Un altro giorno, tanti eventi da ricordare. Anche il 23 maggio non passa inosservato nell’annuario juventino. Per alcune partite che hanno lasciato il segno e per il saluto alla maglia bianconera dato da campioni che hanno scritto pagine importanti.
L’evento clou è datato 1997. In un venerdì sera, a Bergamo, la Juventus ci ricuce lo Scudetto (il 24°) sul petto a distanza di due anni dall’ultimo. Si gioca in anticipo per permettere alla squadra di Lippi di preparare la finale di Champions League. Basta un punto per chiudere il conto e il punto arriva. L’Atalanta non è squadra disposta a fare da vittima sacrificale, specie davanti al suo pubblico. Pippo Inzaghi segna il suo ultimo gol da avversario prima di passare in estate alla corte di Madama. Ci pensa Mark Iuliano, nella ripresa, a realizzare il gol da tricolore.
Si festeggia anche nel 1988, benché il traguardo non abbia la stessa valenza. Ma a dare un sapore particolare è l’avversario. La squadra di Marchesi si gioca l’Europa in uno spareggio tutto torinese. C’è il derby, giocato con grinta come da copione, ma pure con il timore di sbagliare. Lo 0-0 non si schioda e si va ai rigori. I bianconeri ne segnano quattro su cinque e vincono la gara. Due di questi tiri sono trasformati da Beniamino Vignola e Ian Rush che si congedano così nel modo migliore dal loro pubblico.
A proposito di addii, significativo quello di Omar Sivori nel 1965. Otto anni splendidi che si chiudono a Foggia. Contro i pugliesi, il “Cabezon” gioca la sua 253ª e ultima partita in bianconera. Il suo è un addio ma anche un ingresso nella leggenda bianconera dalla porta principale.
Il 23 maggio è giorno di saluti anche per Didier Deschamps che saluta invece dopo cinque stagioni (in un Juventus-Venezia 3-2). Per il francese è un arrivederci più che un addio. Tornerà nel 2006 come allenatore.
