Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 7-01-2013/28-01-2013

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PAG Posted on 7/1/2013, 09:20     +1   -1
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Salve!
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Juve, oggi si decide per l'attaccante. La scelta è tra un big (Drogba o Llorente) o un giovane (Gabbiadini o Immobile). E poi c'è Borriello...

Juve, oggi si decide per l’attaccante

TORINO, 7 gennaio 2013 - E’ sempre un problema di turnover, ma forse sulla sconfitta della Juventus ha inciso di più la sorprendente sostituzione del solito agonismo guerriero con un inedito atteggiamento presuntuoso e poco combattivo, piuttosto che la massiccia alternanza dei titolari con le riserve. Antonio Conte ha, infatti, dovuto affrontare l’assenza di Chiellini (infortunato almeno fino a fine febbraio), di Asamoah (in coppa d’Africa per un mesetto) e Lichtsteiner (squalificato), mentre ha scelto volontariamente di fare a meno di Vidal e Vucinic (che comunque ha una caviglia da “gestire”). Cinque titolari su undici erano fuori, forse il turnover più massiccio di questa stagione in cui l’alternanza non è stata una caratteristica bianconera (solo 13 giocatori hanno accumulato oltre il 75% dei minuti giocati). Ma questa Juventus, edificata intorno al suo granitico spogliatoio, poteva vincere lo stesso se non avesse dato un turno di riposo anche a quella cattiveria, che può aiutare là dove non c’è il campione. «Sicuramente la Befana - ha sottolineato Marotta alla Domenica Sportiva - a noi porta sempre il carbone... Dobbiamo cercare di non ripetere più prestazioni così, che non sono nel dna del club: però lo definirei solo un infortunio di percorso, che in futuro ci aiuterà».

PERCHE’ Il perché lo spirito giusto sia rimasto in panchina sarà al centro delle «approfondite analisi», che Conte ha annunciato. Ma non essendoci segnali che possa diventare cronico, si potrebbe battezzare il difetto di agonismo alla stregua di un episodio sporadico, come l’unico errore che Buffon si concede nell’intera stagione. Piuttosto, il fatto che la Juve cambi volto in modo un po’ troppo radicale se vengono a mancare alcuni giocatori dovrebbe essere un altro importante spunto di riflessione.

CAMPIONE Se la presunzione ha spento l’ardore dei giocatori, un altro tipo di presunzione potrebbe zavorrare le ambizioni juventine. Non è, in fondo, pretenzioso sostenere che questa squadra non abbia bisogno di altri innesti oltre che Peluso , ieri sfortunato? Soprattutto alla luce della scoperta che un turnover più accentuato ha effetti così profondi. Perché con la Champions il turnover dovrà essere sempre più sistematico e perché - e si sapeva - i n Europa servirebbe qualcosa di più per «coltivare il sogno» (cit. Conte). Drogba ? Llorrente anticipato?

SOLDI Marotta dice: «E’ obbligatorio che una società come la Juventus, che vuole ritornare a vincere sui palcoscenici più importanti, come quello della Champions, si guardi intorno. Però, è evidente che non sempre ci sono delle opportunità che si possono conciliare con le logiche economiche di ogni azienda». Come dire che soldi ce ne sono pochi, quindi: o l’ad bianconero sta clamorosamente bluffando (per quanto non nel suo stile) oppure chances per Drogba ce ne sono poche e per Llorente resta la speranza che i dirigenti del Bilbao scambino i loro principi con un paio di milioni (difficile, ma non impossibile). A questo punto restano Immobile e Gabbiadini . I due giovani attaccanti non sono certo profili che cambiano il volto di una squadra o i destini di una stagione. Ma, forse, la loro fresca incoscienza potrebbe aggiungere qualcosa a partite come quella di ieri.

SALUTE La Juve affronta tre settimane cruciali fra campionato, coppa Italia e mercato, in attesa che a febbraio ricominci la Champions. E’ il momento delle decisioni importanti che matureranno da oggi, nel consueto summit tecnicodirigenziale. Se le scelte di questi giorni saranno giuste, la sconfitta con la Samp - a fine stagione - potrebbe anche essere archiviata fra quelle salutari , ammesso che ne esistano.

Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Guido Vaciago)





Marotta si apre: «Sondato Drogba: lui èdisponibile»

Al momento però parti distanti sui soldi. Altra idea: riprendere subito Immobile

TORINO, 7 gennaio 2013 - La prestazione così così di Peluso non preoccupa assolutamente Antonio Conte e la Juventus tutta. Dunque, al momento non sono previsti nuovi sondaggi sul fronte difensori. «Peluso mi ha soddisfatto», dice il tecnico bianconero. E non è escluso che l’ex atalantino trovi posto in campo anche mercoledì sera contro il Milan. Là dietro l’unico nel mirino è Doria, nazionale under 20 brasiliano. Con il Botafogo è praticamente tutto fatto (costo del cartellino intorno ai 5 milioni), ma il talentino arriverà solo a giugno.

Caccia alla punta I prossimi dieci giorni saranno di attesa, invece, sul fronte attaccante. I bianconeri possono permettersi di non avere fretta e di valutare con grande attenzione ogni tipo di occasione là davanti. Di certo, comunque, un attaccante è ritenuto necessario dallo stesso Antonio Conte. I nomi sono sempre quelli: Drogba, Llorente, Gabbiadini e Borriello. In cima alla lista c’è sicuramente l’ivoriano, ma a patto che le richieste economiche non vadano oltre i parametri che i bianconeri hanno fissato per lui: un anno e mezzo di contratto per complessivi 5,5 milioni di euro più bonus. Marotta, ospite alla Domenica Sportiva conferma la linea: «Drogba? Si fanno sempre dei sondaggi e noi lo abbiamo fatto. Abbiamo registrato la sua disponibilità, dopo va verificata la compatibilità economica e poi si va dall’allenatore». Intanto è sempre sul tavolo dell’Athletic Bilbao l’offerta (non trattabile) per Fernando Llorente, in scadenza di contratto, utilizzato con il contagocce da Bielsa e arruolabile fin da subito in Champions League: 3 milioni subito per averlo a gennaio, altrimenti tutto rinviato a giugno, con i baschi che perderebbero il giocatore a costo zero.

