MARCHISIO integrale: "C'è tanta voglia di scrivere una pagina importante. Campionato e Coppa Italia, non molliamo niente. Mi sento un leader. Conte ha grandi meriti. Del Piero? Pensa solo allo Scudetto"
13.04.2012 12.00 di Redazione TuttoJuve per tuttojuve.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
A due giorni dalla sfida del "Manuzzi" contro il Cesena, il centrocampista della capolista, Claudio Marchisio, ha parlato del momento bianconero e della corsa scudetto ai microfoni di SkyTg24. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente l'intervista:
Tu nasci a Torino, da famiglia juventina, sei tifoso della Juve, giochi in una Juve straordinaria, un trionfo Claudio...
"Sì, quest'anno (ride, ndr), perchè gli altri anni non sono state annate belle. Quest'anno invece c'è un grande gruppo, molto unito, che sta lavorando benissimo ormai da tanti mesi, dall'inizio della stagione e siamo arrivati al punto cruciale, dove non bisogna lasciare nulla al caso e continuare così, perchè stiamo lottando per il campionato, ma abbiamo anche la finale di Coppa Italia".
Questa volatona scudetto, a sei giornate dalla fine, come la vedi?
' una bella sfida, perchè comunque loro sono una grandissima squadra, sono i campioni d'Italia in carica, hanno ottimi giocatori che possono risolvere la partita in qualsiasi momento. Sicuramente ora, avendo solo il campionato e non più la Champions, possono concentrarsi benissimo su ogni partita che avranno da qui in avanti, però c'è anche da dire che noi per strada abbiamo. Però, c'è anche da dire che noi per strada abbiamo perso punti con squadre cosiddette facili, quindi forse è quello il rammarico; a quest'ora potevamo avere qualche punto in più. La cosa importante, tuttavia, è che anche nei momenti di difficoltà la squadra, con quattro punti sotto, è riuscita a recuperare questo svantaggio e a tornare in testa alla classifica. Quindi ora non bisognerà mollare niente perchè anche loro saranno pronti ad approfittarne".
Secondo te, deciderà più la capacità di resistenza del Milan, oppure questa fame, questa voglia, questa volontà ferrea della Juventus di tornare a vincere?
"Questo non lo so, io so soltanto che da parte nostra c'è veramente tanta voglia, tanta voglia di scrivere una pagina importante con questa maglia, anche perchè, a parte qualche mio compagno che ha già vinto tanto, qui c'è un gruppo che non ha ancora vinto niente. Quindi abbiamo tanta voglia di scrivere una pagina importante e abbiamo la possibilità per farlo, non solo in campionato, ma anche in Coppa Italia. Quindi la cosa importante ora è pensare a domenica, perchè abbiamo una sfida che sulla carta può sembrare facile, ma non è così, perchè il Cesena nelle ultime giornate, pur essendo negli ultimi posti della classifica, ha dato del filo da torcere a tutte le altre squadre che ha affrontato".
Con te che sei uno juventino doc, parliamo di un altro juventino doc che ha fatto la storia di questo club: di Alex Del Piero. Infinito. Si parla del suo futuro: ieri c'è stata un'ovazione a Vinovo, tanti tifosi hanno chiesto a Prandelli di portarlo all'Europeo e soprattutto al presidente di Agnelli di rinnovargli per un altro anno il contratto. Tu sei molto amico di Alex, che ne pensi?
"Conoscendolo bene, credo che ora lui si stia godendo questo momento con il gol vittoria contro la Lazio; sicuramente è una persona che non sta andando a trovare pensieri più in là, sta cercando di pensare a questo campionato, a vincere un altro scudetto - per lui molto importante - e anche la Coppa Italia. E credo che poi alla fine lui deciderà che cosa potrà fare, se ci saranno degli spiragli per poter rimanere qui o altro. Io sono convinto che lui, da grande professionista che è, sta pensando solo al Cesena, perchè è la cosa più importante ora".
Arrivano tanti messaggi. Te ne leggo uno: perchè non firmi a vita? Perchè non diventi una bandiera bianconera?
"Io me lo auguro, è il mio sogno quello di continuare con questa maglia e di vincere tanto. Quindi, adesso, la cosa importante è pensare a questa stagione, tornare a vincere e riportare la Juventus nei palcoscenici che merita, come l'Europa. Poi il futuro si vedrà, ma non mi preoccupa quello adesso, mi preoccupa più vincere nel presente".
Finalmente avete trovato l'allenatore giusto. Antonio Conte ha introdotto una nuova mentalità, una nuova capacità di intendere e di volere. Tu stai facendo la migliore stagione in carriera, sette gol, vice-capocannoniere di questa squadra, dietro Matri. Merito tuo o merito di Conte?
"Gran parte del merito va sicuramente all'allenatore, ad Antonio Conte, che è arrivato e ha dato quegli input esatti a questa squadra, a noi giocatori che avevamo bisogno di fiducia in noi stessi. Il suo carattere ci ha portati a questo, la sua grande dedizione al lavoro: ogni giorno, partendo dal ritiro ad oggi, ci ha portato a migliorare sicuramente, non soltanto come carattere, ma anche come squadra, come gruppo. Lo si è visto anche nell'ultima partita con la Lazio, dove la squadra aveva dominato nel primo tempo, subendo soltanto un tiro e pareggiando una partita che comunque poteva buttare giù la squadra. invece dopo l'intervallo la squadra è sempre stata unita, ha sempre cercato di giocare il proprio calcio e alla fine sono arrivati tre punti importanti, frutto di un lavoro che è iniziato questa estate con un allenatore che ha dato sicuramente molto, ad ognuno di noi".
