Argentina-Belgio 1-0: Si sblocca il Pipita, Albiceleste in semifinale
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di Valentino Cesarini
05/lug/2014 19.53.48
L'Argentina batte il Belgio di misura e stacca il biglietto per la semifinale del Mondiale, dove incontrerà la vincente di Olanda-Costa Rica. Decide la rete iniziale di Higuain.
Il massimo risultato con il minimo sforzo. All’Argentina basta un guizzo di Gonzalo Higuain, dopo appena otto minuti, per avere la meglio sul Belgio e volare in semifinale, dove mercoledì incontrerà la vincente del match di stasera fra Olanda e Costarica. Il Belgio, dopo quattro gare dove aveva fatto vedere buone cose, si arrende al termine di una partita dove si accende troppo tardi e solamente a tratti, mentre l’Argentina, dopo il vantaggio, controlla il match senza particolari affanni, sfiorando il raddoppio ad inizio ripresa con la traversa di Higuain e nel recupero con Messi che spreca malamente davanti a Courtois.
La squadra di Sabella torna a giocarsi una semifinale mondiale dopo ben 24 anni di assenza e dopo che nelle ultime due edizioni (2006 e 2010) si era dovuta fermare ai quarti contro la Germania. L’ultima semifinale fu nel 1990 (vittoria ai rigori contro l’Italia n.d.i), quando Maradona e compagni sconfissero ai rigori la Jugoslavia ai quarti di finale, mentre il Belgio esce per la prima volta nella sua storia ai quarti di finale; infatti nell’unico quarto disputato (nel 1986) i Diavoli Rossi ebbero la meglio ai calci di rigore sulla Spagna. E finisce anche il record di Courtois che alla 22esima presenza in nazionale subisce la prima sconfitta.
FORMAZIONI - Sabella cambia qualcosa rispetto agli ottavi di finale. Confermato il 4-4-2 con Basanta che prende il posto dello squalificato Rojo sulla corsia sinistra, mentre Demichelis è preferito a Fernandez in mezzo alla difesa con Garay, con Zabaleta sulla destra. In mezzo al campo, panchina all’inizio per Gago con Biglia titolare a fianco di Mascherano, mentre Lavezzi e Di Maria sono sugli esterni. In attacco confermatissima la coppia Higuain e Messi.
Il Belgio di Wilmots risponde con il consueto 4-2-3-1. In avanti è confermato dal primo minuto Origi che vince il ballottaggio con Lukaku, con il trio De Bruyne, Hazard e Mirallas, preferito a Mertens, a supporto. A centrocampo il gioco è affidato a Fellaini e Witsel.
PRIMO TEMPO - Parte meglio l’Argentina di Sabella che spinge subito sull’acceleratore, cercando di mettere in difficoltà il Belgio. Ed al minuto 8 l’Albiceleste si porta in vantaggio grazie al Pipita Higuain. Palla che arriva in area dopo un rimpallo, l’attaccante del Napoli non ci pensa un attimo e lascia partire un destro fulminante sul secondo palo che batte Courtois. Il Belgio, sotto di un goal, prova a reagire e nonostante la prova incolore di Origi, il più pericoloso diventa De Bruyne in due occasioni, ma Romero è attento.
L’Argentina, che alla mezzora perde Di Maria per un problema fisico, rischia praticamente zero, ma anche in attacco sembra non voler alzare il ritmo. Prima del riposo Messi ci prova su punizione, con la sfera che termina di poco alta, ma l’ultima emozione della prima frazione è di marca belga. Cross di Vertonghen in area, Mirallas gira di testa, ma la sfera termina fuori di un soffio.
SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa sale in cattedra Gonzalo Higuain. Prima prova la conclusione, deviata da Van Buyten che sfiora il palo, poi al 55’ elude l’intervento di Kompany, entra in area e lascia partire un missile di destro che si stampa sulla traversa a Courtois battuto. Wilmots prova a cambiare in corsa e getta nella mischia sia Mertens che Lukaku, al posto di Mirallas ed Origi, autori di una prova negativa.
Il Belgio prova ad alzare il ritmo e sull’ennesimo cross di Vertonghen, Fellaini si inserisce bene in mezzo ai difensori argentini e stacca di testa, con la palla che termina alta. Sabella inserisce Palacio per Lavezzi, mentre Wilmots si gioca l’ultimo cambio a disposizione togliendo uno spento Hazard per Chadli.
Negli ultimi minuti il Belgio prova il forcing finale, ma l’Argentina tiene bene e senza grandi sofferenze fino al 95’, sfiorando il raddoppio con Messi in contropiede, con il numero dieci che calcia addosso a Courtois da ottima posizione.
CHIAVE - Il goal di Higuain dopo appena 8’ che regala la qualificazione in semifinale all’Argentina. Primo goal al Mondiale brasiliano per l’attaccante del Napoli, che nella ripresa sfiora la doppietta personale colpendo la traversa. E l’Argentina torna fra le prime quattro del mondo dopo ben 24 anni di assenza; l’ultima volta fu ad Italia 90. Il Belgio, dopo quattro buone prestazioni, si ferma proprio sul più bello, creando praticamente poco verso la porta di Romero.
