Continua il “Viaggio tra le Stelle”. Juventus.com vi propone, giorno dopo giorno, le 50 leggende bianconere scelte da voi tifosi e i cui nomi compariranno nel nuovo stadio bianconero.
Oggi è il turno di uno dei giocatori più amati dal popolo juventino: Pavel Nedved. La “Furia Ceca” ha segnato la storia degli ultimi dieci anni del club.
Un lunghissimo capitolo, iniziato praticamente dieci anni fa di questi giorni. Nell’estate 2001, in casa bianconera caratterizzata dal ritorno in panchina di Marcello Lippi e da grandi movimenti di mercato: dalla cessione di Zidane, Inzaghi e Van Der Sar all’arrivo di Buffon, Thuram, Salas e proprio Nedved.
Pavel viene acquistato dalla Lazio, società che lo ha portato in Italia all’indomani dell’Europeo del 1996, chiuso al secondo posto dalla sua Repubblica Ceca. E il suo contributo nelle fortune della squadra capitolina è determinante. I biancocelesti vivono il miglior momento della loro storia, vincendo uno Scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, l’ultima Coppa delle Coppe della Storia e una Supercoppa Europea.
Ma quando Nedved arriva a Torino è tutt’altro che appagato. Mostra a tutti la sua voglia di vincere e non mollare mai, supera un primo (e unico!) momento di difficoltà e trascina la Juve per otto intere stagioni.
Al primo colpo è già Scudetto. Festeggiato a Udine il 5 maggio, ma nei titoli di coda merita un posto speciale un gol proprio di Pavel a Piacenza, alla terz’ultima di campionato, quando il tricolore sembra ormai diretto verso la Milano nerazzurra.
È solo il primo di tanti titoli vinti. Negli anni seguenti arriveranno altri tre Scudetti e altre due Supercoppe Italiane. Il 2003 è il suo anno, chiuso con la vittoria del Pallone d’Oro, meritata per le tante prodezze europee – su tutte quelle con Barcellona e Real Madrid - che trascinano la Juve alla finale di Champions League.
Ma la vittoria più bella agli occhi dei tifosi bianconeri, Nedved la regala nel 2006 quando accetta di restare a giocare anche in Serie B. Mette ancora a disposizione la sua grande esperienza per tre stagioni. Fino al 31 maggio 2009 quando gioca la sua 327ª e ultima partita in maglia bianconera. Scherzo del destino, in un Juventus-Lazio. L’Olimpico gli tributa un’ovazione fatta di gratitudine e commozione.
La Juventus non si dimentica di lui e con l’arrivo di Andrea Agnelli alla presidenza, viene nominato Consigliere d’Amministrazione, ruolo ricoperto tutt’ora.
