Il Salotto Bianconero

Olimpiadi-Nota storica

« Older   Newer »
  Share  
PAG Posted on 28/1/2012, 01:13     +1   -1
Avatar

The real only Black Pope.

Group:
Collaboratore
Posts:
8,029
Reputation:
+1
Location:
Siracuse

Status:


cerchi-olimpici


I Giochi olimpici sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti.
Essi, pur essendo comunemente chiamati anche Olimpiadi, non sono da confondere con l'Olimpiade. Quest'ultima indica l'intervallo di tempo di quattro anni che intercorre tra un'edizione dei Giochi Olimpici e la successiva. Per questo, anche se i Giochi del 1916, del 1940 e 1944 non sono stati disputati, si è continuato a conteggiare le Olimpiadi, cosicché i Giochi di Pechino 2008 sono stati quelli della ventinovesima Olimpiade.
Il nome Giochi Olimpici è stato scelto per ricordare i giochi che si svolgevano nell'antica Grecia presso la città di Olimpia, nei quali si confrontavano i migliori atleti greci.
Il barone Pierre De Coubertin alla fine del XIX secolo ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell'antica Grecia, e quindi preclusi al sesso femminile, ma su questo punto non venne ascoltato. Le prime Olimpiadi dell'era moderna si svolsero ad Atene nel 1896. A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. In più, esistono anche le Paralimpiadi, competizioni fra persone diversamente abili. A partire dal 1994 l'edizione invernale non si tiene più nello stesso anno dell'edizione estiva, ma sfasata di due anni.
La bandiera olimpica raffigura cinque anelli intrecciati in campo bianco. I colori scelti sono presenti nelle bandiere di tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i Paesi, mentre l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.
Il motto dei Giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero "Più veloce, più alto, più forte".


olimpiadi7


Le prime Olimpiadi si svolsero nel 776 a.C. ad Olimpia, che si trova in Grecia. All'inizio era essenzialmente una manifestazione locale e veniva disputata unicamente un'antica gara di corsa. Successivamente si aggiunsero altri sport e i Giochi arrivarono a comprendere corsa, pugilato, lotta e pentathlon. Da quel momento in poi, i Giochi divennero lentamente sempre più importanti in tutta la Grecia antica, raggiungendo l'apice nel VI secolo a.C. e nel V secolo a.C. Le Olimpiadi avevano anche un'importanza religiosa, in quanto si svolgevano in onore di Zeus, una statua del quale si trovava ad Olimpia. Il numero di gare crebbe a venti, e le celebrazioni si estendevano su più giorni. I vincitori delle gare erano ammirati e immortalati. I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo tra le due celebrazioni divenne noto come Olimpiade. Per tutta la durata dei giochi tre giorni venivano sospese le guerre in tutta la Grecia: questa tregua era chiamata Tregua Olimpica. I greci usavano le Olimpiadi come uno dei loro metodi per contare gli anni. La partecipazione era riservata a greci liberi che potessero vantare antenati greci. La necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti comportava che solo i membri delle classi più facoltose potessero prendere in considerazione di partecipare. Venivano esclusi dalla partecipazione gli schiavi, i barbari, gli omicidi, i sacrileghi. I Giochi persero gradualmente importanza con l'aumentare del potere Romano in Grecia. Quando il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano, i Giochi Olimpici vennero visti come una festa "pagana", e quando nel 393 accadde la strage di Tessalonica nello stadio in cui si svolgevano le gare, l'imperatore Teodosio I (persuaso dal vescovo di Milano Ambrogio, inorridito per la strage) li vietò, ponendo fine a una storia durata più di 1000 anni.



6a70ca288c77e448dba5e4d669cdd163


I Giochi Olimpici non morirono. Già nel XVII secolo un festival sportivo che prendeva il nome dalle Olimpiadi si teneva in Inghilterra. Nei secoli seguenti eventi simili vennero organizzati in Francia e in Grecia, ma si trattava di manifestazioni su piccola scala e sicuramente non internazionali. L'interesse nella rinascita dei Giochi Olimpici crebbe quando le rovine dell'antica Olimpia vennero scoperte da degli archeologi tedeschi alla metà del XIX secolo[1].
Contemporaneamente un barone francese, Pierre de Coubertin, cercava una spiegazione alla sconfitta francese nella guerra franco-prussiana (1870-1871). Giunse alla conclusione che i francesi non avevano ricevuto un'educazione fisica adeguata, e si impegnò per migliorarla. De Coubertin voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra. E la rinascita dei Giochi Olimpici avrebbe permesso di raggiungere entrambi gli obiettivi.
De Coubertin presentò in pubblico le sue idee nel giugno 1894 durante un congresso presso l'università della Sorbona a Parigi. Il 23 giugno, ultimo giorno del congresso, venne deciso che i primi Giochi Olimpici dell'era moderna si sarebbero svolti nel 1896 ad Atene, in Grecia, la terra dove erano nati in antichità. Fu fondato il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per organizzare l'evento, sotto la presidenza del greco Demetrius Vikelas[1].


