Il Salotto Bianconero

Gli impianti

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PAG Posted on 23/2/2012, 08:49     +1   -1
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Saranno 33 gli impianti sportivi che ospiteranno le gare della XXX Olimpiade. La gran parte di essi sorgerà nella zona est di Londra attorno al Parco Olimpico che è situato nel Lower Lea Valleym un'area di grande potenziale attualmente inutilizzato. L’ambizioso progetto prevede che al termine dei giochi la zona sia poi trasformata nel più grande parco urbano creato in Europa negli ultimi 150 anni.
Tuttavia saranno utilizzate anche strutture già esistenti opportunamente rimodernate secondo i requisiti tecnici che ogni Federazione internazionale ha segnalato al Cio. Gli impianti sono stati posizionati in modo da consentire agli atleti di raggiungerli facilmente dal villaggio olimpico.
Le cerimonie di apertura e chiusura come le principali gare di atletica si terranno nello Stadio Olimpico, la cui costruzione è partita nel maggio del 2008 e sta procedendo con regolarità. La capienza dello stadio sarà di circa 80.000 posti. Si tratta di strutture tutte all’avanguardia che poi al termine dei giochi potranno facilmente essere riconvertite.
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Il villaggio olimpico
Il Villaggio Olimpico si trova nella zona est di Londra, a sette minuti da tutte principali attrazioni del centro città, adiacente a Stratford City importante area per di sviluppo commerciale.
Sebbene la superficie del Villaggio non sia molto estesa, 30 ettari compresi gli spazi, gli spazi aperti, i corsi d'acqua, nonché gli edifici, gli organizzatori promettono che sarà garantira la più spaziosa sistemazione nella storia dei Giochi. Le strutture potranno ospitare i 16.000 atleti previsti. Inoltre per la prima volta i funzionari potranno essere ospitati nel villaggio che offre fino a un massimo di 17.320 posti letto.
L’ubicazione è centralissima la grande maggioranza dei concorrenti, l’80% di atleti olimpici e oltre il 95% di quelli paralimpici sarà a 20 minuti degli impianti di gara. Gli atleti vivranno così in un ambiente sicuro, confortevole e armonioso. All’interno dell’area saranno inoltre presenti ristoranti, bar, negozi e strutture per il tempo libero. Il tutto sarà costruito senza barriere architettoniche per i disabili.
La sostenibilità è stata un criterio fondamentale nella progettazione del Villaggio Olimpico, dalla selezione dei materiali fino alla effettiva costruzione e gestione il tutto è fatto con l’ausilio di esperti in materia ambientale al fine di garantire le minori emissioni di carbonio possibili, in coerenza con il principio: “One Planet Living”.
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Lo Stadio Olimpico
Lo Stadio Olimpico sarà un degno palcoscenico per gli atleti e le celebrazioni del 2012. La Gran Bretagna sta investendo i suoi migliori ingegneri civili con l’obiettivo di creare una struttura polivalente che al termine dei giochi non resti una cattedrale nel deserto ma continui a essere un punto focale per la città. A dimostrazione di ciò durante i Giochi lo stadio, teatro per Londra delle cerimonie di apertura e di chiusura, potrà contenere 80.000 spettatori, al termine dell'Olimpiade sarà uno stadio con una capacità di 25.000 spettatori così potrà meglio ospitare incontri sportivi, educativi e culturali. Lo stadio, al centro del Parco Olimpico, incarna l’approccio inglese alla pianificazione dei Giochi, che punta alla rigenerazione della parte est di Londra. Solo così possono essere giustificati i 450 milioni di euro che verrà a costare.
Sarà inoltre circondato da tre corsi d’acqua e sarà visibile da ogni angolo del parco. Il tetto è costituito da una struttura è completamente indipendente dal resto dello stadio e ricoprirà per due terzi gli spettatori. Le tribune sono state progettate per portare gli spettatori il più vicino possibile all’azione. Un 'wrap' formato da grandi pannelli in tessuto forniranno protezione e rifugio per gli spettatori, così come costituiscono una tela che potrebbe essere utilizzato per mostrare le immagini.
Qualche curiosità: il 'wrap' è lungo 860 metri, equivalente a 72 autobus londinesi, il tetto si estende su una superficie di 24.500 mq, equivalente a tre campi e mezzo di calcio, lo Stadio contiene 12.000 tonnellate di acciaio, molti meno che altri stadi di capacità analoga.
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Altre strutture
Dopo lo stadio il principale impianto che sarà realizzato è l’Acquatic center. Uno stadio del nuoto da 20.000 posti che ospiterà tutte le specialità in vasca, quindi nuoto e tuffi, che sarà ultimato nel 2012 ed è stato stimato nel 2004 che costerà 127 milioni di euro. Sarà creato anche un percorso fluviale per le gare di canoa e kayak, un velodromo per le gare di bici su pista e un Hockey center.
Il torneo di calcio verrà disputato fra Londra, Birmingham, Manchester e Cardiff mentre le gare di tennis si terranno a Wimbledon e quelle di vela si svolgeranno in Cornovaglia.
 