Piste italiane Insomma, le operazioni internazionali non sono agevolissime e hanno di sicuro tempi lunghi, ecco perché in Corso Galileo Ferraris si tengono vive alcune piste italiane: innanzitutto Manolo Gabbiadini, in prestito al Bologna. Poi Marco Borriello, già bianconero nei primi sei mesi del 2012. Più semplice (ed economico) prendersi subito Gabbiadini, forse più gradita a Conte la carta Borriello, che ieri ha segnato una doppietta. «E’ un giocatore al quale sono molto affezionato —ha detto nei giorni scorsi —, perché ha fatto molto bene con noi nella scorsa stagione. Ricordo fra l’altro il gol di Cesena, importante nella corsa scudetto». Ma anche visti i due gol di ieri la pista Borriello potrebbe mettersi in netta salita, ecco perché l’ultimo nome su cui la Juve ragiona è quello di Immobile: cresciuto in bianconero, gradito a Conte e attualmente a metà con il Genoa. In caso di virata decisa verso di lui, la Juve cercherà di risolvere subito la compartecipazione, offrendo soldi al Genoa e riprendendosi subito il ragazzo. Su Boakye (altro giocatore di proprietà Juve) non ci sono invece più dubbi: il ghanese resterà a Sassuolo fino a fine stagione, «perché lì potrà completare meglio un percorso di crescita che riteniamo importante», fanno sapere dai piani alti della sede juventina.

Fonte: GdS (articolo a firma di Graziano-Russo)


CITAZIONE
Icardi: "Mi manda Messi, ma da piccolo tifavo Juve". E' originario di Carmagnola (TO) e s'ispira a Batistuta. Alla Samp grazie a Marotta e Paratici

Icardi: "Mi manda Messi, ma in Argentina tifavo Juve»

La punta della Samp è originaria di Carmagnola, vicino a Torino, e s’ispira a Batistuta. Piace alle big (anche alla Juventus), però a giorni rinnova fino al 2018

TORINO, 7 gennaio 2013 - I brillanti ai lobi delle orecchie ricordano Carlitos Tevez , ma chi lo conosce bene nelle sue movenze rivede Gabriel Omar Batistuta : «Da piccolino era il mio idolo, ma ne devo fare di strada per raggiungerlo...», racconta con un pizzico d’emozione Mauro Manuel Icardi . Più che un eroe per caso, sembra un predestinato. Il 19 febbraio compirà 20 anni, ma su di lui si potrebbe già scrivere un libro. Col destino ha un rapporto intenso. Nella Sampdoria ha segnato il primo gol nel derby, nella notte delle notti: «E quello rimane il giorno più bello, anche più di questo pomeriggio fantastico». Per la prima doppietta italiana ha aspettato Gigi Buffon , numero uno dei numero uno: «Ancora non ci credo, e mi fa impressione se penso a quante volte l’ho ammirato in televisione con l’Italia e la Juventus». A fine partita i due si sono incrociati. Gigi lo ha riempito di elogi: «E’ molto bravo. Già in precedenza aveva fatto vedere di essere qualcosa in più di una promessa. E gli ho dato una mano anch’io... Spero mi ringrazi».

SCUOLA BARÇA Agile nei movimenti, spietato nelle conclusioni. Pep Guardiola lo segnalò ai tempi del Barcellona B e in precedenza Lionel Messi , come lui di Rosario, per convincerlo a trasferirsi in Catalogna gli riempì l’armadio di casa di magliette blaugrana. «Con Leo ho un bel rapporto: è un fenomeno e un bravo ragazzo. Sono contento che mi segua». A dividerli ci ha pensato la Sampdoria. Icardi è sbarcato a Genova nel 2011 (era Gasparin - Tosi ), però i primi corteggiamenti blucerchiati iniziarono con Marotta e Paratici . «Non sono riuscito a salutarli», ha raccontato ieri l’attaccante. Facile immaginare cosa avranno pensato i dirigenti bianconeri.

DA CARMAGNOLA Dallo Juventus Stadium l’argentino se ne è andato con la maglietta rinchiusa gelosamente in un sacchetto come fosse un gioiello: «Non l’ho voluta scambiare con nessuno, questa me la tengo stretta. E’ troppo importante». Difficile non comprenderlo. Da bambino tifava Juventus («In Argentina era la mia squadra preferita») e Torino ce l’ha nel dna. «Sono argentino in tutto e per tutto, di italiano ho il nome e il passaporto. I mie parenti erano originari di qui vicino, di Carmagnola (Comune a 25 chilometri da Torino, ndr)». Juventino e piemontese. Anche qui il destino sembra averci messo lo zampino.

NAZIONALE In realtà - e ci risiamo con i poteri sovrannaturali - Icardi allo Stadium non sarebbe nemmeno dovuto esserci. La Sampdoria lo ha costretto a non partire per il campionato sudamericano Under 20, una competizione a cui il ragazzo di Rosario teneva parecchio: «La cosa all’inizio un po’ mi ha infastidito, però sono un giocatore della Samp e mi adeguo alle decisioni di tecnico e società. E’ andata bene: sono rimasto e ho segnato, adesso il mio obiettivo è disputare il Mondiale Under 20 di giugno». Come dice saggiamente Delio Rossi : «Ma perché dovevamo lasciarlo andare: giocare titolare contro Juventus e Milan è una vetrina migliore di un torneo giovanile. Senza contare che Mauro per noi è importante e nel reparto offensivo siamo contati».

UOMO MERCATO Si candida per il Golden Boy 2013 - il pallone d’Oro di Tuttosport per il miglior under 21 - e con la doppietta di ieri ha raggiunto quota 3 gol in campionato. Molti di più sono i club che già da qualche mese hanno acceso i riflettori su di lui. Napoli, Inter e Milan hanno bussato alla porta della Samp per chiedere informazioni e un sondaggino lo hanno fatto pure Juventus e Lazio. «Del mercato - ha sottolineato Icardi - leggo sui giornali, però non è un argomento che mi interessa: di questo si occupano il mio agente e mio fratello. Alla Sampdoria sto bene e spero di restarci». Verrà accontentato a breve: «A giorni ci incontriamo per prolungare il contratto che scade nel 2015», garantisce il neo ds della Sampdoria Carlo Osti . L’input della famiglia Garrone è quello di blindarlo: intesa fino al 2018 con ingaggio sugli 800 mila euro, il doppio di quanto percepisce attualmente. «Ma non datemi del fenomeno, io sono un ragazzo umile e il mio unico pensiero è lavorare, migliorarmi e segnare con la Sampdoria. Con Delio Rossi parlo tanto e se continuiamo così sono convinto che di strada ne faremo».

Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Filippo Cornacchia)


CITAZIONE
Sconcerti: "Ieri Conte ha sbagliato: troppe novità in campo. L'attacco non va. Vidal irrinunciabile. Peluso? Meglio Caceres". Gli altri commenti

Bianconeri, quando Vidal fa la differenza

MILANO, 7 gennaio 2013 - L'impressione è che Conte avesse capito già in settimana le difficoltà del dopo Natale, ma abbia sbagliato i rimedi. La Juve di ieri aveva troppe novità, Peluso-Padoin-Pogba-De Sceglie, segno che i sintomi dovevano essere chiari, meno le medicine. Estremizzo un po’, ma la differenza vera della Juve nel bene e nel male sta in Vidal. È il suo gioco un po’ sghembo, molto verticale e pratico il valore aggiunto. Pirlo serve per le prime due marce, Marchisio per la terza, per andare oltre è necessario lo strano mix di stile, carattere e profondità che porta Vidal. Questo è anche il limite, una differenza basata su Vidal non è un tesoro indifendibile. La Juve sta perdendo troppo, tre partite nelle ultime nove giornate; i suoi attaccanti fanno fatica, Peluso non ha portato sincronia in difesa, forse sarebbe stato più sicuro continuare su Caceres. Con la Samp si è messo di traverso anche Buffon, autore imperfetto su tutti e due i gol. Non è una crisi, ma costa 3 punti. Ridimensiona tutta la cavalcata generale. È vero che gli avversari si eliminano da soli, l’Inter affonda a Udine, la Fiorentina si annienta in casa contro il Pescara, ma la Lazio corre, non è fantastica ma è completa, e ha per scorta la partita con la Juve da giocare in casa. Torna il vecchio concetto che quando non è brillante la Juve tarda ad avere magia. È un po’ uguale agli altri dopo che si era scordata degli altri. Forse anche questo è un problema, dover tornare a sentire il respiro del gruppo. Stramaccioni accusa duramente l’arbitro, ma prima di tutto varrebbe la pena spiegare cosa sia successo da quella sera di autunno in cui l’Inter battè la Juve. Da allora l’Inter ha fatto la metà dei punti della Juve, 8 contro 16, e ha perso tutte le trasferte giocate. Esiste allora un problema tecnico? Ha soluzioni o basta dire che la squadra è in costruzione? E se lo è, come sta portandosi avanti con il lavoro? Quando si dice che manca un regista e forse un’altra mezzala si dice tanto, non sono ritocchi. Nel frattempo la squadra ha perso sintonia. Nessuno fa più reparto, ognuno gioca per difendere se stesso. Il Milan vince e questo basta almeno in certe partite. È a 7 punti dal terzo posto, tanti. In tutta la sua buona serie positiva, cioè dalla nona partita a oggi, ha recuperato al Napoli solo un punto. Il rischio è di essere cinici, lo capisco, ma vanno avanti anche gli altri. Napoli che batte la Roma in fondo a una partita normale, nessuno è travolto, nessuno è travolgente. C’è solo Cavani a fare la differenza, il senso di Zeman per il calcio resta coperto dalla pigrizia generale della Roma. Segna, per dire, l’unico che non è andato in America: Osvaldo. Il calcio in fondo è un gioco fedele.

Fonte: Il Corriere della Sera (articolo a firma di Mario Sconcerti)





La spina staccata

MILANO, 7 gennaio 2013 - Mal di festa, mal di testa, mal di sosta. Le prime partite del 2013 sono una manna per chi ama le sorprese. La caduta più clamorosa è quella della Juve, ma anche quelle della Fiorentina, sconfitta in casa dal Pescara, e dell’Inter, 0-3 a Udine, fanno rumore. Più clamorosa la caduta della Juve perché avviene a Torino, contro una Samp in 10 per oltre un’ora. Pure, la Samp trova la forza di rimontare con due gol del giovane Icardi il rigore di Giovinco. Soprattutto sul gol del pareggio c’è la responsabilità di Buffon, il primo ad ammetterlo, ma su tutta la partita va chiamata in blocco tutta la squadra, mai vista così molle, slegata, così lontana dall’umile ferocia che Conte predica. Predica analoga deve aver fatto Mazzarri, ma con risposta entusiasmante. Che Cavani sia una delle migliori punte al mondo è risaputo, ieri tre centri a illuminare il San Paolo. Anche la Roma ha costruito palle-gol, ma non aveva un Cavani. Con un Napoli così, che vede tanti ai vertici e non solo Cavani, nessun traguardo è precluso. De Sanctis, Britos, Zuniga, Pandev hanno giocato con una personalità impressionante. E una continuità che ha portato Maggio al 4-1 nel recupero. Ora il Napoli è terzo, nella scia della Lazio, sperando che almeno un punto di penalizzazione gli sia scontato. E’ un segnale forte, questo 4-1 a una Roma che sembrava lanciatissima prima della tournée, discutibile, in Usa. Sembra che Conte, in qualche modo, avesse previsto un calo di rendimento e di concentrazione. Per questo aveva ridotto all’osso i festeggiamenti, radunando i suoi il 28 dicembre. L’Inter, tanto per dire, il 2 gennaio. Dopo la partita di Udine e prima che terminasse quella di Torino, i tifosi interisti se la prendevano con la società, con Branca, con Stramaccioni, troppo teneri con il blocco vacanziero argentino. Guardate la Juve, è prima eppure torna a lavorare prima degli altri. Poi è andata com’è andata, la formula perfetta non esiste. Non si può escludere che il carico di lavoro abbia accresciuto lo stress della Juve e alimentato nell’inconscio la voglia di staccare il piede dall’acceleratore. La Samp in 10 ha fatto la sua partita, la Juve in 11, troppo svagata, non ci è mai riuscita. Conte lamenta un rigore, forse due, non concessi. Stramaccioni uno. Nessuno era evidentissimo, peraltro, e sarebbe ingeneroso per Samp e Udinese (finalmente Di Natale ha una spalla, Muriel) spiegare le sconfitte coi rigori non concessi. Tra le prime otto il mal di festa, di testa o di sosta ha colpito in misura minore Lazio, Milan e Parma, vincenti per 2-1, ma a fatica. E qui pesano i rigori, quelli concessi a Lazio e Milan con Cagliari e Siena. Mentre quello del Milan dipende dal mestiere di Pazzini, uno dei più abili in tuffi e avvitamenti, quello della Lazio è figlio di un regolamento iniquo, che penalizza troppo i portieri e favorisce troppo gli attaccanti. Agazzi e Klose fanno tutto da professionisti. Il portiere esce rischiando mani e faccia, l’attaccante ha il tempo di alzare il pallonetto, destinato sul fondo. Nessuno dei due è violento, scomposto, maldestro. Perché ci dev’essere un rigore? Qualcuno lo spieghi al Cagliari, che chiude in 9. Quanto alla Lazio, non perde da 12 partite sui vari fronti, chiude con 39 punti come quella scudettata di Eriksson. Petkovic sa cambiarla in modo efficace: prima più bloccata e compassata, sabato, poi col 3-43. Non gli piace l’etichetta di anti-Juve, forse ha presente l’Inter che s’era portata a un punto dalla Juve e dopo aver vinto a Torino ha una media-punti da quartieri bassi. La classifica però parla chiaro. Lazio e Napoli si dividono il ruolo di anti-Juve, e non solo perché solo loro le hanno recuperato tre punti. La sconfitta della Juve è relativamente dolorosa e lascia intatta una convinzione: questo scudetto può solo lasciarlo per strada la Juve. Però possono esprimerla i tifosi e anche gli osservatori, è un guaio se anche i giocatori cominciano a crederlo. Il lavoro di Conte dovrà essere più sulle teste che sui muscoli. Le gare di gennaio erano viste come un tesoretto da mettere in cascina prima della Champions e la rentrée è moscia.

