CITAZIONE
Ieri c'è stata l'ennesima conferma dell'andazzo che sta prendendo la Serie A: sempre più verso la Liga. In questo momento NESSUNO e sottolineo NESSUNO può nemmeno pensare di competere con questa Juventus, finchè la Juve vuole. Ieri, come contro il Parma, abbiamo ucciso la partita quando abbiamo voluto: l'unica differenza rispetto ai ducali è che con loro accellerammo a inizio secondo tempo, contro i friulani nei primi 10 minuti abbiamo mandato Lichsteiner a tu per tu con Brkic (Lich si è divorato il gol in maniera pazzesca, calciando in maniera orripilante) e poi ovviamente Giovinco in occasione del rigore: rosso e gol del vantaggio, puff, finita. Finora in 2 gare di campionato non abbiamo raggiunto nemmeno mezz'ora di altà intensità portando a casa 6 punti, con altrettanti gol fatti e uno preso all'unica vera occasione concessa in 180 minuti (Oltre forse a quella di Valdes salvata da Bonucci). Ora come ora possiamo gestire meglio i carichi, lavorando fisicamente in maniera più precisa e certosina: quando dovremo giocare i big matches in Champions, permettersi di prendere i 3 punti in mezz'ora e forse anche meno è un vantaggio enorme. Questa squadra in quanto a solidità mi ricorda quella di Capello: una volta che va in vantaggio è FINITA. Gli avversari possono impegnarsi, provarci, ma niente. Abbiamo fatto un'altra grandissima prova di forza e invece di stare a pensare a rivoluzioni del regolamento, i nostri avversari dovrebbero preoccuparsi. Parlando dei singoli, mi preme sottolineare la grandissima prova di due in particolare: il primo è ovviamente Giovinco, autore non semplicemente di due reti ma di un lavoro a 360° davvero di enorme qualità. E in molti frangenti si è trovato persino in difficoltà a dialogare con Vucinic, perdendo palla nonostante avesse ottime intuizioni: segno che l'intesa fra i due probabilmente non è nemmeno al 50 %. Da un punto di vista balistico impressionante la seconda signatura ed è stato molto sfortunato in occasione di quello slalom in area dove, messo a sedere mi pare Benatia (O lui o Danilo), la palla gli è rimbalzata all'ultimo facendogli andare alto il pallone. L'impressione che ho avuto è che quella botta di Brkic lo abbia fatto rinsavire, svegliare, da un momento all'altro: aveva iniziato male, sbagliando molto, ma dopo quel rigore è stato un altro. E anche fuori dal campo, nelle interviste, quel bambino che da Parma si lamentava col mondo è parso distante anni luce: lavoro, lavoro, lavoro quello che è traspirato dalle sue interviste. Questo Giovinco, per me nuovo, è un valore aggiunto alla squadra e spero che sia maturato, che sia cambiato, che abbia capito cosa vuol dire stare alla Juve. Tecnicamente non l'ho mai contestato, ma questa maturazione personale rischia di avere del clamoroso. Il secondo è invece un giocatore che anche lui ho dovuto spesso criticare moltissimo ma si è rivelato nel corso degli ultimi 12 mesi un mostro: Claudio Marchisio. Ormai è un calciatore totale, ha sviluppato un'intelligenza clamorosa, non c'è una e sottolineo una cosa che faccia fatica a fare: gli Europei son stati per lui la consacrazione internazionale, e dopo ha continuato a crescere. Ha una tecnica immensa, un senso della posizione notevole, è più cattivo, più concentrato, più presente, tiene palla, prova le grandi giocate e spesso gli riescono pure: ieri è passato inosservato, ma quel controllo in corsa col destro e botta di controbalzo col mancino è roba da Cristiano Ronaldo. Un giocatore impressionante, di sicuro il top del top che c'è al mondo nel ruolo di mezzala. Ho spesso parlato benissimo di Vidal, ma questo Marchisio è un fattore al livello del cileno, nonchè un piacere per gli occhi e per il calcio. Il nostro capitan futuro si toglierà ENORMI soddisfazioni.
