Il Salotto Bianconero

[Rio 2014] GLI OTTAVI

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PAG Posted on 27/6/2014, 17:25     +1   -1
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Edited by Cocteau Twins - 28/6/2014, 11:40
 
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Verso Brasile-Cile: Padroni di casa imbattuti da 12 anni contro la Roja

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Brasile, gioia Mundial
Getty Images
Redazione Goal Italia



27/giu/2014 21.00.00
L'ultima vittoria del Cile sul Brasile è arrivata nel 2000. Ma avendo già estromesso la Spagna i ragazzi di Sampaoli sono alla ricerca di un'altra sorpresa.

Il Brasile spera di proseguire la striscia di scontri diretti contro il Cile senza sconfitte nell'ottavo di finale che si giocherà domani allo Stadio Mineirao di Belo Horizonte.

La Selecao è imbattuta contro i colleghi sudamericani dal 2000 quando si disputarono le qualificazioni al Mondiale nippo-coreano del 2002. Da allora il Brasile ha vinto 10 delle ultime 12 sfide, ma questo Cile ha già impressionato per aver eliminato la Spagna.

Il ct del Brasile Felipe Scolari professò al momento del sorteggio la personale speranza di vedere il Cile eliminato nella fase a gironi per non doverlo incontrare nel turno successivo. Un commento che ha sollevato non poche polemiche visto che le alternative al Cile erano Olanda e Spagna.

La squadra allenata da Jorge Sampaoli, dopo aver battuto nell'ordine Australia e Spagna è stata battuta dall'Olanda nella sfida decisiva per la testa del gruppo B.

Il Brasile nel frattempo raggiungeva il primo posto del gruppo A grazie alle vittorie su Croazia e Camerun e il pareggio contro il Messico. Le due squadre si giocano il pass per i quarti di finale dove incontreranno la vincente di Colombia-Uruguay in un altro derby sudamericano.

Il Cile raggiunse le semifinali nel Mondiale casalingo del 1962 quando per la prima volta riuscì a passare la fase a girone. In quell'occasione però il Brasile eliminò la Roja con un secco 4-2.

La Selecao ha inoltre eliminato il Cile in altre due occasioni, sempre agli ottavi di finale: nel 1998 vincendo per 4-1 e nel 2010 trionfando per 3-0.

Quattro calciatori del Brasile fra cui Neymar e Thiago Silva sono diffidati, mentre Fernandinho prenderà il posto dello squalificato Paulinho in mezzo al campo.

Per il Cile, Gary Medel e Arturo Vidal, entrambi assenti nella sfida contro l'Olanda, dovrebbero regolarmente essere in campo.

CITAZIONE
Opta Facts

Il Brasile ha vinto tutti e tre i precedenti giocati ai Mondiali contro il Cile, sempre nella fase a eliminazione diretta (ottavi di finale nel 2010 e nel 1998, semifinale nel 1962).
Nelle ultime due occasioni in cui il Cile ha raggiunto gli ottavi di finale è infatti stato eliminato dal Brasile (3-0 nel 2010 e 4-1 nel 1998).
Il Cile ha subito 11 gol in questi tre precedenti, una media di 3.7 a partita.
Il Brasile ha sempre segnato almeno due gol nelle ultime nove partite contro il Cile (una media di 3.6 a partita).
Quattro dei cinque gol del Cile in questo Mondiale sono arrivati nel primo tempo, l’altro è stato segnato al 90°.
Il Brasile ha vinto le ultime cinque partite di ottavi di finale giocate ai Mondiali, segnando 13 gol e tenendo la porta inviolata in quattro occasioni.
L’ultima volta che il Brasile ha perso agli ottavi di finale in un Mondiale fu a Italia 90 contro l’Argentina (1-0).
In generale, il Brasile ha perso solo una delle ultime 10 partite giocate contro avversarie sudamericane ai Mondiali (8V, 1N).
Il Cile invece ha perso quattro volte su quattro ai Mondiali contro avversarie sudamericane, tre di queste contro il Brasile.
Il Cile non ha mai battuto la Seleção in Brasile – 20 sconfitte e sei pareggi.
La Nazionale verdeoro non perde in casa da 40 partite – l’ultima sconfitta arrivò contro il Paraguay in amichevole nel 2002 (0-1).
Edu Vargas ha trovato la rete nelle sue due ultime partite contro il Brasile, tra cui anche un gol nell’amichevole giocata a Belo Horizonte nell’aprile 2013.
È stato Neymar a segnare il gol numero 100 di questo Mondiale, che è coinciso anche con la 100ª partita del Brasile nella storia della Coppa del Mondo.
L’attaccante del Barcellona ha segnato quattro gol in tre partite in questo Mondiale (due doppiette), e otto nelle ultime sei partite giocate con la sua Nazionale.

