Il Salotto Bianconero

Essere la Goeba, respirare la Juve, Una storia senza fine ....

« Older   Newer »
  Share  
Scamy_13
PAG Posted on 21/10/2011, 14:50     +1   -1




Tifoseria_juventina_anni_1970-300x294



Non mi ricordo che partita fosse, ero poco più che adolescente, ed in piedi assieme agli altri della Fossa dei Campioni, in curva Filadelfia, intonavo l’urlo “Jacky, Jacky!”

Mancavano pochi istanti allo scandire delle formazioni e al “Mille bandiere bianconere intorno a noi…” e Jacky non c’era ancora. Impossibile.
Girava voce, mai da me verificata, che fosse il giorno del suo matrimonio. E che sarebbe mancato. Impossibile.

“Vabbè” – pensai, e mi dispiacqui, c’erano anche Nino, Annamaria e gli altri, ma Jacky, che tanto mi sembrava Freddie Mercury dei Queen, con la maglia di Bettega a mezze maniche anche d’inverno, lì, sulla balconata, era il mio punto di riferimento. Non gli servivano megafoni per farci cantare, il suo vocione bastava a trasportarci tutti, soprattutto noi giovanetti, in una “dimensione gobba” che ci faceva urlare ininterrottamente per novanta minuti fino a farci seccare le gole.

Poi, di colpo, come d’incanto, eccolo comparire al fondo delle scale, vicino alla transenna da dove partiva il nastro che, da lì fin su all’ultimo gradone, delimitava il confine della Fossa, con indosso un’elegantissima giacca anni 70. Ma com’è vestito? E’ impazzito? Piccole risa, ilarità, battute, ma sempre sottovoce, “lui “ era Jacky.

Allora era vero, se non al suo matrimonio, era ad una cerimonia, ed è venuto via per la Goeba, per la Fossa!
E via la giacca, via la camicia, ecco la mitica attillata maglia bianconera numero 11 comparire, solo essa, a coprire la sua pelle.
La pelle di un uomo, disposto, nel nome del proprio senso di appartenenza, anche a darle e a prenderle, a mani nude, per difendere la propria dignità, l’onore di noi tutti che, per la strada, nella nostra e nelle altre città, in Italia, in Europa, nel mondo, eravamo la Juve.

Si, avete letto bene, ERAVAMO la Juve, perché era questo il sentimento che ognuno di noi provava, era come se scendessimo in campo tutti noi assieme a loro, e non importava chi ci fosse in campo, Furino era come Causio e Brio era un supereroe e di fischiare la squadra o un giocatore durante la partita mai, sarebbe stato un sacrilegio.

Lo so, possono sembrare ricordi anacronistici e fuori dai tempi, ma sono vivi, come se fossero accaduti ieri, e sono quei ricordi che, insieme alle imprese della squadra, mi hanno fatto diventare quello che sono: un supporter Gobbo, più che juventino. Martellato da tutti sin da piccolo con la storia delle auto Fiat in regalo agli arbitri, e di tutte le porcherie che mi hanno sempre urlato contro e che non han fatto altro che far cambiare colore anche al mio sangue, che ora scorre bianco nel braccio sinistro, e nero nel braccio destro.
Macché sportività, io i granata, i viola, i genoani, le bisce nerazzurre, non le potevo e non le posso vedere né sopportare, e le loro disgrazie sono le mie gioie.

Ma mai sarei potuto diventare Gobbo come sono, se non fossi andato, da piccolo, al Comunale con mio padre.
Senza spendere un soldo per me, mi metteva davanti a lui col suo abbonamento in mano, nell’altra la bandiera con quattordici scudetti (!) e al signore che punzonava quella che ai miei occhi rappresentava la chiave per la felicità, diceva, come se fosse quasi un rito scaramantico e propiziatorio allo stesso tempo: “Oggi abbiamo un piccolo gobbo, da grande sarà più gobbo di me!”

E così è stato, a furia di domeniche pomeriggio al freddo, sotto la pioggia…Funzionava così, una volta…

Privilegiato, fortunato, e come me tanti altri bambini, ragazzi di quartiere in prevalenza, tutti ragazzi della via Pal con Jacky generale. Chissà!?
Non proprio poveri, ma quasi. E forse per questo, più caldi e appassionati.
Ma perché vi racconto tutto questo?

Perché sto cercando di fare con mio figlio quello che mio padre ha fatto con me, sto cercando di trasmettergli la FEDE.
E non ci sto riuscendo, non riesco a portarlo nel nuovo stadio.
Siamo già stati al Comunale, aveva tre e quattro anni, ma era veramente troppo piccolo per capire, nell’anno della B farlocca, cosa è la Goeba e chi Noi siamo.

