Le analisi tattiche di LPG, Buon campionato a tutti (cit.)

Visto che siamo a un'ora e mezza dalla complicata e insidiosa trasferta di Udine, per alleggerire la tensione mi permetto di buttare giù due righe su un argomento che raramente tratto, il calcio internazionale. Primo capitolo: Andres Villas Boas. O, per rimanere sulle frequenze dei suoi adulatori e usare un soprannome idiota, AVB. Penso che il suo fallimento l'anno scorso al Chelsea sia stato uno dei più patetici che io ricordi: questo signore arriva nell'estate del 2011 pagato QUINDICI MILIONI, dopo che aveva rifiutato di lasciare Oporto per il cuore si ricorda di averne uno anche a Londra e sceglie dunque i Blues. Dall'alto della sua esperienza in grandi panchine come quella delle Isole Vergini e di UN anno nel tremendo campionato portoghese (Con un Porto pieno zeppo di fenomeni, ndr), oggettivamente di livello, AVB si concede il lusso di metter fuori dal suo "progetto" gente come Drogba e Lampard. In difesa punta su David Luiz (!!!), in attacco su Sturridge (!!!) e l'unico acquisto di livello è Juan Mata. Manco a dirlo, i risultati sono nulli, viene giustamente esonerato e Di Matteo, riportando della sana disciplina ITALIANA, fa di Drogba il centro assoluto della squadra e cosa succede? Roba da poco, Drogba vince la Champions League da solo. Chiunque ami il calcio si era fatto due risate dello sbarbatello portoghese, pensando che prima di tornare a importunare il buonsenso nel calcio che conta si sarebbe fatto un altro po' di gavetta per affinare le sue comunque innegabili potenzialità da mister. Ma siccome la giustizia nel mondo è utopica, riceve la chiamata del Tottenham. Ora, una squadra come il Tottenham, la cui tradizione consiste in qualche baruffa con i tifosi dell'Arsenal è pressochè nulla, ma il nostro AVB non viene preso in una squadra per galleggiare a vista in Premier, bensì gli vengono dati in mano fior fior di quattrini da spendere per rifare una squadra di suo molto competitiva. Senza avere la benchè minima idea di cosa farsene di due ali pure, i due migliori elementi della squadra, rovina Bale e Lennon mettendoli larghi nel 4-2-3-1: panchina Parker, uno dei migliori dell'anno scorso, acquista Ade Can't Score, fallisce nel portare a casa Moutinho per sostituire Modric, scappato non appena il portoghese gli si era avvicinato. Senza che vi dica quanto sia contento dell'inizio disastroso degli Spurs, che è un preludio al campionato mediocre che faranno guidati da un coach degno di Football Manager ma non del calcio inglese. Uno che invece spero faccia strada ma è destinato a un anno di transizione sulla riva del Mersey è Brandon Rodgers, ma non è tanto lui a interessarmi quanto Suarez inserito in un sistema di gioco fatto di passaggi fitti, palla a terra e sostanzialmente simile (Anche se molto più brutto) a quello di Conte. L'uruguiana nel dribbling secco nello stretto è probabilmente il numero uno al mondo, ha un'abilità clamorosa, Messi tira meglio ma lui ha comunque doti balistiche interessantissime e di alto livello. Però è TROPPO individualista, TROPPO. In una squadra come quella di Rodgers non riesce ad accentrare tutti gli altri per se e soffre, sembrando un corpo del tutto avulso rispetto ai suoi compagni di squadra. Cè chi dialoga, scambia, lui no, lui è a parte. E ciò fa male al Liverpool e alla sua carriera. Questa estate molti calciofili da forum si arrabbiavano e si chiedevano come fosse possibile che Conte non considerasse Luis per il nostro attacco. Direi che queste 3 gare in cui il Liverpool ha raccimolato 1 punto, con 2 gol fatti e 7 subiti sono una sufficiente risposta. Luis è un portatore di palla, un giocatore attorno a cui devono gravitare gli altri e ciò, in una squadra che ambisce al massimo, è impossibile da realizzare. Sapete in quale squadra Suarez avrebbe potuto far benissimo? Il PSG. Il che mi porta al terzo e ultimo capitolo: i parigini. Da amante del vero calcio, odio ogni squadra che ha qualche rapporto con uno sceicco. E vi dirò, il PSG rappresenta anche più del City il perchè questo sistema sia cancerogeno: giocatori presi a caso e solo con i soldi, nessuna idea tattica, nessunissima idea. E dire che in panchina han preso Ancelotti, che capita l'antifona si è subito mediocrizzato, non impegnandosi nemmeno a mettere insieme i suoi vari giocatori e facendoli giocare per inerzia: sarà che la mediocrità del calcio francese e della Ligue One permetterà comunque al PSG di trionfare a fine anno, ma questo atteggiamento è fastidioso e pensare al grande Milan di Ancelotti e al calcio che giocava fa male. Han preso tutti giocatori simili a Suarez, tutti portatori di palla e accentratori di gioco come Menez, Ibrahimovic e Lavezzi, con Ancelotti che si avrebbe il carisma e le abilità di farli convivere che preferisce stare mogio in panchina con la mano tesa a prender soldi, fingendo di rimanere nel calcio che conta ma sapendo di arrivarvi solo perchè con mezzi infinitamente maggiori agli altri. Preferisco mille volte la scelta di Lippi, che senza false ipocrisie se ne è andato in Cina (Campionato di livello nemmeno troppo inferiore alla Ligue One), non pretendendo di passare come un coach alla ricerca dell'ultima avventura e dell'ultimo grande successo. Lippi in Cina è andato a svernare, come Ancelotti in Francia, prendendosi inspiegabilmente critiche e parole feroci sui giornali. Ma "Carlò" si sta solo rivelando un ipocrita, mi spiace. Perchè lui è il primo a sapere cosa c'è che non va nella sua squadra, a partire dalla dirigenza per finire sul campo. Ma rimane lì, zitto e buono, senza fiatar parola. Tutto molto triste, per un grandissimo come lui. Meglio la Cina, và.