Fonte: La Repubblica (articolo a firma di Gianni Mura)





La Juve si ferma e riapre i giochi. Ora mai dire mai

Un campionato che sembrava chiuso torna a dare speranze alle inseguitrici

MILANO, 7 gennaio 2013 - La domenica dell’Epifania sembra quella di Pasqua, piena di sorprese in testa e in coda. Dalla sconfitta della Juventus in casa contro la Sampdoria, alla vittoria del Pescara in trasferta contro la Fiorentina, l'ultima giornata d’andata ribalta pronostici e luoghi comuni. E' il bello del calcio. Svegliatosi a 5 punti dalla vetta, dopo il 2-1 in rimonta contro il Cagliari, Petkovic non si allontana dalla capolista grazie a un ancor più clamoroso 2-1 in rimonta a Torino e così la sua Lazio rivelazione consolida un meritatissimo secondo posto. Strachiuso o quasi per tutti, il campionato riapre le porte della speranza a chi saprà spalancarle del tutto, a patto che la Juve continui a suicidarsi come ieri e come all'inizio del nuovo secolo, proprio a favore della Lazio di Eriksson, che guarda caso viaggiava alla stessa media di Petkovic. Conte, titolare in quella Juventus di Ancelotti, campione d'inverno, non ha dimenticato il sorpasso tricolore di Mancini e compagni, capaci di annullare non 5 ma addirittura 9 punti, a 8 partite (e non 19) dalla fine! Nessuno sa come finirà stavolta, perché anche lo splendido Napoli che strapazza la Roma con la tripletta del nuovo capocannoniere Cavani, va seriamente preso in considerazione nella rincorsa scudetto, ma intanto affiora una imprevista realtà. La Juve, imbattuta un anno fa, che perde la terza partita, seconda in casa dopo essere stata in vantaggio come contro l'Inter, in 90' smarrisce tutte le certezze che la circondavano: la presenza di Conte più impotente di quando era in tribuna, la fine delle vacanze prima delle sue rivali, il calendario favorevole, la capacità di segnare con maggiore facilità nella ripresa e infine, o meglio soprattutto, il vantaggio di giocare con un uomo in più per un'ora, tra l'altro già sull'1-0. Una giornataccia, culminata con l'infortunio a Marchisio, che ricorda la sconfitta casalinga della Juve di Delneri contro il Parma, due Epifanie fa, quando il kappaò di Quagliarella frenò la rincorsa a un posto-Champions. Proprio per tutti questi motivi, ci piace sottolineare le oneste autocritiche di Buffon e Conte, bravi a riconoscere le proprie responsabilità, senza scaricarle sugli arbitri, al contrario del sempre più nervoso Stramaccioni, che ha gli stessi punti del tanto discusso Ranieri, a fine andata però a meno 6 dalla Juve, malgrado la partenza a handicap con Gasperini. Dal 3-0 a Pescara allo 0-3 a Udine, con cui apre e chiude il girone d'andata, l'Inter continua la sua retromarcia con la quarta sconfitta consecutiva in trasferta, terza senza gol, dopo averne vinte sei su sei. E non ha senso, quindi, parlare di antipatia degli arbitri, specie nel giorno in cui la Sampdoria dimostra che nel calcio si può vincere, in rimonta, anche con un uomo in meno e soprattutto sul campo di altri bianconeri, più forti di quelli di Guidolin. Una indiretta dimostrazione dei grandi meriti di Delio Rossi, premiato dal coraggio di confermare due attaccanti, anche in inferiorità numerica. Come la Sampdoria, che sembrava in piena crisi, si risveglia anche il Pescara scosso da Bergodi, primo a vincere a Firenze, che a metà strada sarebbe abbondantemente salvo. Il Milan, invece, nonostante il successo sul Siena, sarebbe ancora lontano dalla Champions, a 7 punti dal terzo posto del Napoli, rilanciato dal bravissimo Mazzarri. Ma come si è visto ieri tutto può succedere. Il bello del calcio, appunto.

Fonte: GdS (articolo a firma di Alberto Cerruti)




Articolo a firma di Vittorio Oreggia, estratto da "Tuttosport" del 7 gennaio 2013



Articolo a firma di Alberto Dalla Palma, estratto da "Il Corriere dello Sport" del 7 gennaio 2013




CITAZIONE
Verso Juventus-Milan, tornano Vidal e Lichtsteiner. Pogba favorito per sostituire Marchisio

QUARTI CONTRO IL MILAN

Mercoledì già in campo per il riscatto in Coppa


TORINO, 7 gennaio 2013 - Antonio Conte ha voluto risparmiare Arturo Vidal in campionato per la sfida di coppa Italia contro il Milan, in programma mercoledì allo Juventus Stadium, ma nel frattempo ha perso Claudio Marchisio. Si allunga così la lista degli infortunati (il giovane Paul Pogba è destinato a sostituire il centrocampista azzurro), ma il tecnico potrà contare sul rientro di Stephan Lichtsteiner, assente contro la Sampdoria perché squalificato. L’aspetto positivo, dopo il ko contro i blucerchiati, è la possibilità per la squadra di trovare immediato riscatto e cancellare la brutta prestazione di ieri. Mercoledì Stadium esaurito per il big match: partita secca per accedere alla semifinale (contro la vincente di Catania-Lazio), con il rischio di supplementari (così era stato l’anno scorso, quando si era qualificata la Juventus).

Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Erbì-Salvetti)
 
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PAG Posted on 7/1/2013, 09:48     +1   -1
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Juventus, è caccia a Sissoko del Tolosa
07.01.2013 09.37 di Luca Bargellini
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



Secondo quanto riportato da Le Parisien, è corsa a quattro per il centrocampista del Tolosa Moussa Sissoko. Il giocatore franco maliano piace a Juventus, Monaco, Newcastle e Tottenham che nelle prossime settimane cercheranno di strappare l'ok alla società transalpina. Sissoko (23) è in scadenza contrattuale nel prossimo giugno con il suo club.

MAROTTA: "Sondato Drogba, è disponibile. Mai più prestazioni così. Conte arrabbiato, domani confronto con la squadra. Marchisio può diventare uno dei migliori al mondo. Jovetic? Mai trattato e non lo faremo. Cavani uno dei primi goleador in assoluto,
IL DG BIANCONERO OSPITE A LA DOMENICA SPORTIVA. SEGUITE LA NOSTRA DIRETTA TESTUALE...

06.01.2013 22:50 di Redazione TuttoJuve Twitter: @Tuttojuve_com
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



Giuseppe Marotta, direttore generale e amministratore delegato della Juventus, è ospite stare a "La Domenica Sportiva", su Raidue. TuttoJuve.com sta riportando integralmente ed in tempo reale le sue dichiarazioni:

Fortunatamente il problema al ginocchio di Marchisio non è nulla di grave...
"Marchisio è un campione, un ragazzo sicuramente legato alla sua professione, un giocatore che per caratteristiche è molto eclettico, quindi credo che nel gioco moderno possa interpretare diversi posizioni, anche se poi, come dicevo prima, ha dalla sua una completezza, un bagaglio tecnico tattico che lo può sicuramente far diventare, anche magari tra qualche anno, uno dei migliori al mondo in assoluto"

La Lazio in qualche modo vi preoccupa?
"Noi siamo principalmente preoccupati di noi stessi, perchè evidentemente io non so se esista un'anti-Juve, se è un termine che deve essere inserito nel lessico calcistico, di sicuro oggi noi siamo in testa alla classifica, lo siamo secondo me con grande merito e dobbiamo guardarci al nostri interno, perchè ogni partite nasconde particolari, al di là del blasone che un avversario può avere. Abbiamo visto oggi una partita che sulla carta forse era dalla nostra poi l'abbiamo persa nel modo in cui avete definito clamoroso. Quindi dobbiamo guardare al nostro interno, cercare di non ripetere più prestazioni come quella di oggi, che non sono assolutamente nel dna della Juventus, anche se è un infortunio di percorso. Ma ci può e ci deve far fare autocritica, ci deve aiutare a non commettere più questi errori. Dobbbiamo guardare al nostro cammino, al di là di quelli che potrebbero essere gli antagonisti".

Sarà una bella lotta tra le difese di Juventus e Lazio. Sono due belle difese...
"Sì, diciamo che noi, nell'ambito del campionato scorso e in questo campionato, abbiamo la miglior differenza reti e direi che l'aspetto difensivo è quello che va evidenziato maggiormente. Quindi l'impostazione tattica di Conte è quella di avere comunque una solidità difensiva. Credo che sia una prerogativa importante".

Avete lavorato un po' di più nella sosta? Siete un po' imballati?
"Sì, purtroppo la Befana ci porta sempre il carbone. E' il secondo anno su tre che perdiamo in casa, perdemmo col Parma e abbiamo perso con la Sampdoria, subendo anche due infortuni abbastanza rilevanti, anche se poi quello di Marchisio non lo è; Quagliarella due anni fa si ruppe il legamento. Diciamo quindi che il giorno della Befana non è positivo per noi".

Sappiamo che la Juve cerca un attaccante, sappiamo cosa è successo a fine estate con la Fiorentina, il caso Berbatov. Giuseppe Rossi non l'avete mai seguito? Vi interessava? Lo considera un buon affare quello della società viola?
"Prima dell'infortunio Giuseppe Rossi era sicuramente uno dei giocatori emergenti del nostro calcio. Ha patito un infortunio sicuramente non da poco ed è chiaro che la Fiorentina abbia fatto una sua valutazione. Auguro quindi al ragazzo di riprendersi soprattutto nel migliore dei modi, poi la Fiorentina deve valutare quello che ha fatto. Per quanto ci riguarda non siamo assolutamente intervenuti in questa trattativa e non lo avremmo fatto neanche con Berbatov a dir la verità. Anche se c'è questo antagonismo tra noi e loro, però, insomma, queste sono dinamiche presunte, tipiche del mondo del calcio, dinamiche del calciomercato a cui possiamo anche starci, però evidentemente non si può mai parlare di scorrettezza da marte della Juventus perchè noi agiamo sempre nell'ambito della correttezza".

Sappiamo che la Juve dà un'occhiata a Jovetic...
"Non è che su tutti i giocatori ci siamo noi".

Su Jovetic ci siete sempre stati...
"Perchè è un grande giocatore, chiaramente di grande interesse: non lo diciamo noi, è un giocatore che per età, per qualità, per la carriera che ha fatto, è di grande avvenire, un grande talento, però al di là di questo non abbiamo mai avviato una trattativa concreta con la Fiorentina, nè tantomeno in questo momento abbiamo intenzione di farlo" .

Nelle prime posizioni della classifica marcatori non ci sono giocatore della Juventus...
"Ma la Juve è la squadra che ha fatto più gol, quindi questa è la domanda a cui magari... vuol dire che è una strategia particolare"

Ma con un finalizzatore alla Cavani, quanti problemi in meno avrebbe questa Juve?
"Cavani non è un talento, ormai è uno dei più grandi giocatori del mondo, uno dei primi goleador in assoluto e soprattutto in un campionato difficile come quello italiano. però evidentemente è del Napoli. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare e ci siamo riusciti l'anno scorso, centrando l'obiettivo del campionato, ma non solo, avendo anche il migliore attacco. Il miglior attacco ce l'abbiamo ancora quest'anno, quindi significa che la strategia tattica di Conte è quella di valorizzare al massimo questo gruppo, con l'inserimento dei centrocampisti da dietro, dei difensori".

Icardi l'ha portato lei in Italia?
"No, abbiamo portato diversi altri giovani alla Sampdoria, ma Icardi no. I meriti vanno ascritti ad altri".

