Il Salotto Bianconero

Mattia Cassani, Uccellinodidelpiero.com

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fisherel
PAG Posted on 21/5/2011, 12:30     +1   -1




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Nome: Mattia Cassani
Nato a: Borgomanero (NO)
Il: 26/08/1983
Ruolo: Terzino destro

CARRIERA
Cresciuto nel vivaio della Juventus, con la formazione Primavera dei torinesi vince il Torneo di Viareggio del 2003; il 13 novembre 2002 esordisce in Champions League, con la maglia n. 33, subentrando al 93′ a Marcelo Salas nella vittoriosa trasferta dei bianconeri a Kiev contro la Dinamo. Nel gennaio del 2003 passa in prestito semestrale alla Sampdoria, dove disputa soltanto due presenze da titolare in Serie B poiché il titolare era Stefano Sacchetti e la prima riserva era Nenad Sakić: la prima partita la gioca a Terni contro la Ternana il 12 maggio 2003 (1-1), e la seconda, a promozione già conquistata, a Verona contro l’Hellas il 24 maggio (0-0). A fine campionato torna alla Juventus. Nell’estate 2003 passa in prestito con diritto di riscatto rinnovato ogni anno all’Hellas Verona. In tre anni di cadetteria in gialloblù, periodo nel quale fu soprannominato lo “Zambrotta della cadetteria”, si mette in luce facendo notare il suo buon potenziale, dimostrando duttilità in ogni ruolo della difesa e maturando parecchio, diventando presto una colonna portante della squadra. Passa a titolo definitivo al Palermo nella stagione 2006-2007, anche se la società bianconera avrebbe voluto servirsi delle sue prestazioni in vista del campionato di Serie B che si accingeva a disputare in seguito alle sentenze di Calciopoli. In questa annata si rivela una bella scoperta, aiutando la squadra rosanero a raggiungere uno storico quinto posto in Serie A (migliore risultato di sempre del club rosanero, se si esclude quello della stagione precedente ottenuto in seguito alle sentenze di Calciopoli). L’esordio in rosanero risale al 10 settembre 2006 in Palermo-Reggina (4-3), prima giornata di campionato. Viene confermato anche per la stagione 2007-2008, nella quale avrà molte possibilità di partire da titolare giocando da esterno di centrocampo nel modulo 3-5-2. Ha realizzato il gol del 3-2 con un potente sinistro da fuori area che ha dato la vittoria al Palermo nella 32ª giornata di campionato contro la Juventus, sua ex squadra; è stato anche il suo primo gol in carriera. Nella stagione 2008-2009 parte come riserva negli schieramenti tattici di Colantuono per poi tornare ad essere titolare con il nuovo mister Ballardini subentrato alla seconda giornata. Nelle prime partite gioca molto bene dando ragione alle scelte del nuovo mister e il 14 ottobre rinnova il contratto con il club rosanero fino al 2013. Il suo momento positivo viene incoraggiato dal gol messo a segno per la vittoria contro il Siena (2-0) del 14 dicembre 2008, allor quando un suo tiro-cross dalla corsia destra del campo coglie Gianluca Curci alla sprovvista. È certamente questa la sua migliore stagione tra i professionisti, l’anno della consacrazione. Il 17 maggio 2009 raggiunge quota 100 presenze in maglia rosanero, così suddivise: 90 in Campionato, 4 in Coppa Italia e 6 in Coppa UEFA. Termina la stagione con 36 presenze. Nella stagione 2009-2010 ripete le ottime prestazioni dell’annata precedente, che grazie al modulo e agli schemi del nuovo allenatore Walter Zenga lo rendono uno dei giocatori chiave della squadra. Non sfigura nemmeno dopo il cambio di allenatore, con Delio Rossi. Il 18 ottobre 2009 raggiunge le 100 presenze in Serie A, tutte con la maglia rosanero, in Livorno-Palermo (1-2). Il 6 dicembre, alla 15ª giornata di campionato che ha visto i rosanero battere per 2-1 il Cagliari, è stato il capitano della squadra vista la contemporanea assenza per squalifica sia di Fabrizio Miccoli che di Fabio Liverani. A questa apparizione con la fascia al braccio si aggiunge quella dell’ultima giornata di campionato in trasferta contro l’Atalanta (vittoria per 2-1), dove Miccoli era assente per infortunio ma Liverani era in campo. Nella sua quarta stagione al Palermo colleziona 37 presenze in campionato, saltando per squalifica solo la 27ª giornata che ha visto il Palermo battere in casa per 1-0 il Livorno,[2] a cui si aggiungono le 3 presenze in Coppa Italia per un totale di 40 apparizioni (senza reti) che lo fanno essere il calciatore più presente della squadra. Per quanto riguarda la carriera in Nazionale, l’esordio arriva con la Under-20 il 10 giugno 2003 in Italia-Messico (3-2), valevole per il Torneo di Tolone. Con l’Under-20 colleziona in totale 6 presenze, tutte nel 2003, ai tempi della militanza con l’Hellas Verona. In seguito, sempre sotto contratto con i gialloblù, viene ripetutamente convocato in Nazionale Under-21 di Serie B, ma soprattutto il 3 settembre 2005 riceve la convocazione per la partita di qualificazione agli Europei Under-21 del 2006 contro la Bielorussia di tre giorni dopo a Borisov,[21] ma non scende in campo nella partita poi terminata 1-1. L’ottima stagione 2008-2009 porta il giocatore, il 28 maggio 2009, a venir convocato per la prima volta in Nazionale maggiore in occasione della partita amichevole contro l’Irlanda del Nord del 6 giugno (3-0). Appresa la notizia ha dichiarato: «Sono euforico per aver meritato l’attenzione di Lippi, questo è per me un motivo di grande orgoglio.» Termina l’esperienza senza però scendere in campo nella partita. Viene nuovamente convocato, l’8 novembre 2009, in vista delle partite amichevoli del 14 e 18 novembre rispettivamente contro Olanda e Svezia. In panchina per tutti i 90′ della prima partita, fa il suo esordio con gli azzurri nel secondo incontro, vinto per 1-0, entrando all’inizio del secondo tempo con la maglia nº13 al posto di Christian Maggio e rendendosi protagonista di una buona prova. La partita è stata l’ultima della Nazionale nell’anno solare 2009 e la penultima prima dei Mondiali del 2010.

