocente che non dobbiamo mai dimenticare perché deve darci la forza per andare avanti. Cerchiamo prima di tutto di qualificarci, andiamo per gradi. E' un momento storico che non ci permette di fare voli pindarici. Serve rimanere concentrati, compatti, dimostrando gara dopo gara di volerci togliere delle soddisfazioni".
Vorresti vincere l'Europeo per eguagliare Zoff?
BUFFON: "Prima devo arrivarci perché manca ancora un anno e mezzo. Quando ci saremo lo affronteremo senza alcun patema come abbiamo fatto finora. Non vogliamo avere rimpianti e per riuscirci dovremo mettere in campo tutto quello che abbiamo. Detto questo i confronti lasciano il tempo che trovano. Essere Pelè o Maradona è una bella cosa comunque".
Cosa pensi dell'accostamento con Guardiola?
CONTE: "Nel calcio bisogna sempre andare avanti. Cerco di portare la mia idea di calcio, imparando a conoscere sempre meglio i miei giocatori per testare le armi a disposizione. Bisogna sempre aumentare la qualità. Guardiola è un allenatore che in questo momento sia fra i migliori al mondo e lo sta dimostrando anche al Bayern Monaco. Non posso che fargli i complimenti".
Domani è più importante vincere che giocare bene?
CONTE: "No perché io mi aspetto delle risposte. Una crescita di squadra sotto il profilo di quello che stiamo facendo. Non bisogna per forza vincere per riuscirci. Mi auguro che domani comunque ci sia una bella vittoria".
C'è la tensione della grande sfida?
CONTE: "Giochiamo a San Siro contro la Croazia e siamo in testa alla classifica a pari punti. Tutto questo fa ben presente l'importanza della gara sotto tutti i punti di vista. E' importante che ci sia una risposta così bella da parte del pubblico perché vuol dire che questa squadra trasmette emozioni. La Croazia è una squadra di qualità e c'è curiosità per capire quale risposta daremo".
BUFFON: "Sottoscrivo le parole del mister e aggiungo che anche la partita in casa della Norvegia è stata importante perché storicamente erano tantissimi anni che non succedeva. Domani sarà una sfida più difficile e importante, in corrispondenza della stima che abbiamo dell'avversario".