Prandelli va all'attacco: “Balotelli non è un campione, Rossi delusione”
Grande amarezza nelle parole dell'ex ct Prandelli
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08/lug/2014 16.00.00
Prandelli si sfoga in una conferenza con i media italiani: "Balotelli non è un campione, Rossi grande delusione umana, vergogna paragonarmi a Schettino".
Una conferenza-bis con la stampa italiana per sfogarsi. E raccontare le sue verità dopo l'uragano di critiche che lo ha accolto per il fallimento azzurro ai Mondiali. Cesare Prandelli, l'ex ct, il 'fuggiasco' secondo molti tifosi, ha voluto difendersi in un secondo incontro con i media, a margine della sua presentazione come nuovo tecnico del Galatasaray e durato poco più di mezzora.
"Io e la mia famiglia riceviamo lettere di minacce", ha denunciato Prandelli, evidentemente esausto per il clima d'odio che lo sta circondando. Se l'Italia è andata male, secondo il tecnico, è stato anche per colpa dei suoi presunti leader.
Come Mario Balotelli, scaricato nuovamente da Prando dopo le critiche dell'immediato post di Italia-Uruguay: "Per ora ha solo grandi colpi ma non è ancora un campione, deve lavorare per diventarlo".
Ma Supermario non è l'unico bersaglio: "La più grossa delusione a livello umano, invece, è stata Giuseppe Rossi", è l'inattesa bordata rifilata da Prandelli all'attaccante della Fiorentina, chiaramente deluso per il taglio dalla spedizione Mondiale. Tra i più deludenti, anche il parmense Cassano: "Ma non mi sono pentito di averlo chiamato".
Quanto alla sua 'fuga' dalla Nazionale, Prandelli reagisce così: "Potevo chiedere la buonuscita come fanno tutti gli italiani e invece mi sono dimesso con l'idea di non accettare proposte dall'Italia". Alla base del fallimento azzurro, secondo l'ex ct, c'è stata una certa fragilità psicologica.
"Alcuni sono stati traditi dalla paura, ma non è vero che lo spogliatoio era spaccato. La presenza delle famiglie nel ritiro è stata un aspetto positivo della nostra spedizione, ma tra quelli che mi accusano c'è qualcuno che è sporco dentro. Devo dire che mi ha ferito molto sentirmi paragonato a Schettino (lo ha fatto il critico del 'Corsera' Aldo Grasso, ndr), questo è il cinismo del nostro calcio. Non cerco scuse, il progetto è fallito e me ne sono assunto la responsabilità".
Goal.com