Il Salotto Bianconero

Bonucci a Mondo Gol: "Noi antipatici da oltre un secolo. Porto il 5 maggio nel cuore."

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PAG Posted on 15/1/2013, 09:02     +1   -1
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Leonardo Bonucci a Mondo Gol di TMS10



CITAZIONE

BONUCCI a Mondo Gol: "Mi chiamano Bonniebauer, mi ispiro a Nesta. Scudetto? Dobbiamo rivincerlo. Ho il 5 maggio nel cuore. Ringrazio Moratti e Ausilio. Noi antipatici da oltre un secolo. Su Balotelli, Drogba, Llorente e Lopez..."
Il difensore: "Moda del 3-5-2? Merito di Conte. Pirlo unico. Mi affascina lo United. Sempre stato juventino, ma ringrazio l'Inter.. Napoli antipatico a Marchisio? Dichiarazioni che ci stanno. Esperienza all'estero? Sì, ma spero di restare a lungo qui

14.01.2013 19.00 di Redazione TuttoJuve per tuttojuve.com
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



Dalle 19:00 il difensore della Juventus e della Nazionale, Leonardo Bonucci, è ospite di "Mondo Gol", il programma condotto da Marco Catteneo e Riccardo Trevisani su Sky Sport 1 e dedicato principalmente al calcio internazionale, con una panoramica sui campionati esteri di Premier League, Bundesliga, Liga e Scottish Premier. TuttoJuve.com sta seguendo in diretta l'evento, riportando integralmente ed in tempo reale le dichiarazioni del centrale bianconero:

Ciao Leo, hai contributo a reinventare questa moda della difesa a tre, col regista basso...
"Credo che i meriti siano del mister perchè ha saputo sfruttare le mie caratteristiche come quelle di tutta la rosa della Juventus, giocando con il modulo 3-5-2 che ci ha permesso comunque di essere molto aggressivi e ci ha permesso di creare tanto in fase offensiva".

Ma tu sei un puritano della difesa? Quando vedi un centrocampista che arretra...
"Io ho iniziato a fare il difensore a 18 anni, quindi non è che sono un difensore nato, quindi...".

Prima eri un centrocampista?
"Sì".

Alla...? A chi assomigliavi?
"Giocavo davanti alla difesa, non ero sicuramente uno alla Pirlo, perchè comunque sia Andrea è unico. Però cercavo di giocare la palla".

Chi ti ha cambiato ruolo poi?
"E' stato Perrone, mister Carlo Perrone nella Berretti della viterbese. Poi da lì sono passato all'Inter e poi tutta la trafila...".

Comunque meglio a tre che a quattro?
"Diciamo che ho sempre giocato a quattro fino a marzo scorso e mi sono sempre trovato bene. Poi l'anno al Bari con Ventura, dove non si buttava via una palla, mi sono trovato benissimo; credo che questo mi abbia permesso di arrivare alla Juventus e di mettermi in mostra soprattutto in questo modulo, che mi permette di giocare come mi piace".

Per la tua grande capacità di impostare si è scatenato un polverone nella scorsa puntata. Eravamo qui a parlare del Pallone d'Oro e ad un certo punto Riccardo Trevisani, su mia domanda a Paolo Condò, quando hanno inquadrato Beckenbauer, ha detto questo: "Un difensore simile a Beckenbauer? Bonucci". Mentre Paolo Condò ha detto Piquè. Ha ragione Trevisani? Ti rivedi un po' in Beckenbauer?
"Comunque sia Beckenbauer ha fatto la storia del calcio, io sono ancora all'inizio. Diciamo che è sempre stato Nesta il mio modello da giocatore. Adesso, però, tutti mi chiamano 'Bonniebauer', quindi il paragone di Trevisani.... anche i tifosi, su twitter, arrivano questi commenti. Sicuramente fanno piacere, ma per arrivare a quei livelli c'è ancora tanto da lavorare".

Tu segui il calcio internazionale?
"Sì, qualcosina. La Premier League soprattutto".

Hai qualche squadra del cuore?
"No, del cuore no. Però quella che mi ha sempre affascinato per la storia è il Manchester United".

Il tuo recordo di autogol in una partita?
"Uno".

Che ne pensi di Balotelli biondo? Hai vinto insieme a lui un campionato Primavera...
"Per questo gli ha fatto giocare solo cinque minuti (ride, ndr).

Lo senti ogni tanto? Siete rimasti in buoni rapporti?
"Raramente, ci sentiamo per messaggi, però Mario è un tipo un così, sta spesso sulle sue. Anche quando stavamo insieme in Primavera, non era un tipo che faceva tanta compagnia, un po' chiuso, un po' timido, al contrario di quello che si vede fuori".

Ma torna in Italia? L'unico top team al quale non l'hanno accostato è la Juventus...
"Si parlava di soldatini e di professionisti, non è il prototipo ideale... (ride, ndr).

Ti abbiamo chiesto di indicare tre partite del cuore della tua carriera. La prima che ci hai citato è Udinese-Juventus del 5 maggio 2002. Dici Udinese-Juve e pensi a Lazio-Inter. Peerchè hai scelto questa partita?
"Perchè io ero a casa a vedere questa partita sulla televisione e mio fratello e mio padre a vedere Lazio-Inter su un'altra, perchè loro interisti e io juventino. Quindi c'era questo scontro al vertice...".