La sua analisi sulla sconfitta contro la Sampdoria...
"Innanzituto è una partita che è difficile da raccontare e non da commentare. Se dovessimo commentarla, sarebbe difficile, perchè all'inizio sembrava tutto facile, siamo andati in vantaggio, superiorità numerica, un rigore non concesso, ma comunque una facilità di manovra nel primo tempo. Poi il secondo tempo è stato completamente diverso. E' una sconfitta che ha lasciato l'amaro in bocca proprio per come è arrivata. La Juventus non è abituata a perdere, figuriamoci poi se perde in undici contro dieci. Questo però un discorso di autocritica al nostro interno, Conte era molto arrabbiato a fine partita. Domani ci sarà sicuramente un confronto con i suoi giocatori, in vista anche del prossimo appuntamento di mercoledì in Coppa Italia col Milan".

Conte ha detto: "Non siamo marziani"...
"Siccome analizziamo in modo critico quesa sconfitta, dobbiamo riconoscere anche quella che è stata una splendida cavalcata di un anno e mezzo, la vittoria dello Scudetto con una prima posizione leggittima, trasparente, perchè motivata non solo dal gioco ma anche dalle statistiche. Quindi cataloghiamo sicuramente la partita di oggi come pagina nera nella storia della Juventus, perchè perdere in casa, 10 contro 11, è qualcosa che va assolutamente.... un palmares negativo Al di là di questo bisogna voltare pagina, bisogna guardare a mercoledì, bisogna guardare al campioanto".

Lei ha visto una Juve ha giocato diversamente? Un po' a sprazzi, un po' discontinua.. E' un problema di concentrazione o di uomini? Possiamo analizzare per esempio la prestazione di Peluso...
"Come ho detto prima, è stata una partita a due facce: nel primo tempo, abbiamo cercato il gol, lo abbiamo trovato con facilità, abbia avuto predominio territoriale, abbiamo creato delle occasioni da gol; la seconda poi dove forse c'è stato un appagamento. Non è che vince sempre la squadra più forte. Noi avevamo la squadra più forte, però non abbiamo vinto e non abbiamo nemmeno dimostrato di avere quelle prerogative per poter portare in porto una partita apparentemente facile. La Sampdoria difendendosi e affidandosi a questi contropiedi, è riuscita a trovare questi due gol".

Complimenti anche a Buffon, che ha ammesso di avere qualche responsabilità sul primo gol...
"Gigi non lo scopro certamente io, la scorsa settimana le statistiche dicono che è stato insignito del titolo di miglior portiere del mondo. E' il nostro leader per quello che ha fatto nella carriera e per quello che continua a fare. Poi gli infortuni, capitano a tutti"

Alla Juve di oggi mancavano tanti giocatori. Non dico fosse una Juve 2, però è apparsa meno terrestre...
"Quando si perde in questo modo tutte le critiche sono da accettare. E' chiaro che non abbiamo potuto schierare la Juventus migliore per le assenze di alcune pedine come Vidal, Vucinic, Chiellni, Lichtsteiner, Asamoah, quindi sono giocatori importanti; non è che quelli che hano giocato siano da meno, però evidenemente nel gioco del calcio esiste anche una scala dei valore e quindi quando ti mancano cinque giocatori di quel peso credo che nella complessità la squadra ne risenta. Dopodichè è stata una partita assegnata da episodi strani e particolari che fanno parte del mondo dello sport".

Drogba arriverà?
"Si fanno sempre dei sondaggi e noi lo abbiamo fatto. Abbiamo registrato la sua disponibilità, dopo va verificata la compatibilità economica e poi si va dall’allenatore".

RIPRODUZIONE DEL VIRGOLETTATO CONSENTITA SOLO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE, WWW.TUTTOJUVE.COM
 
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PAG Posted on 7/1/2013, 09:52     +1   -1
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Buongiorno Salotto....una cosa è certa.....abbiamo riaperto un campionato morto e sepolto....consoliamoci col fatto che sarebbe stata una vera noia....abbiamo ancora due Jolly....gli altri non ne hanno nemmeno uno...
 
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brigaèmorto
PAG Posted on 7/1/2013, 10:32     +1   -1




Abbiamo riaperto il campionato perche' perdere in casa contro la Samp in 10 è ridicolo.Sopratutto xche' la Samp stava aspettando solo il nostro raddoppio x andare a Bogliasco.
Si puo' imputare a Conte una formazione simile a quella che schiera in coppa italia,dire che a sinistra giocare senza Asamoah e Chiellini è un altro discorso...ma loro erano in 10 noi in 11,forse.

Sinceramente di Conte non capisco una cosa.MATRI! HA QUAGLIARELLA CHE VEDE LA PORTA E PIAZZA SEMPRE QUELLO CHE NON VEDE LA PORTA NEMMENO X SBAGLIO.L'UNICO ATTACCANTE CHE SI CHIAMA ATTACCANTE NELLA JUVE E' FABIO QUAGLIARELLA.GLI ALTRI SONO 2 NUMERI 10 ED UN NUMERO 9 DA GENOA.
 
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PAG Posted on 7/1/2013, 10:41     +1   -1
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CITAZIONE (brigaèmorto @ 7/1/2013, 10:32) 
Abbiamo riaperto il campionato perche' perdere in casa contro la Samp in 10 è ridicolo.Sopratutto xche' la Samp stava aspettando solo il nostro raddoppio x andare a Bogliasco.
Si puo' imputare a Conte una formazione simile a quella che schiera in coppa italia,dire che a sinistra giocare senza Asamoah e Chiellini è un altro discorso...ma loro erano in 10 noi in 11,forse.

Sinceramente di Conte non capisco una cosa.MATRI! HA QUAGLIARELLA CHE VEDE LA PORTA E PIAZZA SEMPRE QUELLO CHE NON VEDE LA PORTA NEMMENO X SBAGLIO.L'UNICO ATTACCANTE CHE SI CHIAMA ATTACCANTE NELLA JUVE E' FABIO QUAGLIARELLA.GLI ALTRI SONO 2 NUMERI 10 ED UN NUMERO 9 DA GENOA.