MOVIOLA - Buona la prova di Rizzoli e dei suoi collaboratori. Non ci sono episodi da moviola. Giusti i tre cartellini gialli sventolati ai danni di Hazard, Alderweireld e Biglia, mentre manca quello ai danni di Messi, autore di due falli sanzionabili.
Goal.com
Olanda-Costa Rica 4-3 d.c.r: Navas non basta, Krul è l'eroe oranje
Krul para uno dei due rigori decisivi.
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di Rosa Maiuccaro
06/lug/2014 00.51.43
Sarà l'Olanda ad affrontare l'Argentina in semifinale. Nei 120' tre pali oranje, con Snejder e van Persie. Poi, ai rigori, il portiere di van Gaal ne para due.
Ci sono voluti i calci di rigore all’Arena Fonte Nova di Salvador de Bahia per decidere l’ultima semifinalista del mondiale brasiliano tra Olanda e Costa Rica . Gli oranje volano meritatamente in semifinale grazie ai quattro rigori di Van Persie, Robben, Sneijder e Kuyt e le parate di Krul sui rigori di Ruiz e Umana.
Un match incredibilmente difficile per gli oranje, che dopo aver battuto il Cile in extremis, hanno affrontato un avversario ostico come il Costa Rica. Una partita tattica, molto noiosa per quasi tutti i novanta minuti che si è animata nei tempi supplementari con entrambe le squadre a combattere con cuore e passione fino alla fine.
Ha tenuto il fortino della Costa Rica, piuttosto fortunata e aggrappata al grande talento del suo portiere Navas. Ci ha provato in tutti i modi l’Olanda che ha trovato di fronte a sé una squadra organizzata e grintosa ma anche molta sfortuna. L’Olanda se la dovrà vedere in semifinale mercoledì 9 luglio a San Paolo con l’Argentina di Lionel Messi.
FORMAZIONI - Van Gaal schiera un 3-5-2 con Cillessen tra i pali, Vlaar, De Vrij e Martins Indi in difesa, un folto centrocampo formato da Kuyt, Blind, Wijnaldum, Snejider e Depay e in attacco Robben e Van Persie. Anche Pinto si affida ad un 3-5-2 a partire dal portiere Navas; Acosta, Gonzalez e Umana in difesa; Gamboa, Borges, Tejeda, Bolanos e Diaz a sostegno della coppia d’attacco formata da Ruiz e Campbell.
PRIMO TEMPO - Un avvio poco vivace e confusionario quello tra l’Olanda e il Costa Rica con entrambe le squadre intente a studiarsi tatticamente. Al 5’ finalmente prende il via il gioco ma nessuna delle due squadre riesce a concretizzare. Un match equilibrato con entrambe le formazioni compatte e decise a concedere poco o nulla in fase offensiva. Grande guizzo di Robben al 7’ che entra in area di rigore ma viene prontamente chiuso dalla difesa avversaria. Partita veramente noiosa con uno sterile possesso palla da parte dei costaricani.
Atteggiamento piuttosto passivo quello degli oranje che sembrano voler spingere i sudamericani ad uscire dalla loro metà campo. Basti pensare che l’Olanda ha effettuato ben 177 passaggi nei primi 20 minuti di gioco, ovvero più che nell’intera partita contro il Cile. Passaggi fino a questo momento del tutto inconcludenti. Al 21’ arriva la prima occasione dell’Olanda con la doppia parata di Navas su Van Persie. Poteva sfruttarla meglio l’attaccante del Manchester United che calcia sul secondo palo senza troppa convinzione. Nuova bella azione dell’Olanda, che comincia a capire come attaccare l’atteggiamento difensivo della Costa Rica, ma Van Persie è leggermente in fuorigioco. Al 28’ sbaglia il Costa Rica, ci riprova l’Olanda bloccata da una grande parata di Navas.
Al 33’ prima opportunità per il Costa Rica che viene fermato addirittura da Van Persie. Riparte subito il contropiede di Robben che trova però Campbell che lo ferma con un brutto fallo. Ci poteva stare l’ammonizione, ma l’arbitro lascia correre. La punizione per gli olandesi si conclude con un nulla di fatto. Al 38’ nuova punizione per gli oranje, battuta splendidamente da Sneijder che trova ancora una volta l’ottimo intervento di Navas. Il pubblico, forse stufo dei ritmi lenti di questo match, inizia ad inneggiare a Neymar Jr, vittima ieri di un brutto infortunio, per incoraggiare il campione brasiliano in questo momento difficile. Si torna negli spogliatoi sullo 0-0 e non potrebbe essere altrimenti per il poco visto in questo deludente primo tempo.
SECONDO TEMPO - Riparte in sordina anche la ripresa con Robben che viene immediatamente steso al 51’ addirittura da due difensori costaricani. Lo stesso Robben batte la punizione passando di fatto a Sneijder che colpisce bene ma la conclusione vola troppo alta sopra la traversa. Fanno ben sperare le statistiche per gli oranje che hanno segnato 10 gol sui 12 segnati in questo mondiale dopo il 45’. Volano i primi noiosissimo dieci minuti del secondo tempo con le due squadre ancora in perfetto equilibrio.
