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Sorteggi falsati? Che bluff!

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PAG Posted on 21/2/2012, 10:20     +1   -1
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CALCIOPOLI L'ULTIMA SCOPERTA

Sorteggi falsati? Che bluff!


Gli incredibili errori della fotosequenza e del filmato non consultabile dai giudici
La cronologia delle immagini dei carabinieri è illogica ma evidenzia che è
un giornalista a prendere la sfera e non un uomo Figc come disse l’accusa

di ALVARO MORETTI (Tuttosport 21-02-2012)



estrazioneconcronista



NON BASTAVANO le telefonate occultate per 4 anni; non erano bastati i baffi
rossi delle segnalazioni sulle telefonate “calde” trascurati quando erano
attribuiti a personaggi di squadra che «non interessavano» a chi indagava sul
malcostume nel calcio. C’è pure il mistero del video scomparso tra le prove e
una relazione fotografica a supportare la tesi dei sorteggi truccati da
cestinare. Ora vi spieghiamo perché.

NON C’E’ E’ la voce del pm Stefano Capuano , l’8 novembre 2011, che
riecheggia, mentre guardiamo le istanze andate buca degli avvocati difensori
per avere visione del filmato del sorteggio arbitrale del 13 maggio 2005. Quel
video nel faldone processuale che ha partorito la sentenza della giudice
Casoria non c’è; e non c’è nemmeno nell’incartamento girato alla Corte
d’Appello dall’ufficio del gup De Gregorio che condannò Giraudo e alcuni
arbitri nel rito abbreviato del dicembre 2009. Sparito, meglio sottratto.
Perché come scrive la Cancelleria della IX sezione del tribunale di Napoli «il
documento richiesto è in possesso dell’Ufficio di Procura dal giorno
29/7/2009». Anche se le istanze riguardavano anche la Procura che ai legali
risposta sul video non l’ha ancora data...

IL SORTEGGIATORE A supportare quella che doveva essere la prova regina del
taroccamento dei sorteggi - abbattuta dalla Casoria - solo la sequenza
fotografica tratta dal video, passato per stralcio nella docu-fiction Off-Side
su La7 il 15 dicembre 2009 e presente anche sul nostro sito Tuttosport. com, e
commentata dal rapporto del maresciallo Sergio Ziino , autore del servizio a
Coverciano. Peccato, però, che la sequenza fotografica e il suo commento a
latere siano totalmente sballati: foto numerate in ordine crono. . . illogico,
erronea attribuzione di identità e ruolo a chi materialmente svolgeva il
sorteggio, non un imprecisato «dipendente Figc» come possiamo dimostrare
pubblicando qui sopra proprio il documento prodotto dagli inquirenti, ma il
giornalista scelto a rotazione dall’Unione stampa sportiva come ogni
settimana. Nel caso di specie Riccardo Bianchi , cronista della Provincia di
Como venuto apposta per l’occasione. E vestito non nella divisa federale, come
scritto nei rapporti, ma con l’abito buono e la cravatta delle occasioni
migliori.

«GUARDATELO!» Ma torniamo alla voce di Capuano che nella controreplica e in
extremis risponde alle accuse dei difensori, ad arringhe al veleno. «Più volte
si è dileggiato sull’investigazione in merito ai sorteggi, io incuriosito sono
andato a vederli, andate a vedere il filmato - dice accalorato alle giudici,
l’unico pm rimasto, dopo gli abbandoni di Beatrice e Narducci - Il filmato
parla chiaro, addirittura ricordo la difesa di Moggi che parla di falso per
quanto riguarda servizio di Ocp: il filmato rappresenta esattamente quanto
vergato nell’Ocp dal maresciallo Ziino, il filmato che ho visto io era senza
audio (ma l’audio c’è: in tv si sente Pairetto pronunciare “Lecce-Milan” e il
giornalista estrarre “ Trefoloni ” come pronuncia Bergamo, ndr). Non si palesa
così come è voluto far credere questa assoluta distinzione: prima sorteggia
Pairetto poi sorteggia Bergamo, c’è una sorta di confusione come descritta. Vi
è il famoso colpo di tosse, vi è il colpo di tosse (...) Le palline si aprono,
lo vedete, basta vederlo è agli atti del dibattimento: non si deve fare altro,
si vede la pallina che si apre e si richiude. (...) Questa è la situazione e
la potete vedere dai due filmati che avete in vostro possesso». Veramente no,
non lo potevano vedere perché il filmato fantasma non c’è più: lo trovate sui
siti, nell’archivio di La7, ha il sonoro e fa capire che proprio di quel
13/5/2005 si tratta (Lecce-Milan, arbitro Trefoloni, è la gara in cui venne
fatto cambiare referto per fallaccio di Konan su Kaká ).

