Continua il “Viaggio tra le Stelle”. Juventus.com vi propone, giorno dopo giorno, le 50 leggende bianconere scelte da voi tifosi e i cui nomi compariranno nel nuovo stadio bianconero.
Oggi si raddoppia. Dal “5” di Sergio Brio, al “10” di Roberto Baggio. È il turno del “Divin Codino”, uno dei più grandi talenti che abbiano mai indossato la maglia bianconera.
Le sue magie e i suoi gol (ben 115 in 200 partite) l’hanno spesso fatto assorgere a uomo simbolo juventino nel lustro tra il 1990 e il 1995. Anni in cui i bianconeri portano a casa un campionato, una Coppa Italia e una Coppa Uefa.
Soprattutto per la conquista di quest’ultima, il fantasista di Coldogno gioca un ruolo determinante. La stagione 1992/93, terminata appunto con il successo europeo, è quella in cui prende maggiormente per mano la squadra. Tanto da meritarsi i due più prestigiosi premi individuali: il Pallone d’Oro e il Fifa World Player. Riconoscimenti che lo fanno entrare in un ristretto club di juventini di cui fanno parte “fenomeni” del calibro di Omar Sivori, Paolo Rossi, Michel Platini (vincitore di tre edizioni consecutive), Zinedine Zidane, Pavel Nedved e Fabio Cannavaro.
Dà un contributo importante anche alla Nazionale. Manca per poco – soprattutto nel 1994 negli Stati Uniti – il colpo grosso, ma in azzurro regala spesso prodigi che fanno impazzire gli appassionati nostrani. Riesce comunque a stabilire un primato non da poco: è l’unico italiano ad aver segnato un gol in tre edizioni diverse dei Mondiali (Italia ’90, USA ’94 e Francia ’98).
Juventus.com