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PAG Posted on 28/6/2014, 17:52     +1   -1
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Bellissimo l'ottavo di finale finora!

Isla inguardabile, come tutta la difesa.
 
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PAG Posted on 28/6/2014, 18:57     +1   -1
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Tempi supplementari. Vediamo chi la spunta
 
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PAG Posted on 28/6/2014, 19:56     +1   -1
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Vanno ai rigori!

Maledetto Pinilla!

Che ha sbagliato Willian :o:

Ha sbagliato pure Sanchez

Brasile ai quarti! Che culo però..
 
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PAG Posted on 28/6/2014, 20:16     +1   -1
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solo culo sto brasile
però se fai tirare i rigori a pinilla che non ne mette uno meriti di uscire
ai punti ha vinto il cile che esce con onore
il brasile esce alla prossima
 
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PAG Posted on 28/6/2014, 20:19     +1   -1
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Verso Colombia-Uruguay: Derby sudamericano senza le 'stelle' Falcao e Suarez

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Getty Images



27/giu/2014 21.30.00
L'ottavo tra Colombia e Uruguay si preannuncia una sfida senza i giocatori 'simbolo': da un lato l'acciaccato Falcao, dall'altro Suarez fresco di maxi-squalifica.

Colombia e Uruguay si affrontano in un ottavo senza le loro principali 'bocche da fuoco'. La 'Celeste' dovrà patire l'assenza di Suarez, squalificato 9 partite e 4 mesi per il morso a Chiellini, con l'entusiasmo per il passaggio del turno ma le difficoltà legate all'assenza del suo elemento più pericoloso.

Il bomber del Liverpool non sarà presente nemmeno al 'Maracanà' per sostenere i compagni verso l'approdo ai quarti, ma Tabarez può contare su Edinson Cavani che sarà affiancato da uno tra Forlan e Gaston Ramirez.

Nel reparto arretrato, il pilastro sarà quel Godin match-winner contro l'Italia che dovrà contenere le sfuriate degli avanti 'cafeteros'.

La Colombia, seppur priva di Falcao, ha stravinto il Gruppo C segnando 9 goal inanellando tre successi su tre. Cuadrado e soci non perdono dallo scorso settembre, proprio contro l'Uruguay per 2-0 e possono contare su pedine fresche visto che titolari come James Rodriguez e Mario Yepes sono rimasti a riposo nel poker al Giappone.

Lo stopper punta ad esserci e a recuperare dall'infortunio al bicipite femorale, mentre Jackson Martinez si candida ad una maglia dopo la doppietta rifilata ai nipponici.