Sembra proprio aver ragione chi sostiene che la Costa Rica ha avuto un merito indiscutibile in questo mondiale, ovvero quello di aver reso inguardabili tutte le partite delle quali è stata protagonista. A questo proposito, il secondo tempo è forse anche più brutto del primo, per quanto possibile. Al 63’ ammonito MartinsIndi (vero anello debole dell’Olanda) per fallo sul capitano della Costa Rica, Ruiz. A questo punto cambio per Pinto, esce Campbell ed entra Urena.
Van Persie continua a trovarsi in fuorigioco, merito anche dell’attentissima difesa costaricana. Ce la sta mettendo tutta invece Robben per superare la linea difensiva avversaria ma viene costantemente chiuso da quattro o cinque uomini. L’Olanda ha tirato in porta in 32’ del secondo tempo soltanto una volta, mentre la Costa Rica due. Negli ultimi venti minuti ci prova con tutte le sue forze il Costa Rica che vorrebbe approfittare degli ultimi momenti per firmare il gol qualificazione. Cambi per entrambe le squadre in vista dei tempi supplementari. Per l’Olanda esce Depay ed entra Lens, per il Costa Rica entra Myrie ed esce Gamboa. Al 79’ grande colpo di testa del nuovo entrato Lens, che si trovava però in posizione di fuorigioco. Per la cronaca, Navas para anche questa conclusione.
All’80’ pericolosa trattenuta di Gonzalez su Robben al limite dell’area di rigore. Il difensore, ammonito, salterebbe un’eventuale semifinale contro l’Argentina. La punizione di Sneijder colpisce in pieno il palo. Primo vero brivido dell’intera partita con l’Olanda finalmente pronta ad alzare i ritmi della partita. All’83’ altro miracolo di Navas su Van Persie mentre il Costa Rica non ha neanche più le forze di far ripartire il contropiede.
Clamorosa occasione persa da Van Persie all’88’ che liscia il pallone sul gran cross di Snejider. Sembra proprio non essere giornata per l’attaccante in forze al Manchester United. Primo errore dell’arbitro all’89’ che non ammonisce Diaz, già ammonito, autore dell’ennesimo intervento duro su Robben al limite dell’area di rigore. Incredibile parapiglia in area costaricana con l’Olanda che continua a trovare una porta stregata. Van Persie non trova il gol né su punizione né su azione. Finisce sullo 0-0 anche il secondo tempo, si andrà ai tempi supplementari.
TEMPI SUPPLEMENTARI - Nel primo tempo supplementare ancora un grande intervento di Navas che poi subisce un colpo al ginocchio nella caduta. Ultimo cambio per la Costa Rica, entra Cubero ed esce Tejeda. Van Gaal ne ha ancora due. Aspettando Huntelaar. Urena si lascia poi cadere su un lieve contatto con Vlaar ma l’arbitro non concede il calcio di rigore.
A quindici minuti dai calci di rigore arriva il suo momento. Esce Martins Indi ed entra Hunterlaar. Nella seconda frazione dei supplementari continua a correre come un forsennato Robben che lotta sulla fascia e ottiene subito una punizione. Terrore nella difesa del Costa Rica che riesce a cavarsela anche questa volta. Al 113’ ci prova Lens, in fuorigioco ma Navas dimostra ne averne ancora. Grande fairplay tra le due squadre come dimostrano le immagini di un abbraccio amichevole tra Robben e Pinto.
Al 116’ stava per aprirsi il libro della storia del calcio con il Costa Rica vicinissimo al gol ma ci pensa Cillessen. Al 118’ arriva persino al traversa di Sneijer. Un finale di partita veramente emozionante. Finisce qui. Il Costa Rica raggiunge il suo obiettivo: calci di rigore. I tifosi sudamericani esultano come se avessero vinto la coppa del mondo mentre Van Gaal sfodera il suo asso nella manica: il portiere Krul.
CHIAVE - Il migliore in campo è sicuramente il portiere del Levante Navas che salva più di una volta il Costa Rica dal vantaggio oranje. Ottimi i suoi interventi sulle conclusioni di Sneijder e Van Persie. Navas si conferma uno dei migliori portieri di questo mondiale. L’Olanda può invece contare sempre sui suoi due leader Robben e Sneijder che si fanno sempre trovare pronti ed attaccano in maniera quasi instancabile la pronta difesa costaricana.
Veramente encomiabile la grinta e la passione di tutto il Costa Rica. Rigori battuti in maniera perfetta dagli oranje, premiata anche la coraggiosa scelta di Van Gaal di far entrare al 119’ il portiere Krul, autore delle parate decisive sui calci di rigore.
MOVIOLA - Nessuno episodio in particolare da sottoporre alla moviola. Sostanzialmente buono l’arbitraggio di Irmatov. Ottime anche tutte le chiamate dei guardalinee.
Goal.com
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