CARATTERISTICHE
Dopo il settore giovanile nella Juventus e l’esordio in maglia bianconera contro la Dinamo Kiev in Champions League 2002/03 (sostituisce Salas nei minuti di recupero), Mattia Cassani comincia la sua avventura nel calcio che conta, nell’Hellas Verona, dove viene sovente impiegato come esterno di centrocampo in una squadra schierata con 3 difensori e cinque centrocampisti. Anche al suo arrivo in serie A, nel Palermo di Guidolin, è impegnato alternativamente come esterno di centrocampo con alle spalle una difesa a tre o come terzino destro in una difesa a 4. A Palermo con Colantuono, Ballardini e Delio Rossi occupa stabilmente il ruolo di terzino destro, ma con Guidolin e, talvolta con Zenga, torna a ricoprire il ruolo di esterno di centrocampo. Già questo dato è indicativo delle caratteristiche tecnico-tattiche di Cassani, impostato come esterno di centrocampo al fine di sfruttarne le capacità tecniche e le caratteristiche di corsa. Cassani è infatti un terzino (consideriamolo tale, visto che se venisse alla Juventus, verrebbe sfruttato appunto come terzino destro) dotato di un buone capacità tecniche e per questo utilizzato di frequente in proiezione offensiva. Il suo piede naturale è il destro che usa con disinvoltura sia sul corto che su lungo; il suo destro rende di buona qualità i suoi cross, effettuati con efficacia sia in piena corsa che in situazione statica. Disinvolto è l’uso del piede sinistro, utilizzato con naturalezza per scambiare il pallone e, talvolta, anche per mettere palloni al centro. Le buone capacità con entrambi i piedi gli regalano una buona attitudine al dribbling, basata essenzialmente sulla sua tecnica e non sullo spunto. Cassani ha anche buone capacità di corsa sul lungo e sembra possedere discrete doti organiche, caratteristiche che gli permettono di percorrere con efficacia tutta la fascia laterale. Possiede inoltre buoni tempi di inserimento e una discreta sfrontatezza tecnica che gli consentono di essere efficace in fase offensiva. La fase difensiva di Cassani è una fase difensiva piuttosto tattica, giocata più sulla posizione e sulla lettura della situazioni che sulla velocità, sull’aggressività e sulla forza fisica. Infatti il terzino attualmente rosanero non spicca per velocità pura, scatto sul breve e forza esplosiva, per cui il suo gioco in fase di non possesso è molto legato alla sua capacità di interpretare correttamente le situazioni di gioco e di trovare di conseguenza i giusti tempi di intervento e la giusta posizione. Nato come esterno di centrocampo, la fase puramente difensiva è stata forse, per lungo tempo, il punto debole del gioco di Cassani, peraltro sempre piuttosto brillante nella fase offensiva. Col tempo però Cassani è cresciuto globalmente come calciatore e, in particolare, la sue fase difensiva è parecchio migliorata sotto la guida tattica di ottimi allenatori come Guidolin, Ballardini e Delio Rossi. Viste le presenze avute negli anni dei suoi campionati professionistici, sembra non avere mai sofferto di infortuni di grave entità.

IMPRESSIONI
Mattia Cassani è forse ad oggi il miglior terzino destro italiano, seppure in un panorama, a dir la verità, un po’ desolante. Indiscutibili le sue qualità in fase di possesso palla, in cui, col tempo, ha ridotto qualche presunzione di troppo che ne caratterizzavano il gioco, in omaggio a una maggiore efficacia senza rinunciare alla ricerca di giocate non banali. Come detto, la fase difensiva di Cassani, è notevolmente migliorata, giocando il terzino rosanero, con maggiore attenzione e concentrazione. Appare un terzino piuttosto adatto al gioco di Del Neri, che prevede la partecipazione in appoggio del gioco d’attacco dei laterali di difesa. Anche la fase difensiva di Del Neri, piuttosto cerebrale, appare consona alle caratteristiche di Cassani. In proiezione futura sarebbe un giocatore che potrebbe prevedibilmente fare bene nel 4-4-2 del tecnico della Juventus; tra i punti negativi c’è il fatto che, a 27 anni, i margini di miglioramento per Cassani, non sembrano enormi.



LE ULTIME NOTIZIE
La Juventus ha scelto, il nome del nuovo terzino destro uscirà da una lista di tre nomi. Stando a quanto riporta la Gazzetta dello Sport, pare che Mattia Cassani, difensore di fascia del Palermo, sia entrato nelle mire della dirigenza bianconera, viste le sue ottime stagioni in Sicilia. Oltre al rosanero, si continua a seguire anche lo svizzero della Lazio, Stephan Lichesteiner, ma Lotito chiede almeno 12 milioni, mentre l'alternativa ai due giocatori già citati, sarebbe rappresentata da Andreas Beck, terzino destro in forza ai tedeschi dell'Hoffenheim, con la quale ci sarebbe già un accordo di massima. Sicuri partenti Motta e Grygera.
 
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PAG Posted on 21/5/2011, 13:18     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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queste sono le mosse geniali di secco....
 
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1 replies since 21/5/2011, 12:22   64 views
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