CITAZIONE
Opta Facts

L’unico precedente ai Mondiali tra Colombia e Uruguay è quello della fase a gironi del 1962, con la Celeste capace di recuperare l’iniziale svantaggio e vincere 2-1.
Quello resta anche l’unico precedente della Colombia ai Mondiali contro una squadra sudamericana.
L’Uruguay invece ha vinto i primi cinque sfide contro Nazionali sudamericane ai Mondiali, ma ha perso le ultime due (contro il Brasile nel 1970 e contro l’Argentina nel 1986).
L’Uruguay ha vinto sei degli ultimi otto precedenti contro la Colombia (1N, 1P).
Gli ultimi nove incontri tra Colombia e Uruguay hanno prodotto 32 gol, una media di 3.6 gol a partita.
La Colombia ha raggiunto gli ottavi di finale per la seconda volta ai Mondiali, dopo Italia 90: in quell’occasione perse ai supplementari 2-1 contro il Camerun.
La Colombia ha vinto il proprio girone per la prima volta ai Mondiali.
La Colombia ha vinto tre partite su tre in questo Mondiale, tante quante ne aveva vinte nell’arco delle precedenti 13 partite disputate in Coppa del Mondo.
La Colombia non aveva mai segnato così tanti gol ai Mondiali (nove).
Nove degli ultimi 11 gol della Colombia ai Mondiali sono arrivati nei secondi tempi.
L’Uruguay ha vinto due dei tre Mondiali giocati in Sudamerica (1930 e 1950).
Uruguay a segno da nove partite di fila ai Mondiali – l’ultima partita senza segnare è stata contro la Francia nel 2010.
Tre gol e due assist in 225 minuti di gioco in questo Mondiale per James Rodriguez – nessun colombiano aveva mai messo lo zampino in così tanti gol ai Mondiali.
Rodriguez ha trovato il gol in tutte le ultime cinque partite della Colombia.
Le ultime tre reti di Diego Godin sono arrivate, nell’ordine: all’ultima di campionato decisiva per il titolo contro il Barcellona, nella finale di Champions League e il gol-partita contro l’Italia che ha permesso all’Uruguay di passare il turno.
Luis Suarez ha saltato solo due partite ai Mondiali dal 2010, entrambe finite con una sconfitta per la sua squadra (contro l’Olanda in semifinale quattro anni fa e contro Costa Rica all’esordio in questo Mondiale)

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PAG Posted on 29/6/2014, 08:57     +1   -1
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Il Cile resta al palo, Brasile ai quarti grazie ai rigori



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A Belo Horizonte finisce 1-1 al termine di 120' combattutissimi. Nei supplementari Pinilla ha la palla match ma il suo tiro finisce sulla traversa. Nei 90' gol di David Luiz e Sanchez. Jara colpisce il palo all'ultimo rigore

BRASILE-CILE 1-1 (4-3 dcr)
18' David Luiz (B), 31' Sanchez (C)

RIGORI:
David Luiz (B) - Gol
Pinilla (C) - parata
Willian (B) - fuori
Sanchez (C) - parata
Marcelo (B) - Gol
Aranguiz (C) - Gol
Hulk (B) - parata
Diaz (C) - Gol
Neymar (B) - Gol
Jara (C) - Palo

Il "Mineirazo" stava per materializzarsi all'ultimo minuto dei tempi supplementari. Se quel tiro di Pinilla non fosse finito contro la traversa saremmo qui a raccontare un'altra storia. Il dramma verdeoro contro la gioia di un Cile che, per la prima volta, avrebbe battuto il Brasile in trasferta. E un altro palo, quello all'ultimo rigore colpito da Jara, ha condannato la squadra di Sampaoli stupenda interprete di un match bellissimo ed equilibrato dove le due squadre si sono date battaglia, superandosi a vicenda nel gioco e nelle occasioni create ma che al termine di 120' di fuoco hanno lasciato alla più crudele delle lotterie la decisione finale. Passa il Brasile, il Cile va a casa con l'onore delle armi ma con un rammarico grosso così.

Avvio verdeoro - La squadra di Scolari ha avuto il sopravvento nei primissimi minuti del match sospinta dall'entusiasmo dei tifosi del Mineirao. Il Brasile ha sfruttato al meglio i minuti che sono, poi, serviti a Sampaoli per riorganizzare la propria squadra e andare a coprire le falle manifestate a causa della partenza sprint dei verdeoro e dalla vivacità mostrata soprattutto da Fernandinho e Neymar. Eppure il gol del vantaggio brasiliano è arrivato da palla inattiva, su un calcio d'angolo filtrato sul secondo palo e deviato in rete in collaborazione tra David Luiz e Jara.