LA SEQUENZA SBALLATA Il giornalista Bianchi in aula il 1° ottobre 2010 disse
le cose come stavano (nessuno dei giornalisti, nessuno dei notai protagonisti
del sorteggio fu mai interrogato in fase d’indagine), smentendo la sequela di
errori commessi nella sua testimonianza dal capo investigatore Auricchio che
affermava essere stato Bergamo ad estrarre. «Arrivai a Coverciano 15 minuti
prima del sorteggio - disse Bianchi -, venni a sapere dopo che era stato
filmato dai carabinieri. Pairetto, come da procedura a estratto le pallina con
le partite, mentre io ho estratto quelle coi nomi degli arbitri (?). Nessuno
mi suggerì di muovere la mano a seconda di colpi di tosse, e certo Bergamo e
Pairetto non mi indirizzarono in alcun modo: l’avessero fatto nei giorni
precedenti avrei potuto fare lo scoop della vita e sarei diventato famoso. Fu
un sorteggio regolarissimo, assolutamente». Bianchi, però, è il protagonista
anche del clamoroso errore di persona che troviamo nel reportage fotografico
del maresciallo Ziino: del cronista nessuna traccia, perché viene scambiato
(foto 9) per un «dipendente della federazione (lo stesso che successivamente
ha collaborato con il Bergamo all’estrazione delle palline) mi chiedeva il
motivo della mia presenza in quella sede ed io, senza qualificarmi,
giustificavo la mia presenza. L’uomo non si presentava, ma aveva una divisa
ufficiale della Figc». Quanti errori! L’uomo non è in divisa Figc e
l’operazione del sorteggio è in pieno corso (foto A) con tanto di pallina
appena estratta dal Bianchi, con Bergamo pronto a leggere il nome
dell’arbitro. La foto B, poi, è chiaramente riferibile ad un momento
precedente: il notaio sta arrivando, le urne sono vuote. Beh, guardiamo allora
la foto C: tavolo senza designatori, notaio e giornalisti e una sola urna, le
buste con le palline appena portate, siamo alla fase preparatoria.
Improssivamente alla foto D tutti al loro posto, ma palline ancora da inserire
e buste chiuse. Alla foto E il colpo di scena (e non di tosse): Bergamo
raccoglie una pallina caduta, «dopo averla sorteggiata», (è la fascia C,
quella con i match più semplici di serie B). Epperò ha nell’altra mano la
busta appena svuotata. Non è che la pallina è caduta mentre veniva inserita?

A TORINO, INVECE... La domanda sull’ordine con cui vengono numerate le foto
confrontata con la descrizione delle operazioni ci sta: seguendo le sole foto
- senza il video - capire di che fasi del sorteggio si parli è impossibile. La
giudice Casoria, rispetto a De Gregorio e ai giudici Figc, va a fondo e scrive
in sentenza: «Che il sorteggio non sia stato truccato, così come sostenuto
dalla difese, è emerso in maniera sufficientemente chiara al dibattimento.
Incomprensibilmente il pm si è ostinato a domandare ai testi di sfere che si
aprivano, di sfere scolorite, di altri particolari, se il meccanismo del
sorteggio per la partecipazione ad esso di giornalista e notaio era tale da
porre i due designatori nell’impossibilità di realizzare la frode». E a dire
il vero allo stesso porto era approdato il procuratore capo di Torino,
Maddalena , che archiviò l’indagine su Calciopoli: «E’ uno dei designatori che
materialmente estrae dall’urna la pallina della gara, mentre è materialmente
un giornalista sportivo ad estrarre dall’altra urna la pallina dell’arbitro
(?). Data la presenza di un notaio e di un giornalista (mai lo stesso per ogni
sorteggio) pare fortemente improbabile, se non del tutto inverosimile ritenere
che i sorteggi fossero truccati». Ci erano arrivati senza video, a Torino.


Tuttosport

(Si ringrazia anche il forum Vecchiasignora.com)
 
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