Continua il “Viaggio tra le Stelle”. Juventus.com vi propone, giorno dopo giorno, le 50 leggende bianconere scelte da voi tifosi e i cui nomi compariranno nel nuovo stadio bianconero.
Oggi la quarta tappa, una delle più significative. È il turno di uno dei campioni più amati di sempre: Gaetano Scirea. Un vero fuoriclasse, dentro e fuori dal campo. Un esempio di classe e correttezza.
Il suo nome è legato alla Juventus al di là delle 14 stagioni da calciatore e alla troppo breve parentesi da allenatore. Una storia spezzata da un incidente l’ha privato all’amore dei suoi cari, innanzitutto. Ma in generale a quello di tutti i milioni di tifosi bianconeri che hanno pianto la sua scomparsa, il 3 settembre 1989 in Polonia.
Una fine tragica che non ha offuscato le splendide pagine scritte con la maglia bianconera. Ben 552 partite (record assoluto prima dell’avvento dell’era Del Piero) e neppure un’espulsione, un primato incredibile per uno che ha sempre giocato da ultimo baluardo della retroguardia. Un difensore, puntuale e stiloso, capace di trasformarsi in attaccante aggiunto: i 32 gol totali sono un bottino di tutto riguardo.
Così come il suo palmares, fatto di sette Scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe e una Coppa Uefa. Senza dimenticare la Coppa del Mondo di Spagna 1982, di cui è stato uno dei protagonisti insieme ai tanti compagni juventini convocati da Enzo Bearzot.
Ancora oggi, il nome di Gaetano Scirea è ricordato da tutti i tifosi bianconeri. Anche dei più giovani che non hanno avuto la fortuna di poterlo vedere giocare sul campo.