Neymar spaventa, Fred delude - Tuttavia nel primo tempo lo spauracchio del Cile è stato il solito Neymar. Una marcia in più in velocità e palla al piede, qualche incertezza sottoporta quando in almeno due occasioni avrebbe potuto calciare e, invece, ha preferito rientrare per tentare un ultimo dribbling. Dopo l'incoraggiante prova contro il Camerun Fred è tornato ad essere un fantasma nell'attacco brasiliano, incapace di garantire la profondità necessaria alla squadra, tantomeno essere decisivo nell'unica occasione avuta con un tiraccio alzato sulla traversa da buona posizione.

Cile a viso aperto - Il Cile dal canto suo non ha pensato solo a difendersi, accettando l'uno contro uno sugli esterni dove presto Isla ha preso le misure a Hulk, con la grande capacità di propporsi anche in zona offensiva. Se Vargas non ha reso per quanto sperato, la differenza l'ha fatta "el nino maravilla" Sanchez, spina nel fianco della difesa verdeoro e autore del gol del pareggio con un bel guizzo dopo un'azione manovrata sulla destra da Vidal e Isla. Aranguiz è stato il solito supporto alla manovra offensiva e Vidal ha agito di sostanza più che di qualità restando sempre presente nel vivo del gioco.

Supplementari - Dopo i 90' il Brasile ha provato a raschiare il fondo del barile per trovare le energie necesarie per riportarsi in vantaggio ma il Cile ha saputo difendere con ordine. E nel finale l'occasione della vita è capitata sul destro di Pinilla che ha colpito la traversa a tempo praticamente scaduto.

Julio Cesar e Bravo - I due portieri sono stati protagonisti durante i rigori e in fin dei conti il loro duello è finito quasi in parità. Ne hanno "ipnotizzati" due a testa salvo poi, il palo, allearsi con "Giulione" ritrovato protagonista della Seleçao. Passa la squadra di Scolari, aumenta l'autostima, il prossimo avversario sarà la Colombia che ha battuto l'Uruguay.

Skysport

La Colombia ha un Rodriguez Mondiale: 2-0, Uruguay eliminato



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La selezione di Pekerman passa ai Quarti e affronterà il Brasile. La doppietta del giovane attaccante del Monaco decide la sfida tutta sudamericana del Maracanã. Con 5 reti, è il capocannoniere del torneo

Il professore contro il maestro, Pekerman contro Tabarez. Colombia-Uruguay, secondo ottavo tutto sudamericano di questo Mondiale, è stata anche la sfida tra grandi allenatori. Stavolta Los Cafeteros hanno dato una severa lezione alla Celeste: un giusto 2-0 al Maracanã che aumenta anche i dubbi sul valore dell'Italia fatta fuori nel girone. Come sarebbe finita contro la Colombia? Priva della stella Falcao, questa squadra ha trovato in James Rodriguez un degno sostituto e con la Costa Rica è la grande rivelazione del torneo. Male invece l'Uruguay sotto tutti i punti di vista nella prima partita senza lo squalificato Suarez. I tifosi erano stati invitati ad arrivare allo stadio senza indossare la maglietta del Pistolero dal morso facile.

Tatticamente – Uruguay con una difesa a tre - 3-5-2 -, con Caceres ad interpretare il ruolo d'intermedio (a sinistra tra centrocampo e difesa). Più avanti, oltre la mediana, il Tata Gonzalez e Forlan alle spalle di Cavani. Quello della Colombia è invece un 4-4-2 tendente al 4-3-3 quando Cuadrado dalla destra si porta (spesso) in linea con Martinez e Gutierrez.