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PAG Posted on 9/7/2012, 16:08     +1   -1
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CITAZIONE
Metra ha vinto la sua Olimpiade suoi 14 stadi smontabili a Londra
L’AZIENDA BRESCIANA HA ORMAI CONCLUSO L’INSTALLAZIONE DELLE TRIBUNE MOBILI E SMONTABILI IN ALLUMINIO PER I GIOCHI. UNA COMMESSA DA 3,7 MILIONI DI EURO. HA LAVORATO ANCHE ALLE NUOVE CARROZZE PER LA METROPOLITANA LONDINESE
Gloria Riva
Lo leggo dopo
Brescia Le Olimpiadi di Londra hanno già una vincitrice italiana, si chiama Metra, ha cinquant’anni, è bresciana ed è l’azienda che ha conquistato una commessa da 3,7 milioni di euro per la fornitura delle tribune mobili da cui sarà possibile assistere in diretta alla sfida fra gli atleti più forti del mondo. L’azienda di Rodengo Saiano (Brescia), alla terza generazione famigliare, ha un fatturato da 250 milioni di euro, sette stabilimenti in Italia, uno in Canada e uno in Polonia, un totale di mille dipendenti e un curriculum da primo della classe. Metra, infatti, ha inanellato una serie di commesse che le hanno permesso di prendere parte alla nascita di luoghi divenuti famosi, realizzando le strutture portanti in alluminio di opere architettoniche di fama internazionale come la piramide del Louvre, la Torre 7 del World Trade Center di New York, la conchiglia di Abu Dabi (quartier generale di Al Dar), il milanesissimo grattacielo Pirelli di Giò Ponti e persino nelle sedi dell’Europarlamento di Bruxelles e Strasburgo c’è lo zampino dell’azienda bresciana. Quindi, quando a gennaio la Slick Seating System, società inglese specializzata nella realizzazione di stadi temporanei, si è trovata a scegliere l’azienda cui affidare la realizzazione di tribune smontabili in alluminio con struttura autoportante, non ha fatto molta fatica a selezionare la migliore: ha subito contattato Metra. «Abbiamo iniziato a lavorarci a gennaio - racconta Mario Bertoli,
amministratore delegato di Metra - ed è stata una corsa contro il tempo per riuscire a consegnare la commessa entro giugno, ma ce l’abbiamo fatta, gli impegni sono stati rispettati grazie alla flessibilità della nostra azienda oltre alla qualità della lavorazione che garantiamo al cliente». Nello stabilimento bresciano sono state prodotte le tribune mobili e riciclabili per i quattordici campi dei Giochi Olimpici, per un totale di 700 tonnellate di materiale leggero, resistente alle intemperie, con un sistema di montaggio rapido. La scelta è ricaduta sull’alluminio perché risponde ai requisiti di riutilizzo e riciclo, imposti dagli organizzatori dei Giochi londinesi. Infatti, una volta terminate le Olimpiadi, i palchi saranno smontati e riutilizzati in altri luoghi. Poi, a fine vita, le tribune saranno riciclate, ottenendo nuovo alluminio da immettere un’altra volta nel ciclo produttivo. A dire il vero Metra vantava già un passaporto British, perché anni fa aveva realizzato profilati di alluminio per il Millennium Bridge, il ponte che collega il Tate Modern Museum con la Cattedrale di Saint Paul. E non è tutto: «Da tre anni e per i prossimi cinque realizziamo i profilati in alluminio per le carrozze di ultima generazione del Tube, un restyling deciso proprio per far brillare Londra in occasione dei Giochi - dice Bertoli - Le nuove carrozze dell’Underground hanno una struttura d’alluminio perché questo materiale consente la riduzione del 12% del peso delle vetture e un aumento della capienza passeggeri del 45%. Diciamo pure che l’Inghilterra sta diventano per Metra un importante mercato di sbocco». L’azienda ha due divisioni: industriale ed edilizia. Il 65% della produzione è destinata a componenti per l’industria (ferroviario, automotive, elettronica, elettrodomestici, medicale), con una quota export del 50% destinata per lo più al mercato europeo. L’edilizia ha una quota di export diretto del 19%, che triplica se si considerano le esportazioni indirette, grazie alla collaborazione con grandi gruppi di architettura e design. Metra ha una capacità produttiva di 90 mila tonnellate annue data da nove presse installate, una delle quali con una potenza massima di 6000 tonnel-late, che ha richiesto un investimento di oltre 30 milioni di euro: è la maggiore in Italia e tra le prime in Europa. I volumi di fatturato sono in crescita, soprattutto grazie alle caratteristiche competitive dell’alluminio: «Pesa un terzo dell’acciaio, come conduttore elettrico è inferiore solo al rame, è inalterabile nel tempo, è atossico, si presta a trattamenti superficiali che consentono effetti decorativi nell’architettura, nell’edilizia, nell’arredamento». Anche nell’automotive l’alluminio consente la produzione di mezzi che pesano meno, quindi consumano meno energia e riversano meno CO2 nell’aria. A fianco, Mario Bertoli, ad di Metra. Per i Giochi di Londra 2012 ha realizzato tribune in alluminio con struttura autoportante per 14 stadi temporanei che a fine giochi saranno smontate e rimontate in altre parti del Regno Unito

 
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