:.quotone:
 
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POLARMAN
PAG Posted on 7/1/2013, 11:19     +1   -1




Ragazzi.....senza fare tragedie...anche considerando la preparazione....e le scelte sbagliate di Conte

Ma vedere la catena di sx composta da Peluso e De Ceglie...e' forse uno dei momenti piu' tristi della societa' Juventus da quando sono in vita....giuro
 
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Ettò
PAG Posted on 7/1/2013, 11:36     +1   -1




Ho rivisto i gol subiti....Peluso che diamine ha fatto!?
Assurdo come sul secondo gol abbia lasciato tutto quello spazio per tirare a Icardi.
Cmq poche ciance.
11 vs 10...e sembravano di più loro. Centrocampo assente, forse con la testa già al milan o ancora in vacanza.

Mercoledi avremo risposte migliori.
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brigaèmorto
PAG Posted on 7/1/2013, 11:39     +1   -1




CITAZIONE (POLARMAN @ 7/1/2013, 11:19) 
Ragazzi.....senza fare tragedie...anche considerando la preparazione....e le scelte sbagliate di Conte

Ma vedere la catena di sx composta da Peluso e De Ceglie...e' forse uno dei momenti piu' tristi della societa' Juventus da quando sono in vita....giuro

Vedere DeCeglie subire le avanzate di DeSilvestri è stato imbarazzante.Vedere Pirlo alzare la testa e non capire che cazzo fare è stato umiliante.

Questa Juve è piu' forte di quella dello scorso anno,ma non mi emoziona quanto quella dello scorso anno,dove pareggiavi in casa contro le piccole ma tornavi a casa con il sorriso di chi si è diverito.
 
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PAG Posted on 7/1/2013, 11:53     +1   -1
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Non riesco a tranquillizzarmi sconfitte cosi me li fanno girare a elica.Questo campionato doveva essere chiuso già da un pezzo.Non possiamo perdere sempre per causa nostra e mi auguro che Conte dia una bella passata di calci in c..o a tutti quanti.
Buongiorno anche a voi comunque :D

CITAZIONE (Ettò @ 7/1/2013, 11:36) 
Ho rivisto i gol subiti....Peluso che diamine ha fatto!?
Assurdo come sul secondo gol abbia lasciato tutto quello spazio per tirare a Icardi.
Cmq poche ciance.
11 vs 10...e sembravano di più loro. Centrocampo assente, forse con la testa già al milan o ancora in vacanza.

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Presumibilmente a sinistra agirà El Sharawy, lasciargli l'uno contro uno è semplicemente un suicidio
 
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brigaèmorto
PAG Posted on 7/1/2013, 12:13     +1   -1




A questa Juve manca Pepe.Altro che TopPlayer.Mancano le incursioni ed i tagli di Simone.E manca anche buon senso nel mercato,ancora oggi non capisco l'acquisto di Isla.
 
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PAG Posted on 7/1/2013, 13:12     +1   -1
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CITAZIONE (POLARMAN @ 7/1/2013, 11:19) 
Ragazzi.....senza fare tragedie...anche considerando la preparazione....e le scelte sbagliate di Conte

Ma vedere la catena di sx composta da Peluso e De Ceglie...e' forse uno dei momenti piu' tristi della societa' Juventus da quando sono in vita....giuro

:.quotone:

CITAZIONE (Alexm88 @ 7/1/2013, 11:53) 
Non riesco a tranquillizzarmi sconfitte cosi me li fanno girare a elica.Questo campionato doveva essere chiuso già da un pezzo.Non possiamo perdere sempre per causa nostra e mi auguro che Conte dia una bella passata di calci in c..o a tutti quanti.
Buongiorno anche a voi comunque :D

CITAZIONE (Ettò @ 7/1/2013, 11:36) 
Ho rivisto i gol subiti....Peluso che diamine ha fatto!?
Assurdo come sul secondo gol abbia lasciato tutto quello spazio per tirare a Icardi.
Cmq poche ciance.
11 vs 10...e sembravano di più loro. Centrocampo assente, forse con la testa già al milan o ancora in vacanza.

Mercoledi avremo risposte migliori.
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Isla Quaglia Giak

Presumibilmente a sinistra agirà El Sharawy, lasciargli l'uno contro uno è semplicemente un suicidio

sono d'accordo, tanto più che col bilan abbiamo sempre sofferto col 352...
 
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Harry Haller
PAG Posted on 7/1/2013, 13:20     +1   -1




Buongiorno a tutti
 
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PAG Posted on 7/1/2013, 14:53     +1   -1
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Delio Rossi: "La Juve resta la più forte d'Italia e lo ha dimostrato anche ieri. L'assenza di Vidal non mi ha stupito"
07.01.2013 13:00 di Redazione TuttoJuve


Il giorno dopo l'impresa di Torino, il tecnico della Sampdoria, Delio Rossi, è tornato a parlare ai microfoni di Radio Anch'io Sport: "Abbiamo forse la squadra piu' giovane della serie A ma abbiamo giocatori con qualita' - sottolinea l'allenatore blucerchiato -. Icardi è un attaccante moderno, molto giovane e con grossi margini di miglioramento. E' una prima punta che attacca bene la profondità, ha buona tecnica, buona velocità, ha delle qualità e se le mantiene può far parlare di sé. Nell'intervallo ho detto solo che eravamo ancora in partita e ho dato qualche aggiustamento passando alla difesa a quattro. Ho dovuto sostituire un giocatore per scelta tattica ma non volevo abbassarmi troppo e cosi' ho tenuto i due attaccanti ma schierati in verticale. Ci sto mettendo del mio ma questi ragazzi giocavano a calcio anche col mio predecessore Ferrara".
Secondo Delio Rossi, la Juventus non è uscita ridimensionata dalla sfida di ieri: "Rimane ed è la squadra più forte d'Italia e anche ieri ha dimostrato la sua forza - sottolinea il tecnico riminese -. E' prima in campionato, con cinque punti sulla seconda, e ha superato il girone da prima in Champions. Non ha l'Ibrahimovic della situazione ma di top player ce ne sono 7-8 nel mondo. Vidal in panchina? Ma la sua assenza non mi ha stupito, l'hanno sostituito con . La forza delle grandi squadre non è nei titolari ma nelle alternative. La Lazio è una squadra molto esperta, che bada al sodo e non allo spettacolo mentre la Juve cerca di coniugare le due cose. Ma se la Juve non vince il campionato, non saranno state le altre a vincerlo ma la Juve a perderlo. Il nostro campionato non è il più bello del mondo ma il più difficile. Una squadra come la nostra può fare risultato con la Juve, il Siena può battere l'Inter in casa, il bello è anche questo anche se poi alla fine i valori vengono fuori".