Golazo! - Subito Colombia in avvio. Scatenato Cuadrado, che becca pure qualche legnata dagli avversari. Il giocatore della Fiorentina dal 26' viene spostato sulla destra al posto di Rodriguez: il modulo oscilla sempre tra un 4-4-2 e un 4-3-3, ma l'inversione è decisiva. Così, nella fase in cui l’Uruguay fa più possesso palla, proprio Rodriguez libera un sinistro di rara bellezza (stop compreso) dalla distanza: pallone imprendibile sotto la traversa. Classe '91 e oggi al Monaco, si era messo in mostra in Argentina con la maglia del Banfield e successivamente al Porto. La sua rete è anche la frustata che scuote (un pochino) la Celeste dal torpore. Ma Cavani, di ruolo attaccante, di fatto anche centrocampista e difensore, spende troppo e non ha mai la giusta lucidità in zona Ospina.

Dove lo metti, segna – Corre tanto e alza il pressing la Colombia nella ripresa. Cuadrado tona a destra e Rodriguez a sinistra. La nuova mossa di Pekerman, a questo punto più mago che professore, funziona di nuovo. Più facile questa volta il gol del giovane James, quinto del suo Mondiale. E' il capocannoniere.

Uruguay alle corde - Tabarez cambia modulo. Passa al 4-3-1-2 con l'ingresso di Gimenez, trequartista alle spalle di Cavani e Stuani (al posto di un inesistente Forlan). Più tardi dentro anche la terza punta Hernandez (fuori Gonzalez), ma Godin, Zapata e il portiere Ospina non sbagliano nulla. La sorprendente selezione colombiana riscrive la propria storia e se la vedrà contro il Brasile a Fortaleza. E' davvero il Mondiale dei Mondiali.

Skysport
 
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PAG Posted on 29/6/2014, 17:17     +1   -1
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0 a 0 a fine prime tempo fra Olanda e Messico. :.ok:
 
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1 a 0 per il Messico, gol di G. Dos Santos. Gran gol!
 
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1 a 1, gol di Snejider!

Rigore per l'Olanda, Robben s'è bevuto non so quanti difensori del Messico.

Huntelaar, 2 a 1!! Olanda ai Quarti!
 
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PAG Posted on 29/6/2014, 19:19     +1   -1
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olanda ai quarti con una buona dose di fortuna
 
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PAG Posted on 30/6/2014, 12:31     +1   -1
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Olanda-Messico 2-1: Sneijder ed Huntelaar regalano i quarti ai 'Tulipani'
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Sneijder realizza il goal che riapre la partita
Getty Images


di Valentino Cesarini

29/giu/2014 19.58.50
Dopo aver incassato la rete dello svantaggio firmato da Dos Santos, gli orange rispondono nel finale grazie al numero 10 ed al rigore del 'Cacciatore'.

Pazza Olanda , dramma Messico . Al minuto 87’ la 'Tricolor' era ad un passo dai quarti di finale, ma la classe di Sneijder e Robben oltre alla freddezza di Huntelaar regalano una clamorosa qualificazione ai quarti di finale. Finisce 2-1 in rimonta per l’Olanda. Vantaggio messicano con Dos Santos ad inizio ripresa, ma proprio quando sembrava finita l’avventura dell’Olanda, ci pensa Sneijder con un bolide a portare il match in parità.

Nel recupero, ingenuo il fallo di Marquez su Robben che porta al calcio di rigore, trasformato da Huntelaar. Per il Messico è la sesta eliminazione agli ottavi di finale (1994, 1998, 2002, 2006, 2010 ed oggi), mentre i 'Tulipani' approdano ai quarti di finale, dove sabato 5 luglio alle ore 22 incontreranno la vincente di Grecia-Costa Rica.

FORMAZIONI - Louis Van Gaal conferma la difesa a tre. Sulla corsia di destra fuori Janmaat e dentro Verhaegh, con Kuyt a sinistra, mentre Sneijder è il fulcro centrale del gioco. In attacco spazio alle due stelle Van Persie, che rientra dalla squalifica, e Robben.

Il tecnico del Messico Herrera lascia ancora in panchina, almeno all'inizio, il Chicharito Hernandez. La coppia offensiva è composta da Peralta e Dos Santos, con Herrera, Salcido e Guardado a formare il trio di centrocampo. In difesa, davanti ad Ochoa, spazio ad Aguilar e Layun sulle corsie laterali, con Rodriguez, Marquez e Moreno centrali.

