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Rai Mattina Sport: Moggi: "170,000 telefonate scovate..."

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PAG Posted on 7/12/2012, 15:10     +1   -1
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Rai Mattina Sport: Moggi: "170,000 telefonate scovate.Le schede svizzere sono state intercettate ma non hanno trovato niente ", Lanese: "Ho parlato con tutti e pranzato con tutti", Pieri: "Ringrazio Nicola Penta"
07.12.2012 13.10 di Redazione TuttoJuve per tuttojuve.com
Fonte: a cura di MP
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© foto di Giuseppe Celeste/Image


A Mattina Sport sono intervenuti Luciano Moggi, Tullio Lanese, Duccio Baglioni, Tiziano Pieri, Gabriele per parlare delle sentenze che in appello hanno visto l'assoluzione di tutti gli arbitri eccetto di Antonio Giraudo, tutto questo con Marco Mazzocchi e Alberto Rimedio.

Alberto Rimedio: "E' un colpo duro all'accusa resta in piedi l'associazione per delinquere. Cadono pezzi per l'associazione, viene escluso il mondo arbitrale come Tiziano Pieri e Tullio Lanese. Restano quelli del rito ordinario, bisognerà capire nel rito ordinario, servono tre persone, al momento ce ne sono sei. Se dovessero cadere meno altre persone e rimanessero solo Moggi e Giraudo cadrebbe tutto il sistema".

Luciano Moggi: "Bisogna stabilire cosa si definisce con associazione per delinquere e sistema in ambito calcistico, così si capisce tutta la situazione, quando si parla di sistema si considera una pluralità di società che tramite la clausola compromissoria sono affiliate alla Figc e devono rispettare i regolamenti. Se invece si vuole in quest'ambito far proiettare un'associazione a delinquere fatta da tre o più persone che possono fare reati, così come stato fatto è facilissimo, basta togliere una particella dai 360 gradi, come la Juventus e i suoi dirigenti, dire che il sorteggio era taroccato. Faccio una premessa: noi ci siamo portati a controbattere punto per punto le cose contestate e guarda caso il sorteggio si dice regolare, è stato sospeso il filmato del sorteggio e sostituito con fotografie e si vede che il vicedirettore deo gazzettino di Come, indicato come dirigente dell'Aia, guarda caso era un giornalista, abbiamo contestato, per esempio queste cose"

Tullio Lanese: "Ho provato dopo aver sofferto per sette anni più che una gioia una liberazione,ma volevo ricordare perchè la memoria tradisce che non mi sono mai dimesso dall'Aia ma auto sospeso perciò io potrei anche rientrare in ogni momento, sono libero e può rientrare in associazione. Questi sette anni sono vissuti con grande sofferenza. Io sono stato sempre con un accordo fatto in Federazione, ho chiesto personalmente di far si che l'associazione arbitri diventasse la sesta componente del calcio italiano e questo mi ha portato a parlare con le società e ho contattato tutti i presidenti delle squadre di A e di B e ho parlato con tutti".

Moggi: "Quello che dice Tullio è giusto, hanno travisato tutto, dicendo che Lanese veniva da Moggi, andava da tutti".ella s

Lanese: "Ho fatto pranzi e cene con tutte le squadre di seria A: Lazio, Roma, Inter, Milan, Brescia..."