Se avesse avuto gli impegni in Champions League, la Juventus avrebbe fatto lo stesso campionato?
"Questo non si può sapere, sicuramente sei più fresco a livello mentale e fisico avendo meno partite, perchè comunque la coppa ti può portare via tando e ci possono essere più infortuni, però questo non possiamo saperlo. Sicuramente non è stata una stagione facile, perchè sicuramente, all'inizio, nessuno ha pensato che la Juventus potesse arrivare a questo punto in questa stagione, invece c'è stato un grande spirito di sacrificio, una grande voglia di rifarci, dopo stagioni non andate bene da parte di tutti quanti, non solo dei giocatori, ma anche dello staff, della società. E' questa la cosa più importante, poi il prossimo anno vedremo con le coppe come andrà".
Ce la fate a tenere duro fino alla fine? Avete benzina per scudetto e Coppa Italia con i ritmi che tenete in campo?
"Quello sì, la squadra sta bene, lo si vede ogni giorno durante gli allenamenti e poi anche la domenica. Si lavora sempre tanto, ma il lavoro paga sempre. Quindi il lavoro che si sta facendo durante la settimana poi viene fuori durante le partite e si vede che la squadra non soltanto a livello mentale, ma anche fisico, sta molto bene. Con la voglia che abbiamo non mancherà mai".
Cosa farà la differenza nella corsa scudetto? La condizione fisica, la testa o la classe?
"Tutte e tre le cose, bisogna unirle tutte insieme, perchè comunque anche nell'ultima partita contro la Lazio, abbiamo giocato tutta la partita noi e poi invece è stata decisa da un colpo di classe di Alessandro. Quindi ci vuole tutto questo, ci vuole grandi forze mentali, fisiche e poi comunque sicuramente i grandi colpi dei campioni, che questa squadra ha, non soltanto con Ale, ma anche con tanti altri giocatori".
Parliamo un po' di Nazionale. Tra un po' c'è l'Europeo. Ieri c'era Prandelli a Vinovo. Vi siete parlati? Vi siete detti qualcosa?
"Ci siamo salutati, abbiamo parlato di come sta andando la stagione, poi ci saranno gli stage a Coverciano. E' normale che ora tutti quanti noi dobbiamo pensare al finale di questo campionato, poi quando finiranno queste partite si penserà all'Europeo, dove andiamo nel momento migliore: c'è stato un cambiamento, nuovo allenatore, nuovi giocatori, un gruppo che in questi ultimi due anni è cresciuto tantissimo e si è unito molto facendo delle qualificazioni importanti, con ottime prestazioni, anche se comunque durante questo tragitto abbiamo perso giocatori importanti, come Antonio Cassano e Giuseppe Rossi, però adesso vedremo come staranno dopo gli infortuni. Io spero che ci possano essere, però anche se non dovesse essere così, la Nazionale ha un'ampia rosa e potrà fare bene in questo Europeo".
Tu lo porteresti Del Piero all'Europeo?
"Essendo un mio amico, sicuramente sì, ma anche come giocatore. Però non sono scelto che prendo io, le deve prendere il ct e il mister Prandelli sa sicuramente cosa fare".
Ormai non sei più giovanissimo, hai 26 anni, se forte, molto forte, ti hanno paragonato a Tardelli. Ti senti più forte di Tardelli e soprattutto, ti senti un leader di questa Juventus?
"Sì, perchè comunque anno dopo anno cresci tanto, soprattutto per quanto riguarda l'esperienza, grazie anche ai campioni che ci sono qui da tanti anni: a me, a Giorgio, e anche ad altri giocatori, ci hanno fatto crescere nella maniera più opportuna, indossando questa maglia e facendo capire ai nuovi arrivati cosa significa indossare questa maglia e scendere in campo con questa. Quindi è normale che dopo qualche anno i paragoni ci sono: io sono sempre stato felice di essere paragonato a Marco Tardelli, però ora spero che tra qualche anno ci possa essere qualche giovane che possa prendere d'esempio me e la mia carriera".
Parliamo anche un po' di Andrea Agnelli, del presidente, che sta facendo un grandissimo lavoro. Voi sentite la vicinanza del vostro presidente? E' sempre presente, anche negli allenamenti...
"Sì, c'è il presidente Andrea, ma anche la società, anche Pavel, il direttore Marotta, tutti quanti. Ripeto, è stata una stagione dove si è vista subito la voglia di rifarsi da parte di tutti, non soltanto della squadra, dello staff, degli allenatori, ma anche della società; significa che questo è un gruppo, tutti insieme, questa grande famiglia che è la Juventus, si è unita molto in questo e lo si è visto soprattutto in questa stagione, nei momenti difficili, anche la società ci è sempre stata vicina, ci ha protetto nella maniera più idonea".(redazione TuttoJuve.com).