LIVE VINOVO - Prima dell'allenamento confronto tra Conte e la squadra. Marchisio allo Juventus Center, previsti 10 giorni di stop. Lavoro leggero per chi ha giocato ieri
07.01.2013 12:45 di Camillo Demichelis

La Juventus il giorno dopo la gara con la Sampdoria è in campo a Vinovo. Oggi ci sarà un confronto tra Antonio Conte e la squadra per capire il perché della sconfitta di ieri. Il tecnico salentino - riferisce Sky Sport - è arrivato allo Juventus Center accompagnato da Fabio Paratici. A Vinovo c'è anche Claudio Marchisio che ieri ha accusato un problema al ginocchio, anche se di lieve entità. Per il numero 8 juventino solo una forte contusione i tempi di recupero saranno intorno ai 10 giorni/2 settimane. Il centrocampista torinese è arrivato al centro sportivo accompagnato e non guidava lui, ma il fatto che sia a Vinovo è una cosa positiva. Dopo il confronto tra Conte e la squadra, che avverrà prima dell'allenamento, è programmato un lavoro leggero per chi ha giocato contro la Sampdoria, allenamento più intenso per gli altri giocatori, anche perché mercoledì si torna in campo per la Coppa Italia contro il Milan.

Juve, si intensificano i contatti con il Tolosa per Moussa Sissoko
07.01.2013 11:00 di Giuseppe Giannone

Dalla Francia arrivano interessanti notizie di calciomercato riguardanti la Juventus: secondo indiscrezioni riportate da "Le Parisien", il club bianconero starebbe cercando di intensificare i contatti con il Tolosa per portare a Torino Moussa Sissoko, centrocampista 23 enne della nazionale transalpina. Arrivare al giocatore, in scadenza di contratto a fine stagione, non sarà però un'impresa semplice, dal momento che il ragazzo è seguito anche dall'ambizioso Monaco di Claudio Ranieri, nonchè da Newcastle e Tottenham, con i londinesi, che, al momento, sembrano in vantaggio per l'acquisto del giovane centrocampista centrale.



La Nuova Sardegna - Conte vorrebbe subito Nainggolan, ma se ne parlerà a giugno
07.01.2013 10:25 di Redazione TuttoJuve

La Juventus ha per ora lasciato cadere il discorso su Nainggolan. Lo scrive stamane il quotidiano "La Nuova Sardegna". Conte - riporta il giornalista della testata isolana Roberto Muretto - lo vorrebbe subito, ma Marotta sa bene che in questo momento non è possibile intavolare discorsi con Cellino. Se ne parlerà a giugno.
 
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PAG Posted on 7/1/2013, 15:19     +1   -1
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buongiorno a tutti.

Posso dire che non sono daccordo con quasi nulla di quello che ho letto nel commento della partita?

Prestazione indubbiamente scandalosa, altrimenti non avremmo perso. Ovvio.

Conte ha sbagliato la formazione? ha fatto troppo turno over? mah! E dopo la sconfitta contro il Milan ci lamentavamo del fatto che avesse fatto giocare gli stessi che avevano trionfato contro il Chelsea, stanchezza e demotivazione. Ieri ha fatto turn over e non è andata bene. E contro chi dovevamo fare turn over dopo le vacanze con 8 punti di vantaggio sulla seconda se non contro una squadra come la Samp?
La scelta di non far giocare i sudamericani vedendo le prestazioni di chi non si è mosso da Torino è giusta. Hanno dormito i giocatori in campo non chi li ha mandati in campo. Doveva giocare Quagliarella dite voi. Non è che Quagliarella sia diventato improvvisamente Messi. E ieri non è stato l'attacco il problema della Juve.

Detto questo campionato riaperto? ah si? da chi dalla Lazio che è un miracolo si trovi seconda? dal Napoli a meno 7? dal Milan a meno 14? dalla Fiorentina che ha perso in caso col Pescara? dalla Roma che ha preso l'ennesima legnata? dai dilettanti dell'Inter?

Ragazzi mettetevi l'anima in pace perchè il campionato non si riapre. Il problema di gestire una stagione dove è chiaro che siamo nettamente superiori a tutti gli altri è mantenere alta la concentrazione in ogni partita. Ne vedremo ancora di gare così perchè quando hai un grosso vantaggio e in fasi cruciali della stagione (ad ex dopo un turno di coppa faticoso oppure alla ripresa dopo le vacanze, come in questo caso) ci sta a perdere, perchè ci sta che si cerchi di amministrare e ci sta che a volte calando la concentrazione le cose non vadano per il verso giusto. Non farei drammi. Anche perchè anche in una partita penosa come quella di ieri avremmo potuto vincere lo stesso. Non è andata così. Amen

QUOTE (brigaèmorto @ 7/1/2013, 12:13) 
A questa Juve manca Pepe.Altro che TopPlayer.Mancano le incursioni ed i tagli di Simone.E manca anche buon senso nel mercato,ancora oggi non capisco l'acquisto di Isla.

come ho avuto modo di dire nei mesi scorsi il senso dell'acquisto di Isla lo capiremo semmai l'anno prossimo.
 
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PAG Posted on 7/1/2013, 15:30     +1   -1
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Sugoni (Sky): "La Juve disposta ad offrire solo un indennizzo simbolico per anticipare l'arrivo di Llorente"
07.01.2013 14.45 di Redazione TuttoJuve per tuttojuve.com

L'esperto di mercato di Sky Sport, Alessandro Sugoni, è stato interrogato sulla situazione di Fernando Llorente negli studi del canale satellitare. "Llorente ieri ha giocato 15 minuti, mantenendosi nella media, visto che questo è il suo minutaggio in questa stagione che lo vede ai margini dell'Athletic Bilbao - ha spiegato il giornalista -. Il club basco non lo lascia andare per una questione di principio. Fino a qualche tempo fa c'era la speranza di arrivare ad un rinnovo. Il Bilbao è una squadra strana, non ha bisogno di fare mercato, loro prendono solo giocatori baschi o comunque fatti in casa. La Juventus credo che ora sia disposta ad offrire solo un indennizzo simbolico, visto che comunque dal 1° febbraio potrebbe firmare per i bianconeri. Ma il presidente del Bilbao, piuttosto che dare questa soddisfazione al giocatore, preferisce perderlo a costo zero. Ma va anche in quella direzione il comunicato che hanno pubblicato sul loro sito: hanno detto che la Juventus sta trattando Llorente per giugno, quasi come a dire: 'chiunque lo voglia si faccia avanti'".
 
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1513 replies since 7/1/2013, 09:20   10710 views
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