PRIMO TEMPO - Parte meglio la squadra messicana che prova subito ad impensierire Cillessen in due occasioni con Layun, ma la mira in entrambe le circostanze non è precisa. L’Olanda soffre ed al 9’ perde Nigel De Jong per un infortunio muscolare; al suo posto va dentro Martins Indi, con Blind che sale a centrocampo al posto del rossonero.

Il Messico, che ha iniziato meglio, sfiora il vantaggio al quarto d’ora con Herrera, ma il tiro rasoterra termina a fil di palo. L’Olanda punta molto sulle accelerazioni di Robben, ma il Messico non soffre, anzi torna in attacco con Salcido che calcia dalla distanza, ma trova Cillessen che devia in angolo. Van Persie, dopo un avvio buio, si fa vedere alla mezzora con una conclusione da posizione defilata che però termina fuori.

Al 31’ l’arbitro Proença ferma il gioco chiamando il “cooling break”, ovvero il time-out di tre minuti per l’eccessivo caldo. Nel finale di tempo il Messico sfiora il vantaggio con un destro di Dos Santos, respinto di piede da Cillessen, ma proprio al 47’ rischia il calcio di rigore per un intervento al limite di Marquez e Moreno su Robben, con Proença che lascia correre.

SECONDO TEMPO - Moreno, difensore del Messico, non ce la fa ed Herrera inserisce nella mischia Reyes. I messicani partono forti come nel primo tempo ed al 48’ passano meritatamente in vantaggio. Dos Santos riceve palla al limite e lascia partire un tiro sul quale Cillessen non può arrivare. Sotto di una rete, Van Gaal inserisce Depay al posto di uno spento Verhaegh, alla ricerca del pari.

L’Olanda prova a reagire da grande squadra ed al 58’ serve un super Ochoa a salvare il Messico. Calcio d’angolo dalla destra, De Vrij colpisce a botta sicura da pochi passi, ma Ochoa è formidabile nel respingere, con mano e viso, la sfera sul palo. Ma non è finita perché subito dopo è il turno di Sneijder che calcia dal limite, ma la conclusione è deviata in angolo dalla difesa messicana.

Herrera capisce che è il momento di difendersi ed inserisce Aquino per Dos Santos; gli orange continuano ad attaccare a testa bassa ma mancano idee e precisione nel momento decisivo. Al 74’ serve ancora un grande intervento di Ochoa a salvare su Robben che si presenta all'uno contro uno con l'estremo difensore messicano, che è bravo a chiudergli lo specchio della porta.

Nel finale Van Gaal si gioca la carta Huntelaar al posto di Van Persie, ed il Messico che tiene bene fino al minuto 88’ crolla nel finale, quando su azione di calcio d'angolo, Sneijder si coordina alla perfezione e con un destro appena dentro l’area lascia impietrito Ochoa. L’Olanda, trovato il pari, si getta in avanti e proprio nel recupero ottiene un calcio di rigore per un fallo di Marquez su Robben. Dal dischetto va Huntelaar che spiazza Ochoa e regala la semifinale all’Olanda.

CHIAVE - Gli ultimi minuti del match, che premiano l’Olanda. Al minuto 88’ il Messico, sopra di un goal, prima subisce il pari con Sneijder e proprio nel recupero (94’) Huntelaar dal dischetto regala i quarti agli orange.

MOVIOLA - Buona la prova di Proença, che dirige bene. Giustissimo il rigore assegnato al minuto 93’ quando Marquez stende Robben. Dubbi nel finale di primo tempo per un contatto sempre fra Robben e Moreno, ma questa volta Proança lascia correre fra le proteste.

