Il Salotto Bianconero

Tre giornate ad ibrahimovic sono giuste e da regolamento, uccellinodidelpiero.com

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PAG Posted on 23/2/2012, 21:14     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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(di Antonio Corsa)

La conferma della squalifica di Zlatan Ibrahimovic da parte del giudice sportivo ha portato il Milan a criticare la decisione parlando di grave errore giuridico.

Non sono d’accordo, e provo a dimostrarvi con i fatti e non con le chiacchiere perchè.

Come si fa a valutare se una sentenza è giusta o sbagliata? Se la valutazione è stata coerente con altre decisioni assunte in passato o no? E’ semplice. Si consulta un archivio online di sentenze della giustizia sportiva (io ho consultato questo link con tutti i ricorsi presentati per la stagione passata) e, premendo contemporaneamente CTRL e il tasto F, si inserisce nel motore di ricerca la parola “schiaffo” (perchè siamo tutti d’accordo che quello che Ibrahimovic rifila ad Aronica è uno schiaffo, vero?). Escono alcuni risultati (31, nel mio caso) e uno se li analizza. Ci vuole dieci minuti.

Caso Panico, del Rieti.

Il calciatore Panico all‘8 minuto del primo tempo, quindi anche in una fase della gara certamente non caratterizzata da vis agonistica accentuata, a gioco fermo, colpiva con uno schiaffo l‘avversario. Tale episodio ricadeva sotto la diretta visione dell‘Arbitro che provvedeva ad espellere il Panico. Come noto, è il referto arbitrale che costituisce prova privilegiata tale da non poter essere confutata da mere deduzioni che, peraltro, nel caso in esame, non hanno fornito alcun contributo ulteriore e disarmonico rispetto alla chiarezza espositiva del referto. Il Giudice Sportivo, in definitiva, ha fatto buon governo della norma disciplinare infliggendo una congrua sanzione al ricorrente non meritevole di riforma. Per questi motivi la C.G.F. respinge il reclamo come sopra proposto dal F.C Rieti s.r.l. di Rieti. Dispone addebitarsi la tassa reclamo.

Questo è un caso “analogo” al 100% a quello di Ibrahimovic con Aronica. Va analizzato questo e non, come faziosamente fatto da molti giornalisti, il precedente dello stesso Ibrahimovic con Rossi (dove ci fu riduzione). Come vedete, il risultato è lo stesso: tre giornate inflitte dal giudice sportivo, ricorso del Rieti, ricorso respinto e tre giornate confermate.

Altro caso.

Con atto, spedito in data 20.11.2010, la società ASD Boville Ernica proponeva ricorso ex art. 37 C.G.S. avverso la decisione del Giudice Sportivo presso il Comitato Interregionale della L.N.D. con la quale era stata irrogata al calciatore della società ricorrente, Cinelli Daniele, la squalifica per 3 gare effettive. Il ricorso in epigrafe si appalesa manifestamente infondato. Nei motivi di ricorso, la società ricorrente non fornisce elementi tali da modificare la ricostruzione dei fatti riportata nel referto dell’arbitro che, come noto, costituisce prova privilegiata circa il comportamento tenuto dai tesserati durante lo svolgimento delle gare (art. 35.1.1. C.G.S.), e, quindi, riguardo al comportamento (schiaffo al volto) tenuto dal calciatore Cinelli Daniele nei confronti di un calciatore avversario. Per questi motivi la C.G.F. respinge il ricorso come sopra proposto dall‘A.S. Boville Ernica di Boville Ernica (Frosinone). Dispone incamerarsi la tassa reclamo.

Tre giornate per schiaffo in faccia anche qui.

Ce ne sono tantissimi altri, di esempi simili. Per non restare sul generico ve ne elenco qualcuno, così potete verificare: c’è il caso di Giulio Gorini, quello di Macedo Araujo Gustavo, quello di Marcello Corazzini, quello di Mauricio Sanguinetti, di Gianluca Correzzola, di Filippo Gattari e via dicendo.

Dall’analisi di tutti questi casi si evince piuttosto chiaramente il principio che uno schiaffo (soprattutto a gioco fermo) in volto all’avversario è considerato un atto violento, e questa interpretazione è sempre la stessa, in tutti i singoli casi uno ad uno esaminati. Non vi è mai stato un singolo calciatore che si è visto ridurre la squalifica a due giornate a seguito di tale comportamento, tranne nel caso (ce ne sono. Ne cito uno: il caso Conceicao Atkins Ricardo) in cui dal referto non fosse abbastanza chiara la dinamica o non fosse usata espressamente la parola schiaffo o un suo sinonimo (una riduzione per “errore nel referto dell’arbitro”, potremmo riassumerla). In tutti i casi si è motivato il ricorso col fatto che uno schiaffo non fosse configurabile come gesto violento, e in tutti i casi tale motivazione è stata respinta.

Ora, alla luce di tutto questo, divertitevi pure a leggere sia i comunicati del Milan che le varie “opinioni” (“sentenza politica”, “colpa di Conte”, eccetera.. Già me le immagino) dei giornalisti disinformati che ci accompagneranno fino al big match di sabato e anche oltre.

Buone risate.



http://www.uccellinodidelpiero.com/tre-gio...da-regolamento/
 
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PAG Posted on 24/2/2012, 20:57     +1   -1
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non li capisco al milan...come si può giudicare come gesto antisportivo uno schiaffo.......una simulazione...un gol con la mano...ecco i gesti antisportivi ma uno schiaffo ...suvvia!
 
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PAG Posted on 24/2/2012, 22:17     +1   -1

guru!

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sim, esagerato! è un buffetto! tipo una pacca sulla spalla! :sefz:
 
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