Tiziano Pieri: "Innazitutto è doveroso ringraziare la Rai, voglio ringraziare chi mi è stato vicino in questi anni e chi ha fatto si che questo risultato potesse essere positivo per me e una persona i miei legati Palazzoni e Campo e Nicola Penta che ha trovato le telefonate che da anni sostenevo avvenissero prima e dopo le partite con i designatori, i miei allenatori. Ho sempre parlato con i designatori, prima e dopo le partite e tramite quelle telefonate si è trovata la verità. Nicola Penta ha preso con passione e ha trovato le intercettazioni che chiarivano la posizione, il ringraziamento va a lui, sono cresciuto, un uomo arrivato con dignità e ringrazio il collegio giudicante che ci ha permesso di svolgere una discussione in modo sereno, avrei accettato qualsiasi risultato e sentenza venuta fuori, è stata positiva e mi ha risollevato, rimane l'amarezza per quello che poteva essere e non è successo. Voglio godermi quello che è da due giorni la ritrovata serenità, mai persa in ambito della famiglia. Qualche anno fa quando era il finimondo, io ero solo, con la mia famiglia depresso, davanti a un piatto di pasta che non riuscivo a mandare giù, dovevo apparire sereno. Un bambino di sei anni mi ha guardato e mi ha detto, papà ti voglio bene uguale e sono andato avanti alla vita di tutti i giorni, Avrei dovuto essere superman per evitare un'ingiusta umiliazione, questo è superato, voglio pensare alle cose positive. Io sono arbitro, lo sono sempre stato, ho sempre sognato fin da piccolo, mio papà era un supereroe, il mio primo pensiero è stato per la mia famiglia, chi mi è stato vicino, raccontare le sofferenze fa star male, sono arbitro, ci tanti arbitri che fanno il lavoro con passione e volontariato. Io non so cosa farò domani, sarò più sereno di questi sei anni passati con l'angoscia di subire un'ingiusta punizione che non meritavo".

Gabriele: "Io la prima cosa fatta ieri mattina è stata andare a comprare un giornale sportivo in cui il 13 luglio 2004 c'era la mia foto a grandezza eccessiva, rispetto al capo d'accusa, perchè era la prima volta che un arbitro veniva accusato, su quel giornale la mia foto non c'era. Io stamattina avrei potuto portare il certificato che mia moglie ha avuto un parto da stress perchè il 27 maggio una tv ha detto che l'uomo nero era Marco Gabriele, credo che non esisteranno risarcimenti che potranno dare a me Pieri e Lanese e ai miei figli i sorrisi mancati in questi anni. L'ho detto l'altra sera, credo che noi sia gli altri colleghi coinvolti nell'ordinario sono persone per bene, trovo assurdo che sia stata solo la fortuna a permettere che io fossi assolto, che sia stata la dedizione di una persona che l'ha fatto, probabilmente la giustizia dovrebbe essere tale senza fortuna".

Pieri: "Qui è stata fatta una controindagine, è stato usato un software, c'erano telefonate criptate..."

Moggi: "Non è questione di fortuna, io sono stato interrogato a roma nel 2006 nella caserma in selci, dopo quell'interrogatorio, ho capito che non c'era nulla di sostanziale, bisognava entrare nell'anima delle 170,000 telefonati, ho speso tutto quello che era lecito spendere e ho avuto collaboratori cone Nicola Penta che mi hanno aiutato e sono intercettazioni contrapposte all'accusa, è una corsa di ciclismo a chi arriva prima che non tiene conto dell'articolo penale 358. Il processo sportivo ha detto che il campionato era regolare, l'ordinario ha detto la stessa cosa, ma di cosa parliamo?"

Duccio Baglioni:"Momento di sollievo, di liberazione, ma rimane l'angoscia, a me rimane la rabbia perchè aver vissuto questo processo con una controparte e un'accusa comportata con una colpa inescusabile escludendo intercettazioni che non erano agli atti. Non si può, l'appello è stato rigettato, hanno detto che l'appello non doveva essere fatto, non si fa così. Sono sicuro che senza l'aiuto degli avvocati Galinelli, Bergamasco, ma senza l'aiuto di Nicola Penta che ha riesumato queste telefonate che dovevano essere portare, De Gregorio con questo materiale avrebbe fatto un'assoluzione, nel processo ordinario potranno essere portate le prove. Sapevamo di essere fuori da questa situazione, siamo rimasti sorpresi".

