Il Salotto Bianconero

Speciale Calciopoli. Il fascicolo Nucini e i sospetti sull’esposto alla Boccassini, uccellinodidelpiero.com

« Older   Newer »
  Share  
PAG Posted on 22/5/2011, 18:13     +1   -1
Avatar

..ma chi vi si incula..

Group:
Administrator
Posts:
8,934
Reputation:
+35

Status:


(di Antonio Corsa)

L’esame di martedì scorso di Danilo Nucini, ex arbitro amico e confidente di Giacinto Facchetti, allora presidente dell’Inter, ha lasciato – causa reticenza del teste ed inverosimiglianza di alcune sue risposte – più di qualche sospetto per una ricostruzione dei fatti che, ai più, non ha convinto.

Ciò che lascia più stupiti è il racconto sulla convocazione, avvenuta nell’autunno del 2003, da parte della dott.ssa Boccassini, PM presso il Tribunale di Milano. Da quanto ascoltato in aula, l’ex fischietto bergamasco sarebbe stato invitato a presentarsi in procura (perchè? In base a quale pseudo-notizia di reato?), ma avrebbe parlato “solamente di calcio”, senza mai affrontare gli argomenti (a sua volta di “calcio”) che aveva già appuntato in 250 pagine di dossier, nè delle confidenze già fatte con Facchetti (nonostante la volta precedente avesse dichiarato il contrario), nè della “loro” (sua e di Facchetti) indagine sul mondo del “calcio”. Non avrebbe nemmeno parlato di Moggi, di De Santis, di “cupole” e di “combriccole”, nonostante ne fosse quasi ossessionato. Avrebbe chiacchierato – questo almeno è il racconto, parso più che fantasioso agli avvocati – solamente di un articolo di giornale, portato dallo stesso Nucini, che faceva riferimento ad una vecchia vicenda (per la sola cronaca, nell’articolo l’ex designatore Casarin confidava come un arbitro gli avesse rivelato che gli fu chiesto da un designatore di ammonire un determinato giocatore che era diffidato). E “del più e del meno” (letterale). Questa almeno sarebbe l’ultima versione dei fatti, visto che la volta precedente, invece, aveva dichiarato altro: confessò infatti di aver discusso col PM milanese delle confidenze fatte a Facchetti, ma «Non è che per forza fossero queste (quelle su Moggi, De Santis, ecc..) le confidenze con Facchetti che ho discusso con la Boccassini» è stata la risposta a relativa contestazione, che ha fatto infuriare l’avv. Morescanti.

Insomma non ci ha creduto nessuno, in aula, neanche alla motivazione ad un certo punto fornita sul perchè non avesse svuotato il sacco “sulle altre”: non lo avrebbe fatto per “pudore”, rispetto alla malattia e la morte di Facchetti, che però – come sappiamo – sono sovraggiunte solamente tre anni dopo. Ma i dubbi non finiscono qui. La Boccassini procedette ad “autoarchiviazione” della vicenda. Quella “modello 45” rappresenta già di suo, se vogliamo, una specie di “zona d’ombra” del nostro ordinamento, consentendo al PM di valutare autonomamente pseudo-notizie di reato, e di archiviare gli atti iscritti senza che siano sottoposti preventivamente al giudizio del GIP. Se a questo fatto, oggetto in verità da anni di dibattiti giurisprudenziali, si aggiunge che l’avv. Gallinelli abbia chiesto da oltre un anno e per ben due volte di prendere visione di tale fascicolo, non ricevendo nemmeno risposta, la curiosità di leggerne il contenuto diventa “necessità”.

Il legale di De Santis, infatti, basandosi su un articolo del maggio 2006 scritto dal giornalista Mensurati su La Repubblica (articolo mai smentito, nè da Facchetti sr, nè da Facchetti jr, con Nucini che dice di averlo letto e conoscerlo ma di non averne mai parlato con l’amico Giacinto), secondo il quale l’ex dirigente nerazzurro usava registrare le conversazioni con Nucini, per tutelarsi, vuole capire – proprio chiedendo l’esposto – se qualcuno non le presentò alla Boccassini (tramite un cd), inducendola così a convocare il Nucini. Quel qualcuno, inutile girarci attorno, si sospetta vestisse di nerazzurro, con tanto di violazione (tra le altre, anche) della clausola compromissoria. Certo, siamo ai sospetti, ed è giusto non andare oltre, nelle ricostruzioni, fino alla eventuale produzione documentale della dott.ssa Boccassini che li avvalori. Ma ci sono già delle dichiarazioni che li hanno alimentati: Giuliano Tavaroli ha affermato infatti in un interrogatorio del 29 settembre 2009, che la società Inter presentò un esposto in procura, ma Nucini non confermo; Tronchetti Provera, a sua volta, ha confermato la versione in una deposizione del 9 marzo 2010 nella quale ha riferito che Moratti chiese, appena informato dei fatti, immediatamente aiuto alla Procura della Repubblica.

Moratti, dal canto suo, ha già negato all’allora Capo Ufficio Indagini della FIGC Francesco Saverio Borrelli di aver presentato un esposto, avendo anzi intimato Facchetti di non agire in tal senso, lasciando che fosse Nucini, da solo, a farsi avanti. Fosse confermato il contrario, qualcosa, anche al Procuratore Palazzi, il presidente interista avrebbe da spiegare.

Tornando a Nucini, ciò che è certo è che, ad oggi, da testimone dell’accusa, sia praticamente finito a dover dare lui delle spiegazioni, non riuscendo altresì a pungere mai e, anzi, contraddicendosi e mostrando un atteggiamento poco consono (in una risposta, come saprete, ha tirato in ballo Marconi e Garibaldi, con la Casoria che lo ha ammonito dicendogli: «Nucini, Lei si sta squalificando come teste»). Il gol evidentemente tanto necessario (l’hanno chiesta loro l’integrazione delle indagini) da parte dei PM napoletani non è arrivato, ma il rischio di prenderne uno in contropiede pare piuttosto alto, ricusazione permettendo.

Per amore della verità, non resta che sperare si trovi questo fascicolo, che si arrivi a sentenza senza prescrizione e che Palazzi possa eventualemente approfondire il caso col presidente Moratti, il prossimo 31. Non sono però, purtroppo, tre cose necessariamente scontate, nonostante – in un mondo perfetto – dovrebbero.
 
Top
0 replies since 22/5/2011, 18:13   80 views
  Share