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Costa Rica nella storia: va ai Quarti, Grecia fuori

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La Costa Rica ai Quarti di finale della Coppa del Mondo (Foto Getty)



Regolamentari e supplementari chiusi sull'1-1. Partita decisa ai rigori, con l'errore di Gekas e la rete di Umana che manda i Ticos, in dieci per 55 minuti, avanti nella Coppa del Mondo

COSTA RICA-GRECIA 1-1 / 6-4 dcr
52' Ruiz (C), 84' Papastathopoulos (G)

RIGORI:
Borges (C) - GOL
Mitroglou (G) - GOL
Ruiz (C) - GOL
Christodoulopoulos (G) - GOL
Gonzalez (C) - GOL
Holebas (G) - GOL
Campbell (C) - GOL
Gekas (G) - PARATO
Umana (C) - GOL


La Costa Rica non si ferma più. Dopo aver messo sotto tre squadre campioni del mondo nella fase a gironi, la squadra centramericana, pur a fatica, ha fatto fuori la Grecia, campione d'Europa proprio 10 anni fa, e per la prima volta nella sua storia accede ai quarti di finale, dove affronterà l'Olanda di Robben. Decidono i rigori dopo l'1-1 al 120' con i greci in rimonta. L'errore di Gekas dagli undici metri è determinate, quello di Umana fa esplodere la gioia dei Ticos e dei tifosi presenti al Pernanbuco di Recife. Il sogno continua.

Primo tempo - La Costa Rica scende in campo per la prima volta da favorita nel Mondiale. La Grecia col passare dei minuti ne approfitta. Le squadre rivelazione della fase a gironi di Brasile 2014, si giocano un pezzo di storia (nessuna delle due è mai stata ai Quarti di finale nella fase finale della Coppa del Mondo), ne nasce una partita chiusa che così chiusa non si può. Ci prova Bolanos all’8° minuto liberato da un passaggio filtrante di Ruiz: palla alta. La Grecia, però, prende coraggio e quattro minuti dopo Christodoulopoulos lascia partire un gran destro da fuori area: palla che finisce due metri fuori. Nei minuti successivi le cose si capovolgono: la Grecia tiene più palla, la Costa Rica prova a ripartire. Gli spazi, però, sono pochi. Al 37’ Holebas serve dall’altra parte Salpingidis che calcia a botta sicura: Navas si supera e di piede salva il risultato. Si va negli spogliatoi sullo 0-0.

Il "giustiziere" - Come contro gli Azzurri, i Ticos fanno il primo vero tiro in porta al ’52. E segnano. Il marcatore è sempre lo stesso: Bryan Ruiz. Il solito Bolanos scende sulla sinistra e mette in mezzo: l’esterno raccoglie e con un colpo da biliardo indirizza la sfera dolcemente verso il secondo palo della porta di Karnezis, immobile. Palla all’angolino e scena che conosciamo bene: Pinto scatenato, e Ruiz che allarga le braccia per festeggiare.

L’ingenuità – Fernando Santos lancia bomber Mitroglu per una squadra super offensiva. A riaprire le cose ci pensa Duarte. Il difensore costaricano, di proprietà del Bruges, già ammonito, stende il pericolosissimo Holebas che se ne era andato sulla sinistra e lascia i suoi compagni in 10.

Grecia all’attacco – La Grecia ci prova con Samaras dalla sinistra: dopo un paio di dribbling il numero 7 mette la palla in mezzo ma Navas in due tempi esce ed anticipa Mitroglou e Gekas appostati sul secondo palo. E’ a questo punto che Jorge Pinto inserisce un difensore (Acosta), per l’esterno Gamboa. Il ct greco, invece, ci prova con Katsouranis per Maniatis provando a mettere centimetri in area e svettare sul gioco aereo. Gli ellenici ci provano ma è ancora Navas a evitare problemi e a chiudere lo specchio della porta su Mitroglu, all’87esimo dopo un cross insidiosissimo di Christodoulopoulos.

Il pareggio – Quando meno te lo aspetti, nel primo minuto di recupero, l’ex Milan Papastathopoulos mette in rete una respinta di Navas su un diagonale di destro di Gekas: si va ai supplementari, dove la Grecia sfiora il 2-1 nel finale e il ct Santos viene espulso. Poi la lunga sequenza dei rigori che premia i Ticos.

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