Moggi: "La Juventus non ha abbandonato nessuno, Zaccone non ha aiutato, siamo stati abbandonati prima, perchè erano morti l'Avvocato, il Dottore e l'Avvocato Chiusano. Su Andrea Agnelli bisogna guardare la suddivisione delle quote, aspetta a dire che non c'è sostegno, aspetta l'ordinario, ti convincerai del contrario, qui si tratta di convinzioni, guarda a me, quando si tira fuori un'espressione o convinzione bisogna state attenti, ieri sono stati condannati Monti e Mieli querelati da Dondarini, Ieri condannati, perchè avevano dette cose diverse, se si dicono cose diverse si crea nella mente delle persone qualcosa che non è vero. Abbiamo cercato di portare intercettazioni, il materiale dell'ordinario è impossibile portarlo. Io sono stato addirittura incolpato di commissione della politica con il Ministro Pisano con cui sono amico, mi domandò tu che faresti, io gli dissi, secondo me per evitare di spendere dei soldi, slitterei di una giornata. Questa è stato il sistema Moggi con la politica. Trovo nelle intercettazioni di Galliani che telefona a Meani in cui dice che Moggi e Capello volevano far slittare di un giorno, io l'ho fatta slittare di una settimana per recuperare Kakà per Siena, ecco come si contrappongono certe prove".

Moggi sulle schede svizzere e le 19 schede, attribuite con sistemi informatici.

Pieri: "Per me non era possibile fare verifiche su quei software, secondo me era indispensabile farlo, perche a me l'hanno affibbiata in base all'aperture di celle che i miei legali non hanno potuto fare. Nel rito ordinario, può diventare una chiave di svolta"

Gabriele: "I miei avvocati hanno detto alla mattina, noi chiediamo l'abbreviato perchè non c'erano gli elementi. Sull'attribuzione alla scheda svizzera ci sono errori, scrivono che con un certo grado di probabilità, il possibile utilizzatore. Passare sei anni per un certo grado di probabilità. Le schede svizzere barcollano".

Moggi: "Paparesta faceva la moviola a Rai International, ho dato una scheda perchè tutte le settimane mi faceva la relazione perchè volevo sapere la relazione. I carabinieri dicevano che gli arbitri avevano le schede, non l'hanno fatto perchè loro hanno intercettato una scheda paraguiana, figuriamoci se non potevano intercettare le schede svizzere, hanno certato l'alone del mistero. Le schede svizzere le abbiamo utilizzato nelle contrattazioni e fase commerciale perchè eravamo intercettati da Telecom e nel 2006 Telecom non era ancora assoggetata. C'era uno spionaggio industriale. Le schede svizzere stavano in sede ed erano utilizzate per ragioni commerciali e sportive. C'erano cene conviviali per cementare l'amicizia e le facevano con tutti. A Bergamo a una cena ho dato una scheda svizzera perchè me l'ha chiesta, quando si va a parlare di queste cose, non servivano a colloquiare con noi. La scheda della grigliata era sul telefono italiano e quando parlavano con i designatori, parlavano sulle schede italiane. Io ho parlato con Bergamo su schede italiane, ma mai parlato con lui su quella svizzera. Le schede svizzere sono state intercettate, non hanno trovato nulla e hanno creato l'alone".
 
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Barone48
PAG Posted on 18/3/2014, 22:01     +1   -1




Inter, Moratti: «Con Calciopoli acclarati veri colpevoli»«E' vero che fa parte del passato ma è qualcosa di cui l'Inter deve fare tesoro»

MILANO - "Sentenza Calciopoli? Definitivamente acclarata la colpevolezza delle persone che hanno creato quella situazione, quel mondo, quell'organizzazione e dato che è un qualcosa che secondo me è entrata nella storia dell'Inter mentre operavano, non dopo, dà l'idea delle difficoltà che l'Inter ha trovato in quegli anni e quindi finalmente di aver chiarito i dubbi chiarissimi che tutti avevamo a quel tempo e che adesso si sono risolti con la verità". Queste le parole del presidente onorario dell'Inter, Massimo Moratti, ai microfoni di Inter Channel.

"Credo che per gli interisti sia qualcosa di decisamente importante che ormai fa parte del passato -ha aggiunto-ma che fa parte della storia, del carattere, delle motivazioni per cui uno è interista ed è bene che di questo l'Inter ne faccia tesoro".

Tuttosport

Bastardo prescritto!!
 
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