Brasile-Olanda 0-3: Selecao ancora ko, il terzo posto mondiale è orange
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di Mihai Vidroiu
12/lug/2014 23.53.29
L'Olanda espugna Brasilia e si piazza al terzo posto nel Mondiale. Altro ko per il Brasile, che va subito sotto con il rigore di Van Persie. Arrotondano Blind e Wijnaldum.
Sono gli Oranje a salire sul podio: l’Olanda di Van Gaal si sbarazza di un Brasile ancora scioccato dalla semifinale nel giro di un quarto d’ora con un due a zero firmato van Persie e Blind. La gara è condizionata da un rigore dopo poco più di un minuto per un fallo fuori area di Thiago Silva, che però se la cava inspiegabilmente con un’ammonizione.
Il terzo goal arriva a tempo scaduto dai piedi di Wijnaldum, ma in tutta la gara gli uomini di Scolari sono andati in porta una sola volta, con un tiro da fuori, senza creare nessuna vera occasione da rete, il risultato rispecchia i reali valori delle due squadre nel corso di tutta la rassegna.
FORMAZIONI – Felipe Scolari cambia qualche pedina inserendo Maxwell terzino sinistro al posto di Marcelo e Paulinho al fianco di Luiz Gustavo, mentre il tridente d’attacco è composto da Willian, Ramires e Oscar dietro alla punta Jô, preferito a Fred. Rientra regolarmente Thiago Silva al centro della difesa.
Louis Van Gaal risponde con il classico 3-5-2 con Blind e Kuyt esterni, Clasie e Wijnaldum in copertura e Sneijder a ridosso di Robben e van Persie. Ma un problema muscolare nel riscaldamento costringe il tecnico olandese a risparmiare Sneijder e a inserire il centrocampista centrale de Guzmán in posizione di trequartista.
PRIMO TEMPO – Il Mineiraço non è ancora finito, i suoi strascichi si avvertono in campo fin dal calcio d’inizio. Bastano 85 secondi all’Olanda per creare un’azione da goal: Robben entra in possesso del pallone, scambia con van Persie che lo manda in porta sfruttando HHH: l’arbitro non ha dubbi e assegna il calcio di rigore. Lo batte van Persie e il Brasile è già in svantaggio.
La situazione non migliora, e dopo nemmeno un quarto d’ora l’Olanda raddoppia. È ancora una volta Robben, che scende tra le linee creando soqquadro, a innescare l’azione. Vede un buco alla sua destra, Maxwell al pari di Marcelo sale troppo lasciando scoperta la sua fascia, e lancia de Guzmán il cui traversone mette in difficoltà David Luiz.
Il centrale brasiliano invece di disattivare il pallone lo colpisce debolmente di testa consegnandolo a Blind, solissimo all’altezza del dischetto, l’olandese colpisce col piede debole e a porta spalancata trova la seconda rete. La squadra di Scolari insiste sistematicamente a crossare ma contro una difesa a tre e con un solo colpitore di testa l’efficacia di questa tattica è pressoché nulla, e il primo tempo va in archivio.
SECONDO TEMPO – I padroni di casa ricominciano con Fernandinho al posto di Luiz Gustavo, e dopo meno di un altro quarto d’ora sarà anche Paulinho a lasciare il campo per il subentrante Hernanes. Ma le migliori chance per i verdeoro nascono solo da giocate dei singoli con qualche conclusione dal limite o da cross tesi su cui non arriva nessuno. Manca un impianto di gioco solido.
I ritmi si abbassano inevitabilmente, i pentacampeão non ne hanno più mentre gli Oranje tirano il fiato, l’unica modifica di Van Gaal è invertire Wijnaldum con de Guzmán in fase di raccordo. Ma la manovra dei brasiliani muore sulla trequarti, un centrale olandese esce sempre sul portatore di palla, con Clasie che scala a coprire e Wijnaldum ad affiancare de Guzmán in rottura.
Scolari si gioca l’ultima carta: Hulk su Ramires, mentre Van Gaal fa entrare Janmaat sul dolorante Blind. Ma accadrà ben poco nel finale. Il Brasile continua a gestire il pallone ma crea qualcosa solamente da palla inattiva, mentre l’Olanda arriva sistematicamente sul fondo sfruttando i pertugi concessi ma senza più affondare.
Al 91’ il definitivo tre a zero. Robben appoggia per Janmaat in sovrapposizione sfruttando l’inferiorità sull’ala degli avversari, il traversone è teso per Wijnaldum che scevro da marcature in mezzo all’area la corregge in rete. La medaglia di bronzo è meritatamente al collo degli uomini di Van Gaal.
CHIAVE – L’organizzazione. L’Olanda difende con tutti gli uomini (tranne van Persie) dietro la linea del pallone, addirittura la linea difensiva è composta da sei uomini: tre difensori, due esterni e un mediano, e appena entra in possesso del pallone riparte in verticale contro la lenta difesa brasiliana, praticamente sempre orfana dei terzini.
Il Brasile non ha idee in fase di costruzione, cerca di sfondare centralmente ma la densità è tale da non permette la permeabilità, l’unico modo è quello di spingere sulle ali, proprio dove Van Gaal vuole e la sua trappola s’innesca, una volta lì la palla muore e i suoi possono ripartire.
MOVIOLA – Djamel Haimoudi ne combina due in un colpo solo: dopo poco più di un minuto dà un rigore all’Olanda per un fallo fuori area di Thiago Silva su Robben e invece di espellere il brasiliano, lo ammonisce soltanto.
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