Ieri c'è stata l'ennesima conferma dell'andazzo che sta prendendo la Serie A: sempre più verso la Liga. In questo momento NESSUNO e sottolineo NESSUNO può nemmeno pensare di competere con questa Juventus, finchè la Juve vuole. Ieri, come contro il Parma, abbiamo ucciso la partita quando abbiamo voluto: l'unica differenza rispetto ai ducali è che con loro accellerammo a inizio secondo tempo, contro i friulani nei primi 10 minuti abbiamo mandato Lichsteiner a tu per tu con Brkic (Lich si è divorato il gol in maniera pazzesca, calciando in maniera orripilante) e poi ovviamente Giovinco in occasione del rigore: rosso e gol del vantaggio, puff, finita. Finora in 2 gare di campionato non abbiamo raggiunto nemmeno mezz'ora di altà intensità portando a casa 6 punti, con altrettanti gol fatti e uno preso all'unica vera occasione concessa in 180 minuti (Oltre forse a quella di Valdes salvata da Bonucci). Ora come ora possiamo gestire meglio i carichi, lavorando fisicamente in maniera più precisa e certosina: quando dovremo giocare i big matches in Champions, permettersi di prendere i 3 punti in mezz'ora e forse anche meno è un vantaggio enorme. Questa squadra in quanto a solidità mi ricorda quella di Capello: una volta che va in vantaggio è FINITA. Gli avversari possono impegnarsi, provarci, ma niente. Abbiamo fatto un'altra grandissima prova di forza e invece di stare a pensare a rivoluzioni del regolamento, i nostri avversari dovrebbero preoccuparsi. Parlando dei singoli, mi preme sottolineare la grandissima prova di due in particolare: il primo è ovviamente Giovinco, autore non semplicemente di due reti ma di un lavoro a 360° davvero di enorme qualità. E in molti frangenti si è trovato persino in difficoltà a dialogare con Vucinic, perdendo palla nonostante avesse ottime intuizioni: segno che l'intesa fra i due probabilmente non è nemmeno al 50 %. Da un punto di vista balistico impressionante la seconda signatura ed è stato molto sfortunato in occasione di quello slalom in area dove, messo a sedere mi pare Benatia (O lui o Danilo), la palla gli è rimbalzata all'ultimo facendogli andare alto il pallone. L'impressione che ho avuto è che quella botta di Brkic lo abbia fatto rinsavire, svegliare, da un momento all'altro: aveva iniziato male, sbagliando molto, ma dopo quel rigore è stato un altro. E anche fuori dal campo, nelle interviste, quel bambino che da Parma si lamentava col mondo è parso distante anni luce: lavoro, lavoro, lavoro quello che è traspirato dalle sue interviste. Questo Giovinco, per me nuovo, è un valore aggiunto alla squadra e spero che sia maturato, che sia cambiato, che abbia capito cosa vuol dire stare alla Juve. Tecnicamente non l'ho mai contestato, ma questa maturazione personale rischia di avere del clamoroso. Il secondo è invece un giocatore che anche lui ho dovuto spesso criticare moltissimo ma si è rivelato nel corso degli ultimi 12 mesi un mostro: Claudio Marchisio. Ormai è un calciatore totale, ha sviluppato un'intelligenza clamorosa, non c'è una e sottolineo una cosa che faccia fatica a fare: gli Europei son stati per lui la consacrazione internazionale, e dopo ha continuato a crescere. Ha una tecnica immensa, un senso della posizione notevole, è più cattivo, più concentrato, più presente, tiene palla, prova le grandi giocate e spesso gli riescono pure: ieri è passato inosservato, ma quel controllo in corsa col destro e botta di controbalzo col mancino è roba da Cristiano Ronaldo. Un giocatore impressionante, di sicuro il top del top che c'è al mondo nel ruolo di mezzala. Ho spesso parlato benissimo di Vidal, ma questo Marchisio è un fattore al livello del cileno, nonchè un piacere per gli occhi e per il calcio. Il nostro capitan futuro si toglierà ENORMI soddisfazioni.