Prandelli non lo nega: "Italia-Uruguay partita più importante della mia carriera"
Cesare Prandelli, ct dell'Italia
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Redazione Goal Italia
23/giu/2014 16.42.00
Cesare Prandelli ha parlato alla vigilia del decisivo match dei Mondiali tra l'Italia e l'Uruguay: "Più della tattica, domani conterà quel senso patriottico che non abbiamo".
Cesare Prandelli non si abbatte nonostante il momento delicato dell'Italia, chiamata a guadagnarsi l'accesso agli ottavi dei Mondiali contro l'Uruguay in programma domani pomeriggio a Natal.
Il commissario tecnico, in conferenza stampa, ha ammesso: "È una vigilia particolarmente difficile, perché è una gara da dentro o fuori. Quando ci sono stati i sorteggi, avremmo firmato tutti per giocarci la qualificazione all'ultima partita. Non ci sono paragoni con altre vigilie: è la gara più importante della mia carriera".
Sulle scelte di formazione, Prandelli non si sbilancia: "Non posso dirla in questo momento. Già è una partita particolarmente difficile, diamo la possibilità alle squadre di dedicare del tempo a strategie e marcature quando ci saranno le formazioni ufficiali. Non penso che l'Uruguay darà la formazione oggi".
La filosofia degli azzurri è chiara: "Ho detto ai ragazzi di credere con la massima fiducia nella qualificazione, non possiamo fare ragionamenti post gara. Siamo determinati a vincere la partita. Per raggiungere un risultato positivo devi avere la mentalità di arrivare alla vittoria: non siamo in grado di scender in campo per il pareggio. Non vorrei vedere la squadra scendere in campo e subire: se dovremo subire, dovremo essere bravi a contrattaccare subito".
"Non posso dire la formazione in anticipo, è già una partita difficile ed è meglio evitare vantaggi alle avversarie. Non penso che l'Uruguay l'annunci oggi..."
Atleticamente, l'Italia è ok: "I dati che noi abbiamo sono molto buoni: abbiamo recuperato energie fisiche e sono convinto che anche a livello nervoso siamo pronti per questa gara. Il clima influisce da una città all'altra, ma noi dobbiamo dare il massimo a prescindere dalla temperatura".
Per il tecnico bresciano, "è un Mondiale molto equilibrato e all'insegna delle occasioni da goal, l'obiettivo dell'Italia dovrà essere quello di ripartire e avere la forza di andare a segnare".
Capitolo Immobile: "Ciro è un attaccante moderno, che sa attaccare la profondità, ha senso della rete, aiuta la squadra. Oggi per essere campione devi essere completo e lui in prospettiva può diventarlo".
"Domani servirà quel senso patriottico che l'Uruguay ha e a noi manca, come nazione. Dobbiamo scendere in campo per dimostrare di rappresentare un paese"
Sulla convivenza con Balotelli: "Se vuoi giocare con due punte devi cambiare qualcosa, con la Costa Rica 4 attaccanti non sono riusciti a trovare gli spazi giusti. Non conta quante punte schieri... Ho delle idee ma non dico niente, voglio tenere tutti sulla corda".
Buffon e soci si troveranno di fronte Cavani e Suarez: "È una delle coppie di attacco più forti del Mondiale - ha confermato Prandelli - Sono due attaccanti moderni, sanno attaccare l'area di rigore come pochi, hanno senso del goal, dovremo essere bravi a limitarli".
Il ct italiano, infine, precisa: "Parliamo sempre di tattica, ma domani servirà quel senso patriottico che loro hanno e noi come Nazione non abbiamo. Siamo qui per rappresentare il nostro Paese, dovremo andare al contrasto e se lo perderemo non sarà perchè non ci abbiamo provato. Il resto passa in secondo piano".
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