Italia, Conte firma e si presenta: "Mi piacciono le sfide, io vivo per la vittoria"
Conte in azzurro
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19/ago/2014 11.45.00
Antonio Conte è stato ufficialmente presentato dalla FIGC come nuovo Ct dell'Italia e ha apposto in diretta la firma sul contratto: "Emozionato di essere qui".
Se qualcuno avesse detto poco più di un mese fa - con la Juventus impegnata a Vinovo nei primi esercizi prestagionali sotto la guida di Antonio Conte - che ci saremmo ritrovati il 19 agosto a raccontare la conferenza stampa di presentazione ufficiale del medesimo Conte come Ct dell' Italia , certamente costui sarebbe stato preso per pazzo o giù di lì.
Ed invece è tutto vero, ora la Juventus è in mano ad Allegri, mentre Conte, che ha firmato in diretta il contratto biennale con la FIGC, è seduto al fianco del suo mentore Tavecchio - nuovo capo supremo del calcio italiano - per raccontare le sue prime sensazioni al termine della folle giostra andata in scena nell'italico pallone durante le ultime settimane.
"Buongiorno a tutti. Non posso negare di essere emozionato, - ha esordito Conte - perché al mio posto vorrebbero esserci tutti gli allenatori del Mondo. Assieme al Brasile siamo la Nazionale che ha vinto di più al Mondo, ben 4 Mondiali, e questo sta già ad indicare quale sia la mia emozione e il mio orgoglio nel guidare questa squadra. Colgo l'occasione per salutare Prandelli e fargli un in bocca al lupo per il suo nuovo lavoro con il Galatasaray, e per ringraziare Arrigo Sacchi per il lavoro svolto con la nostra Cantera. Finché ci sarò io le porte della Nazionale per lui saranno sempre aperte".
Il Ct ha parlato quindi del tecnico che lo attende: "Mi piacciono le sfide che potrebbero sembrare ardue, come quando 3 anni fa arrivai sulla panchina della Juventus. - ha spiegato - I giocatori sono gli stessi che provengono da un'esperienza non positiva ai Mondiali. Ma sono convinto che abbiamo buoni giocatori e che se riusciamo a farli sentire una squadra, possano far bene. Credo che possiamo risollevarci e risollevare l'intero movimento calcistico italiano".
Su Giuseppe Rossi , nuovamente ai box per infortunio, Conte è chiaro: "Giuseppe è un patrimonio del calcio italiano e spero di poterlo avere presto a disposizione. Tuttavia preferisco in questo momento non entrare nel merito dei singoli giocatori. Balotelli ? Io guardo prima l'uomo, poi il calciatore. Tutti dovranno dimostrare che tengono alla Nazionale. Il talento deve essere a disposizione della squadra, e la squadra deve esaltare il talento. Non c'è niente di scontato su nessuno".
"A prescindere - ha continuato il Ct - non sarà convocato nessuno. Mi piacerebbe che ci fosse ansia, attesa per la Nazionale. Meglio 25 giocatori un po' più scarsi ma che hanno voglia piuttosto che 25 giocatori più bravi ma demotivati. Il posto non è garantito per nessuno. Vorrei che l'Italia avesse lo spirito di tutte le mie squadre, dall'Arezzo alla Juventus".
E sul modus operandi per le scelte, l'ex tecnico bianconero ha aggiunto: "Io devo lavorare su un blocco storico, che è quello della Juventus. - ha affermato - E attorno a questo blocco costruire poi una squadra che ottenga i risultati. Il tempo a disposizione è poco e il lavoro da fare è tanto".
Conte ha poi posto l'accento sulla mentalità che intende portare in Nazionale: "La vittoria per me è una dolce condanna. - ha affermato - Sapete che vivo per la vittoria, vincere o perdere per me è come vivere o morire. Quando perdo, la mia famiglia lo sa, è come se stessi per 3 giorni in una morte apparente. Perciò spero che presto la vittoria diventi una dolce condanna anche per la Nazionale".
Inevitabile per il Ct una domanda sull'addio alla Juventus: "Con la Juve c'è stato un esaurimento naturale del rapporto. - ha spiegato Conte - Non pensavo di rientrare in pista dopo soli 35 giorni. Pensavo di fare un aggiornamento in Europa quest'anno".
Il Ct ha respinto al mittente le polemiche sul contratto: "Non mi interessano, - ha affermato Conte - a queste domande rispondo sempre con i fatti, non con le parole. E sarà così anche questa volta. Accettare i parametri di Prandelli? Io ho accettato i parametri della Federazione, il mio stipendio rientra nei parametri. Poi se Antonio Conte ha un'immagine che attraverso le vittorie vale 10, la Federazione ha fatto valere questo diritto".
I giornalisti hanno punzecchiato poi il Ct sull'aspetto dei rapporti tesi con la Federazione negli ultimi anni, relativamente alla squalifica per le vicende del calcioscommesse, al numero degli Scudetti della Juventus e alle possibili ingerenze degli sponsor sulle scelte: "Sono 3 domande agghiaccianti - ha scherzato Conte - La squalifica è stata ingiusta e dolorosa, ma mi è servita per crescere. Gli Scudetti della Juve? Io tengo di più a quelli che ho vinto io, che sono 8, 5 da calciatore e 3 da allenatore".
"Quanto agli sponsor - ha proseguito Conte - v i posso garantire che niente e nessuno in questi due anni farà le scelte al posto mio". Chiarimento poi sul Codice etico, che Conte ha spiegato sarà soggettivo a sua discrezione: "Le punizioni, se ci saranno - ha spiegato - saranno prese a seconda di come io personalmente valuterò i fatti. Non ci saranno delle pene prestabilite, le decisioni saranno in base alla mia moralità".
Occhi già sulle prime sfide: "Da quando ho dato l'ok al presidente - ha assicurato Conte - io e i miei collaboratori siamo già sul pezzo e stiamo lavorando prima per la gara contro l'Olanda, poi per quella contro la Norvegia".
Precisazione sullo staff: "Per il preparatore dei portieri decideremo con la Federazione. Il Team manager? E' una figura importante e carismatica, ma sarà il presidente Tavecchio a decidere". Infine su Pirlo : "L'età non conta, l'importante è che i giocatori corrano. Andrea è un campione, - ha sottolineato - anche lui è convocabile e voglio parlarci viste le sue dichiarazioni".
Goal.com