Ora vorremmo andare, almeno una volta, come ha detto Andrea, nella nostra nuova casa, ma non riusciamo a trovare i biglietti, neanche in ricevitoria e ci possiamo permettere (meno male) solo la curva, dove sono cresciuto.

Juve moderna, Juve in TV con parabole o schede, diritti, club doc e non doc, tessere del tifoso, tessera Premium, Stadium, connessioni internet, carte di credito, call center, tutto troppo, troppo complicato e vincolante.
E soldi.

E’ tollerabile veder “schedare” un bimbo di 8 anni, soprattutto se tuo figlio? Fare entrambi la tessera del tifoso per vedere una, due volte all’anno la Juve facendosi “girare” l’accredito da altri abbonati che non possono andare alla partita?
Fare l’abbonamento in curva entrambi, per 515 euro (mica due lire…) complessivi all’anno?

Io “mi sento” la Juventus.

Non so se mio figlio, da grande, potrà dire altrettanto, o se amerà sedersi sul divano di casa a vedere la Juve, magari in streaming, così come si guarda un film, seppur appassionante.

La Juve non è un divertimento, è una fede: che chiede sacrificio, passione e ahimè, sempre più soldi.

Non esistono tifosi Doc, tifosi Igc (Indicazione geografica tipica)o tifosi sfusi…

Siamo tutti Gobbi, e in quanto tali, abbiamo stessi diritti e stessi doveri (a qualcuno la parola Farsopoli fa fischiare le orecchie?).

Tra un po’ vedremo sugli spalti ciccioni (coi soldi in tasca) rimpinzarsi di hot-dogs ed hamburgers e neanche alzarsi dal proprio seggiolino in occasione di un gol…

Ai miei tempi, anche se piccolino, “crollavo” insieme agli altri fratelli della Fossa dei Campioni senza sapere quando mi sarei fermato, per poi ritrovarmi, pochi istanti dopo, magicamente al mio posto sul gradone alto quanto erano lunghe le mie gambe.
Tutto questo poi, quando ero un po’ più grande, per una banconota da 500 lire, quando mio padre, una volta trasmessami la fede, si fece da parte (questione di sghei? O io o lui, mah!?), si accontentò di Ameri alla radiolina e mi lasciò navigare da solo nel mare della juventinità da stadio.

Attenzione a fare in modo che i soldi, per noi “supporters”, rimangano sempre all’ultimo posto.
L’equivalenza soldi uguale pretese, con annesse contestazioni, proteste e pagliacciate varie, è, ahimè, alla base di tutto ai giorni nostri.
E la stragrande maggioranza dei tifosi la vede così, spende ed ha diritto di far ciò che vuole.

Ma per noi Gobbi, almeno per i piccoli non deve essere così. Chi ama la Juve, chi ama la propria squadra, chi è la squadra, durante i novanta minuti non la contesta mai. Anzi, se la Goeba non gira, la incita più forte, la spinge a tirar fuori quel che non ha, la aiuta a raggiungere l’impossibile.

Perché i piccoli non vedano una Juve virtuale (quanto è finta la TV…) rischiando di equipararla, né più, né meno, alla Juve di Fifa 12 sulle consolle di giochi per personal computer.

La Juventus F.C. rifletta su questo: oggi fa il pieno allo stadio e centinaia di migliaia di abbonamenti TV.
Ma se non farà in modo di fare entrare, una volta dico, almeno una volta, un bambino nella sua casa, quello stesso bimbo, da grande, sarà un semplice tifoso, e non più un supporter, un vero supporter, che la squadra la vive, ed il cui cuore, ad ogni pulsazione, la respira.
Se di “investimento” si può parlare (uffa, ‘sti soldi…), che punti sullo spettatore bambino, e si vedrà ripagata da un amore eterno ed incondizionato.

Se così non sarà, avrà comunque milioni di semplici tifosi, infatuati ma non cotti.

Tifosi che non sapranno mai che avrebbero potuto provare le stesse emozioni di Jacky, un ultras supporter, non un semplice tifoso, ma un Gobbo che amava i “crolli” e che era allo stadio nel giorno del suo matrimonio.

Uno della Fossa dei Campioni, uno come me, con la fede nel cuore.

Quella stessa fede che, di sicuro, avevano, hanno ed avranno in eterno i trentanove angeli di Bruxelles, a cui tutti, dico tutti, dovremmo ispirarci.

Forza Goeba.

Bob66

Fonte: www.ladivinajuventus.com
Link diretto all'articolo: http://ladivinajuventus.com/archives/1050
 
Top
0 replies since 21/10/2011, 14:50   4052 views
  Share