Quindi al gol di Poborsky hai esultato come un matto...
"Sì, anche dopo per le piazze di Viterbo".

Che effetto ti ha fatto da tifoso vedere Del Piero segnare e poi vincerci uno Scudetto insieme?
"E' stata una grande emozione. Ale per me è sempre stato un idolo, è stato bellissimo viverci due anni insieme nello spogliatoio per capire, oltre al grandissimo giocatore che è, la splendida persona, l'umiltà che nonostante tutto quello che ha vinto porta ancora dentro e la voglia di giocare al calcio come se avesse iniziato ieri".

Abbiamo scelto come colonna sonora "A te" di Jovanotti per Udinese-Juve, perchè hai indicato Jovanotti come tuo cantante preferito...
"Sì".

L'unico o ce ne sono altri?
"Diciamo la musica italiana in generale, però Jovanotti su tutti".

Per Cagliari-Juventus del 6 maggio 2012, la seconda tua partita del cuore, hai scelto "Il più grande spettacolo dopo il big bang". In quella partita hai fatto un lancio di 60 metri per il gol di Vucinic, era la partita del tuo primo Scudetto. A proposito del paragone di prima...per carità...è irriverente, ma 60 metri di lancio non è da tutti i difensori. Lo rivincete anche quest'anno lo Scudetto?
"Dobbiamo vincerlo anche quest'anno: sì".

Ti fanno paura Lazio, Napoli, Inter?
"Paura no, rispetto sicuramente, ma paura no".

Quando sei arrivato all'Inter hai raccontato di aver fatto i caroselli dopo il 5 maggio? O sei andato da Zanetti e gli ha fatto...ah ah ah...
"No, non l'ho mai raccontato. In verità, per le interviste che ho fatto a Bari, tutti mi attaccano perchè dicono che ero interista e poi sono passato juventino solo per far piacere ai tifosi. Io dissi che portavo l'Inter nel cuore perchè comunque sia è la squadra che mi ha permesso di entrare nel grande calcio ed io dirò sempre grazie all'Inter e a Moratti e Ausilio, perchè mi hanno permesso di essere quello che sono oggi".

Non hai squadre che ti stanno antipatiche come Marchisio?
"(ride, ndr). Calcisticamente parlando, ci stanno le dichiarazioni di Claudio, perchè è vero anche che col Napoli c'è sempre stato un tipo di partita molto acceso, soprattutto nella Supercoppa. Ma l'antipatia si ferma dentro il campo, dentro quei 90 minuti".

Come diceva Mazzarri: se una squadra ti sta antipatica vuol dire che è forte...
"Sì, sicuramente, la Juve è antipatica da più di un secolo perchè vince. Non credo che siamo noi a scoprire oggi che il Napoli, dopo tanti anni passati nelle serie inferiori, quest'anno e gli anni passati ha dimostrato di essere tornato una squadra forte, che può ambire al massimo, che è lo Scudetto".

Tu sei mai stato a vedere il Levante dal vivo? (la squadra del cuore del giornalista Marco Catteneo, ndr)
"No".

Potresti andare a vedere qualche partita di Europa League...
"Conte non mi manda perchè il giovedì c'è allenamento".

Oba Oba Martins non lo hai mai incrociato?
"Sì, è stato un anno quando io ero nella Primavera dell'Inter".

E' un ragazzo simpaticissimo...
"Sì".

Ma aveva già quelle macchine da tamarro che ha adesso?
"Sì".

Come hai cerchioni?
"Che girano... (ride, ndr)".

Te la faresti un'esperienza all'estero un giorno? A fine carriera...
"Sì, è un'esperienza che mi piace, l'ho sempre detto. Sia la Liga che la Premier League sono due grandissimi campionati. Ma adesso sto benissimo alla Juve e spero di poter continuare ancora a lungo ad indossare questa maglia".

Real o Barça?
"Barcellona".

Alla Juve si accostano tanti difensori. Vorrei un parere, da difensore su questi attaccanti: Drogba, credo il più forte in assoluto...
"Mi fermerei a questo".

Gli altri quindi non li vuoi nemmeno vedere...
"Penso che sia uno degli attaccanti più forti al mondo".

La qualità principale di Drogba qual è?
"La potenza, la forza, la tecnica, è completo e ti fa vincere da solo le partite".

Llorente?
"E' un grandissimo attaccante, ci ho giocato contro nell'amichevole a Bari contro la Spagna. Sicuramente ha grandissime qualità. Sembra un attaccante di peso, ma anche tecnicamente è forte, quindi può far bene sicuramente nel gioco della Juve".

Lisandro Lopez? Uno che fa reparto da solo, forse il più adatto al gioco di Conte. Sei d'accordo?
"Sì, sì, io ho visto poco questo giocatore, però dalle immagini scorrono in questi giorni, dopo che è venuta fuori la voce, dimostra di essere un grande attaccante. Sicuramente se dovesse arrivare lui, andrebbe a completare i quattro attaccanti che abbiamo insieme a Bendtner, che purtroppo è infortunato. E sicuramente ci potrebbe dare una grossa mano".



Edited by Cocteau Twins - 15/1/2013, 09:20
 
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