Lo Stadio Olimpico del 1896.
Le prime Olimpiadi dell'era moderna furono un successo. Con quasi 250 partecipanti, fu per l'epoca il più grande evento sportivo internazionale mai organizzato. La Grecia chiese di diventare sede permanente di tutti i futuri Giochi Olimpici, ma il CIO decise che le Olimpiadi avrebbero dovuto essere organizzate di volta in volta in una nazione diversa. Le seconde Olimpiadi furono assegnate a Parigi, Francia.


article-1205572-05F607B5000005DC-55_468x447


Contrariamente alle speranze del barone De Coubertin, le Olimpiadi non impedirono le guerre. I Giochi del 1916 furono cancellati a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, e lo stesso avvenne per i giochi del 1940 e 1944, a causa della seconda guerra mondiale[1]. Inoltre i vincitori della prima guerra mondiale impedirono alle nazioni sconfitte di partecipare alle Olimpiadi del 1920[2]. Lo stesso accadde nel 1948; tutte le nazioni che persero la II Guerra Mondiale (tranne l'Italia, a cui venne riconosciuta l'attenuante di aver dichiarato guerra, dopo l'armistizio del 1943, all'invasore tedesco[3]) vennero escluse dai Giochi di Londra. Dal 1992 il CIO in occasione di ogni Olimpiade chiede ufficialmente alla comunità internazionale (con il supporto dell'ONU) di osservare la tregua olimpica.
La politica interferì sullo svolgimento delle Olimpiadi anche in altre occasioni. Le Olimpiadi estive del 1936 a Berlino furono utilizzate come strumento di propaganda dal Partito nazista tedesco[4]. In queste Olimpiadi, Luz Long aiutò Jesse Owens (un atleta di colore) a vincere il salto in lungo, nonostante fosse un suo avversario; questo gesto viene considerato da molti un esempio di "vero Spirito Olimpico".[5]
L'URSS non prese parte ai Giochi Olimpici fino alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 e dal 1928 in poi organizzò una competizione sportiva internazionale chiamate Spartachiadi. Molti atleti comunisti scelsero di non disputare le Olimpiadi e disputarono invece le Spartachiadi.[6]
I Giochi Olimpici del 1956 furono le prime Olimpiadi a venire boicottate. Paesi Bassi, Spagna e Svizzera rifiutarono di parteciparvi in segno di protesta per la repressione da parte sovietica della rivolta ungherese del 1956; inoltre anche Cambogia, Egitto, Iraq e Libano boicottarono i Giochi a causa della Crisi di Suez.[7]
Un incidente politico di scala minore avvenne durante le celebrazioni dei giochi di Città del Messico 1968. Due atleti afroamericani della squadra di atletica leggera, Tommie Smith e John Carlos, durante l'esecuzione dell'inno statunitense alla cerimonia di premiazione dei 200 metri, eseguirono il saluto delle Pantere Nere, per denunciare il razzismo contro gli afroamericani negli USA[8].
Negli anni settanta e ottanta furono invece i boicottaggi a segnare i Giochi. Prima furono i paesi africani a boicottare le Olimpiadi del 1976 per protestare contro la tournée in Sudafrica, in pieno regime di apartheid, della nazionale neozelandese di rugby[9]. Ai Giochi di Mosca nel 1980 furono gli USA, assieme ad altri paesi del blocco occidentale, a rifiutarsi di partecipare a causa dell'invasione sovietica dell'Afghanistan[10]. Per reazione, i sovietici e i loro partner del blocco orientale boicottarono i successivi Giochi di Los Angeles nel 1984[11].
Uno dei capitoli più neri della storia olimpica venne scritto nel 1972, in occasione dei Giochi Olimpici di Monaco, in quello che passerà alla storia come il massacro di Monaco. Un commando di terroristi palestinesi prese in ostaggio 11 membri della squadra olimpica israeliana. Il tentativo di liberazione da parte delle forze dell'ordine finì in un bagno di sangue: morirono tutti gli atleti, cinque terroristi ed un poliziotto[12].
Durante le Olimpiadi di Atlanta 1996, una bomba piazzata nel Centennial Olympic Park, uccise due persone e ne ferì più di cento. La bomba fu messa da Eric Robert Rudolph, che era un estremista cristiano[13].
Le Olimpiadi Invernali di Salt Lake City 2002 furono le prime dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. Da questa Olimpiade in poi i Giochi richiederanno uno standard di sicurezza altissimo.
 
Top
0 replies since 28/1/2012, 01:13   370 views
  Share