[Topic Unico] Quarti di finale

Iniesta: «La Spagna ha ancora fame di vittorie»

Il centrocampista del Barcellona: «L'obiettivo di vincere un altro Europeo è molto stimolante»

Iniesta: «La Spagna ha ancora fame di vittorie»© Foto Liverani

DANZICA - "È sbagliato pensare che abbiamo meno fame di vittorie rispetto al passato, questo tipo di 'appetitò non si perde mai. L'obiettivo di vincere un altro Europeo è molto stimolante, nessuno lo ha fatto per due volte di seguito e sarebbe quindi una cosa che rimarrebbe nella storia". Andres Iniesta, fuoriclasse della Spagna, torna a parlare anche oggi e lo fa dai microfoni dell'emittente del suo paese 'Deportes Cuatro'. Iniesta si era espresso sul dopo-Croazia anche ieri, in conferenza stampa, prima di sfruttare la mezza giornata libera concessa dal ct Del Bosque andando a giocare a bowling assieme ad alcuni compagni di nazionale, ovvero Valdes, Fabregas, Busquets, Jordi Alba, David Silva, Juanfran, Jesus Navas e Sergio Ramos. Quest'ultimo ha diffuso su Twitter la foto del gruppo impegnato con palle e birilli. Iniesta ha fatto capire di essere rimasto infastidito dalle critiche, ritenendola eccessive: "abbiamo vinto per 1-0 e siamo passati ai quarti di finale, però sembra che avremmo dovuto vincere facilmente per 2-0. Questo è al 50% colpa nostra ed al 50% è vostra (dei giornalisti ndr). Non giochiamo bene come al Mondiale? Certi paragoni sono odiosi. Ora bisogna analizzare cosa fa la squadra in questo Europeo - ha detto ancora Iniesta -, e non so se sono molto ottimista. Però credo che la nostra nazionale non abbia giocato male in nessuna partita e che non siamo stati inferiori ai nostri avversari. La Francia? Sono certo che sarà una bella partita, loro sono molto forti e cercheranno di toglierci il possesso palla. In questi giorni ho parlato con Abidal, che sta tifando Francia ma è contento che ci sia questo confronto".

IL TECNICO - "Già sappiamo che a questo punto dell'Europeo ci sono solo squadre forti, però la Francia sta giocando molto bene e ha gente di talento come Benzema, Ben Arfa, Nasri, Malouda e Ribery". Concessosi in esclusiva per oggi, dal ritiro di Gniewino, alle emittenti del suo paese 'Onda Cero' e 'Radio Marca', che poi hanno diffuso parte del contenuto dell'intervista, il ct della Spagna Vicente Del Bosque analizza il prossimo avversario della 'Roja', mai capace nella sua storia di battere i francesi in confronti ufficiali (l'ultima volta negli ottavi dei Mondiali 2006, il bilancio è di 5 vittorie ed 1 pareggio a favore dei Bleu). "Ora avremo razione doppia - ha detto ancora Del Bosque - perchè la Francia la ritroveremo nelle prossime qualificazioni mondiali, però dobbiamo accettare quello che la sorte ci ha riservato. È una grande partita, che ci stimola e ci piace. Ho tempo per pensare a quale sarà la migliore formazione per disputarla. Ciò che non voglio vedere è questa attitudine molto spagnola di non preoccuparsi degli avversari".

Fonte: Tuttosport

Cechi pronti a emulare Panenka 36 anni dopo

Gli avversari dei portoghesi si sono allenati a lungo nei tiri dal dischetto qualora la sfida contro il Portogallo si prolungasse oltre i supplementari e venisse decisa ai rigori.

Cechi pronti a emulare Panenka 36 anni dopo© Foto Liverani

VARSAVIA - In Italia lo chiamiamo “cucchiaio”. Il più famoso fu quello di Francesco Totti nella semifinale degli Europei 2000 ad Amsterdam contro i padroni di casa dell’Olanda. Il fuoriclasse giallorosso si presentò sul dischetto e anziché colpire la palla di forza o cercando di piazzarla, fintò la gran botta per poi beffare Van der Sar con un morbido, lento e irridente “colpo sotto”. Roba da infarto. E fine gara (formidabile anche il nostro portiere Toldo) i compagni azzurri Di Biagio e Maldini confessarono cos’aveva sussurrato loro “Er Pupone” mentre da centrocampo si apprestava ad andare sul dischetto: «Mo je faccio er cucchiaio». Detto fatto. Ma il vero progenitore del cucchiaio è stato il centrocampista praghese Antonín Panenka che con un “numero” del genere regalò nel 1976 - tre mesi prima della nascita di Totti - il titolo europeo all’allora Cecoslovacchia nella finale del “Marakàna” di Belgrado contro la Germania Ovest. Quel colpo stupì il mondo tanto che in Spagna, per esempio, gli appassionati di calcio usano comunemente l’espressione “Chutar a lo Panenka” (tirare alla Panenka) per definire il “cucchiaio”. E sempre in Spagna c’è una rivista calcistica tipo il nostro “Guerin Sportivo” che si chiama proprio così: Panenka. A 36 anni dallo storico rigore realizzato da colui che adesso è il presidente del Bohemians Praga, i cechi si sono allenati a lungo nei tiri dal dischetto qualora la sfida contro il Portogallo si prolungasse oltre i supplementari e venisse decisa ai rigori. E c’è chi giura che - se davvero si andrà ai tiri dagli 11 metri - uno dei cinque rigoristi scelti dal ct Michal Bilek emulerà in tutto e per tutto il mitico Panenka...

Massimo Franchi

Fonte: Tuttosport